IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Opinioni a confronto |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: identità |
ciao a tutti
spesso sento dire che dobbiamo imparare ad amare noi stessi...accettarci per quello che siamo....ma....se non sappiamo chi siamo ??? Pensavo ad aspetti della luna e del sole con i pianeti esterni....con plutone c'è una parte di noi che è oscura, non ci appartiene e ci può essere un senso di disgregazione.....con nettuno i confini sono indefiniti e può appartenerci un senso di confusione.....con urano la coerenza a volte vacilla....e potremmo sentirci instabili... Mi rendo conto che è un argomento inquietante e complesso...CHI SIAMO NOI.....?? ma voi che avete aspetti del genere cosa ne pensate ?? ciao lara |
a cura di aral |
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RISPOSTE |
del 21/02/2009 09:12:11 |
Cara Lara ,argomento affascinante quello che hai proposto .
La differenza che spesso non percepiamo da cio' che pensiamo di essere e cio' che realmente siamo . Piu' che agli aspetti qui dovremmo fermarci e soffermarci sui pianeti "proiettati" in settima casa . Facciamo un esempio. Troviamo temi che nel loro insieme ed e in maniera netta ci danno una personalita' che non è assolutamente dolce e sensibile eppure all'esterno "sembra" dolce e sensibile,premurosa ;al contrario troviamo temi che "sono" sensibilissimi ,dolci ,premurosi ma che esternamente non appaiono cosi' anzi sembrano il contrario,nascondono dietro una personalita' competitiva e battagliera una personalita' poetica e sensibile . Un argomento inquietante e complesso e dietro chi si sente ed appare dolce e sensibile nasconde la freddezza,il calcolo,l'ipocrisia ,un'Ombra "nascosta" che mai avremmo potuto pensare di esserci . Pianeti dolci e benevoli ,una venere,luna,giove etc proiettati in settima su un fondo ,un tema particolare maschera spesso una personalita' fredda ,calcolatrice mentre un marte ,un urano etc etc,pianeti non di certo dolci e poetici in settima nascondono una personalita' che all'esterno sembra esattamente il contrario di cio' si pensava . L'ombra è dodicesima ma un pianeta in settima proiettata spesso inganna,puo' addirittura mascherare L'ombra di cui non siamo consapevoli . Arabello |
a cura di PER LARA |
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del 21/02/2009 09:36:08 |
Cara Aral, non è facile per tutti conoscere sè stessi, spesso vale la famosa frase che "è più facile vedere il fuscello nell'occhio di chi ci sta di fronte che la trave del proprio occhio".
Il discorso è molto lungo e può dare luogo a diverse discussioni, peraltro alcune già dibattute, il mio pensiero al tuo quesito è che comunque la maggior parte delle persone "si conosce" ma siccome viviamo in una società in cui ci dobbiamo fare spazio tutti, quello che mostra all'esterno è una identità che spesso fa fatica a confrontarsi o ad omologarsi con gli altri. Non vorrei andare fuori argomento, posso farti l'esempio del mio tema e di alcune cose che nella mia vita ho capito nel tempo: in diversi confronti con gli altri mi sentivo dire che sono una persona "superba" ( Saturno e Plutone in Leone) che incutevo "soggezione", nelle colleghe addirittura "paura del mio giudizio" e alcune mi ritenevano "pericolosa" in quanto la mia severità poteva incidere sul loro "modo di lavorare" e sul mio giudizio che potevo riportare ai superiori. Quindi mi ero fatta una fama di "persona da cui guardarsi e stare attenta a "non farsi cogliere in fallo", questo è quello che mi hanno riportato, ma immagino le cose più pesanti che potevano dire di me fra cui "è una serpe, è velenosa, chi si crede di essere,è meglio non lavorare con lei, stai attenta a come ti muovi che lei ti riprende...." spero di avere reso l'idea questo a me non sembrava vero, in quanto mi sentivo invece una persona molto disponibile, incapace di fare del male, ho coperto molte colleghe negli errori e non ho mai riferito nulla ai superiori, anzi, siccome ero coì anche nei confronti dei medici, mi ero creata molte antipatie da entrambi i lati, e...scontri aperti con i superiori. il tutto dipendeva dal fatto che "pretendevo" molta serietà, responsabilità, attenzione.... nel lavoro ed ero "severa ed esigente", per cui facevo la guerra alle persone che ritenevo "superficiali" Ho l'ascendente Vergine ed i pianeti personali in Pesci ma...in 6 casa, il settore della Vergine, come facevo a non essere una "spacca....."? pignola? è inutile che io mi ostinassi a non vedermi come "mi vedevano gli altri" se quello che mostravo di me, ed ogni giorno, era quella parte lì, quella parte che metteva in crisi gli altri per il "controllo" che attuavo al loro lavoro, per la "pretesa" che avevo che la professione venisse "applicata" con determinate regole, che tutti svolgessero i loro compiti con "estrema serietà". Quando ho cercato di vedermi come mi vedevano loro ho capito che facevo la cosa giusta ma esagerando e allora ho "mollato un pò le redini"....ma questo non vuol dire che non avessero già apprezzato anche quelle parti migliori di me. Ecco credo che molte persone dovrebbero cercare di "vedersi" da altre angolazioni per capire alcuni lati del proprio carattere. Spero di non averti annoiata ciao |
a cura di ERSILIA |
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del 21/02/2009 09:47:06 |
E brava Lara,
mi mancava proprio una bella discussione interessante ....io, come sai bene, che ho Sole opposto a Plutone, trigono a Nettuno e Luna quadrata a Nettuno e semisestile a Plutone ...beh ...penso che ne ho di cose da dire in merito, eh? Ma ora devo scappare, per cui ....appena posso interverrò con la mia esperienza, un abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 21/02/2009 09:51:24 |
Intanto però dico che secondo me quello che dice Arabello, cioè di quello che si proietta nella settima, e quindi quello di mostrare qualcosa che non si è è un pò diverso dal non sapere chi si è.
