Ciao Bruna... mi sono sognata un altro coccodrillo..meno bellino del primo ad onor del vero.
Ero con una coppia di amici ed ero in partenza per una meta esotica ( e già da quello si vede che è assoluta fantasia :) ) . Sul più bello mi accorgo di essermi dimenticata qualcosa, di essenziale.. ma non rammento cosa... potrebbero essere i biglietti ma non sono certa. Allora torno a casa e mi accompagna la mia amica.
Sul tragitto ci troviamo davanti ad una sorta di grande campo allagato.. pieno di detriti.. l'acqua non è pulita ed e mezza ghiacciata.
Nel senso che la superficie è formata da una lastra sottilissima di ghiaccio, una sorta di granatina.. ci cammini dentro e non sopra.. ma il ghiaccio è tritato finissimo ecco.
Non sono affatto contenta di doverci mettere dentro i piedi ma vista la situazione di bisogno inizio il guado. Ad un certo punto vedo il coccodrillo.. o meglio la sua sagoma.. come se nuotasse sotto il pelo dell'acqua. Non vedo il coccodrillo vero e proprio ma la sua forma sotto il ghiaccio.. che in quel punto è leggermente piu spesso. Ecco vedo la forma del coccodrillo che nuota sotto il chiaccio e lo solleva senza romperlo, modellandolo.
Mi preoccupo.. è il coccodrillo.. ma poi mi dico pure che è il solito coccodrillo.......

Ciao, carissima.
Il coccodrillo diventa ricorrente: bene.
E' un simbolo intenso, che riporta alla nostra istintività profonda, e alla fame (di intensità e di vita) che vi associavi tu.

Ora lo vedi nella trasparenza dell'acqua semighiacciata, anzi, del ghiaccio triturato. Emozioni congelate (perciò antichi blocchi) ridotti a una fine mistura; sempre stato di ghiaccio è, ma fruibile, quasi un invito a una granatina che rinfreschi una torrida estate (la passionale intensità inframezzata dai blocchi emotivi sminuzzati? carina come immagine).

E' comunque il tentativo di rendere "digeribile" un contenuto emotivo profondo doloroso, verosimilmente.
DI nuovo il mare emotivo (acqua vitale, il grande mare madre della vita), anche se non citi il mare, potrebbe essere un fiume, comunque l'acqua allaga i campi. Fase di revisione e accoglimento di risansanti debordamenti emotivi, di ripulitura di scorie (acqua non pulita, scorpionica).

Che trovi perchè hai scordato i biglietti per la rigenerante vacanza/fuga/trasloco per una meta di sogno (così di solito sono le mete esotiche, dei paradisi).
Sei in partenza ma manca ancora il pass per i trasbordo definitivo.

Devi tornare indietro a ripercorrere delle fasi. (La pulizia non avviene con una sola sciacquata).

E ad aspettarti ritrovi il coccodrillo, quella fame atavica, energia aggressiva che brama il mondo per la sua sopravvivenza, proprio sotto lo strato guarda caso più spesso di ghiaccio, che il coccodrillo modella.
Il che fa pensare a una malleabilità e plasmabilità di questo strato/blocco: forse che tu lo puoi modellare? presentare come vuoi? o che il coccodrillo/istinto vitale altro non è che ciò che plasma, dà forma al tuo blocco?

Il ghiaccio è rigido.Ma qui si modella. Il blocco saturniano si fa pentrare e suggestionare da Urano?

Molto bello: "E' il solito coccodrillo."
Sai, ormai conosci con che cosa hai a che fare, e anche se ovviamente c'è dell'apprensione (è normale, la cosa la partecipi, non ci stai scivolando sopra nè la stai intellettualizzando....stai plasmando il ghiaccio, quando non lo sminuzzi per farci una bibitina rinfrescante),
ebbene stai accingendoti a fare conoscenza con questo essere.
A farne quasi un totem di questo passaggio.

Ricordiamo, il rettile è la vita trasferita alla terra...la dimensione dell'essere umano, a metà, giustamente, tra acqua e aria.
Uscire dalla totalità fusionale dell'acqua senza volare via nella rqazionalizzazione che rifugge il corpo.
Tu tutta questa roba la vuoi attraversare, e vuoi passare nel corpo,per raggiungere e conquistare la terra e affondarvi le radici.

