IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Opinioni a confronto |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: Dipendenza affettiva |
Prendendo spunto dall'altra discussione che ho inserito ci terrei a discutere con voi questa tematica.
So che tutti i temi delle dipendenze appartengono a Nettuno e che, dunque, dove c'è un forte Nettuno nel tema, la tendenza a cadere nelle dipendenze sia molto facile, sia che siano affettive, da sostanza o da altro. Mi chiedevo però, consapevole comunque che non esiste la formuletta magica, come potere uscire da questo schema e ancor prima, perchè e come si crea psicologicamente questa dinamica. Se poi le doti funzionalmente Nettuniane sono quelle dell'assistenza all'altro, della capacità di "guarire" l'altro, o altro ancora ....mi chiedo come trasformare, appunto, la qualità nettuniana disfunzionale in quella funzionale. E un'ultima curiosità ....in un tema si può considerare un Nettuno forte se si trova in XII casa anche se fa un solo aspetto nel tema? Oppure si può considerare Nettuno forte dove sia forte Giove e il Sagittario? Grazie a tutti, cari saluti! Chiara Inesia |
a cura di Chiara Inesia |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
RISPOSTE |
del 13/02/2009 11:27:45 |
ciao chiara, sarò molto sintetico ma curioso di poter leggere i successivi post:
la dipendenza emotiva sicuramente va valutata e aiutata mediante terapia per quanto riguarda le altre dipendenze, nel mio caso specifico data la quadratura luna /nettuno le sigarette che dire : adesso provo a bloccare, dopo 26 anni di sigarette, i recettori....con il transito di plutone quadrato al sole e urano e sopra a marte il chè presupporrebbe blocchi o sblocchi, io mi son detto se blocco i recettori mi slocco i polmoni. tengo a precisare che prenderò un farmaco consigliato dal medico, che qui non intendo dire per non pubblicizzare nulla di nulla. e che la terapia è in fase di sviluppo. |
a cura di NETTUNO |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 13:24:41 |
Ciao Chiara Inesia, nel mio TN Nettuno è in X e riceve aspetti da: Sole (6^), Mercurio(5^), Saturno (3^), Urano e Plutone (8^).
Ho sempre avuto moltissima paura di dipendere da qualcosa (sostanze, dinamiche ossessive, idee) o da qualcuno. Con tutte le occasioni per provare droghe che ho incontrato nell'adolescenza, mai ho avuto la necessità di perdermi in qualcosa di esterno a me stessa. La mia unica droga sono stati i sentimenti, sono stata dipendente da "forti emozioni" , ma quando sono diventate troppo distruttive per l'immagine che avevo di me stessa, complice un transito di Saturno in quadratura al Sole, mi sono sganciata dalla relazione a cui ero aggrappata. Credo comunque che alla base debba esserci un'autostima molto bassa o non ancora formata... almeno per me era così (Nodo Nord e Chirone in 2^). Ciao Stefania |
a cura di STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 14:13:04 |
cari amici,
le dipendenze sono BISOGNI non soddisfatti che si distorcono e cercano una gratificazione attraverso un surrogato.. qualcosa di diverso da ciò che lo nutrirebbe veramente. Le dipendenze nascono dal momento in cui non vi è possibilità di arrivare a gratificare un bisogno e quindi si ha paura e ci ancora.. Le dipendenze, a mio avviso sono BOE.. a cui ci ancoriamo perchè abbiamo la sensazione di non poter vivere senza quella roba, senza quella persona, e via dicendo. Sono indubbiamente Nettuniane nel senso che Nettuno è l'unico pianeta che ci vuole verametne liberi e, la dipendenza è veramente l'opposto, aggrapparsi qualcosa in modo da non volare da soli. Per uscire da una dipendenza a mio avviso e nella mia esperienza bisogna lavorare sulla struttura che, nel caso, è sempre fragile e quindi c'è la paura di non farcela da soli. Tuttavia, è più facile uscire dalla dipendenza con un transito di Nettuno in quanto questo potrebbe rappresentare l'opportunità di comprendere bene di cosa abbiamo veramente bisogno e finalmente risanare il "buco". I nuovi studi sulle dipendenze sostengono che vi sia sempre dietro un FORTISSIMO VUOTO SPIRITUALE, unica cosa che possa dare senso alla vita, senza pensare che ce la si possa fare solo con qualcuno o con qualcosa. Le dipendenze emotive ed affettive sono naturalmente legate ai due pianeti femminili che, in caso di non sufficiente supporto, restano affamati e quindi bisognosi di qualcuno che possa sostenere al posto di chi non ha sostenuto abbastanza o non ha lasciato andare nel momento in cui sarebbe stato opportuno. La dipendenza si conclama quando l'altro viene usato come SICUREZZA per cui, a quel punto, l'altro potrebbe essere chiunque, perchè è come una bulimia in cui l'altro serve ad allontanare l'ansia da separazione. Il punto è sempre la SEPARAZIONE che non si accetta e non ce la si fa ad affrontare. Per chi è dipendente affettivamente l'altro è esattamente come la sostanza per un tossico e quindi ci vuole una sorta di disintossicazione. E' fondamentalmente l'impossibilità di raggiungere la COSTANZA OGGETTIVA e, con essa, la capacità di bastare a sè stessi. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 14:35:03 |
è molto interessante ciò che dice LIDIA, ma io mi chiedo questo...
