IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Opinioni a confronto |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: nostra rappresentazione |
Sebbene io non abbia la fiducia, la capacità verbale e la competenza necessaria per esprimere certi concetti, vorrei provarci lo stesso..: che ne direste di parlare del modo percettivo in cui rappresentiamo il mondo secondo le nostre idee?
Il fatto che tutto ciò che vediamo, tutto ciò a cui diamo un significato, le parole con cui etichettiamo, le sensazioni che abbiamo, l'emotività che esprimiamo, quello che secondo noi pensano gli altri, ciò che succede secondo noi nel mondo e il modo in cui succede, è solo una nostra rappresentazione..? E spesso la addebitiamo agli altri? Vorrei condividere quest'idea con voi..mi sono accorto che dentro di noi c'è molto di più di quello che esterniamo. arcangelo |
a cura di arcangelo |
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RISPOSTE |
del 17/07/2007 12:28:03 |
Caro Arcangelo,
non conosco la tua età ma mi ricordi tanto me stessa anni fa (sono del '69) quando ero tormentata dal bisogno di capire, di comprendere il senso della realtà in termini assoluti, di andare oltre le apparenze, con un bisogno quasi doloroso di vedere LA VERITA'delle cose (hai un quadrato mercurio plutone per caso ?). Credo che sostanzialmente il punto sia che la realtà è un esperienza soggettiva e l'astrologia ci dice proprio questo, i pianeti rappresentano il nostro personale filtro con cui percepiamo la vita, noi stessi, gli altri. Spero di aver compreso il tuo pensiero Un saluto Lara |
a cura di ARAL |
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del 17/07/2007 13:25:55 |
caro Arcangelo,
certo che si può parlare di come noi esprimiamo tutto il nostro mondo percettivo. Potremmo cominciare con la Luna che è il modo in cui noi "soggettivamente" sentiamo le emozioni e come poi andremo a rappresentarle sulla base di come sappiamo elaborarle e contenerle. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 17/07/2007 15:04:18 |
Per me va benissimo iniziare dalla luna..
esco per il pomeriggio, ma dovrei esserci la sera per continuare con voi l'argomento. un saluto, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 17/07/2007 16:35:02 |
Caro Arcangelo, certo che ognuno vive le cose a seconda del prroprio mondo interiore, dei propri vissuti e, come dice Lidia, della propria Luna. Esternare le proprie emozioni, i sentimenti, le sensazioni... non è sempre facile, un pò perchè ci sono mille variabili in ognuno di noi, per citarne alcuni: capacità di espressione, pudore, senso di inadeguatezza, inibizioni..., quello che conta per me è avere le mie idee e rispettare quelle degli altri, sentire le mie emozioni e cercare di capire quelle degli altri, conservare le mie esperienze senza intaccare le decisioni altrui... Io ho la Luna in Pesci congiunta a Mercurio nel 6° settore/ quadrata a Urano-9° e trigona a Giove-3°. Sono sempre stata molto permeabile al mondo esterno e ci sono stati anni della mia gioventù che credevo di non avere una mia vera e propria identità, perchè mi sembrava di dover sempre giustificare tutto, per me tutti avevano ragione, c'è sempre una verità al di là della verità... e via di questo passo, sono arrivata ad invidiare chi ha idee, convinzioni e opinioni "ferme", quelli che non si pongono mai nei "panni degli altri" e sono convinti di essere nel giusto. Loro non si pongono tanti "perchè", ma adesso so che le persone molto "ricche" sono quelle che invece i "perchè" se li pongono e sono contenta di aver saputo dare tanti significati alle cose perchè questo mi ha arricchito di conoscenza. Spero di aver capito la richiesta della tua discussione, sai con una Luna in Pesci è facile capire "diverso" e fare "confusione". Ciao lilli
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a cura di LILLI |
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del 18/07/2007 08:54:56 |
cari amici,
la Luna rappresenta il modo in cui noi ci siamo creati l'immagine interna del mondo emotivo. C'è da dire però, che la Luna assume colorazioni infinite in quanto, di suo è un "archetipo" che, non possiamo dimenticare, contiene sempre una parte collettiva (forgiata in milioni di anni di immagini introiettati da tutta la collettività) su cui si vanno ad aggiungere le nostre personali, colorate dalle nostre aspettative, dall'incontro con le emozioni percepite fin da dentro l'utero, e quello che poi abbiamo introiettato come "materno" che in parte è colorato dalla nostra madre personale, ma in parte anche dall'incontro con altre donne della vita, nonne, zie, insegnanti, ecc. Questo miscuglio è magico, perchè tutte queste immagini restano al nostro interno dando, esattamente come gli istinti, delle precise forme di comportamento. Questi comportamenti è chiaro che sono importanti e garantiscono la nostra sopravvivenza, obbligandoci quasi coercitivamente a fare una serie di cose quando siamo in pericolo, in pratica ci obbligano a "reagire". Le immagini restano codificate e ci vuole tempo prima che riusciamo ad orientarci con la nostra ragione e volontà in modo da poter comprendere cosa succede e imaprare ad agire anzichè reagire soltanto. Così, le varie Lune rappresentano una serie di "esperienze" che noi possiamo comprendere, infatti, quando noi leggiamo la Luna nel tema di un soggetto, leggiamo il tipo di codificazione interna, non certo la madre o le donne esterne delle sua vita, ma i suoi "impriting" che, in qualche modo ritrovano anche parti che il soggetto stesso, riconoscerà come esterne. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 18/07/2007 09:29:04 |
E bravo Arcangelo, discussione estremamente interessante e promettente.
Mi coinvolge molto perchè mi rendo conto che, tuttora , tendo a colorare la realtà in maniera molto soggettiva. Lo facevo già da bambina, dotata di grande fantasia e particolarmente smaniosa di crearmi un mondo più interessante rispetto a quello circostante. A tutto ciò hanno contribuito non poco mia madre e la nonna (sua madre), che viveva con noi. Eravamo una famiglia numerosa, non certo benestante, quattro figli da tirar su, ma loro ci facevano sentire "speciali". Ricordo con piacere la passione di entrambe per i racconti, le storie che ci raccontavano, vere e di fantasia. Poi le commentavamo tutti assieme, ognuno con le proprie riflessioni. Ho sempre provato un enorme piacere, anzi un bisogno, di capire a fondo quel che mi interessa: persone, fatti,.. Ogni tanto, specie dai partners che ho avuto, sono stata accusata di voler fare la psicologa scavando e scavando... beh, è vero! però mi sembra di azzeccarci. Solo che, effettivamente, alle volte esagero nell'idealizzare. Non so se è questo il termine esatto, non intendo "idealizzare" nel senso di attribuire troppa positività, bensì troppa consistenza. Rendo persone e fatti più importanti e densi di quel che sono. Questo perchè non mi piacciono la banalità, la piattezza. Ho un paio di buone amiche che sono come me e con le quali, ogni tanto, ci riserviamo la nostra seratina: pensieri intimi e "filosofici", desiderio e volontà di scrutarci dentro fino in fondo. Ogni tanto, però, ..altrimenti diventa pesante pure per noi! Beh, in conclusione, ritengo di avere un mondo interiore abbastanza ricco che ha proprio bisogno di essere esternato. Anche se trova soddisfazione solo negli scambi almeno alla pari. La mia Luna è nei Gemelli Un saluto a tutti ed un bacio a Lidia, Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 18/07/2007 13:32:36 |
Per me la luna è stata spesso una prigione, e una difesa, una capacità capricorniana di gestire il mondo senza essere mai me stessa.
Ma volendo molto efficiente, pratica. Luna capricorno. Il più delle volte i pregi di una luna capricorno all'interno di una progetto sbgliato, non mio. Le esplosioni sono state necessarie. Ora il punto è farla diventare un'allaeta alla realizzazione della vera me, è ciò che voglio più di tutto. Ricomponendola nei vari aspetti che fa: opposta a saturno in 7a, entrambi quadrati a plutone in 10. Volevo dire anche che la mia luna è congiunta al nodo nord. E credo anche, anche se qui non se ne parla, alla luna nera. un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 19/07/2007 09:42:52 |
care amiche,
la rappresentazione della Luna è la rappresentazione dei nostri bisogni più profondi e di come riusciamo a soddisfarli. L'archetipo che sta dietro.. ovvero la colorazione del segno ci spiega bene quali sono i nostri bisogni: è indubbio che una Luna in Pesci abbia bisogni diversi da una Luna in Capricorno ed è interessante cogliere questo, perchè ci dà delle sfumature importanti su come possiamo riuscire a rispondere a questi bisogni. Per una Luna Pesci, il bisogno di sognare, di nutrire il lato fantastico, di andare oltre a ciò che è tangibile, travalicare costantemente il confine tra la realtà e il sogno, sono fondamentali e quindi, bisogna in ogni caso, trovare nella propria giornata uno spazio da dedicare a questa Luna che vuole indubbiamente la sua parte. E' chiaro che per una Luna in Capricorno il bisogno più impellente è quello di non dipendere, di sentire di poter essere padrona della propria anima senza legami invischianti che la trattengano. Per questo è in grado di soddisfare prima di tutto ai suoi bisogni materiali, in modo da non dover chiedere o dipendere; però non sarà solo questo perchè per essere veramente ciò che desidera dovrà imparare a vivere le sue emozioni, non trattenendole e non negandole.. proprio perchè saranno loro a dirle di cosa dovrà nutrirsi. Dovrà imparare a vivere le relazioni senza controllarle o gestirle per paura di soffrire: questa è la sua prima dipendenza. Poi, i bisogni si coloreranno anche dei pianeti che toccheranno la Luna e li ci daranno un'altra lettura di come sono state vissute le cose. Se ci si è avvicinati al proprio archetipo, oppure se lo si è sconvolto. Potremmo fare una carellata delle varie Lune e dei vari aspetti in modo da vedere più in profondità questo lato della vita. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 19/07/2007 10:08:49 |
Cara Lidia, la luna capricorno sì può essere materiale.
