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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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I SOGNI |
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LE SCARPE. RIFLESSIONI SIMBOLICHE ISPIRATE DAL SOGNO DI SOLEROSSELLA
discussione inserita da Bruna |
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Dopo l'intervento di Solerossella nel post di Astro la vado a rileggere nel suo sogno con nuovi sguardi prospettici, e nel dire a lei altre cose ragiono sulla simbologia delle scarpe.
La scarpa è, freudianamente, simbolo di sessualità femminile, perchè il fallico piede la penetra.
Poi ci ragiono su.
E' vero che la scarpa avvolge il piede, e questo il femminile lo fa nell'atto sessuale e come materna protezione non solo del piede, nostra base, sostegno e radice, che diversamente non ci consentirebbe di fare molta strada. La scarpa-femminile dà una protezione alla nostra base. La sessualità femminile funziona avvolgendo. Il femminile è anche il corpo-emozioni che avvolge e contiene la mente. Anche gli uomini hanno bisogno di scarpe e di un corpo. Le scarpe femminili hanno caratteristiche che tendono a esaltare molto la femminilità, anche nello stile più comodo, sportivo o perfino militaresco. Ma la scarpa femminile per antonomasia è quella col tacco alto, almeno nell'immaginario degli ultimi secoli ed occidentale....comunque mirante appunto a rendere più bella, slanciata, affusolata sinuosa ed elegante la figura femminile. Anche più scomoda, magari, e più bloccata.
Una scarpa con abbellimenti rende più prezioso un piede, è indubbio. (Io avevo la fissazione delle scarpe col tacco, in buona parte anche ora per me esse sono per me un oggetto molto interessante, ma altrettanto posso trovare femminili comodi anfibi -in attesa di reindossare i tacchi, magari).
Una scarpa con strass e preziosi dettagli è superlativa.
Una scarpa aerodinamica e confortevole rende un percorso agevole. Ripara dal freddo. E poi possiamo sempre camminare sulla sabbia, o nell'acqua, sull'erba fresca, sulla terra nuda o su un parquet di legno, o sul marmo fresco in estate, per sperimentare la libertà del piede. Ma le scarpe ci sono indispensabili, inoltre ci possono abbellire e personalizzare.
L'uomo primitivo che si avvolge i piedi nelle pelli per proteggerli usa la femminile, calda e avvolgente protezione; poi gli abbellimenti arriveranno con lo svilupparsi della cultura.
L'uomo ha bisogno di questa componente femminile, improntata a protezione nutrimento e bellezza, come di altre, ovviamente.
E del resto la donna ha piedi che ne calzano le belle scarpe.
Le scarpe servono per andare lontano.
Dunque le compomenti della sessualità femminile anche. Vediamo perchè. Senza avvolgente protezione dei miei piedi - radici e basi- non vado lontano. Protezione e avvolgenza e riparo. Potrebbero essere queste dunque le funzioni del femminile che nelle scarpe si simbolizzano e che si collegano all'andare avanti nella vita.
Vi si aggiunge la bellezza e la seduzione che per le donne rappresentano un mezzo espressivo nonchè ricerca di miglioramento e per gli uomini quello per desiderare la bellezza e ricercarla e migliorarsi anche loro...
Ah, manca la recettività: se non c'è una parte ricettiva come si fa ad andare avanti? Senza le ricettive ed accoglienti scarpe non andiamo o andiamo poco e ferendoci molto i piedi.
Altra riflessione: i popoli che vivono a contatto con la natura (non mi va di chiamarli primitivi)non si muovono con le scarpe. Ma i loro piedi sono avvezzi agli ambienti in cui vivono. Sviluppano scarpe naturali che essi non tolgono mai, come noi facciamo nella nostra civiltà. Loro del resto non hanno bisogno di vestiti che coprano poi così tanto la sessualità.
Noi attraverso le scarpe simbolizzziamo anche il fatto che la nostra cultura ci porta a creare rappresentazioni e simbolizzazioni ricche, e ad esempio a farmi dire che in una civiltà razionale competitiva e materialista come la nostra, senza una sana e funzionante sessualità femminile (e per contro maschile) non si va lontano (scarpe strette, rigide, rotte, bruttissime a vedersi o assenti...).
sono considerazioni in libertà, che non rivedo criticamente anche perchè non ho voglia di elaborare un trattato.....
ma volevo condividerle, ora.
Sogni o immagini, ma anche il rapporto con le scarpe nella vita... collezionarle, come fa qualcuno.
