IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Opinioni a confronto
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DISCUSSIONE: la vergogna
Ciao Lidia e ciao a tutti,
mi riallaccio all'articolo sulla vergogna pubblicato sul sito perchè ho scoperto grazie a questo articolo che è proprio questo il mio male. Fino ad ora pensavo semplicemente di avere un'autostima molto bassa ma nel leggerlo mi si è accesa una lampadina, quelle sensazioni descritte sono le mie,ci sono sempre state ed hanno letteralmente bloccato la mia vita su tutti i fronti. Astrologicamente gli aspetti rilevanti penso siano una venere molto lesa ed un saturno in 2° casa vertice di uno Yod con luna in 7a e plutone/urano in 9a. Ho cercato su internet sui vari siti di psicologia ma sembra che la vergogna sia un male senza via di uscita, è una percezione di sè non modificabile, a differenza per esempio dei sensi di colpa, sui quali si può, mediante una rielaborazione, intervenire.
Sarei molto lieta, Lidia, di conoscere il tuo parere in proposito (o di chiunque altro).
un caro saluto e complimenti vivissimi per il sito.
Francesca
a cura di Francesca
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RISPOSTE
 
del 11/10/2007 19:01:50
cara Francesca,

la vergogna è stata la compagna che non mi ha mai abbandonato nell'infanzia e nella prima giovinezza.

Tutto di me era inadeguato a cominciare dalla casa dove vivevo che era la materializzazione della bruttezza che riconoscevo in me e vedevo negli occhi degli altri.

Ho trascorso quegli anni a sforzarmi di diventare degna ma mi sentivo costantemente "non abbastanza"...


Eppure, cara Francesca quella è stata la molla che mi ha portato a fare un viaggio dentro di me che mi ha condotto oggi fino a qui.

Il bisogno di comprendere il senso profondo di quella vergogna mi ha spinto a guardarmi dentro sempre più profondamente.

Astrologicamente i segni sono molto chiari...saturno in VI rappresenta perfettamente questo stato d'animo, quel senso di inadeguatezza costante mentre giove in XII era la mia essenza, la mia natura profonda (ho il sole in sagittario) custode di una "diversità" (in termini di sensibilità) troppo difficile da rivelare e da gestire per me bambina e per il mio ambiente familiare.

Adesso è solo un ricordo.

ciao

Lara
a cura di ARAL
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del 11/10/2007 20:39:29
ma ciao Francesca.. sai che mi è affiorato un sorriso quando ti ho letto? nn perchè nn comprenda la tua sensazione, ma piuttosto perchè mi è tornato in mente un episodio della mia infanzia.. il mio adorato papà mi aveva regalato un cappello color rosa antico di panno tipo cloche, con il davanti da rialzare. Amavo alla follia quel cappellino ma l'ho messo una volta sola perchè morivo letteralmente dalla vergogna.. mi sentivo al centro del mondo e nn meritevole di esserci.. come se avessi un insegna luminosa sulla testa, ad illuminare cosa? me?? sono stata una bambina che nn metteva mai gli occhiali e credimi con la mia miopia è un record nn sia finita sotto un tram di quelli sferraglianti che abbiamo a Milano.. sempre vergognosa da morire.. vergognosa al punto da nn osare dire alla maestra che quel papà che aveva fatto una casetta di legno per le bambole da tenere in classe era il mio.. Ora va molto meglio . NN penso sai che la vergogna sia un male senza uscita . In un epoca remota forse una mancanza di riconoscimento di accettazione di accoglimento può averci convinto di nn essere degni.. o forse eccessive aspettative che se infrante ci hanno fatto sentire "improponibili" agli altri o a noi stessi.. nn son certo psicologa io, maneggio senza nemmeno troppo convincimento un sacco di numeri da sempre, però sono convinta che il riconoscere e saper dare un nome certo, nominare proprio quello che ci fa male significa già spostarsi su un altro piano di azione.. sei pronta se vuoi a capire il perchè. Già quello è un ulteriore passo avanti , e poi passo dopo passo i nodi vengono al pettine e potrai metaforicamente parlando sfoggiare una chioma tipo libera e bella . Purtroppo questo è un periodo molto congestionato e nn posso dare un occhio al tuo tn, ma vedrai che sicuramente qualcuno di noi arriverà a dirti la sua. Un abbraccio affettuoso


