IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI Opinioni a confronto
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni
 
DISCUSSIONE: I limiti dell'astrologia
Dopo aver ampiamente discusso su altre tematiche, gradirei discutere assieme su quanto l'astrologia possa o non possa fare.
Soprattutto anche per dare una risposta alle molteplici domande su previsioni che, (e dico ahimè per primo, si sarebbe già miliardari) non possono essere soddisfatte in modo definitivo, dall'evento politico alla fine della relazione.
Ma anche su determinati livelli: il fatto che in fondo l'astrologia individui, e non sia una metodologia di cura. E le potenzialità e le limitazioni delle altre branche dell'astrologia.
Naturalmente qui si parla di simboli e di archetipi, e non di veggenza, che rappresenta uno strumento "altro" a quello di cui si tratta qui (sebbene possa essere utile comunque).
Contando anche la multisignificazione del simbolo, e come possa apparire.
Parlarne assieme qui è un ottimo metodo per portare luce su determinate dinamiche.
Vi va?

Un saluto, arcangelo
a cura di Arcangelo
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RISPOSTE
 
del 25/09/2008 15:04:07
caro Arcangelo

si, si, si....proponi un argomento che mi interessa molto in questo momento...e che in qualche modo ho cercato di introdurre con la mia discussione "l'astrologo moderno " che, ahimè...ha avuto poca partecipazione.....


....comunque....ho un sacco di domande in ballo....per esempio

....qual'è il RUOLO ESSENZIALE dell'astrologia che la distingue dalla PSICOLOGIA......

...ho l'impressione che nel voler SEPARARE nettamente l'astrologia umanistica da quella previsionale si tenda però a volerla CONFONDERE troppo con la psicologia....

....non lo so...sono confusa in proposito ....ma penso che comunque l'astrologia ci mostri qualcosa di più AMPIO che la psicologia, con i suoi strumenti, non riesce a cogliere....


cosa ne pensi ??

un saluto lara
a cura di ARAL
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del 25/09/2008 15:12:16
Cara Lara,

perché hai sempre bisogno di tutte quelle doppie o triple interlinee e tutti quei puntini?
Sappi che sei poco leggibile, inoltre occupi uno spazio doppio rispetto a quello che sarebbe normalmente necessario. Anche il modo di scrivere, da un punto di vista grafico è un modo di comunicare. A proposito di psicologia, la tua impostazione grafica, ad esempio, da un senso di confusione e di poco approfondimento, tutti quei puntini in mezzo ai quali lanci un sacco di argomenti senza approfondirne nessuno. Il tutto senza polemica ma unicamente come consiglio perché si possano meglio leggere i tuoi interventi.

ciao Zoe
a cura di ZOE
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del 25/09/2008 15:30:01
cara Zoe

a me risulta molto più difficile da leggere ( e pesante ) un blocco unico, senza spazi e interlinee.

Come vedi le cose si vedono diversamente.

Poi in questo intervento esprimo la mia confusione PERCHE' SONO CONFUSA come l'ho anche specificato.

I puntini...hai ragione...sono superflui.

Comunque apprezzo il tuo essere diretta pure firmandoti.

ciao Lara

a cura di ARAL
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del 25/09/2008 17:48:08
Secondo me la risposta al problema è già presente nel post stesso di Arcangelo, ossia l'Astrologia individua e permette di conoscere ma non è una cura. Credo che il limite di questa disciplina - se di limite si può parlare, giacché da nessuna scienza o tecnica o disciplina umana si pretende l'onnicomprensività - inizi e finisca proprio qui. In un altro post Aral aveva scritto che conoscere non vuol dire risolvere, o qualcosa del genere. Ed è cosí; conoscere, aver coscienza di sé, dei propri pregi e limiti può senz'altro aiutare - fornendo o aumentando la conoscenza di sé - a migliorarsi ma, e qui è il punto, non equivale a migliorarsi. Potremmo paragonare l'Astrologia a un microscopio; ci consente di vedere dove è il problema ma non ci dice nulla sul come risolverlo. Per farlo, ammesso che sia possibile, o che si sia capaci di riuscirci, bisognerà necessariamente usare strumenti "altri" dall'Astrologia-microscopio. Vedere è tutt'altro che agire, e il miglioramento di sé ovviamente richiede azione e non solo "contemplazione". Essere "in potenza" migliori - poiché si è capito dove si ha bisogno di migliorare - non è affatto lo stesso che esserlo "in atto", e ovviamente se si è in uno stato non si può essere nell'altro. Ma per fortuna il flusso del divenire è eterno, per quanto possiamo saperne, perciò probabilmente non c'è limite a quanto migliori possiamo diventare...

