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Opinioni a confronto
   
  RAGGIUNGERE LA REALTÀ...
discussione inserita da sonia
 
Secondo voi per una Venere toccata da Nettuno è possibile conoscere la vera natura dell'altro senza cadere nelle solite illusioni/disillusioni e comprendere e vivere quindi la realtà per quella che veramente è?

Quale dovrebbe essere il giusto percorso a tale scopo?

Vi va di parlarne?

Ho letto diversi articoli e i meccanismi in atto mi sembrano complessi.

Io presento questo aspetto e devo dire che in molte cose ritrovo proprio un mio modo d'essere.
Nettuno in Sagittario dalla prima mi va in trigono alla mia stretta congiunzione Venere-Marte in Ariete in quarta casa.
Il tutto nel mio caso credo sia accentuato dall'opposizione nettuno - luna e giove in gemelli in settima.

Se vi va, mi piacerebbe conoscere le vostre esperienze in merito...sia come aspetto presente nel vostro tema e quindi come lo vivete che come contatti avuti con persone con una venere nettuniana.

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 16 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 31/07/2007 13:36:30

- Cara Sonia,

io ho una venere in II congiunta a nettuno I e sestile a urano XI.

Ti dirò che io non ho mai vissuto questa congiunzione in termini di amore romantico e idealizzato.

Sarà anche per gli altri valori del tema ma credo soprattutto per la luna che è sagittario, nonchè per il sestile a urano che chiede libertà ed indipendenza.


Dentro di me c'è la consapevolezza che l'amore ha due facce: l'amore terreno è quello che coltivo giorno dopo giorno nel rapporto con mio marito, sentimento che per sua natura è imperfetto, limitato, condizionato, fragile come tutto ciò che ci riguarda come esseri umani, dall'altra parte c'è l'amore assoluto, simboleggiato da questo aspetto, che è una continua tensione verso qualcosa di grande e meraviglioso a cui sento di appartenere e a cui voglio ricongiungermi.

Questa è la mia esperienza.

Ti saluto

Lara




Aral
 
inserita il 31/07/2007 16:59:24

- cara Sonia,
prima di tutto, e non lo dico in senso negativo, però bisognerebbe intendersi sul termine realtà. Nettuno non può vedere la realtà, almeno non quella ordinaria che appartiene a ciò che gli è opposto (Vergine, Mercurio, Y) e quindi, il punto è proprio questo. Per Nettuno non è che non esista la realtà ma lui percepisce ESSENZA IN MOVIMENTO, e, nel caso di Venere si attesta sempre su qualcosa di meraviglioso che risolva la ferita da separazione iniziale. Per Nettuno l'AMORE è qualcosa di infinito, che non ha confini, che non può vedere limiti e che, spesso non può vedere sofferenza ma solo risanazione e quindi, l'amore è lo strumento attraverso cui Nettuno cerca questa risanazione e questa ricerca di universalità e di totalità.
La realtà ordinaria è qualcosa di limitante, separante e per di più condizionato dalle convenzioni che sono state assorbite.
Certo, Nettuno insegue un ideale di perfezione e di "guarigione" e, nel caso, lo cerca attraverso l'amore e la relazione. C'è però da tenere presente che se Nettuno trova una corrispondenza empatica con l'altro, è pronto anche ad accettarlo totalmente proprio perchè di totalità si tratta.
Io ho una Venere quadrata a Nettuno e da giovane sicuramente i problemi ci sono stati anche perchè poi la stessa è anche in capricorno opposta a Urano, tuttavia, credo di aver imparato a prendere le persone per quello che sono e per quanto possono dare, senza sempre cercare la perfezione (l'ho in settima casa). Questo non toglie che a volte, faccio fatica a valutare bene perchè parto sempre con una grande idealizzazione che ora.. vedo e tengo a bada, ma che si presenta puntualmente.
Per te come funziona?
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 31/07/2007 17:06:33