Sarebbero da vedere i transiti....ripostami i tuoi dati, vuoi? ci vorrei dare un'occhiata nei prossimi giorni.

Ti sono vicina con ammirazione per la bellezza affascinante di questi passaggi cui stai dando vita.
Hai un rapporto intenso e profondo con il tuo interiore, e stai facendo amicizia col drago, mi pare.

Un abbraccio,

Bruna

SEI UN TESORO .. lasciatelo dire, mi piace tantissimo la tua profonda capacità di fare tuo l simbolo e di tradurlo con facilità ed immediatezza. Io avevo percepito le medesimo cose ma era tutto un sentire accennato sussurrato. Tu invece riesci a tradurli immeditamente e con precisione estrema. Brava davvero !!
ti rilascio i miei dati 17/12/68 mi 15.00
ora scappo .. ho trovato una cagnetta abbandonata e vorrei portarla dal veterinario prima di arrivare a casa.. sperando socializzi con i miei gatti :O a presto


Luisa

cara Natalibera


....mi intruffolo anche questa volta nel tuo sogno, per alcune considerazioni...

....pensavo ai simboli del viaggio ...collegabili al tuo sole sagittario, a giove...

...mentre il coccodrillo, per il suo aspetto istintuale lo associerei a plutone....

Beh, direi che sono i valori dominanti del tuo tema...sole sagittario in VIII quadrato a plutone ....e plutone e giove cong.in V....

....è come se tu anelassi profondamente alla LUCE e la rinascita rappresentati dal bel viaggio in una meta esotica....ma prima sai che devi ancora affrontare il BUIO ...scendere ancora, di nuovo nelle acque melmose ma rigeneratrici....

....aggiungo un ipotesi....ma valuta tu se ha senso....

....il fatto che il coccodrillo si trova sotto ghiaccio, e anche la tua conclusione...."...è il solito coccodrillo..."

potrebbero significare la tua SPERANZA che in fondo.....se riesci a mantenere il "coccodrillo", li tranquillo....conservato ....puoi evitare di AFFRONTARLO una volta per tutte.....in fondo il TUO MALE....lo conosci così bene che ti ci sei un pò "affezionata".....

...e sembra un pò il conflitto rappresentato da giove-plutone....per andare oltre (verso la luce) bisogna UCCIDERE IL MOSTRO.... e il tuo dilemma sembra essere....ma è proprio necessario...???

....che dici ??

...Bruna, scusa se mi intrometto, ma mentre scrivo mi vengono delle intuizioni.....solo ipotesi...


CIAO .....lara

Ma Aral, cara, perchè scusa?

é giusto, è bello che ci sia la voglia di dire la propria...

capisco e apprezzo il tuo atteggiamento, il non voler rischiare di calpestare uno spazio altrui....

ma sia io, non prendendo questo letteralmente come mio spazio, solo semmai come una casa di cui sono la custode, sia tu, riuscendo a dire e porti per come ti viene e allo stesso tempo, certo, rispettando il contesto e l'altrui pensiero e presenza, come fai, dobbiamo esercitarci a integrare tutto in armonia...

insomma, non so se mi sono fatta capire, è che capisco cosa intendi, mifa piacere il tuo sentire, segno di accortezza e attenzione, e allo stesso tempo penso che non dovrebbe esserci il problema..ma le cose umane, si sa, sono anche complicate, a volte....per cui grazie di avermi dato modo di parlarne.

Inoltre, ci dovremmo sempre arricchire dell'altrui punto di vista e modalità....

continua a partecipare, che è meglio!

Un abbraccio,
Bruna

Ah, inoltre, hai fatto caso che a volte è come uno formula una frase che ci apre le porte dell'intuizione e percezione più profonda? Magari è lo stesso concetto che consocevamo già....eppure detto in quel modo, ci entra dentro in modo nuovo e diverso.

Per cui è utile, anche in questo senso.

Vero, che il coccodrilo potrebbe anche essere voluto tenere lì, semicongelato,
vero, ci può essere anche questo aspetto.

Una partecipazione a più voci rende ricco di spunti il materiale per la persona.

Bye Bye,
Bruna

Cara Natalibera,
grazie del tuo riscontro, sei molto gentile.
Ma se non ci foste voi non potrei esercitare questa capacità, che sto affinando insieme.

