AstroPensando
Osservazioni e analisi da un punto di vista astrologico
lunedì 5 marzo 2012
Lucio Dalla: come è profondo il cielo
L'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale. (da Disperato erotico stomp)
Dunque un altro grande ci ha lasciato. E non è per la facile retorica che si rivolge al defunto, che trappassato diventa buono e bravo. Perchè Dalla era davvero un uomo completo e un artista profondo. E a volte, come gli angeli che si sporcano, e soffrono, il nostro Lucio è riuscito sempre a risalire in alta quota per mostrare l'amore naturale verso le cose della vita. Come Platone della scuola di Atene, nel ritratto di Raffaello, Lucio è attento ad indicare in alto, al mondo delle idee, libero da preconcetti e pregiudizi di ogni tipo.E la sua vita lo dimostra con una straordinaria coerenza, senza dover nascondere niente a nessuno.
Dunque, tutti lo ricordano e tutti lo hanno amato. Ad iniziare dalla canzone che prende il nome dalla sua data di nascita: 4.03.43. Un aspetto psicologico molto importante che consegna in modo autentico la venuta al mondo di questa persona. Detto altrimenti il nostro caro Lucio sembra personificare un’importante coscienza di se. E forse la sua vita lo evidenzia chiaramente, con la sua poesia, le scelte personali, incurante del giudizio della massa, l’essere se stessi, oltre ogni sistema ideologico.
Ma veniamo al tema. Lucio è un pesciolino, segno tradizionalmente legato all’arte e alla musica (Nettuno e Giove sono i principali dignitari del segno).
Il sole di XII casa lo rende due volte pesci, indicando una posizione assolutamente fuori dallo spazio comune. È assai probabile che il genio e la sregolatezza, nonché il servizio assistenziale, per quello che ne sappiamo, possano descrivere compiutamente le attività del personaggio. Molte esperienze passeranno per l’adattamento psichico, cercando di allentare la presa pratica e física della vita in riferimento alla polarità della vergine. Si tratta di un’asse anche molto sensibile, questo, che ci riferisce anche qualcosa nel campo della salute, che tuttavia, in questa prima lettura non sembra essere toccata. La XII casa non è necesariamente la casa dell'isolamento o della chiusura, non solo; ma può dimostrare anche una solitudine spirituale, ricercata e riservata, come in effetti era l'artista. Caruso, uno dei pezzi più conosciuti al mondo, ne è certamente l'emblema. Il tenore, solo, osserva il mare dalla sua finestra, in una disposizione di animo poetica e direi, al contempo, spirituale.
Una lieve quadratura al sole con Saturno, però, indica un punto importante di questa carta: saturno come ombra ed elemento fisico e molto spesso bloccante, contribuisce a realizzare una ostruzione con questa pretesa immensa di libertà. La seconda casa, per altro, con Urano dentro, riferisce qualcosa che riguarda tanto il rapporto con il denaro e il possesso (che sembra essere assolutamente ambivalente, con circospezione e capovolgimenti probabilmente voluti) e uno strano desiderio di vivere in un limbo non meglio identificato tra avere e non avere (segno potenziato dai gemelli) che conferma la forte valenza psicologica di Lucio Pesci (per l’astrologia medica si possono avvisare alcune problematiche di natura psicosomatica e nervosa con un quadro psicologico che meriterebbe di essere analizzato in altra sede, per altro confermata dalla sua assidua frequentazione del tabagismo).
Ma questa quadratura ha anche una forte valenza psicologica che può essere fatta risalire alla rapporto con l’autorità in genere e probabilmente con la definizione di figura paterna interiore, che forse è vissuta in modo davvero particolare. Non conoscendo gli eventi personali e intimi, rimane difficile descrivere questa tensione, che forse può essere rappresentata attraverso un odio/amore per lo stesso padre, prematuramente scomparso quando Lucio aveva sette anni. Ovviamente questo non può essere confermato in modo definitivo. La quadratura può anche descrivere un rifiuto delle regole, intese come sistema vigente di leggi e di morale comunemente accettata. E questo secondo il mio punto di vista aumenta ulteriormente le potenzialità pescioline del cantante. In alto o nel profondo mare, dove le regole e leggi sono assolutamente diverse dal mondo conosciuto come normale.
