IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
FORUM DI Opinioni a confronto |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
DISCUSSIONE: Provo a condividere |
Sono 7 o 8 volte che inizio a scrivere, qui, ma poi cancello tutto perchè mi rendo conto che c'è gente che ha problemi ben più gravi dei miei, magari di salute, che sta veramente male.
Ma oggi forse riesco a non cancellare, buttando così fuori una piccola parte della mia preoccupazione che in questi ultimi 15 giorni è aumentata tantissimo. I miei genitori stanno purtroppo vivendo gli anni più brutti della loro vita. Mio padre, che 5 anni fa era entrato in uno stato di "nevrosi-depressiva", ora sta peggiorando giorno per giorno e si stanno presentando ed aggravando con velocità impressionante vari disturbi cognitivi. A giorni lo porterò a fare una serie di test per vedere se i suoi problemi sono dovuti all'Alzheimer o ad altra malattia senile. Forse verrà inserito nel Progetto Cronos e curato con nuovi farmaci (ora ha 88 anni ma, vi assicuro, che sino a pochissimo tempo fa è stato sempre una persona impegnata intellettualmente e attivamente, lucido, intelligente anche se con un carattere abbastanza impositivo.) L'ho sempre seguito io in tutti questi anni (sono quella che ha più disponibilità per farlo): ho girato come una trottola tra Ospedali, Pronto soccorso, di sera, di domenica, in settimana, ogni volta insomma che mi chiamava piangendo perchè "lui sentiva dolori" che, invece, non c'erano ma che il suo cervello gli faceva ugualmente sentire. Non so quante visite, esami, cure, da specialisti e non. Ma sin'ora le nostre battaglie, aiutati moltissimo anche dal suo medico, erano servite a qualcosa perchè il tutto si era abbastanza calmato. Ma ora... non c'è più via d'uscita. La situazione peggiora così velocemente. Mia madre comincia, ovviamente, a non farcela più a sopportare la pesantezza della situazione ma entrambi rifiutano, ognuno per i loro motivi, un aiuto esterno, una donna che segua lui e, magari, aiuti anche lei, che vedo già in uno stato di pre-depressione. Io non posso essere lì 24 ore al giorno e quella sarebbe la soluzione che, secondo me, andrebbe bene per loro ma anche per la mia famiglia. Ma non accettano, neanche se noi figli contribuiamo alla spesa. Io mi sento così impotente.. e sono l'unica che possa farli ragionare ma, almeno per ora, non ci riesco. E così continuano a farsi sempre più del male. Devo riuscirci, lo so che devo, ma hanno entrambi un carattere duro (non cattivo, no)ma poco portato per i cambiamenti, poco malleabile, sono così rigidi nelle loro idee. Ci vorrà più tempo per convincerli... Scusate questo sfogo ma forse mi farà bene aver condiviso un po'. Ciao a tutti miriam |
a cura di Miriam |
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RISPOSTE |
del 18/03/2008 18:32:33 |
Qui accogliamo la tua condivisione, e certo sfogarsi e parlare dei problemi fa bene e a volte aiuta a vederli in modo più chiaro.
