cara lidia , quando ci si accorge che proiettiamo su determinate persone l'energia di un pianeta che possono essere i propi partners o capi ecc...e la viviamo attraverso loro a volte subendone l'aspetto negativo ............in teoria la dovremo reintegrare perche ci appartiene in quanto la abbiamo repressa o altro.
Vedo che la mia difficolta' ,una volta riconosciuta la proiezione, sta a trovare le modalita' di integrazione di quella energia.Cosa mi puoi dire a riguardo...un saluto

caro Alessandro,
un pianeta viene proiettato perchè non vi è contatto con il suo simbolismo. Nel momento però in cui siamo attratti oppure rifiutiamo in modo anomalo qualcosa che vediamo nell'altro, quasi sempre c'è di mezzo la proiezione.
Il punto è riconoscere che ci sono qualità o difetti che ci appartengono e che, nel primo caso devono essere sviluppati e, nel secondo, devono invece essere visti per potersi prendere la responsabilità e trasformarli.
Un abbraccio Lidia

per le qualita positive una volta riconosciute dovrei sviluppare e ci sono.........la cosa piu ostica e sui difetti....se ad esempio l'altra persona su cui si proietta si comporta nei mie confronti in maniera furba e utilizza il suo potere personale sugli altri in maniera subdola.......cosa che io non farei mai e come se non mi appartenesse questo modo di fare ......questo forse mi sta indicare che dovrei usare quella furbizia quando e necessario per risolvere e trasformare le mie dinamiche interiori che mi bloccano.......ma non diventare furbo come l'altra persona???? grazie sempre dele spiegazioni un saluto

caro Alessandro,
magari quella modalità che tu vedi nell'altro ti invita invece ad utilizzare il tuo potere personale per disinnescare quelle modalità, esprimendo invece il tuo Plutone in modo chiaro, aperto e tendente alla creatività.
A volte ciò che vediamo sottolinea semplicemente che non riusciamo a difenderci con la forza necessaria soprattutto quando sentiamo che l'altro ha in mente di manipolarci il che vuol dire "affrontare questo tema" con la persona.. e, di conseguenza, non prestarsi al suo gioco.
Un saluto Lidia