IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni
 
FORUM DI I SOGNI
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DISCUSSIONE: far l'amore con una donna
Ciao Bruna,
avevo un pò di perplessità nello scriverti perchè sono abbastanza timida e riservata, ma ultimamente mi è capitato di fare dei sogni particolari. Ho sognato di far l'amore con una donna. Premetto che a me son sempre piaciuti gli uomini, solo che da qualche tempo a questa parte mi piaccio poco, mi guardo allo specchio e vorrei essere esattamente come le donne con cui faccio l'amore nel sogno.
C'è una relazione tra il mio stato d'animo e questo sogno?
Ti ringrazio in anticipo.
roberta
a cura di roberta
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RISPOSTE
 
del 04/05/2008 10:24:52
cara Roberta,
intanto ti dò una breve risposta in attesa che Bruna possa leggere e darti i suggerimenti necessari.
Il sogno rappresenta sempre e soltanto parti di noi.. e mai qualcosa di esterno.. ragion per cui.. il sognare di fare l'amore... viene sempre inteso come un "bisogno di unire" delle parti che l'inconscio ti suggerisce essere pronte per l'integrazione.
Devi cercare di comprendere bene quali possono essere le qualità della donna che tu vedi nel sogno. Infatti, quelle sono qualità che ti appartengono ma che tu non hai ancora contattato.. ma il tuo inconscio ti dice che ti stai avvicinando.. o meglio, le stai quasi riconoscendo.... (se la donna è una perfetta sconosciuta.. vuol dire che sono prossime ad entrare nella coscienza.. ma non sono ancora entrate) se invece la donna ha il viso di un'amica o di una persona che conosci.. (allora vuol dire che stai già contattandola anche se non fai ancora tue queste potenzialità.).

Se tu vuoi essere come quelle donne (che dunque sono tante) potrebbe essere un momento in cui sta cambiando qualcosa della tua femminilità.. e quindi, potresti avere dei transiti su Venere o sulla Luna.. oppure, potresti essere eccessivamente identificata con il "lato maschile" della tua psiche.. e, in questo momento, riconquistare il tuo femminile.
Un abbraccio Lidia
a cura di LIDIA
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del 04/05/2008 10:58:12
Ciao Lidia,
Hai ragione su tutti i fronti, perchè sto affrontando un difficile momento economico e le mie giornate spesso trascorrono tra i pensieri. Manca il lavoro purtroppo e nonostante mi ingegni non arriva. Questa situazione mi totalizza e non riesco a lasciarmi andare di più. Quindi la mia femminilità è la parte più sacrificata in tale contesto.
Non sono sola per fortuna, sono innamorata e ricambiata ma il lavoro è un bisogno primario.
Spero che questo momento passi, so che è transitorio e ti ringrazio infinitamente delle tue parole che sono arrivate al punto e mi hanno dato una nuova luce.
un abbraccio
roberta
a cura di ROBERTA
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del 05/05/2008 15:53:01
Molto interessane questa discussione. Anche a me quando mi sento piena di rabbia inespressa, o di frustrazione o senso di obbligo e chiusura, di impotenza e sono molto preoccupata, mi viene da pensare alla donne.
Prima mi spventava molto questa cosa.

Credo che accada soprattutto perché una parte di me non si può esprimere, è repressa e sono come incattivita.

ciao,
chiara
a cura di CHIARA
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del 05/05/2008 17:28:55
Ciao Roberta.

Intanto brava perchè hai superato timidezza e diffidenza e hai raccontato il tuo sogno.

In effetti nei sogni può davvero avvenire di tutto, quella è zona franca, non siamo colpevoli in nessun modo di quel che sognamo, ma evidentemente in realtà tutti pensiamo che ci siano delle verità nascoste che possono saltare fuori, o che gli altri lo possano pensare. Del resto io sono dell'idea che in ognuno di noi c'è l'ombra e che nell'ombra c'è tutto.