- Ciao Sonia,
che coincidenza! Proprio in questi giorni stavo riflettendo sul mio modo di affrontare il maschile; rimuginavo sul fatto di ritrovarmi a guardare in viso gli uomini della mia vita (e non parlo solo dei rapporti sentimentali)come se , all'improvviso, vedessi dei perfetti sconosciuti...
Mi domandavo se vedessi in loro ciò che volevo e ne snaturassi la dimensione reale...
Del resto, con un Nettuno congiunto a Marte, sestile a Giove, Plutone ed Urano ed opposto a Venere, forse un pò "idealizzo"...
Forse perchè con le figure maschili mi è mancato un confronto schietto e diretto, ho vagheggiato un'idea di uomo che corrisponde un pò al cavaliere senza macchia e senza paura, un pò al principe azzurro delle favole: forte, combattivo ed incorruttibile, al servizio di una nobile causa; ed al contempo tenro, avvolgente, comprensivo; un compagno, un amico, un amante. Volendo riportare questo ideale nel rapporto, inutile dire che ne derivava un'idea di "assoluta perfezione"...
Be', sì, forse è uno standard un pò elevato...
Chiaramente nessuno e niente ha retto. Ma , anche volendo accettare compromessi più attinenti al reale, lo stesso i miei conti non tornano. Possibile che non riesca proprio a vedere le cose per come sono,mi vado chiedendo; eppure non sono una ingenua sognatrice; i miei pianeti e le mie case di terra, in genere, mi offrono un buon contrappeso....
Oggi nella mia mente si è accesa una "lampadina"... Credo che Nettuno non regali illusioni; con la sua capacità di vedere oltre il tangibile, lui forse ci aiuta a guardare alle "potenzialità"...
Credo che il problema stia sempre nella conoscenza e nella padronanza di sè...
Sia che lo proiettiamo sulle persone, sia nei rapporti, non credo che lui offra solo un'immagine fantastica, ma un altro punto di osservazione. E' come se ci dicesse che quella persona, quel rapporto, hanno un potenziale che va oltre ciò che si vede, oltre ciò che noi crediamo di essere, oltre ciò che crediamo di porre in atto. E' chiaro che senza la nostra consapevolezza, senza la consapevolezza "dell'altro", e senza il senso della dimensione reale, tutto ci sembra solo un inganno della fantasia...
Non so se sono stata chiara, ma è così che ora vivo Nettuno.
Un caro saluto
Rita


Rita
 
inserita il 31/07/2007 22:26:28

- Grazie a tutte!

Lara, è molto significativa la tua analisi…la distinzione intendo tra amore terreno con tutti i suoi limiti (credo che il riconoscerli sia già un passo avanti) e amore assoluto.

Neanch’io poi intendevo questo aspetto solo ed esclusivamente come il vivere nel romanticismo e nel sogno.

Lidia, con il termine realtà in questo contesto specifico contesto intendevo il non falsare e il riconoscere chi ci sta di fronte per quello che è…com’è veramente intendo dire.

È proprio relativamente all’inseguire quell’ideale di perfezione e di guarigione che mi riferivo…come si fa a riportare questi ideali di grandezza e infinito nel piccolo, con i contatti che si hanno con le persone?

Come si fa a non partire idealizzando il prossimo?

Io non cerco la perfezione, però mi accorgo di non capire subito chi ho di fronte perché è come se l’elevassi…io prima porto in cielo e poi piano piano ridimensiono, però ci vuole tempo.

Prendo in prestito le tue stesse parole nel tentativo di essere quarto più chiara possibile, perché mi si presenta la stessa situazione:

questo non toglie che a volte, faccio fatica a valutare bene perché parto sempre con una grande idealizzazione che ora…vedo e tengo a bada, ma che si presenta puntualmente.

