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Astrologia
   
  UNA IPOTESI SUL CONSULTO ASTROLOGICO
discussione inserita da Benficio
 

vi è mai capitato di prendere una delusione dopo aver redatto un consulto per un amico o conoscente?
a me si!



AstroPensando

Osservazioni e analisi da un punto di vista astrologico
venerdì 24 febbraio 2012
Sul consulto astrologico


Una delle difficoltà nell’approccio analitico della carta natale è il tipo di consulto che si può elaborare. Questo, a mio avviso, dipende dal tipo di formazione complessiva tanto del richiedente quanto dell'astrologo stesso. Se ci troviamo di fronte ad un avvocato o piuttosto ad un ristoratore; ad un professore o piuttosto ad un giocatore professionista.

Ovviamente non sto tentando di differenziare l’astrologia delle previsioni e degli indovini a seconda della persona che incontriamo, quanto invece, cercare di non deludere le aspettative culturali e esperienziali della persona che richiede il consulto. E questo per uno motivo fondamentale: non si può parlare di karma o di analisi psicologica ad una persona che chiede di comprendere come vanno i mercati azionari. Come non si può parlare di ombra saturnina a chi vuole tutti costi sapere dove e quando troverà l’anima gemella, ammesso che sia possibile.

Esistono tante astrologie nel metodo e nel contenuto per questo è importante sintonizzarsi sul tipo di richiesta che la persona esige, al di la dell’esito positivo o negativo. Insomma bisogna capire chi abbiamo davanti.

Si tratta di capire quello che la persona ci chiede. Amore, soldi, ricerca interiore, affettività viaggio. Sono tutte cose diverse, anche se alla fine collegabili da un punto di vista archetipico. Per questo motivo, e non sarò il primo, propongo una distinzione teorica utile per evitare i molti equivoci che si possono generare.



PRIMO GRUPPO
Ad un primo livello troviamo le persone della porta accanto. Possono essere i nostri amici, i nostri vicini i colleghi di lavoro che si interessano al piano astrologico soltanto per curiosità o per una semplice lettura veloce sul giornale. È un gruppo molto grande ed eterogeneo. E per questo non può essere generalizzato. Tuttavia possiamo riscontare tre livelli.

Il primo: si tratta di persone “normali”, socialmente inserite, dedite al mantenimento fisico e razionale della vita. Il centro di attenzione è quello quotidiano, del lavoro, della famiglia e della vita cosiddetta normale. Per queste persone sarà importante fare una lettura generale dove riescono a vedere le classiche quattro “esse”: salute, successo, sesso e soldi!
Parlare di Karma o di ombra inconscia, molto spesso non porta da nessuna parte. Quindi è importante capire cosa possono capire della nostra interpretazione e avvicinarsi compatibilmente con il tema letto, alla loro possibilità di comprensione. Il piano della lettura dovrà saper comprendere gli eventi delle vita pratica.

Il secondo. A questo livello troviamo anche le persone in salsa new age, che sanno un po’ di tutto, dai segni cinesi, ai libri di Castaneda, all’immancabile pensiero positivo fai da te! Tendono a mescolare il sacro con il profano creando una miscela bulimica di concetti, da creare uilterio confusione. Queste amerebbero leggere nel loro destino eventi magici e fuori dal comune. E sarebbe difficile accontentarli parlandogli soltanto di lavoro su di se, attraverso una presa di coscienza del loro vissuto interiore. Ti guarderebbero strano come chi sta parlando di equazioni di secondo grado!
Le persone new age sono molto complesse e spesso si immettono in una strada molto specifica che diviene difficile da attraversare anche per lo stesso analista. Loro vogliono sapere chi sono stati nella loro ultima vita, e se vivranno l’estasi dell’OBE, durante il corso di Tantra. Sono gli eterni insoddisfatti che potrebbero non calibrare bene l’intenzione della lettura astrale. Per carità, non c’è niente di male. Ma occorre capire fino a dove possiamo spingersi nell’analisi. E se eventualmente quello che cercano può essere offerto da una lettura. Ovviamente bisogna, come sempre, leggere il tema per dargli un indizio corretto.

Il terzo: si tratta di persone con una cultura superiore, laureati e liberi professionisti che non hanno mai preso in considerazione l’argomento ma che sentono che qualcosa c’e, che esiste un ritmo delle stagioni e che magari un giorno all’altro approcceranno l’argomento esoterico. Magari con una consulenza fortuita e illuminante che gli cambia radicalmente l'esistenza. O magari senza nessuna conseguenza.

