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Interpretazione dei temi natali
   
  MALATTIA, BUGIE E XII CASA
discussione inserita da sognoesondestasui40
 
Ciao a tutti. Ho inserito questa discussione in un'altra Sezione del Forum, ma non ho ottenuto risposta. Mi è stato fatto notare che per rispondere sarebbe necesaario interpretare i temi natali coinvolti.
Potete aiutarmi?
Il testo era il seguente:
"Buonasera a Lidia e a tutti i partecipanti del forum.
Vi leggo sempre e siete per me fonte di grande ispirazione. Per questo vi ringrazio.
Ho deciso di scrivere in relazione a un mio amico, nato a Roma il 28 maggio 1966 alle ore 6 circa (con questo orario la posizione dei pianeti e delle case corrisponde a quella del tema natale che gli feci tempo fa, prima che mi si cancellassero accidentalmente i dati).
Vorrei sapere come appare il mio rapporto con lui (ci siamo frequentati per un anno e mezzo circa, e ci siamo risentiti dopo molti mesi giorni fa, ma solo per un problema da risolvere), perché - non so spiegare - non lo capisco bene, non capisco soprattutto se è davvero una persona molto sofferente e sincera, come spesso ha detto di essere, o piuttosto una persona che non riesce a mettersi mai nei panni degli altri, e che perciò rinfaccia e accusa senza pensarci due volte chi non gli dà quello di cui ha bisogno. Una persona egoista, forse a causa di una sofferenza interiore troppo forte e non chiarita a se stesso. Sinceramente, non saprei dire qual è il suo modo di voler bene.

Non è una semplice richiesta di compatibilità, difficilmente avrei scritto per questo. Ho saputo che ha un meningioma al cervello (tumore prevalentemente benigno) e un papilledema bilaterale. Il primo può causare alterazioni del comportamento, e io sinceramente non so quanta parte del suo modo di essere sia caratteristica di natura e quanta, eventualmente, sia attribuibile alla malattia (che potrebbe aver covato da tempo restando asintomatica). Lui mi è sempre parso più che perfetto nei ragionamenti, estremamente coerente e logico, anche se non ha mai mancato di sottolineare le sue difficoltà nell'esprimere un disagio interiore che ha sempre detto di provare; a volte mi è sembrato in stato confusionale, altre volte mi è parso reticente (il che mi ha portato a sospettare che nascondesse qualcosa: uso di psicofarmaci, problemi mentali, entrambi ammessi anche se in forma lieve).
Poiché so che ha una XII casa molto marcata, la vorrei mettere in relazione, sentendo i vostri pareri, con una serie di situazioni molto pesanti che hanno riguardato suoi stretti congiunti: il figlio, da adolescente, ha sofferto di disturbi mentali, ora completamente superati; alla nipote 22enne, figlia della sorella, è stato diagnosticato un tumore maligno a una gamba; il padre di questa ragazza ha rischiato a sua volta di perdere una gamba precipitando nella tromba dell'ascensore. E ora la sua salute in pericolo.
MA
poiché anch'io - e da sempre - soffro, e in questo periodo in particolare vivo con la sensazione che ogni giornata sia strappata a un evento tragico che potrebbe capitarmi tra capo e collo; poiché, anche se so bene che tutti soffriamo, so anche quanto opprimente e pesante sia il peso che io porto; poiché non ho mai, nella mia vita, neanche solo considerato la possibilità di PRETENDERE affetto e felicità ma, grazie al cielo, non so cosa siano il masochismo e l'autosvalutazione, per tutti questi motivi non desidero e non potrei stare vicino a chi non mi vuole bene e anzi assume con me atteggiamenti rancorosi e indifferenti alla mia, di sofferenza (e questo ben prima della malattia) solo perché non gli so dare ciò di cui ha bisogno.
Ritengo, infatti, che questa persona sia stata e sia poco interessata alla mia profonda sofferenza esistenziale - nel senso che non la considera proprio - pur se in un primo momento mi sembrava che l'atteggiamento nei confronti della vita ci accomunasse, un' unione di anime.
Che persona è? Potrebbe essere ben diverso da come appare? E' sensibile come dice di essere? Sono io che non accedo al suo grande dolore, e perciò rischio di sottovalutarlo?
E' in buona fede questa persona? La sua sofferenza, non solo fisica, è davvero così grande?
Essendo appassionata di astrologia, il mio racconto è inevitabilmente passato attraverso il filtro di ciò che so di questa materia. Le vostre osservazioni possono aiutarmi a individuare errori di prospettiva, o grossi temi di indagine, per capirci di più.
Grazie, e sinceri complimenti per i vostri interventi, soprattutto quelli dei "fedelissimi". Un grazie particolare a Lidia.
sogno e son desta Roma 18 gennaio 1967 ore 14,45"

