IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: presa di coscienza |
Ciao a tutti..
scrivo per un quesito non direttamente astrologico che mi ha un pò impensierito: ho constatato che ultimamente riesco a capire come mai ripeto sempre gli stessi schemi e le vecchie abitudini senza scalzarle o cambiarne l'orientamento, proseguendo in una routine veramente schematica; capisco che il tempo passato, del quale non sono contento, mi influenza ancora, perchè io vorrei tornare indietro a vivere e aggiustare le cose andate male, mentre in realtà sbaglio a vivere il presente e rimando sempre al passato, non godendomi quello che invece potrei fare adesso, perso a fantasticare su un possibile passato diverso da quello che ho vissuto. Non vivo il presente per la mia voglia di cambiare il passato. Adesso che l'ho capito vorrei tornare indietro e vivere momento per momento, è veramente triste svegliarsi a vita già iniziata..capisco che non si può tornare indietro e certe cose non fatte e non vissute non le si può rievocare e vivere , forse soltanto nel sogno. Ma io fantastico già abbastanza,ed è stato proprio questo sognare un passato diverso e perfetto che mi ha impedito di rapportarmi degnamente nella vita quotidiana, di realizzare ciò che voglio. Ora so che devo lasciare perdere il passato, e godermi e vivere il presente: ma il risentimento, il pensiero di non aver vissuto come potevo fare è talmente forte che è come se la mia vita sia rimasta "a metà", e mi sento un pò in lotta con me stesso per ciò che mi sono fatto, o che ho permesso che mi facessero. Ed è davvero dura pensare alla realtà, che non si può tornare indietro. Che ciò che non si è vissuto non torna più indietro per quell'età, ma che dobbiamo vivere quest'età. Cercherò di adattarmi e di fare quello che posso, ma sembra veramente arduo passare sopra ad una "svista" così grande. Che non mi ha permesso di manifestarmi fino ad adesso, rimanendo clamorosamente indietro. Non so, è una riflessione che mi rende un pochino disincantato e lievemente turbato, poichè non so a che punto sono adesso, e ammesso che lo sappia, non dev'essere una grande posizione. Ho voglia di ricominciare ma intrecciata a questa voglia c'è davvero scoramento e senso di sconfitta per quello che mi sono lasciato passare davanti senza reagire, senza prendermi il mio tempo e viverlo serenamente, ma torturandomi con continui rimuginìi e assenza di partecipazione. Posso chiedervi un eventuale parere? E' un periodo molto importante della mia vita, chissà che pianeta o segno influenza questa mia presa di coscienza..per chi vuole, grazie, Alberto |
a cura di Alberto |
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RISPOSTE |
del 08/06/2008 08:44:21 |
caro Alberto
dici di aver preso atto di una tua difficoltà che ti impediva di vivere il presente perchè rimanevi ancorato al passato. Poi dici ..."adesso che l'ho capito vorrei tornare indietro e vivere momento per momento..." ...Alebrto, vedi che ti contraddici da solo ??? Certo rimuginare sul passato ci dà qualche vantaggio perchè ci evita di affrontare la vita con tutte le sue difficoltà e conflitti e delusioni...ci esime dallo scegliere e dal sentirci responsabili delle nostre scelte..... ...eppure, caro Alberto, non possiamo che imparare dai nostri errori...accettando i nostri limiti.... ...ma se tu continui, ora, a rimuginare su ciò che non hai fatto e avresti dovuto fare....capisci che continui a ripetere SEMPRE lo stesso schema....cosa è cambiato ??? Ciò che è stato fatto è compiuto una volta per tutte....comincia da adesso ....sorridi a te stesso e alla vita...e non prenderti troppo sul serio...non sei perfetto....e chi mai lo è !!!!! un caro saluto lara |
a cura di ARAL |
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del 08/06/2008 10:21:44 |
io sono perfetto............
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a cura di TROL CLONE DI TROL |
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del 08/06/2008 12:31:32 |
...ma si certo Trol clone di Trol...
