- Sí, sono d'accordo con l'ultimo post di Natalibera; è sempre necessario guardarsi dentro e chiederci il perché dei nostri comportamenti, chiederci, soprattutto, cosa ci rimandano gli altri di ciò che ancora non conosciamo di noi. Di solito chi, in maniera ricorrente, si impegna in rapporti "impossibili" - o perché la persona è già legata e in fondo si percepisce che non abbandonerà il legame principale attorno cui ruota la sua vita per tuffarsi in una storia completamente nuova che non gli dà le sicurezze e la stabilità che ha già, oppure perché - e lo si può percepire con uguale chiarezza se si riesce a essere obiettivi con sé stessi - tiene troppo alla propria libertà personale per potersi legare troppo strettamente con un'altra persona - per poi concludere di essere "sfortunati" in amore, in realtà ricerca anch'essa legami che non la costringano a una sorta di simbiosi che in fondo - oltre a essere un'utopia - non si desidera davvero. Se provi ad ascoltarti cosa senti? Stai cercando un legame solido, duraturo, costruttivo, con tutti i benefici e le difficoltà che questo può comportare? O vuoi solo uscire da quel periodo negativo che hai descritto, cercando qualcuno che possa aiutarti - con le caratteristiche che mi pare ti attirino di lui, originalità, brillantezza, indipendenza - ad essere meno dipendente dalle manifestazioni d'affetto altrui? Una volta che tu comprendessi bene questo, allora, se lo ritenessi opportuno, potresti uscire un po' piú allo scoperto e chiedergli qual è il suo modo di considerarti. Come giustamente è stato detto in un altro post per certi versi simile a questo sulla permalosità dell'Uomo Scorpione, è importante, in qualsiasi situazione, cercare di essere i piú "autentici" possibile, in primo luogo con sé stessi. Esserlo con gli altri, poi, sarebbe solo una naturale conseguenza.

Un caro saluto.

- Cari astro e natalibera,
avete proprio ragione.Ho avuto un'infanzia difficile,sono stata adottata, e questo ha fatto si che tutti i miei rapporti sono stati all'insegna dell'instabilità.Ero felice quando la gente soffriva per me,lo so questo è autolesionismo,non è amore sincero verso se stessi e verso gli altri.Credo che sceglierò la strada della terapia,forse non sono ancora pronta per una sana relazione.
Grazie infinite,i vostri scritti mi hanno portata a riflettere.
Un abbraccio ad entrambi
elisabetta

- credo che tutti noi abbiamo il nostro bagaglio pieno di gomitoli più o meno intricati, ottima l'idea di voler sbrogliare la matassa . Ma anche volersi bene e accettarci è basilare, inteso non come supina e passiva rassegnazione ai nostri difetti/problemi/limiti.. ma inteso come considerarci come cmq speciali, meritevoli di amore e se nn perfetti tranquillamente perfettibili :))
sono stata in analisi anni, è stato un lavoro di scavo e restauro e anche scoperta.
Non pensare di non essere ancora pronta, detto così non suona bene... :) pensa piuttosto che devi scoprire prima dentro di te un modo nuovo di amarti, il resto viene di conseguenza.
Un abbraccio