Comunque sono dell'idea che non può esistere che per la loro rigidità loro finiscano per far sì che tutto si rovesci su di te...rischiando di esaurire pure te... Dovrai trovare equilibrio tra forza di imporre dolcemente ma fermamente e presenza tua per loro...credo però che tu abbia la capacità per farlo... Tanti in bocca al lupo Un bacio Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 18/03/2008 19:15:13 |
Ciao Bruna
Grazie davvero per la tua risposta. Sei sempre così sollecita e acuta nel rispondere ai vari post. Come dici tu è proprio quel giusto equilibrio che è difficile da raggiungere.. per paura di far male, di farsi fraintendere, di farli sentire soli ma anche, sai, credo che alla base ci sia proprio "un certo senso di colpa" che magari, come tanti, mi porto dietro proprio dall'infanzia. Mah, non so. Mi ha fatto molto piacere leggerti. Grazie ancora Ricambio il bacio. Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 18/03/2008 22:12:45 |
Cara Miriam,
ti posso riportare la mia esperienza con i miei nonni, lui 88 anni, lei 87. Sono ormai 2 anni che hanno una signora rumena a casa propria, solo la mattina, mia nonna è più che autosufficente, gli sta ancora sopra per vedere se fa tutto bene...non vuole che cucini perchè non lo fa bene come lei ecc... inizialmente non la volevano, un pò per la spesa, un pò perchè le abitudini come dicevi tu sono a volte difficili per noi figurati per gli anziani...ma poi piano piano ci hanno fatto l'abitudine e quando manca è una presenza ormai talmente utile che si sente. Certo, loro preferirebbero sempre noi (nipoti e figli) sempre al fianco e chi tra più e chi meno ci siamo, ma il fatto che ci sia una presenza così attiva e disponibile in tutto, li ha convinti ad accettare la cosa...ma la cosa è venuta per gradi...magari fargli conoscere una persona inizialmente per qualche oretta e poi vedete. Ho voluto dirti questo perchè ti sono vicina,ognuno ha i suoi problemi, è vero...c'è chi sta peggio ma non mi sembra che tutto ciò sia una passeggiata lo sò perchè vedo quanto ugualmente corrono mia mamma e i miei zii. Quindi non ti devi scusare per lo sfogo...sfogarsi fa bene e io ne so qualcosina... Un caro abbraccio Aletta Ps. Mi sono riportata su di un foglio l'idea che hai avuto su di me per quella cosa di scrivere poesie o racconti per bambini e ragazzi...non si sa mai...ogni tanto ci penso! Buonanotte... |
a cura di ALE70 |
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del 19/03/2008 13:57:06 |
Cara Aletta
grazie davvero per il tuo consiglio che senz'altro terrò presente. Infatti l'idea di partire adagio, con qualche ora di supporto, dovrebbe essere la migliore per far accettare ad entrambi un aiuto esterno. Grazie anche per quanto mi dici dopo: sei veramente dolce e gentile quando ti poni così, arrivi... dentro. Ho letto molto di fretta ieri alcuni post (non ho avuto molta possibilità di farlo in questi giorni) ed ho visto che parlavi di quel tuo problema. Ti faccio tanti, tantissimi auguri affinchè tutto si risolva al più presto. Con affetto e simpatia miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 19/03/2008 15:34:05 |
Cara Miriam,
ho la mamma che pur essendo aiutosufficiente negli ultimi tempi fa fatica a fare tutte le cose di casa, mio fratello abita con lei e c'è tanto da fare. Per lei era impossibile farle avere un aiuto, sostiene che ce la fà da sola. Sono riuscita a farle accettare una persona dicendole che era per un paio d'ore ogni tanto, poi vediamo, se non va bene non la facciamo più venire... Prova anche tu a fare "l'inserimento" come i bambini all'asilo..., prova a portare l'aiuto stando anche tu vicina, magari poi si abituano alla presenza della persona estranea, aiutali ad acquisire fiducia...a volte è solo diffidenza che non permette i cambiamenti. un caro saluto |
a cura di LILLI |
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del 19/03/2008 20:07:21 |
Cara Miriam,