È esattamente così, credo però di avere qualche problema in più a vedere e tenere a bada! ^_^

Interessante Rita il tuo discorso sulle potenzialità…anch’io idealizzo molto e anche il mio Nettuno in prima nel mio tema di dà un gran da fare…opposto a Luna e Giove in gemelli in settima (e questo già basterebbe!), in trigono a Venere, Marte e Saturno e in sestile a Plutone.

Ecco, come si fa a dargli un freno? Che percorso occorre per riuscire a comprendere quello che ci circonda senza partire prima dall’alto? Oppure bisogna imparare a convivere con questi aspetti tenendo presente che poi la vera realtà sarà sicuramente un'altra e non quella che pensiamo?

sonia
 
inserita il 01/08/2007 09:26:23

- Cara Sonia,
al momento non ho trovato altra soluzione che quella che suggerisci anche tu: ogni volta mi dico che le cose potrebbero non essere come le vedo io ed attendo di scoprire quello che man mano viene fuori. Mi domando, inoltre, se io stessa sono all'altezza dell'immagine del rapporto o della persona che mi sono formata...Spesso la risposta è NO.
Ovvio che questo non cancella affatto nè l'illusione, nè la disillusione, ma bilancia appena un pò; quel tanto che basta per non precipitare giù da altezze vertiginose...anche se poi c'è sempre una tendenza a voler vivere con pienezzza il rapimento nettuniano senza porsi domande razionali.
Comunque sarebbe bello cimentarsi nel provare ad aiutare l'altra persona, se la qualità del rapporto lo consente, a scoprire in sè quanto delle potenzialità intraviste (se di questo si tratta) gli appartengono davvero.
Il più delle volte, invece, l'altro( o l'altra) avverte come un tentativo di "cambiarlo"/a", l'invito a prendere in considerazione altre parti di sè...
Del resto, integrare le varie parti di sè è già difficile per chi viaggia verso la consapevolezza; figuriamoci per chi vive cercando di mantenere uno stretto controllo sugli schemi della mente, cioè su quella che è la propria "realta", che tutti tendiamo a vivere come una, univoca ed assoluta...
Un saluto, cara Sonia, ed un augurio che Nettuno ci porti a godere delle bellezze delle sue profondità: dopotutto non a tutti è dato godere delle bellezze delle profondità del mare, ma pensa quanta meraviglia contemplano gli occhi di coloro che ci si avventurano!
Rita




Rita
 
inserita il 01/08/2007 16:14:40

- cara Rita,
l'importante è che tu comprenda che quel cavaliere senza macchia nè paura, quel soggetto che vorrebbe vivere di grandi ideali e non di banalità.. sei tu.. non è il tuo uomo, ma il maschile splendido che c'è dentro di te che non vede l'ora di potersi esprimere in qualcosa di eroico e di altamente spirituale.
E' la parte più elevata di te che magari hai a lungo cercato fuori.
Un saluto Lidia

Lidia
 
inserita il 01/08/2007 19:11:03

- Cara Lidia,
grazie della precisazione...
Le tue parole sono un'iniezione di fiducia per me, che comprendo che devo spostare, su molte cose, il mio punto di vista.
Sono figlia(come la maggior parte di noi, credo) di una cultura che identifica nel maschile tutto ciò che è "azione"e che attribuisce al maschile il "potere" di scegliere, decidere, fare. Così io ho solo desiderato un uomo nei cui occhi vedere rispecchiato ciò che per me ha valore e che con ciò mi comunicasse la forza e la fiducia in me stessa ed in ciò che credo per poter agire...
Cercavo sostegno da un "potente", cioè da una figura di riferimento a cui venisse, da una generalità di persone, riconosciuta l'autorevolezza necessaria per stabilire un criterio di scelta e di azione; un uomo che mi aiutasse a credere, condividendo i miei principi e la mia vita, nel mio valore, nel valore di ciò in cui credo e per cui combatto.
E' inutile dire che nei "potenti" non ho mai trovato nulla di quell'ideale elevato che Nettuno chiede di raggiungere passando attraverso il distacco dalla "materia" che, in sè implica proprio rinuncia "al potere", che è fatto soprattuto di controllo(almeno nel senso in cui i più lo perseguono e lo ottengono).
Così ho scelto un uomo che è l'esatto opposto, che non si ancora ai bisogni materiali...Ma, ad onor del vero, so bene che neppure questo mi aiuta, perchè lascerebbe inappagato il bisogno di concretezze della mia Venere in Toro...
Così ho intrapreso un percorso di autonomia, ma per poterlo portare a termine ho bisogno di fiducia e di struttura...
Per questo le tue parole mi aiutano tanto: sedimentando lentamente dentro di me, ricostruiscono tutto quello che mi serve per imparare, come diresi tu, "a stare in piedi da sola" .
Un affettuosissimo saluto
Rita