Saluti
a cura di ASTRO
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del 25/09/2008 19:17:59
Argomento affascinante... Nessuna forma di conoscenza, credo, possa dare soluzioni. E' vero, l'astrologia ci consente di vedere e di far nostre delle energie, di conoscerle e di comprenderne l'essenza e il 'come' queste si attivino. Ma esiste -e di questo ne sono convinta - un destino unico e speciale che ci farà NECESSARIAMENTE percorrere quella strada, attraverso QUELLE esperienze. Il fatto è che noi non conosciamo quali esse siano. Il compito che ci viene dato è di viverle e di comprenderle vivendole. Noi siamo quella 'cosa', e non altro. Non possiamo cambiare, possiamo solo onorare quello che ci è stato dato. In questo, credo, è il segreto della vera conoscenza di sè.
a cura di EVI
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del 26/09/2008 09:22:12
Cara Evi,
infatti: noi nasciamo in un determinato momento, e da quel momento avremo già la nostra bella lista di transiti a venire; dovremo passare NECESSARIAMENTE da quelle energie, da certe 'cose'.
Sono d'accordo anche quando dici che nessun tipo di conoscenza può darci soluzioni: credo che noi siamo anche molto altro, molto oltre quello che c'è scritto su qualsiasi tipo di conoscenza. Data la nostra unicità, è impossibile coglierci pienamente: anche perchè nessuna parola scritta o disciplina (neppure l'astrologia in pieno) riesce a farlo.
Un saluto

a cura di ARCANGELO
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del 26/09/2008 09:29:43
caro Arcangelo e cari amici,
vorrei fare presente una cosa: neanche la medicina o la psicologia CURANO; non nel senso che comunemente si intende...
Soprattutto da un punto di vista psicologico la CURA deriva dalla possibilità o meno di instaurare una RELAZIONE importante e proficua per il soggetto che sta male.. Non a caso, un tempo molte delle cose che oggi fanno gli psicologi o i medici, le facevano i sacerdoti.. che erano veri e propri "confessori" - e non intendo in senso ecclesiastico - ma in senso umano delle persone.
I drammi psicologici nascono tutti e sempre da relazioni disturbate o viziate da problemi.. e, per potersi risanare, occorre nuovamente entrare dentro a relazioni che, nel caso dello psicologo, possono essere "particolarmente sane" nel senso che se una persona sa fare il suo lavoro non permetterà il ripetersi di dinamiche che sono patologiche o disfunzionali.
Quindi, al limite anche una buona relazione tra astrologo e consultante può essere assolutamente proficua perchè, se c'è un clima di empatia e di ascolto, a volte questo è sufficiente a far si' che la persona elabori al suo interno una serie di problematiche.. E' esattamente come una buona relazione "amicale" che, quando è intensa e sana, sicuramente permette aperture importanti che possono aumentare la propria conoscenza e aprire a cambiamenti.

L'astrologia quindi, come nessun'altra disciplina cura.. ma può individuare bene una serie di difficoltà.. di ordine relazionale, comunicativo, affettivo od emotivo, dopo di che il soggetto potrà farcela da sè... oppure decidere di farsi aiutare.. da un professionista che potrà essere un talizzatore.. ma mai un guaritore.
Il guaritore vero è NETTUNO, ovvero l'archetipo interiore che è quello dell'unità e del senso spirituale. Ogni guarigione è solo spirituale.. e senza questo, nessun altro tipo di guarigione reggerà.. da quella fisica a quella psicologica..
Il dramma è sempre animico.. ed è un dramma da separazione e da divisione che può essere curato solamente nel momento in cui il soggetto ritrova la sua unità interiore.
Ho visto l'altra sera PORTA A PORTA che parlava dei miracoli di Lourdes.. e questa cosa viaggiava nell'aria.. nel senso che poi ad un certo punto qualcuno ha detto che il vero miracolo è la "fede".. certo.. intendendo come la fede un passaggio epr arrivare a quella spiritualità che è la sola che ci riconsegna all'unità quella che, essendo perduta, ha dato vita a paura, fratture e disagi interiori che hanno creato divisione.