Ci sono molte relazioni in cui il collante non è l'amore, il rispetto, la stima, ecc.....ma la COFLITTUALITA'.....liti continue, rercriminazioni continue, ripicche,... Altre relazioni rimangono in piedi per COMODITA'.....sicurezza economica e psicologica, pigrizia, nessuna volontà di rischiare in una relazione più coinvolgente... Altre relazioni ancora rimangono in piedi solo per la FORMA.....gli altri pensano che vada tutto bene ma i protagonisti sanno che non è così e magari entrambi hanno vite parallele. Ora mi chiedo...anche in tutte queste situazioni c'è sicuramente paura della solitudine e si teme di non bastare a se stessi..... Ma ci deve essere per forza di mezzo NETTUNO o comunque si può trattare SOLO di immaturità psicologica e spirituale ??? saluto lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 14:38:54 |
....preciso la domanda.....
...in queste situazioni che ho citato c'è sempre di mezzo nettuno o possono essere INDIPENDENTI dagli aspetti che abbiamo nel tema e riguardare, piuttosto, la maturità e il grado di evoluzione dell'individuo ??? ri-ciao lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 14:42:33 |
Ciao Nettuno,
chi meglio di te può parlare di questo argomento ...eheheh ... per il tuo nick, ovviamente! Allora, sicuramente per prendere coscienza di una certa dinamica certe terapie, psicoterapie possono essere utili, ma a noi già qui ci aiuta questa astrologia, poi sinceramente dopo che se n'è presa coscienza io credo che ciò che ci permette di cambiare veramente è lo sperimentare mano a mano diverse realtà, opportunità diverse rispetto appunto al solito schema, che non si sperimentano nient'altro che vivendo i rapporti, mettendosi in gioco ....insomma. Per il fumo ....è stato affrontato questo argomento nel blog degli allievi e Lidia sosteneva che anche dietro al fumare c'è appunto una dipendenza per cui non conta molto smettere di fumare se non si cerca anche di risolvere la dipendenza a monte, perchè sennò comunque prima o poi si ricomincerà a farlo, o si diventerà dipendente da qualcos'altro. Ma sicuramente tu sei consapevole magari di certe tue dinamiche e sicuramente con i transiti che ti appresti a vivere certe dinamiche si scioglieranno e il farmaco allora ti aiuterà a risolvere il problema in periferia, mentre contemporaneamente si risolverà il problema anche a monte, in bocca al lupo!!!! Ciao! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 15:14:55 |
Cara Lidia,
capisco perfettamente ciò che dici e sono assolutamente d'accordo con te quando dici che per risolverle bisogna lavorare sulla struttura perchè c'è molta fragilità e, dunque, la paura di non potercela fare da soli. E dunque rafforzando la struttura, dandosi valore, riconoscendosi il proprio valore e il proprio potere si rafforza la struttura che mano a mano sarà più forte. Però non capisco quando dici che è più facile risolverle con il transito di Nettuno, perchè, come dici, ci dà la possibilità di comprendere bene ciò di cui abbiamo bisogno e, quindi, di risanare il "buco". E se io scopro che ho bisogno di cose anche che vengono dall'altro, di sicurezze che vengono anche dall'esterno??? E' un pò complicato ciò che sto cercando di dire ....forse nettuno fa riconoscere la dipendenza, fa comprendere ciò di cui abbiamo veramente bisogno, ciò che ci possiamo concedere di richiedere ....poi però se contemporaneamente non lavoriamo sulla struttura rafforzandola con delle cose nostre, con le nostre doti, con l'espressione delle nostre potenzialità ....allora quelli che io ho scoperto essere dei miei bisogni anche esterni rimangono una dipendenza e io non mi smuovo dallo schema ....giusto? Non so se sono stata chiara ....però io la vedrei così! Quando parli di vuoto spirituale mi viene in mente che l'importante sarebbe comprendere che siamo tutte anime in viaggio e che per un certo periodo di tempo, che può essere molto variabile, ci accompagnamo, ma che per noi non è davvero indispensabile nessuno e niente, perchè tutto finisce, tutto si trasforma, dunque, avere una certa consapevolezza dell'immanenza anche delle persone che ci stanno accanto sarebbe molto importante forse .....non so. Io credo anche che tutti abbiamo comunque bisogno degli altri e che davvero senza gli altri non ce la possiamo fare, è evidente che non possiamo vivere "sani" senza gli altri ....ma il problema credo nasca dall'attaccarsi eccessivamente alle persone che magari hanno fatto il loro tempo con noi e che è ora che ci lascino e così ci ancoriamo e crediamo che le nostre sicurezze si fondino in quella persona, in quella cosa, mentre invece quella persona sicuramente è venuta a darci cose importanti per noi e forse, evidentemente quando non ne abbiamo più bisogno se ne va, non so ...magari anche perchè possa arrivare qualcun altro che ha da darci altro, qualcosa di estremamente diverso, ma non meno importante ....io penso che è attraverso gli altri che ci completiamo che possiamo arrivare a quel senso di forte unione interiore che ci manca, ma ogni persona ci porta un pezzo di noi, se però proiettiamo quel pezzo di noi all'infinito sull'altro e non ce ne appropriamo la relazione inevitabilmente cessa immagino e finiamo per ricadere in relazioni sempre uguali ... Un caro abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 15:19:12 |
Cara Ste,
concordo con te sul fatto dell'autostima bassa, parlava infatti Lidia di struttura fragile e si è fragili quando non si crede molto in noi stessi. Perchè non crediamo in noi? Penso perchè ci confrontiamo con dei modelli che non sono i nostri e rispetto ai quali, ovviamente, siamo sbagliati e "inferiori" ....il segreto sta nel coraggio di riconoscere la propria unicità, le proprie peculiarità, i propri doni (casa II)e avere il coraggio di metterli a disposizione del mondo!!! Certo compito non facile per chi non crede in sè ...ma piano piano lavorando sodo ...i risultati indubbiamente si riscontreranno!!! Un caro saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA X STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 19:43:23 |
cara Chiara Inesia,
ma le dipendenze hanno sempre un'origine affettiva.. quindi non possonon dipendere dall'esterno ma solo dall'impossibilità di raggiungere la costanza oggettiva che è una fase che si inizia a strutturare intorno ai 4 anni e poi via via deve diventare sempre più stabile. Indubbiametne anche l'autostima e il valore di sè.. sono importanti.. sempre di Venere e Nettuno o di Luna Nettuno parliamo.. e di opposizioni 4a 10a.. Nelle dipendenze da sostanza.. spesso c'è anche implicata la seconda.. in effetti.. li' è la fase di attaccamento che non è andata benissimo.. Dicevo del transito di Nettuno perchè lui spesso indica con precisione ciò che può aiutare a superare la dipendenza.. spesso è un percorso spirituale.. o uno stato di maggior consapevolezza.. non solo, ma in quella fase si può riempire il vuoto con qualcosa di importante e di personale. Nettuno riempie con la dipendenza un VUOTO... uno spazio dove spesso c'è inquietudine ed ansia.. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 13/02/2009 23:12:57 |
Cara Lidia non capisco bene cosa si intende per "costanza oggettiva" ... è forse la capacità del bambino di capire che la mamma (o un oggetto) c'è anche quando non la vede?