Ora, intanto, penso anche che se hai tensioni sul piano pratico lavorativo, fare questi sogni è anche un modo per scaricare l'ansia e avvicinarti/rifugiarti nel tuo femminile, nei suoi aspetti belli e potenziali, nella sua capacità di amore accogliente e tenero.
Io ci vedo anche un rivolgersi alla Madre, alla Dea....
E se tu ti avvicinassi anche al problema pratico del lavoro in modo più ...femminile?
Ad esempio fiducioso dell'aiuto che viene dal potere divino che è in te, che è anche femminile...la capacità di affidarsi, di aprirsi, di accogliere, di rilassarsi, di COCCOLARE ED AMARE SE STESSE, sapendo che verrà senz'altro qualche buon frutto/risultato...
Magari ci vuole anche di sviluppare la capacità di chiedere...al cielo, ripeto, al divino interiore, o a Dio, ovviamente, a seconda di come uno sente più adatto a lui.

Sono sogni di rienpimento erotico e venusiano, quelli che fai, io li vedo anche proprio come un nutrimento, sai, e hai tu stessa associato le qualità di queste donne a quelle che -ti sembra - non riesci ANCORA a vedere in te....ma che puoi ben concepire e individuare.
E, infatti, loro sono te...tu sei già loro....forse devi solo lasciarti andare...alla fiducia e all'amore per te stessa, per la tua interiorità, prima che esteriorità....sviluppando quel sottile ma potente potere magico-creativo che è prerogativa del femminile, che, aperto, accoglie i semi e li trasforma in alberi ricolmi di succosi frutti...

(personalmente penso che la sessualità sia un affare molto complesso e non definibile in un solo modo, una donna che ama davvero gli uomini non credo dovrebbe provare repulsione per il corpo, nè maschile nè femminile....la bellezza e l'armonia si possono trovare ovunque....quindi ben vengano anche questi sogni, ben venga apprezzare la bellezza degli esseri umani )

Se ti va, puoi riflettere sulle tue sensazioni in questi sogni, e vedere dove ti portano...magari a scoprire che, comunque, nel sogno ti piacevi....
(altra cosa, non credo si possano amare gli uomini se non ci piaciamo davvero noi come donne e femmine...è un percorso da apprendere, la cultura ed educazione non ce lo insegnano questo).

Ti aspetto se vorrai, per proseguire questo interessante discorso.
Bruna
a cura di BRUNA
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del 06/05/2008 18:47:15
Quando ho deciso di scrivere in questo forum, mi sono detta che per un carattere come il mio, profondamente curioso ma anche timido, era un passo da gigante.
Vi ringrazio per l'attenzione che avete dato a questo sogno.
Cara Bruna,
mi rivolgo a te perchè in fondo era proprio a te che chiedevo un consiglio e mi hai risposto con esaurienza.
Hai centrato il bersaglio: il femminile in tutti i suoi aspetti ma soprattutto come Accoglienza, come capacità di Sentire.
Ho spesso associato questa Accoglienza a un certo tipo di fisicità, pingue alla Renoir.
Per ironia della sorte Madre Natura mi ha dato una fisicità diversa, anche se per fortuna ultimamente ho messo qualche kilo in più. Il seno rimane però piccolo e nonostante la forma sia bella, mi cruccio un pò perchè non assomiglio fuori a come mi sento dentro.
Nei momenti di maggiore tensione scarico tutta la "colpa" sul mio corpo.
Ho sempre faticato ad accettarmi.
Ora, che ho una relazione stabile e felice e nonostante il mio compagno ami come sono dentro e fuori, mi domando se riuscirò a guardarmi con più amore e con più rispetto di prima.
Ho vissuto molte fasi: quella in cui odiavo il cibo perchè non volevo crescere e svilupparmi, quella in cui mi coprivo con assurdi maglioni iperprotettivi, quella in cui imitavo le ragazze che trovavo più carine per poi accorgermi che non mi sentivo bene in quei panni, quella della molta attività fisica per tonificarmi, quella della trascuratezza e infine ora
quella in cui vorrei assomigliare alla femminilità che mi sento dentro.
Non tanto per il mio compagno o per qualche pressione esterna, ma perchè ora ho trovato come un equilibrio e non mi va più di sentirmi magra come lo ero dentro, ma vorrei esprimere quella pienezza che mi accompagna nelle giornate, pienezza costruita su giochi di luce, di ombre, di sfumature delicate.
Mi piace mangiare, mi piace abbracciare, mi piace avvolgere di calore chi mi sta accanto. E vorrei finalmente guardarmi e vedere che quell'immagine riflessa assomiglia a chi sono dentro.
roberta
a cura di ROBERTA
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del 07/05/2008 09:41:28
Carissima Roberta,
il tuo raccontarti così disarmato, innocente, semplice e senza schermi, mi commuove. Mi tocca dentro, mi ci specchio e mi è di ispirazione.
Perchè mostra la fiducia, l'abbandonarsi all'altro/altra, quindi la fiducia nell'accoglienza della vita, innanzitutto, e nel donarsi.