Cioè non è detto che io mi comporti per forza per come non sono, perchè non è che io mi comporto in un modo solo perchè "so" di essere in quel modo ...per cui io distinguerei proprio il fatto di non sapere CHI si è, con mostrare fuori solo una parte di noi o non proprio la realtà di noi, in parte può essere una conseguenza della mancata definizione della propria identità, ma non solo direi ....a più tardi! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 21/02/2009 09:54:50 |
cara Ersilia
certo capisco cosa vuoi dire....ma visto che io sono particolarmente "filosoficonevrotica"....la mia domanda verteva più su CHI SIAMO NOI....VERAMENTE ....???? ....da uscire fuori matti..... Chiaro che forse è una problematica più legata ad aspetti dei luminari con i pianeti esterni.....sono sicura che non tutti si pongono questi quesiti....c'è chi ha un senso di identità forte e definito.....fortunati loro ....!!! Io ho pure nettuno in I....che è tutto un programma.... ....tu cosa ne pensi dell'argomento ??? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 21/02/2009 10:50:42 |
C'è molta ingenuita' nelle risposte che ho letto ;pensare di sapere cio' che si è' senza l'Altro (settima casa),senza il "rapporto" ,il "legame" in termini junghiani con l'Altro è appunto una delle trappole dell'Ombra .
:-) |
a cura di ARABELLO |
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del 21/02/2009 11:14:05 |
....appunto, ARABELLO....
...il LEGAME con l'altro.....ma quando i luminari sono in aspetto con urano nettuno e plutone.... ....i MIEI confini dove sono....dove finisco io e dove inizia l'altro...???? ...Ammetterai che spesso di questo si tratta con questi aspetti.... ....Per esempio abbiamo parlato di rapporti simbiotici....in questo caso non c'è una difficoltà di definire se stessi e si ha BISOGNO dell'altro proprio per definire se stessi....??? I non sto parlando di ciò che APPARIAMO FUORI.....ma il NOSTRO senso di identità....che se non è definito ci spingerà per tutta la vita a "cercarlo" .. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 21/02/2009 11:21:10 |
L'altro ci da' il limite della nostra identita' ed è su questo "limite" che tu formi la tua identita' .
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a cura di ARABELLO |
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del 21/02/2009 11:37:38 |
....certo, l'altro ci dà il limite ...ma con i pianeti esterni questo limite è continuamente NEGOZIATO....
Senza aspetti dei luminari con urano nettuno e plutone, secondo me il limite che ci danno gli altri è CHIARO....c'è un senso di identità definita.....IO SONO COSI'....punto.... In caso contrario c'è una ricerca "esterna " di definizione....una sorta di domanda implicita....DITEMI CHI SONO....perchè i miei confini non sono chiari....non sono definiti.....IO non so chi sono... Arabello....mi sembra evidente che nelle conflittualità derivanti da un sole plutone che una implicita RICERCA DI SE'....pur se inconsapevole.... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 21/02/2009 11:54:43 |
anche io ho Nettuno in 1° settore, lo trovo molto bello perchè è un pianeta che racchiude la metamorfosi di sè stessi nel corso del tempo.
Nettuno in 1° può aiutare ad evolgerci, ma come lo facciamo è sicuramente diverso da quello in Bilancia a quello dello Scorpione, sopratutto se tocca pianeti personali. Anche in questo c'è una cosa fondamentale da capire: che l'uomo è in continua evoluzione interiore, nel corso degli anni "cambiamo" tutti, è diverso il modo di rapportarci con gli altri nelle diverse fasi ed età della vita, per cui non si finisce mai di "conoscersi" e di conoscere le "nostre ombre interiori" come dici tu. E' chiaro che come dice Arabello sono gli altri che ci permettono di identificarci e di porre limiti alla nostra identità, capisco però che il tuo discorso è più "profondo" e quello che forse ti prene è cercare di capire fino a dove "possiamo spingerci" fino a che punto conosciamo parti di noi e quante non ne conosciamo, quali sono le nostre ombre e come possono "venire allo scoperto". Credo che ci siano energie in ognuno di noi che sono "inconfessabili" anche a noi stessi, penso con convinzione che noi siamo parte di tutto e possiamo esprimere tutto ciò che ci sembra "impossibile" in seguito a momenti, situazioni, progetti...nel corso della vita. secondo me non c'è scritto niente di specifico in ogni tema di nascita che poi fa parte del nostro tema di vita, c'è un potenziale che può venire fuori in momenti diversi daella vita in seguito a determinati stimoli, ed è qui che interviene "l'altro", perchè è attraverso l'altro che puoi capire fino a dove puoi spingerti e fino a dove l'altro ti permette di spingerti. ciao |
a cura di ERSILIA |
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del 21/02/2009 12:26:32 |
cara Ersilia
ho una visione assolutamente spirituale della vita e della realtà...che si avvicina al buddhismo anche se, conoscendolo più da vicino, è un percorso che non mi appartiene...troppi dogmi anche lì.... Però credo veramente che, in sostanza, l'IDENTITA' è solo un concetto arbitrario ....non una REALTA' OGGETTIVA..... ...però vorrei confrontarmi su questo argomento....ho avuto delle intuizioni ultimamente sulla mia luna plutone....e vorrei approfondire ulteriormente.... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 21/02/2009 14:35:06 |