L'astrologia quindi è un ottimo sistema di indagine... e di autoconoscenza.. e scusate se è poco?
Ho visto anche qui su questo forum spesso persone che hanno scritto "ma poi che ne faccio"?
Bisogna però cominciare a pensare che i drammi nascono tutti dall'anima e poi passano alla psiche e, infine al corpo.. che è l'ultimo, quello che ha il compito di "rendere evidente" un determinato tipo di problema.
A volte, comprendere il problema è sufficiente affinchè si cambino degli schemi psicologici importanti.. altre volte no.. la persona non crede sufficientemente in sè stesso.. e quindi avrà bisogno di "affidarsi" a qualcuno di esterno.. che in ogni caso sarà sempre e soltanto un catalizzatore del suo "guaritore interno"..
Certo, la scoperta di CHIRONE come simbolo astrologico ha portato molta più coscienza su questa possibilità di poter contattare le proprie ferite e di cercare dentro di sè risposte.. Non è detto che tutti però abbiano questa visione.. noi vediamo che si continua a pensare che sia la medicina, la pastiglia, l'intervento.... ad essere curativi.. mentre, spesso, è il credere che questo curi.. che curerà.
CREDERE, è un'apertura.. su un mondo misterico di cui non sappiamo nulla ma che indubbiamente ha una grandissima energia.. ciò che cura veramente, ci insegna Nettuno è l'AMORE.. non quello che si riceve ma quello che si "prova" e più si prova più andrà a dissolvere barriere creando nuove aperture.
In genere quello che succede in questi luoghi che vengono chiamati "Buddhafields" è proprio un'enorme scorrimento di energia di AMORE perchè tutti, quando sono li' sono contaminati da qualcosa che è assolutamente non comunicabile.. come tutte le cose che appartengono a questo archetipo (Nettuno) che non ha neppure la possibilità di essere espresso attraverso il linguaggio (Mercurio).
Chiaro che in quei posti accadono i "miracoli"; mettendo insieme migliaia di persone che aprono la loro anima e che sperimentano questa enegia chiamata AMORE.. può accadere qualsiasi trasformazione, di qualunque genere.
Ma è vero, il miracolo è l'apertura.. la possibilità che noi ci concediamo..
Nettuno richiede sempre un affidamento a qualcosa di superiore. poi, noi possiamo chiamarlo medico, psicologo, astrologo, amico, confessore o mago.. non importa perchè sarà solamente quello che è riuscito con la sua "affinità a noi" - cosa fondamentale - a mettere quel tappeto rosso che ha permesso all'anima di ricongiungersi con la psiche e con il corpo (casa XIIa).
Un bacio Lidia
a cura di LIDIA
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del 26/09/2008 09:38:24
Cara Aral,
anch'io mi sono posto spesso la stessa domanda: ma in che cosa differisce in fondo, come metodologia, l'astrologia umanistica dalla psicologia umanistica?
Uno potrà dire: l'interpretazione simbolica, dei pianeti e del vissuto.
Ok, ma in fondo è sempre un'analisi (fisiognomica, empatica, condivisibile, psicanalitica, astrologica, onirica, simbolica) del 'paziente'.
Anche perchè come dissi nell'antro poco fa, credo che ogni tema senza la persona sia un dispendio di energie e materia grigia su simboli condivisi da quella e da altre, che naturalmente non condividono il proprio essere, data la "legge" dell'Unicità.
Quindi io credo che in primis l'astrologia si un'analisi psicanalitica, ma molto più allargata: essa, come la psicologia, 'individua'(parola chiave) ma in maniera, se vuoi, molto più precisa e più veloce.
Anche Lidia disse che in certi casi riusciva molto più in fretta ad individuare certe dinamiche che, con i lenti meccanismi della psicologia, ci sarebbero voluti molto mesi in più, forse anni.
L'astrologia in più della psicologia ha i vantaggi che con un colpo d'occhio ti sa dire le tue dinamiche fondamentali, ciò che ti serve per 'evolvere' e quale potrebbe essere, "ipoteticamente" il tuo obbiettivo, ciò che ti serve per raggiungere l'individuazione, le esperienze che al tuo essere tocca fare, o che il tuo Sè ti vuole spingere a fare, per farti raggiungere una soglia di consapevolezza molto più alta riguardo a te stesso.
Quindi, come la psicologia, è un percorso verso la conoscenza di te stesso.
Certo, può venire integrata con elementi di psicologia analitica e del profondo, (o se vogliamo di mitologia archetipica -anzi è meglio) in modo da capire come, in certe situazioni, si comportino i miti, qual'è la loro storia, per entrare meglio nel dettaglio.
L'astrologia ti aiuta a prendere coscienza delle diverse parti di te, inizialmente ha un grande vantaggio: gli dà una 'faccia', un 'nome'.
Esempio: funzione erotico-affettiva-amatoria Venere, (e la localizzi subito sul tuo grafico, che aspetti fa, ecc) questo in psicologia non è possibile.
Anche perchè in questo modo, tu entri in un contatto avendo già un 'documento' in mano del paziente come se fosse in fondo quasi la sua "carta d'identità" che rivela subito quali grosse dorsali, quali autostrade (non le viuzze più minuscole, ma i grandi rami caratteriali) puoi riconoscere tra le pieghe del suo essere, ed eventualmente, con un pò di lavoro e mestiere, riuscire a 'spiegarle'.
Tuttavia queste non lo individualizzano.
Perchè la persona non è i suoi aspetti, e neanche il suo tema natale (Che lo condivide con altri 10000?20000?Quanti sono nati nello stesso momento.
Quindi capirai che è un'astr-azione, appunto :)
Un saluto