Guarda che poche persone riescono in questo con tanta semplicità! Lo trovo bellissimo e molto femminile.
Denota anche la tua voglia autentica di metterti in gioco, e di nutrire il tuo essere ed aiutare concretamente a svilupparne le potenzialità.

A me arrivi energeticamente come già quella immagine pingue, nel senso di morbida, dolce e sinuosa. Adorabilmente terrena e piena di vita e per questo divina come una Dea.

L'accettazione del corpo passa per le sensazioni vissute alla nascita, se siamo stati stretti da braccia di donne preoccupate, non serene nel vivere, in quel momento, magari, il donarsi della maternità, noi abbiamo registrato quelle sensazioni come un non valore del nostro essere ,come il mondo = madre che non ci rispondeva positivamente, e il corpo è la prima importante risorsa, lo scrigno che ci identifica...(è lui che SENTE).
E si modella anche per come noi lo sentiamo.
Poi ci vuole tempo per recuperare quei vuoti. E quello è il nostro compito di esseri umani che vogliono integrarsi.

Ora io credo che tu sia già là dove vuoi essere, energeticamente, come proiezione, come obiettivo, come modo di volersi sentire; devi accettare soltanto il tempo necessario perchè tutto il tuo essere vi si adegui. E perchè scompaia il giudizio di inadeguatezza di fronte al tuo stesso ideale (il che è maschile, ma un pò negativo, mentre il porti l'obiettivo di voler essere intera, guarita, capace di amore e fonte di piacere per te stessa, è simbolicamente il porre una meta spirituale, perciò maschile - interiore, psicologico, ma positivo).

Così non dico che il tuo corpo si trasformerà (cosa che in qualche misura è comunque assolutamente certa, invece), dico che imparerai a vedere in te quella bellezza che cerchi, morbida, abbondante di vita da donare, accogliente.

Accetta il tempo che ci vuole vivendo la consapevolezza che sei già quella....vedrai trasformarsi l'immagine che hai di te stessa e sentirai il piacere di piacerti sempre di più, ne sono certa.
E arriverai probabilmente a conciliare l'immagine ideale con quella che sei fisicamente e diventerai, arriverai infine a trovare piacevole esattamente come sei tu, un mix magari di snellezza e scatto, di morbidezza e flessuosità, con prerogative tutte spiccatamente e unicamente tue, diversa da ogni altro modello, irripetibile e preziosa.

Nella tua mente stampati l'idea che tu energeticamente sei già come il tuo ideale. Devi solo dar tempo che tutti i diversi piani della consapevolezza si integrino, accetta il tempo che serve (questo è massimamente femminile, come nella natura, dove ogni cosa richiede il suo tempo e non obbedisce ad ordini esterni, ma a una sua legge interiore).
E intanto continua a lasciar sgorgare i sogni.