io credo che ad un certo punto i figli diventano genitori e i genitori figli. Ho vissuto una situazione molto simile alla tua con mio padre malato di Alzheimer dall' età di 70 anni, ora ne ha 84. Spero che tuo padre non abbia l'Alzheimer, ma in quel caso ci sono delle scelte da fare che devono andare al di la del carattere di tuo padre e di di quello di tua madre e che sono assolutamente nel loro unico interesse e per la loro unica tutela. Scelte difficili, molto difficili che possono arrivare a quella del ricovero in strutture specializzate. E' una malattia terribile che devasta non solo il malato ma anche e soprattutto chi gli deve stare vicino. Non potresti mai farcela da sola e non sarebbe giusto che tu ti annullassi. Mi rendo conto della durezza di quello che dico, ma se te lo dico è perchè ci sono passata. Ti auguro col cuore che non si tratti di Alzheimer, ma nel caso prendi molte informazioni e interpella un'associazione di familiari di malati che potrà darti molte indicazioni. Scusa per la franchezza, ma altri tipi di atteggiamento più morbidi servono a ben poco con una malattia del genere, perchè è una malattia che va guardata bene in faccia fin dall'inizio. |
a cura di ANONIMA |
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del 19/03/2008 21:44:28 |
Grazie cara Miriam,
un grosso bacione Aletta. |
a cura di ALE70 |
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del 20/03/2008 10:48:33 |
cara Miriam,
comprendo perfettamente la tua difficoltà; quando si hanno genitori anziani le cose cominciano a complicarsi perchè.. proprio per sua natura, la vecchiaia porta un po' alla resa dei conti di tutto ciò che non si è compreso e cambiato durante la vita. Ognuno di noi combatte durante la vita con qualcosa in particolare.. forse con ciò che ha scelto di risolvere in questo breve (anche se per noi lungo) percorso che è la vita. Purtroppo quando si diventa anziani è come se si dovessero vivere - sul nostro corpo - tutte le cose che non siamo riusciti a cambiare e a comprendere... e così, in un modo o nell'altro si devono vivere.. E' una delle leggi inequivocabili della nostra esistenza. In genere, i pazienti che vanno gradualmente verso le malattie degenerative del sistema cognitivo.. tipo atero sclerosi o alzheimer... si caratterizzano proprio per essere stati molto molto attivi.. e per essersi sempre fatti carico di tutto.. magari senza risparmiarsi mai un attimo.. e questo.. "potrebbe - dico potrebbe" rivelare alcuni piccoli problemi di incapacità di "ascoltarsi" e di provvedere ai loro bisogni. Chi è super attivo in genere attenua le voci interiori con il movimento.. e così non si occupa dell'altra parte.. che è quella emozionale.. istintiva.. quella legata al "senso della vita e del sè".. che, ad un certo punto.. inizia a farsi sentire fortemente. Inoltre, pare che queste persone.. da un punto di vista psicologico.. abbiano puntato tantissimo sull'efficienza arrivando ad un punto in cui non possono più farcela.... a mantenere il ritmo...ma non hanno assolutamente la consapevolezza di dover accettare di mollare.. Così... ad un certo punto, la malattia fa tutto per loro (ovvio che sto parlando di qualcosa di assolutamente inconscio)... in effetti.. il loro sembra per lo più un "potersi ritirare da tutti questi impegni, obblighi ed efficienza"... senza però doverlo mai ammettere ed accettare con sè stessi.. Sono in genere persone con un Saturno iper strutturato nel tema.. che resistono, resistono, resistono..ecc. perchè non ce la fanno ad accettare debolezze e fragilità. Queste malattie soddisfano molto bene questa esigenza... nel senso che psicologicamente "non sono loro a ritirarsi.. ma la malattia che li costringe a lasciar andare.. via via sempre di più.. e lo fanno proprio lasciando andare ... mentalmente.. in pratica, la mente si congeda." In questo caso però.. è chiaro che loro hanno un grande bisogno.. e proprio la dipendenza che la malattia richiede è il contraltare di una indipendenza forse non totalmente reale, ma esasperatamente affermata nella vita. Si apre però per i familiari una vita estremametne difficile..che nessuno è in grado di sostenere da solo.. senza l'aiuto di qualcuno. Credo dunque, cara Miriam, che sarà opportuno che tu "imponga.. uso questo verbo.. perchè è l'unico possibile" una persona... non potrai farcela neppure tu.. e forse, quel tipo di problema potrebbe essere proprio "familaire".. qualcosa che anche tu hai dentro al tuo DNA... Dare affetto è assolutamente importante, dare la piena disponibilità a supportare un anziano con queste difficoltà è assolutamente improbabile e ti costringerebbe ad uno stress.. che finirebbe