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 7 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 31/03/2011 09:17:59

- carissima,
la XII casa è molto particolare e, non a caso, è l'ultima ed è cosignificante del segno dei Pesci. Richiede una coscienza molto sviluppata per essere vissuta al meglio e, in genere, viene invece vissuta come una sorta di estraneità al mondo che si considera incapace di accogliere e di comprendere la propria sicura diversità interiore e psicologica.
Le reazioni delle persone che hanno una 12a marcata possono andare dalla compassione più pura che porta i soggetti ad occuparsi in modo del tutto amorevole agli altri, avvertendo il bisogno di operare in qualche modo e con le proprie forze per diminuire e risanare un po' di sofferenza, al senso totale di estraneità che sfiora l'emarginazione psicologica che sarebbe meglio chiamare "fuga dalla realtà".
Si tratta sicuramente di persone sensibili ma, anche su questo termine bisogna intendersi, giacchè non dovrebbe significare fragilità ma, in genere, è proprio di questo che si tratta, di una sorta di incapacità ad affrontare realmente la vita per cui si finisce per stare ai margini di essa.
Spesso la sensibilità diventa eccessiva porosità il che costringe a ritirarsi e a non procedere con quel "fare la propria parte" che è tipica della casa per poi poter accedere a tutto ciò di cui un soggetto ha bisogno.
Non si può dire a priori come la vive lui; di certo la sofferenza in genere esiste ed è causata non tanto dal dolore fisico ma da un malessere dell'anima che è sempre incombente e che può essere risolto solamente allargando la propria visione del mondo e comprendendo il percorso che si è chiamati a fare.
Scusa però, il tema che presenti è il tuo? perchè non vi sono pianeti in casa dodicesima.. cosa volevi sapere.. di te o di lui?
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 02/04/2011 20:04:35

- Grazie mille, Lidia, della tua risposta. E' la prima volta che "parlo" con te, e ne sono emozionata.
Volevo sapere sia di lui che di me. Di lui, se dal suo tema emerge qualcosa di macroscopico, di molto particolare e decisivo, un qualcosa che mi aiuti ad inquadrarlo, perché attualmente il giudizio che ho di lui non è positivo, ma il dubbio che sia io ad essere limitata nella comprensione, c'è.
Di me, volevo sapere se mi si prospetta la possibilità di non sentire più, un giorno, l'angoscia della vita, sensazione che mi accompagna da sempre, e se emerge, dal tema e dai transiti prossimi futuri, qualcosa di particolarmente bello in cui possa sperare. Qualunque grosso limite o difficoltà preferirei non mi fosse comunque taciuta.
Ancora grazie al forum, e a te in particolare, per ispirare, illuminare e rendere più saldo con i vostri preziosi contributi il mio mondo interiore.
sognoesondesta

