IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: riflessione |
Ciao a tutti, mi sto interrogando sul tema della solitudine. Mi sono resa conto di soffrire la solitudine (intesa come la mancanza di un compagno) ma che allo stesso tempo mi regala degli spazi di liberta'molto affascinanti, che non ho mai sperimentato in coppia. Allora mi interrogo e mi domando se e' un sentimento naturale, nel senso che la relazione ti dona qualcosa e la solitudine qualche altra cosa. Poi mi domando se dipende dal modo in cui guardi la relazione, cioe' come totale fusione oppure come luogo di incontro con l'altro ma che non investe la totalita' dell'esistenza. Forse dipende dalla natura individuale, dal tipo di incontro, oppure non so...mi piacerebbe sentire il 'vostro sentire' in merito...sono nata a napoli il 23.04.78 alle 20.40 un saluto Ale
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a cura di ale78 |
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RISPOSTE |
del 10/05/2012 11:56:27 |
cara Ale78,
il conflitto che tu ben esprimi è uno di quelli atavici e presenti in ogni essere umano; certo, qualcuno riesce a venire a patti con le due necessità in modo più semplice mentre, altri, non risolvono mai completamente il problema. Il tutto nasce dal fatto che noi esseri umani abbiamo una duplice natura al nostro interno: da un lato vogliamo essere liberi, affermarci e poter disporre pienamente della nostra vita e del nostro tempo (tutti bisogni sacrosanti dell'Io) ma, dall'altra, siamo anche esseri "sociali e relazionali" per cui, la parte ricettiva della nostra natura sa che non potrà svilupparsi interamente se non attraverso la relazione con gli altri.. E' il conflitto prima settima ovvero il conflitto tra Marte e Venere.. che viviamo all'interno. Ovviamente in senso assoluto questo conflitto non esiste il che significa che dobbiamo trovare un compromesso (che non è un adattamento all'una o all'altra parte). Significa che la relazione è importante e bisogna imparare dentro di noi a mediare tra le due parti interne.. evitando di proiettarne una delle due all'esterno vivendo così eternamente il confitto. Quando si sarà risolta all'interno, si troveranno compagni che avranno le nostre stesse capacità.. di vivere nello stesso identico modo i momenti di intimità e di relazione unitamente ai momenti in cui ognuno dei due persegue il proprio viaggio verso la propria individuazione. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 10/05/2012 19:52:20 |
Io sento...che voglio, anzi pretendo uno spazio infinito e al tempo stesso mi sento perduta anche solo pensando che Lui possa non volermi più. E magari basta un tono di voce diverso dal solito...
Non è la più grande della assurdità? Eppure...non ho ancora risolto il conflitto, ci sono dentro in pieno. Un latro problema fondamentale è che non so quello che voglio...vago nella vita seguendo il famoso filo che dà un senso al tutto, ma la mia consapevolezza è scarsa...il che complica ulteriormente le cose. Se avessi delle certezze, sarebbe più facile. Ne ho una sola, scoperta nel momento peggiore - di rifiuto, ed è che sarà sempre parte della mia vita. Chissà... |
a cura di IBISCUS |
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