Luisa

a cura di NATALIBERA
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del 12/10/2007 09:34:13
cara Francesca,
la vergogna, come moltissime altre emozioni, perchè si tratta di una delle componenti emotive secondarie, nasce da un proprio modo di percepirsi.
Non è vero che non è modificabile: tutte le nostre dinamiche psicologiche sono modificabili. Purtroppo nella prima parte della vita noi cominciamo a formarci un'idea di noi sulla base del rimando che ci fanno gli altri. Se gli altri ci rimandano inadeguatezza, indegnità e spesso umiliazione per le nostre non ancora raggiunte capacità non possiamo che sviluppare queste qualità; spesso la vergogna è anche associata ad un senso di fallimento e non integrità.
Alla base della vergogna ci sta quindi la paura di venire smascherati, non si sa neppure in cosa ma è la sensazione di essere sempre sbagliati in qualunque momento e situazione. Quindi si comincia ad utilizzare il controllo per affrontare la paura. Questo accade quando le famiglie sono disfunzionali e caotiche.. e basano tutta l'educazione sul potere e sul controllo.
Si può uscire da questo stato; non dare retta ai "bignami di psicologia",
tutto è trasformabile e quando si è fatto si percepisce perfettamente che dietro a questo c'erano enormi potenzialità che la famiglia non ha potuto o "voluto" prendere in considerazione e che, spesso ha voluto schiacciare.
Un abbraccio Lidia
a cura di LIDIA
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del 12/10/2007 12:55:59
Cara Francesca, non è vero che non si può "guarire" dalla vergogna ed io ti posso assicurare che ho vissuto buona parte della mia vita vergognandomi di tutto.
Da bambina ero povera e mi vergognavo della mia povertà, me la sentivo addosso appiccicata, tutto trasudava dalla mia persona il senso di povertà e di indeguatezza nei confronti delle mie compagne a scuola, e a nulla serviva cercare di nascondere o di passare inosservata.

Di conseguenza mi vergognavo di mia madre, che lasciava debiti, di mio padre che non guadagnava abbastanza per dare una certa dignità alla mia famiglia, ma ero molto orgogliosa di andare a lavorare già a 10 anni durante le vacanze estive.

Non parliamo poi dell'adolescenza, preferivo stare in casa piuttosto che non avere le minime cose che avevano le ragazze della mia età...

E' stato molto utile, ad un certo punto della mia vita, fare una completa analisi di ciò che mi faceva sentire vergogna, inadeguata, indegna...ed ho detto a me stessa che "io valevo", e qui si riallaccia il discorso di autostima, ed ho cercato punto per punto di elaborare la cosa prendendo "provvedimenti".

Ho lavorato molto per assicurarmi quella parte economica che mi ha permesso di non vergognarmi, ho vinto la timidezza che lega molto con la vergogna, facendomi coraggio ad entrare in certi ambienti "attraversando" quello che potevano essere sale, saloni...ponendomi al centro ed evitando volutamente i muri e le zone laterali....
Ci vuole un pò ma a piccoli passi, giorno per giorno, ci si può riuscire

Tentar non nuoce
un caro abbraccio lilli

a cura di LILLI
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del 12/10/2007 12:59:26
Grazie, veramente grazie a tutte per le bellissime parole, come dice giustamente Luisa, il fatto di averne preso coscienza è già un buon primo passo, il poter dare un nome a questa mia sofferenza mi aiuta a sentirmi un po' meno sbagliata ed un po' più "malata", non per questo meno responsabile dei miei comportamenti ma almeno adesso ne vedo in modo chiaro il perchè, vedo le motivazioni di tante mie scelte e del mio perenne rifiuto nei confronti di tutto quello che di bello la vita può offire. Semplicemente non me ne sentivo degna e non ne ero neppure cosciente.
Lidia, che dire, come sempre le tue riposte sono di una competenza e sensibilità uniche. Sò che non sarà facile superare questa mia problematica, dopo tanti anni che ci si percepisce indegne, non si può improvvisamente cambiare solo perchè si è capito il motivo, la percezione di sè è una cosa molto sottile non regolabile con la ragione, ma sento che il cominciare ad analizzare i miei comportamenti ed i miei pensieri in modo diverso ed alla luce di questa nuova consapevolezza sia l'unica strada per arrivare a dei risultati.
Grazie, grazie ancora a tutte,
un forte abbraccio
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 12/10/2007 14:52:40
Ciao Francesca, un po' di tempo fa qui c'era un articolo proprio sulla vergogna. Forse è nella parte "articoli", o "rubrica". Alla fine dell'articolo diceva che dietro alla vergogna, secondo me è vero, si possono anche trovare proprio caratterisctiche e peculiarità della persona, da valorizzare.