Personalmente io pur essendo stata sempre piuttosto bella, solo da pochissimo ho imparato a gioire sentendomici.
Non avevo accettato mai alcune parti del mio corpo, che pure non erano così tragicamente difettose (piedi e pancia), mentre ora la pancia è diventata il mio punto forte nella danza del ventre che mi ha donato il piacere del mio corpo femminile (e sapessi quanto ogni tanto ricado nel giudizio spietato!, poi mi dico che piuttosto devo incoraggiarmi e vedermi sempre migliorare, quindi non stupirti se ce ne vuole...; per di più ho il piacere di potermi permettere capi di abbigliamento che da piccola sognavo e che altrimenti non avrei mai potuto indossare..Oggi penso, a volte, con i miei veli, ecc., di stare meravigliosamente giocando con le bambole..o alla regina e principessa....E i miei piedi , bè, anche quelli oggi li trovo normali piedi con la loro armonia e personalità. Ed è bello coccolarli, sono loro che mi reggono nella danza della vita.

Ti abbraccio forte e solidarizzo con te, amica cara, e gioisco perchè so che troverai il tuo tesoro (te, femmina nel tuo corpo).
Ti ringrazio, perchè mi fai vivere la sorellanza, che è un bellissimo dono del femminile.

Bruna
a cura di BRUNA
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del 07/05/2008 10:42:24
Cara Bruna,
che bella risposta mi hai dato.
Ci sono molte cose che vorrei dirti e parto proprio dall'ultima parte della tua lettera.
Perchè tu riesci a scrollarmi di dosso quella timidezza solita che mi accompagna.
Alcune mie amiche(che lo sono diventate dopo)partivano dall'assunto che un'amicizia tra donne è molto difficile perchè spesso c'è l'invidia di mezzo che non lascia spazio al sentimento della "sorellanza".
Mi sentii ferita dentro, perchè a me invece piace moltissimo stringere rapporti d'amicizia con le mie simili.
E penso che sia molto salutare ritrovarsi tra donne e usare il nostro specifico codice comunicativo, che è diverso da quello maschile. Esattamente come i maschi è giusto che si ritrovino tra loro e condividano le loro cose.
Quando sono stata ragazzina al liceo ho coltivato molte amicizie maschili più per concrete circostanze che per altro. Mi ha aiutato a conoscere meglio quel mondo, ma non riuscivo completamente a inserirmi.
L'unico uomo con cui ora riesco ad aprirmi è il mio compagno, per il resto ci sono le amiche, in particolare una a cui sono legatissima e a cui voglio molto bene.
E' vero: noi donne(come recita la canzone)siamo "dolcemente complicate", fatichiamo a volerci bene, e viviamo immerse nelle nostre emozioni.
Io ho una mamma un pò diversa dal mio ideale di donna. Sempre a lavoro(per necessità e bisogno suo), non aveva amiche con cui raccontarsi, e a parte l'abbigliamento femminile, era molto maschile. Mi è mancato proprio quel rapporto mamma e figlia in cui la mamma ti istruisce nelle vicende della vita sentimentale. E' stato più mio padre il lato femminile della famiglia, quello con cui mi confidavo.
Mamma ha avuto un certo percorso perchè anche sua madre era così.
Solo ora, dopo la separazione con mio padre, si è aperta ed è diventata più dolce(anche se la sua dolcezza negli anni emergeva comunque per un occhio attento).
Così anch'io mi sono sentita più libera e consapevole che il mio modo di essere femminile è diverso dal suo.
E piano piano sto acquistando la mia naturale specificità.
Quella in cui mi sento a mio agio e "bella".
Ti abbraccio forte... mi piacerebbe conoscere anche la tua esperienza, sempre se vorrai condividerla.
roberta
a cura di ROBERTA
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del 07/05/2008 11:18:48
Assolutamente sì, che mi fa piacere condividere.