Più di tutto la sento ambiziosa e con volontà di gestire. Ma quello che credo che sia più importante è l'anima. E che l'anima diciamocosì la conduca a occuparsi delle cose giuste. Con le persone poi forse pian piano si addolcirà...! un saluto affettuoso, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 19/07/2007 15:21:49 |
Cari amici,
partecipo volentieri alla discussione parlando della mia luna in sagittario che ha varie contaminazioni legate agli aspetti ma da quello che ho capito adesso parliamo esclusivamente della luna, vero ? Allora luna in sagittario in II (con venere e sole ma non congiunti). Tanta, tanta, tanta immaginazione intesa come sostanziale impossibilità di vivere il contingente senza spazi di libertà che possono essere semplicemente leggere dei bei libri o dedicarmi alla mia passione astrologica o comunicare con voi del sito, sostanzialmente ho bisogno di sentire dentro di me la possibilità di spaziare anche solo con la mente, di non avere limiti o impedimenti. Vi saluto Lara |
a cura di ARAL |
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del 19/07/2007 16:25:30 |
cara Lara,
tuttavia, la Luna in Sagittario in IIa ha anche bisogno di avventura, di aprire quel territorio nel quale sta a nuove conoscenze che non siano quelle tradizionali. Ha anche a mio avviso il bisogno di scrivere, narrare, raccontarsi.. questo può tranquillizzarla emotivamente. Si nutre essenzialmente di diversità, di incontro con culture diverse e con filosofie di vita diverse, con materie diverse dal comune. Se la utilizzi così, creerai dentro di te un territorio di stabilità emotiva che ti sarà utile anche nel quotidiano. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 19/07/2007 19:39:08 |
Cara Lidia,
certo l'interesse verso il lontano e l'inconsueto c'è sempre stato nella mia vita, fa assolutamente parte di me (c'e anche il sole e venere in sagittario) ma credimi che la collocazione in II (di tutti e tre) fino ad ora, e dubito che potrà cambiare, mi costringe comunque a vivere questi interessi in contesti assolutamente rassicuranti e "familiari" altrimenti la paura mi blocca. Per quanto riguarda lo scrivere pensa che negli anni in cui ero molto in difficoltà, quando brancollavo nel buia alla ricerca di risposte e senso, ho scritto tantissimo di ciò che sentivo che provavo, era un continuo scrivere che mi permetteva di dare un pò d'ordine al caos che sentivo dentro, scrivevo e poi quando finivo il quaderno lo buttavo via perchè non era importante per me ciò che scrivevo ma l'atto stesso dello scrivere.Adesso sento molto meno il bisogno di scrivere perchè per fortuna il caos l'ho superato, comunque è stato un grande sostegno. Un saluto Lara |
a cura di ARAL |
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del 19/07/2007 23:05:19 |
posso ritornare al post e tra voi..si parla della luna..
Quindi la luna è l'imprinting ricevuto, prima collettivo (nella memoria) e poi personale dalle figure femminili (se ho capito bene). sebbene io faccia fatica a condividere,e spesso non mi senta in grado per vari motivi, so che è giusto anche sperimentarsi e imparare anche dai propri errori..non ci sarebbe crescita senza sbaglio e sperimentazione. provo quindi a descrivere la luna. Questa luna non è proprio nel suo domicilio, essendo in capricorno. mi sento un pò duretto a volte, e spesso non mi sembra di poter godere appieno del lato emotivo..quasi che l'abbia scartato per sentirmi più forte, più distaccato, non so se comprendete. so che alla lunga è una GROSSA (per me) deprivazione emotiva che spesso lascia un pò di tristezza e di opportunità non colte. mi dà fastidio questo. in quanto alla luna come posizione, è in prima casa, e spesso mi viene detto che ho un comportamento a volte "lunare", che tendo a sognare, che non mi arrabbio mai (cosa che secondo me mi danneggia un pò - ho anche nettuno in prima ) non saprei proprio come trattarla dato che a volte sembra prendere e togliere l'ambizione, in un'oscillazione continua. L'imprinting materno è stato senza dubbio di quel genere; di certo non abbiamo avuto uno splendido rapporto, e risento ancora di alcune mancanze affettive; però non vorrei come al solito lagnarmi eccessivamente di quello che è stato ed è stato ricevuto..so che il tempo in cui posso agire è soltanto il futuro, e non senza fatica devo vedere dentro di me..a volte trovo spesso giustificazioni per ciò che vorrei essere ma non sono. |
a cura di ARCANGELO |
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del 19/07/2007 23:26:21 |
quello che spesso mi chiedo è: ma per dissolvere, rendersi conto, riconoscere i propri modelli e i propri schemi, (a proposito :si ricevono tutti in modo acritico da piccoli?) c'è possibilità di seguire un percorso di consapevolezza fino in fondo? di cambiare i propri schemi seguendo la propria verità osservando anche i lati che si possono apprezzare negli altri, cambiandosi in meglio?
sebbene l'emotività e il sentire più profondo non abbia un percorso razionale, c'è un imprinting che è immutabile o è possibile migliorare il tiro per stare bene con sè stessi? spesso provo a comprendere che il mondo e le persone che mi circondano sono un campo di prova per i miei modelli e le mie idee, e che ciò che riscontro al di fuori di me è soltanto ciò che vedo e ciò che ho introiettato. vivo nella realtà che conosco, ho le mie opinioni su ciò che sento, ricevo feedback dalle persone in base a quello che sono..e quindi ricevo segnali e li mando in base a ciò che percepisco. mi trovo a pensare che spesso quando litigo con una persona litigo con me stesso, con una parte di me che non accetto, o con una cosa che non mi piace. se fossi più conscio di ciò che c'è e di ciò che provo, non posso essere in disaccordo con ciò che riconosco "diverso" da me, perchè è unico come riconosco di essere io. allora mi chiedo se l'imprinting sia "destinato", e me lo devo tenere,o se la sua capacità di grandi proporzioni mi consenta di trovarmici dentro e comunque rendermi consapevole di ciò che provo. e di sapere il perchè di ciò che facciamo. ed eventualmente di integrare nuove conoscenze e modelli di comportamento. non vorrei tenere troppe bende sugli occhi, e volevo sapere anche da questo confronto cosa ne pensate. mi sento vicino alle persone che hanno risposto, ed è bello condividere significati e argomenti. arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 20/07/2007 09:40:58 |
Ciao Arcangelo,
ho letto con attenzione i tuoi posts e mi fa piacere risponderti. Personalmente, sulla base quindi delle mie esperienze di vita, sono giunta alla conclusione che si può e si dovrebbe uscire dall' imprinting se questo non è aderente e confacente al nostro modo di pensare e di essere. C'è chi ci riesce prima e chi dopo...dipende dalle possibilità, dalla libertà, dalla determinazione, dalla maggior o minor chiarezza di idee,...dalla capacità e volontà di guardarsi dentro e chiarire. Trovo molto utili questi confronti che si fanno qua sul Forum e, come dici te, anch'io mi sento vicina alle persone che vi partecipano. Buon giornata, a te ed a tutti Costanza |
a cura di COSTANZA |
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del 20/07/2007 14:28:09 |
Caro Arcangelo,
non ti seguo proprio tantissimo, nel senso che a volte mi perdo un pò nel tuo discorso (mia culpa !). Provo ad interpretare il pensiero, tu eventualmente correggimi: con questa luna capricorno (magari se puoi, metti i tuoi dati ) ti senti un pò chiuso in te stesso, non riesci ad aprirti come vorresti, ti senti inibito e ti stai chiedendo se tutto ciò farà sempre parte di te o se è trasformabile ? Se è così, credo che sicuramente ci sia spazio al cambiamento non nel senso che il sentire di una luna capricorno possa trasformarsi nel sentire di una luna pesci ma in base a ciò che ho imparato da Lidia, una luna capricorno ha delle cose da spviluppare come appunto l'autonomia ma è anche una luna che nell'infanzia si è dovuta difendere chiudendosi e ora da adulto DEVI proprio darti la possibilità di aprire questo canale, anche semplicemnte cominciando con la musica, l'arte o semplicemente permettendoti di ascoltarti, di sentire ciò che si agita dentro di te senza censurarlo. Evidentemente credo che si tratti di un percorso di consapevolezza che durerà tutta la vita. Ti saluto Lara |
a cura di ARAL |
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del 20/07/2007 14:35:38 |
caro Arcangelo,
la Luna in Capricorno, contrariamente a quanto si scrive sui testi, è una luna molto sensibile e proprio per questo ha dovuto "rimuover" la sua sensibilità cercando di "sentire" meno in modo da soffrire meno. In ogni caso, è una Luna che dovrà, come ogni cosa toccata da Saturno o dal capricorno, ritrovare la sua fragilità in modo che questa possa essere fatta crescere, fino a diventare una reale sensibilità. Ho spesso detto che c'è una grande confusione tra la sensibilità e la fragilità; molti considerano la prima una vera fragilità. In realtà non è così; la sensibilità è un pregio e conduce all'empatia; la fragilità emotiva deriva invece è un meccanismo di difesa che tende ad emettere vibrazioni in eccesso in modo tale da proteggersi dal vero sentire. Un altro meccanismo di difesa applicato alla Luna è invece il blocco emotivo, che consiste nell'elevare la soglia di percezione in modo da non reagire troppo. Sono in partenza per Padova ma continuerò il discorso. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/07/2007 15:47:13 |
Per me questa luna capricorno, è un vero problema. E lo è tanto più che è opposta a saturno in cancro in 7a, sempre alla ricerca di conferme.
