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  CONTRADDITORIETÀ DEI NOSTRI GIORNI
discussione inserita da arcangelo
 
facendo un piccolo resoconto attuale di come agiscono e si muovono media e istituzioni,ci si può rendere conto in modo assai evidente come esistano dicotomie interne al nostro sistema e come noi veniamo continuamente esposti ad un sovraccarico di messaggi che vengono spesso mandati in maniera Contradditoria da più parti..senza contare ovviamente i ripetuti tentativi di intrusione telematica o telefonica o subliminale verso gli utenti a stimolarli in modo ripetuto e compulsivo a fare contratti, spendere, comprare, buttare.

La maggior parte dei bambini riceve l'insegnamento del catechismo, nel quale la catechesi impartisce loro i comandamenti della Bibbia, le regole, i dogmi della chiesa : e in senso cattolico, vale ancora la precisazione di non avere rapporti prematrimoniali fino alla prima notte di nozze.
Quindi restrizioni, però per una valida causa, di un'innocenza forse spontanea e che trova terreno valido in un tempo molto anteriore al nostro, poichè i contraccettivi e i buoni propositi erano davvero un miraggio ad appannaggio di ricchi, anime nobili o prudenti. Ma il discorso non è questo. Confrontiamo questo messaggio di pudico contenimento con le immagini che i media, saturi di informazione che si fa comprare e che spinge a comprare,appongono in modo seduttivo su ogni testata giornalistica, su ogni pubblicità, su ogni cartellone, su ogni manifesto..per non parlare delle procaci o desabillès testimonial tv che si intercalano in modo fisso nei modelli da seguire:l'educazione cattolica va così in crisi, poichè vi è un'evidente uso in eccesso di immagini ridondanti "attacco seduttivo" e stimolo opportunistico, prerogativa occidentale di sviluppo. a seguire liti tra nuove generazioni e quelle prima, tra ateismo e cattolicesimo, tra fede e affidamento a sè. oppure nel ricercare nuove religioni, un anelito forse positivo che la globalizzazione porta, un modo di pensare più allargato in senso spaziale che porta a confrontarsi con altre culture e a cercare il proprio credo.in un modo non integralista ed esclusivista ma più aperto.

Io personalmente ho vissuto solo in parte questa dicotomia, tuttavia è fatto la sensazione distribuita che non vi è più quella fede incrollabile in un qualche dogma: inflessibile, ma recante sicurezza. ora vi è molta più instabilità, ma più flessibilità nel cercare la propria verità.

In questo, l'allargamento delle frontiere ha senza dubbio portato un respiro meno cattedratico e più orientato al nuovo. Rimane però l'inquinamento costante e messaggistico che permane in ogni canale di comunicazione, che spesso spinge troppo facilmente all'ignavia e alla deresponsabilizzazione, ad un lusso sfrenato per l'oggettistica e ad un altrettanto categorico imperativo: buttare.

Si segue il modello, l'uguale, il rassicurante,il firmato, il certificato, l'omologato, e di conseguenza l'auto-responsabilizzato senza metterci del nostro

Allo stesso tempo, gli stessi media e le stesse manifestazioni di convincimento che conosciamo fin troppo bene, instaurano nei propri secondi televisivi o nelle immagini messaggi di irrinunciabilità ->("*non ha prezzo"), di autentica seduzione manipolatrice e latente (la censura della pubblicità è severa ma spesso non troppo,non con i messaggi, ma con la subliminalità) e con una sensazione estatica di pienezza che permea ogni categoria di vendita, dal frollino mulino bianco alla nuova Suv.
E' come se la pubblicità trasudasse benessere. Quindi i paesi che comunicano pubblicità in massa vivono benessere, tutti (in teoria). Certo, vi immaginate simili pubblicità contenitive e rilassanti in paesi straziati dalla fame? nessuno comprerebbe niente. (Ma con riserve, perchè già un paese neutrale che sta appena al di sotto della soglia della media retribuzione è subissato di pubblicità di ogni tipo, quasi ad educare per un futuro altrettanti futuri consumatori.)

tali messaggi rilassanti, recanti colori, (cosa che l'urbanizzazione spinta tende a cementificare tranquillamente -> qui si comprende la luminaria delle città capitalistiche affollate come comunicazione cromatica artificiosa e compensante una mancata vera natura a fianco dell'incomunicabilità vera)a che cosa si contrappongono?
tale relax incontrastato e sempre più incalzante, quasi che ci facesse stare in pace con noi stessi, a che cosa si contrappone?

GUERRE: morti, incidenti, bombe, omicidi, drammi familiari, uxoricidi, stragi di erba, darfur, morti di fame, mutilati di guerra, scontri civili.
naturalmente queste notizie sono sempre in prima pagina, e sono le stesse che vengono ripetute più e più volte al giorno e anche per giorni interi. vengono dette dai giornalisti quasi si trattasse di risolvere l'incombenza dei rialzi di prezzo al mercato di orata e branzini. nessuna emozione evidente si esprime nelle notizie, a parte un torvo abbassamento degli occhi una piccola inflessione della voce. Verrebbe anche da chiedersi perchè in ogni tg vi sia l'incetta di negatività, e verso la fine delle notizie vi sia qualche squarcio di tranquillità: quale? sportiva o mondana, il matrimonio di totti e ilary blasi, la separazione di valeria marini (andata sul telegiornale, storia vera)un nuovo tipo di macchina. E le altre notizie (??)