ciao,
chiara
a cura di CHIARA
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del 12/10/2007 14:57:33
Ciao Lilli,
posso dirti che come te mella mia vita ho sempre lavorato molto, forse ho solo lavorato e nient'altro, sarà una forma di compensazione? ed ho raggiunto una tranquillità economica che però nel mio caso non ha nulla a che vedere con il senso di vergogna. Quello fa parte di me a prescindere dalle cose che mi circondano, è un senso di inferiorità che parte da dentro. Come dice Lidia, non c'è un motivo preciso per cui ci si vergogna, non si sà neppure a cosa è dovuta tutta questa vergogna. Ci si sente indegni, tutto qui (e scusa se è poco...!
Cercherò comunque di seguire il tuo consiglio...tentar non nuoce....
Grazie mille della tua comprensione
Un forte abbraccio
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 12/10/2007 15:43:12
Cara Francesca,
non avevo letto bene il tuo mess.
Ho letto che hai luna-sat in aspetto difficile.
Forse, se capisco bene, la sensazione di cui parli può essere ben rappresentata da questi due pianeti in aspetto disarmonico.
Rende emotivamente chiusi, come timorosi inconsapevolmente di un giudizio e quindi si sente una distanza e una impossibilità, per timore, di potere stare allo scoperto, emotivamente, come se non se ne avesse il diritto, una impossibilità, quindi, fondamentalmente, di essere sé.

buona ricerca,
chiara
a cura di CHIARA
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del 12/10/2007 16:39:31
Ciao Chiara,
hai centrato il problema, le mie sensazioni sono proprio quelle, come se tutti stessero lì sempre pronti a giudicarmi ed il giudizio non possa
essere che negativo (xchè non si sà, oggettivamene non ho niente di così brutto). Da qui l'esigenza conscia di nascondermi il più possibile, contrapposta forse ad un'esigenza inconscia di mostrarmi, dato che poi mi ritrovo sempre e comunque al centro dell'attenzione, mio malgrado e con mia grande sofferenza. Non sò, forse è il mio inconscio che mi porta a cercare quelle situazioni che potrebbero in qualche modo sbloccarmi. Mah!
Grazie per la tua partecipazione.
Un abbraccio.
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 12/10/2007 17:10:50
Ciao, capisco bene quello che dici.
Anch'io il più delle volte mi trovo esposta, ma non libera dentro e non completamente a mio agio o intera. Manca l'apertura emotiva. C'è molta paura ad aprirsi o a mostrarsi e sentire per davvero.
Come se ci fosse sempre qualcosa di trattenuto, o non mostrato che rende lontani, appunto vergognosi, pur facendo, vedendo le persone ed essendo esposti, appunto.
E' un meccanismo spesso automatico.
Come se solo lontano da tutti si potesse essere liberi e senza timori.
Secondo me questo è proprio luna-saturno.

un abbraccio anche a te,
chiara
a cura di CHIARA
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del 12/10/2007 20:07:32
Cara Francesca,

capisco bene quello che provi, ne so veramente qualcosa...

Credo che alla base ci sia sempre un divario tra CIO' CHE SIAMO veramente ma che non ci diamo il permesso di rivelare perchè da bambini non è stato accettato o accolto favorevolmente e come DOVREMMO essere e ci sforziamo di essere.

La vergogna nasce dalla consapevolezza che stiamo RECITANDO UNA PARTE che in realtà non ci appartiene e temiamo continuamente di ESSERE SMASCHERATI e che tutti vedano come siamo lontani da quel ideale che riteniamo necessario incarnare.

