Ciao Lidia ,ho letto di questa sindrome che non pensavo che avesse un nome .
Il fatto è che di questa sindrome credo di averne fatto in passato personalmente una scorpacciata anch'io ;credo che riguardi anche me .
Mi spieghi cortesamente quali configurazioni portano a questa tipologia e come poterla evitare ;in genere appartiene ai cancerini in particolare?
C'è questa mania di cercare sempre la perfezione sentimentale sognata come la fiaba di giulietta e romeo?

Con affetto

arabello

caro Arabello,
la sindrome in questione a mio avviso appartiene non certo solo ai cancri, ma ha chiunque abbia un Nettuno che tocchi la Venere ma anche a chi ha prepotenti case none e dodicesime con dentro Venere. In effetti, dietro a queste case c'è sempre un bisogno di "andare oltre" e di non fermarsi, ma soprattutto, queste case odiano la routine e la quotidianità.. e quindi, gli amori strani, idealizzati o addirittura platonici, possibilmente con persone che non potranno mai far parte della propria vita e della quotidianità.. sono in fondo una difesa di ciò che è dentro ma che non si può riconoscere consciamente.
Un saluto Lidia

Non ho configurazioni in dodicesima ne' una venere in aspetto a Nettuno ,anzi è sestile all'urano e non sono un Nettuniano !!La mia venere è in quinta casa .
Piu' che ideale diciamo che le mie storie sono state si' a volte idealizzate ma vissute in concreto .
Credo pero' di aver "sognato" spesso quello ideale da Giulietta e Romeo

Naturalmente da brava Capricorno il tuo Dono è il pensiero ,il Domino di SE';sicuramente tu non hai vissuto amori ideali sempre lontana dalla Grande Illusione ;le capricorno sanno padroneggiare qualsiasi emozione mentre il mio Dono è il "Sentire" la grande ricettivita' - come la LUna di Bruna -

Grazie Lidia come sempre sei un pozzo senza fondo di conoscenza

arabello