- Cara Elisabetta ;stavolta non voglio andare a guardare il tema ,visto che stiamo vivendo il Natale che ci rimanda alle speranze ma qualcosa voglio dartela .
Regalare al papa' ed alla mamma di questo bambino una storia....quella di Raffaele .

Raffaele è un mio amico d’infanzia.
E’ cieco dalla nascita per una malattia ereditaria.
Raffaele non ha mai visto il colore dei fiori ne’ l’azzurro del cielo.
E’nato in Irpinia in un paesino ai confini tra la Basilicata e la Campania.
Fin dalla sua giovinezza presentava le stesse reazioni e gli stessi problemi
di cui tu racconti e anche peggio…);senso di fallimento ,sempre triste e
depresso ed in cerca di una eterna motivazione di vita…stessa tendenza ad
incriminare la colpa ad un destino crudele di cui si interrogava sempre del
senso senza mai trovare risposte ;

Il suo difetto visivo era particolare nel senso che esteticamente presentava
due occhi che se ne andavano ognuno per una direzione diversa dall’altro
come due rotaie stonate che facevano fatica a trovare la stessa
strada…)-Insomma non era molto piacevole a vedersi da qui i suoi problemi di approccio con il mondo femminile….)-

Non c’era verso di fargli portare gli occhiali scuri e – inoltre – rifiutava
di portare il bastone .)-

Ai tempi della gioventu’ –la stessa che vivevamo insieme a Raffaele- si era
formato un gruppetto di amici di cui io facevo parte .

Nel gruppo portavamo sempre appresso con noi Raffaele….gite,divertimenti
..cene,feste,balli e donne…… ;ognuno di noi gli descrivevamo cio’ che
vedevamo intorno ..le stesse cose che volteggiavano attorno a lui
:emozioni..sensazioni….colori…situazioni … “rappresentazioni” di quella
realta’ che noi percepivavamo attorno a noi..

Immaginate un gruppo di scolari a cui avete posto davanti un vaso di
fiori;chiedete di rappresentarlo,di disegnarlo e vedrete tante
“rappresentazioni “ diverse dello stesso vaso di fiori:tutti disegni diversi
;altrettanto facevamo noi amici….;il vaso era li’ fuori identico per tutti
ma ognuno era unico e la "rappresentazione" che glie passavamo noi amici .
Man mano che passava il tempo , Raffaele comincio’ a domandarsi perche’
ognuno di noi dipingeva quel vaso - che noi chiamiamo Vita - sempre
in maniera diversa…insomma comincio’ a capire che anche lui aveva una
Psiche’ tutta sua ,unica da Individuare,da raggiungere,da conquistare.
Raffaele scopri’ che aveva anche lui qualcosa da dire e da dare …un vaso
interiore tutto suo e comincio’ a cercarlo…a disegnarlo …))
Riprese gli studi.
Si iscrisse all’universita’ .
Noi amici gli leggevamo i suoi testi universitari – a turno – che lui registrava e alla fine si laureo’ a pieni voti in Lettere.
Ricordo un suo esame brillantemente superato ;dopo dieci minuti il
professore universitario gli disse se le stava bene un 110 ;
Gli rispose - “Non mi basta – Devi ascoltarmi!!! – “
Restava il problema del femminile.
Ogni volta che le presentavamo una Donna si accorgeva di tutto…insomma un
fiuto ed una sensibilita’ eccezionale !!
Era un tipo orgoglioso - un ariete -e voleva fare tutto da se’ senza aiuti da nessuno !!
Escogitai insieme agli amici un sistema particolare.
C’era un giornale che pubblicava inserzioni matrimoniali.
Scrivemmo a nome suo e a sua insaputa una inserzione di ricerca
partner,descrivemmo tutto di lui,aspetti fisici e tratti psicologici e firmammo a nome suo ;presto gli arrivo’ direttamente a casa sua un elenco di ragazze …sapevamo ed eravamo sicuri in ogni caso che questo sistema non gli sarebbe dispiaciuto….
Immaginate Raffaele con questo giornale…pieno di girl…da scegliere…)
Consigli…spiegazioni….particolari…)
Raffaele oggi è felicemente sposato ;ha due figlie e ha una cattedra di
insegnamento nella scuola media del paese.
Suona perfettamente la tastiera e ogni tanto a noi amici quando lo andiamo a
trovare ci piace guardare su una parete del suo salone ;c’è appeso una tela
che gli abbiamo regalato il giorno del suo matrimonio ,un grosso dipinto a
olio che raffigura una vaso di fiori tutti colorati come l’arcobaleno .

Il suo vaso di fiori.

Arabello

- Cara Arabello,che dolce che sei!Grazie per il tuo contributo,non manchero' di far leggere ai suoi genitori cio' che mi hai scritto....Loro sono forti e sperano e credono sempre,ma sai a volte lo sconforto li assale....
Un abbraccio,un augurio per uno splendido Natale a te.
Elisabetta