IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI I SOGNI |
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DISCUSSIONE: sogno.....nella folla |
premetto che,dopo aver letto alcuni post (in particolare quello di Lucky) ho meditato a lungo se proporre o meno un mio-ennesimo-sogno.
Penso però che i sogni,sempre o quasi sempre,siano segnali molto forti che richiedono non solo di essere captati,ricordardati ma anche sviscerati,compresi e quindi interpretati.A qualcosa devono pur servire......!! Questo sogno l'ho perso nella memoria,stamattina avevo solo labili e lievi ricordi ma particolarmente intensi. ...................................... mi trovavo in un luogo chiuso,molto ampio,anzi enorme ma con un soffitto di legno stranamente basso (se paragonato alla vastità dell'ambiente).Un luogo indefinibile:apparentemente simile a un terminal di un aereoporto ma interiormente io ho la percezione di essere in un grande rifugio in alta montagna. Ci sono molti tavoli sparsi,non allineati con sopra qualcosa (che non ricordo assolutamente) Io so di "gestire" qual luogo e di esserne la responsabile. C'è molta gente ,in piedi che "passa e gira" attorno ai tavoli. Improvvisamente mi si avvicina un ragazzo,un uomo giovane accompagnato dalla madre.La donna non parla ma lo sorregge come fosse ubriaco. Il giovane mi chiede qualcosa (ma non ricordo l'informazione)...io rispondo chiedendomi però come potrebbe raggiungere quel luogo in quello stato :barcollava e faticava a coordinare le parole. Seguendolo con lo sguardo,mi accorgo che ha le braccia irrigidite perchè avvolte da bende di colore nocciola scuro. Intuendo il mio "osservare" il ragazzo con un tono particolare, sarcastico e cinico e con uno sguardo diretto, duro e risentito mi dice : Ti faccio schivo,vero ??....Mi guardi perchè sono un derelitto !!! Provo imbarazzo,un senso di tenerezza mista a pena che mi fà arrossire. E la curiosità di "sapere" il perchè di quelle ferite coperte dalle bende si mischia con la tristezza di quella visione che è anche comprensione delle sue difficoltà e della sua "impossibilità" di andare e di raggiungere una meta,la sua meta. ................................... mi sono svegliata di colpo ma l'immagine di quel ragazzo mi è rimasta dentro. Perchè? Ciao. |
a cura di meljssa |
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RISPOSTE |
del 14/07/2008 17:29:51 |
Cara Meljssa,
perchè meditare a lungo, per pensare di proporre le nostre cose? Non ci devono essere sensi di colpa o inadeguatezza, ogni cosa è per quello che è, e anzi partecipare al dolore o al momento di dificoltà degli altri non ci deve far appiattire le nostre necessità o esigenze di ascolto e considerazione. Infatti mantenendoli alti possiamo essere o rimanere maggiormente nutriti e di miglior aiuto e sostegno per chi è in impasse. Non credi? Ora focalizziamo insieme alcune cose del tuo sogno. Lo farò fissando alcuni punti, poi vorrei lasciare a te di fare dei collegamenti possibili, sviluppandoli adeguatamente. Luogo chiuso, molto ampio come base, ma dal soffitto stranamente basso: la dimensione dell'altezza, della connessione col cielo, spirito, maschile sembra penalizzata. L'idea che si trasmette è un pò di oppressione e soffocamento, per lo meno adombrata; terminal aereportuale, luogo pubblico, di passaggio per spostamenti da luoghi diversi, legato al viaggiare, al muoversi, all'esplorare luoghi - e possibilità (mi viene in mente il Sagittario, ma anche la casa nona che rappresenta l'elaborazione che arricchisce e amplifica i confini ); rifugio (materno, femminile, contenimento protettivo) in montagna (ancora materno, femmnile, terra). Il soffitto del luogo è di legno, ottimo per il rifugio in montagna....ma idealmente il legno (altro simbolo del materno, natura, albero)lo vedrei più correttamente collocato come pavimento - base. Il risultato è appunto un avvolgimento protettivo ma che presenta qualche aspetto di oppressione....o limitazione dello spazio verticale, archetipicamente maschile. Il luogo è il tuo, lo gestisci.... E' il tuo spazio, lo spazio del tuo femminile....interiore, soprattutto, ovvio. C'è molta gente: molte parti, molte istanze, contatti, scambi, il luogo in fondo è pubblico, nel senso di aperto al pubblico, ossia