IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: accettari |
Ciao a tutti i lettori di questo forum. Vorrei sollevare una questione che mi tocca moltissimo. Nella vita, soprattutto dagli psicologi, ma l'ho spesso letto anche in questo forum, si consiglia agli altri di "accettarsi" per vivere meglio, di accettare anche i propri difetti. Io sono ben conscio dei miei difetti e ve ne sono alcuni che trovo veramente odiosi: del tipo, spesso provo invidia per i miei colleghi di lavoro e provo una sottile ( CHE SCHIFO! )soddisfazione, per non parlare di godimento se qualcuno ha degli inciampi o dei problemi. Oppure, sempre nel caso dei colleghi, mi ritrovo a fare pettegolezzi vari che possano mettere in buona luce me e in cattiva luce loro, anche se il tutto fatto in maniera "apparentemente degna". Altro difetto e' che non riesco a tenere la bocca chiusa e mi ritrovo a raccontare in giro fatti altrui. Soprattutto questo mio aspetto e' quello che riesco a controllare di meno: mio dio, e' davvero piu' forte di me. In una parola, in conseguenza di questo mi faccio davvero schifo anche se una mia cara amica mi ha fatto sempre notare che si tratta di difetti purtroppo molto comuni. Sto provando a studiare il mio tema di nascita per capirci qualcosa. A questo punto vorrei chiedere, ricollegandomi con la parte iniziale del mio discorso, quando parlate di accettarsi, di accettare la propria parte oscura, come sembrano invitare a fare alcuni aspetti, cosa intendete?
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a cura di marco |
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RISPOSTE |
del 26/06/2010 19:17:42 |
Ciao Marco, accettarsi significa prendere coscienza dei propri difetti ed essere consapevole delle conseguenze che i nostri difetti possono provocare sugli altri ed assumersi tutte le responsabilità.
Se poi i nostri difetti non ci fanno stare male e non provocano grossi fastidi con la società che ci vive intorno, ancora meglio, se godi delle st.....te che fai beh, non credo che ti possano mettere al muro e fucilarti, dipende sempre dalle reazioni delle persone che ti stanno intorno, se vedi che le persone che ti stanno vicino cercano di evitarti come la peste allora devi capire tu se ti fa piacere il loro comportamento o se ci patisci. Quelli che descrivi sono sentimenti che, come dice la tua amica, molto comuni, ci sono persone che si accettano e si giustificano dicendo: sono fatto cosi... altre che cercano di capire come mai provano quei sentimenti e cercano di porvi rimedio lavorandoci sopra ed elaborandoli in maniera produttiva. Secondo me c'è differenza fra prendere coscienza dei difetti ed accettarsi senza fare niente, è come scoprire di avere l'influenza e non mettersi a letto. Ti faccio l'esempio: se una persona è invidiosa e si accetta, può cercare di capire da che cosa le nasce l'invidia, forse nasce da una limitazione personale, da una scarsa volontà di impegnarsi di più, da pigrizia, da indolenza...., allora dovrebbe impegnarsi per fare meglio ed ottenere quei risultati che hanno suscitato l'invidia. I pettegolezzi: come mai si ha bisogno di mettere in cattiva luce gli altri? forse c'è una scarsa valutazione di se e si pensa che anche gli altri non ne abbiano nei nostri confronti... e allora si ha bisogno di mettere in cattiva luce gli altri pensando che la luce splende per noi? Accettarsi vuole dire che ci siamo capiti ma ci dà anche la possibilità di migliorarsi. ciao |
a cura di MARGHERITA |
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del 26/06/2010 20:13:30 |
Caro Marco, ho fatto teatro per alcuni anni e ammetto che i personaggi che mi hanno sempre affascinato e che desideravo interpretare erano quelli stronzi e un po' malefici... Che noia i buoni e il buonismo!!! ...Non se ne può più!! Hai mai pensato di esorcizzare quello che senti attraverso attività/tecniche teatrali?
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a cura di KLA |
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del 26/06/2010 21:22:47 |
Adesso ho capito perchè con me facevi la stronza....