Pensando a quello che dici sull'effetto risolutivo di Nettuno nelle dinamiche di dipendenza, in effetti nell'episodio che riportavo , mentre Saturno quadrava il Sole, Nettuno percorreva la mia prima casa ... però credo che senza l'aiuto di Saturno non sarei riuscita a rompere quella relazione ... Un abbraccio Stefania |
a cura di STE PER LIDIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 14/02/2009 09:42:20 |
Cara Lidia,
anche io non so cosa intendi quando parli di "costanza oggettiva", mi viene in mente l'autocentratura, l'autoreferenza ma non so.... Ora ho capito cosa intendi con il transito di Nettuno, o per via spirituale o per una nuova consapevolezza, o perchè affiora qualcosa di importante e di personale il vuoto si colma, questo mi fa molto piacere, ancora non avevo ben chiari questi transiti Nettuniani. Grazie, un caro abbraccio! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 14/02/2009 10:08:01 |
...per COSTANZA OGGETTIVA....rispulciando letture del passato....si intende la presa di coscienza del bambino, credo intorno ai 3-4 anni....ma su l'età non sono del tutto certa.....che la mamma ESISTE anche quando non è presente fisicamente......
...'l'ha quindi interiorizzata....cosa che evidentemente non si è compiuta del tutto o in modo positivo per chi ha forti valenze nettuniane sui pianeti personali. ciao lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 14/02/2009 10:24:20 |
cara LIDIA
spero che leggerai e potrai rispondere a questo mia curiosità... questa frase che dici ..."...chi non ha sostenuto abbastanza o NON HA LASCIATO ANDARE NEL MOMENTO IN CUI SAREBBE STATO OPPORTUNO" Quindi le dinamiche alla base possono essere opposte.....o una madre assente, lontana, che non offre sostegno .....o una madre ECCESSIVAMENTE presente che addirittura si sostituisce al figlio nell'illusione di proteggerlo ?? In entrambi i casi, effettivamente non c'è un LEGAME AUTENTICO, immagino. un saluto lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 14/02/2009 12:32:13 |
Mi associo anche io alla domanda di Lara sul non aver lasciato andare al momento opportuno, infatti nel tema di mio figlio il Sole Acquario è strettamente congiunto a Nettuno, ma lui ha sempre passato con me tutto il tempo in cui non andava all'asilo e tuttora il legame è simbiotico nonostante abbia ben 5 anni. Lui sta spesso in braccio e, sebbene sia un vero acquarietto pieno di amici e di verve, non accetta mai di staccarsi da me neppure per un giro al parco con un amico e la sua mamma ... piuttosto rinuncia a sta ad annoiarsi con me in negozio!
Devo dire che anche io ho bisogno della sua presenza ... ma sento di trascurarlo già così tanto che mi sembrerebbe un delitto allontanarlo da me anche quando non è necessario ... Si deve a Nettuno anche il fatto che un bambino sia convinto che la madre sappia tutto ciò che gli accade anche se non è presente? E' sempre lo stesso problema? Lo chiedo perché nel nostro caso il piccolo non racconta mai nulla della scuola ma a volte parla come se già io sapessi tutto e fino a qualche tempo fa mi chiedeva se avevo visto questa o quella cosa, se avevo sentito quando avevano urlato etc.. E' possibile per dei "nettuniani" trovare la giusta misura tra la fusione e il distacco? Un abbraccio a tutti Stefania |
a cura di STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 15/02/2009 14:48:21 |
l'esigenza di fumare deriva dalla fase orale non soddisfatta, ma ora come dicevi, cara chiara posso con le specifiche ed individuate dipendenze che a volte ci accompagnano nella vita, posso dalla periferia arrivare al centro.
e per quanto diceva la cara Lidia posso in merito confermare il transito di nettuno sulla luna quadrata allo stesso. nettuno sbloccherà,,,,,! quando ancora non si sà! per ora ne parlo!!!nessuno sa che smetterò! |
a cura di NETTUNO |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 15/02/2009 20:03:46 |
Curioso questo atteggiamento di tuo figlio, che ti chiede se tu hai visto quello che gli capita a scuola.
Hai mai provato a chiedergli se per caso lui si accorge di quello che capita a te quando non siete insieme? Perchè mi viene più da pensare che quello che dice potrebbe essere basato sulla sua esperienza, che su sulla convinzione che una mamma sappia tutto del suo bambino anche quando sono sono insieme.... non so mi è venuto questo pensiero. Cari saluti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA X STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 15/02/2009 20:04:57 |
volevo scrivere
...anche quando non sono insieme.... |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 15/02/2009 20:51:45 |
Volevo riflettere sul superamento della dipendenza.
