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I SOGNI
   
  UROBUROS
discussione inserita da Cristina
 
Ciao!
Ultimamente mi è successo di sognare alcuni serpenti, come assopiti ... nel senso che erano quieti e non facevano paura, solo che si mordevano la coda e formavano dunque un cerchio perfetto.
Non è successo nulla nel sogno.
Solo io osservavo questi serpenti ognuno disposto a cerchio.

Qualcuno sa cosa significhi?

In aggiunta, in tempi ravvicinati a questo sogno, mi è capitato di sognare in maniera piuttosto ricorrente di laghi, canali fluviali e piscine.
Non un mare aperto e vasto.
Dell'acqua per lo più imbrigliata, circoscritta.
Nel sogno prima dell'uroburos, c'erano questi canali e delle imbarcazioni di svariate dimensioni.
Io ero sopra ad una barca piccola e non volevo salire sulla nave più grande per una sorta di gita scolastica.
La nave grande non la vedevo, ma sentivo la sirena, gli sbuffi di fumo.
Mentre vedevo chiaramente i canali e la mia barchetta.

Mi sapreste dire cosa potrebbero voler dire questi sogni?

Grazie in anticipo.

____________________________________________________________________________________________________

 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 11 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 27/10/2009 14:06:00

- Ciao Cristina, ci provo, senza entrare nello specifico dei due sogni. Mi sembra che le immagini oniriche siano pervarse da una dominante: la vita. La catena perfetta dell'uroburos, l'inizio e la fine contenuta anche nell'idea del cerchio e l'acqua presente nei laghi, canali e piscine che da sempre è legata alla fecondità.
Forse- scusa se azzardo intepretazioni- sei in una fase di nascita o rinascita. Il timore di imbar4carti su una nave, che comunque, fa sentire la sua presenza sullo sfondo, forse il timore insito in questo nuovo inizio

Un caro saluto,scusa le sciocchezze, sarebbe interessante sapere le emozioni suscitate dai due sogni.

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 14:33:31

- Altre sciocchezze, cara Cristina...
Nel descrivere il tuo sogno, "spolveri" una necessità di contenimento...i serpenti del tuo cerchio sono due, la nave su cui ti imbarchi è quella dalle dimensioni minori....usi la barchetta per la tua gita scolastica.
Scrivi l'acqua ma "non quella di un mare aperto e vasto" e questo mi suggerisce proprio l'idea che tu voglia "imbrigliare" , davvero "circoscrivere" questa tensione al cambiamento, alla rinascita che forse- il termine è naturale- inizia a farsi sentire all'interno di te.


Ciao

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 14:35:20

- Altre sciocchezze, cara Cristina...
Nel descrivere il tuo sogno, "spolveri" una necessità di contenimento...i serpenti del tuo cerchio sono due, la nave su cui ti imbarchi è quella dalle dimensioni minori....usi la barchetta per la tua gita scolastica.
Scrivi l'acqua ma "non quella di un mare aperto e vasto" e questo mi suggerisce proprio l'idea che tu voglia "imbrigliare" , davvero "circoscrivere" questa tensione al cambiamento, alla rinascita che forse- il termine è naturale- inizia a farsi sentire all'interno di te.


Ciao

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 14:36:17

- Altre sciocchezze, cara Cristina...
Nel descrivere il tuo sogno, "spolveri" una necessità di contenimento...i serpenti del tuo cerchio sono due, la nave su cui ti imbarchi è quella dalle dimensioni minori....usi la barchetta per la tua gita scolastica.
Scrivi l'acqua ma "non quella di un mare aperto e vasto" e questo mi suggerisce proprio l'idea che tu voglia "imbrigliare" , davvero "circoscrivere" questa tensione al cambiamento, alla rinascita che forse- il termine è naturale- inizia a farsi sentire all'interno di te.


Ciao

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 14:36:57

- Altre sciocchezze, cara Cristina...
Nel descrivere il tuo sogno, "spolveri" una necessità di contenimento...i serpenti del tuo cerchio sono due, la nave su cui ti imbarchi è quella dalle dimensioni minori....usi la barchetta per la tua gita scolastica.
Scrivi l'acqua ma "non quella di un mare aperto e vasto" e questo mi suggerisce proprio l'idea che tu voglia "imbrigliare" , davvero "circoscrivere" questa tensione al cambiamento, alla rinascita che forse- il termine è naturale- inizia a farsi sentire all'interno di te.


Ciao

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 19:02:41

- Ciao Silvia!
Grazie per le tue risposte che mi fanno riflettere.
Sì da un lato la rinascita, dall'altro quasi l'istinto di contenere, circoscrivere questo slancio, forse per paura o per insicurezza.
Se faccio un parallelo dei sogni da me descritti, della tua possibile interpretazione e della fase della mia vita in cui mi trovo ora, direi che si rispecchiano, richiamandosi l'un l'altra.
Quindi un filo conduttore c'è.

