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IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - ASTROLOGIA E DINTORNI
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MALATTIA E DESTINO
discussione inserita da sonia |
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A giorni mi arriverà questo libro:
malattia e destino di Dethlefsen Thorwald e Dahlke Rüdiger.
Qualcuno di voi l'ha letto?
Mi ha incuriosito il modo in cui viene trattata e presentata la malattia, cioè come esternazione di un disagio emotivo interiore.
Questa è la descrizione nel caso abbiate voglia di leggerlo:
Noi diciamo che la salute è il nostro bene più grande. Che significato hanno allora le malattie nella nostra vita? Per lo psicologo Thorwald Dethlefsen e il medico Ruediger Dahlke non esistono tante malattie che si possono curare, ma soltanto una malattia che fa parte integrante della condizione patologica dell'uomo e si manifesta in molteplici forme. Questa malattia accompagna l'uomo per tutta la vita e sfocia infine nella morte. Essa fa parte della vita come l'aria fa parte del respiro, e indica che l'uomo vive in un campo di tensioni i cui sintomi non possono essere eliminati, oppure possono esserlo solo a livello superficiale e transitorio con medicine e operazioni. Quelle che noi chiamiamo malattie sono soltanto sintomi di quest'unica malattia, segni che dobbiamo imparare a interpretare. Gli autori ci mostrano quindi che cosa vogliono dirci inferzioni, mal di testa, incidenti, disturbi cardiaci o gastrici ecc. Tutti i sintomi infatti hanno un più profondo significato per la vita di ognuno di noi: trasmettono un messaggio che viene dalla psiche. Con l'aiuto di questo libro il lettore può imparare ad accettare e a capire fino in fondo i propri sintomi e il loro messaggio.
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RISPOSTE A QUESTA DISCUSSIONE 22 - Inserisci una risposta a questa discussione |
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A CURA DI |
inserita il 13/05/2008 16:56:41
- Cara Sonia, ho letto il libro e vorrei integrare il brano che hai portato con un altro sempre tratto dallo stesso testo, che trovo illuminante nonchè bellissimo e che sento straordinariamente "vero". Credo che sia importante capire il senso della malattia trovando le risposte dentro di noi, dentro la nostra inquietudine e il desiderio di far coincidere l'"interno" con l'"esterno". Grazie del tuo contributo:
"…"L’uomo…diede retta ai suggerimenti del serpente e volle ottenere la conoscenza, volle sapere che cosa è bene e che cosa è male. Si separò quindi dall’unità – e ora sa che cosa è bene e che cosa è male.
La conoscenza divenne per lui un veleno – e per questo solo la conoscenza stessa può essere per lui una medicina, perché “similia similibus curantur” (“il simile si cura col simile”). L’uomo si ammala per la polarità della conoscenza e spera nella guarigione.
La situazione patologica consolida l’umanità. La malattia è la grande chance dell’uomo, perché solo in quanto ammalato egli può essere curato e diviene capace di guarigione.
La malattia è il peccato originale microcosmico ed è sempre un dissidio con Dio – la guarigione è la conciliazione con Dio. Tutte le misure esterne che portano alla guarigione possono fornire soltanto condizioni formali per questo evento… Solo quando l’uomo è pronto ad assumersi tutta la responsabilità di quello che vive e che gli accade, scopre la significatività del destino…Niente è casuale…non ci si ammala a caso, non si viene investiti a caso da un’automobile, non si nasce a caso da genitori ricchi o poveri…dietro ogni evento c’è una legge… La malattia del nostro tempo è la mancanza di significato della vita, e questa mancanza di significato ha sradicato l’uomo dal cosmo.
La mancanza di significato è il prezzo che l’umanità ha dovuto pagare per il suo tentativo di evitare la responsabilità…Chi è disponibile ad assumersi la responsabilità del proprio destino, si ritrova inserito nelle leggi di questo universo e perde tutte le paure in quanto ha ritrovato il rapporto con la sua origine prima… Solo la conoscenza della propria origine prima consente all’uomo di riconoscere il proprio fine…il fine è la perfezione. La perfezione è l’espressione dell’unità. Questa unità noi la chiamiamo Dio.”
Brano tratto dal libro “Il destino come scelta” di Thorwald Dethlefsen
(Edizioni Mediterranee)
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eva |
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inserita il 15/05/2008 10:44:45
- cara Eva
bello...bello....bello......
grazie
lara
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aral |
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