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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Astrologia |
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CONVIVERE CON 'ASTROLOGIA
discussione inserita da Aral |
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Cara Lidia,
come sai ti ammiro e ti stimo molto e mi riconosco spesso nelle tue parole e nella tua visione dell'astrologia.
Anch'io considero la vita come un viaggio di crescita e trasformazione e credo che comunque la meta finale sia ben rappresentata astrologicamente dalla XII casa/pesci cioè dal ritorno alla fonte, alla nostra essenza spirituale. Detto tutto ciò ti chiedo, umanamente, come riesci ad accettare con fiducia e serenità l'approssimarsi di transiti difficili non tanto che riguardano noi in prima persona ma i nostri cari, i nostri figli, i nostri genitori ? Io, sinceramente, ho molta difficoltà in questo senso perchè se è vero che il dolore ci fa crescere è pur sempre dolore soprattutto quando riguarda le persone a noi vicine.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi.
Grazie ciao
Aral
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 1 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 10/05/2007 14:38:43
- cara Aral,
comprendo la tua ansia e le tue parole, tuttavia, non sempre i transiti difficili corrispondono sempre a grandi sofferenze...
Purtroppo è vero: ciò che colpisce i figli è molto più drammatico di ciò che può colpire noi stessi, tuttavia devo però anche dire che la SOFFERENZA è qualcosa che esiste nella nostra dimensione materiale, così come, purtroppo, esiste la morte. E' proprio dalla nostra caducità che dobbiamo imparare a vivere bene quello che c'è di bello e di positivo, in modo da poter essere meglio equipaggiati quando qualcosa non va.
Togliere la sofferenza è impossibile anche se, come dicevo prima, noi soffriamo molto di più di quanto non sarebbe necessario e questo a causa sia delle paure che degli attaccamenti eccessivi.
La cosa ottava è vero che ci ricorda che la vita è anche morte.. ma ci dice anche che se non ci aggrappiamo e se siamo pronti a cambiare quando vi è la necessità e a non restare ancorati a ciò che non può più essere valido, allora possiamo di molto ridurre la sofferenza.
Credo che sia l'IO che fatica così tanto.. il sè sarebbe molto più libero e, di conseguenza, soffrirebbe al momento, senza portarsi dietro per anni le sue ferite.
Un abbraccio Lidia
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Lidia |
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