IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
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DISCUSSIONE: Astrologia monadica e astrologia di gruppo!
Anticamente l'astrologia era dedicata alla previsione di eventi che interessavano tutta la comunità.

Era il periodo delle grandi catastrofi cosmiche dovute all'instabilità del sistema solare, come ci chiarisce il libro "Mondi in collisione" di Velikovsky, l'astrologia Maya e sumerica che riconosce molti più pianeti della tolemaica e la stessa Apocalisse.

L'uso di oroscopi individuali si è affermato soltanto in epoca posteriore e concepisce la persona come costretta in un suo destino suo personale, non più collettivo.

E' giusto appoggiare una tale visione che condanna l'uomo all'isolamento della monade o dobbiamo tornare alla sapienza degli antichi, che considerano il destino come un fatto come un viaggio da fare in comunità?
a cura di giorgio clitorni
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RISPOSTE
 
del 01/05/2012 10:20:55
caro Giorgio,
penso che siano valide entrambe le tesi.. ovvero, oggi molto più di un tempo, abbiamo consapevolezza che il nostro viaggio si inserisce in un ambito più grande che comprende anche un senso collettivo.
Sbra quasi un paradosso poichè, mentre nel passato il valore del collettivo era immenso e nessuno poteva avventurarsi solitario perchè significava essere fuori da un contesto e non poter vivere. Il valore dell'ambiente (inteso come ambito culturale, clan e famiglia - seconda casa) era potentissimo e, il solo avventurarsi al di fuori di esso (intendo come valori o come viaggio personale) poteva essere sintomo di gravissimo pericoloe della possibilità di sentirsi isolati e soli, dunque "morti".
Tutto questo era però condizionato da una sorta di "sensazione di destino" su cui non vi era consapevolezza (intendo consapevolezza egoica).

Oggi, il valore dell'Io è innegabile.. nelle sua manifestazioni positive e negative.. per cui ognuno, si sente molto più artefice del proprio destino rispetto ad un tempo. Oggi si può sfidare la società, si può andare contro a quelli che sono i dettami generali e soprattutto "familiari" senza la paura di sentirsi "esiliati e soli", tuttavia, proprio in virtù di questa modalità di vivere ritengo che vi sia una crescente consapevolezza individuale che sta nascendo all'interno delle persone che tutto ciò non sia sufficiente e che anzi, stia nascendo in molti un nuovo e molto più cosciente "senso collettivo" che porta a pensare che il viaggio individuale sia comunque importante ma che debba essere fatto "con gli altri" che sono comunque legati indissolubilmente al nostro destino personale.
Tutto ciò che sta accadendo non fa altro che confermare che l'individuo debba avere una forte identità ma che questa debba poi prendere in considerazione il legame indissolubile che ha con tutto ciò che lo circonda.. per cui, credo che le due cose siano estemamente legate.. non c'è la possibilità di un viaggio personale che escluda la comunità.. Il significato dell'ultimo quadrante mi pare proprio questo.. una volta trovato un senso vero della vita, occorre allargare gli orizzonti e tornare a cooperare e a sentirsi parte di un Tutto.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 08/05/2012 15:05:01
Cara lidia sarei interessato ad approfondire meglio la questione, puoi dirmi come farmi a mettermi in contatto direttamente con te?
giorgioclitorni@yahoo.it
a cura di GIORGIO CLITORNI
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