A che cosa si contrappone questo? un'isoletta felice (?) ogni secondo sappiamo della falsità della pubblicità, però tranquillizza l'idea di un'oasi virtuale dove non ci siano emozioni negative ma brio e anestesia da tutto il resto. però si deve riconoscere fino in fondo la propria posizione più privilegiata, e la posizione per niente "nel 21° secolo" dei popoli sotto tensione militare o con carenze di nutrimento.

Intanto: vi sono decine e centinaia di conflitti nel continente africano, nessuno (nessuno) di questi viene lontanamente nominato al telegiornale, a parte il recente darfur: si parla ogni giorno dei conflitti in medio-oriente, soprattutto sui giornali,di questa minaccia terroristica che è diventata ad hoc la paura dei volti e dei molti, quasi un'isteria collettiva, che di sicurò dovrà trovare sfoghi in qualcosa, ad esempio la gratificante sensazione di consumare oggetti.

E le notizie di sviluppo positivo, di ricerca, di sventati pericoli, di salvataggio, di fiducia in un futuro, di nuove promesse, di specie salvate, di nuove possibilità, di nuove frontiere di comunicazione, di convivialità tra razze, di speranza? Accuratamente scartate. non producono $.a che servono?..e chissà quante notizie positive ci sono, che ogni giorno vengono messe da parte

Lasciando poi solo alle decisioni politiche internazionali (di cui noi non sappiamo niente e se lo sappiamo è già successo) eventuali prese di posizione: noi non perveniamo a nessuna notizia che non ci venga tramandata dai media, a parte la nuova possibilità di internet e di qualche rivista controcorrente.
Alla massa, pappa manipolata.

E soprattutto, crescente ansia dal mondiale e benessere dal locale. Nessun interferenza coi grandi piani, neanche politici nazionali

A questo proposito riporto estratti del brillante Noam Chomsky:

"Sei obbediente. Sei un consumatore. Compri spazzatura della quale non hai alcun bisogno. Compri un paio di scarpe da tennis da 200 dollari, perché le usa Magic Johnson. E non rompi le scatole a nessuno.
Se vuoi uccidere quel bambino che sta vicino a casa tua, fallo pure, questo non ci preoccupa. Ma non cercare di depredare i ricchi. Uccidetevi fra voi, nel vostro ghetto. Questo è il trucco. Questo è ciò che i media hanno il compito di fare. Se si esaminano i programmi trasmessi dalla televisione si vedrà che non ha molto senso interrogarsi sulla loro veridicità. E infatti nessuno si interroga su questo. L'industria delle pubbliche relazioni non spende miliardi di dollari all'anno per gioco. L'industria delle pubbliche relazioni è un'invenzione americana che è stata creata all'inizio di questo secolo con lo scopo, dicono gli esperti, di controllare la mente della gente, che altrimenti rappresenterebbe il pericolo più forte nel quale potrebbero incorrere le grandi multinazionali.
Questi sono i metodi per attuare questo genere di controllo".

"Prima parlavo dello scopo dei media e delle élite opportunamente indottrinate. Ma che dire della maggioranza ignorante e intrigante? Essa deve in qualche modo essere distratta. Le si possono propinare semplificazioni e illusioni emotivamente potenti, cosicché sia capace di scimmiottare la linea di partito. La linea principale è comunque quella di tenerla fuori. Le si lasci fare cose prive di importanza, la si lasci urlare per una squadra di calcio o divertirsi con una soap opera. Ciò che si deve fare è creare un sistema adatto nel quale ciascun individuo rimanga incollato al tubo catodico. E' un noto principio delle culture totalitarie quello di voler isolare gli individui: se ne discute dal secolo XVIII. Per la cultura totalitaria è estremamente importante separare tra loro le persone."

Quando la maggioranza "ignorante" sta insieme può capitare che si faccia venire strane idee.
Se invece si tengono gli individui isolati, non è interessante se pensano e quello che pensano. Dunque bisogna tenere la gente isolata, e nella nostra società ciò significa incollarla alla televisione. Una strategia perfetta. Sei completamente passivo e presti attenzione a cose completamente insignificanti, che non hanno alcuna incidenza.
(Il potere del media - ed. Vallecchi 1994)

e ancora:

"Questi settori del sistema dottrinale servono a distrarre il popolo ancora grezzo ed a rafforzare i valori sociali fondamentali: la passività, la sottomissione all'autorità, la virtù suprema dell'avidità e del profitto personale, l'indifferenza verso gli altri, il timore dei nemici, reali o immaginari, eccetera. Lo scopo è di fare in modo che il gregge disorientato continui a non orientarsi. Non è necessario che si preoccupino di quel che accade nel mondo. Anzi, non è desiderabile: se dovessero vedere troppo della realtà, potrebbero farsi venire in mente di cambiarla. Ciò non significa che i media non possano farsi influenzare dalla società civile. Le istituzioni dominanti - politiche, economiche o dottrinali che siano - non sono immuni dalle pressioni esercitate dall'opinione pubblica. Anche i media indipendenti (alternativi) possono svolgere un ruolo importante. Sebbene dotati (per definizione) di scarse risorse, acquistano importanza allo stesso modo delle organizzazioni popolari: unendo le persone con risorse limitate che, interagendo tra loro, possono moltiplicare la loro efficacia e la loro comprensione - il che costituisce esattamente quella minaccia democratica tanto temuta dalle élite dominanti".
(Tratto da: Noam Chomsky "I cortili dello Zio Sam" - Gamberetti Editore)

Tutto questo ha validità oggi e passa sotto agli occhi di tutti, ma senza essere notato. Ci insegnano a guardare da un'altra parte, che sia calcio, o film, (Sky), abbarbicarci a comprare telefoni e televisori..l'importante è che se ne stia fuori.

E intanto l'ambiente trema sotto i continui consumi del petrolio e derivati, delle industrie, dell'inquinamento atmosferico,del consumismo, delle condizioni sempre più invivibili, con disastrose ipotesi future che fanno rabbrividire anche solo da qui a 25 anni. biodiversità che se ne va, specie a rischio, gli animali conosciuti nei libri puntando il ditino all'immagine durante l'infanzia rischiano di non essere più visti a parte tra le sbarre dello zoo. elefanti, foche, leoni, tigri, panda, koala. stanno tutti diventando animali domestici, e addomesticati. in uno zoo che è anch'esso motivo di guadagno, oltre ai guadagni stratosferici dei cacciatori di pellicce e di carni

Non ci si rende conto però che gli animali sono il nostro metro per valutare la vivibilità sulla terra, e ad ogni incipiente scomparsa si accorcia sensibilmente la possibilità di vita sulla terra per l'uomo.
Le stesse foreste amazzoniche e tropicali, continuamente e quotidianamente decimate, non sono un buon indizio per il futuro, e neanche per l'ossigeno presente, senza contare l'espansione demografica e urbanistica continua.

una frase famosa sottolinea come non sia possibile continuare lo spreco:

"Quando l'ultima fiamma sarà spenta,
l'ultimo fiume avvelenato,
l'ultimo pesce catturato,
allora capirete che non si può mangiare denaro.“
Toro Seduto

Senza parlare poi di come sia il sistema sanitario e la cura medicale: la paura ossessiva delle malattie, la deresponsabilizzazione personale e l'attenzione del proprio corpo tutta messa in mano ai medici.
Vorrei parlare bene della chirurgia poichè è un campo che salva sempre molte vite, ma vi sono state eccezioni sempre più frequenti dove medici senza laurea, o truffatori, o distrazioni in sala operatoria, che si concretizzano in forbici o stracci dimenticati dentro all'operazione e ricuciti ad esempio, portino sempre maggiore diffidenza in un campo sanitario, quello chirurgico, che forse è davvero l'unico che risolve le emergenze ->quando riesce, quando ci sono posti, e quando l'assistenza sanitaria è gratuita (negli Usa è a pagamento, e chi ha mali gravi e non il portafoglio pieno può solo pregare o credere nel miracolo divino)

Tuttavia al giorno d'oggi si sta affermando già da tempo la medicina alternativa, e vi sono nuovi rimedi e nuove discipline per tentare di reindirizzare la cura del proprio corpo a noi stessi in primis, e non ai medici.

naturalmente nei media di massa e nei quotidiani non si dice una parola di questo, guai..il meccanismo così potente e da miliardi di euro, inarrestabile nelle lobbies farmaceutiche, non si può permettere di perdere tutti i suoi clienti.
(C'è un libro molto interessante a proposito per chi ha stomaco e una goccia di valium dopo la lettura, "La mafia della Salute")

Così tutti i rimedi naturali e in particolar modo quelli che restituiscono consapevolezza e dignità alle persone, senza soffrire in code interminabili nelle calde ali degli ospedali, vengono naturalmente scartati, in più con l'aggravante che spesso il sintomo non viene rimosso, e se viene rimosso la ragione per cui si è presentato continua ad essere presente.

Diviene così enormemente importante decodificare i messaggi mediatici e poi buttarli nella spazzatura,avere un modo nostro, uno spazio nostro, uno stile nostro, un Modo di Informarsi Nostro, poichè sapremo sempre che ciò che ci dicono in Tv corrisponde sempre ad una notizia falsata ed intercettata (Negli stati uniti diminuiscono sempre i numeri dei soldati uccisi in guerra e non fanno mai vedere nei telegiornali le immagini della desolazione e della morte che porta via con sè marines e civili)

Diviene fondamentale oggi conoscere soprattutto i fatti.la vera informazione si basa sulla comunicazione di fatti: poichè quelle che si sentono, sono soprattutto parole..per di più mediate da chi ha interessi.