per farti sentire un peso che ottenebrerebbe anche l'affetto e l'amore che hai per lui e per loro. E' un consiglio.. ovviamente... e tu lo devi prendere come tale.. tuttavia (so per aver avuto una madre inferma per 7 anni in casa) che loro non accetteranno mai.. una persona.. perchè questo per loro interiormente vuol dire "accettare di non essere più autosufficienti", ma so anche, per esperienza.. che poi ne sono contenti..perchè possono rilassarsi e perchè poi possono finalmente lasciarsi un po' andare e vivere con meno affanno e meno tensione. Loro diventano come i bambini.. che in fondo vorrebbero proprio ciò a cui dicono di no. Non puoi più farli ragionare.. sarebbe bello e significherebbe che loro sono ancora in grado di comprendere realisticamente le effettive possibilità... ma spesso non lo sono più e quindi, la cosa che tu dovrai fare.. è "prenderti la responsabilità" di decidere cosa è meglio per loro.. esattamente come un giorno loro lo hanno fatto con te e per te. Questo è il vero passaggio generazionale.. due braccia forti (le tue) che accolgono e sostengono quelle che un tempo hanno accolto e sostenuto te.. e loro ti saranno grati per questo.. anche se non sempre sono in grado di mostrare apertamente questa gratitudine. Coraggio.. è una fase difficile a cui sei chiamata.. ma tu sei l'unica persona che può valutare le loro effettive possibilità.. e, sarà un bene per tutti... per loro che saranno affiancati da una persona che si occupa effettivamente e materialmente di loro.. e per te.. che potrai amarli senza farti portare la vita.. tua e della tua famiglia. Ti abbraccio con tanto affetto... e abbraccio virtualmente i tuoi genitori che, come tutti quelli di quella generazione, sono stati "roccia" che ancora non accetta di stare diventando "friabile". Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/03/2008 13:40:15 |
Cara Lidia,
la descrizione che fai del potenziale malato di Alzheimer è assolutamente calzante a ciò che mio padre è stato. Mi è capitato di riflettere sulle stesse cose che tu hai detto così bene ed ho pensato che un uomo che ha voluto tenere sotto controllo tutto e tutti per tutta le sua vita non poteva che concedersi questo tipo di malattia, dove tutto poi gli è sfuggito dal controllo. Era un uomo che non accettava imprevisti o fuori programma, che viveva secondo regole rigide e che imponeva regole rigide. Saturno docet, vero. Poi ho dovuto mettersi nelle mani dei suoi famigliari ed è comunque stato fortunato, perchè ci siamo presi cura di lui. E' come se ad un certo punto della sua vita, quando doveva accogliere grandi cambiamenti e rovesciamento di ruoli lui sia andato altrove per non vivere il cambiamento. In questi lunghi 15 anni ho pensato molto a tutto questo. Fa bene leggere quello che tante volte ho pensato e che mi ha aiutato ad accettare la sua malattia. ciao |
a cura di ANONIMA |
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del 20/03/2008 14:59:46 |
cara Anonima,
da sempre osservo e cerco di comprendere a che cosa può riferirsi - sul piano della personalità - un certo tipo di malattia.. Sono contenta di questa conferma. Grazie per la tua condivisione. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 21/03/2008 16:42:41 |
Cara Lilli
grazie per i tuoi consigli. Le esperienze di altri mi aiutano veramente a capire un po' di più il mio problema, mi aiutano a mettere insieme le idee.. le soluzioni più idonee e indolori per tutti. Mi aiutano a riflettere. Ciao. Un abbraccio Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 21/03/2008 16:53:09 |
Cara Anonima
mi dispiace sentire di tuo padre, della sua malattia. Non scusarti per la franchezza con cui mi hai dato i tuoi consigli, anzi mi serviranno per aprirmi gli occhi e tirar fuori atteggiamenti meno morbidi, come la vostra esperienza vi ha insegnato, trovando quel giusto equilibrio tra imposizione e dolcezza. Credo che ce la farò. Ti ringrazio. Ciao. Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 21/03/2008 17:46:32 |
Cara Lidia