C'è anche la doppia quadratura di entrambi a plutone. Anche nel momento del mio strutturarmi è successo questo. Un automatismo, un non sapere di no, e voler per forza chiedere, quando nulla c'era da chiedere, mi ha riportato nel passato e in quello che non voglio della mia vita. Tutto quello che non voglio ce l'ho di nuovo. La vedo come una doppia ferita. Luna capricorno che si è schermata per difendersi. E al tempo stesso molto desiderosa in realtà di amore. Dall'altra parte saturno in 7a in cancro bisognoso e richiedente verso gli altri. Si crea una situazione di immobilismo emotivo ed esistenziale molto forte, se non integro gli opposti. Entrambi sono opposti a plutone. Insieme alla luna ho il nodo nord. Credo che i miei errori siano anche un modo di fare concessioni a mia mamma. Sono restata senza il mio progetto, e quindi senza niente, e così è facile ridiventare senza forma e identità. La congiunzione del nodo nord alla luna in 1a (con credo anche la luna nera), opposta a nodo sud in 7a dove c'è saturno, ho letto che indica proprio la forte polarità fra l'esserci e il non esserci. E con la luna nera congiunta a nodo nord e luna, ho letto che seguire il nodo sud, fa crollare in uno stato di informità e non sensatezza ancor più forte. Se non imparo a integrare e gestire seriamente queste polarità, non posso camminare da sola. Invece voglio. un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 20/07/2007 17:39:25 |
Ciao Arcangelo.
Il tuo parlare di percezione, di realtà, di feedback mi ha riportato alla memoria qualcosa di me (o meglio del mio lucidissimo e contemporaneamente confusissimo modo di percepire) di molti anni fa, proprio come diceva Aral all'inizio (anche io ho una quadratura Mercurio-Plutone)! Non so se ho capito bene, ma mi sembra che tu voglia distinguere meglio cosa c'è di tuo e cosa c'è dell'altro quando guardi la realtà, e anche cosa nasce da una tua natura specifica e cosa invece è "predeterminato", quando ti relazioni con l'esterno e quando definisci "a parole" la realtà o i sentimenti... Ho capito bene? ... se la curiosità che avevi riguardava questo, posso dirti che, anche se a volte sembra che una verità non esista, non è affatto così. Il mondo non è solo un'interpretazione personale. La realtà è complessa. Le parole sono limitanti e soprattutto noi umani tendiamo a "mentire" moltissimo a noi stessi per svariati motivi ... è così che ci si perde! Si possono avere grandissime differenze percettive (Luna) e moltissime differenze nel descrivere ciò che si è percepito (Mercurio? Giove?), ma se non si mente si può comunicare e capire l'altro, magari con un certo sforzo, ma senza quella grande confusione che ti impedisce di distinguere se quello che provi lo provi davvero oppure è una proiezione o chissà cos'altro! ... è molto difficile non mentire a se stessi! Spero di non aver condiviso riflessioni per te inutili (infondo la mia Luna è in Vergine ed ha sempre un po' bisogno di sentirsi utile e di mettere ordine!!!) Un abbraccio! Stefania |
a cura di STE |
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del 20/07/2007 17:50:51 |
...dimenticavo!
Credo sia molto importante anche capire profondamente e imparare a dare valore prima di tutto a come si è. Solo dopo aver fatto chiarezza su CHI sei (senza chiederti se va bene oppure no che tu sia così!)puoi uscire dai "condizionamenti" e proseguire il cammino di crescita interiore ... Per me, fortemente ancorata a terra e smaniosa e terrorizzata dall'Universo è abbastanza difficile, ad esempio! Ciao! Stefania |
a cura di STE |
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del 20/07/2007 18:28:45 |
Cara Ste,
ho letto che hai la luna in vergine, mi piacerebbe che ne parlassi un pò perchè è la luna di mio figlio. Se ti va ti leggerò con piacere. P.s. mi sa che tu hai interpretato al meglio il pensiero di Arcangelo, poi lui ci darà conferma. Ciao Lara |
a cura di ARAL |
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del 22/07/2007 00:07:47 |
cari amici,
è vero che esiste anche una realtà oggettiva, tuttavia, nessuno di noi può coglierla, in quanto, il nostro principale apparato di decodificazione delmondo è Mercurio che però è incredibilmente viziato da parzialità in quanto predisposto ad un sacco di problemi legati alla percezione. Per noi sarebbe fantastico avere una percezione corretta; tuttavia non è così, ognuno di noi ha una percezione selettiva e per di più, sulla percezione si innestano un sacco di meccanismi di difesa, a seconda della struttura personale e della relazione con il mondo esterno e la cultura. Purtroppo, Mercurio è un pianeta personale che, per di più, interpreta, in quanto le informazioni entrano sotto forma di imput che vengono decodificate e poi codificate in immagini, suoni, ecc. Questo già presuppone un filtro. Cerco di spiegarmi: se una persona ci piace, noi tendiamo automaticamente e vederlo con un'ottica positiva; se uno ci sta sulla gobba, ogni cosa che dice o fa viene ingigantita, al punto da dare ai suoi comportamenti intenzioni che magari il poveretto non ha. Questo a dimostrazione di quanto sia difficile essere obiettivi, eppure noi tutti siamo convinti di esserlo, eppure, più siamo coinvolti e meno lo siamo e più rischiamo di "stra-vedere" o di "non vedere". I pianeti che si legano a quelli personali tendono a darci una lettura dei meccanismi di difesa che abbiamo impostato ma che, inevitabilmente hanno limitato, falsato o bloccato la nostra percezione. Ad esempio, Saturno tende sempre a "togliere" qualcosa.. ad ottundere, a farci sentire o vedere qualcosa in meno, rispetto a quello che c'è e., di conseguenza, si soffre meno, perchè si restringe la visione o l'ascolto. Nettuno, tende a metterci anche ciò che non c'è; in genere si vive illudendoci e creandoci una realtà che potrebbe non esserci assolutamente, ma che, tuttavia, ci serve per difenderci, per fuggire da un mondo troppo difficile e privativo. Ad un certo punto, i due mondi si confondono fino a non riconoscere più ciò che esiste veramente e ciò che abita il nostro mondo soggettivo. Con questo intendo dire che bisogna distinguere tra "convenzione" e Mercurio sicuramente rappresenta le convenzioni condivise che ci permettono di capirci quando parliamo e ci esprimiamo, dalla realtà, che invece è quella porzione che noi vediamo, ovviamente legata al nostro modo di essere e ai nostri filtri. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 23/07/2007 08:02:32 |
Caro Arcangelo,
inizio col dire che la Luna in prima casa è sicuramente interessante ma quasi "esagerata" in quanto, la prima casa investe tantissime energie poichèciò che sta li' entra direttamente in contatto con la "persona". Una luna in prima significa che sei molto vulnerabile emotivamente, contrariamente a quando vorrebbe la Luna in Capricorno che detesta essere esageratamente sensibile perchè questo intacca il suo rapporto con l'indipendenza tanto sognata. Tuttavia, se la Luna è li', vuol dire proprio che è importante per te.. sentire, anche se questo non vuol dire automaticamente "reagire". Indubbiamente nel tuo percorso ti è richiesto di diventare solido "emotivamente parlando" pur non perdendo la tua sensibilità.. del resto accentuata e ribadita dal Nettuno in prima: vuol dire che è qualcosa di fondamentale per te. Tuttavia, la prima è sempre troppo reattiva e quindi tu dovrai imparare ad auto-osservarti cercando di vedere a "cosa" reagisci. Gli imprinting sono sicuramente molto coercitivi nella prima parte della vita, quando non possiamo fare altro che reagire a ciò che si muove al nostro interno. Gli archetipi sono coercitivi quanto gli istinti.. hanno il compito di farci sopravvivere psicologicamente e quindi ci spingono a certe reazioni. Dipende moltissimo dai meccanismi difensivi che sono stati messi: ad esempio, nel tuo caso è interessante il fatto che potrebbero esserci due situazioni quasi alternative: la Luna in capricorno tende di suo a difendersi eliminando i bisogni. Vuol dire che siccome non c'è modo che essi vengano compresi e soddisfatti nel modo in cui si desidera, allora si finisce col negarli: in pratica, Capricono e Saturno dicono: " se non posso avere gratificazione, per non vivere una frustrazione continua, nego il mio bisogno, lo rimuovo, e, per reazione divento indipendente.." tipico è "non ho bisogno di nessuno". Il punto però è che il bisogno ovviamente rimane, ma va via un po' di sofferenza, la si attutisce e, in un certo senso, si diventa più duri... ci si indurisce e si