Lidia scrive che con il transito di Nettuno si ha la possibilità di colmare il vuoto con qualcosa di personale, oppure con un pecorso spirituale, oppure con altro. Per come vedo io la dipendenza è pensare di non potere vivere senza quella cosa, senza quella persona ....sentire un vuoto da mancanza costante o comunque quando coloro o quello su cui avevamo investito se ne va o cambia. Per questo io credo che l'unico modo forse per superare la dipendenza sia investire su qualcosa che ci appartiene, è nostro, indipendentemente da tutto ciò che ci può succedere. E cosa è nostro indipendentemente da tutto e da tutti che potrà durare per sempre? Le qualità della nostra anima, i nostri veri talenti, i nostri veri doni ...perchè ciò che abbiamo all'interno dipende solo da noi e non da fuori o dagli altri, e se esprimo quelle mie qualità con e anche grazie a qualcuno, non è da quel qualcuno che dipende la mia possibilità di esprimermi o di essere me stessa, perchè io sarò sempre .....cambierà "l'ultente" con cui mi scambierò, la modalità con cui esprimerò i miei doni, ma i miei doni, proprio perchè qualità della mia anima rimarranno per sempre, anche dopo la mia morte, cioè dopo la morte del mio corpo fisico. Forse è questa la vera ricongiunzione Nettuniana ....ritrovare il vero Sè, i veri doni che abbiamo all'interno, la vera nostra essenza che forse per qualche strano "programma" perdiamo nel momento in cui scendiamo in questa terra, o meglio la consapevolezza del quale perdiamo .....perchè quello che siamo lo siamo sempre, anche se certo con il tempo e la riscoperta ci perfezioniamo e raffiniamo, eleviamo queste qualità che però io credo, ci appartengono da sempre. Il difficile è riscoprirle, è diventarne consapevoli, io credo. Voi cosa ne pensate? Cari saluti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 00:33:48 |
Per chiara e tutti.. La tua conclusione nel post mi ha colpita moltissimo e spinta ad esprimermi .. Parli Chiara di “ricongiunzione nettuniana “per riscoprire la propria essenza che in realtà che ci appartiene da sempre…ed è vero che chi soffre di dipendenza affettiva deve comunque colmare vuoti che provengono dallo smarrimento di fiducia e di stima in se stesi al punto di negarsi o di annullarsi ..per non guardare in faccia a bisogni negati e inespressi(nettuno luna).. Voglio sperare che non tutti coloro che hanno una quadratura luna-nettuno siano nella squadra di coloro che inconsapevolmente vivono poi relazioni di dipendenza affettiva –o da reali sostanze ..quali la nicotina e il fumo che va a riempire comunque una mancanza..!io sono tra questi e a Nettuno -non dio- ma amico del forum ancora una stretta di mano per incrociarlo in argomento che scotta quanto il fumo e la mancanza che sta dietro.. Perché alla fine di mancanza a si tratta cioè i principi sono sempre gli stessi: la mancanza. La solitudine, l'insicurezza ed il senso di colpa per non aver soddisfatto qualcuno o se stessi in quanto ideale. L’intossicazione da “peccato” (peccato che non l'ho fatto …o che non sono così…). È per questo abbiamo bisogno di una riabilitazione che ci riscatti dal vuoto e dalle carenze. In tal senso la dipendenza “salvifica” porta però ad una condizione regressiva dove ci appare tutto più semplice e dove ci sembra di non dover fare sforzi per chiedere . In tal modo siamo persi nella simbiosi con l'altro o con una sostanza che ci invischia. A questo punto tutto è funzionale per addormentarsi: alcol, farmaci, fumo, relazioni malate da cui non riusciamo a staccarci, rappresentano una condizione di costante ubriacatura che ci anestetizza evitando il contatto col dolore e con la sofferenza interiore al punto da far paragonare un certo tipo d’amore a droga (cohelo) .Non sono stata immune da rapporti di dipendenza affettiva ..e l’aver partecipato al corso di Lidia ,..proprio sull’amore tossico ha sortito in me momenti di riflessione postuma. che condivido con te e tutti La problematica della dipendenza affettiva è nata sull'onda del successo del libro di Robin Norwood "Donne che amano troppo". Nella dipendenza affettiva, l'amore verso l'altro presenta diverse caratteristiche delle dipendenze in generale, pur presentando, rispetto a quest'ultime una differenza sostanziale: essa si sviluppa nei confronti di una persona e ciò la rende più difficile da riconoscere e da contrastare. normale che in una relazione, in particolare durante la fase dell'innamoramento, ci sia un certo grado di dipendenza, il desiderio di "fondersi coll'altro", ma questo desiderio "fusionale" con lo stabilizzarsi della relazione tende a scemare mentre nella dipendenza affettiva perdura inalterato nel tempo ed anzi si esaspera Il dipendente dedica completamente tutto sé stesso all'altro, al fine di perseguire esclusivamente il suo benessere