Non trovare mai la scarpa adatta. Acquistarne di molto belle e poi o non riuscire a portarle o trovare in seguito che non vanno bene, che ti fanno male a camminarci. Che ti piacciono ma ti fanno male a camminarci. Avere il complesso di aver dovuto portare scarpe altrui per bisogno. Volere a tutti i costi scarpe chiuse perchè ci si vergogna a mostrare i piedi (io da piccola). E quant'altro...
Bruna
Ah, in finale: il tacco è vero che slancia e rende più elevata verso l'alto la figura femminile. Forse lei aveva bisongo di elevarsi verso il cielo e la razionalità nel nostro mondo per essere più bella? spinta ad una idealizzazione che la portava a essere vista come più celestiale, a costo poi di non poter camminare molto comoda perchè in scarso contatto con la terra...
La scarpina di Cenerentola...invece....da piccola l'osservavo nelle illustrazioni e mi sembrava deliziosa...solo che, mi chiedevo....essendo di cristallo mi sa che un pò rigidine erano...immagino che il principe appena sposata gliele abbia regalate di morbida pelle...o tessuto.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 5 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 13/10/2008 09:39:58
- Carissima Bruna, trovo molto interessante questa riflessione, molto profonda, sulle scarpe.
Come tutto ciò che scrivi del resto, e mi complimento con te per l'ampiezza di particolari con cui sai sviscerare gli argomenti.
Sai perchè mi ha colpito questo in articolare? perchè io donna-pesci l'argomento piedi e...di conseguenza scarpe è molto sentito.
Da giovane soffrivo perchè avevo il piede n. 38 e mi sembrava che fosse sproporzionato al mio corpo, vedevo tutte le altre ragazze con piedini da "cenerentola" e mi sentivo goffa, non a caso, ma non solo per questo, ed è la favola che non sopporto in assoluto.
Nonostante ciò mi son sempre piaciute ed ho usato tanto le scarpe con i tacchi a spillo....con estrema sofferenza, perchè non mi ci sentivo a mio agio, ma me le imponevo per essere più femminile e per "slanciarmi", come dici tu, verso il cielo.
Nel corso degli anni però son dovuta...scendere da quell'olimpo e diminuire via via l'altezza del tacco e la rigidità del cuio ( solo scarpe camosciate o pelle morbidissima) fino al giorno in cui, povera me, ricordo era un capodanno, non sono riuscita a raggiungere la macchina da sola ( mi hanno sorretta sotto le ascelle) dal dolore ai piedi.
I miei piedi si sono ribellati completamente e non mi hanno più permesso di mettere neanche quelle scarpe comode comode, a meno che non abbiano la pianta molto larga.
Da allora ho dovuto mettere solo scarpe basse, larghe, comode...( tipo Hogan, Geox, Mefhisto n. 39) che, almeno fino a qualche anno fa, sembravano un "pugno" al buon gusto, specialmente in una serata elegante.
Chi non conosceva i miei problemi pensava che ero "strana", adesso con la moda di queste forme e colori le cose mi favoriscono notevolmente.
Ho voluto farti partecipe di questa mia esperienza, perchè penso e mi chiedo quanto questo rapporto con le scarpe, ed i piedi di conseguenza, abbiano segnato anche la mia vita sessuale e di relazione, e se c'è un'evoluzione naturale anche per le altre donne in questo senso.
Mi spiego meglio: da giovane ( ormoni in subbuglio), c'è l'esplosione della femminilità e la ricerca di "scarpe femminili" per piacere, per attrarre, per mettere in mostra le parti più belle della donna, sempre per attrarre l' attenzione del maschio.
Man mano che passano gli anni, con le maternità..., si scende di misura, ci si ridimensiona, salvo a rimettersi in "tiro" quando si sente che gli anni stanno passando e la femminilità sfiorisce.
Tutto fino a quando, con la naturale sfioritura della femminilità ( dolori vari, mal di schiena, menopausa = calo di ormoni...), si apprezzano molto di più altre cose, si aggiungono altri valori alla vita...si abbandonano "le costrizioni" e si apprezzano di più anche le "scarpe più comode" ( a parte qualche caso...beate loro che non soffrono).
Un'ultima cosa, le giovani d'oggi che rapporto hanno con le scarpe?
Ciao un carissimo saluto lilli
llora mi chiedo, ci sono persone più di altre
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lilli |
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inserita il 14/10/2008 10:59:31
- Ciao Bruna.
Per gli stivali vale lo stesso discorso delle scarpe?
Una volta ho sognato degli stivali molto alti, che arrivavano fino alle ginocchia, indossati da una ragazza (che nella vita reale è una mia amica.
