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DISCUSSIONE: Incontri e astrologia
Mi chiedo se uno dei compiti dell'astrologia umanistica è anche quello un po' consolatorio. Second me si. Comunque, pur sapendo che qui non si fa astrologia previsionale, anche se a volte i confini sono labili, mi chiedevo che cosa nei transiti e nelle progressioni che riguardano un tema natale, può segnalare l'arrivo di novità sentimentali, che lasciano finalmente da parte il passato e persone del passato.

Grazie a chi vorrà dare il suo contributo
a cura di Osservatrice
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RISPOSTE
 
del 14/10/2008 11:35:29
Vorrei risponderti, cara Osservatrice, ma forse non risponderò direttamente a quello che chiedi.
Ossia: mi è accaduto di fare sogni importanti o che mi venissero fatte previsioni da parte di sensitivi e anche cartomanti (cose che amo, ebbene sì, anche se anch'esse usate essenzialmente in senso psicologico, per crescere, ma....sai, una bella previsione, magari confermata da persone diverse....è un pò una favola bella che riguarda la tua vita, crederci un pò da qualche parte non può far male, se non ti ci perdi dietro).
Mi sono interrogata, nonostante il realizzarsi di parte di esse (il bello a quanto pare deve ancora venire) circa se i sensitivi e anche le carte non cogliessero desideri: ma tuttavia sognare, desiderare, pensare fanno secondo me pian piano avverare le cose. Bisogna vedere quanto pian piano.
L'astrologia non l'ho mai usata per fare previsioni, ma, il che mi interessava tanto di più, solo per comprendere e inquadrare comportamenti che andavo coscientizzando, e ultimamente per immaginare a quali altre simbologie potevo riferirmi per trovare nuove vie espressive nella mia vita.

Eppure a volte sono solo energie di un certo tipo quelle che si concretizzano, innamorarsi magari significa trovare una nuova mentalità, una nuova visione della vita, che ti piace e ti dà energia; fare incontri può voler dire magari trovare in te nuove parti e incontrarle....
Forse più siamo psichici e meno le cose effettivamente si ribaltano puramente sul piano pratico.
Forse è davvero solo in senso molto simbolico che possiamo guardare alle previsioni, o forse a volte i tempi sono misteriosi e come un transito porta risultati dopo, magari anche l'incontro opportuno "promesso" viene "dopo".
Non so, a me non risultano così coincidenti gli accadimenti esteriori, quanto invece ad esempio nelle mie progressioni passate (grazie anche credo all'averle studiate con Clara) ho trovato il maggior riscontro su tutta la mia vita, una cornice interpretativa piena di senso e di luce che mi ha fatto sentire appartenente a me stessa e guidata a livello superiore; nonchè indicazioni di significati precisi in modo inequivocabile e meraviglioso.
MA non mi piace guardare prima, sono troppe le possibilità, per me ha più senso il conosci te stesso, ossia il comprendere a fondo il passato, per esserci di più nel presente e lasciare che il futuro si plasmi di conseguenza.
Adesso ad esempio per me Nettuno comincerà ad avvicinarsi a Venere, con la quale non aveva rapporti nel tema.
Io spero in un allargamento dell'amore verso me stessa (Venere lesa in 2a, volgio recuperare la mia base sicura), come fonte di quello verso gli altri, di possibilità espressive delle mie capacità (Venere in 2a). Non penso ad innamoramenti, nè temo illusioni, o perdite reali (ma cerco di osservare l'andamento delle mie risorse economiche); vorrei cercare di vivere tutte le suggestioni che mi darà, osservandole, ascoltandole e cercando di sintonizzarmi.
Ho sempre osservato i miei transiti inportanti dopo.
Solo di recente ogni tanto ne osservo qualcuno in divenire e devo dire l'effetto di consapevolezza che mi dà, forte di questa mentalità non deterministica ma simbolica e possibilista, è sempre molto consolatorio di tutto quello che possa accadere. Un esempio è l'entrata di Nettuno in 2a casa che mi ha fatto rendere conto di come il mio lavorare con i sogni fosse una mia risorsa e capacità (Nettuno partecipa a una concretizzazione, dunque?).

Credo anche moltissimo che dovremmo applicare l'astrologia - e non solo- in gran parte su di noi, per distillare meglio la nostra conoscenza in merito e solo poi applicarla agli altri, in misura molto minore...il guaritore guarisce se stesso e così facendo poi guarisce anche gli altri...questo è un mio sentire. Altrimenti ho la sensazione che si possa fuggire da sè, e lo si può fare in molti modi, intellettualizzando, conoscendo "troppe nozioni", guardando troppo agli altri....legandosi alle interpretazioni date su di sè per cui ci sembra di essere arrivati a consocerci mentre credo che il rapporto con noi stessi vada coltivato sempre, alla ricerca di un'autenticità e trasparenza che non finiscono mai di stupirci.