aperto ai contatti e scambi. Arriva il giovane: visto che anche egli è una tua parte, visto che è un giovane uomo, possiamo pensare al maschile interiore. Dev'essere sostenuto da una donna, secondo te. Altrimenti barcolla. Tu lo guardi con pena, e lui è arrabbiato, invece, pieno di risentimento per quella che sente come la tua pietà che lo offende. Lui è irritato, pieno di frustrazione che ti manifesta. Lui è come un giovane che ha sofferto e che si è chiuso all'aiuto, o al contatto di uno sguardo che vorrebbe abbracciarlo.... usa il cinismo per difendersi da un contatto che ora sembra rifuggire, forse perchè troppo a lungo desiderato invano? Tu provi pena e tenerezza ma anche imbarazzo, quasi vergogna. Di cosa ti senti colpevole, nei suoi confronti? Il ragazzo non solo si regge a malapena, e tu pensi che non andrà da nessuna parte, infatti ha bisogno di una Madre silenziosa che lo accudisca e gli faccia almeno da stampella, ma ha queste bende alle braccia. Le braccia ci servono per relazionarci con gli oggetti attorno a noi, per prendere, e dare, per fare, per dare affetto, per abbracciare, afferrare, le braccia sono il nostro raggio d'azione attorno. Sono il contatto operativo con il mondo. Sono l'abbraccio che possiamo dare al nostro e altrui essere. Egli ha le braccia irrigidite, come ingessate, perciò non può usarle per tutte quelle cose che abbiamo detto. Un braccio irrigidito come prima conseguenza ha che non puoi ad esempio portare nulla alla bocca...o toccarti il viso.. Ma, aggiungi, "perchè fasciate da bende di colore nocciola". Il colore nocciola è di nuovo un riferimento al colore della terra, al nocciolo, tipicamente l'albero delle streghe (buone, le donne magiche in connessione con la natura). Le fasce o bende, qualcosa per proteggere e curare... Questo giovane ha impedimenti ad andare, ma in realtà anche a fare ed abbracciare la vita, perchè impedito da qualcosa di femminile non equilibrato (l'ubriachezza che sospetti si rifà all'abbandonarsi a un femminile archetipico in cui ci si perde, è la -vana- ricerca dell'estasi dell'abbraccio materno). Chi è egli in te? Forse un giovane animus, un maschile che vuole esprimersi con più compiutezza? arrabbiato perchè pensi che non possa? Quale parte è lui di te? Che non si sente capito, ma compatito e toccato nell'orgoglio? Quale tua parte giovane e fattiva sente di ricevere da te questo trattametno? e si risente perchè in realtà vorrebbe sentirsi più sostenuta, guidata, integrata? Tu per lui provi compassione, è vero, ma lui se ne risente; forse perchè tu lo dai in qualche modo per spacciato? e magari lui non vorrebbe questo invece, non vorrebbe che tu lo considerassi un derelitto. La giovane vita, la potenzialità di vita che non riesce a trovare modo di esprimersi è qualcosa che ti resta dentro e ti colpisce profondamente. E' un qualcosa di te al quale dovresti cercare di dare un volto, una parte da individuare... Inoltre prova a pensare alle alternative possibilità...questo sarebbe da fare in un laboratorio o lavoro personale, comunque, immagina (in situazione meditativa) di chiedergli direttamente che cosa ha alle braccia, che gli è successo, ascolta quello che ti dice e dialoga con lui. Esprimigli i tuoi sentimenti, senti come reagirà; chiedigli cosa vorrebbe da te, ascoltati mentre ti risponde e osserva cosa cambia. Fallo scrivendo ( a mano, non qui o sul pc)....dopo aver letto queste considerazioni lascia che le tue sensazioni emergano libere... COl dialogo a volte sembra non si concluda niente, ma se ti ascolti bene, se accogli i segnali e segui i suggerimenti, puoi trovare risposte incredibili. Ne avevo parlato in un articolo nel laboratorio, di una mia personale esperienza, in cui non riuscivo a vedere la mia rabbia e ho fatto vari tentativi a vuoto, dapprima (Il sogno delle auto). Rileggilo, ti potrebbe ispirare. Poi raccontami. (Io mi sono spinta molto nell'intrpretazione, ti ho dato molto materiale, visto anche che non è la prima volta che ti proponi qui....usalo tutto, anche magari per respingerlo, ma usalo, prima...) Un abbraccio, Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 14/07/2008 18:20:53 |
Bruna ti ringrazio infinitamente per la risposta che mi porterà sicuramente ad una accurata meditazione.