Credo la soluzione sia iniziare a dare spazio alla nostra autenticità e piano piano permetterle di rivelarsi.

ciao

Lara
a cura di ARAL
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del 13/10/2007 14:29:45
Cara Francesca
provo a comunicarti un mio pensiero, spero di farlo delicatamente, ultimamente mi sembra di essere un elefante tra i cristalli...

Anche io sono timida, introversa, da piccola mi vergognavo di ogni cosa, il mio esternare è indeciso, vorrei non vorrei, e quando alla fine esco allo scoperto spesso il risultato è maldestro.... ho letto le belle risposte e mi trovo d’accordo sul fatto che senso di inadeguatezza e timidezza e timore si intrecciano con la vergogna.

Ma personalmente do alla vergogna un valore in più e un aspetto costruttivo: per me è un momento di profonda verità che si “rivela” alla luce degli altri e di noi stessi.
La vergogna è quel senso di nudità che si eviterebbe ben volentieri, ma tanto importante perchè lascia filtrare un pò di colore dove prima era solo buio.…
certo è una fragilità che richiede prudenza e persone giuste vicino, e so che questa scelta non è facile.
Io penso che la via di uscita sia questa che tra l'altro stai facendo: condividere e cercare, cercare le condizioni più adatte alla tua sensibilità.

Buon proseguimento e un abbraccio
a cura di MARILANDA
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del 15/10/2007 11:50:38
Carissime,
mi scuso per il ritardo con il quale rispondo ma nel fine settimana non ho la possibilità di collegarmi. Ringrazio davvero tutte per la calorosa partecipazione. E' veramente bello sentire che qualcuno può capire.

x Chiara
E' verissimo quello che dici, c'è qualcosa di trattenuto nel rapporto con gli altri perchè senti che non puoi mostrarti per quello che sei e procedi con una paura esagerata per evitare la cosa che temi di più: che la maschera cada.
Penso che il rapporto disarmonico luna-saturno c'entri in questa dinamica, forse evidenzia una mancanza di nutrimento che rende impossibile l'affermare la propria personalità. Penso comunque che anche Plutone faccia la sua parte, tutto questo bisogno di nascondere mi sà tanto di plutoniano! In effetti nel mio TN esiste uno yod che collega luna/saturno/plut-urano.
Non vorrei aver scritto scemenze, spero che Lidia eventualmente corregga!
Un abbraccio
Francesca

x Lara
Si Lara, stiamo senz'altro recitando e forse l'unico aspetto positivo è che con la vergogna ne diventiamo consapevoli, da qui appunto la paura di venire smascherate. E' difficile da superare perchè finchè non si supera il senso di indegnità, non si troverà mai il coraggio di essere se stessi, essendo noi i primi a ritenere che è meglio non mostrarsi in quanto appunto indegni.
Non sò, ma senz'altro la consapevolezza che le cose stanno così è un primo passo importante, quello che ti apre la strada alla soluzione, ma la apre soltanto, ora è tutta da percorrere!!
Un abbraccio
Francesca

x Marilanda
Sai che anch'io quando si tratta di comunicare ho dei modi maldestri?! Forse è perchè non ci viene spontaneo, cerchiamo di aggiustare il tiro, ma è difficile imparare a dosare!
Senso di nudità, senso di non integrità, senso di indegnità..tutte cose che mi appartengono. Penso anch'io, come dicevo a Lara, che nella vergogna ci sia come uno scontro fra la maschera e la parte autentica che si stà ribellando a questo continuo soffocamento.
Mi rendo conto che parlando con voi mi vengono fuori espressioni non casuali. Per esempio la parola soffocamento è una costante nella mia vita, vivo spesso dei rapporti soffocanti per incapacità di gestirli in modo sano.
Mi sà che questo spazio è meglio del lettino dello psicanalista!
Un abbraccio
Francesca