e non anche il proprio, come dovrebbe essere in una relazione "sana". Il dipendente affettivo nell'amore vede la risoluzione dei propri problemi, che spesso hanno origini profonde quali "vuoti affettivi" dell'infanzia. Il partner con personalità dipendente si sceglie partner "problematici", portatori a loro volta di altri tipi di dipendenza. Ciò sempre al fine di negare i propri bisogni, perchè l'altro ha bisogno di essere aiutato. Ma è aiuto "malato" in cui si diventa conniventi a imbroglio reciproco :si rafforza la dipendenza dell'altro . In questi casi la persona non è assolutamente in grado di uscire da una relazione che egli stesso ammette essere senza speranza, insoddisfacente, umiliante e spesso autodistruttiva. Il ruolo di un salvatore : diventa lo scopo dell’esistenza ..e qui nettuno riaffiora come abnegazione di sé ..e nebbia dalla quale uscire ..proprio in considerazione che nettuno ci vuole liberi e chi tesse rapporti di questo genere ama e teme la libertà stessa e deve forse riscattarla con prove dure …o ricercarla nella pura essenza attraverso percorsi… .. il mio sorriso cilli |
a cura di CILLI..CHIARA-NETTUNO-TUTTI |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 07:12:31 |
ciao Chiara
rispondo in merito al superamento della dipendenza, legata al transito di nettuno. Io ho nel tema venere cong.a nettuno e marte quadrata a nettuno e nettuno è in I casa.... più che dipendente da cose e persone, sono sempre stata molto inquieta...come se avessi un vuoto, una voraggine da riempire ...così mi sono rivolta a percorsi di spiritualità fino ad approdare all'astrologia. Adesso nettuno ha iniziato la cong.a marte...e vedremo un pò che accade... ...tornando in generale, ciò che nel tuo discorso non condivido del tutto è il fatto di contare sui nostri doni e talenti, per superare la dipendenza... NOn so, Chiara, è un pò ciò che ho sempre cercato di fare io....TROVARE, far emergere i miei doni (ho un sacco di pianeti in II) e sentirmi finalmente PIENA senza più paure e bisogni e aspettative esterne. Ma ora credo che non possa più funzionare così.....credo che nettuno ci chieda di LIBERARCI DA TUTTO ....anche dall'illusione di avere IN NOI qualcosa su cui aggrapparci. Ma ci chiede questo perchè ci insegna che NON SERVE aggrapparci, che possiamo arrenderci e lasciarci andare ed è tutto a posto. Io SENTO che sia così....anche se sono ancora lontano dall'averlo realizzato. ciao lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 09:58:13 |
cari amici,
la COSTANZA OGGETTIVA è la capacità di un bambino di essere in grado di portare dentro le due figure genitoriali in modo da sentirsi protetto, sostenuto e riconosciuto anche in loro assenza.. Senza questa funzione non esiste e non esisterà mai indipendenza.. Infatti, le persone che non riescono a stare da sole e che hanno bisogno di qualcuno a fianco per sentirsi bene, appagate emotivamente, mancano di questo processo. Sono moltissime.. molte più di quante non crediate.. e devono impegnarsi a superare questo ostacolo.. in genere ben rappresentato dalle quadrature de Nettuno alla Luna e a Venere e, dalle opposizioni 4a 10a. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 10:32:35 |
Cara Cilli,
grazie per le tue parole, scrivi molto bene e condivido pienamente. Cara Lara, non so ...mi lascia un pò perplessa la tua posizione, se non possiamo fare affidamento sulle nostre risorse interiori come facciamo a sentirci sicuri? O meglio come possiamo provare quella realizzazione, come possiamo sentirci appagati? Forse è come dici tu .... forse ciò che Nettuno ci vuole insegnare è arrendersi e lasciarci andare ....ma se non abbiamo una salda struttura interna, se non abbiamo raggiunto quella COSTANZA OGGETTIVA di cui parla Lidia ....il lasciarci andare diventa un perdersi, un naufragare ....non credi? E allora ....come raggiungere questa costanza oggettiva, questa nostra struttura salda ma flessibile? Io pensavo che fosse potendo contare su noi stessi e su ciò che siamo, sul nostro valore ...no? Un caro saluto! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 11:33:36 |
cara Chiara
si, si certo....NETTUNO è comunque una conquista....un traguardo...finchè non abbiamo elaborato tutto ciò che c'è prima (intendo simbolicamente tutti i pianeti che lo precedono)....non riusciremo certo ad aprirci all'autentica LIBERTA'. Quindi, sicuramente bisogna avere acquisito una consapevolezza di sè...per poi lasciare andare anche quella....nel senso di non aver bisogno di AGGRAPPARSI anche a quella...nettuno ci chiede di lasciare andare tutti i bisogni perchè....NON NE ABBIAMO REALE BISOGNO.. ....ma che traguardo lontano.....!!!! ciao lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 12:19:02 |
Scusate se questo intervento vi sembrerà un pò (forse molto!)strano.