crea una corazza attorno all'antico bisogno. Questo permette una "falsa indipendenza emotiva" che richiederà un giorno di occuparsi. La Luna Nettuno invece usa altri meccanismi di difesa: possono essere di due tipi: il primo consiste nel diventare "ipersensibili ed iperemotivi" e questo è il caso del bambino che trova soddisfazione solo quando è in stato di fragilità, di paura o di malattia: Sperimentato questo diventa la sua modalità di avere attenzione; tipico è di quelle persone che "non possono fare un sacco di cose perchè sono troppo sensibili"; non possono sentire urlare, non possono vedere soffrire, non possono vedere il sangue,ecc. Si proteggono quindi da un sacco di cose che non sanno affrontare. Però Luna Nettuno ha anche un'altra modalità che è quella di "occuparsi della fragilità altrui", anche in questo caso, il bambino ha percepito così tanto caos interno nella madre, da rischiare di andare in tilt, per cui ha soccorso emotivamente la madre per garantirsi la propria sicurezza, evitando così di vedere la sua fragilità, anzi, proiettandola totalmente fuori ed ottenendone, in cambio, un senso di forza e di potere non comune... quello del "salvatore". Risultato: queste persone dovranno sempre avere qualcuno da salvare poichè, in caso contrario, dovrebbero cominciare ad occuparsi della loro fragilità. Nel tuo caso, gli schemi saranno mischiati, oppure uno ha preso il sopravvento sugli altri. Tuttavia, per cambiarli, occorre occuparsene. Le dinamciche psichiche hanno bisogno di "riconoscimento e di essere onorate" dopo di che possono anche accettare di trasformarsi. E' esattamente come quando dobbiamo occuparci di un istinto che non ci permette di vivere all'altezza dei nostri ideali.Dobbiamo vederlo, riconoscerlo, capire cosa vuole da noi e dargli alternative.. La tua Luna è anche "creativa",magari puoi mettere molte delle sue velleità nelle parole, nella poesia, o in un quadro o nella musica.. Questo ti permetterà di avere più chance nella vita quotidiana. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 23/07/2007 08:10:57 |
Csri amici,
sul tema della "rappresentazione" vorrei suggerire uno spunto di discussione: quando noi siamo piccolissimi siamo dotati dei nostri archetipi, ma non abbiamo ancora alcuna rappresentazione del mondo esterno, e dobbiamo ovviamente cominciare ad introiettarlo. Tuttavia ciò che introiettiamo è la rappresentazione o meglio, la "descrizione del mondo" che ci passano i nostri genitori, è qualcosa di "filtrato" da loro, dai loro meccanismi di difesa, qualcosa che loro ci passano come "realtà". Questo qualcosa ci permette di "convenzionarci" su un qualcosa che è condiviso, ma niente affatto reale. La descrizione del mondo, è una roba Mercuriale.. che ci dà dei parametri che ci sono utili per codificare e, in seguito decodificare le cose ma è qualcosa che forma anche i nostri "filtri" che non sono necessariamente giusti, ma sono le lenti attraverso cui noi abbiamo imparato a vedere, nominare, distinguere e memorizzare. In seguito, questi parametri, col tempo diventano veri e propri schemi, quelli che gli inglesi chiamano "pattern of behaviour" schemi di comportamento.. perchè diventano automatici e continuano a permetterci di leggere il mondo con quel filtro. Ma è una convenzione questa che ci permette di assestarci su una pseudo realta' che non è detto che sia vera. Che dite? Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 23/07/2007 08:17:27 |
Concordo peferfettamente con la descrizione data sulla luna capricorno che nega i bisogni per non soffrire, e l'eccessiva e emotività, volubilità, sensibilità e difficoltà di conservare l'intimità del proprio mondo, importantissima e fondamntale nella vita a eancor più in certi momenti della vita, della luna in 1a casa.
Anch'io ho questa configurazione. Nettuno no, anche se comunque cong. all'asc. Un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 23/07/2007 12:40:29 |
Ciao Aral!
Che bello ritrovarsi anche qui! Ecco quello che posso dirti della Luna in Vergine (considera che sono una cancerina e che la mia Luna è congiunta a Giove) Nonostante sia un pianeta in caduta la sensibilità è grande, anzi direi che nell'infanzia c'è un po' di ipersensibilità. Io sono stata una bimba parecchio permalosa: con un enorme senso del dovere, una forte necessità di "fare le cose per bene" e rendermi utile, ma di conseguenza piuttosto vulnerabile di fronte a qualunque osservazione negativa. Un'altra caratteristica della Luna in Vergine secondo me è l'incapacità di accettare i naturali fallimenti dell'apprendimento: la Vergine vuole saper fare "tutto subito perfettamente"! Non sopporta bene le frustrazioni di essersi impegnata a fondo senza aver avuto un riscontro positivo immediato, perché legge la "non riuscita al primo colpo" come una "non-capacità" personale. Credo che ci sia una sovrapposizione tra ciò che si sente e ciò che si è capaci di fare per gli altri. Come spesso ha detto Lidia, è molto difficile (da piccoli impossibile!) distinguere il dentro e il fuori: qualunque aspettativa esterna viene vissuta come una propria aspettativa e questo è a lungo fuorviante. Un'altra cosa: ciò che mi fa stare peggio, anche ora da adulta, è il sentirmi inutile, soprattutto nei confronti di familiari. Penso che la Luna Vergine sia molto bella, ma è molto difficile viverla bene da bambini, perché ti fa essere troppo timido e insicuro, cresci con la convinzione che tutti siano migliori di te ... semplicemente perché guardi solo fuori e non dentro! Sicuramente contribuisce a dare un'intelligenza analitica, però è molto concentrata sul presente, quindi non aiuta ad avere una memoria a lungo termine. Su come ho vissuto la figura materna potrei dirti ben poco perché mia madre è meglio rappresentata dalla congiunzione con Giove e dalla mia decima casa. Del segno della Vergine ha solo l'aspetto molto ordinato e un'attenzione estrema(per me un po' soffocante!)all'abbigliamento dei figli. Un saluto! Stefania |
a cura di STE |
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del 23/07/2007 13:15:54 |
Cara Lidia, la tua perfetta distinzione tra la percezione necessariamente soggettiva della realtà e la realtà stessa mi sarebbe stata indispensabile verso i 16 anni, quando "mi persi" studiando filosofia al liceo!
Improvvisamente iniziai a chiedermi se esistesse davvero la realtà! Il mio Mercurio in Gemelli da sempre è ... intasato di informazioni (le vuole tutte!), inoltre è stimolatissimo: ha un sestile con Saturno (in Ariete/3^ casa, quindi è curioso, selettivo e egocentrico!), è in quadratura con Urano e Plutone (in Vergine/8^, quindi ha squarci di futuro e di inquietudini che, come dei flash, disturbano la visione del presente, ed esigono un'impossibile analisi di TUTTE le alternative immaginabili!), infine ha un quinconce con Nettuno (Scorpione/10^, quindi si perde completamente nella navigazione attraverso realtà parallele in cui tutto è fattibile) Bhe, tornando con la mente a quel periodo, mi sono sentita di rassicurare Arcangelo (che mi sembra molto "nettuniano", ma che con una Luna di terra avrà sicuramente bisogno di conciliare gli opposti, come è successo a me!) volevo rassicurarlo, dicevo, sul fatto che è possibile relazionarsi con l'esterno senza troppa inquietudine, proprio in virtù di quelle "convenzioni" a cui noi diamo, nel quotidiano, la patente di realtà condivisa. Certo è vero che è tutto soggettivo, ma per me ad esempio questo è sempre stato chiaro, però mi terrorizzava, perché ad un certo punto mi sono chiesta a che scopo comunicare se ciò che partiva da me, già distorto dalla percezione, arrivava distorto dalle parole e se anche il feedback era distorto!! Il problema era esattamente di capire se ci fosse un "terreno comune", un "linguaggio comune" per capire (tradurre!) e farmi capire dagli altri. Questo linguaggio comune c'è ed è indispensabile! Avere una buona consapevolezza delle convenzioni che utilizziamo per relazionarci credo sia tanto utile quanto avere coscienza della soggettività della percezione. Almeno, così è stato per la mia esperienza! Grazie, sempre, per le riflessioni che stimoli! Un abbraccio Stefania |
a cura di STE |
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del 23/07/2007 14:39:10 |
Se però la luna in 1a indica eccesso di sensibilità e soprattutto emotività non trattetunuta e sensibilità nel sesno di percettività, dovrebbe in teoria aiutare a salvaguardarsi di più e a farsi meno male. Io da questo punto di vista sono un vero disastro.