x tutte
Guazie ancora per la vostra capacità di comprendere.
a cura di FRANCESCA
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del 15/10/2007 15:34:36
Ciao Francesca, può darsi che in effetti anche plutone c'entri
-anch'io ho luna/sat./plutone-,
però ecco quel ritirarsi, come quasi senza esistere, mi sa tanto di luna-saturno. Certo anche plutone fa sì che ci si nasconda e si mascheri la verità per proteggersi, però, almeno io lo sento in modo diverso.
In plutone c'è una maschera forte.
In luna- saturno, c'è proprio un senso di solitudine totale, di piccolezza, inadeguatezza. Secondo me porta anche a rifugirarsi in posti e attività in cui non si sente nulla, -anche se si è esposti, come si diceva- in cui ci si può aggrappare, a costo di essere scontenti, ma pur di non sentire come si è davvero.

un grande saluto,
chiara
a cura di CHIARA
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del 15/10/2007 16:46:17
Ciao Chiara,
purtoppo oggi il lavoro non mi lascia il tempo, ti rispondo senz'altro domani.
Ciao
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 16/10/2007 10:40:02
Ciao Chiara,
io purtroppo non sono brava a capire quali sono esattamente gli aspetti planetari che rappresentano determinate dinamiche.
Posso dirti che della mia luna-saturno percepisco un grande rigore e disciplina, decisamente eccessivi, che comunque mi hanno aiutato nei momenti più duri a tirare avanti senza lasciarmi andare alla disperazione.
Il mio motto è "prima il dovere e poi il dovere", ovviamente dietro a questo c'è la mia incapacità a lasciarmi andare ai piaceri, non sò prendermi quello che mi piace e non sò neppure distinguerlo, ho una grande confusione in testa riguardo a questo tema, ma questo penso sia da attribuire alla mia venere lesa (da marte e da nettuno, da qui la confusione). Un forte senso di sacrificio, sono disposta a privarmi di tutto per il solo piacere dell'essenzialità, sembrerebbe una forma di anoressia mentale: faccio a meno di (quasi) tutto perchè io sono più forte delle tentazioni. Molto probabilmente tutto cio' è dovuto ad una mancanza di accoglimento e nutrimento da parte di mia madre (una donna molto dura con la quale tutt'ora ho un rapporto difficile) per cui ho percepito come imput "privazione" al posto di "nutrimento".
La solitudine di cui tu parli la percepisco anch'io, ma mi ci sono abituata e non ne soffro più di tanto, riesco a cogliere il lato positivo di questa situazione, anzi, in questo periodo per esempio ho proprio bisogno di starmene da sola, devo raccogliere le idee e rielaborare un sacco di cose (come dice(va) Leonardo da Vinci "chi è solo è tutto per se stesso" ed io ora ho veramente bisogno di tutta me stessa, è l'unico mio bisogno di cui sono consapevole....! - scherzo!).
Comunque, la solitudine è sempre stata presente nella mia vita, non in senso fisico dato che sono sempre stata contornata di amiche ma nel senso di una problematica mia di comunicabilità, non riesco a legare con tutti con facilità e questo spesso mi porta ad un senso di estraneità.
Come vedi i problemi non mancano...!
Non sò se tu vivi questo aspetto nello stesso modo, mi hai detto che anche tu hai la "paretcipazione" di Plutone. Nel mio caso quest'ultimo, presenza non trascurabile, penso contribuisca a quel senso di vergogna di cui ho già parlato, tingendo la bassa autostima che già comporta la luna-saturno, di tinte profonde.
Un abbraccio
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 17/10/2007 09:59:56
Ciao Francesca,
nemmeno io sono tanto brava a individuare sensazioni ecc. e pianeti, aspetti ecc.
Vado a braccio, per l'idea che mi sono fatta e tutte le cose che ho letto qui e che mi sembra di aver capito di più.
Quello che dici sul senso del dovere, lo capisco bene. Non so se c'entra anche venere lesa, può essere.
Ma credo che anche qui luna-saturno possa esserci.
Perché con questo aspetto facilmente si rinuncia al sentirsi davvero sé e ad abbandonarsi e più spesso ci si chiude.
Ci si chiude anche, tantissimo, scegliendo il dovere.
Conosco queste dinamiche.
E' vero che si può trovare da qui anche una solitudine costruttiva, in vista di un'apertura maggiore e ti auguro di farlo,se ne senti il bisogno. E' una bella sensazione fra l'altro. Io ho fatto un patatrac e al momento ho dovuto rinunciare, (credo) ma comunque...
Tornando a luna-saturno, appunto quello che volevo dire anche nell'altro mess., è appunto che mi sembra che possa creare questa corazza, a cui anche ci si abitua. Questa corazza è nella scelta del dovere, di cose che magari nemmeno danno tanta gioia e per questo tolgono appunto senso di contentezza, libertà e felicità emotiva, secondo me.
La corazza però permette di stare nel sociale, di avere un volto, un ruolo, una presenza, utilità, di stare in piedi insomma, da qualche parte.
Ma il vero sé spesso soffre un sacco.
Per liberarlo, credo che si dovrebbe imparare a crescere(saturno) sentendo (luna), quindi scegliere anche il piacere e quello che si desidera, ma confrontandosi con gli altri, accettando il dolore, le sconfitte, la fragilità del sentire e la sua apertura.
Con plutone mi sembra che questa chiusura sia sottolineata e incrementata, rendendo più ombroso quest'aspetto.