Io credo che la sorellanza sia possibile, come la fratellanza universale.

Dove hai mai visto qualcuno che è felice ed appagato (veramente, internamente prima di tutto) che fa sgambetti, o è invidioso, o fa la guerra (se non per gioco, magari, come fanno i gatti piccoli o i bambini)???

Credo che quando le cose non vanno in armonia sia per i problemi che ognuno di noi ha e che si riflettono nei rapporti interpersonali.
Ma che ci siano i problemi non giustifica nè avalla sentenziare che non possa esistere una dimensione migliore, non credi?
Anche io una volta (13 anni) venni ferita da un mia cara amica che mi disse che lei non credeva nell'amicizia....

Io penso che le difficoltà le incontriamo, ma se vogliamo crescere, le guardiamo e le superiamo.

Ho fatto corsi sul potere del femminile con uno sciamano andino (Mamani) che parlava di sorellanza...sapessi poi quante volte ho visto tradita (secondo me ) questa parola dalle "sorelle".
Ma credo che sia semplicemente umano.
Noi dobbiamo sempre guardare a noi stesse (ma a volte la voglia di proiettare sull'altro, accipicchia se c'è!!! ma almeno cercare di non serrare troppo gli occhi!; cercare la nostra trave, ci aiuta a crescere rimanendo semplici, e veri.

Noi stamattina l'abbiamo sperimentata, la sorellanza, no? E quindi...

Se ti va di sapere di me mi trovi un pò raccontata nel mio tema natale (tema natale di Bruna), nel Laboratorio dei sogni (ci sono anche sogni miei)...
Ma di certo posso dirti che anche io ho avuto (guarda caso!!) una mamma femminilisima nel corpo e nel vestire e maschile come psiche, o al meglio giovanissima adoloscente.

MI disse il frate di Urbino che insegnava grafologia, alla mia timida richiesta se dalla grafia si potesse vedere il rapporto con la madre (era la prima o seconda lezione): "Si può vedere anche dalla tua faccia: la tua mamma era una che ci teneva molto a essere brava, non ti ha dato latte e miele, perchè ha stretto i denti per farcela".....
Che dire? (Considera che lui si intendeva anche di fisiognomica e comunque la scrittura è come parli come ti muovi e anche come si definiscono i tratti del tuo corpo; semplicemente perchè tutto corisponde).

Oggi anche lei, mamma, si è addolcita; col figlio più piccolo di mia sorella, oggi 10 anni, ultimo dei nipoti (i miei ragazzi hanno 21 e 17 anni), visto che sta spesso con lei, le ho dato io istruzioni circa il fatto che un bambino è un bambino e non un adulto (e anche genitore, magari, ma questo non glielo dissi) in miniatura ....lei ha imparato delle cose, devo dire, era come una bambina che imapara a fare la mamma,...prima era una solo donna grintosissima rimasta sola ad affrontare un mondo non soccorrente (come probabilmente si è sentita da sempre) e doveva dimostrare di essere all'altezza di farcela.

Senti, sai dove ho colto aspetti molto interessanti ( e grandi conferme) sulla sorellanza nel femminile? Su "LA rinascita di Afrodite" di Ginette Paris, (ottimo saggio che ho vissuto come splendida guida di vita) in particolare là dove l'autrice spiega il senso e ruolo dell'Università di Saffo.

Ti dò la mia mail:
bdevi2005@yahoo.it
così ti posso poi, se vuoi, dare il cellulare e potremmo sentirci ulteriormente se ci piacerà o servirà.

Sono fiera di te! E felice di averti conosciuta.

Bruna
a cura di BRUNA
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del 07/05/2008 16:36:33
Cara Bruna,
ti ringrazio per i suggerimenti che mi hai dato.
Coglierò il momento opportuno per scriverti una mail.
Sei stata molto carina a darmela.
E ne farò buon uso.
roberta
a cura di ROBERTA
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