Cara Lara,
profondissima questa discussione ....dici che l'identià è arbitraria .....non, so vediamo i miei ragionamenti dove mi portano. Ti racconto la mia esperienza, che in parte ho già raccontato in altri post. Quando ero più giovane e incontravo un grande maestro o una grande maestra la mia tendenza era di chiedere a loro come io ero ...il mio argomento preferito con le amiche o con i miei fidanzati era ...ME STESSA ....questo sicuramente per un'elevata tendenza egoica dei miei valori Leone e Ariete, ma proprio anche perchè, e penso sinceramente soprattutto, proprio per capire io chi ero. Chiedevo a loro perchè io non sapevo chi ero e pensavo che una persona più evoluta, più saggia, con più conoscenza potesse sapermelo dire, e tanta era la mia ansia di definirmi di sapermi collocare, che credevo magari ci potessero essere delle linee guida per questo (povera me!!!) ....così magari in certe occasioni, ho cercato di uniformarmi ad un modello "ideale", mentale, stabilito a tavolino, che non era neppure il mio ma quello di un altro ....una catastrofe!!!!! Dunque ...quando ho incominciato a capire chi sono? Personalmente devo fare dei passi indietro ....e non credo che si possa capire chi si è senza capire COSA SI SENTE. Per capire cosa si sente ovviamente ci si deve confrontare con il mondo, con gli altri e qui sono d'accordo con Arabello che sostiene che gli altri ci servono per definirci. Dunque io mi confronto e incomincio a "sentire" ....sentire cosa mi fa bene e cosa mi fa male ....dalla scelta di ciò che mi fa bene e che mi fa male, da quello che mi piace e che non mi piace ...piano piano posso arrivare a capire chi sono. Ad esempio se a me piacciono le cose belle, di lusso, armoniose, aristocratiche e non mi piace tutto ciò che è gretto ...allora io incomincio a capire chi sono ...perchè le scelte che farò in base a ciò che mi piace e che non mi piace, ovvero a ciò che mi fa stare bene e ciò che mi fa stare male, mi farà confrontare con determinate realtà ...e, in effetti quelle realtà potranno riflettere quello che io sono. Sì, arrivo anche io alla conclusione di Arabello ...del resto lo diceva anche Platone nella metafora della vista che non possiamo vederci se non nella pupilla dell'altro. Dunque, per capire chi siamo ci serve confrontarci con l'altro ....perchè in base ai nostri gusti, definiremo meglio i nostri ambienti, le nostre amicizie, le nostre preferenze e avere delle preferenze e fare delle scelte determina il riconoscimento di un tipo di identità rispetto ad un altro. Però per fare questo ....io credo sia necessaria una grande sensibilità, una capacità di sentire cosa è buono e cosa non è buono per noi, sentire cosa ci fa male, cosa ci crea disagio, cosa invece ci fa stare bene, felici, cosa ci realizza ....se non siamo a contatto con il nostro sentire ...la mente ci porterà di qua e di là come delle banderuole al vento e non potremo mai definirci. Dunque ...mi viene da dire, che per scoprire la notra identità (il nostro Sole), bisogna inevitabilmente passare dal nostro sentire (la nostra Luna) non a caso i due luminari sono due parti di uno stesso progetto. Ma finchè non saremo a reale e forte contatto con le nostre SENSAZIONI e le nostre vere EMOZIONI ....non potremo scegliere bene, non potremo scegliere in coerenza con quella che è la nostra vera identità. Personalmente io credo di avere sempre saputo un pò chi sono ....poi però fin da piccolini crediamo più agli altri che a noi e magari per necessità, per non perdere l'amore degli altri, ecc. ecc. ci trasformiamo, perdiamo la nostra autenticità, perchè magari abbiamo visto che essere davvero noi stessi ci porta ad allontanarci le persone che per noi sono importanti oppure per tanti e vari motivi dobbiamo "anestetizzare" il nostro sentire e così da quel momento i riferimenti per noi potranno essere solo esterni e, inquanto tali, assolutamente falsi. Quindi, secondo me, PRIMA DI DEFINIRE CHI SIAMO, DOBBIAMO CAPIRE COSA SENTIAMO. Dunque, tu però ti chiedi se l'identità è arbitraria o no ....a questo punto ti dico di no ....perchè io ho senz'altro gusti diversi da un altro ....io piuttosto amo la musica jazz mentre un altro la musica rock e questo ci definisce, io credo. Ci differenzia ...dunque io credo che assolutamente esiste un'identità, che è quella poi, secondo me, che è espressa bene dai 12 segni dello zodiaco e appunto da tutte le loro caratteristiche. Poi, invece, ad un livello più spirituale ...c'è l'anima che dovrebbe avere le stesse qualità in tutti ...cioè di amore e luce ...ma per me questi concetti sono troppo astratti, non li posso misurare, non posso saperlo se è davvero così o no. Questo è Nettuno che dissolve tutti i confini e che non distingue più l'io dal tu ....probabilmente a certi livelli è così .....però prima di arrivare a quei livelli credo sia assolutamente necessario definirsi, identificarsi ...altrimenti si va in