Quindi, informarsi da chi fa ancora il mestiere di giornalista..e anche da chi lo fa in modo improvvisato, denunciando usi e abusi di un sistema che rischia di inglobare sè stesso dalle alte vette dell'estabilishment.per non dire che possa distruggersi da solo, in nome del guadagno personale.

Forse è l'opposizione di Saturno a Nettuno che sta facendo uscire tutti i risentimenti verso questa manipolazione dall'alto, ma non è molto piacevole sapere di non essere liberi di esprimersi, ancora oggi, ancora nel 21°secolo.

Per chi voglia scambiare qualche parola e addentrarsi in un argomento che riguarda tutti, sono disponibile e in ascolto.

Arcangelo















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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 9 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 27/08/2007 16:46:50

- Caro Arcangelo, ora purtroppo non ce la faccio partecipare alla discussione, ma se non ti dipiace ne approfitto, visto che hai sollevato tanti temi sociali
(anche se dovrei essere altrove ecc. ecc. ecc......)
per dire che in questi gg. c'è una campagna lanciata da La7 e MTv contro la pena di morte negli USA.
In particolare c'è una lettera sui loro siti, che può essere mandata per posta al governatore del Texas contro la prossima pena capitale, pochi giorni.
Un ragazzo dopo 11 anni di reclusione.

Ci sono anche altri appelli su internet
che si possono firmare a favore della moratoria proposta dall'Italia.

chiara

chiara
 
inserita il 27/08/2007 19:37:28

- Caro Arcangelo,
che piacere averti incontrato!
Tu poni sempre temi molto interessanti e che, perosnalmente, condivido in pieno.
Non mi sono mai sentita appartenere ad una destra o ad una sinistra, ad un gruppo, a una istituzione, ad un circolo culturale: in nessuno mai di essi mi sono rispecchiata.
Ma i grandi temi sociali mi interessano, sì; la libertà di pensiero mi interessa; e non intendo la libertà di pensare ciò che voglio, magari in base all'umore del momento; ma che il pensiero sia libero: di guardare, di giudicare, di vagliare, di scegliere, a prescindere dai condizionamenti degli stretti canoni in cui il "Potere" lo vorrebbe inscatolato...
Perchè questo garantisce la diversità e, per traslato, salvaguarda le bio-diversità.
C'è un paradosso: l'uraniana individualità, così fortemente affermata a parole, viene strumentalizzata a favore di una disgregazione dello spirito collettivo, proprio attraverso quella "separazione"degli individui di cui tu parli e di cui mass media si rendono strumento.
Di contro, il villaggio globale lascia intravedere scenari di benessere collettivo, circolante- indovina un pò?- grazie alle grandi multinazionali che accentrano potere economico, produzione e risorse e condizionano così il potere politico e le scelte collettive. E l'Individuo? l'individo reesta il Signor nessuno, pago di definire la propria identità col possesso del nuovo televisore Lcd acquistato col finanziamento e col segnare il "confine" con l'ennesima lite col vicino; felice di sentire di avere importanza al mondo e profonda coscienza civica denunciando il commerciante sotto casa perchè non ha fatto lo scontrino da € 0,10 per le caramelle acquistate dal nipotino, anche se poi, magari, gira lo sguardo davanti allo scippatore che trascina la vecchietta per rubarle la borsetta...Perchè l'artigiano, il commerciante ed il libero professionista sono evasori a prescindere, nemici dei dipendenti che pagano TUTTO (ma non rubano se usano il telefono dell'ufficio per telefonate private, o restano a casa per malattia anche se ad essere malata è solo la voglia di lavorare). La Multinazionale che vende sottocosto, chiude il bilancio in passivo, non paga le tasse, incentiva il precariato e sposta i capitali e le produzioni all'estero(magari con in contributi governativi) creerà benessere per tutti...inducendo bisogni artificiali ed altrettanto artificialmente alimentando il perverso sistema dei paesi capitalistici in cui il PIl è il metro della ricchezza....
E per produrre bisogna consumare: e noi consumiamo tutto alla velocità della luce: cibo, abiti, acqua, petrolio, risorse, amori, sentimenti...E dobbiamo affrettarci a consumare, per non rimanere indietro...E se abbiamo fretta, non ci piace quello che ci obbliga a fermarci, magari per riflettere; così il programma televisivo sarà tanto più gradito quanto più disimpegnato; se farà audience sarà premiato, se non raggiungerà il minimo di sher richiesto, sarà chiuso...E così cessa la diffusione della cultura; così muore la circolazione delle idee e con essa il senso critico...
Forse le cattive notizie vengono diffuse allo scopo di far morire l'ottimismo della gente e l'affidamento al futuro...per creare un bisogno di protezione, una dipendenza; per trovare un terreno più fertile quando sarà proposto il placebo di turno...Per rafforzare, col terrore, il potere di chi sarà capace di nascondere il pugno di ferro sotto il guanto di velluto...
Ciao Arcangelo, grazie delle tue belle riflessioni.
Rita

Rita
 
inserita il 27/08/2007 22:04:13

- Caro Arcangelo,

mi inserisco nella disussione con un opinione un pò diversa.