a cura di ARCANGELO
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del 26/09/2008 09:52:44
caro Arcangelo,
in effetti il tema natale.. è una mappa.. ma sicuramente non è il territorio..
la persona è molto di più di una serie di funzioni messe insieme.. ma il tema natale può essere una buona traccia per cominciare a scoprire il territorio..o meglio, per orientarsi all'interno di esso.
Un'altra modalità.. che condivido perfettamente, è l'utilizzo dei miti.. che sono "tracce" fatte dall'uomo o meglio da tutti gli uomini che si sono trovati a vivere quel determinato conflitto.
In questo è fantastico il mito.. perchè ci aiuta a comprendere che non siamo soli con le problematiche.. perchè sono appartenenti alla psiche di tutti.. e, per questo, possiamo avvalerci di soluzioni che sono già state adottate.. ovviamente inserendo anche qualcosa di personale.
Ognuno di noi dovrebbe conoscere i miti e dovrebbe aggiungere il pezzo personale ad ogni mito che si è trovato a vivere e rivivere..
Così, come si faceva un tempo con le favole che, raccontate oralmente, si arricchivano man mano di passaggi che venivano registrati dai nuovi interpreti.
In effetti, credo che il mito sia il più grande regalo che la storia e l'umanità ci hanno fatto..
Molti di noi però non li conoscono.. e molti li deridono.. mentre invece sono incredibilmente utili.. veri e propri gioielli che l'umanità ci ha lasciato in eredità.. per affrontare la vita in modo più semplice.
Un saluto Lidia
a cura di LIDIA
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del 26/09/2008 10:25:57
Dunque. Come dice astro, l'astrologia è una sorta di viaggio interiore dove si riconoscono le proprie parti, quasi si fosse dentro un microscopio e la visione di sè si allarga a tal punto da com-prendere vicino a se tutte le altre parti rimaste fuori.
La lente è l'astrologo-psicologo, che ti fa un ingrandimento e una netta definizione di ciò che ti appariva "sparso" e senza motivo, attorno a te.
Ma c'è un MA. Un grosso Ma.
Se da un punto di vista metodologico e fenomenico l'astrologia è un grosso percorso di autoconoscenza (per certi versi basta questo, per altri no) come dice Lidia (mi fa piacere la tua partecipazione) ciò che salda la visione e il mondo del paziente e quello dell'astrologo-psicologo-sciamano e quant'altro, è proprio la RELAZIONE che si instaura.
Poichè collega le proprio parti più nascoste, attraverso l'e-ducere (tirare fuori), l'educazione dell'astrologo, la relazione empatica che esso instaura, fa da testa di ponte per tutto quello che dal paziente può venire fuori, Sanarsi, ed essere veramente. Poichè ciò che cura è quella stessa relazione che permette alle energie interiori di essere sè stesse, di ritrovare un'unità psico-fisica-animica.
Ma in questo allora è il tipo di relazione, e non l'astrologo.
Questo vuol dire che in sè l'astrologia, come la psicologia e la medicina, non cura, ma è l'astrologo, lo psicologo in sè che, se abbastanza preparati e consapevoli di ciò che stanno facendo, "Curano".
Che permettono quell'appoggio, quel transfert, per riunificare tutte le parti del paziente.
Che attraverso l'ascolto e i propri strumenti, riescono a dare al paziente quella grande QUALITA' indispensabile, che è ASCOLTARE Se'STESSI.
Questa è un'altra grande forma di accettazione e cura, poichè attraverso il proprio esempio, stimolano il paziente a fare lo stesso, cioè ascoltarsi, accettarsi, far sì che ci sia quella parte di sè che è attenta a noi ed è presente, di tutto ciò che è in noi, fin alle massime profondità.
Ma qui allora è una funzione che deve introdursi nel paziente, che è quella di Sentire, di Parteciparsi: Condizione indispensabile perchè la propria permanenza qui sia sentita come un Viaggio e non una Routine. Guarda caso, Giove è nel Sagittario, e attaccato al Deus Major c'è Nettuno, il pianeta della massima condivisione (poichè si è la stessa essenza, si riunificano tutte le parti).
Poichè se solamente dall'astrologo-psicologo-sciamano ecc la persona si sente, ma a casa e nella sua vita "normale" mette in moto gli stessi meccanismi, io dico che è come quando vai a ripetizioni di una certa materia, dove i "compiti" si fanno solamente in quelle 2 orette in cui sei là (e Lidia mi potrà dare conferma che sono Pochissime le persone che poi proseguono il loro percorso di autoconoscenza a casa).
Come dice Gerard Jampolsky "Amare significa guarire" e certamente l'Amore è l'unica condizione che Sani veramente, poichè ci riunifica in un qualcosa di più grande nel quale non siamo più separati.
La "relazione che cura" per dirla con le parole di Margherita Biavati, è quella che instilla dentro di te quella speranza, quella fede, che già in sè attiva quelle sostanze curative che la persona ha dentro di sè, permettendogli di andare a curarsi.Quei modelli che ti permettono di riallacciare con fiducia, appunto, le tue parti di te.
Ciò che fa specie è che spesso la persona ha già i rimedi, sa già cosa deve fare, ha tante potenzialità, ma impara modi distruttivi, o improduttivi o annullanti su di sè. Gli si posizionanono modi di essere diversi che lo fanno ammalare.
Ma quindi la cura è iniziare a ridiventare sè stessi,essere, assieme alla fede e alla fiducia: nel compiere ogni momento questo processo assieme ad altri.
Un saluto

