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AFORISMI
   
  LE FAVOLE...CI RISVEGLIANO???
discussione inserita da naja
 
James Hilman (Il codice dell'anima, 1998) invita alla "redenzione" la psicologia contemporanea, colpevole di trascurare la visione "romantica" dell'essere in cui convivono bellezza, mistero, estasi, esperienze straordinarie, vocazioni improvvise e inesorabile destino.

Anche la neuroscienza riconosce all'io autobiografico (il temperamento) il merito di ricostruire un senso alla vita, di ricercare un significato unitario alle esperienze e individuare i segni di quella "vocazione" che porta a compimento "l'immagine di nascita", il daimon, artefice del destino dell'anima, in cui si ricompone quell'unicità "che chiede di essere vissuta e che è già presente prima di poter essere vissuta." (pag. 23).

Viviamo immersi in un mito assurdo, quello "americano/capitalistico/liberale/consumistico", che non appartiene al nostro dna mediterraneo.

Ancora molti invidiano l'uomo- eroe che si è fatto da sé, che si è ritagliato il destino da solo con volontà incrollabile.
A questo mito si è adeguata la psicologia accademica, scientista e teraupeutica che continua imperterrita a "spronare" l'io- centauro a cercare dentro di sé le redini per controllare il carro e dirigerlo verso il sole (lo Zenit), incapace di delineare e far emergere il senso della vocazione,

"quel mistero fondamentale che sta al centro di ogni vita umana.".

Eppure il mito di Ur, descritto da Platone (Repubblica), riverbera immortale da secoli dentro di noi, nascosto nelle favole, nelle trame del cinema, nelle liriche della poesia, nelle immagini dell'arte e nei capricci dei bambini quando emerge imperiosa e urgente la volontà di manifestarsi e di fare ciò che si desidera di più.

"Prima della nascita, l'anima di ciascuno di noi sceglie una immagine o un disegno che poi vivremo sulla terra, e riceve un compagno che ci guidi quassù, un daimon, che è unico e tipico nostro. Tuttavia è il daimon che ricorda il contenuto della nostra immagine, gli elementi del disegno prescelto, è lui il portatore del nostro destino.".

Le favole del periodo barocco sono il veicolo privilegiato dalla psicologia umanistica per trasmettere l'energia del mito.
Il mito ha un profondo impatto nella coscienza individuale e collettiva (vedi gli effetti nefasti del mito americano sulla decadenza dello spirito). Platone racconta quel mito affinché non dimentichiamo, poiché salvando il mito (questo tipo di mito) potremo salvare noi stessi e prosperare.

Il mito , insomma, svolge una funzione psicologica di redenzione, e una psicologia derivata dal mito può ispirare una vita fondata su di essa.

E' possibile una diversa "formazione dell'io" fondata sul mito, sulle favole, sul cinema, sui romanzi e sull'arte?

E' possibile avventurarci fuori di riti generati dalla religione cattolica e dai rituali moderni per riscoprire nella selva (il subconscio), nel bosco (l'inconscio) e nelle foreste magiche (l'iperconscio) i semi di una rinnovata consapevolezza del ruolo decisivo del Daimon (temperamento, vocazione, destino) nel modellare le decisioni, le scelte e le non scelte dell'individuo?

Oppure verremo nuovamente bruciati nei roghi e le nostre ceneri disperse nel vento?

La favola della "Bella Addormentata" descrive lo stato millenario di assopimento della coscienza individuale e collettiva rispetto alle verità annunciate dall'immagine di nascita.

Una bellissima bambina nasce nella corte del Re e subito vengono convocate le fate madrine: Temperamento/Bellezza , la Vocazione/Ricchezza e il Destino/Felicità

Purtroppo la terza madrina viene dimenticata e la maledizione cade sul futuro della Principessa.

Punta da un fuso all'età di quindicianni (metafora di un lavoro autobiografico che improvvisamente si interrompe nella giovinezza) l'anima si addormenta per diciannove anni (il ciclo dei nodi lunari), il tempo necessario per conquistare la sicurezza materiale, ma non la felicità evocata dall'immagine frantumata nello specchio.