Il primo gruppo guarda al corpo, alle fortune fisiche, al benessere materiale, alla sistemazione fisica della loro esistenza. Si tratta di obiettivi assolutamente umani e più che legittimi. L’astrologo dovrebbe tentare di avvicinarsi alla loro mentalità, evitando stonature troppo eccessive. Ripeto non si tratta di realizzare delle omissioni e delle limitazioni delle lettura. Ma il modo di esprimersi volenti o nolenti deve tenere presente anche questi dati culturali e sociologici.

Ricordo ancora il caso di una persona che chiedeva il suo “destino” sul lavoro, mentre l’analisi spingeva verso una lettura di trasformazione del suo predente e delle sue convinzioni. Dopo una breve spiegazione, la stessa persona mi ha chiesto come sarebbe andato il suo lavoro. Ripeto: si tratta di una posizione legittima e assolutamente personale, ma spesso il proprio bagaglio culturale e le proprie esperienze possono restringere la visione di insieme del proprio tema e di conseguenza della propria vita. Il tema astrologico, poi, permette di vedere una miriade di simboli e di elementi da sopportorare malamente la fissità persistenze di una unica visione

Come vedremo in un prossimo post, si tratta di persone che pongono la loro attenzione psicofisica sui primi tre chakra, istinti, azione, riproduzione che il dottor Montecucco individua con la neuropersonalità del tipo serotonico (l’argomento sarà sviluppato in seguito)




SECONDO GRUPPO
Un secondo gruppo di persone è sicuramente più interessante, se non altro per i schemi che tecnicamente possono essere usati attraverso l’astrologia.

Un primo gruppo è quello degli esoterici, che distinguo dai new age, perché in qualche modo hanno approfondito attraverso uno studio serio e comparato le loro conoscenze. Esistono gruppi di lavoro interessanti che offrono una prospettiva profonda diretta alla propria interiorità. Si pensi alla stessa astrologia e alle tante scuole esistenti; ai gruppi di filosofia orientale e indiana; alle scuole ispirate allo gnosticismo di Gurdjieff dello stesso Castaneda, e l’elenco potrebbe continuare per molto con lo studio simbolico e iniziatico dei Tarocchi o la comprensionel della Kabbala.

Il dialogo con gli esoterici è un dialogo interessante poiché sembrano avere più confidenza con il concetto di sincronicità e interiorità che pure riguarda in modo davvero pertinente la stessa astrologia. Evitando la comprensione immediata e cercano di comprendere determinati concetti all’interno di un sistema più amplio. La difficoltà è quella di individuare un piano di lettura stabile e chiaro che funzioni per entrambi. Purtroppo in ambiro simbolico gli errori possono essere molti. Dunque dare spazio maggiore alla chiarezza della comunicazione e al significato di alcune parole chive (un colloquio preventivo è più che necessario in questo caso).

Un secondo gruppo ancora più intrigante è quello degli “iniziati” alla psicologia e alla psicoterapia con cui si realizza una straordinaria sintonia. Molto spesso gli attriti sono ben delineati sulla carta da far comprendere l’origine davvero impressionante dei loro blocchi emotivi. Quindi un valore aggiunto importantissimo che può essere arricchito con l’analisi astrologica e in particolare con il tema delle costellazioni familiari, tanto in chiave clinica quanto in quella più specificatamente karmica e genealogica (ricordo sempre la La Sindrome degli Antenati, Psicoterapia transgenerazionale e i legami nascosti nell'albero geneageologico, Anne Ancelin Schutzenberger)
Questo gruppo non cerca di capire cosa avverrà nel futuro; semmai vuole a tutti i costi analizzare il proprio passato per in chiave liberatoria. La lettura del tema psicologico e psicoanalitico può fare molto. In esso emergono molti elementi: il tema genitoriale, il comportamento psicologico, eventuali traumi, aree del corpo, della mente e della emotività eventualmente coinvolti e tutto quello che può davvero essere trattato con la psicologia. Con una differenza che l’astrologo non è uno psicologo; e viceversa, per cui il compito di formulare una visione di insieme spetta soltanto al consultante che, preso coscienza della sua situazione, potrà scegliere eventuali strategie.
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Sono persone mentali che tentano di riattivare/regolare il funzionamento della loro emotività nella vita (nella categoria del dottor Montecucco potrebbero essere i mentali dopaminici).