Un abbraccio anche a te e in bocca al lupo!
chiara


a cura di CHIARA
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del 17/10/2007 12:28:21
Ciao Chiara,
certo che un eccessivo senso del dovere nasce da una paura nel lottare per una vita privata, ci si sente a posto nel rispettare tutti i nostri doveri e non si ascolta la vocina che oserebbe chiamarci a qualcos'altro. Si trova sempre un pretesto per rifiutare perchè fondamentalmente si sà che ci sarebbe da soffrire e la mia vulnerabile luna in cancro in 7a non se lo potrebbe permettere e non se ne sente degna!
La corazza di cui parli ce l'ho, altro che se ce l'ho ed è verissimo che è quella ci permette di vivere senza farci tanto male. Penso che l'abbatterla sia un traguardo, ma penso che prima si debba riuscire a fortificarsi in modo da poter sopravvivere senza. Spero tanto di riuscirci, penso che solo dopo si riuscirà ad apprezzare quello che ora ci passa accanto senza che noi lo vediamo nemmeno.
Un grosso in bocca al lupo anche a te.
un abbraccio

Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 17/10/2007 14:16:25
Ciao, quello che scrivi rende perfettamente l'idea di quello che accade e di cosa si perde.
Grazie per la tua risposta.
Un grande saluto e alla prox.!