a cura di ARCANGELO
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del 26/09/2008 11:08:56
caro Arcangelo...cara Lidia


certo, molto interessante quello che dite....devo dire che mi avete dato degli imput MOLTO interessanti...


Quindi il SENSO PROFONDO dell'astrologo è proprio nella RELAZIONE che instaura con il cliente.

E' l'incontro e lo scambio emotivamente intenso, tra due persone con l'obiettivo di ri-trovare la strada smarrita.

Certo l'astrologia e la psicologia hanno molte analogie ma forse il ruolo dell'astrologo è quello di prendere per mano il cliente e mostrargli dove si trova adesso....dove è iniziato il suo percorso e quali sono le direzioni possibili e auspicabili all'interno di in un contesto più ampio di cui è parte.

A differenza dell'approccio psiologico credo che l'approccio astrologico ci permetta di poterci sentire parte di qualcosa di più grande che se pure è ALTRO DA NOI è PROFONDAMENTE NOSTRO....


...che le vicende della nostra vita, la nostra infanzia, le ferite e le goie e i dolori facevano parte di un disegno più grande che HA UN SIGNIFICATO.....

...credo che l'astrologo che riesca a portare il suo cliente a questa CONSAPEVOLEZZA ....sia un vero guaritore, proprio perchè riesce a condurlo dal senso di smarrimento e di separazione alla consapevolezza dell'unità....

....poi, ovviamente ci deve essere la volontà e il desierio di proseguire il viaggio da soli.....