manicomio.... Poi magari non so questo è stato il mio percorso, la mia esperienza, magari perchè sono Ariete io ho vissuto questo e dovevo passare attraverso queste prove, magari per un altro è diverso ....questo sinceramente non te lo so dire ...ma mi viene da pensare che sia un processo normale per tutti gli individui. Grazie per aver postato questo bellissimo argomento. E per finire ....ora che torno ad essere quella che sono, ora posso farlo perchè non ho più paura di perdere le persone che amo o che sono importanti per me, perchè crescendo e lavorando sulla mia struttura e sulla mia autonomia ho potuto rendermi conto che, certo, ho bisogno degli altri, ma che nessuno è indispensabile per me, e che se non ci sarà più quel qualcuno o quel qualcosa che magari mi sembrava tanto importante, vorrà dire che ne arriverà un altro altrettanto importante, non dobbiamo legarci per forza a qualcosa o a qualcuno ...la vita ci fa evolvere e quello che non ci serve più se ne va perchè possa arrivare qualcosa più in risonanza con noi, che intanto siamo cambiati, ci siamo evoluti, siamo sempre più a stretto contatto con il nostro vero essere, con la nostra vera identità ...certo a volte certi passaggi sono difficilissimi, ma credo davvero che il grande passo verso la propria identità, il proprio autoriconoscimento lo si riesca a fare quando si arriva alla piena consapevolezza della propria indipendenza ed autonomia, quando si sono messe basi salde e sicure in sè stessi, quando il riferimento è diventato pienamente interno e non dipende più dall'esterno. Sappiamo bene che questi sono i percorsi di una vita e che molto spesso una vita per guadagnarci la nostra indipendenza a volte non ci basta neppure ....ma prima o poi arriva, io credo. Un caro saluto ancora, ciao! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 21/02/2009 15:37:41 |
cara Chiara
certo, sicuramente su questo argomento più che mai non esistono VERITA' ma esperienze e percorsi diversi. Il mio percorso mi porta a credere che l'identità non sia OGGETTIVA perchè se così fosse saremo delle entità separate dal tutto e questo non lo credo più....ma oggi la penso così dopo un percorso molto lungo e MOLTO travagliato....che mi vede ora molto più serena che in passato. Personalmente credo che la "frustrazione" inevitabile nel vissuto dei luminari legati a plutone, urano e nettuno ci costringano ad allargare sempre più i confini della nostra identità....dal dualismo ...all'unità.... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 23/02/2009 11:54:55 |
cara Chiara
però io volevo porre l'attenzione su qualcosa di diverso. Tu per esempio hai sole opposto a plutone .....cosa c'è li di TE che ANCORA NON CONOSCI....? che percorso devi fare per recuperare quella parte...?? quale parte di te deve trasformarsi per poterla integrare ?? e questo percorso di integrazione credo che non si esaurirà MAI....per chi ha questi aspetti... Chiara, non ti chiedo certo di rispondere a me, era per chiarire il senso del mio intervento. Voglio dire che chi ha aspetti dei luminari con i transaturniani credo che debba comunque fare i conti col "problema" dell'identità nel corso di tutta la sua vita...perchè il senso della propria identità è meno statica e definita di chi ha un sole e luna che hanno solo aspetti con pianeti lenti....non ti pare ?? ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 23/02/2009 12:30:22 |
Come faccio a dirti quali parti di me non conosco se ancora non le conosco ....ehehe
Scherzi a parte, capisco perfettamente ciò che vuoi dire ...e sì, sono d'accordo con te ....ci sono molte parti di me che ancora non conosco, o meglio, che non ho mai messo in luce, direi ....perchè alla fine ....lo so che dirò: MA IO SONO SEMPRE STATA COSì!!!! Lo so che sarà così, perchè dentro di me SO TUTTO, ma è difficile ascoltarsi, per questo dicevo che il percorso principale per conoscersi passa prima dal SENTIRE, ed è poi difficile CREDERE a quello che si sente, è difficile FARE quello che si sente, è difficile PERMETTERSELO ...magari soprattutto quando si ha una certa età ...poi è difficile MANIFESTARLO, ed è difficile RICEVERE il dono di quella manifestazione ....insomma è difficilissimo perchè è come se tutto è dentro e poco è effettivamente fuori e se per una vita si è tenuto tutto dentro ....sai quanti "buoni motivi" o meglio "vecchie credenze" hanno sostenuno questa modalità??? Sai quanto è difficile abbattere queste credenze, questi muri??? E se poi perdi tutti e tutto? Questo è il rischio più grosso, per questo è fondamentale come scriveva Lidia, raggiungere la propria costanza oggettiva, perchè una volta per non perdere tutto e tutti, per non essere se stessi, perchè ciò infastidiva e urtava tante persone, si è ficcato tutto laggiù infondo .... Penso che sia questo il processo da fare ....e il percorso è 1) ASCOLTARSI NEI PROPRI BISOGNI E GUSTI 2)CREDERE A QUELLO CHE SI SENTE 3)PROVARE A REALIZZARE QUELLO CHE SI SENTE Altro per ora non so dirti,un caro saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/02/2009 12:32:34 |
....o meglio perchè non si aveva il coraggio e la forza di essere se stessi ....