La crisi dell'anima è un sonno profondo che coinvolge tutti gli "agenti della consapevolezza" (gli abitanti del castello rappresentano le qualità dell'intelligenza, della sensibilità, della ragione, ecc).
Trascorso questo periodo di letargo il Daimon, nelle vesti del principe azzurro, si riaffaccia alle porte della torre e bacia per tre volte la Bella Addormentata.

Il primo bacio risveglia l'anima alle qualità evolutive del temperamento spirituale (l'animus del Gatto degli stivali). Il secondo bacio rivela i segni della vocazione creativa (Cenerentola), mentre il terzo, rimuovendo il velenoso "mito" fondato sull'eliminazione razionale di tutti gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione della "Bellezza e della Ricchezza" (le matrigne cattive), trasforma i sette omuncoli (i sette nani), metafora dei semi di consapevolezza che l'anima incontra nelle opere generate dall'incoscio collettivo (il bosco), in una chiara comprensione del proprio destino (Biancaneve).

Dalle favole si impara una tecnica che gli artisti del Rinascimento fecero propria: l'immaginazione creativa posta al servizo dell'anima ha il potere di risvegliare la coscienza dal sonno dell'omologazione.


liberamente tratto da J.Hilmann "il codice dell'Anima"


e cosa racconta Signora Astrologia se non

"la più bella favola del mondo"

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 RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 15 - Inserisci una risposta a questa discussione
 
A CURA DI
inserita il 15/05/2008 16:42:17

- ho messo questo post perchè "ad occhi chiusi"...una condizione piacevole e non- a cui mi invita suadente Plutone transitandomi sulla testa..

beh..ad occhi chiusi mi capita di.....trasformare tutto in "favole"..sensazioni ,emozioni,accadimenti che per convivere col buio di plutone...si dimenano a immaginarsi le loro "storie"

però è bello,intenso anche se....molto triste e malinconico, per quello che queste favole incorporano come loro personaggi....e non sono miei,miei fantasmi interiori
sono"abitanti del mondo che mi circonda" a cui io oppongo sempre la mia principessa...e la sua sorte è...affidata al DESTINO DI TUTTI....

chissà perchè in queste favole contemporanee c'è sempre UNA STREGA "MODERNA",in disuso rispetto ai suoi "poteri" che vaga,e quanto è attiva ed esperta a trovare territori per....
ma vaga a cercare RISPOSTE...
questa strega moderna ha il nome di DOMANDA...
una sera..dopo avere trovato tante risposte da mettere nel suo sacchetto magico...

strega moderna-domanda SI SEDETTE..e.. .
forse la luna coperta dalle nuvole,
forse un piccione che prima delle sue mani tentò di beccare dentro il sacco...
BEH....seduta in un angolo ebbe UN RIPENSAMENTO:

"Ecco,perchè mi aggiro,mi agito.mi scapicollo e..questo sacco pieno di RISPOSTE non è più MAGICO....era davvero afflitta e in più pensava di avere "sprecato un sacco di tempo"....
prese fuori RISPOSTA e vide che poi non era così BELLA anzi....piena di brufoletti sulla pelle-venere...e in più si grattava la schiena-saturno....insomma sembrava che anche RISPOSTA avesse tanti ripensamenti da illustrare a Strega moderna-domanda....
Strega moderna-domanda se La mise accanto...la sgridò un pò,faceva parte del suo carattere,perchè la smettesse di grattarsi,poi INSIEME guardarono la luna.......
un FLASH...ecco cosa ci siamo perse LA VIA LATTEA.....IL PERCORSO.....
io e te...DOMANDA E RISPOSTA....senza il percorso-via lattea....siamo relegate tu a grattarti io a punirti....