un caro saluto

lara
a cura di ARAL
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del 26/09/2008 13:05:52
ciao a tutti
Leggendo i post, mi è tornata in mente una domanda che mi è stata fatta da un gemelli (io sono gemelli) è"la funzione di ponte ti appartiene " ho risposto di si.Questo ponte è spontaneo facile soprattutto quando leggo un tema.Ed é portare la persona, al contatto diretto con il suo tn.Il cielo mi scampi dal pensare di portare x mano un altra persona (senza polemica)
Io credo che il grande regalo che può fare un astrologo alla persona che ha davanti, è quella di focalizzare rendere cosciente quel dolore, quella difficoltà (che il tn mette in evidenza moltissime volte)quelle parti inascoltate e con le sue paure.Quando la persona le sente vibrare, quello è il momento della vera funzione dell'astrologia IL CONTATTO DIRETTO CON IL DOLORE NASCOSTO.Da quel momento si parte. Nn ci sono soluzioni che l'astrologo puo dare, partono dal nostro voler guarire ma veramente voler guarire.Diventare quello che potenzialmente siamo.Nessuno puo dire se quella persona c'è la farà 'neanche la medicina ufficiale ti da la certezza della guarigione, ti dà degli strumenti e poi ti dice "mettici la volontà" ( esperienza diretta)la psicologia fà altrettanto, lo psicologo ti accompagna ma ci devi mettere sempre del tuo.
Per me L'ASTROLOGIA UMANISTICA è il contatto diretto con la nostra anima sta a noi contattarla
gli archetipi sono i suoi strumenti d'eccellenza una sorta di corsia preferenziale ( cito Arcangelo) ciao Bruna
a cura di KIKÒB
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del 26/09/2008 14:26:49
Dalle riflessioni fatte mi pare emerga che la Cura siamo noi stessi, quindi, ma che spesso, se non sempre, abbiamo bisogno di Qualcuno o Qualcosa che sia al di fuori di noi e che ci insegni a curarci. Se ne evince che, come dice Lidia, non esiste il Guaritore o la Cura in astratto, esiste semmai l'Insegnante, il Maestro, se si vuole, che indirizza - grazie alla sua esperienza, alla sua capacità di elaborare l'altrui vissuto perché necessariamente ha già fatto lo stesso con il proprio - il "paziente", il consultante o il discepolo, a seconda del contesto interessato, sulla Via da seguire, che poi si dovrà ovviamente percorrere con la propria consapevolezza e sulle proprie gambe. Sul piano psicologico perciò potremmo dire che ci dev'essere insegnato a curarci ma l'atto della cura dev'essere nostro. Che ne pensate?

Un saluto
a cura di ASTRO
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del 26/09/2008 15:31:51
Detto in poche parole dopo le molte già dette, credo che la miglior disciplina (che è individuale, non tutte funzionano su tutti allo stesso modo) sia quella che risveglia il proprio maestro e guaritore interno e spirituale.
Quella che risveglia i nostri perchè, e le nostra qualità di risposte, tradotte in azione, a quei perchè.
Ma come abbiamo detto e come dice Astro, se non c'è contatto con questa parte illuminata di noi stessi, non c'è cura.
Quindi per questo c'è bisogno di relazione, in modo da contattarla e risvegliarla, stimolarla ad uscire e a cambiare schemi.
Ma in questo, come già detto, ogni disciplina ha i suoi strumenti, e nessuna figura a priori, che sia astrologo, psicologo, sciamano, può arrivare alla nostra anima senza un grosso lavoro sulle proprie potenzialità: deve Mostrare, non insegnare, deve Relazionarsi, non imporre, deve Ascoltare, non consigliare.
Quindi, in definitiva, ogni disciplina la fa la persona in questione, e dipende dalla relazione che scaturisce tra paziente e consulente.
Un saluto
a cura di ARCANGELO
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del 27/09/2008 01:04:22
ho letto con attenzione e traggo spunti da tutti..per esprimermi in merito..........
Si parla di cura ..di scelta di disciplina che aiuti a guarire....e non a caso ...le discipline ..utili per questo genere di cura in conversazione sono l'astrologia umanistica..la pscicologia ..lo scimanesimo ....
tutte indistintamente....mirano alla conoscenza di sè....
ma nessuno si presenta da uno pscicologo chiedendogli di volersi conoscere ...
c'è qualcosa di profondo che si smuove..che fa sentire che esiste un disagio..che alcuni nodi non emergono ..perchè ben custodini in uno scrigno che se si apre fa ...rovesciare ...quei segreti.? quegli episodi rimossi ?quelle ombre? che ahimè dolorosi da affrontare ...e c'è sempre un fatto scatenante a far sì che quel qualcuno si decida .
.allora si..che si presenta dallo pscicologo col fatto...........ALIBI POTENTE PER CONOSCERSI FINALMENTE........
Non tutti naturalmente arrivano ad estremi e il mio esempio lo è ...
come non tutti hanno voglia di conoscersi e vivono...bene o male ..bohhhhhhhh
A volte mi chiedo se le persone che hanno più predisposizione al contatto con sè siano poi quelle più vulnerabili ...e .più soggette comunque al "nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai in una selva oscura"
versi di Dante che ...racchiudono un potente messaggio ...di piaga collettiva ..e di miscellanea nobile ...quasi alchemica tra astrologia e quell'esoterico...che fa rivolgere al sole ....il principio dell'oro puro...
l'oro che in noi ...è proprio quell'io...spezzato...strada facendo e che ...si affanna a cercare la luce ..il maestro interiore ,....la via che porta a nettuno....per ..quella unità ..........da conquistare ...
capisco Lidia quando scrive se è poco ..quanto l'astrologia può offrire ...in materia DI CONOSCENZA ..di sè e delle proprie dinamiche...e ..a proposito ....
sprona a far buon uso di ..verità emerse...
...io vorrei aggiungere che l'approccio con l'astrologia ..come disciplina di indagine personale ..è più diretta ... ..in breve tempo riesce ..a far emergere alcune dinamiche che in analisi richiederebbero anni di lavoro..ma più potente è la continuità che l'astrologia offre .....l'evoluzione...
ciò che dico è esperienza vissuta ..
in panico.....ho bussato al mio pscicanalista ....
7 anni per districare la matassa ...delle mie emozioni....
un meraviglioso viaggio astrologico..che in tempi ridotti mi ha fornito....strumenti...
perchè di strumenti si parla...
poi ...quelli devono assumere ...la magia che li trasforma in ciò che si ritiene un miraggio.....l'unità..........