Se dovesse dire che neo ho fatta una giusta negli ultimi anni non saprei dove trovarla. E questo per impulsività ecc. Con questa luna bisogna stare doppiamente attenti a non confoderla con quel povero sole e con il suo progetto!!! un saluto a tutti, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 23/07/2007 15:32:57 |
Cara Lidia cari amici,
Volevo intervenire sullo spunto suggerito da Lidia sul tema delle rappresentazioni della realtà. Devo dire che per me stabilire un rapporto "sano " con la realtà è stato un processo lungo e molto doloroso. Come avevo accennato all'inizio di questa discussione nel periodo dell'adolescenza e per parecchi anni la mia percezione della realtà è andata completamente in crisi. Non capivo più cosa era giusto e cosa era sbagliato cosa era vero e cosa falso, io esternamente vivevo come un automa andavo a scuola ecc ma dentro di me ero nel caos totale. In quegli anni di dura elaborazione ho infine capito che l'origine di tale caos era da trovarsi OVVIAMENTE nella mia infanzia dove purtroppo la percezione e la comunicazione della realtà era falsata. Credo che il punto dolente (tra gli altri) era che mio padre si era proclamato l'uomo perfetto (intelligente, colto, mai coinvolto dalle emozioni) e cominciando da mia madre per tutti noi questa era la realtà. Così da questa mia prima idealizzazione sono passata ad una deduzione "ovvia": se lui era perfetto e non mi amava (era freddo e distaccato e questa era stata la mia conclusione di allora) era perchè io ero IMPERFETTA e indegna d'amore. Considerando che la mia era una famiglia molto isolata, non avevamo grandi contatti con l'esterno questa realà falsata non è mai stata messa in discussione da nessuno e per me era IL MODELLO con cui vivevo la realtà nel mondo, quindi, per esempio per lui le emozioni erano debolezze da nascondere e dato che per me era l'UOMO PERFETTO cosa dovevo farnene io con le mie emozioni ??? e via di questo passo... Sostanzialmente ho passato anni a rielaborare dentro di me la figura dei miei genitori e piano piano ho cominciato a ristabilire dei nuovi equilibri. Evidentemente tutto ciò si legge dal quadrato mercurio capricorno a plutone e forse il trigono di mercurio a saturno è quello che mi ha permesso di non diventare "pazza", di mantenere un certo ancoramento con la realtà, di non perdermi del tutto. Oggi per me la percezione della realtà non può mai essere superficiale, non posso fare a meno di guardare oltre le apparenze. Via abbraccio Lara |
a cura di ARAL |
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del 23/07/2007 17:55:55 |
Cara lidia, ho riletto la descrizione della reattività della luna in 1a. e quello che hai scritto.
Grazie, perché è molto utile. Reattività e' una giusta parola. dà percettività, ma anche la volubilità lunare e il reagire facile, senza controllo. Dà facilità a distrarsi e superficialità sia verso l'interno di me che l'esterno. La reattivvità è davvero forte. Mi è successo così in molte situazioni molto importanti in cui era necessario il massimo autocontrollo da parte mia. Vi si aggiunge l'opposizione a saturno. Una volta chiusa mi chiudo in me. E questo è il problema, perché la chiusura permane nel tempo. Cioè dentro di me nel rapporto che ho con me e nelle possibilità che mi do. Senza controllare questo non posso crescere. Con questo meccanismo ho perso tutto. Insieme anche a marte urano credo, mercurio quadrato a marte ecc., saturno in cancro in 7a ecc. Insomma devo imparare a fare i passi giusti con grande disciplina. Qui solo la coscienza, ora un po' obnubilata, mi può aiutare. grazie mille, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 23/07/2007 22:52:29 |
Ciao Lara!
Con il mio Mercurio quadrato a Urano e Plutone e il sestile di Saturno, condivido quasi completamente la tua esperienza! Il mio genitore ... "poco chiaro" è stata la mamma, che dichiarava di detestarsi, ma che ci rendeva impossibile avere un comportamento diverso dal suo, in ogni piccolo dettaglio. Che diceva di essere brutta, ma che riconosceva la bellezza in caratteri somatici precisi ai suoi (inconsapevolmente! ... ma io me ne accorgevo ... e purtroppo fisicamente ero il suo opposto: di conseguenza mi sono sempre vista orribile!!!) Un abbraccio Stefania |
a cura di STE |
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del 24/07/2007 08:36:03 |
L'ultima cosa riguardo luna capricorno cong. al nodo nord.
Mi viene da pensare che significa che quello che voglio fare mi dà la direzione nella mia vita. Contemporaneamente non so se sul nodo nord pesa lemotività di questa luna nel senso comuqneu di un forte contatto con gli altri. Qualsiasi sia la attività che svolgo. E' possibile? un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 08:49:53 |
Su mercurio:
mi piacerebbe avere un mercurio più saldo in grado di dare più facilmente forma alla realà che voglio per me. E' in cancro, quindi ondivago e suscettibile, tende a muoversi nelle varie dimensioni temporali con grande facilità e richiede perciò una guida ferrea se voglio andare nella giusta direzione. E' in 8a e quindi introspettivo verso di me e verso gli altri. Anche involontariamente guardo "giù" per capire. Sestile a plutone e trigono a nettuno e all'asc. La realtà come la vedono i miei occhi dovrebbe essere fatta di cose belle, magari antiche, ricche di storia, che hanno cose da dire e da raccontare. A volte mi bastano i libri. A volte però il mio sole leone vuole più luce e un progetto più solare che contenga, certo, questo mercurio. E' opposto a giove in 2a. Forse integrandoli meglio riuscirei a mettere insieme il desiderio di libertà e novità che c'è in me e la mia percettività che ha bisogno anche di profondità e di senso. Mercurio è anche quadrato a marte: molti errori, colpi di testa, insofferenza e irascibilità per quello che non mi torna o che mi fa arrabbiare. E grande difficoltà a stare zitta. Non so se anche quadrato a urano: molta insofferenza anche qui, immaginazione e mente vigorosa, ma che si spenge anche altrttanto facilmente. un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 09:56:30 |
cara Chiara,
la Luna in prima casa è incredibilmente sensibile, ma anche troppo vulnerabile in quanto si interroga in continuazione chiedendosi se ha fatto bene o se ha fatto male.. Questo, perchè è in Capricorno e quindi, particolarmente attenta al tema dell'inadeguatezza e della mancanza. Direi che devi imparare ad amarti di più.."sentire" molto, non può essere uno svantaggio, ma deve diventare una informazione che aiuta a crescere e per farlo, bisogna perdonarsi gli errori. Tutti facciamo errori: sono questi che ci aiutano a capire e a fare esperienza e anche a sapere cosa va bene e cosa non va bene per noi. Colpevolizzarsi e biasimarsi è un modo per tenersi lontani da sè. Pensa se queste due cose tu le facessi ad un'altra persona: questa non potrebbe far altro che allontanarsi, perchè si sentirebbe inaccettata e in una condizione di abbassamento di autostima. Perchè lo fai continuamente con te stessa. Prova a pensare a cosa hai di bello e di interessante.. alle cose che hai fatto e che sono state positive. Vuoi provarci e dire a tutti noi le tue qualità? Un bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 24/07/2007 12:43:56 |
Cara Lidia, grazie per la tua risposta.
Questo crollo è avvenuto perché avvenuto in un momento di cambiamneto importante che forse ingigantisco - pluone quadrato al mc- ma era solo un primo passo per me. Solo che un piccolo errore mi ha fatto chiudere come un riccio e regredire tanto.Questo mi ha buttata molto giù, ho spento la luce per l'ennesima vbolta, e proprio il mio comportamento con me è cambiato on me stessa. Con una serie di pessime conseguenza. Ho fatto sì cose che i sono piaciute nella mia vita, quello che ho stufiato ecc., ma credo proprio di aver bisogno di cambiare e strutturare qualcos'altro. Ti ringbrazio molto per la tua risposta, un abbraccio, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 12:45:55 |
Chiedo scusa per tutti gli errori di trascrizione.
chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 13:37:38 |
Cara Chiara,
leggo spesso i tuoi interventi ed è chiaro che in questo periodo stai soffrendo molto. E' probabile che ti senta confusa e smarrita ma se forse riesci a dirci a grandi linee cos'è che ti turba tanto potresti sentirti meglio, magari potremmo aiutarti dal momento che non siamo coinvolti come te dalla situazione. Provaci Un abbraccio Lara |
a cura di ARAL |
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del 24/07/2007 13:46:34 |
Cara Stefania compagna di sventura,
è stata dura eh!! Se penso a quegli anni di grande confusione mi meraviglio di come sto bene adesso, di come ne sia uscita integra. In realtà ho dovuto uscire di casa e sposarmi per poter vedere (comunque dopo anni di elaborazione) i miei genitori veramente per quello che sono. Mi ricordo che ad un certo punto sono arrivata ad un bivio e sentivo che dovevo scegliere tra la "verita" che mi proponeva mio padre e negare me stessa, o scegliere me, l'imperfetta, la stupida, l'indegna d'amore e andare avanti per la mia strada. Ho scelto me e ce l'ho fatta. Ora non odio nè più me stessa e nemmeno lui, ma che fatica !!! Comunque, cara Stefania, credo che questa esperienza in qualche modo ci dia anche la misura della nostra forza, ricordiamocelo quando saremo in difficoltà !! ciao Lara |
a cura di ARAL |
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del 24/07/2007 14:24:30 |
care amiche,
è vero, la sofferenza è brutta per tutti, è qualcosa che resta dentro e con cui conviviamo a lungo. Tuttavia ad un certo punto bisogna affrontarla e riconsocere che, non solo non ci ha piegati, ma spesso è li' a garantirci la forza per aver retto in condizioni veramente difficili. Questo va tenuto in conto e quando ce ne rendiamo conto che ci voleva più forza a resistere che non a ribellarci, allora possiamo anche onorarla e congedarci da lei, ricordandoci che ci è servita tanto, ma che ora possiamo farne a meno. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 24/07/2007 15:13:06 |
Se sono ancora in tempo vorrei portare anch’io la mia esperienza, nello specifico quella di una Luna Nettuno.