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a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/02/2009 13:49:55 |
..certo Chiara
...si, si...tu la vedi in termini strettamente psicologici...io in termini più "spirituali", anche se non è il termine giusto....ma non riesco a trovarne un altro.. Noi siamo parte del TUTTO ma ci sentiamo ancora separati e divisi...credo che i pianeti lenti ci costringano ad ALLARGARE I CONFINI della nostra presunta identità....ci costringano a mettere continuamente in discussione i limiti entro cui ci collochiamo per ampliarli sempre di più....per farci comprendere che FUORI e DENTRO sono solo concetti arbitrari della stessa unità. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 23/02/2009 17:54:40 |
Cara Lara,
capisco perfettamente ciò che intendi, ma ....non so ... Credo che certi pianeti lenti cerchino di equilibrare i confini e non solo ad allargarli. Sai, ci sono persone che li hanno anche troppo larghi tanto che ci si perdono e, dunque, lì è importante rimettere ordine in senso inverso, invece per chi è troppo concentrato sul proprio orticello, indubbiamente i pianeti transpersonali sono lì per farci toccare l'altro, anche fino a capire che siamo un tutt'uno, ma credo ricordandoci comunque sempre della propria individualità. Come la cellula del fegato, certo appartiene al fegato, che appartiene al sistema metabolico, che appartiene all'addome, che appartiene a quella persona per cui è tutto con la persona ma rimane sempre una cellula di fegato e non di polmone ....non so se è abbastanza chiaro l'esempio. Questo per lo meno per quello che penso io, cari saluti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/02/2009 18:00:13 |
carissime chiara e lara le vostre discussioni sono sempre interessanti e molto vi è da imparare!
è vero lara che chi ha il sole congiunto ai pianeti lenti vive molte più frustrazioni almeno a livello di identita, se si considera che il sole esprime la nostra natura più profonda, la parte più vera e che in qualche modo dobbiamo raggiungere . è un po il viaggio dell'eroe con tutti gli ostacoli e le difficoltà che si presentano nella vita, credo sia necessario questo viaggio perchè solo cosi potremo scoprire chi siamo veramente, la nostra vera natura appunto. il mio sole è in vergine congiunto a plutone , urano e venere in IV casa per molto tempo mi sono chiesta " chi sono io" sempre alla ricerca dell'altro per potermi confrontare con le tante delusioni , luna in VII capricorno e quadrata a mercurio e qui devo dire che mi sono riconosciuta nelle tue parole chiara quando scrivi che nn possiamo conoscerci se non impariamo a SENTIRE e sopratutto a accettare le nostre sensazioni, senza anestetizzare, senza rinnegare, eludere, ..tutto queste cose io le ho fatte! era come se appunto non me le potevo permettere, avrei potuto non piacere agli altri non essere accettata troppo doloroso per me! e oggi solo oggi ne sono consapevole forse per il transito di plutone in VII alla luna natale capricorniana .. tutto sta venendo a galla e richiede una grande revisione..appena iniziata! volevo ringranziarvi perchè attraverso i vostri messaggi è come se riesco a catturare una parte di me stessa ed esprimerla. cosa per me non molto facile! un forte abbraccio .. baci paola |
a cura di PAOLA |
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del 23/02/2009 19:07:00 |
Grazie Paola,
per quello che scrivi, sono contenta che tu ti possa ritrovare nelle nostre parole. In effetti ciò che io ho imparato del mio sentire l'ho proprio imparato con il transito in trigono di Plutone alla mia Luna radix, è stato fortissimo, contemporaneamente ho avuto anche Saturno congiunto alla luna....sono stati anni molto molto duri, ma hanno portato i loro frutti ...ora ho davvero REIMPARATO A SENTIRE, AD ESSERE FEMMINA ...ed è un dono inestimabile ...è valsa davvero la pena passare tutto quello che ho dovuto passare, anche se lì per lì è stato davvero terribile ....evidentemente da "brava ariete" avevo proprio confinato nei posti più bui e reconditi la mia "femminilità", il "mio sentire" ....ma ora con questi strumenti in mano tutto è più facile, per cui vedrai che anche per te sarà una riscoperta meravigliosa ....io mentre lo vivevo non ne ero consapevole, non sapevo che c'era questo transito, ancora non seguivo ancora questa astrologia, per cui l'ho visto solo dopo, tu sei più fortunata ...perchè in un certo senso SAI che ciò che vivrai per quanto difficile sarà ha la sua importantissima funzione. Io avevo comunque a mio modo la consapevolezza che ciò che vivevo mi serviva per la mia evoluzione, ma quando ciò è riflesso da un transito importante, di cui si conosce il significato, è molto più facile non perdere la fiducia nel destino ....io ho davvero vacillato pericolosamente in certi momenti. Per te non sarà così ....anche perchè comunque hai meno quadrature di me alla tua luna e non sei ariete come me, mi sembra, per cui voglio dire, forse hai meno soffocato il tuo sentire e il tuo essere femmina ....perchè credo che a seconda di quanto ci siamo allontanati da noi, ci vorrà una "botta" più grossa per ritornare a noi ...spero per te sia solo una piccola spintina ....ehehe ... Un caro saluto, a presto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/02/2009 19:18:46 |