Giove, signore tradizionale del segno pesci, in IV casa cancerina, congiunto a Lilith, rimanda inevitabilmente alla dimensione familiare davvero importante e secondo lo schema proposto da Liz Green ribadisce la relazione complessa con il padre, al di la del suo anticipato decesso. Sembrerebbe che il piccolo Lucio abbia visto in modo affascinato ma anche “geloso” questa figura paterna da poter gettare uno studio interessante anche sul rapporto padre-figlio e il modo di vivere questa relazione. Padre protettivo, espansivo ma che con quella Luna nera porta anche un forte magnetismo nei confronti del soggetto. E più di qualche ombra. La quadratura con Venere evidenzia anche una sorta di difficoltà di integrare l’apertura alle relazioni e al femminile in senso intimo e coniugale (il suo confino in XII nel segno dell’ariete, potrebbe essere portatrice di questi valori, oltre a quelli spirituali, di ben altra natura). Esiste come qualcosa che non rende soddisfatta la persona, la lascia a metà e per certi versi potrebbe far registrare un atteggiamento autopunitivo (per altro evidenziato da una quadratura Sole-Saturno in ambito di sopportazione a qualcosa che sta stretto.). Questo ovviamente sul piano genitoriale e specifico.
Il tema indica anche una importante opposizione tra Lilith e Marte pronunciando qualcosa in ambito di iniziativa libera e volontari. È possibile, qui, incontrare una parte molto profonda della persona, che riguarda la libido, e determinato comportamento affettivo, con possibili risvolti nella identità di genere, secondo la manualistica psicologica e lo studio proposto dall’astrologa Livaldi. Per altro questo Marte è il signore dell’ascendente che posto in decima casa, riferisce di una importantissima e notevole volontà di espressione/realizzazione a livello sociale, divenendo probabilmente molto più che una voce interiore. Lucio vuole volare in alto, come l'angelo delle sue canzoni. La cosignificanza del capricorno, poi, rende questo Marte importante, forte, tenace. È molto probabile che Lucio Dalla abbia percepito il proprio percorso sin da piccolo, con un innato senso del dover riuscire a diventare un riferimento per molte persone. Tuttavia, l’oscurità di Lilith rimane sul fondo del cielo condizionamento, probabilmente gli istinti più profondi e puntando l'attenzione sulle polarità maschile/femminile.
È indubbio che all’interno di un gruppo l’artista rappresenti un riferimento importantissimo. Per cui questa IV casa genitoriale diverrebbe anche la prospettiva sociale e professionale della persona dove la IV indica il gruppo in senso collaborativo.
Da parte sua Nettuno posto nella grande VI casa non lascia dubbi. Il corpo e tutto quello che è fisico vuole essere lasciato da parte, vuole essere trasceso, come dire, messo in secondo piano per dare espansione ai valori interiori, emotivi e probabilmente spirituali. Il nettuno retrogrado sulla cuspide vergine/bilancia è portatore di questi valori, ma che in qualche modo potrebbero non essere vissuti in modo libero in senso pieno. E dunque, qui, Nettuno diviene la fuga silenziosa e carnale nel piacere, nel gioco, nell'edonismo e in tutte quelle forma di evasione che il pianeta indica secondo tradizione. E forse in questo ambito, vi sono stati più ripensamenti da parte della persona. Si tratta di un punto peculiare che sembra coincidere con una importante autosservazione psicologica e filosofica: cosa faccio? Chi sono io in mezzo agli altri? Ma vale la pensa di preoccuparsi della salute in senso stretto? Cosa è il mio corpo? Cosa posso fare per me? Cosa posso fare per gli altri? E finisce, questo atteggiamento interiore, per divenire altamente poetico.