Grazie
ciao
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Carmen |
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inserita il 14/10/2008 12:12:40
- Cara Lilli,
cercare di dischiudere il forziere che il simbolo rappresenta riguardo a oggetti e cose che appaiono nei sogni ci induce a riflettere sulle cose e ci porta ricchezza di riflessi e visioni.
Siamo circondati di simboli, credo anzi che tutto ciò che l'uomo ha costruito, materialemnte e spiritualmente lo sia.
Ti dirò, io i Pesci li ho intercettati in 8a, perciò azzardo pensare che forse l'argomento piedi, scarpe, danza, reggersi in piedi e quant'altro possa intersecarsi con i discorsi da 8a (autonomia emotiva, sessualità profonda, relazione intima con sé e la propria ombra e potere personale).
Infatti io davvero da piccola ero molto legata alle scarpe femminili, passavo molto tempo a disegnarle, a cercarle e osservarle nei disegni o foto, a indossare qulle di mia madre.
Sì, azzardo anche di dire che secondo me ci vedo la possibile connessione con il rapporto con la propria sessualità, soprattutto per una donna (perchè posso partire a osservare solo da me stessa; tu potresti aiutarmi, osservando la tua esperienza, visto che sei così sensiblizzzata sull'argomento scarpe - sai anche mia mamma è una Pesci e aveva sempre scarpe bellissime, e come ho detto io ero molto concentrata sulle sue scarpe).
Per me riconosco il parallelo: da ragazzina amavo scarpe da grande, belle, femminili ed eleganti e fascinose. Era più la proiezione di come voleco essere che di come mi sentivo, ma comunque quella è l'idea. Volevo comunque trovare scarpe belle col tacco ma che conciliassero la comodità (ma ho nell'armadio scarpe col tacco così alto che non posso metterle, devo averle, e magari non posso usarle...uhmmmm).
Quando ho cominicato a vivere la sessualità liberamente ho adottato scarpe anche molto diverse, tra cui le ballerine famose (fu anche una reazione al fatto che mio marito, forse per un'inconscia gelosia, mi suggerisse continuamente che era ora di smetterla coi tacchi alti e diventare più moderna?) e poi per molti anni scarpe comode esattametne tipo quelle che descrivi tu.
Per poi tornare più a me stessa ora, e riappropriarmi di quelle col tacco, perchè decisamente le amo e preferisco, sempre però nel rispetto dei poveri piedi e della nostra capacità di stare in piedi.
Da qualche anno trovo belli anche gli anfibi, addirittura femminili, in un contesto che lo sia nell'insieme, chiaramente....infatti credo si addicano al fatto che da un pò di tempo nella mia vita voglio muovermi su tutti i terreni, in terra e acqua (attraversare emozioni, ricerca di stabilità in terreni scoscesi).
Un'altra cosa carina: io compro scarpe, a volte anche comodi stivali che riescono sempre a farmi male all'inizio; può essere che una parte di me deve adattarsi e soffrire un pò nella relazione, nella sessualità, come se accondiscendere all'altro in qualche modo sia una rinuncia alla propria sovranità assoluta? Sì, penso di sì, un pò c'è questa cosa e si manifesta in problematiche che ci si possono porre, dubbi, sempre qualche cosa che non è -mentalmente-come lo si vorrebbe (che Venere Urano, 2a e 8a, non c'entrino in questo? ri-uhhmmmm), mentre poi, camminandoci....tutto va molto bene....i miei piedi, regolari in apparenza, ma così delicati che soffrono qualunque "nuova guaina che li rivesta", all'inizio....il mio maschile, la mia voglia di controllo faticano in realtà ad adattarsi a un femminile che riveste il tutto... e io sono donna, dunque il mio corpo è come le scarpe della mia come dire...essenza psichica...e sembrerebbe che, all'inizio, essa ci stia malvolentieri nel corpo soffrendo qua e là...e ciò corrisponde, anche col passato.
Mi sono avviata in questo discorso e mi rendo conto che mi ha portato molto lontano...sto parlando del mio maschile e femminile in rapporto, interessante quello che vedo!
Visto Lilli che bello? Aspetto con gioia perciò, se vorrai, tue considerazioni in merito. IO ti ho vista in scarpe basse, ma credo tu stia molto bene anche con i tacchi...e non devono essere troppo alti, perchè non abbiamo bisogno di sforzarci tanto per raggiungere il cielo, non trovi?
Carmen,
sì, credo che per gli stivali valga lo stesso.