cara chiara ti dirò che anch'io ho contemporaneamente il transito di saturno in IV congiunto al plutone natale. che trigona la luna
dovrebbe darmi più struttura..essere più decisa e determinata! vedremo quel che sarà senza fasciarmi troppo la testa come spesso tendo a fare. per il momento sto imparando appunto a sentire ed è bellissimo , non voglio più difendermi dalle mie emozioni, ascolto sempre molta musica e questo mi aiuta tanto. sul discorso dell'identita volevo ancora aggiungere che è importante anche l'ascendente perchè in un certo senso rappresenta la parte esterna, più superficiale di noi che mostriamo agli altri ..non credi? baci ..paola |
a cura di PAOLA |
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del 23/02/2009 19:35:10 |
care Paola e Chiara
Wow...come le cantanti.... ...dunque....Paola, in realtà io ho il sole isolato e la luna che quadra plutone.... Chiara, simpatico il paragone con cellula del fegato... In realtà questo post è partito da riflessioni varie che ho in testa....che sto inseguendo e che non riesco ad acciuffare .... aspetterò intuizioni chiarificatrici .... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 23/02/2009 20:46:43 |
Cara Paola,
ancora sull'ascendente, devo essere sincera, non ci ho capito molto, perchè da qualche parte ho sentito dire che sarebbe come la maschera che mostriamo e che però non corrisponde alla nostra vera identità, da altre invece che è una parte nostra importante. Personalmente faccio molta fatica a capire cosa pensare in merito perchè il mio ascendente è dello stesso segno della Luna, cioè Leone, per cui è inevitabile che il Leone mi appartenga anche in una certa mia essenza. Se però diamo troppo spazio all'ascedente mi viene da pensare che dovremmo dare altrettanto spazio anche agli altri pianeti personali, ma magari mi sbaglio, non so.... Tu che rapporto hai con il tuo ascendente, come lo senti influire nella tua personalità, senti che è una parte di te o che è solo il modo in cui ti poni agli altri, mascherando la tua vera identità? Cara Lara, lo so che stai cercando di sviscerare qualche cosa che ti gironzola tra le viscere, la mente e tutto il resto ....spero sbroglierai presto la tua matassa...così da raggiungere un altro pezzettino di consapevolezza in più in un senso o in un altro, ciaooo!!! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 23/02/2009 22:24:01 |
lara mi ricordi il tuo sole in quale segno si trova? e poi come hai vissuto la quadratura di luna plutone?
a presto |
a cura di PAOLA |
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del 23/02/2009 22:56:19 |
cara chiara non so se hai letto nella sezione di articoli di astrologia " il segno ascendente: una lettura junghiana" è molto interessante!
l'ascendente e il sole devono arrivare ad una integrazione..l'ascendente serve come strumento per arrivare al nostro sole . "Il sole rappresenta la nostra natura più profonda -scrive Sasportas- l'ascendente è il modo per arrivarci " serve integrazione tra i due ma l'ascendente deve imparare a rivolgersi all'interno quindi a essere meno egocentrici e questo cambiamento spesso genera crisi e ostacoli ma ..se tutto cio viene superato allora si potra raggiungere il nostro sole, il progetto del sole come dice anche Lidia. a parole sembra semplice ma nella realta pochi sono quelli che arrivano all'integrazione! tu hai l'ascendente in leone , segno di fuoco , il pianeta dominante è il sole che guarda caso è in ariete...hai sicuramente molta forza di volontà, intuizione poi dovresti guardare anche la luna e i pianeti al medio cielo ma non ho davanti il tuo tema ..e non vorrei dire delle eresie.! io ho l'ascendente in gemelli e il pianeta dominante è mercurio che è quadrato alla luna ..il sole è in vergine congunto a plutone venere e urano..sono molti i lati di me da portare in superficie , io penso che potrò arrivarci quando imparero a sentire le mie emozioni e attraverso lo studio di discipline come l'astrologia in quanto mi aiutano ad ampliare i miei orizzonti..d'altra parte urano al sole mi sembra di aver letto che predispone allo studio proprio dell'astrologia. a presto.. |
a cura di PAOLA |
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del 24/02/2009 09:13:45 |
cara Paola
io ho il sole sagittario in II e la luna sempre in sagittario II che quadra plutone in XI. ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 24/02/2009 10:14:44 |
..a proposito di luna - plutone
Ecco...forse ho focalizzato quello che stavo cercando... Come ho detto ho la luna in II e plutone in XI....comprendere gli altri (casa XI) mi porta a comprendere me stessa....ad illuminare quella parte di me (nel senso che la luna insieme al sole sono i cardini dell'identità)...che non è stata vista, riconosciuta, considerata e quindi che nemmeno io ho pututo vedere. E in questo vedo la famosa UNITA'...in ESSENZA .....io e gli altri siamo UNO...parlo di essenza non di personalità... Ecco....l'ho acciuffata l'idea che mi gironzolava nella mente... ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 24/02/2009 10:17:04 |
Sì, è vero Paola, l'avevo letto ed in effetti mi era piaciuta l'interpretazione e concordo col fatto che possa essere un mezzo per arrivare al nostro sole, per cui non si può prescindere dall'essere come il nostro ascendente per potere esprimere al meglio il nostro sole.