Io, sinceramente, al discorso del Sommo Potere che domina le masse deboli e ignoranti non ci credo poi molto.

Certo, i fatti dimostrano che le cose stanno così ma io non posso fare a meno di guardare la realtà da un altro punto di vista. Io credo che la società sia fatta da ogni singolo individuo pensante e questo singolo individuo pensante PUO' scegliere ogni giorno cosa vedere alla televisione, che giornali comprare, a cosa credere e non credere, se comprare o meno le scarpe firmate, o l'ultimo modello di cellulare uscito.

NESSUNO ci costringe all'ignoranza anche se l'ignoranza fa comodo a molti ma OGNUNO di noi (certo nei limiti delle condizioni sociali) può scegliere ma...... il PROBLEMA è che spesso SI SCEGLIE L'IGNORANZA, si sceglie di non vedere, si sceglie di dedicarsi al proprio piccolo orticello che finchè i pomodori crescono e le carote pure LA VITA E' BELLA .....

Nello stesso tempo credo che nonostante la nostra infinita PICCOLEZZA, noi esseri umani qualche progresso l'abbiamo fatto, credo che ci sia maggiore consapevolezza che in passato....i passi sono piccoli, piccoli ma ne abbiamo fatti.

Il punto è però, che può partire solo da dentro di noi se no ci si ritrova sempre a incolpare qualcuno e questo serve a poco.

ciao

Lara




Aral
 
inserita il 28/08/2007 13:36:14

- Ringrazio innanzitutto chi partecipa alla discussione e dà il suo punto di vista:sono fermamente convinto che con due occhi si possa vedere lontano, ma si può imparare a vedere in più dimensioni con la visione di altre persone, e arricchire il dialogo e la propria percezione.

quindi io ringrazio te, rita, e anche chiara e aral.





arcangelo
 
inserita il 28/08/2007 14:16:36

- mi scuso perchè forse la lunghezza del post si può rendere indigesta a chi legge, ma era una piccola analisi sullo scenario mondiale in cui ci troviamo nei nostri giorni, e della grande contradditorietà in cui si trova l'essere umano, il quale si trova la testa piena di punti di domanda.

infatti aral questo post era propriamente più sulle ineguaglianze e contrasti mondiali; sulla contradditorietà tra le Multinazionali del Potere e ciò che un cittadino ha unicamente da contrapporre come diritto: Il Libero Arbitrio. io per primo credo a gran voce sulla responsabilità individuale: c'è un altro modo per essere veramente liberi?

sostengo proprio questo quando parlo di "ricerca all'omologato": non è altro che un tentativo di deresponsabilizzazione, e soprattutto questo è nocivo.

e sottolineo anche come questa libertà di pensiero che si è formata nel tempo, non sia affatto stata prerogativa da lungo corso accompagnata alle persone e ai fatti: basta infatti ricordare le cacce alle streghe ed eresie, e imperi totalitari ,stalinismo, maoismo. e senza contare che neanche oggi c'è in ogni nazione: ricordiamo burqa, piazza Tien-an-men (ma dire la propria parola contro al regime è motivo di galera o peggio anche oggi in Cina),ayatollah, fanatismi religiosi. non è proprio un modo chiaro di esprimere le proprie idee.e anche oggi la roba "scotta", e c'è meno libertà di parola di quel che si pensi anche tra i popoli più "civili" (l'Italia è figurata dopo la Turchia nella list per la libertà di espressione)

l'apertura delle frontiere concede proprio questo: l'allargarsi della tecnologia consente un nuovo modo di rapportarsi con verità e fatti, bypassando l'industria del potere, o il Verbo del sultano, re, imperatore, presidente, aizzatore, araldo di un nuovo sistema o semplicemente dittatore latente.

Ed è proprio per questo che rimarco l'importanza decisiva di, proprio oggi nella globalizzazione, trovare un nostro modo di esprimersi, un nostro stile, un nostro pensiero, un nostro modo di informarci, un nostro modo per buttare le idee che ci vengono poste dai media, proprio perchè sappiamo che vengono prima manipolate.

Un Rupert Murdoch, che possiede qualcosa come 24 testate giornalistiche, 28 riviste (tra cui GQ, Vogue), in Inghilterra possiede "solamente" il più grande, rispettoso e vecchio giornale mondiale,"The Times", operativo dal 1788, e poi il Sun..In America possiede Il New York Post, il Wall Street Journal..e di recente ha comprato l'indice della borsa DowJones..come credete che lo userà? la famiglia ex-proprietaria era famosa per la propria rispettabilità e solerzia..in mano ad un imprenditore mondiale e possidente di chissà quante proprietà come crederà di usare questo indice??
e poi continua l'elenco, ha canali di trasmissione in brasile, messico, stati uniti, in Italia (Sky), australia, nuova zelanda, asia. come si potrà credere che manifesterà qualcosa che lo danneggi?che racconti i suoi loschi funambolismi contrattuali con altri loschi signori imprenditori?