Non ho molto tempo ora ma vorrei lasciarti un paio di risposte immediate ed istintive prima di perdere la spontaneità in un'analisi eccessivamente razionale. Mi chiedi "di cosa mi sento io colpevole nei suoi confronti"?? Beh mi sento colpevole di NON essere riuscita a tradurre con lo sguardo la verità che sentivo in me,una certa tenerezza totalmente priva però di pena e di commiserazione. Sono arrossita davanti alla risposta cinica e cruda del ragazzo proprio perchè questa risposta datami non aveva il minimo fondamento reale in relazione a quello che io pensavo interiormente. Mi faceva tenerezza ma non certo schifo (penso siano due sensazioni diverse). Ho poi la sensazione che le bende nocciola NON coprissero una ferita ma bensi un'ustione. So che è assurdo avere questa idea ma la penso cosi. Non c'era traccia di sangue e ho la vaga impressione che la colorazione nocciola dipendesse da un unguento,una crema densa che trasudava dal tessuto stesso.Anche se forse era tutto troppo uniforme per essere cosi. Stasera andrò oltre.......spero e grazie ancora |
a cura di MELJSSA |
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del 14/07/2008 22:45:07 |
è incredibile come i ricordi di un sogno possano riemergere e grazie a questo cerco di mettere a fuoco alcuni dettagli per poi tentare di arrivare a una conclusione,chiaramente personale.
L'ambiente pur essendo basso non è eccessivamente oppressivo o soffocante anche perchè i lati sono costituiti da vetrate,non ci sono muri laterali ma solo tanti vetri. I tavoli sono bianchi,anzi bianchissimi e puliti di una strana forma a calice,molto anni 70. La gente che mi circonda è decisamente allegra,gioiosa e felice,il ragazzo è l'unico "personaggio" triste del sogno. Mi prendo una piccola licenza astrologica:Bruna tu citi la casa IX dove io ho Venere e Mercurio in aspetto a Nettuno,in Scorpione in casa II....e certamente non posso non collegare la folla,la gente alla mia casa XI dove albergano-non certo pacificamente-Luna,Urano,Nodo,Plutone e Marte. Questo dettaglio astrologico mi spinge ad osare un collegamento tra realtà,sogno e astrologia prendendo spunto da una frase ,tua,che mi ha folgorato: "Quale parte di lui e di te non si sente capita ma compatita e toccata nell'orgoglio ?" è chiaro che con una casa XI cosi ricca,io sia portata inevitabilmente ma anche naturalmente verso gli altri...ho una generosità e un altruismo molto marcati ma leggermente sopra le righe,esagerati,smodati e incontrollati.E questo mi ha portato inevitabilmente anche delusioni,dolori,ferite. Questo mio eccessivo buonismo mi ha spesso "SCOTTATO"con delusioni cocenti. Da un pò di tempo,2/3 anni,ho volutamente stravolto il detto "Vorrei ma non posso" in "Potrei ma non voglio".Per evitare ulteriori scottature coscentemente e volutamente sto cercando di limitare e trattenere questo mio istinto naturale andando anche clamorosamente contro il mio Nodo,in casa XI Leone. Però a quanto pare il mio inconscio mi sta segnalando l'errore : "la potenzialità di vita non riesce a trovare il modo di esprimersi" quindi c'è l'irritazione e la frustrazione del ragazzo ....a cui io stessa ho fasciato le braccia...con il desiderio e la volontà di proteggerlo l'ho anche bloccato..ed ora sta barcollando. cosa ne pensi??? |
a cura di MELJSSA |
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del 15/07/2008 09:16:18 |
Penso innanzitutto che questo è un buon modo di procedere, come vedi non solo riemergono particolari, ma si amplificano connessioni utili.