Io sono Ariete ascendente Leone con Mercurio al MC e sole in IX .....ecco un'altra cosa.... non ho mai capito i pianeti al MC, dovrebbero essere quelli più espressi? Quelli più facilmente visibili? Tu cos'hai al MC? Ciao! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 24/02/2009 10:20:00 |
Eh brava Laretta,
hai partorito, brava, brava!!!!!! CLAP CLAP!!!!! Ciao!!!! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 24/02/2009 11:48:00 |
Credo che noi siamo nient'altro che un continuum energetico; per motivi vitali siamo inscritti in un corpo limitato che ci permette però di deambulare, vivere, afferrare il circostante.
Tuttavia proprio per questi limiti, abbiamo cosciente solo una parte di ciò che siamo. Non credo tuttavia in senso assoluto a una separazione col tutto, sebbene alla nostra mente faccia bene pensarlo. A livello umano però, è giusto separarci, e risplendere come unità a sè stanti. Credere di aver trovato una strada, o continuare a ricercare, e perseguire il nostro cammino con la massima passione possibile. Le domande che si pongono i ragazzi nell'adolescenza (Chi siamo, dove andiamo, dove siamo, perchè siamo qui) credo non possano mai essere esaudite in modo certo; non si avranno mai prove oggettive, ma si dovrà sempre incorrere in un atto di fede. Questo però non esclude un livello di vita consapevole di sè attraverso l'esperienza e la sperimentazione di ciò le nostre avventure ci dicono di noi (che però non limitano il nostro potenziale alla manifestazione). Ritengo che noi siamo un perenne work in progress.. |
a cura di A |
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del 24/02/2009 12:12:56 |
caro A...(Arabello ???)
dunque....si ...io ho "meditato" molto sul mio tema e sono giunta a diverse conclusioni... Intanto sono un sagittario con giove in XII e il bisogno di trovare un SENSO più grande è sempre stata la molla che mi ha spinto a cercare risposte. Poi certo è NECESSARIO raggiungere consapevolezza della propria individualità ....ma il mio tema sembra spingermi in due direzioni solo apparentemente opposte....ho diversi pianeti in II tra cui sole e luna...quindi per certi versi sono alle prese con la "costruzione" di un identità solida e sicura. Ma poi sono asc.scorpione...con plutone in XI....nettuno in I che quadra marte in IV....e chirone in ariete V....(che sembra proprio parlare di ferita egoica) Sono giunta alla conclusione che io debba si raggiungere piena consapevolezza di me ma per poi ARRENDERMI a qualcosa di più grande...in qualche modo l'aggrapparmi, il rivendicare la mia individualità sembra solamente isolarmi....mentre io devo...liberarmi (giove in XII). lascio la mia data 10/12/1969 udine 4,15 ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 24/02/2009 13:37:36 |
Cara Aral, ho letto che hai il Sole isolato, non so se sbaglio ma c'è un saturno sesquiquadrato, dalla sesta.
Anche se è un aspetto considerato minore, a volte questi aspetti assumono una loro valenza importante, se poi consideri che il Sole non ha altri aspetti ( c'è anche una quadratura al Nodo L. Nord, ma è un aspetto che non conosco). Se mi consenti vorrei dirti la mia impressione su quel Plutone che quadra non solo la Luna ma anche Mercurio, Plutone è uno "scavatore del profondo" e, sempre secondo me, è questo Plutone che non ti dà tregua e ti richiede sempre una continua analisi della tua psiche, delle tue emozioni, della tua femminilità, del tuo essere donna e del modello materno ( Luna), oltre a quello della tua conoscenza, dei tuoi pensieri ...( Mercurio), nonostante l'estrema razionalizzazione e concretezza ( trigono di Saturno), è come se non ti sentissi mai soddisfatta ed appagata di quello che apprendi ed è come se sentissi il bisogno di raggiungere un livello di spiritualità sempre più alto, come se dovessi raggiungere una dimensione spirituale più elevata( Giove in 12), ma che si scontra con la realtà queotidiana ed il vivere una realtà pratica e concreta, oltre che di responsabilità ( opposizione a Saturno 6). Sempre secondo me prima o poi ci arriverai, questo transito attuale di Plutone ti farà capire molte cose, fra qualche mese ci saprai dire... ciao |
a cura di ERSILIA |
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del 24/02/2009 13:47:37 |
ciao Ersilia
tutto vero quello che dici....plutone in transito è pesantuccio, tutti i nodi stanno arrivando al pettine e pure nettuno su marte non scherza.....ma sono pronta ad affrontare quello che è necessario... Per quanto riguarda l'isolamento del sole, ti posso dire che LO SENTO TALE, indipendentemente da aspetti minori che di solito non considero mai....quel sole isolato rappresenta perfettamente mio padre....era così...isolato dal contesto familiare....irraggiungibile....e io non sono poi tanto diversa...nel senso che sono stata sempre piuttosto individualista e tra l'altro il mio percorso è sempre stato un percorso solitario....mai guide...mai punti di riferimento....se c'erano, mi deludevano....come se effettivamente sia necessario che cammini da sola. Il quadrato del sole al nodo conferma quanto dicevo prima.....il mio è più un percorso spirituale che egoico...di liberazione più che di affermazione....il nodo nord è in pesci, tra l'altro. ciao cara lara |
a cura di ARAL |
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del 24/02/2009 14:14:47 |
Cara Lara,
finalmente il tuo tema!!!!! adesso me lo guardo bene ...ehehe... |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 24/02/2009 20:27:30 |
Scusami aral ma A non sono io .