Un uomo che ha influenza mondiale delle proprie idee (Certo, mediate dai Suoi giornalisti) può avere influenza anche sulle menti? Io credo di sì e di no. Di sì perchè i messaggi subliminali vengono ricevuti da ogni persona vivente, e non tutti sono disposti a cambiare ciò che sentono, per il semplice motivo che: o per condizioni di indigenza, o per malcelata aculturalità, o per istigata accidia, o per tranquilla vena d'opportunismo, ha interesse che le cose procedano in tal senso. No perchè comunque, e a maggior ragione oggi, esistono frontiere e baluardi di consapevolezza dove persone, grazie alla rete, si possano riunire come ha fatto Beppe Grillo con il suo recente V-Day. E possano conversare tranquillamente senza andare al bar, oppure trovarsi di nuovo nel caleidoscopico e sibillino mondo mediatico che ci circonda ogni giorno,alla mercè cittadina.

Nel post ho cercato di snocciolare più questioni, (di sicuro ce ne sono di più)dal petrolio all'ambiente, al libero pensiero, alle guerre invisibili..per renderci conto che, Proprio perchè il pianeta è il nostro, è anche nostro diritto interessarsi a questioni che lo riguardano, cercando di dire la nostra tra di noi, grazie anche a spazi come questo che lo permettono.

Ripasso la palla a voi.

Arcangelo








arcangelo
 
inserita il 29/08/2007 10:17:02

- cari amici,
molto interessante questo argomento; confesso che sono in cronica mancanza di tempo e questo mi impedisce di essere presente quanto vorrei: sto preparando il seminario di Milano Marittima e sono in ritardo (come del resto.. sempre)!

Concordo pienamente con tutto ciò che avete scritto e ancor di più sul discorso che è sempre l'individuo purtroppo a fare le società e che se non c'è maturità individuale non c'è società che tenga. Infatti, i problemi che si verificano oggi sono veramente anche frutto dell'assoluta inconscietà individuale su cui, ovviamente, speculano coloro che ne hanno la possibiità.. che a loro volta sono certi - e questo è il dramma - che se fossero le vittime ad occupare il loro posto, la situazione non cambierebbe di una virgola.

Jung ci ha insegnato che ognuno è parte per il 50% del problema che si trova di fronte. Quindi, oggi l'uomo è veramente lacerato all'interno tra una parte che vorrebbe invertire la rotta e tornare a vivere anzichè vegetare consumando cose in attesa di chissà quale gratificazione, e l'altra che invece è compulsivamente spinta a stare dentro a quel vortice nell'illusione che la felicità sia qualcosa da cercare all'esterno.

La lotta tra Saturno e Nettuno dell'ultimo anno è interessante sotto questo profilo perchè ha avuto il compito di mostrarci che non abbiamo più alcun confine tra la realtà e l'illusione e che dove non c'è una spiritualità a fare da contraltare ad una materialità.. tutto si riduce a merce...
Oggi mancano i sentimenti, mancano le relazioni, manca la vita.. tutto sembra annacquato e spento; al loro posto ci sono surrogati di tutto... sesso, al posto del sentimenti e delle relazioni, cocaina al posto di una sana energia vitale, e via dicendo.

Questo è anche il tema che ho messo in luce nell'articolo, molto breve e succinto, sull'ingresso di Saturno in Vergine che, a mio avviso, al di là di ciò che porterà sul piano effettivo e materiale, mi sembra invece che possa essere un monito a che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Oggi manca totalmente il senso di responsabilità individuale: deleghiamo tutto e questo non è possibile; in questo modo si finisce per attirare a sè tutti gli sfruttatori di questa terra che non vedono l'ora di riempire il vuoto che noi stessi lasciamo.

Il problema è come sempre duplice: noi che cerchiamo di capire le leggi della psiche sappiamo che ogni archetipo quando entra nella psiche individuale non può mantenere la caratteristica della totalità, perchè la mente ha bisogno di dividere per comprendere e quindi di polarizzare: così, se è presente un lato è presente anche l'altro in forma inconscia.
Così, se da un lato abbiamo multinazionali, politici e sistemi economici che possono essere visti giustamente come il lato "carnefice" della dualità "vittima - carnefice", inevitabilmente questo ci porta a doverci occupare dell'altro lato e della sua collusività con l'altra parte.
Indubbiamente lo squilibrio è forte e proprio per questo mi fa paura perchè quando si è troppo squilibrati in una direzione non si rischia mai di andare verso un equiibrio, la con più probabilità si va verso lo squilibrio opposto.