sognoesondestasui40
 
inserita il 04/04/2011 11:01:06

- carissima,
il tema natale rivela solamente delle potenzialità.. che, si manifesteranno nella vita. L'angoscia di vivere è qualcosa che non passerà perchè c'è un transito, ma passerà se tu l'affronterai al tuo interno, se comprenderai perchè sei angosciata, quali sono i motivi di fondo che ti attanagliano e che non ti permettono di avere fiducia nella vita e in te stessa.
Credimi, anche quelle che vengono considerate configurazioni difficili hanno al loro interno grandissime possibilità.. ma, ricordati, che i pianeti non FANNO NULLA, ma riflettono noi stessi, le nostre possibilità.. cercando di metterci a contatto con esse.
Se non facciamo nulla per noi stessi, i transiti non serviranno a nulla.. perchè sono opportunità che lasciamo cadere senza utilizzarle per comprendere.

Tu sei un Capricorno e, in genere, questo segno ha bisogno di scrollarsi di dosso il senso di essere "deprivato" di qualcosa.. Sono un capricorno anche io e conosco benissimo il problema, ma ti assicuro, che si può uscire dal vivere male, a metà.. perchè si ha sempre la sensazione di portare un peso troppo grande.
Lascialo questo peso, lascia le valigie superflue e vedrai che la vita può sorridere benissimo anche a te.
Vedere la vita come un peso è un copione che però ti porta a vivere sempre in sovraccarico. Cambia il copione e vedrai che tutto cambia intorno a te.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 04/04/2011 22:57:14

- Cara Lidia, grazie ancora una volta della tua risposta. Alla quale, però, vorrei replicare.
Leggo regolarmente il forum e ho avuto più volte occasione di apprezzare i tuoi articoli; c’è, però, un punto, o meglio un presupposto, una sorta di sostrato che emerge da tutto ciò che ho letto finora, su cui non concordo.
Si tratta dell’idea che si possa sempre, o addirittura si debba, giungere a una visione positiva dell’esistenza. Io questo non lo credo. Il libero arbitrio, di cui tanto si parla, non è poi così libero se non accetta la possibilità che alcuni individui umani, più o meno equilibrati come lo è la maggioranza degli esseri umani che non soffrono di patologie specifiche, NON abbiano profondamente, istintivamente, a seguito di approfondite riflessioni e alla luce delle esperienze vissute, in una parola: consapevolmente, un buon rapporto con la vita.
Il che non significa non gioire, non amare, non saper godere di ciò che di bello la vita e le persone offrono. Significa relativizzarlo, e accettare, soffrendone, la dolorosa possibilità che non abbia senso, o che, peggio, possa avere un senso che non ci piace.
Il mio copione (che non può certo essere sintetizzato in queste poche righe, e che non saprei in ogni caso descrivere a parole, pur se, in molti momenti, mi sembra chiaro, limpido e saldo come una roccia) è e resterà questo perché, per l’appunto, si tratta di qualcosa in cui credo. E’ la mia verità.
Io non condivido il presupposto di base che un po’ dovunque viene sbandierato o sottinteso: religione, astrologia, psicologia - forse l’arte sa andare oltre - interpretano qualunque grido di dolore, quale sicuramente è il mio, come qualcosa che debba essere superato, integrato, accettato (secondo le discipline); mai nessuno, però, ci vede il “bello”, il “forte”, il “grande”: solo negatività o, al massimo, potenzialità per andare oltre, verso il meglio evidentemente.
Io non voglio cambiare copione, desidero solo condividerlo fino in fondo con qualcuno, viverlo grandiosamente in qualche modo. Mi ci è voluta una vita a capire che il problema non era il restare ancorati a qualcosa che si doveva superare, bensì, al contrario, accettare il fatto ineluttabile che le ottiche alternative con cui guardare alla vita non mi facevano sentire viva, non mi davano piacere. E con il piacere c’è poco da fare: o c’è o non c’è.
Chiedevo delle stelle perché – posso osare esprimermi con la mia Luna in Ariete, che mi viene più facile? – di lavoro, di impegno, di nessità di trasformazioni, ne ho le scatole piene, e ritengo che, almeno per ora, vada bene il tanto che ho già fatto. Non chiedevo aiuto per ritrovare la “positività” (che sicuramente ho – soprattutto se guardo a come la interpretano nella vita reale molti di coloro che dichiarano di possederla - ma che desidero sempre, in ogni caso, interpretare a modo mio, anche eventuamente maledicendo l’esistenza) e l’amore per la vita. Chiedevo cosa emerge dal tema e dai transiti perché spero, e sempre spererò, in un dono da parte della vita.
Perché, forse - anzi sicuramente - chi si sente deprivato, lo è stato, e pesantemente; e forse – è ciò che io credo – l’unico modo per superare questa sensazione è riuscire a vivere ciò che a suo tempo non si è potuto sperimentare sulla pelle e nel cuore. Amore e apprezzamento disinteressati.
E’ ciò che io spero che la vita mi REGALI. Senza sforzi, senza ragionamento, senza acquisizioni ulteriori di coscienza, e senza necessità di cambiare il mio copione, che ritengo – pur se assolutamente centrato sulla parte negativa dell’esistenza - prezioso, bello e rispettoso degli altri e dell’intero universo, oltreché frutto di impegno e lavoro interiore notevoli e molto sofferti.
Sempre con grande stima, un caro saluto.
sognoesondesta



