- cara Kla,
bisogna chiaramente vedere l'insieme del tema natale. in ogni caso i pianeti che tendono a soffocare molto sono Luna e Giove.. valori casa seconda e casa quarta eccessivi nel tema e, scarsa forza di Urano..
Un abbraccio Lidia

- Grazie Lidia. Riflettevo in particolare sui traumi alla nascita/intorno al primo anno di vita e mi chiedevo se esperienze simili di soffocamento/"strozzamento" possono coinvolgere nettuno (per il parto come liquido amniotico ... ma nettuno vale anche quando non sono coinvolti i liquidi?) e l'ottava casa/plutone per la sensazione di morte.

Solo per il caso in cui avessi tempo di dare un'occhiata al mio tema per valutare una simile ipotesi ti posto i miei dati: 28/2/1976 in provincia di Milano tra le 15.00 e le 15.40 (tu mi dicesti probabilmente con giove in decima casa, quindi non oltre le 15.20).

Ciao,
Kla

- cara kla,
la domanda che hai posto mi riguarda direttamente. io ho rischiato di morire alla nascita per soffocamento. Avevo infatto il cordone ombelicale avvolto intorno al collo ed i medici non se n'erano accorti, di conseguenza non hanno proceduto con un taglio cesareo. Fino a quando non sono uscita completamente temevano che sarei nata morta. Nel mio tema credo che questo aspetto si possa vedere dalla congiunzione di luna-nettuno in ottava casa(con cuspide in sagittario). la mia luna è anche sestile a plutone in sesta casa.

- Molto interessante Stellina Blu. Io ho invece il sole in ottava casa quadrato a nettuno in quinta, la nascita per l'appunto ... anche se, parto pilotato a parte, pare che la mia nascita sia stata normale. Attraverso un lavoro corporeo è emersa l'ipotesi a cui facevo riferimento e mi interessava saperne di più...

Ciao,
Kla

- Aggiungo che il mio sole è anche quinconce a plutone in terza.

- Cara Kla, non è che per caso sei nata in ritardo? ti pongo questa domanda perchè chi tarda molto a nascere può avere problemi legati sempre la liquido amniotico che non è più "buono" per il bambino. l'ho pensato dato che il tuo sole è comunque in aspetto a nettuno (liquido amniotico) e a plutone che accentua il pericolo di morte legato all'ottava casa.Mio fratello ad esempio ha avuto questo problema, non ne voleva sapere di nascere. Nel suo tema è presente una luna in ottava casa (cancro), opposta a nettuno e trigona e plutone e giove. Forse dato che era anche grande come bambino può aver risentito anche della mancanza di spazio quando era ancora dentro la pancia della mamma.quando parli di sensazione di soffocamento, ti riferisci nel tuo caso anche ad una mancanza fisica di spazio che comprime e quindi, soffoca?

- Cara Stellina Blu, ...già, proprio così, sono nata in ritado, per questo hanno deciso di fare il pilotato. Grazie per l'indicazione! Domani ti spiego meglio, ora purtroppo devo uscire.

Ciao,
Kla

- ciao Kla

non so se puoi guardare la nascita intesa come la TUA nascita, in V, ma piuttosto in I.

In ogni caso avendo l'asc.in leone ti rimanda sempre al sole e ai suoi aspetti.

Comunque, credo che spesso sia impossibile trovare delle prove effettive di certe sensazioni provate nel momento della nascita, se non legate a situazioni specifiche e concrete.

Io, per esempio, ho nettuno in I, ma non sembra abbia rischiato il soffocamento, nè altro.....ma so solo che io ho una gran paura del mare....ho proprio difficoltà a respirare quando ci sono dentro .....evidentemente c'è qualche connessione con quel nettuno in I e con la mia nascita anche se non ne avrò mai le prove.

ciao lara

- Care Stellina Blu e Lara, intanto dovremmo effettivamente chiarire la questione della 'propria' nascita in relazione alla quinta casa (magari qualcuno che ha le idee più chiare e che passa di qui ci può illuminare d'immenso... ::okok::). ...E' vero Lara, l'ascendente in leone mi rimanda comunque all'ottava casa e quindi l'aspetto da considerare rimane lo stesso.

L'ipotesi a cui ho fatto riferimento, che non è necessariamente riferita alla nascita (anche se sappiamo che è un passaggio molto delicato e significativo), ma che come ho detto può anche riferirsi al periodo intorno al primo anno di vita, è emersa da un'analisi corporea che prendeva in considerazione vari aspetti tra cui le reazioni fisiche nello svolgimento delle attività del laboratorio. Quindi, Stellina Blu, trattandosi di un'interpretazione -di una persona tra le più esperte in materia- ti posso dire che il trauma ipotizzato mi è stato descritto più come inerente una sensazione di "strozzamento", che certamente ha a che fare con un mio punto dolente negli esercizi, ossia la gola. L'aspetto dello spazio è comunque interessante: mia madre mi ha detto che quando ero piccola preferivo stare fuori di casa, all'aperto, e che piangevo se stavo troppo in casa. Aggiungo però che non sono affatto claustrofobica e che sono in grado di rimanere in spazi chiusi e poco spaziosi per molto tempo, anche se effettivamente i miei luoghi ideali sono le grandi pianure incontaminate.

Lara, io per esempio non ho mai avuto "fobie acquatiche" ...anzi, posso dirti che l'acqua è sempre stato il mio elemento anche nei fatti: da piccola facevo fatica a uscirne! Se invece tu ne hai potresti partire dalle reazioni del tuo corpo.

Ora, a me non interessa entrare nel dettaglio dell'esperienza che potrei aver vissuto, quanto cercare di rintracciarne le dinamiche nel t.n. per avere maggiormente chiaro l'aspetto su cui devo lavorare a livello corporeo/esperienzale/analitico.

Ciao e un bacio a entrambe ::grin::,
Kla