Vorrei più che altro capire perché non mi sono trovata molto nelle descrizioni fatte da Lidia di questa Luna, mi sa che sicuramente c’è dell’altro sotto. Io ho una Luna Gemelli in casa settima, congiunta a Giove, in trigono a Plutone in Bilancia in decima casa, in sestile a Venere e a Marte, tra loro congiunti in Ariete in quarta casa, e a Saturno in Leone in ottava. Per finire è quadrata al MC che si trova in Vergine e Nettuno dalla prima in Sagittario oppone sia la Luna che Giove. Provando ad analizzare il tutto…dunque, secondo me non ritrovo perfettamente le dinamiche di una Luna Nettuno da Lidia descritte perché è una Luna su cui sono presenti molti altri aspetti, quelli appunto che ho riportato. Sono molto sensibile ed emotiva, verissimo…però non lo sono a tal punto di bloccarmi o non fare qualcosa per paura di o per altri timori. Riconosco che nei momenti di difficoltà il fatto di avere l’attenzione degli altri in qualche modo mi dà sicurezza, ma non per questo mi adagio o mi faccio compatire e resto ferma. Mi colpisce molto la fragilità degli altri, questo sì…ma sono altresì consapevole dei miei limiti e dei timori che a volte ripongo nel rapporto con gli altri, e qui – in questo settore intendo, quindi in casa settima – credo si trovi tutta la fragilità della mia Luna. Per quanto riguarda mia madre, non l’ho mai vista come una persona fragile o confusa…anzi, lei è sempre stata molto determinata e nonostante Plutone sia in decima non l’ho vissuta mai in modo opprimente, credo quel Plutone rappresenti più l’immagine che io ho di lei, e cioè il pilastro della mia famiglia senza il quale tutto si sgretolerebbe. Oltre ad essere il genitore con cui vado più d’accordo in un certo senso è come se fosse anche un modello di vita. In tutto questo credo abbia molta importanza il rapporto esistente nel mio tema tra Luna Plutone e Saturno. Spero di aver contribuito in modo corretto, un saluto a tutti. |
a cura di SONIA |
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del 24/07/2007 16:25:42 |
cara Sonia,
grazie per il tuo contributo. Certo, quando un archetipo come la Luna fa tanti aspetti, è sempre difficile comprendere cosa dare all'uno e cosa dare all'altro. Indubbiamente, la Luna Plutone è anche sempre simbolo di una madre potente, una donna che "affronta qualsiasi difficoltà" uscendone quasi rigenerata.. è l'immagine di una persona che dà il meglio di sè nella difficoltà.. Il rapporto poi con Saturno la rende forte, autorevole ed efficiente: una persona su cui si può contare.. Forse Nettuno è riuscito a mitigare un po' questa forza, accordandole anche sensibilità e capacità di empatia che, del resto, ha anche Plutone, anche se a volte viene fuori anche il lato un po' drammatico. Tutte queste cose le hai anche tu.. e, al limite devi cercare di usarle bene anche dove la tua mamma non è riuscita perfettamente. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 24/07/2007 18:39:35 |
Cara Aral, grazie per il tuo messaggio.
E anche a quello di Lidia che dice cose vere. E' che mi sono un po' confusa fra varie cose. Il momento della croce sui segni fissi -nel frattempo ho scoperto che si chiama così in astrologia- è stato durissimo e e dentro continuavo ad anelare ai miei deisideri che aspettavano, aspettavano e a quella che vedevo come la mia vera me. A un certo punto ho rifiutato questo percorso che evidentemente invece era necessario per mettere un punto fermo. Posso solo dire che durante questo corso interminabile, di esserne uscita davvero spenta. Poi per motivi molto diversi fra loro, ho cominciato a combattare contro questa cosa come una pazza. Ho dato briglia scioglia a ogni rabbia, paura, ho temuto di stare rivivendo dei momenti vissuti in passato e che non era giusto e di qua e di là, e altri motivi fra cui idee fisse e automatismi verso alcune persone, poi il terrore di aver perso la libertà ecc. Insomma il peggio del peggio. Non mi sono controllata per niente. Non ho voluto accettare quello che avevo capito. Lottavo contro una decisione e bisogno inconsci di un po' di stabilità e serenità e di ritrovare un centro, anche se non proprio quello che desideravo. Era necessario per fermarmi evidentemente. Sììì non ti dico le corse in macchina che sembravo posseduta, invece di starmi a ascoltare e darmi una bella calmata. Era tutta una reazione. Invece fermarmi era un mio bisogno, anche se passando da qualcosa che mi faceva letteralmente senso. Ho buttato tutto all'aria e così ho dovuto fare altre cose che mi hanno solo fatto perdere tempo e confondermi di nuovo con l'angoscia, quando la mia mente ormai faceva affidamento giusto o sbgaliato che fosse- su quello. Quando poi è arrivato il momento giusto, per cercare finalemnte di andare oltre e strutturare qualcosa di diverso in cui credevo/credo, ho risbagliato, anche qui per vari motivi, forse anche proprio per la mancanza di centro che mi ero tolta. Questi errori mi hanno ributtato indietro. E così è tornato proprio quello contro cui ho fatto la lotta. Tutti errori di crescita, in ritardo. Più o meno questo è quanto. un saluto, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 18:59:46 |
Eppure, giuro!
Credo nell'evoluzione. un saluto a tutti, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 24/07/2007 20:33:50 |
Cara Chiara,
ti vedo veramente tanto confusa e non offenderti se te lo dico, ma anche un pò contorta (ne so qualcosa, lo sono stata anch'io in passato). Ovviamente non ho esattamente capito cosa sia successo ma credo che ad un certo punto bisogna chiudere con ciò che è stato, forse hai sbagliato ma ora devi andare avanti, certo devi capire cosa non è andato nel verso giusto e perchè ma non ha senso continuare ad arrovellarti sugli stessi errori all'infinito. Ti vedo molto ripiegata in te stessa e questo a volte ci impedisce di vedere le cose nella loro giusta prospettiva, se solo provi ad alzare un pò lo sguardo, a guardare un pò più lontano forse potresti scorgere un pò di luce in questo periodo buio, potresti scoprire che magari si, hai sbagliato ma magari anche che certe cose dovevano andare così per farti capire qualcosa. Cerca di trovare un senso in ciò che è accaduto al di là delle tue presunte colpe, questo è un lavoro costruttivo che puoi fare, gli autoflagellamenti non servono a niente se non a farti deprimere sempre di più. Ti abbraccio Lara |
a cura di ARAL |
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del 24/07/2007 23:02:12 |
E' vero Aral, hai ragione e grazie per la franchezza.
Forse non voglio davvero vedere lo sbaglio e credo di sgamare in questo modo. La contorsione è dovuta invece al fatto di essere stata molto tempo con tanti pensieri in attesa, credo. grazie di nuovo per la tua risposta, cercherò di essere più diretta, mentalmente, non mi fa che bene. Anzi benissimo. ciao, chiara |
a cura di CHIARA |
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del 25/07/2007 15:02:08 |
eccomi di nuovo tra voi..ho letto le risposte con cura, facendomi qualche appunto e mettendomi a ragionare un pò (per quanto una fastidiosa febbriciattola da poco e il caldo potessero permettere/ Indagine: anche da voi i termometri stanno per rompersi? glab)
Dal punto di vista dello zodiaco, i pianeti sono appunto i "filtri" attraverso i quali si compone l'intiera visione di vita, da quel che ho capito.E questo accade nei vari settori (come vediamo l'amore, come ci rapportiamo con ego, sessualità, conquista, fiducia, ecc) Che non è la visione di mercurio, la sua codificazione, poichè a quanto sembra è la nostra codificazione più intima che rende comprensibili i segnali all'esterno. E' il coordinatore, se ho compreso bene. e inevitabilmente, c'è il condizionamento, poichè la maniera di raggruppare le informazioni è un codificare condizionato a suo modo. Appare quindi la disposizione planetaria come quel mosaico e quel disegno simbolico che ci appartiene;ora, una domanda. Allo scandire dei transiti, un pianeta o un altro metterà l'accento su un punto particolare dello zodiaco, ponendo definite necessità che si sentono "impellenti" per la "sopravvivenza psicologica dell'individuo" permessa dagli archetipi in movimento. quindi quella persona vorrà (o almeno sente incidenti in quel momento) proprio quei transiti che toccano quei pianeti. c'è connessione intima tra l'individuo e i transiti del momento. A questo punto,può capitare che ciò che lo porti a fare e rivisitare idee sotto un punto di vista di un particolare transito, provochi indifferenza e oblio i momenti precedenti? faccio questa domanda perchè spesso non riscontro continuità tra una mia fase di vita e un'altra. e questa ambiguità va a momenti. c'è sempre qualcosa da imparare ,tuttavia non comprendo questo aut-aut. Dev'essere probabilmente la mia particolare situazione planetaria di questi tempi un saluto, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 25/07/2007 15:56:53 |
i modelli ricevuti da nostra madre e da nostro padre in un età nella quale non abbiamo ancora sviluppato una capacità critica, vengono poi riproposti per tutta l'esistenza, ed è sempre una sorta di condizionamento, piccolo o forte che sia, giusto?