chiara
a cura di CHIARA
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del 17/10/2007 15:14:35
Care amiche,
intervengo anche se non ho avuto il tempo di leggermi tutti i vostri passaggi ma solo qualcosa.
Si parlava di senso di essere esposti, di indegnità, di vergogna di ciò che si è.
Secondo me molto dipende dalle lesioni di Venere (che è l'archetipo del femminile e del piacere) che parlano di non accettazione di sè e non valorizzazione. Venere infatti come Signora del Toro lo è simbolicamente anche della cosignificante Seconda Casa, settore che ci dice le nostre risorse, cioè le risorse che ci sono state date; e cosa ci è dato in primo luogo appena venuti al mondo? Lo sguardo amorevole di nostra madre magari con quello di nostro padre accanto. Se non siamo stati guardati con occhi amorevoli non ci siamo sentiti di avere quel valore intrinseco, che poi dovremo ricostruire, e che non dipende dal colore degli occhi nè dalla forma del corpo, da cosa sappiamo o non sappiamo fare: è intrinseco, è dato dal fatto che ci siamo sentiti amati. Punto.
La seconda casa quindi ci dice se abbiamo le risorse intese come la sensazione di valere. Se valiamo, abbiamo fiducia che questo verrà riconosciuto, e ci atteggeremo di conseguenza, e un insuccesso in tal senso non inficerà la nostra fiducia, e comunque la realtà risponderà coerentemente.
Quando ci sono lesioni in tal senso vuol dire che ce lo aspettavamo e invece non è avvenuto, quindi ci dovremo lavorare noi (alla fine le risorse sono sempre interne, un fatto di sicurezza di potercela sempre fare adeguatamente).
Il senso del dovere secondo me compensa molto il non sentirsi degni o all'altezza.
Ma il non concedersi mai cose piacevoli significa non sentirsi meritevoli di nulla di piacevole e questo deve essere compreso e amorevolmente modificato.
Dobbiamo darci quell'amore che volevamo e non ci è stato dato, divendeno così responsabili di accudire a noi stessi, se serve anche visualizzandoci come quei bambini che eravamo e immaginando quindi come ci comporteremmo di fronte a degli effettivi bambini....Impediremmo loro qualunque piacevolezza? Li costringeremmo a un lavoro indefesso senza gratificazioni? Non penso proprio...E che riconoscere quando lo facciamo inconsciamente con noi stessi non è facilissimo, ci vuole un attento lavoro...
Per completezza dico a Francesca che anche io ho una Luna in cancro lesa da Saturno e una Venere lesa in casa Seconda......(Quando ero piccola mi vergoganvo molto del mio corpo; oggi non più, ma il senso del valore e dell'essere degna del meglio lo sto ricostruendo ancora).
Lowen è un autore nei cui libri si trova tanta spiegazione a questi meccanismi dell'accettazione del corpo, in funzione del fatto di sentirsi amati o meno, ai meccanismi distorcenti che l'educazione "civile" unita alle problematiche irrisolte genitoriali può dare. Molto bello è Il Piacere, La depressione e il corpo, e molti altri. A me hanno aiutato molto.
Un abbraccio
Bruna
a cura di BRUNA
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del 18/10/2007 08:44:30
Ciao Bruna,
devo dire che anche secondo me molto è da attribuire a Venere ed in effetti nel mio tn è messa veramente maluccio, senza contare che Saturno è comunque in 2a casa, la casa di Venere. Nell'articolo pubblicato sul sito comunque si parla solo di Saturno, non sò.
Certo, è avvenuto quello che dici tu, mia mamma senz'altro ha avuto un pessimo rapporto con il suo femminile ed ha passato a me anzichè amore incondizionato, amore (poco) che però, se fossi stata maschio, sarebbe stata tutta un'altra cosa...(Una mia zia mi ha parlato della grande delusione della mia mamma quando ha visto che ero femmina).
Non sò proprio dove andare a trovare l'amore che dovrei imparare a darmi, con un saturno in 2a le risorse sono quelle ma in qualche modo farò. Ora è diventata la mia priorità, anch'io ho messo la foto di me piccolina (come ha fatto Rita mi pare) in salotto (in ufficio non ho osato, lavoro ad una reception!!) e vedrò di cominciare a comunicare con lei con la dolcezza di cui aveva bisogno.
Ti ringrazio per le letture consigliate, nel week end corro a procurarmele.
Grazie mille per il tuo intervento.
Un abbraccio
Francesca
a cura di FRANCESCA
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del 19/10/2007 15:04:59
Cara Francesca,
provo tenerezza per quello che mi dici e solo sento il desiderio di dirti, a proposito del tuo non sapere dove andare a prendere quell'amore che dovresti dare a te stessa, che ricordo che quando ebbi i miei figli, a volte ero tanto stanca fisicamente, e quando loro mi richiedevano l'ennesimo sforzo in più, magari di notte, pensavo che non ce la potevo fare, che di forze non ne avevo più. Poi, però, mi accorgevo pian piano che invece, pezzettino dopo pezzettino, ci riuscivo. Alla fine mi meravigliavo nel constatare che loro mi spingevano ad andare oltre i miei limiti, e ad attingere a risorse che non credevo di avere.
Questo lo facciamo volentieri per i figli. Perciò vuol dire che siamo in grado di farlo anche per noi, sei ci convinciamo che ne vale la pena e che lo meritiamo.
Sono certa che se cerchi bene, quelle risorse stanno lì dentro di te, trova solo il modo di dare loro voce.

Un bacione e un abbraccio
Bruna
a cura di BRUNA
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del 22/10/2007 11:40:03
Ciao Bruna,
ti ringrazio davvero tanto per l'incoraggiamento. Penso che ci sarà da lavorarci su parecchio ma d'altronde questo penso proprio che il sia "il compito" della mia vita.
Un abbraccio
Francesca
a cura di FRANCESCA
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