- Cara Lara e cara Stefania ( benvenuta nella discussione)
vedo che nell'impasto si riescono ad aggiungere degli ingredienti, sono daccordo con Stefania che dice che il tema è come un impasto, quello che esce poi dipende dalla forma della pasta...
vorrei aggiungere che l'impasto può essere diverso a seconda di quello che si vuole fare, può essere un impasto per il pane, per la pasta..., per cui gli ingredienti saranno fatti solo con determinate cose, ma può essere anche un impasto per la torta, dove fra gli ingredienti ci sono anche cose molto più dolci di quello del pane...
quindi sono daccordo che ognuno nasce con un determinato impasto più o meno buono o dolce...e non è mica cosa da poco...
sono ancora daccordo con Ste che l'anima è una cosa in più e può determinare l'evoluzione di quell'impasto, c'è da aggiungere l'animus, le parti in ombra, che interagiscono con l'Io, poi c'è l'Es, il Super Io..., come vedete è un capitolo che non finisce più...,
tornando al quesito iniziale di Aral, perchè qualcuno raggiunge la consapevolezza del proprio Io ed altri no, resta comunque un grosso mistero difficile da capire, perchè è sempre e comunque una cosa individuale e fa parte della storia personale di ognuno di noi e di come quelli ingredienti, quell'impasto iniziale è stato lavorato, arricchito di ingredienti, di sapori, di come è stato cotto, se si è "bruciato" o se è rimasto crudo
è un'analogia direi calzante, quanta gente ha grandi potenzialità alla nascita e poi si "brucia" durante il percorso di vita? Ho conosciuto recentemente una ragazza con un tema di nascita stupendo, con molte potenzialità e si sta perdendo con l'alcool, vi assicuro che ho parlato molto con lei, è anche molto bella, conosco la mamma, famiglia normale medio alto, ho capito che i genitori avevano molte aspettative su di lei e lei aveva le potenzialità per farlo, cosa è scattato nella sua psiche ad un certo punto per arrivare ad autodistruggersi io credo, non voglio essere presuntuosa, di averlo capito, ma lei NON VUOLE raggiungere quella consapevolezza perchè le farebbe prendere coscienza di una realtà troppo dura, potrebbe scoprire di essere causa dei suoi fallimenti, di aver odiato i suoi genitori perchè avevano aspettative che lei non si sentiva di poter esaudire, di essere fragile psicologicamente e di non aver saputo evitare esperienze che poi l'hanno portata dove si trova adesso....
E' vero Aral, la consapevolezza è una LUCE, ma c'è chi ama vivere nel buio perchè ha paura di vedere ciò che quella luce metterebbe in luce ( ancora rigiro di parole inevitabili)
chi riesce a vedere quella luce e migliorarsi, capire dove deve andare e prendere la direzione giusta è una persona FORTUNATA, forse deve avere in quell'impasto qualche ingrediente che glielo può permettere, oppure durante la cottura ( con i transiti) si accorge che qualcosa non va e riesce a porvi rimedio...
un caro saluto
lilli