mano a mano che cresciamo, e che ci rendiamo conto di quali sono i condizionamenti ricevuti, o perlomeno di quali sono le visioni di vita dei nostri genitori e dei loro modelli che ci hanno passato (i quali derivano in parte anche dai loro ascendenti -in senso biologico- familiari / "significato dell'eredità collettiva familiare") ci rendiamo sempre più consci di quali siano i modelli che abbiamo dovuto accettare. e vedere che, solo riconoscendoli e manifestandoli, abbiamo una scelta. Come nel caso della mia luna in capricorno in prima, che va manifestata e compresa: ha bisogni (indipendenza) ma necessita di integrazioni (accettare la propria sensibilità) proprio perchè ha delle parti non sviluppate. in questa comprensione sta molto del libero arbitrio, non trovate? il condizionamento risulta essere molto più sottile se un aspetto è portato alla luce, capito e integrato. anzi, diventa punto di forza. in questo caso allora, se il bisogno lunare viene manifestato e compreso, si è più liberi dall'istinto irrazionale che porta a colorare il resto del tema? Tuttavia questo percorso è forse il più lungo e il più nobile, il più misterioso, il più impegnativo, e il più gratificante per sè stessi. soprattutto per non raccontarsi bugie. come dice ste, se si dice chiaramente all'altro/a ciò che si prova, senza mentire o indugiare su schemi, si può arrivare ad una effettiva chiarezza di sè, senza farsi proiezioni, voli pindarici, e soprattutto dubbi infondati. trovo tuttavia che questa chiarezza derivi soprattutto da una conoscenza di sè, che solo la comprensione e l'esperienza possono concedere, e che l'individuo può e ha il diritto di concedersi. il trovarsi addentro alle sue condizioni e non por dito per cambiare la situazione può forse essere utile per un individuo che è già al massimo della sua consapevolezza, ma penso sia assai raro. un saluto,arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 25/07/2007 16:12:11 |
..apro una piccola parentesi per costanza: anch'io ho spesso l'abitudine di "psicanalizzare" le partner! (le persone in generale) forse è il sole in gemelli 6a, o la sensibilità luna capricorno-nettuno 1a che deve esplorare e sentire per sapere in anticipo e "controllare", farsi un'idea di ciò che potrebbe succedere?
tu come la vedi? aspetti psicanalitici nel tuo tema? da me, ahimè ho anche una configurazione forte di saturno e plutone in 10 che accentua il voler controllare.. almeno l'asc in sagittario fa tutto questo con l'entusiasmo della scoperta un saluto, arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 25/07/2007 16:58:13 |
caro Arcangelo,
comincio con il rispondere alla tua prima domanda e poi continuerò magari in più puntate. Certo, i pianeti sono i nostri filtri, direi i nostri "complessi psicologici", più o meno riconosciuti.. in effetti, alcuni tratti insiti nella nostra psiche possiamo non averli mai contattati e quindi saranno proprio i transiti a portarceli, per così dire, sotto il naso e farceli vedere. Personalmente credo che i transiti si attivino al momento giusto, in concordanza con i cicli planetari che scandiscono crescite e cambiamenti più legati al ciclo collettivo. I transiti di cui tu parli, sono solitamente quelli di Urano e di Nettuno che, in modo diverso, agiscono producendo cambiamenti notevoli in modo diverso (in quanto hanno energie diverse) ma hanno la prerogativa di spingerci verso nuove direzioni (Urano), in quanto i suoi transiti coincidono, o meglio attivano dentro di noi particolari antenne che ci permettono di cogliere le opportunità che in altri momenti della vita non vediamo. Questo ha lo scopo di dirigere e ridirigere le energie senza troppo ripensare a ciò che è stato. Nettuno invece possiede un vero "effetto obliante"; il suo scopo è infatti quello di portarci a ridimensionare, a dare nuovi valori e priorità.. e quindi, spesso proprio attraverso una sorta di "lento dissolvimento", ci porta a non trascinarci dietro troppe cose, così, per viaggiare più leggeri e per evitare gli aggrappamenti al passato che non solo non servono,ma spesso ci inducono a rimpianti e rivangamenti. Nettuno è il re dell'Oblio e quindi, dopo un suo transito ci accorgiamo che un sacco di cose se ne sono andate, ma senza quel senso di perdita che invece attiene a Plutone.... semplicemente, non ci sono più, ma non hanno neppure importanza, perchè al loro posto, ci sono altre priorità.. più consone con la visione allargata e il senso di partecipazione che Nettuno desidera da noi. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 27/07/2007 00:31:54 |
caro Arcangelo,
io credo che l'aspetto psicoanalizzante possa essere sicuramente appartenente alla VIa casa, tuttavia, ci vogliono sempre componenti vergine o scorpione, perchè i Gemelli si stufano, anche se possono essere indagatori per "poter conoscere" meglio una persona. Infatti, il desiderio di analizzare può avere dietro motivazioni diverse e, sicuramente, quel Plutone e Saturno in Xa casa danno un forte bisogno di controllo che, magari hai ereditato dalla mamma. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 31/07/2007 07:30:31 |
Cari amici,
continuando il discorso sulle nostre rappresentazioni, vorrei dire che, rispetto a cià che dice Arcangelo, noi non siamo solamente ciò che abbiamo introiettato, nel senso che noi, anche sul piano fisico - quando siamo ancora in stato embrionale - siamo costretti a ricapitolare tutte le strutture di tutte le forme da cui deriviamo. Noi, infatti, siamo prima monocellule, poi strutture semplici, pesci, rettili, anfibi e poi finalmente mammiferi, riproducendo ogni volta la nostra storia. Sul piano psicologico è la stessa cosa; noi siamo costretti a ripercorrere le strade che l'inconcio collettivo e familiare ha messo in piedi e, su di esse, si costruirà la nostra individualità futura. Indubbiamente, l'oroscopo personale mantiene tracce della nostra famiglia, a dimostrazione che ci sono radici da cui proveniamo che possiamo considerare un po' il "lascito" dei nostri antenati. Del resto, lo stato di continuità è assicurato da questo continuum tra passato, presente e futuro in quanto noi siamo parte di vari sistemi: il primo è l'universo, poi via via scendendo arriviamo al nostro pianeta, alla stirpe umana, alla razza e, infine, alla famiglia che è il sistema a cui spesso facciamo riferimento in quanto è quello di cui sentiamo l'appartenenza. E' impensabile non tener conto dell'importanza di questa situazione senza la quale noi non saremmo nati. In terapia familiare si dice che ogni singolo individuo esprime la forza dei suoi predecessori, nel bene e nel male. Questo, ovviamente non vuol dire che noi siamo "obbligati" ad esprimere pari pari le loro energie, ma questo riguarda il MODO, non il tipo di energia. Infatti, quando parliamo di potenzialità guardando un tema natale, non ci riferiamo certo alla modalità con cui esprimeremo quelle determinate energie, ma alle energie stesse. Non mi stancherò mai di ribadire il concetto che l'oroscopo non ci dirà mai COME ci esprimiamo, ma bensì il tipo di enegie che sono in gioco; l'aspetto più personale sta proprio nel COME, nel modo in cui ci impossessiamo nel nostro potenziale e di cosa ne facciamo di personale. Se così non fosse, tutte le persone nate nello stesso giorno, sarebbero uguali. Non tutti quelli che sono nati lo stesso giorno di Martin Luther King hanno avuto la sua stessa statura spirituale e morale, anche se avevano certamente lo stesso potenziale alla base. Dobbiamo abituarci all'idea che così come da qualche parte è codificato il DNA con il suo patrimonio di milioni di Geni, da qualche parte è anche codificato il nostro DNA PSICHICO con tutto il patrimonio degli ARCHETIPI che, a loro volta sono poi intrecciati in un determinato modo nelle singole famiglie, come se, al di là del nostro Se' individuale, vi fossero radici ben più antiche e profonde che possiamo considerare un Sè che si porta dietro il nostro clan. Così, ciò che accade in ogni singolo membro familiare, finisce per influenziare - consciamente o inconsciamente - l'intero sistema. Se così non fosse noi non potremmo leggere nulla del sistema familiare da cui originiamo, mentre invece il tema natale è prodigo di informazioni di ciò che giunge dalla famiglia anche se, per correttezza noi dovremmo sempre ricordare che, ovviamente, si tratta pur sempre del modo in cui noi abbiamo COLTO determinate istanze che ci sono trasmesse, quindi, anche in questo passaggio, vi è sempre qualcosa di personale che viene inserito. Il piano personale è dunque un "a priori", nel senso che anche noi, quando facciamo la lettura di un archetipo, non siamo totalmente vergini,ma abbiamo dentro dei codici che già influiscono sul COME andiamo a decodificare e poi a codificare. E' complesso il discorso, ma, sicuramente se io ho una Luna Saturno è vero che ho letto e percepito il "materno" attraverso gli occhi un po' freddi e duri di Saturno, ed è vero che sono influenzata dal mio Saturno nella lettura di mia madre e che Saturno può rappresentare il mio COMPLESSO, tuttavia, poi se io vado a vedere magari il tema di mia madre, scopro che lei è saturniana e che magari è Capricorno e quindi, capisco che le due radici si sono in qualche modo intrecciate, anche se possiamo avere conferma che mia madre aveva poi dei suoi tratti che io ho colto con minore intensità che pure le appartenevano. Così, non siamo esclusivamente il frutto di ciò che hanno messo dentro i nostri genitori perchè nessun bambino nasce come una lavagna bianca, in quanto sicuramente si porta dietro un retaggio suo personale che deriva dalle vite precedenti oppure da memorie che ha colto dall'inconscio collettivo che, comunque, sono già al suo interno e sulle quali, il vissuto individuale andrà ad installarsi. Jung sosteneva che la nostra ANIMA è un oceano, uno spazio in cui il tempo non gioca alcun ruolo, o in ogni caso, non quello che noi crediamo. Così, possiamo vedere come, attraverso gli archetipi planetari, cogliamo qualcosa dall'inconscio famigliare che è nostro, ma che tuttavia, apparteneva magari anche a nostro padre o a nostro nonno e magari, a noi tocca il compito di dover "sanare" qualcosa che non è stato ancora sanato. Tantissime volte ho visto il Plutone in 4a casa rappresentare una sorta di "potenziale autodistruttivo" ereditato dal padre; ma è vero anche che quella distruttività magari era la modalità espressa dal padre che non era riuscito a risanare il suo rapporto con quel particolare tipo di energia e, come conseguenza l'aveva usata in modo negativo; il figlio erediterà quel tipo di "predisposizione" il che vuol dire che dovrà lavorarci su in modo da poterla usare in modo creativo, ereditando quindi anche il potenziale che il padre non aveva usato: il potere personale e le reali autentiche motivazioni che possono aiutare ad utilizzare le energie di rinnovamento dell'intera stirpe paterna in modo creativo e, in un certo senso, liberando anche il padre dal suo fardello. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 06/08/2007 15:34:17 |
volevo scrivere una cosetta....posso? non datemi della presunzione vi prego! ho capito che nelle dinamiche di marte e giove c'è spesso quel meccanismo di sentirsi infallibili. e quindi voglio solo mostrarvi il mio pensiero, senza moralismi o sofisticatezze..così com'è
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a cura di ARCANGELO |
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del 06/08/2007 23:43:56 |
Saggia è lidia, illuminanti, temperate e fini le tue parole..