Potrebbero essere tutte tematiche psicologiche del cantautore bolognese. Per altro non esiste opposizione tra sole e nettuno, tuttavia questo è il tema importante con una futura opposizione tra i due punti. Ed è forse questa doppia valenza ragione e profondità. Superficie e interiorità, cielo e mare, insomma a rappresentare meglio di tutti l’estetica di Dalla. L’opposizione non esiste, certo, ma il tema tende a puntare su questo aspetto in formazione per via delle case, dei segni e dei pianeti importanti. Per altro, questo elemento indica la difficoltà di adattamento e di ricerca del soggetto. Il mare è profondo, li esistono strane creature, eppure l’artista amava la vita in tutte le sue emozioni fisiche e carnali e non si escludono stati di alterazione mentale indicate non tanto per le classiche dicerie, quanto per la configurazione astrale pesciolina e nettuniana che ben rimanda ad un certo tipo di esperienze. E l’analisi potrebbe continuare.
Altro punto è quello dei nodi che posti sull’asse V/XI intende indicare una sorta di blocco in ambito creativo cosa che non risulta affatto. Infatti Dalla oltre ad essere poeta e cantante, è stato autore, scrittore, polistrumentista, narratore, presentatore, direttore d’orchestra nella sua ultima elegante e sobria apparizione a San Remo. E molto altro! Dunque come spiegare questo aspetto?
Ho potuto osservare che le persone che riportano i nodi lunari su questo asse, registrano non tanto difficoltà di creatività/creazione nel raggiungimento dei propri obiettivi, quanto vivono, più o meno consciamente, alcune problematiche di natura genitoriale e procreativa, dove il rapporto rimane non concluso, e per questo si ripercuote sul soggetto grande come potenziale figlio dei genitori e genitore di potenziali figli. In questa dinamica relazione, qualcosa non è stato completato. Per quello che ne sappiamo l’artista non è stato padre naturale e questo intanto potrebbe essere un primo punto di analisi, con il nodo nord posto nella casa dei figli, proprio nel segno leonino. Il sole, signore del segno è poi in XII e appunto, vuole trascendere la creatività fisica e materiale per divenire qualcosa di più etereo ed estetico. Appunto l’artista quale esso è! E per questo Dalla può essere considerato padre putativo di molti altri artisti più che padre biologico.
Ci sarebbe anche l’ipotesi di lettura karmica che porterebbe a spingere questo tema in ambito religioso, con forti possibilità che in altre vite il nostro cantautore abbia intrapreso una vita monastica e sacerdotale, o quantomeno abbia frequentato un ambiente di questo tipo in modo costante. E questo spiegherebbe anche il suo talento musicale, precoce e immediato, come conseguenza di uno suo studio precedente. E il suo senso religioso fuori la parrocchia, è stato altrettanto forte e universale (tra l'altro lo stesso Lucio sembra aver dichiarato che "la fede cristiana è il mio unico punto fermo, è l'unica certezza che ho" in Avvenire, 1 marzo 2012)
Ma ovviamente bisogna fare una lettura più precisa provare ad analizzare anche il suo tema in ambito dell’astrologia vedica e di altri punti sensibili sulla carta. Certo è che la congiunzione esatta del nodo Nord con Chirone, non lascia dubbi sulla funzione creativa di questa carta lasciando intendere l’importanza di conoscere se stessi attraverso l’opera artistica che al contempo diventa il modo prediletto per conoscere se stessi e guarirsi. In altre parole, Dalla conosce i propri limiti e le proprie qualità e non fatica in nessuna maniera a riconoscere i suoi lati oscuri. Chirone illumina in qualche modo il pesante Nodo Nord. La consapevolezza di se dunque è confermata anche da questo aspetto molto speciale. Si può anche ipotizzare anche un forte desiderio di paternità del cantautore che però più volte a preferito mettere in discussione, sempre per quello che ne sappiamo.
Uno stellium importante accoglie il nodo sud, XI casa. Una certa coscienza del passato qui diventa anche consapevolezza del presente e dei progetti di vita in ogni oro manifestazione. Tradotto: il cantautore è stato sempre ben consapevole dei suoi percorsi esistenziali e professionali e questo probabilmente costituisce uno dei talenti di questa carta. Mercurio e Luna, come referenti del sistema mentale e in riferimento alla modalità di ragionamento, descrivono una forte “elettricità” del personaggio, che nei casi peggiori potrebbe essere descritta come nervosismo; nei casi migliori come intelligenza rapida e sensibilissima (con i valori acquariani importanti). Come pure i tre punti in acquario, descrivono una forte spinta all'indipendenza e ad una moda tutta personale, quanto unica: gli occhiali, il cappello e la barba.