Poi come tecnicamente alcuni transiti possano far presagire incontri, lascio raccontarlo a chi lo desidera.

Un caro saluto.
Bruna


a cura di BRUNA
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del 14/10/2008 13:41:25
Cara Bruna,

ti ringrazio per la tua profonda risposta e per il tempo che mi hai dedicato.
Sono d'accordo con te, e trovo con te affinità per quel che riguarda l'approccio con le lettura delle carte.
E sicuro che siamo noi a cambiare dentro, e probabilmente ad attrarre le cose.
Devo anche dire, che nei momenti duri, la speranza, cosa fondamentale per vivere e andare avanti, può anche essere alimentata con qualche piccola concessione ad una previsione che se non sarà certo del tutto concretizzabile, ma solo in parte poi verificabile, in quel momento alimenta un atteggiamento di resistenza a fattori interni ma anche e certamente esterni che magari non sono del tutto positivi e devono essere superati.
La vita è fatta di interiorità, ma anche di opportunità ed incontri.
Fare gli incontri giusti può cambiarti la vita e se sei o ti senti solo in quel momento averne la speranza o anche la convinzione aiuta molto.
a cura di OSSERVATRICE
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del 14/10/2008 14:34:46
Sono d'accordissimo, diversamente diventeremmo autistici, non semplicemente autonomi. Gli altri ci servono, sono indispensabili e a volte io quando ero triste e giù sono ricorsa anche a qualche aiuto di questo tipo, badando sempre a trasformarlo in occasione di nutrimento e crescita (del resto quando non agivo così le cose mi si inceppavano).

Dobbiamo far di tutto, compreso parlare e avere relazioni con chi sentiamo che ci fa bene per gioire e crescere, per realizzare dentro quella visione della vita più felice che la farà concretizzare fuori.

Un caro saluto...(Francesca, mi pare vero?)
Bruna
a cura di BRUNA
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del 14/10/2008 21:34:14
Cara Osservatrice, anche secondo me i confini fra l'astrologia umanistica e quella previsionale sono labili.
Qualche tempo fa avevo posto un quesito, subito criticato da qualcuno, in cui chiedevo quanto gli avvenimenti esterni possono influire sui cambiamenti interiori.

Mi chiedevo in breve: se un transito particolare mi deve far elaborare alcune dinamiche del mio carattere e della mia persona, forse c'è bisogno di qualcosa all'esterno di noi per far attivare quel transito, e può essere un avvenimento, un'esperienza, un qualsiasi fatto, persone ecc. ecc.,

Applicare l'astrologia previsionale può servire fino ad un certo punto, e non la differenzio da altre pratiche di diverso tipo quali carte, indovini o sensitivi....

la voglia di conoscere il futuro può nascere in ognuno di noi ed è umano, sopratutto quando nella nostra vita ci sono momenti di incertezza, di indecisione, di difficoltà ad accettare alcune situazioni, ma anche di desiderio di "ricevere" una speranza perchè il nostro domani sia più bello e più facile, sapere se troveremo l'amore...
è importante però non farsi condizionare perchè troppe "previsioni rosee" ( vedi quei transiti positivi su Venere che fanno sperare il "grande amore", mentre invece può voler dire altre cose importanti quali ad esempio avere opportunità di ampliare la creatività, imparare a "volersi" più bene, trovare piacere nel fare cose che non si riusciva a fare prima...), focalizzare un pensiero cercando ed aspettando una cosa, può far perdere l'occasione di utilizzare il transito per altre cose pure importanti e poi restare delusi,

altre previsioni "meno rosee" ( come ad esempio quelli di Saturno o Plutone, che creano ansie anticipatorie di avvenimenti tragici e nefasti spesso inutili e dannose, e poi dopo, finito il transito, si scopre con grande sorpresa che si è consolidato o trasformato qualche rapporto, che ci si è saputo assumere più responsabilità in qualche avvenimento, o che si è riusciti a trasformare qualcosa all'interno di noi.

Non so quanto il credere o non credere possa favorire o sfavorire gli eventi, di certo c'è che è importante conoscere noi stessi e utilizzare i transiti per "ascoltare" quelle voci che dentro di noi parlano attraverso il simbolismo di quei pianeti.

un caro saluto lilli
a cura di LILLI
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