Purtroppo quello che vedo è l'incapacità dell'uomo di "essere libero"; c'è una paura incredibile di scegliere cosa vedere, cosa non vedere, cosa comprare e cosa non comprare. Massimo Fini non a torto ci ha definiti ormai schiavi da sfruttare consumisticamente. Il punto, dice lui, e ribadisco con forza, è che non ci rendiamo conto di essere schiavi di un sistema nel quale tuttavia, ci siamo messi noi, non possiamo dare la colpa a chi produce, perchè sarebbe come dire che il ladro non è colpevole se il gioielliere espone la collana di diamanti.

Il punto è che c'è una legge di mercato per cui uno produce perchè dall'altra parte c'è un consumatore che, esattamente come il primo, è disposto a tutto pur di poter consumare.. è disposto a vendersi l'anima, a indebitarsi per i prossimi 200 anni.. Sono sicura che se si potessero fare prestiti con restituzione da addossare ai pronipoti, ci sarebbero molti che lo sottoscriverebbero, incurandosi totalmente delle conseguenze del consumare risorse che effettivamente non sono state "guadagnate" e che sono frutto di una deprivazione e di un saccheggio continuo di cose che pagheranno comunque i nostri pronipoti.
Tuttavia, l'uomo è veramente schizofrenico: da un lato continua ad essere angosciato dal futuro, si preoccupa se non avrà risorse a sufficienza, se ci saranno guerre o pestilenze, ecc.. dall'altra però non fa nulla per cercare di eliminare i danni che si fanno oggi al concetto di futuro.

Così i governi dei vari stati sono la rappresentazione materiale di ciò che sta in basso e le grandi potenze, la massima espressione dei massimi problemi.

Continuerò.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 29/08/2007 19:08:57

- Ciao a tutti, ciao Lidia.
Indubbiamente non si può prescindere dalla responsabilità individuale, ma le coscienze si formano sempre sulla base dei valori proposti.
Purtroppo siamo in un circolo vizioso in cui una perversione alimenta l'altra; per questo io credo che chi ha il potere di in-formare abbia enormi responsabilità, senza per questo assolvere l'individuo e le sue scelte.
Come ho più volte detto, sono un operatore economico. Osservo lo scenario, gioco forza, dati i nostri rapporti con le multinazionali e la estrema concorrenzialità del mercato che ci porta a confrontarci con i grandi gruppi di distribuzione. Non posso fare a meno di rilevare le enormi contraddizioni dei sistemi economici, ma anche delle risposte degli ordinamenti statuali alle nuove esigenze. Sotto il profilo normativo, si danno risposte formali (spesso palliativi, frutto di compromessi meschini tra differenti forze sociali e politiche), a problemi concreti; ma non si creano mai regolamentazioni coerenti, nè le condizioni reali per il rispetto delle norme.
Questo avviene, osservo, in ogni campo esistenziale. Le leggi sono spesso solo farraginosi meccanismi che ostacolano chi le vorrebbe rispettare, e, paradossalmente, favorisco l'attività di chi le trasgredisce.
Io credo che manchi l' aderenza dei principi in esse affermati alle coscienze, sia per una eccessiva distanza degli stessi dalle situazioni reali, sia per mancanza di presupposti per la loro concreta attuabilità. In conseguenza, si crea una "disaffezione" del cittadino al principio di legalità e cessa l'identificazione con i principi dello Stato, considerando anche gli esempi di comportamento forniti da chi, per primo, dovrebbe testimoniarne il valore ed il rispetto.
Mi sono molte volte posta domande sulla condizione di perenne arretratezza e povertà del mio territorio (sono "terrona"), e non ho potuto che prendere atto del fatto che ci sia una enorme responsabilità della gente comune nell'incapacità di spezzare il giogo che la rende povera e sottomessa, esattamente come buoi. Qui vale sempre l'antico detto " Spagna o Francia, purchè si mangia". Purtroppo, però, questa deprecabile massima è figlia di un secolare sfruttamento del bisogno, che ha visto le popolazioni depredate delle loro povere risorse da sistemi di potere parassitari lunghi secoli.
In realtà, questa terra apparentemente arida possiede infiniti tesori nascosti, ma il loro utilizzo non è esattamente cosa da singoli individui; quindi, quello che in teoria potrebbe garantire benessere e sviluppo (che vuole anche dire crescita, consapevolezza e possibilità di scelta), alimenta di fatto il sistema di sfruttamento: il bisogno primario della sopravvivenza,la sfiducia nelle proprie risorse, l'incertezza del futuro, non hanno consentito una spinta alla crescita e la formazione di una coscienza superiore, nè nel senso della consapevolezza, nè nel senso della responsabilità. Ne consegue un totale asservimento ai Poteri, il consolidarsi di un sistema di voto di scambio, una commistione fra interessi politici, finanziari, economici e giuridici ed un accentramento del potere nelle mani di pochi. Chi vuole uscire dalla condizione di miseria entra negli ingranaggi del sistema, quindi non può combatterlo; gli altri, devono subirlo e si rassegnano a quel senso di impotenza che qui prende ancora il nome di "Destino" e viene quindi mestamente accettato come condizione assegnata.
Come dire che ogni"libertà" viene soffocata da questa pianta parassitaria. Le voci contrarie, vengono eliminate.
Per fare un esempio, un amministratore della mia città coinvolto in una controversa inchiesta giudiziaria per un fatto di cronaca nera, come primo atto, dopo la sua nomina, ha fatto aprire un'indagine a carico di alcuni funzionari pubblici e giornalisti che avevano indagato e scritto sulla vicenda. Le loro case, le loro sedi, sono state invase come tane di criminali, i loro computer ed il loro lavoro, tutto il materiale raccolto è stato sequestrato. Stessa sorte nelle case dei loro genitori anziani. A prescindere dalla innocenza o colpevolezza, un uso così strumentale del potere è di per sè indice di una totale assenza di etica. Non vi elenco gli importantissimi incarichi istituzionali e privati del soggetto in questione, ma credetemi, sono numerosi anche a livello nazionale.
Questo atto di forza si è reso possibile grazie alle infinite connessioni tra i vari poteri, e mi sembra evidente la sua natura intimidatoria.
Che coscienze si possono formare in questo clima? Quali libere scelte si possono attuare se le realtà vengono celate, tavisate, manipolate a vantaggio degli interessi di pochi?
Chi dovrebbe svolgere un ruolo di moralizzazione e risveglio delle coscienze?
Se tutti devono vincere, chi può accettare di "perdere"? Di "sacrificare" (nel senso in cui lo usi tu) qualcosa di sè? In nome di che cosa, se non c'è più un ideale per cui vivere e lottare?
Ovviamente le miee ultime domande sono provocatorie, solo per mettere l'accento sulla necesstà di fornire agli individui, tutti, una ragione per cui "scegliere", per non sentirsi semplicemnte e solamente "fuori" o "contro " gli schemi, che è sempre una posizione scomoda e spesso sterile.
Non so se sono riuscita a rendere l'idea, dopo questo fiume di parole.
A presto
Rita