Ciao arabello |
a cura di PER ARAL |
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del 24/02/2009 20:59:41 |
Wowowo Lara,
quanti pianeti toccano la tua Luna (Mercurio, Nettuno, Giove, Plutone, Saturno e Marte)!!!! Gli stessi miei più mercurio .... incredibile!!!!! Beh ....ci puoi giurare che il caro Pluto di passaggio lì sopra ti farà sciogliere parecchi nodi ....e già lo sai!!! Avendo tutti quei pianeti in II mi viene da pensare che sia molto importante per te il contatto con il materiale, cioè che nonostante la tua grande spiritualità il luogo, il contesto in cui ti potrai realizzare è forse un ambito più ristretto e domestico rispetto a quello che il tuo sole Sagittario vorrebbe, non a caso hai anche il nodo nord in IV ....sembra che per te la difficoltà sia contraria a quella di tutti che normalmente devono ampliare le loro vedute, mi viene da dire che tu sei anche "troppo" estesa e "senza confini" e proprio quando avrai appreso questo forse il passo successivo potrebbe essere quello di mettere quella grande spiritualità nei ritmi naturali delle cose, della giornata ....la II casa mi ricorda sempre anche la madre terra per cui ....come se avvicinandoti alla madre terra lì potrai esprimere al meglio tutti i tuoi doni ...non ti vedrei male a mettere su un agriturismo, sai?!! Magari con una saletta per convegni di astrologia, ma credo che il contatto con la natura ti possa dare molto. Anche Venere io la considererei in II, a conferma di quanto siano importanti per te queste qualità, questi valori. Questa è la mia idea, non so. Un caro saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 25/02/2009 06:59:46 |
cara Chiara
in realtà con il concreto e il materiale ho veramente poca affinità. Amo la natura ma spesso non riesco a goderne veramente perchè la mia mente è già dietro ad un pensiero nuovo...ad un ipotesi...ad una teoria....pensa che ho deciso di non comprare nemmeno più piante perchè ho dovuto ammettere con me stessa che dopo il primo entusiasmo nel vederle così belle....le trascuro...che vergogna.... Credo che il mio sia più un percorso dove dare FORMA e consistenza alle idee....a ciò che è astratto e ideale. La mia è una lotta tra il concreto (saturno in VI) e l'ideale (giove in XII) che ancora non ho riconciliato del tutto....ma ho fatto dei miglioramenti... Grazie e ciao lara |
a cura di ARAL |
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del 25/02/2009 10:00:35 |
Sì, infatti, lotta tra ideale e concreto, esatto .....in parte ti capisco avendo io l'opposizione Saturno-Nettuno ....che fatica portare a terra i nostri sogni,eh?
Un abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 02/03/2009 13:48:50 |
Arrivo tardivamente a questa interessantissima discussione ma volevo lo stesso esprimere il mio pensiero, anche alla luce degli aspetti presenti nel mio tema. Nel mio caso l'unico luminare coinvolto con aspetti di transpersonali è la Luna, che subisce un quadrato da Nettuno, il quale si "estende" però anche all'Ascendente - che non trascurerei mai, e la cui valenza deve certamente amalgamarsi con quelle dei luminari nell'esplicare l'identità personale di ognuno - di cui, essendo in Pesci, è anche il Governatore, formando cosí un quadrato a T di grande rilevanza nel mio tema di cui ho già avuto modo di parlare sul forum. Nel mio caso, ripensandoci a posteriori, quest'identità è stata percepita spesso in passato - durante l'infanzia e l'adolescenza - come "sfuggente", non ben definita, "cangiante", sia da me che dagli Altri, proprio perché c'è un'"interferenza" sulla personalità che viene da "oltre", da un territorio incognito che interagisce con ciò che noi stessi crediamo di sapere della nostra identità, alterandone i "connotati".
La mia riflessione è che, rappresentando i pianeti transpersonali istanze collettive che trascendono quelle individuali di ognuno, possano, in caso di aspetti natali con Luminari e/o Ascendente, farsi portatori di principî archetipali appartenenti all'Inconscio Collettivo, e quindi a Tutti e a Nessuno in particolare, provocando proprio per questo quel senso di estraneità a sé stessi che, finché non compreso nella sua essenza - attraverso lo studio delle discipline piú varie, o della pura esperienza esistenziale nei casi forse non troppo frequenti in cui essa riesca, da sola, ad attivare in noi sufficiente consapevolezza - può facilmente risultare destabilizzante per l'identità del nostro Io. Nel mio caso, il quadrato a T di Nettuno, oltre alle caratteristiche già dette, mi induceva spesso ad estraniarmi dalla realtà, rifugiandomi in sogni e visualizzazioni ad occhi aperti, in cui - come diceva Walt Whitman - "contenevo moltitudini", creavo mondi, avvenimenti fantastici, rischiando magari a volte di calarmici un po' troppo, anche se credo che proprio la Luna in Vergine - opposta nel quadrato a T all'Ascendente - abbia funto da salutare controbilanciamento all'eccesso di valori nettuniani "disarmonici" che avrebbero altrimenti potuto portare a problemi non indifferenti. Credo, insomma, che i pianeti transpersonali trasmettano all'identità di chi ne è toccato piú da vicino istanze che si deve imparare a riconoscere per poterle integrare in sé, ma anche comprenderne l'appartenenza all'intero genere umano. Un saluto |
a cura di ASTRO |
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