Rita
 
inserita il 03/08/2007 13:24:41

- Care amiche,

a me succede una cosa particolare che però credo sia legata a giove in XII e comunque al fatto che sono sagittario.

Nei confronti di certe persone, ma anche libri, progetti, situazioni ... si genera in me una sorta di meraviglioso entusiasmo che io paragono ad un fuoco che arde, vigoroso e caldo e li dentro io ci metto un sacco di aspettative che mi riempiono di grande gioia e gratificazione... ma piano piano questo fuoco comincia ad ardere di meno finchè si spegne completamente.

Ho ormai compreso che tutto ciò accade ciclicamente nella mia vita cioè si accende questo fuoco (e in qualche modo io VIVO per questo fuoco) e io sono piena di entusiasmo e aspettative e sono completamente proiettata all'esterno ma poi INEVITABILMENTE si spegne e io mi ritiro un pò in me stessa constatando che ancora una volta ho creduto di trovare NEL MONDO risposte, verità o soluzioni.

In questo percorso non c'è MAI delusione ma piuttosto una maggiore consapevolezza.

Io no ci vedrei nettuno ma giove. E' così Lidia ?

Ciao


Lara

Aral
 
inserita il 06/08/2007 19:52:20

- care amiche,
il mio Giove in XIIa in Pesci è trigono a Urano ed è sempre stato un grosso stimolo, a volte anche scomodo, perchè non mi ha mai lasciata crogiolare più di tanto nelle cose, spingendomi sempre a cercare altre cose.
Inoltre ho una vera ingordigia a livello culturale.. ho sempre bisogno di leggere, di studiare, di fare corsi..una curiosità che cerca di portarmi sempre a conoscere qualcosa di nuovo.
Giove è il signore della mia casa IXa in Sagittario ed è una caldaia che non mi ha dato mai tregua.
E' però anche una finestra aperta sull'universo, insieme a Nettuno mi porta spesso a pensare che tutto ha un senso, anche laddove non lo riesco ancora a vedere. Sono ottimista e penso sempre che la vita sia meravigliosa anche quando non sono in una fase fantastica..
Inoltre, è uno stimolo intellettuale fortissimo.. Ho sempre avuto una grande capacità di apprendere, ma non in senso mercuriale, bensì di fare collegamenti interni che finiscono per farmi apparire delle reali intuizioni.
Gran bello stimolo.
Un bacio Lidia

Lidia
 
inserita il 08/08/2007 09:23:08

- Dagli ultimi interventi che ho letto è come se fosse scaturito che il sogno, l'ideale, il volare troppo di fantasia...tutto ciò una volta incanalato in una direzione, e con incanalato intendo appunto la consapevolezza di dove ci porta Nettuno e come, non può fare che bene...quindi potrebbe essere la voglia di sapere e conoscere sempre come il caso di Lidia oppure quello di scovare delle potenzialità nascoste nelle persone come invece lo sente e vive Rita.
Ognuno quindi anche in questo caso non ha che da trovare il suo modo, per non disperdere quest'energia.
Fine della riflessione ad alta voce!

sonia
 
 
 
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