Il lavoro dell’artista e del genio, si misurano con il passato, con le convinzioni radicate nel proprio ambiente, e con il femminile lunare, che probabilmente sono fonte di ispirazione del cantante. Il passato è fonte di una scrittura poetica e precisa, cosa che tutti gli estimatori sanno di lui (tra i suoi numerosi lavori Dalla è stato anche autore di libri). Tuttavia esiste una forte possibilità che la persona abbia dovuto confrontarsi in modo anche non proprio gradito con un ambiente culturale, forse anche del passato, non proprio confacente, tentando di rinnovare le proprie convinzioni (valore di Mercurio sul nodo sud).
I nodi, poi realizzano una quadratura con Urano probabilmente mettendo in discussione un problema di base: i cambiamenti improvvisi possono essere incassati malissimo; come pure potrebbero indicare una forte resistenza alla trasformazione di se. Tuttavia uno dei suoi album più noti, Cambio, si rifà proprio a questo tema della trasformazione indicando come l’evoluzione sia sentita dal soggetto tanto in ambito estetico e probabilmente anche psicologico.
Dato curioso, è che il cantautore esprime un suo cambiamento partendo da una sua personalissima foto che lo ritrae con la madre e la sorella (credo!)
In astrologia medica questo aspetto potrebbe essere indicatore di un evento implosivo in relazione all’asse circolatorio e sanguigno con riferimenti importanti anche al cuore (nodo nord e Chirone in V leone). Dunque un punto sensibile anche in senso medico. Oltretutto la quasi congiunzione di Saturno bloccante potrebbe essere indicatore di questa possibilità.
Un ulteriore elemento è confermato dai valori acquariani e uraniani in questa carta, che come ricorda la Cavadini (Principi di Astrologia Medica, edizioni Hoepli) possono essere annunciatori del morbo di Parkinson (degenerazione delle strutture nervose con l’aumento graduale della sostanza nera del tronco encefalico) obiettivamente evidenziate dalla quadratura di Urano (Saturno) all’asse dei nodi acquario/leone. Qui, pertanto, si descrive una predisposizione.
I TRANSITI (1 marzo 2012, ore 9 circa)
Nel momento del decesso il sole è precisamente congiunto a quello natale. Si registra una forte quadratura con Urano e Saturno radix e con i nodi di transito e la luna gemellina. L’asse interessato è quello dei Gemelli/Sagittario con valenze del sistema respiratorio e motorio muscolare e quello dei Pesci/Vergine come indicatori dello stato di salute complessiva del soggetto, per altro sua VI/XII casa naturale.
Importante è l’opposizione tra Marte e Sole sempre in questo asse che potrebbe essere un ulteriore elemento di difficoltà psicosomatica, con un riferimento che non sembra essere molto indicativo per il tipo di morte (quanto invece legato ad una infiammazione del sistema digestivo che non saprei proprio spiegarmi se non in termini di “cattivo cibo”, “cattiva digestione” e sostanze chimiche).
Il marte radix riceve una quadratura con venere e saturno transit, mettendo in relazione la melotesia dei segni cardinali e descrivendo un blocco dell’equilibrio omeostatico del corpo, con un possibile picco di stress, anche questo non rintracciabile nella cronaca del suo decesso.
Una quadratura di Lilith/Giove (congiunzione del tema natale e di nascita in IV casa) con Plutone radix, nel segno del leone potrebbe indicare questa restrizione/blocco del cuore. Ed è assai possibile che l’artista soffrisse più di qualche patologia del sistema cardiocircolatorio (un cattivo funzionamento non meglio identificato), come dimostrerebbe questa configurazione, con Plutone radix posizionano nella V casa del Leone.
Infine Urano in opposizione di Nettuno (pianeta maestro di questa carta) potrebbe essere il motivo scatenante del decesso, che per quanto questo aspetto più generazionale, diventa molto personale con il coinvolgimento di Mercurio in XII casa. I pianeti posti sulla cuspide della I e della XII sembrano descrivere un quadro clinico in riferimento ad un fatto celebrale che propriamente cardiocircolatorio.Questa è l'unica opposizione che emerge dai transiti.