Questa mattina pulivo casa e pensavo. Poi non avevo piu' voglia di pulire e mi sono guardata una telenovela (prima puntata). Una donna fidanzatissima con un medico erano prossimi al matrimonio...bellissima villa...matrimonio da favola...uomo PERFETTO...tutto troppo perfetto! Lui parte per due giorni e lei incontra un tipo...un gran bel tipo...che non aveva nulla a che fare con il suo futuro marito...moto...giacca di pelle...uomo che vive alla giornata, senza programmi per il futuro.Lei ama il suo fidanzato (credeva di amarlo...ma probabilmente vedeva in lui la stabilità...ma non le emozioni che invece l'altro gli ha saputo dare)ma lo lascia in procinto di sposarlo e parte con l'altro...(se poi volete sapere come andrà il proseguo vi consiglio per chi può di guardare la serie perchè prende parecchio). Io sono convinta che lei in futuro tornerà con il suo ex fidanzato...perchè le emozioni finiscono. Certo...meglio un giorno da leoni che 100 da pecore, mah! Dipendenza affettiva? Certo...quando le cose vanno male ma male e una ci batte ancora contro è chiaro che questa dipendenza non deve esserci ma quando la dipendenza è proprio AFFETTIVA cioè d'amore? Annullarsi per amore? Per me è possibile e non criticabile questo modo di relazionarsi con l'altro... Io ad esempio è tantissimi anni che sto insieme a mio marito e devo dire la verità credo di essermi annullata in tante cose...non perchè me le impedisse lui ma perchè mi andava bene così e ancora sono in quella fase (magari fra un pò la penserò diversamente...e chi può dirlo? Del doman non vi è certezza...), poi OGNUNO HA IL SUO CARATTERE E AFFRONTA LE COSE IN MANIERA DIVERSA (e proprio l'Astrologia ce ne dà conferma!!!!!)ecco...io non mi sento di avere una dipendenza affettiva nei suoi riguardi è solo l'amore che mi fà agire così. Voleva essere solo una testimonianza. Io ho nettuno sestile alla luna e plutone,trigono a sole e marte e opposto a saturno. Un caro saluto, Ale |
a cura di ALE70 |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 12:42:05 |
cara Ale
certo, se per te va bene così che problema c'è ???!!....se stai bene con te stessa e con tuo marito...direi che è tutto OK....non esistono regole ESTERNE in questi ambiti....ognuno fa ciò che sente giusto, nel rispetto di se stesso e dell'altro.... ciao lara |
a cura di ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 14:27:16 |
parlando di transiti citati che vanno ad attivare "l'energia deleteria "..di un pianeta e nel caso di nettuno-luna le dipendenze che provengono in annullamento di bisogni e quindi degenerabili in dipendenza affettiva (non è automatico per il solo aspetto),ma in via generale un transito che sblocca non è un miracolo se ciascuno di noi non ha annusato il problema-l'ha sviscerato..ne è consapevole ed interagisce...
credo che nessun transito sia una pillola di salvezza che si prende e fa passare ..."malessere" quando si parla di giove che può far crescere ...aumentare fiducia etcc anche in questo caso l'energia del pianeta può giocare scherzi al contrario se noi in primis non ci attiviamo per raccoglierne i benefici... buon pomeriggio e un sorriso..cilli |
a cura di PER CHIARA E ARAL |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 20:51:16 |
... ho indagato! Ho chiesto semplicemente: "Ma tu mi vedi quando sono in ufficio?"