...importante sottolineare che il viaggio sciamanico non è un metodo psicologico, ma un metodo spirituale per ottenere informazioni attraverso la comunicazione diretta con le entità del mondo invisibile. ...e che l'astrologia .umanistica .veda in..nettuno ..il vero guaritore...
Nettuno partecipa quindi al lavoro di trasformazione individuale e collettiva- preparando il terreno alla rigenerazione di Plutone- di un individuo perchè si confronti con le dimensioni più eteree della realtà, con quell’inconscio collettivo junghiano, simile all’akasha indù, che contiene la memoria di tutto, al di là del tempo e dello spazio..una energia che vibra ad un livello così elevato da provocare il dissolvimento di schemi e barriere spazio-temporali, elevandosi ad una dimensione spirituale, trascendente.
......... Trovo quest'anologia ...importante per il mio momento e volevo condividerla con voi...
un sorriso
cilli
a cura di CILLI.........
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del 27/09/2008 14:52:31
Quanto detto da Arcangelo, segnatamente che il Referente - sia esso psicologo, astrologo, sciamano, ecc. - cui si può affidare il compito di iniziare qualcuno alla via dell'autoconoscimento debba "mostrare" anziché "insegnare", nell'accezione comunemente intesa di questo verbo, mi ha spinto a recuperarne il piú profondo e remoto significato etimologico - in fondo anche le parole, i significanti, sono simboli che rimandano a dei significati-archetipi - che vale proprio "segnare su", quindi mostrare ma anche "imprimere un segno", potremmo intendere in questo caso un "segno di partenza" da cui poi muoversi in autonomia verso la scoperta di sé. Non quindi pedissequa percorrenza di una via tracciata da altri ma propria elaborazione di un percorso comune a tutti gli esseri umani. E infatti "insegnare" vale anche "mostrare, indicare".

Cilli ha invece sfiorato argomenti che da un po' mi interessano moltissimo; Dante in effetti è da piú parti ritenuto un Iniziato e la Divina Commedia forse la piú grande Opera Esoterica che sia mai stata scritta. E nella prima metà del secolo scorso il controverso Edgar Cayce, conosciuto come il "profeta dormiente" - per la cronaca, Pesci ascendente Leone - era ritenuto in grado di penetrare in stato di trance proprio in quegli archivi akashici dove "ogni piú piccolo fatto di ogni creatura di qualsiasi tempo è immancabilmente annotato". Di Jung invece si potrebbe in effetti dire che la sua psicanalisi si situi a metà strada tra la psicologia e lo sciamanesimo propriamente detto, che come giustamente precisato da Cilli è completamente altro da una pratica psicologica. Gli iniziati lo descrivono piuttosto come un viaggio nei mondi sottili dove le comuni nozioni spazio-temporali sono annullate in una percezione che abbraccia molte dimensioni in piú delle tre in cui siamo normalmente abituati a muoverci. Nettuno sicuramente è l'archetipo astrologico che piú avvicina al contatto con queste dimensioni, e vale certamente la pena di cogliere il suo Insegnamento.