Mi chiedi le emozioni provate all'interno di quei sogni.
In entrambi i casi direi pace. Tranquillità. Ricorrendo ad un'immagine mi verrebbe da dirti, un mattino d'estate con il cielo azzurro e limpido.
La sensazione di una caramella balsamica.
Una libertà e un senso di possibilità e del domani che sembrano quella grande gioia e aspettativa che forse solo da bambini si riesce a provare.
Non avevo paura nè dei serpenti, nè di cadere in acqua nè tanto meno di far tardi nell'allontanarmi dalla nave o nel causare disagi a qualcuno.
Con gli uroburos osservavo, contemplavo, affascinata e leggera.
Quasi fosse un piccolo enigma che mi viene incontro e che, nel contempo, slegasse l'anima da tutto quanto prima.
Nei sogni dove l'acqua era l'elemento dominante, invece, ero più protagonista. Non osservavo come da una certa distanza, ma agivo, facevo qualcosa. O nuotavo, oppure salivo in questa barchetta, parlavo, dicevo quello che desideravo.
Al risveglio era come se avessi dormito su una nuvola.
Non so se ho risposto alla tua richiesta e ti ho fornito altri indizi utili.

In ogni caso, grazie per il tuo ascolto e per i tuoi messaggi!
Ciao!

Cristina
 
inserita il 27/10/2009 19:22:19

- Bella l'immagine di sognare tranquilla da una nuvola, trasmetti serenità, cara Cristina. Mi piace anche questo "slancio controllato", questo protagonismo tra le acque. La voglia di nuotare tra le onde, ma non arrecare al comtempo"disagio" a nessuno".
Bella anche l'osservare senza timore la ciclicità del serpente alchemico, l'inizio contenuto nella fine e la fine che segna l'inizio. La nigrendo che reca in sè già i colori dell'albendo. Forse ti vorrei- scusami la confidenza inopportuna- su una nave da crociera più che su una barchetta, ma è anche vero che quel rispetto degli altri- "non causare danni a nessuno" - passa per primo nelle piccole cose...o "barchette" per essere in tema.
E contempli felice questo "tempo nuovo delle piccole e infinesimali inezie" con la solarità di una placida, ma azzurra giornata estiva. Persino i serpenti, non includono timori.
Bella lezione, in due sogni, di "piccola-grande" serenità.

Cari saluti, Cristina.
Vorrei "rubarti" i tuoi sogni

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 19:30:07

- Aggingo sciocchezze....non una semplice "serenità", ma la serenità dei bambini.
La placida "consapevolezza" dell'infanzia , che reca forse un grande insegnamento: il coraggio di credere nei sogni. Agli adulti, l'eredità della fanciullezza... continuare a credere almeno in qualcuno di quei sogni.

Ciao

Silvia
 
inserita il 27/10/2009 20:09:51

- Ultima considerazione....scrivi
un enigma da sciogliere.... un "nodo" che slegasse l'anima da tutto quanto prima.

C'è - forse- un prima dentro di te che hai ancora necessità di osservare, di analizzare, qualcosa che ti ancora ad un certo passato, ma dal quale senti la necessità di "liberarti", pur restando estasiata a guardare.
I serpenti nel tuo sogno sono due, c'è un'alterità accanto ad un identico serpente, entrambi chiudono un cerchio, uno spazio intimo e delimitato per formare un cerchio. Una figuara geometrica legata al sacro.
Cos'è questo "sacro" che ti ammalia? Una sacralità per sua natura dudlice, perchè due sono i serpenti.

Hai una storia d'amore, dentro di te? Da rielaborare...o forse invece iniziare a vivere, senza recare danni a nessuno?

Scusa, l'impertinenza

Silvia
 
inserita il 04/11/2009 10:57:15

- Silvia,
scusami il ritardo con il quale passo di qua e rispondo.
Grazie per le tue parole, per l'immagine di ritorno di quella placida serenità un po' bambina...
Te lo presterei volentieri il mio sogno, ma credo che i sogni appartengano a chi li sogna, che siano proprio una di quelle cose nascoste e fondamentali della vita che non si possono nè scambiare, nè comprare, nè - forse - forzare.

Sì c'è un passato in me che rappresenta un po' il filo al quale il palloncino rimane in qualche modo legato.
Probabilmente conteso tra desiderio di rimanere e continuare ad osservare e desiderio di volare via.
Anche se quel passato comincia ad avere un sapore vagamente dolce e non più solamente amaro, arrabbiato, orfano di accettazione.

Sul duplicità dei serpenti e di quel cerchio sacro che dipingono...
tocchi un tasto delicato.
Il mio inconscio lascia messaggi velati nella luce dell'alba.
C'è sì un amore, non una persona in sè, ma l'idea, la sensazione di un amore che sogno (per l'appunto) di vivere, ma che forse non ho il coraggio di liberare al di là del territorio onirico.
Ma la forza di quell'idea, di quel desiderio è molta. Spesso valica i confini... e rapisce le ore del sogno tutte.

Un abbraccio Silvia e grazie per questo scambio di riflessioni.
Ti auguro una buona giornata!

Cristina
 
 
 
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