all'inizio di questa discussione,i dubbi prolificavano e si contorcevano fra loro, chiedevano riconoscimento;ma grazie a voi ho trovato un pò più di pace, in questo cercare. Il passato è successo, è stato ed è stato presente. ora non è più, poichè esiste solo il presente: il futuro è ancora di là da venire, e il passato è ricordo. tuttavia, come dice lidia, il passato deve essere ricordato, ma in una dimensione dove esso non possa fare male, ma ricordarci semplicemente la nostra storia, e se necessario, anche come abbiamo resistito e sopravvissuto alle avversità. il modo in cui esso deve influenzare il presente, è di riflessione e presa di spunto del buono e delle opportunità che troviamo in ogni istante, codificando ciò che ci circonda (Mercurio) anche grazie a ciò che abbiamo vissuto. riconoscendo il passato e dandogli un posto, esso non ha la possibilità di infiltrarsi nel presente, poichè esso non si può "mischiare" se ha già un posto ben chiaro dentro di noi. e influenza quindi in maniera minore la percezione, dandoci maggiore possibilità di scelta sul futuro,figlio del presente. Se esso influenza il presente, continuiamo a ripetere schemi già accaduti, ripetendo il ciclo e trovandoci invischiati; ma poichè il presente è la nostra dimensione d'animo,sempre in movimento (come i pianeti lo sono con i transiti) non vi è momento immutabile,ma solo cambiamento. cambia il modo di vedere le cose: per cui una cosa può sembrare "passata" o vecchia perchè non è più. è il cambiamento del modo di vedere che dà la concezione di mutamento e del passare del tempo. secondo me è per questo che si etichettano "passate" le persone anziane, perchè apparentemente il loro modo di vedere non rispecchia il presente. ma c'è una convenzione per stabilire cosa è presente per ognuno di noi? un'etichetta che coniuga tutti i presenti? la concezione di tempo risulta così individuale, come lo è il percorso e come lo è la percezione.(tocchiamo il punto di partenza) sebbene la realtà esista, intesa come quella dimensione di materia e di causa ed effetto all'infuori di noi, c'è tutta una percezione nostra di essa, che seleziona solo gli aspetti che comprendiamo e non la totalità. e quindi in ogni stilla di presente c'è anche passato e futuro, c'è ogni modo di vedere che influenza, una nostra percezione che vive e codifica, in ogni momento che svolgiamo. ma tale momento è scandito dall'impressione della realtà, che colora il resto. e il modo di vedere essa non ha confini: nel giovane si può celare un vecchio, nell'adulto un bambino, nel vecchio un adolescente. è il modo di vedere, la visione della vita che disegna, che imprime ed esprime. così come in ogni bambino c'è già il vecchio, in ogni seme c'è già il disegno del tipo di albero che diventerà, in ogni tema natale c'è il TIPO di energie che sono e saranno sue. ma la modalità di espressione e di uso sono individuali. così, per ogni persona che vuole modificare la sua percezione in divenire, deve vedere il tipo di futuro che vuole vivere rapportato con il passato, chiedendosi se la sua visione del passato permette un certo tipo di futuro. poichè in ogni momento si vive passato e futuro, ed essi sono inscindibili dal presente, convivono intrecciati. è per questo che solo dando una propria interpretazione e un proprio riconoscimento al passato si possono realizzare nel presente riflessi del futuro che si vedono già perchè già elaborati. non c'è passato, non c'è futuro, non c'è presente, c'è il flusso e la convivenza di un cammino che integra e riconosce le esperienze come uniche insegnanti. le parole sono ponti, creano, le dottrine stimolano la ricerca, ma il viaggio lo si compie con la propria partecipazione e percezione di ciò che si vive. La codificazione diventa così uno strumento, mentre la convenzione è la regola che si è abilmente inventata per trovare senso comune, per comunicare. ma le parole stesse non trovano espressione da sè, ma si legano filo a filo alle cose da esprimere, spesso falsandole poichè la totalità della sensazione viene sempre un pò perduta nell'espressione a parole, viene diretta verso una meta ben precisa perchè per ogni cosa c'è una parola, ma come si può esprimere la totalità a parole? L'infinito in matematica non è rappresentabile, neanche con i numeri. viene rappresentato con un simbolo, che se si guarda bene è simile al tao. Nella convenzione, nella selezione che è parte dell'influenza propria della percezione, la direzione verso ciò che si cerca e si è selezionato acuisce lo sguardo verso il punto cercato, ma perde paesaggio e vista verso il tutto, perde fuoco. ad ogni fascio di luce che si orienti verso un punto, il resto si abbraccia al buio. si vede, sì il punto in un dettaglio mai visto prima (possiamo pensare alla 6a casa), ma si perde contemporaneamente la visione del resto. Nel romanzo Siddharta di Hesse, il protagonista vive sotto l'educazione di Brahmini e dei loro precetti, per poi decidere che non è la strada maestra, poichè non gli consente di trovare l'Unità col tutto, e soprattutto viverla . Prova così la strada per la spersonalizzazione dell'Io, la quale dovrebbe concedere la pace e la percezione del tutto: si unisce a degli asceti e pratica in assoluta povertà la disciplina dell'essenzialità. ma i momenti in cui sostava il Non-io erano effimeri, e non duravano a lungo. Si distolse anche da questa disciplina, vagando e incontrando per la sua via vari maestri di varie dottrine diverse, ognuno con qualche conoscenza da dargli. Ma l'ultimo grande insegnamento lo ebbe dall'ascolto del fiume: mai uguale ma sempre lo stesso, imparò ad ascoltarlo. e vide e sentì in esso tutto insieme,tutte le voci, tutti i dolori, tutte le mete,tutti i desideri,tutta la gioia, tutto il bene e il male, tutto il mondo. e se non si legava a nessuna voce, se non impersonava il proprio Io con nessuna di essa, poteva udire tutte le voci e il canto, il tutto, l'unità, risuonante come la perfezione, un'unica parola. all'inizio siddharta continua a cercare, a praticare, a cercare l'essenza, spersonalizzare, a concludere, a laconizzare. cerca anche di lasciare fuori l'Io, di non sentirsi, di obliarsi, di mandare fuori la propria percezione. ma il più grande insegnamento lo ebbe quando non cerco di disconoscere il proprio io e di dimenticarlo, ma di trascenderlo e non legarlo con nessuna con le voci che udiva, poichè la sua voce era una della totalità e come tale necessitava della sua espressione come le altre in modo definito (si può riconoscere uno dei significati della 12a casa). nessuno mi ha risposto, così ho scritto.. arcangelo |
a cura di ARCANGELO |
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del 30/08/2007 23:05:24 |
Caro Arcangelo,
hai perfettamente ragione, infatti, il punto non sta nel dimenticare o nll'eludere l'Io ma nel trascenderlo, nel vedere cioè ciò che c'è oltre l'Io. Questo è il compito. In effetti spesso si leggono cose demenziali. Si legge che l'io deve morire. Falso, senza Io non c'è esperienza: è lui che legge, è lui che interpreta ed è sempre lui che fa esperienza.. Senza Io si cade dentro ad una psicosi in cui non vi è neppure separazione tra noi e gli altri. Trascenderlo vuol dire riconoscerlo, ma sapere che non è la sola istanza che sta nella nostra psiche.. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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