.....a parte te....chiaro..!!! lara |
a cura di ARAL |
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del 08/06/2008 14:49:43 |
Ciao Aral,
infatti il punto è proprio quello: lasciare andare ciò che è stato, in qualunque modo si sia manifestato..ma questo è difficile per l'orgoglio e per la mente poichè essi ritengono sempre che vi sia un modo migliore di altri per impiegare il proprio tempo ed essere più bravi, visibili, manifesti o semplicemente più veri e trovare il miglior modo di sfruttare il tempo presente. Ma secondo me, semplicemente, si vive il momento ascoltando e adattandosi a ciò che si sente interiormente e in base a ciò che succede esteriormente.. Ora sto proprio provando a non pensare più a ciò che secondo me doveva essere il passato, ma a seguire ciò che per me deve essere il presente, senza obblighi per quanto riguarda il risistemare o fantasticare su ciò che può o poteva essere possibile. Non è facile perchè la tendenza ad arroccarsi su posizioni precedenti e meno pericolose perchè già conosciute è sempre forte. Ma se comprendo che questa tendenza è dovuta al fatto che vorrei cambiare qualcosa e che ciò che è successo durante l'infanzia non dipende da me, e che io posso comunque mettermi in moto per cercare di essere nello stato di cose più adeguato per poter vivere in modo più naturale possibile, secondo la mia opinione è possibile, molto lentamente, poter apporre un piccolo cambiamento nella maniera in cui mi pongo, anche se non sarà indolore nè tantomeno facile all'inizio. E' strano aver la sensazione di svegliarsi in una nuova direzione dopo molto tempo che si è vissuto solamente osservando un punto di vista. Ma d'altronde si va spesso affermando che la vita è cambiamento..cercherò di adeguarmi. Aral grazie per la tua partecipazione, è difficile trovare persone un pochino più disinteressate e profonde che possano discorrere in tranquillità su temi non troppo facili. Qui è più facile farlo, un saluto Alberto |
a cura di ALBERTO |
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del 08/06/2008 22:55:52 |
Alberto,sicuramente sbaglierò ma permettimi di lasciarti un mio commento personale dettato dalla mia esperienza.
Premetto che non ho avuto i tuoi problemi ma stranamente li intuisco. Credo che la soluzione sia in due paroline da materializzare:Volontà e Sogni.E altre due da cancellare,escludere,dimenticare: Rimorsi e Rimpianti. Io ho avuto una vita normale,serena,tranquilla poi mi sono accorta di essere "prigioniera" nei miei giorni,avevo smesso di Sognare e quindi di applicare la Volontà per raggiungere i miei desideri (piccoli,semplici,banali sia chiaro) E ho iniziato a vivere i miei attimi,il mio quotidiano,la mia realtà mettendoci tutta la forza ,la tenacia,la caparbietà per realizzare quello che avevo in mente,che desideravo tanto. Ci sono riuscita. Fallendo clamorosamente perchè i sogni a volte diventano incubi ma non importa,sai .....perchè anche nella sconfitta NON ho nè rimpianti nè rimorsi. Questo credo sia l'essenziale : realizzare i propri sogni indipendentemente dall'esito e non avere mai rimpianti o rimorsi semplicemente perchè si è fatto quello che il nostro cuore e la nostra anima ,consapevolmente,ha scelto di fare .Senza tradirsi. Auguri e tanti sogni grandi e belli. |
a cura di MELJSSA |
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del 09/06/2008 12:13:16 |
Ciao Alberto,
ho letto con interesse il tuo post. Io di solito chiedo e nn rispondo mai proprio perche' nn mi sento pronta. Ma a te, caro Alberto volevo raccontarti di un piccolo momento di vita quotidiana che mi balena spesso per la testa e che è avvenuto nn molto tempo fa. Io ho un nonno di 95 anni, molto molto in gamba. tempo fa mio padre si lamentava di nn aver afferrato occasioni lavorative del passato, si arrovellava di aver preso decisioni non giuste, e nn pensava invece alla possibilita' di cambiare il futuro.. "tanto ormai.." era la parola piu' frequente fino a quando mio nonno che ripeto a 95 anni ha detto 3 semplici parole: se avessi 10 anni in meno.. spaccherei il mondo, pero' mi do il mio da fare per vivere bene! Mio padre la cosa nn so se le è sfuggita ma io l'ho fatta mia e se qualcosa nn va nn voglio piangermi addosso ma guardare avanti! Gli errori si fanno tutti, ma Dio ci da anche la possibilita' di andare avanti e recuperare. Un in bocca al lupo per il tuo futuro.. |
a cura di DOLCEZZA |
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del 09/06/2008 14:52:13 |
Le nostre difficolta' di vita ,di coniugare ed aderire al proprio cammino evolutivo ,psicologico sono collegate a difficolta' ad "accettare" l'esperienza della temporalita' , del tempo che passa e ci toglie i momenti preziosi della nostra vita.