Penso che una 11a ricca di pianeti, nodo, Luna, Urano, Plutone e Marte, in un segno non so se totalmente ma comunque almeno in parte in Leone, possa dare qualche problema di... gestione. Non so se la cuspide della casa è in Leone, ma comuqnue l'energia del Leone è sì di grande calore e generosità, ma affinchè questa si manifesti in modo limpido, credo occorra che molte necessità di sicurezza ed affermazione personale siano state ben risolte, altrimenti il Leone ricercherà quella placida e serena sicurezza che lo dovrebbe caratterizzare attraverso un'ostentazione, gesti plateali, un bisogno di primeggiare, di essere confermato....e a volte anche l'altruismo può diventare uno strumento in tal senso, non credi? Cioè, se riflettiamo, non credo che automaticamente una casa 11a ricca dia autentico altruismo, voglio dire senza un percorso di consapevolezza, come una I piena a non può essere automaticamente inscritta ad egocentrismo...parleremo semmai di propensioni a campi di esperienza... Questo non per invalidare le tue potenzialità, ma per dire che nella maturazione occorre fare attenzione ad aspetti che possono sembrare scontati. Così è possibile che in quell'essere sopra le righe ci fossero -giustamente- anche tuoi bisogni di affermazione, di esprimerti a tutti i costi nella generosità, e che nel ritirarti tu abbia potuto da un lato frenare, evitando le ulteriori scottature, dall'altro tirare i remi in barca e pensare più autenticamente a te. Ora probabilmente si tratta di recuperare quelle istanze in modo più sereno, equilibrato. Quel giovane è forse questo tuo entusiasmo "sociale" che vuole agire e che tu hai fasciato a causa di supposte (non sai cosa c'è effettivamente sotto) "bruciature", proprio le scottature che volevi evitare, vedi? lui te lo viene a segnalare, che si sente non compreso, ritenuto "derelitto"...mentre invece.... Quindi sì, credo che la tua analisi sia buona e sai perchè? Non perchè io sappia LA Verità, ma perchè quando una via di riflessione ci apre delle prospettive di conoscenza di noi, è comunque buona. Tavoli bianchi (nuovo inizio, iniziazione a nuova vita) a calice (simbolo della dea)...comuqnue ci vedo delle simbologie che hanno a che fare con maschile/femminile, protezione e andare per il mondo, forse quella protezione che hai voluto dare (un pelino "troppo") ora il giovane non la vuole più, forse non devi aver paura di scottarti troppo, ma guardare piuttosto questa tua paura bene negli occhi (Plutone, lì, può anche rappresentare volontà e capacità di potere e con Marte volontà di potenza, magari manipolazione ...fino alla sua trasformazione-evoluzione in grande capacità creativa e contributiva veramente altruistica)... Io forse sbaglio, ma credo che il vero altruismo e la vera generosità debbano sempre avvenire su una base non di sacrificio, ma di naturalezza, segno che non ci sono veramnte dentro esigenze personali (di affermazione, potere, riconsocimento, nutrimento affettivo ecc.) da soddisfare. Ama te come ami, o vorresti amare, gli altri. Così, aggiungo, li amerai veramente. Il sarcasmo del ragazzo dice che lui non vuole il tuo atteggiamento iperprotettivo che sconfina nella pietà e in un giudizio di inadeguatezza nei suoi confronti.... Prova a dialogarci, e senti che ti dice di queste idee... Un abbraccio, Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 15/07/2008 13:22:23 |
piccola risposta astrologica....Bruna...casa XI tra Leone (15°) e Vergine (15°) con Luna congiunta Urano congiunto al Nodo in Leone e Plutone congiunto Marte in Vergine.....so benissimo che l'avere questa particolare configurazione non è assolutamente sinonimo di altruismo e generosità "perfetta e impeccabile" .