La risposta: "sì mamma, io ti vedo quando esci dall'ufficio ... io vado alla porta d'entrata della scuola e guardo dal vetro ... vedo un'ombra fuori e sei tu! ... è per questo che ti dicevo che tu sapevi quello che facevo a scuola!" ... insomma, riporto pari pari ... non so per quale ragione ha detto l'ultima frase!!! Non è al corrente di questi miei pensieri, non ne parlo con nessuno!!! ... nettuniani!!! |
a cura di STE PER CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 21:00:25 |
Cara Ste,
vedi ....basta chiedere per capire ....lui pensa che tu sia lì fuori, lui vede un'ombra, che chissà cos'è e crede che sia tu che lo stai guardando ..... correggimi se ho capito male ....ecco perchè pensa che tu sai ...lui crede di vederti lì di fuori. Gli hai spiegato che tu non sei lì fuori e che quella che vede non sei tu? Certo che è difficile da spiegare ....anche perchè magari in effetti una parte di te davvero se ne va nel giardino della scuola per guardarlo ...hihihih... siamo molto di più di quello che sembriamo e certe nostre energie girovagano senza che noi ce ne accorgiamo e così magari i bimbi che sono supersensibili vedono queste parti di noi ....oppure invece no ...sono solo sue fantasie ....chi può dirlo??!! Cari saluti!!! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA X STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 21:07:01 |
A proposito degli aspetti di tensione indicati da Lidia come frequenti in caso di dipendenza affettiva, mi piace pensare che Nettuno con buoni aspetti ai luminari e a Venere possa invece dare un certa serenità affettiva, un felice scorrere di sentimenti di attaccamento, ma privi di grossi vincoli visto che non è un problema di fiducia in sè (asse 2^/8^), ma di sicurezza in ambito familiare ...
Spesso qui nel forum è stato detto che non è sempre possibile distinguere gli "effetti" di una quadratura dagli "effetti" di un trigono, nel senso che non possiamo fare una netta distinzione tra aspetti positivi e negativi ... però volevo chiedere come potrebbe manifestarsi in positivo questo tipo di "energia", un Nettuno (come nel caso di mio figlio) congiunto al Sole e trigono alla Luna, che dispone di una Venere in Pesci. ... magari in questo caso l'eccesso di nettunianità pesa già in negativo? Un saluto a tutti Stefania |
a cura di STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 16/02/2009 21:19:10 |
... hai visto che roba?!
Quasi meglio non chiedere!!! Quando era più piccolino (2-3 anni) avevamo parlato di questa cosa, gli avevo spiegato che io c'ero anche se non poteva vedermi, che ero vicina (il mio ufficio è a 300 metri dalla scuola) e che se avesse avuto bisogno di me le maestre mi avrebbero chiamato e sarei arrivata in un attimo ... mi sembrava rassicurante e realistico, mentre forse invece avrei dovuto rassicurarlo sul fatto che aveva le capacità di restare lì da solo ... non so. Difficile capire cosa un bimbo SCEGLIE di prendere dalle parole che tu pronunci! Indubbio che "senta" più di me le atmosfere e i pensieri ... mia madre me lo dice sempre, anche lei era così, ma io non voglio che resti troppo "incastrato" in faccende irrazionali. Voglio guidarlo con maggiore serenità, senza escludere l'esistenza di ciò che è invisibile, ma dandogli anche il senso di realtà che è necessario per una vita equilibrata. Un abbraccio e grazie per i suggerimenti! Stefania |
a cura di STE PER CHIARA INESIA |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
del 17/02/2009 11:19:07 |
Cara Ste,
scrivi bene ....difficile capire cosa un bimbo sceglie di prendere delle parole che gli si dicono, è vero chissà come percepiscono le cose che gli diciamo, cosa a loro risuona di più e cosa di meno... Credo che tu sappia perfettamente cosa fare con tuo figlio, penso anche io che sia molto importante che cerchi di farlo stare quanto più nella realtà razionale che tutti conosciamo, senza negare, come giustamente dici, certe qualità o certi doni che lui indubbiamente possiede, anche perchè con l'apertura che ha penso che arriverà comunque a certe cose. In bocca al lupo!!!! Cari saluti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA X STE |
------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
Tutti i diritti riservati - Copyright - Eridanoschool |