Quando diciamo ,affermamiamo che qualcosa è Oggi presente significa opporsi disperatamente alla sua possibile domani assenza ;cosi' attraverso questa minaccia e limitazione del tempo ,di cio' che oggi siamo , di cio' che oggi amiamo , di cio' che potremmo essere stati inserisce limiti ;e sono proprio questi limiti che fanno da molla distintiva e personale della nostra presenza nel mondo ,Il tempo non è continua privazione ,non è angoscia ,non è un conto alla rovescia,una morte anticipata ,non è privazione ,una trappola ,un conto alla rovescia ;il tempo che passa che noi avvertiamo come limitazione è rinnovamento ,è sostituzione di cio' eravamo per cio' che siamo adesso e che saremo domani;un momento di trasformzione che non va' mai vissuto come angoscia ,come conto alla rovescia ,come privazione del c'era una volta . Personalmente trovo cio' che ha scritto Alberto normalissimo . Staccarsi dal proprio passato è sempre vissuto alivello personale come labororioso e stressante ,come minaccia e turbamento ed ogni cambiamento interiore è sempre una sfida con l'ignoto. Quindi le considerazioni di Alberto sono normalissime . I pianeti coinvolti sono saturno(il passato) ,nettuno(il fantastico ) ed urano (i cambiamenti). saluti |
a cura di ARABELLO |
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del 10/06/2008 12:41:05 |
caro Alberto,
lasciare andare e cercare di non rimpiangere ciò che è stato o non "è stato" è parte integrante del viaggio dell'eroe, ovvero di colui che si mette in discussione e cerca di aggiustare man mano il tiro. Noi possiamo vivere solamente il "presente"; è l'unico tempo che abbiamo a disposizione ed è anche l'unico tempo che esiste.. in quanto.. il passato non c'è più e il futuro non c'è ancora.. e quindi, se ti perdi questo non vivi.. ma vegeti. E' importante capire questa lezione.. che è una grande lezione plutoniana.. io non so che transiti hai in corso.. ma il senso di fallimento e la difficoltà a lasciare andare mi fa pensare a questo pianeta che è anche quello che ci chiede, anzi, spesso ci "obbliga" a lasciar andare e a non permettere che il passato ci rimanga incollato non come esperienza ma come una palla al piedi che ci impedisce di vivere l'oggi. Rimpiangere non solo non serve, ma è un'alibi che impedisce di cambiare e di mettere fine a certi schemi infantili o coercitivi. IN fondo, rimpiangere è solamente un altro modo per non progredire e per non prendere il coraggio di apportare le trasformazioni necessarie che oggi hai ben individuato. Coraggio, utilizza il tuo Marte e attiva la tua voglia di andare avanti, di iniziare con un'altra modalità.. imparando a godere di ciò che c'è adesso nel qui e ora.. anzichè pensare a ciò che non hai fatto.. Il passato si redime nel presente.. Un abbraccio forte. Lidia |
a cura di LIDIA |
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