Nell'esaminare il simbolo puoi chiederti: a cosa serve? è fatto come? come possono essere? Perchè? e ogni domanda che ti lasci venire in mente. Dalle risposte che vai a dare comprendi il messaggio.
Es. proteggono meglio dal freddo, o pioggia, e se attraversi una foresta proteggono le gambe; o coprono la vista delle gambe; sono affascianti perchè ricordano i guerrieri, oppure altre cose ancora...lasciando andare la fantasia e non censurando le immagini...
In effetti lo stivale calza anche la gamba e non solo il piede: se manteniamo le simbologie sembrerebbe il tutto pèiù potente ancora. Gamba come parte fallica nostra: il che ci sta, in fondo le gambe servono per portarci, per andare ed esprimere una volontà direzionale; servono anche per reggerci, e parlano della famosa autonomia, come ancor di più la schiena e lo scheletro intero.
Il gatto con gli stivali fa viaggi incredibili, le nostre gambe con "quegli" stivali ci portano sagittarianamente a esplorare il mondo (in attesa di farlo con il cosmo).
Prova ad esaminare il tuo sogno e osservare a fondo tutto quello che gli stivali possono raccontarti.
E gli uomini, come vivono le scarpe?
Ciao ciao,
Bruna
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Bruna |
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inserita il 14/10/2008 22:26:31
- Cara Bruna, ho fatto una riflessione sulle giovani d'oggi che difficilmente portano scarpe femminili e con tacchi a spillo.
Secondo te da che cosa dipende? Io credo che l'emancipazione femminile abbia favorito la perdita di quella femminilità che era molto evidente fino, più o meno, la metà degli anni 80, e che le giovani generazioni libere da quella voglia di piacere al maschio con i canoni tradizionali che ci erano stati tramandati dai secoli precedenti ( o dai millenni), non abbiano più bisogno di esibire quelle parti del fisico, come gambe e glutei, che, indossando tacchi a spillo, diventano più sensuali.
Parlo delle giovani nel loro vivere quotidiano, nella normale vita di scuola o lavoro, perchè poi, se devono esibirsi in altri momenti della loro vita, ritornano ai vecchi canoni di "richiamo verso il maschio" , comprese le scarpe di un certo tipo.
Ma forse non c'entra niente con il discorso iniziale, comunque ci sono modi di dire che sono anche essi simboli riferiti al sesso come ad esempio: trovare la scarpa per il suo piede
e quale piede non può che godere di trovare la scarpa che ben gli si adatta o viceversa?
E' sorprendente che tu abbia sempre sofferto all'inizio delle scarpe nuove, e che hai sempre aspettato per abituartici perchè ti ci trovassi a tuo agio
io, al contrario, non son mai riuscita a portare scarpe che mi facessero male all'inizio, (sapessi quante ne ho regalato perchè, magari nel negozio sembrava tutto ok e poi...male!!)
e così anche nei rapporti intimi se non funzionava subito.... difficilmente andava meglio dopo.
Comunque evviva tutte le donne con le scarpe basse o con i tacchi a spillo!!!!!!!!!!!!
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lilli |
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inserita il 14/10/2008 23:39:52
- Cara Lilli,
In realtà io non mi sono mai adattata a situazioni o rapporti che non pensassi che potessero essermi utili per crescere, non ho mai fatto nulla (nemmeno rispondere a un post) che non fosse sentito. Ma so di essere complicata, a volte cerco di comprendere più a fondo le mie reazioni alle cose e le reali motivazioni e mi do tempo per studiarmi. Quello che davvero non volevo non l’ho tollerato mai neanche un minuto, in effetti.
La mia considerazione era intanto un’analisi profonda su di me, sul rapporto tra il mio femminile ed il mio maschile, che non si riduce ad un adattarsi a situazioni che non piacciono.
Anche perché intendevo dire che a me all’inizio praticamente proprio ogni scarpa fa male, magari un filino da qualche parte, forse amo troppo la libertà, in realtà, non lo so cosa voglia dire, o sono la principessa sul pisello dei piedi, era su questo che riflettevo; ma a volte proprio restando a guardare le cose farsi ho avuto le più belle sorprese. Ma lo senti sempre quando è possibile.
Le bellissime scarpe che non posso indossare per più di qualche ora senza soffrire, o quelle comprate e non potute portare difficilmente le do via, solo se proprio non mi piacciono più: le immagini di me che amo le tengo tutte assieme, e quelle scarpe male che vada me le indosso per farci un balletto dentro casa, anche per me sola, che fa sempre bene.
Un saluto,
Bruna
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Bruna |
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