Cercherò di guardare il tema i prossimi giorni, non prometto troppo, ma ci proviamo, ok?

Intanto...buon fine settimana e ....

SOGNI D'ORO!

Un bacio,
Bruna

sai Aral ho riflettuto sul tuo intervento. Affezionata al coccodrillo no. Credo che questo coccodrillo sia la parte di me bambina, quella che e stata ferita...quella che è sopravvissuta;come quei bambini "pestiferi" a fine giornata non la reggi più perchè niente la sazia niente la soddisfa niente la rasserena.
Devo conviverci questo si . la conosco fin troppo bene.. infatti nella mia primavera nera nei rarissimi momenti di razionalità subito ho visto lei all'opera. Quello che mi rattrista è che pur riconoscendola l'ho lasciata fare, una sorta di alibi alle mie azioni. Tanto lei è così, io sono così, il solito coccodrillo appunto.
E mi fa male perchè so essere cosi ma so essere infinitamente diversa e migliore anche.Spero dopo questo episodio di riuscire ad ammansirlo questo coccodrillo. Scusa la confusione ma son pensieri che al solito affiorano. Poi ho appena concluso l'odissea della cagnolina che avevo trovato. Ho sperimentato quanto sia difficile davvero prendersi cura di una creatura abbandonata. La burocrazia assurda e l'ottusità della gente. Se non avessi avuto già i due gatti avrei tenuto Fortunata con noi. E un pittbull bianco e nero, il cane più dolce e affettuoso( tranne che con i gatti :/ ) con il quale abbia mai avuto a che fare.. e con i cani per inciso ho condiviso quasi 40 anni di vita.. buon week ene care amiche.
Domani vorrei godermi un po di bel sole con chiara.. a presto

Luisa

cara Natalibera

....per "affezionata" intendevo che, a volte, il NUOVO rappresentato da giove ci fa più paura di un male NOTO.....

.... perchè, in ogni caso rappresenta l'ignoto, seppur promettente come un VIAGGIO, è ancora indefinito, indefinibile...


un bacio


....e un bacio a Bruna che ha capito il mio spirito....smacK


ciao lara

Da come descrivi, Natalibera, si sente proprio il vero che c'è nel detto "lacrime di coccodrillo".
Tuttavia penso che siamo davvero tutti un pò coccodrilli, a volte abbiamo bisogno di passare e ripassare nelle stesse cose, e lì dobbiamo anche secondo me sperimentare la pazienza e l'amorevolezza verso di noi.

Sei proprio una simpatica coccodrillina e devo dire che ci sono cose in te che mi risuonano, pur nelle nostre diversità. Una è nel tuo nome, che quando lo sentii la prima volta (sì, anche se leggendolo) mi colpì per la forza e il coraggio di questa autodichiarazione che sentivo che volevo anche per me, l'altra è in questa voracità da coccodrillo...
Anche nell'infinito amore per gli animali, che io sto scoprendo come creature che ci parlano di dimensioni davvero sacre, e nella dolcezza di fondo che sento in te....

buona cena, coccodrillina!

Bruna

ciao Bruna, sai come mi ha colpita il passaggio dove ad un certo punto parlando del coccodrillo accennavi ad un animale totem.
Pur non essendo il mio animale preferito ,circa otto anni fa(quando ho lasciato mio marito e mi sono messa con il mio uomo) ho deciso di fare un altro tatuaggio e ho scelto proprio un coccodrillo tribale , che ora occhieggia dalla mia nuca... anche il posto , in genere nascosto alla vista degli altri .. nascosto sotto la massa di capelli che mi ritrovo.. pochissimi sanno di quel disegno..
ora sento il bisogno di scivermi addosso un altro pezzo di storia. Lo sto immaginando, vorrei qualcosa che riassuma in se questa esperienza vissuta, l'esagerazione la caduta e la rinascita. E deve essere un disegno da dividere in due , da condividere anche con il mio uomo.. anche i tatuaggi sono un affare di coppia per noi :) a presto cara, un abbraccio

E dopo si dice "il caso"...

simboli ed immagini che appaiono, scompaiono e riappaiono come perline intrecciate tra trame intessute di magia.....

un abbraccio,
Bruna