Ma sotto sotto ho sempre sentito che sei una dolcissima Pesci ... Sei bellissima ....! :-) senza nome |
a cura di SENZA NOME PER KLA |
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del 26/06/2010 21:46:11 |
Arabello, piantala, con te sono stata fin troppo buona a dar retta a te e alle manipolazioni delle tue personalità multiple alias personaggi/pseudonimi. ...Magari con la tua esperienza potresti dare qualche consiglio a Marco, che ne dici?
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a cura di KLA |
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del 26/06/2010 22:01:56 |
Si chiama paranoia,ci si sente perseguitati...da uno sconosciuto !!
Io sono geloso di questo "arabello" ...chi è ?? |
a cura di PER KLA |
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del 26/06/2010 22:34:30 |
...Come volevasi dimostrare... (e qui chiudo).
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a cura di KLA |
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del 26/06/2010 22:41:01 |
Che fai?
Ti arrendi ? Dai...... Coraggio...! Non arrenderti mai....!! :- )- Avvicinati al mio..Cuore !! |
a cura di PER KLA |
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del 27/06/2010 11:47:58 |
Grazie mille a tutti delle risposte, sopratutto a margherita, che ho trovato molto pertinente nella sua risposta e grazie a kla.
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a cura di MARCO |
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del 30/06/2010 08:47:41 |
Volevo dire a marco che è lodevole questo suo outing circa il proprio comportamento, probabilmente lo cambierai
Lo sai io sono la vittima sacrificale di 'quelli come te'! Non puoi capire che caspita ho patito per le maldicenze e le invidie, sono arrivata anche a convincermi di aver sbagliato veramente. Ho visto persone al funerale di mia madre che non erano venute nei momenti di gioia (tipo matrimonio, a cui erano regolarmente invitate, e con gioia)che volevano probabilmente vedermi piangere da anni hai ragione a mettere in dubbio il concetto di accettarsi, se è dannoso per gli altri un nostro difetto non va accettato, va cambiato! allora i serial killer pure si devono accettare?? io personalmente non ho sperimentato tanto l'invidia quanto la rabbia come reazione appunto legata ai comportamenti ingiustificati ed ingiusti di altri. |
a cura di FIORDILILLÀ |
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del 30/06/2010 21:16:06 |
Mi da' dolore leggere quello che scrivi Fiordililla' e sono contento di essere capace di provare dolore e dispiacere per gli altri, almeno serve a controbilanciare gli altri aspetti negativi del mio carattere. Non so se riusciro' a cambiare, lo spero. Credo che la mia personalita' dovra' fare un salto di qualita' su piu' livelli per riuscirvi. E' paradossale, e certo nn lo dico per sminuire il negativo che c'e' in me, ma credo che difetti come i miei dimostrino che l'uomo e' davvero un animale sociale. A volte capisco gli eremiti, quella che puo' sembrare la scelta assurda e molto difficile di allontanarsi dagli altri e' in realta' un modo davvero molto proficuo per non cadere in tentazione... spesso mi ritrovo a pensare alle circostanze che mi spingono a pensare e agire in negativo e mi sembrano cosi' forti a volte, cosi' impossibili da gestire, delle prove enormi che non riesco a superare, che mi fanno cadere e cadere in continuazione, facendomi pensare che davvero non cambiero' mai. Penso che finche' staro' in mezzo agli altri non risciro' a cambiare, o forse e' solo un modo per cercare di giustificare la mia debolezza.
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a cura di MARCO |
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del 01/07/2010 20:45:38 |
non so la tua storia, io ho sofferto molto per cause obiettive, ed anche quando non ne avevo ero molto sensibile ai problemi degli altri, (anche se non sono una sdolcinata e neanche una santa anzi fino a qualche anno fa quasi il contrario, soprattutto se venivo provocata)quindi non mi concentravo sull'invidia perchè ero' schiava' di altri sentimenti ed anche molto ingenua per altri aspetti, se mi succedeva qualcosa di bello lo spiattellavo ai quattro venti ma credo che quando uno è molto giovane va bene, penso che sia normale.Però non capivo quando alcune compagne di scuola non venivano alle mie feste o vedevo che erano invidiose per i ragazzi (e rispetto a loro erano anche di meno , cioè io sono stata sempre con lo stesso per tantissimo tempo...)