Ringrazio Cilli per questa condivisione.

Saluti
a cura di ASTRO
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del 28/09/2008 00:38:06
per astro...
il tuo spaziare a linguistica e a filosofia del linguaggio...non può che trovarmi ...d'accordo per il fine implicito al tuo esempio e che detto da uno sciamano sarebbe "non consegnare in mano altrui il tuo potere" ..
si tratta di potere di cura di se stessi dopo aver cercato proprio QUEI SIGNIFICATI....prima molto ....generici e primordiali in suoni o odori(significanti) che devono poi trovare una dimensione intima per assumere il significato...
In linguistica . ...IL SIGNIFICATO........
VOLUME ...ha significanti che partono da...volum ..e può assumere .un finale differenziato per suono VOLUME
peso VOLUME
oggetto VOLUME...
o IL FINALE
che meraviglia poter ricordare il potere di una linguistica così ..raffinata ....e la semiotica che ne deriva..!!!!
Lacan sostiene che l’inconscio funziona nello stesso modo: esso è visto come una catena di significanti, sempre in circolazione, senza àncora, senza centro

Diventare adulto, diventare un Io, vuol dire cercare di fissare la catena dei significanti in modo che possa essere possibile un significato stabile. Quell’unità, quel significante, costituito dall’immagine dello specchio potrà allora significare qualcosa, potrà essere agganciata ad un significato preciso; si potrà cioè, dire Io, designando con quel significante un significato definito e preciso.

Fermare la catena dei significanti vuol dire entrare nell’ordine simbolico del linguaggio.
l' astrologia ...quindi ha ..molto da condividere anche con la filosofia del linguaggio........?
un sorriso..a te astro
e a tutti
cilli

.....
a cura di CILLI....
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del 28/09/2008 21:40:17
tornando a Edgard Cayce ..(per astro)
un flash ..
il famoso curatore dormiente era un fotografo...
non è un caso questa professione ..
con le foto si inquadrano momenti
i momenti dovrebbero spesso risvegliare memoria assopita...
nettuno come archetipo ...porta a ..risvegliare ricordi annebbiati...
e jung ..parlando di inconscio collettivo si pone proprio come ..pioniere del tempo perduto ..attraverso i miti...

Ora per Arcangelo che dice di "veggenza come strumento utile ma altro"e .cito parole del post iniziale..
un mio ..spunto...riflessione
la veggenza attraverso i tarocchi ...presuppone ..l'analisi di simboli..e se arcanum=mistero...il viaggio attraverso i 22 arcani maggiori è all'interno se stessi..ttraverso 3 mondi terreno-spirituale.-divino(il viaggio dell'eroe)
ma capisco il tuo voler escludere ..la tarologia da ..disciplina che aiuta all'esplorazione ..perchè difficile far comprendere che dietro ..quei possenti simboli figurano molti emblemi delle immagini primordiali ..e difficile proprio sconfiggere l'atteggiamento comune verso questo culto di divinazione ..che è tra il più..banale della previsione..
alla fine ...resta la speranza che qualsiasi sia ...il percorso....non si rimanga nell'anonimato........e che le coscienze si risveglino....
la pscicologia a differenza di astrologia ..ha un'utenza ..più d'elite ..proprio perchè chi ossessionato da .."dura la relazione"non va dallo pscicologo.....va da mago di turno..o di più ..e da astrologi......
quello che dico alla fine è triste però.....
...........cilli.........
a cura di CILLI....
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del 28/09/2008 22:43:13
Cara Cilli, lungi da me l'escludere a priori la veggenza.
La discussione è incentrata sui limiti dell'astrologia quindi ho trovato adeguato discutere 'solamente' di tale disciplina.
Questo non prescinde assolutamente da una lettura fatta con veggenza,chiara o scura. Anzi,ben vengano questi doni e qualità speciali che sicuramente arricchiscono la lettura.
Un saluto, archy
a cura di ARCANGELO
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del 28/09/2008 22:56:58
arcangelo caro.........
ma certo che ho capito il senso della tua esclusione.....
e il mio rammarico ..il finale triste del mio post ..è proprio sull'utenza differenziata ..e sulle difficoltà di veggenza ..-.diversa -da spicciola..
come da astrologia..........diversa da spicciola........
ti abbraccio
cilli
a cura di CILLI-ARCANGELO
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