VIENI...e insieme...gonfie più che mai di aspettative...si avventurarono mano nella mano a cercare di....raggiungere IL PERCORSO....aiutate da RIPENSAMENTO....



naja
 
inserita il 15/05/2008 18:49:11

- Hilmann è davvero affascinante anche se a mio avviso molto mentale .Il suo libro "Il codice dell'anima " sostiene che ciascuno di noi èposseduto dal suo daimon interiore ,una specie di angelo custode che ci spinge a fare certe scelte inspiegabili della nostra spich'è in grado di portarci a traguardi inimmaginabili .Naturalmente questo daimon si accompagna e spesso si confonde con cio' che noi chiamiamo "vocazione! il daimon si confonde con la nostra vocazione,con la nostra tendenza innata ,con il temperamento di base .
Scrive Hilmann :" tutti ,presto o tardi ,hanno la sensazione che qualcosa ci chiamava a percorre una certa strada.Alcuni di noi questo "qualcosa" lo ricordano come un momento preciso dell'infanzia,quando un bisogno pressante ed improvviso,una "fascinazione" ,un curioso insieme di circostanze ,ci ha colpiti con la forza di una "annunciazione ":ecco quello che devo fare,ecco quello che devo avere.Ecco chi sono"
:)-
Ed è a mio avviso ' questo daimon che ci rende divini ;noi erroneamente confondiamo cio' che è celebrita' con creativita'.
C'è qualcosa in noi che ci pilota che va' oltre la vocazione ,un personale karma individuale e come diceva Shakespeare "Siamo fatti della materia d cui sono fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d'un sogno è racchiusa la nostra breve vita"
TRasposto in termini astrologici - senza toccare punti esoterici e karmici- diremo che attraverso il pianeta dominante possiamo rincorrere il nostro particolare daimon che gerarchicamente starebbe uno scalino piu' in basso del dio planetario (luna,venere e cosi via);insomma daimon sarebbe una specie di spirito protettore divino,qualcosa che va' oltre le nostre spiegazioni psicologiche ;diceva il mio vecchio professore di Italiano tanti anni fa'ai tempi della mia scuola superiore ...diceva "Eppure si sente che dietro la trama dei Promessi Sposi c'è qualcosa di divino che muove il destino di Renzo e Lucia ,una presenza divina " un Cuore Sacro .
E Lui -il mio professore di italiano - non credeva in Dio,si professava ateo .

:-)

arabello

Hilmann
 
inserita il 15/05/2008 19:26:23

- La spiritualità è un aspetto imprescindibile dell'essere umano, secondo me.
E' quel quid che ci differenzia dal resto dei figli della Natura.
E anche chi si professa Ateo, lo è in relazione a qualcos'altro, che presuppone una necessità per gli altri.
Il bisogno di spiritualità è visibilissimo soprattutto oggi, ma in fondo è sempre esistito. Anche l'etica degli Illuministi è in un certo qual modo venata di spiritualità perchè cerca di rendere la vita dell'uomo più sensata in una dimensione che va oltre la dimensione propriamente pratica.
Suppongo che l'unica medicina che veramente salverà l'essere umano dal decadimento più bieco sia l'esercizio costante(perchè poi di pratica quotidiana si tratta) della filosofia, intesa come fonte inesauribile di intuizioni a senso, per se e per gli altri.
dany


dany_82
 
inserita il 15/05/2008 20:35:38

- caro rabello
grata tuo..interesse...
ma DISSENTO da leggere Hilmann come "troppo mentele"...
LUI si sentirebbe male...un pugno allo stomaco....
E'UNA VITA CHE CON LE SUE PAROLE CERCA DI " SLEGARE LA MENTE DALLA RAZIONALITA'...LE HA offerto belletti,talismani,rimproveri "ben argomentati per
EVOCARE LA MENTE AD EMIGRARE E PORTARE LE SUE RAGIONI IN UN TERRITORIO PIU' FECONDO:
IL PENSIERO DEL CUORE
In fondo se ci pensi GIOVE-cuore che gioca FINALMENTE con MERCURIO-suo figlioletto prediletto e-sempre-scusato

IL BELLO SAREBBE TROVARCI-come spettatori.protagonisti di QUEL BELLISSIMO GIOCO DI CUI-molto-ABBIAMO PERSO LA CAPACITA'
non solo di VEDERLO
ma pure di
IMMAGINARLO..........a immaginare ci implora Hilmann.....