Alla fine una mia compagna di scuola che aveva una vita molto più facile della mia con la media te lo giuro del 9 al liceo classico e vari ragazzi intorno, genitori tranquilli, insomma un contesto molto più tranquillo del mio, mi confessò con le lacrime agli occhi sui banchi dell'università che mi aveva sempre invidiata e che questo sentimento la stava uccidendo, non ne poteva più e me lo doveva dire, perchè stava troppo male. Dopo anni il suo comportamento comunque non cambiò, al mio matrimonio non è venuta scusandosi con una telefonata telegrafica e quando è morta mia madre che lei mi invidiava tantissimo (perchè diceva che la sua era indifferente e fredda) non mi ha nemmeno telefonato.Comunque isolandosi non credo si risolva molto perchè sfuggiresti il confronto, prima o poi le circostanze ti rimettono a contatto con i punti deboli, anzi l'isolamento porta a rimuginare tanto, secondo me bisogna dedicarsi agli altri, con equilibrio e senza buonismi, bisogba dare il massimo sul lavoro ed essere sè stessi dicendo apertamente quello che non va, i nemici se bisona crearseli bisogna crearseli apertamente. In questo momento penso che sia meglio fare i guerrieri che gli eremiti. a meno che uno non sia , appunto , un asceta, ma i sentimenti negativi e le manipolazioni non dovrebbero sfiorarlo. |
a cura di FIORDILILLÀ PER MARCO |
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del 02/07/2010 10:07:17 |
ciao marco,in che segno hai la luna?che aspetti fa?e venere?
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a cura di LISA |
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del 02/07/2010 10:15:33 |
cara fiordilillà,ti capisco,perché anche io ho subito le "cattiverie" delle persone invidiose nei miei confronti,ho scritto cattiverie tra parentesi perché secondo me sono persone malate che hanno bisogno di uno psicologo,hanno dei problemi di certo,magari di insicurezza personale o boh,io sono diventata insicura di me stessa a forza di subire,come se mi aspettassi sempre di pagare,se non mi meritassi niente mai,non è bello sentirsi così,ho cercato sempre di andare incontro a queste persone perché pensavo io stessa di meritare il male probabilmente,così se una mia amcia era gelosa che avevo un ragazzo ed è successo,mi ha detto perché tu hai il ragazzo e io no?vorrei fossi sola per stare come me,tanto facevo che stavo male e lui mi lasciava,vivevo nella paura,se prendevo un bel voto era gelosa,insomma notavano la mia insicurezza e giocavano su quello,di certo non mi è servito per stare bene,ancora oggi pago le conseguenze,forse devo passare attraverso questo in questa vita per capire qualcosa.
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a cura di PER FIORDILILLÀ |
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del 02/07/2010 12:26:21 |
comunque incide fortemente l'educazione ricevuta.
A me mia mamma da piccola mi faceva sempre notare le sfortune degli altri e mi diceva che non mi dovevo lamentare, così facendo mi ha innescato un inutile senso di colpa che mi ha portato ad assumere più o meno l'atteggiamento che hai tu. In più mi diceva che dovevo capire capire capire quello perchè era senza padre, quella perchè era senza casa, quello per qualche altro motivo.. io pensop che sia giusto capirle quando si comportano così però non è che le si deve frequentare per forza , perchè bisogna seguire e prendere esempio dalle persone positive, mica da quelle negative! Comunque per quanto riguarda Marco bosogna vedere appunto se c'è stato qualcosa che ti ha turbato e fatto sentire molto inadeguato di recente e ti ha fatto sviluppare questa rabbia o se è un sentimento indipendente. Bisogna vedere pure la vita affettiva , è chiaro che se uno sta in un momento brutto soprattutto sentimentale la felicità degli altri ti può fare riaffiorare la tua. Comunque non ti isolare e non ti paragonare. |
a cura di FIORDILILLÀ |
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del 02/07/2010 14:27:56 |
ho la luna in leone trigono a giove e venere in capricono congiunta a marte e mercurio. Certo, credo che questa congiunzione non mi aiuti affatto: sicuramente mercurio congiunto a marte mi rende frettoloso e avventato nei giudizi a favorire ( da parte mia ) la chiacchera incontrollata... sigh! :-(... ah, la luna e' in terza casa, la casa della comunicazione anche, o mi sbaglio?
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a cura di PER LISA |
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