Non aspiro certo a quello però sono consapevole che quando c'è la naturalezza della spontaneità ci debba essere anche una banale esigenza personale che è quella del rispetto ,chiaramente reciproco. Quindi non solo ama te stesso per amare gli altri ma anche rispetta gli altri e fatti rispettare. |
a cura di MELJSSA |
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del 16/07/2008 08:49:28 |
Cara Meljssa,
come ti dicevo, la mia non era predica (e chi ha diritto a farne?) ma erano considerazioni spontaneamente scaturite e che riguardano ognuno di noi nel percorso. Io per prima so che per molto tempo avevo l'idea di voler fare un lavoro con e per gli altri (del resto il mio tema lo conferma tantissimo, 9a in Bilancia, mediazione, relazione, Luna Cancro VII, relazione-altri-cure materne, accoglienza, Nettuno Scorpione, approfondimenti psicologici e ispirazione spirituale-artistica, in X....Nettuno trigono Marte Cancro e 6a-lavoro e quotidiano....). Tuttavia c'è stato un momento, credo di presa di coscienza, in cui ho capito che il bisogno urgente che avevo di essere utile agli altri (a prescindere che probabilemtne magari potessi davvero esserlo) era -in primis, o anche - il mio bisogno di riconoscimento ed amore. Allora ho preso la strada di dire a me stessa che dovevo curarmi le mie ferite e pensare a me. Intanto pregavo intensamente affinchè, se fosse stata la cosa per me, io ricevessi a un certo punto la mia chiamata. Magari quello -di aiutare e interagire - è comunque un mio destino (che mi piace), però era bene che provassi ad arrivarci diciamo più consapevole.... Ti parlo di me affinchè tu non senta una predica da un pulpito, appunto. Anche perchè quelle considerazioni erano generali, anche se partite da configurazioni astrologiche da te accennate. Sappiamo bene che un tema non ci dice come la persona effettivamente è, e soprattuto non è e non può essere un modo per giudicare che. Credo che questo ti sia chiaro. A questo punto, però, resta tutto il discorso del sogno....ti aspetto per le considerazini che trarrai su di te sperando che tu voglia condividerle...perchè già ci sono state interessantissime evoluzioni; sarebbe un grande scambio davvero, per questo luogo. Il rispetto è assolutamente fondamentale, e quando ci arriva una manifestazione dal mondo che non ci piace dobbiamo senz'altro adoperarci per capire perchè....di solito questo ci consente, non senza qualche difficoltà o resistenza, di comprendere qualcosa di noi. Se torni a completare il lavoro sul sogno, che come vedi era molto pregnante, ne sarò felice (non è precisa richiesta nè imposizione, ma invito e farti e far capire ai lettori di questo angolo che ci tengo a che ci si trasmetta per quanto possibile l'evoluzione delle questioni qui proposte, e a te, che sei una presenza stabile e positiva del luogo, desidero farlo serenamente presente... A presto, Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 16/07/2008 10:25:30 |
ma Bruna non ho certo preso il tuo discorso come una predica,figurati!!
Però a me (in generale)da molto fastidio quando le persone si ergono a paladini di un'idea astratta come se fosse la sola verità indiscutibile scollegata però da un contesto reale,di vita vissuta quotidianamente. Tanti bla-bla-bla e pochi fatti reali.Meglio fare e parlare di meno ma almeno agire,muoversi,tentare,osare. Qui sono molto Leone,lo riconosco!!! Inoltre essendo "persone"normali e non certo baciate dal carisma della santità divina penso ci debba essere un contrappeso,un equilibrio nel dare si ma anche nel ricevere in cambio qualcosa che per me è il rispetto. Rispetto che non è l'onore,l'ammirazione,la gratificazione ma sicuramente il riconoscimento dell'impegno profuso in modo del tutto spontaneo e naturale. Quando riconosco lo squilibrio,lo sbilanciamento (da buon ascendente Bilancia)mi fermo perchè penso che non è giusto "svuotarsi" per nulla. Tornando al sogno e al suo protagonista,il ragazzo la cosa che mi ha "toccato dentro" è sicuramente la sua rabbia,il suo rancore evidente anche nelle sembianze fisiche,nella tensione di odio del volto. E questa rabbia cosi visibile,negli occhi,nella piega della bocca,nel tono sarcastico delle parole mi ha turbato . Se non fosse stato "bloccato" dalle bende,come immobilizzato credo avrebbe potuto anche tramutare la sua rabbia in violenza fisica,in aggressione,in forza incontrollabile. Un'altro dettaglio che è riemerso dalla memoria credo sia fondamentale:io ricordo perfettamente ora di aver notato le bende DOPO perchè inizialmente c'era un tavolo (quel tavolo bianco a calice)come fosse un bancone,decisamente alto,tra me e lui.C'era una separazione fisica che mi impediva di vedere i dettagli. POI quando si è allontanato io ho visto le fasciature ed è li che lui,girandosi-voltandosi come fosse stato "toccato" dal mio sguardo si è rivolto a me in tono duro e cinico. Per il momento mi fermo qui. |
a cura di MELJSSA |
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