per questo...forse le FAVOLE...
tu che dici????
TU HAI FAVOLE TUE CHE......aprono le porte della tua vita......
o per essere più realistici
almeno.qualche FAVOLA che ti istighi e sussurri ...SOTTO CHE SASSO é NASCOSTA LA CHIAVE????
Sarebbe bello ...raccontarceLE....

naja x arabello
 
inserita il 15/05/2008 21:33:03

- In effetti Hilmann è seducente ,abile nello scrivere pensieri che cerca di far collimare in una "anima" ma sotto sotto chi lo legge "sente" in ogni caso uno stile troppo razionale,troppo centrata sul pensiero .
E' un po' come i libri di Paulo Coelho che spinge ad ascoltare il Cuore ,spinge verso la favola spirituale e magica ma uno stile di scrittura troppo impeccabile ,troppo centrato sulla precisione e perfezione della descrizione ,della parola evidenzia una sua difficolta' emozionale (è pur sempre un vergine ).
E le cose piu' belle sono quelle che non possiamo descrivere ma sentire con il Cuore .
E nel momento che io "sento" non riesco piu' a pensare ;la parola disseziona ,tradisce il senso stesso di cio' che noi vogliamo comunicare .

Dolce proseguimento

arab





hilmann
 
inserita il 15/05/2008 23:48:58

- infatti ....si parla di IMMAGINI E non di PAROLE...

come le TRADUCI COL CUORE-IL PENSIERO DI GIOVE- le tue immagini......?

come leggi le parole immaginativamente?

come fai e riesci a far sì che "il tuo piccolo mondo" sorrida ed accarezzi quelle immagini ?

come fai..SENTIRE IL PENSIERO DEL CUORE???...

che io condivido con te...anche se trovo un pò un "sacrilegio"associare Coehlo a Hilmann....ma è il mio sentire

il COME a quelle domande sopra ..potrebbe essere un ...inizio di PERCORSO....utile a tutti noi...

TU ARABELLO
...come???????
e non mi "trastullar con parafrasi o frasi belle"....

finito quel dì in cui....prendevo le stelle per frittelle....
anche se pensare che ad es l'arcano 13 la morte nei tarocchi ...HA LE OSSA DEL SUO SCHELETRO DI ZUCCHERO....
ma questo è immaginare e può.....ne convieni??????...può suggerirmi un SEGRETO...che non E' se non UNO STIMOLO a trasformare....l
a morte con le ossa di zucchero si trasforma in "dolcezza".....serve che quel potente DIO-da noi chiamato Eros-ci accompagni nel
desiderio di......CONOSCER-CI ???????


naja
 
inserita il 16/05/2008 08:41:05

- cara Naja

sai che ho capito la nostra "diversità"....sana e buona diversità ...

....tu hai bisogno di lasciare l'astrologia nella sua dimensione di simbolo astratto e assoluto e in questo i miti e le favole ti sostengono.

Io, adesso l'ho capito, ho bisogno di portare tutto a terra...ho veramente bisogno di poter toccare con le mani , e vedere con gli occhi. L'astrologia per me deve essere calata nel quotidiano e deve essere uno strumento di comprensione della REALTA'.

Pe me il simbolo è il princio primo di tutte le cose manifeste e in questo senso va la mia ricerca.

un bacio lara

aral
 
inserita il 16/05/2008 09:48:46

- cara Naja

ma il senso del mio intervento era....

mi dispiace ma non ce la faccio proprio a seguirti nei tuoi viaggi...

un caro saluto

lara

aral
 
inserita il 16/05/2008 10:47:39

- Capisco Aral che dice che è stressante seguire Naja alla ricerca delle immagini del Cuore ;Naja credo che sia una cancro - correggimi se sbaglio - e quindi qui ci si confronta con una ricettivita',una emotivita eccezionale difficile da acchiappare ;qui immaginazione,romanticismo ,intuizione,sensibilita' fanno da padrone di casa .

arab

Hilmann e altri..
 
inserita il 16/05/2008 10:52:17

- ....ma io non ho detto

che è stressante

...ho solo detto che abbiamo delle motivazioni diverse....l'importante è capire dove si vuole andare e mi sembra adesso di averlo capito

ciao lara

aral
 
 
 
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