TERZO GRUPPO
Infine abbiamo un terzo gruppo: gli iniziati tout court. Si tratta di soggetti complessi tanto per cultura quanto per abilità intellettiva dove lo stesso tema può essere a rischio per l’elevata consapevolezza del soggetto. Questo può essere anche un bene, poiché colui che ha spezzato le catene dell’incantesimo astrale, deve essere considerato a ragione, un iniziato e per questo meno soggetto alle regole "automatiche" imposte dal firmamento (è una dottrina importante che si analizzerà in un prossimo post). Le persone di questo tipo non cercano risposte pratiche e ne esistenziali. Accettano il mistero della vita, e cercano di osservare i segnali del Cosmo e di Dio. Questo livello potrebbe mettere davvero in crisi l’astrologo di turno per una difficoltà tanto metodologica quanto contenutistica dell’elaborazione del tema. È importante in questi incontri, stabilire un campo comune di intesa per poter costruire l’indagine. D’altra parte lo stesso Arroyo consiglia di non fare astrologia preventiva e senza incontrare le persona interessata proprio per i motivi che sto menzionando in questo post. Bisogna per tanto conoscere il livello “spirituale” delle persona, dove il termine, qui, indica il tipo di consapevolezza. E comprendere se possiamo o no sostenere l'analisi richiesta.
Sia chiaro: un contadino con poca cultura può avere molta più coscienza e consapevolezza di uno plurilaureato ad Oxford, per cui la distinzione essenziale e intellettiva è davvero peculiare rispetto alle presunte sovrastrutture nozionistiche e culturali.

Sono individui che osservano il tempo presente e in un livello più amplio sono consapevoli del non tempo (in fondo il tema astrologico è una timeline avviluppata su di se, con una serie di incontri scritti che definiscono in modo davvero impressionante il concetto di testo scritto). Sono alla ricerca di un completamento con il tutto, nel tentativo di rendere possibile il dialogo tra mente, corpo, anima e spirito, per usare alcune categorie ficiane e di realizzare quella mancanza originaria che caratterizza, credo, quasi tutti gli esseri viventi sul pianeta Terra. Le domande principali sono quelle dei grandi temi filosofici, per cui avvicinarsi a questo consulto è molto complesso per una serie di ragioni culturali, nozionistiche e principalmente spirituali teologice (la categoria Montecucco è quella della neuropersonalità endorfinica).






CONCLUSIONE
Realizzare un tema spirituale basato sul karma dei nodi lunari ad una casalinga che cerca di scoprire se il marito la tradisce è per tanto un errore. Non morale e ne etico; ma semplicemente tecnico. La persona potrebbe non capire e gli equivoci, compresa la delusione contestuale, potrebbero essere poco incoraggianti. Dunque nel soddisfare le richiese sarebbe opportuno:

Capire la persona che abbiamo di fronte e cercarla di individuarla per quello che è;
Realizzare un colloquio per comprendere le problematiche, ricordando che il compito dell’astrologia, semmai ne avesse uno, non è quello di indovinare quanto di completare la possibilità di comprensione del Se e del Cosmo (tuttavia è possibilissimo fare una lettura a distanza senza conoscere nemmeno il nome reale della persona anche se le pretese del consultante andrebbero ridotte a questa circostanza;
Tentare una lettura quanto mai realistica e onesta, in modo da rispondere coerentemente alle richieste avanzate,



Un ultimo consiglio. È sempre apprezzabile lo sforzo evolutivo, ammesso e non concesso che qualcuno possa suggerirlo a qualcun'altro. Si tratta, in questo caso, di tentare una ulteriore apertura mentale del consultante, se il livello dello stesso astrologo lo consente. In modo che quella stessa casalinga in pensiero per il marito, possa trovare risposte anche in un romanzo di Flaubert o di Kundera; o attraverso la lettura di un saggio Bollati Boringhieri. Insomma, esistono una serie infinita di elementi che vanno oltre l'argomento specifico e che costituiscono un importante fonte di consapevolezza (come non leggere questo come il gioco estetico dell'immagine/Anima di Marsilio Ficino).

In fondo sempre di scrittura si tratta. Quella degli astri; o quella dei romanzieri. E la vita stessa, nel mezzo, con le sue forze a disposizione, tenta di somigliare più a se stessa che ad un copione scritto e acquisito, apparentemente, per caso. Per esempio quello descritto dal tema natale.

Buona vita a tutti!


Chiunque volesse un chiarimento può scrivermi in privato
lomartireandrea@yahoo.it

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 3 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 25/02/2012 17:42:27

- Perche' hai scritto che un astrologo non e' uno psicologo?

karmine
 
inserita il 29/02/2012 20:51:36

- Caro Benfico personalmente non uso questa distinzione in gruppi ..
Ogni personalità è unica ,non puo' essere inserita in cataloghi e gruppi e ogni consulto è specifico .ciao

arabello
 
inserita il 03/03/2012 16:09:41

- la distinzione in gruppo è assolutamente teorica. Ogni tema è in se. Tutto il resto è vita!

Benficio
 
 
 
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