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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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Opinioni a confronto |
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RESPONSABILITÀ E FUTURO
discussione inserita da Evi |
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Eccovi una frase che m'ha fatto riflettere: "I bambini sono profondamente influenzati…dalle speranze che scorgono nel mondo degli adulti".
Osservando il panorama che ci circonda e la perdita 'collettiva' di senso, con corse affannose al riempimento di vuoti - drammaticamente interiori - mi domando quale deserto diamo in pegno a coloro su cui, sentimentalmente e in malafede, demandiamo il compito di rappresentare il 'futuro', avendo abdicato al nostro… In questo emerge 'gigantesca' la responsabilità di ogni singolo individuo nel non dare voce alla propria 'vocazione interiore'. Come dice Hillman "può chi è infelice produrre felicità?"
Come, secondo voi, si può trasmettere 'speranza'?
Ciao a tutti
Evi
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 4 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 01/02/2007 13:13:39
- "I giovani sentono quasi che le parti si sono invertite: loro, di pochi anni e di breve esperienza, appaiono in genere così privi di ambizioni e, ahimè di illusioni; alcuni degli anziani, invece, sorridenti di fittizia giovinezza, eccoli che si agitano frenetici, senza ritegno e senza pudore, cercano astutamente consensi e clientele, dando uno spettacolo più triste che eccitante."
Sembra una frase formulata ai giorni nostri, in realtà è stata scritta nel 1943!
Non è vero che i nostri ragazzi sono figli del nostro tempo, o almeno è vero parzialmente.
I giovani sono uguali in ogni tempo e in ogni luogo, da sempre. Dal mio punto di osservazione che è un luogo privilegiato ho tratto la convinzione che i ragazzi chiedano da sempre agli adulti non tanto un modello (avranno tempo e risorse sufficienti per trovarne uno proprio) ma passione in quello che fanno. Ecco cosa manca forse ai nostri giovani: la passione per il loro tempo e per le dinamiche relazionali e umane all'interno di questo tempo frenetico. Si dice che i giovani siano disillusi e demotivati, lo sono soltanto di riflesso. Se coloro che vivono ed educano i loro animi continueranno ad essere disillusi, demotivati e frastornati avremo ragazzi svogliati e bombardati da imput che non comprenderanno e di conseguenza vivranno male.
Ogni volta che devo fare leggere in classe una poesia o spiego una struttura grammaticale (non importa cosa si fa ma come si fa) chiedo sempre di farlo con pathos, con sentimento. Chi perde il pathos delle proprie emozioni perde in realtà se stesso...l'unico errore che si può commettere è quello di scambiare il pathos con l'irruenza; pathos è partecipazione riflessiva ed emotiva, irruenza è divorare senza comprendere...sia per i giovani sia per gli adulti.
Gli strumenti per capire ci sono sempre (e fra questi l'astrologia di un certo tipo), tutto sta all'uso che ne facciamo. Hai chiesto, cara Evi, un mio intervento e io sono qui, chiedi come trasmettere ai giovani la "speranza del futuro"? Semplice: Credendoci!
Ti abbraccio
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Barbara |
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inserita il 01/02/2007 14:37:48
- Vero...chiedono passione e che altro non è che la manifestazione di 'qualcosa di interno' in cui si crede e per il quale non c'è fatica, sacrificio, ostacolo che possa impedirne l'espressione.
Sempre Hillman dice che la speranza non è una categoria dell'esistenza. Considerazione assai profonda perchè storicizzare la speranza significa togliergli la continuità e, quindi, la sua energia 'mitica' che supera l'incedere terreno del tempo.
Credo che la passione - e con essa la speranza come messaggio - sia qualcosa che deve portare al 'collettivo' un significato e una energia capace di imprimere un movimento, un cambiamento di 'stato'. Ma per avere passione il presupposto è aver ascoltato ciò che chiede voce dalle nostre profondità. E' averne decifrato, almeno in parte, il significato. Solo così la passione potrà essere trasmessa e condivisa. Soprattutto donata.
Invece ci si scontra - e in questo mi sento affine ad Adriana che altrove scrisse dell'autenticità - in chi corre dietro a 'immagini' e non a 'sostanza', a chi non si fa domande per non dover affrontare il proprio senso di frustrazione e di fallimento. Ai giovani ricordiamo in modo drammatico, troppo spesso, il nostro 'tradimento'. Evi
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Evi |
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inserita il 01/02/2007 18:06:30
- Purtroppo - cara Eva -nasciamo traditi e in questa vita nella necessita' di tradire per individuarci ;il tradimento è un passaggio obbligato e per vivere con pienezza la propria esistenza è necessario questo passaggio nella morte ,questo confronto copn il proprio limite per essere artefici del proprio destino.
Ancora prima di nascere siamo fantasticati dai nostri genitori che tradiscono la nostra personalita' (ci vorrebbero dottori..ingegneri...);ogni bambino viene derubato della propria essenza ;la nostra individuazione è sempre il risultato del nostro sforzo e non come un regalo degli altri;anche la speranza è una conquista faticosa ,una scalata controcorrente .
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arabello |
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inserita il 02/02/2007 08:26:37
- care amiche,
concordo con la tesi di Barbara che i giovani possono anche riuscire a trovare modelli buoni.. interni se, però, hanno ricevuto speranza e valori.. in caso contrario..si appelleranno a futilità.. a valori effimeri che non li nutriranno ma anzi, li abbatteranno dall'interno.
Oggi ci troviamo di fronte ad una società fatta di gente adulta e matura che non molla.. e che quindi, contrariamente alle generazioni passate, non lascia alcun testimone.. e questo i giovani lo sentono.. sentono che c'è una forza che rema contro... ben visibile in quello che NON si fa per i bambini, per la scuola, per aiutare le famiglie in difficoltà... purtroppo il solo valore del denaro sta disintegrando quel poco che c'è e spero che possano esserci dei cambiamenti.. delle rivoluzioni in questo modo di pensare.
I giovani hanno bisogno di passione, allora si che possono portare avanti le loro idee che sono innovative.. è inutile pensare che le innovazioni possano arrivare dagli anziani.. gli anziani possono essere importanti nel contenere e nel rendere proficuo il pensiero dei giovani.
Proprio ieri l'altro ho visto quel documentario su Einstein.. aveva comunque 24 anni quando ha scoperto la relatività.. ma se i giovani non hanno il senso del futuro "l'imbottirsi di cocaina e di estasi indica proprio questo".. i giovani dovrebbero "sognare il mondo di domani.. e viaggiare dentro di esso".. non viaggiare perchè hanno assunto sostanze.. che li depistano dalla vita reale.
Un po' di tempo fa ci fu un'idea in Svezia.. di mandare in pensione i giovani fino a 40 anni e poi di farli entrare nella società.. Questo sta proprio a rappresentare il fatto che i giovani sentono di "voler essere tenuti fuori" dalle cose che contano.. e la loro energia.. (tantissima) invece di essere utilizzata viene sprecata.. in cose che distruggono.
Io credo che le generazioni allo sbando non sono quelle giovani.. ma quelle che hanno partorito i giovani.
Un bacio Lidia
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Lidia |
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