Rita
 
inserita il 30/08/2007 23:13:12

- cara Rita,
indubbiamente entrambe le cose sono vere.
Da un lato è vero che chi detiene il potere e l'informazione ha una grande responsabilità su come "muove i fili", tuttavia è altrettanto vero che il potere e l'informazione non sono in mano a personaggi che hanno fatto un "percorso di tipo spirituale", anzi, niente di più lontano...
Questo è un punto importante... chi controlla chi? e chi viene eletto o messo in posizioni chiave? in base a cosa e a quale legge?
Purtroppo la crescita deve avvenire di pari passo e, contrariamente a quanto pensiamo è sempre dall'individuo che possono avvenire i cambiamenti collettivi. Ogni singolo individuo è portatore di totalità e dovrebbe ricordarsi di questo. Questa epoca è strana.. forse un'epoca di vera transizione in cui vi sono valori da cercare..
E' un'epoca in cui non vi sono neppure grandi maestri spirituali, dopo la generazione appena trascorsa che ne ha avuti tanti e che, pertanto, hanno lasciato tracce indelebili.
Ora siamo in un momento in cui forse, dobbiamo traghettare da soli, trovando dentro di noi.. ciò che vale e conta veramente.. forse è il momento in cui si compie quell'inversione che ci porta a non poterci appoggiare all'esterno.
Forse questo è il senso ultimo dell'era dell'acquario: ogni cosa deve essere vista individualmente.. perchè è l'individuo quello che ha potere e che può distinguere il vero dal falso, senza affidarsi a ciò che giunge dal "fuori".
Forse ognuno di noi deve ridiventare competente e smettere di delegare.. spero che questo possa trovare accoglienza nelle nuove generazioni in modo da ritornare alla dignità che l'uomo merita.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 31/08/2007 20:14:04

- Cara Lidia,
le tue parole mi riportano ad una risposta che mi fu data alcuni anni fa da una persona alla quale, nel pieno di una crisi esistenziale, non potei fare a meno di chiedere perchè Dio ci lasciasse così soli in momenti tanto bui della nostra vita.
Tutto, per me, era crollato ed io non avevo più punti di riferimento. La sua risposta fu che, probabilmente, quando ciò avviene, è il momento in cui ci viene chiesto di imparare a camminare da soli.
In fondo, su un piano collettivo, equivale alla tua riflessione. E ne comprendo la piena validità. E la condivido.
Però questo postula la presa di coscienza da parte di ciascuno che siamo parte di un Tutto e che il Tutto vive in oognuno di noi. Cosa che mi sembra lontana dalla coscienza individuale, che pare abbia distorto il senso della percezione dell'Assoluto, riconducendo il Tutto all'Io anzichè l'Io al Tutto. Solo pochi, pochissimi, fanno eccezione.
Talvolta, e spero di essere solo pessimista, ho la vaga sensazione che tutta questa situazione volga veso un grande evento, come quelli del passato, che distrugga prima che si ricominci a costruire.
Mi piacerebbe che ciò fosse evitato, ecco perchè mi domando se c'è qualcosa che si possa fare...
Buon fine settimana e, siccome credo che sarai al lavoro, buo lavoro!
Rita



Rita
 
 
 
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