sognoesondestasui40
 
inserita il 05/04/2011 17:14:44

- carissima,
è un tuo perfetto diritto e, sicuramente i transiti di adesso ti aiuteranno comunque nella trasformazione e in ciò che tu pensi importante per te.
Il tema che hai postato tuttavia non ha pianeti in 12a e quindi, suppongo che si tratti del tuo.. In effetti hai avuto il transito di Nettuno che avrebbe dovuto modificare un po' la tua filosofia di vita.. e arrivano subito dopo quelli di Urano al tuo Mercurio Sole e a Giove in Cancro.. e, senza dubbio hanno cambiato delle cose.. nonchè le cose in cui hai creduto..
Quest'anno ci sarà Saturno che farà il quadrato al tuo Sole e Mercurio e magari si accentuerà ancora di più il senso di non essere accolta ed accettata nella tua parte più sofferente.. ma, saprà alimentare ulteriormente la tua forza.
Di lui non posso dire niente..
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 05/04/2011 20:10:32

- Sempre grazie, Lidia.
Non ho capito se non puoi dire niente di lui perché non hai i suoi dati, o per altri motivi.
Nel caso fosse per il primo motivo, te li posto: Roma, 28 maggio 1966 ore 6.
Un saluto, continuo sempre a seguirvi.
sognoesondesta

sognoesondestasui40
 
inserita il 06/04/2011 13:08:22

- carissima,
non avevo visto i suoi dati. In effetti ha tre pianeti in 12a casa tra cui Sole e Mercurio in Gemelli il che indica una certa difficoltà a mettere insieme l'intelligenza del cuore abbinata a quella mentale più tipica dei Gemelli.
Credo che lui abbia problemi di esclusione e che si senta comunque un pesce fuor d'acqua incapace di adattarsi alla normalità ma desideroso di avere le sicurezze che da essa in fondo derivano.
Avrebbe bisogno di dedicarsi agli altri e questo lo aiuterebbe nel suo percorso personale..ma, senza dubbio può esserci una certa immaturità sul piano del donarsi e del lasciarsi andare.. o meglio dell'affidarsi al suo "sentire"..
Il tutto è ribadito nell'opposizione tra la Vergine e i Pesci. E' fortemente razionale e mentale e, le risposte non potranno arrivare da questa parte della sua natura.

Senza dubbio ha delle sollecitazioni interne che tende a rifiutare e questo lo possono mettere in scacco.
Un saluto Lidia

Lidia
 
 
 
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