prima di tutto grazie infinite per le tue parole e per la generosità che, come ho già avuto modo di constatare, ti contraddistingue. Credo anch'io che il "nostro irrisolto", o prima o dopo, giunga alla resa dei conti e nella vita di mio padre ce n'è abbastanza.. purtroppo.. e lo potrei riassumere con 3 parole: delusioni, rancori e conseguente rabbia (quasi sempre trattenuta, almeno nella prima parte della sua vita e per quello che ho potuto vedere io). Anch'io, come dice Anonima di suo padre, ho visto il mio, soprattutto in questi ultimi 30 anni, tenere tutto sotto controllo (prima molto meno perchè era sempre all'estero per lavoro: Europa orientale, Turchia, Iran, Brasile, per installazioni di centrali elettriche), anche lui non accetta e non accettava imprevisti... ed i suoi bisogni (.. da ragazzo si sentiva messo al secondo posto, rispetto al fratello e alla sorella.. e di questo ha sempre sofferto) dovevano essere e devono essere prioritari. Ancora adesso non vuole lasciare la gestione economica nelle mani di mia madre, che ne sarebbe benissimo in grado, o almeno di condividere con lei questo aspetto e così vuole acquistare tutto lui ciò che serve in una casa (tranne la spesa) ma combina di quelle cose.. che poi bisogna ripassare nei negozi per capire se tutto è a posto, se è stato pagato. Sai Lidia, giorni fa lo portavo a spasso e poichè ora comincia ad avere meno equilibrio (è già caduto 2 volte in casa e 2 volte per strada) gli ho ridetto che sarei andata a comprargli un bastone per appoggiarsi. La sua risposta è stata "No, meglio di no, perchè se mi vedono camminare col bastone credono che io sia vecchio e invece sono solo anziano!" E' proprio così, non vogliono mollare mai! Quello che dici sulle conseguenze di questo tipo di comportamento mi fa molto riflettere.. effettivamente non ci avevo mai pensato. Lui è nato il 7-5-20 e mi pare di capire (come sottolinei tu) che il suo è un Saturno molto importante.. non so l'ora di nascita ma è da un po' che penso di portarlo a rivedere il suo paese, in provincia di Ferrara e che non vede da qualche anno e con l'occasione chiedere un estratto di nascita con l'ora. Anche quando parli di "indipendenza non totalmente reale ma esasperatamente affermata nella vita".. la ritrovo in pieno in lui. Mi dici delle cose, soprattutto alla fine, che veramente mi aiutano, assieme a quelle delle altre, a riflettere e che sono sicura che mi aiuteranno nel prendere decisioni. Sai, mia mamma è autosufficiente, con la mente ancora buona; è nata il 24-1-28 ma dimostra almeno 15 anni in meno della sua età, è ancora una bella donna ma questa cosa la sta veramente logorando, è naturale, e temo anche per la sua salute. Non sarà facile convincere quelle due "rocce", lo so, ma a poco a poco dovrò riuscirci. Sono una donna più ottimista che pessimista e anche questo mi aiuterà. Tante, tante grazie. Fa proprio bene "condividere" un po'. Un fortissimo abbraccio Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 21/03/2008 18:34:12 |
cara Miriam,
certo per gli anziani attivi è veramente difficile pensare di "lasciare le redini"; sono anche generazionalmente stati abituati a non chiedere, ad essere sempre efficienti e a non dar mai prova di alcun cedimento. A mio avviso è stata la generazione che ha rifatto l'Italia e che, ovviamente si porta dentro questo contenuto di grande capacità.. per cui, trovarsi senza più questa possibilità.. è difficile: mia madre diceva sempre che era "umiliante" non poter più arrangiarsi da sola. Mi faceva tanta tenerezza vederla regredire giorno dopo giorno, tuttavia avrebbe potuto fare una vita molto più gratifante se solo avesse accettato la sua condizione.. invece, non avendolo mai fatto, si è praticamente chiusa in casa quando avrebbe potuto uscire con la sedia a rotelle, continuare a frequentare e a vedere gente.. ma per lei questo era "umiliante" e così si è praticamente limitata in un sacco di cose. Spero che non sia così per tuo padre e che accetti la sua condizione.. del resto questo ci viene richiesto in "vecchiaia"... accettare questo cambiamento e accettare la vulnerabilità.. Certo, questa è una dura prova per chi non ha mai potuto essere "fragile". So che farai il massimo per sostenerlo e per fargli sentire che lui ha lo stesso valore.. "fragile o forte che sia" e questo dovrebbe servire a farsi sentire amato e accettato, indipendentemente dalla sua condizione fisica. Per intanto ti auguro una buona Pasqua.. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 22/03/2008 15:42:15 |
Ciao Lidia
credo di capire, almeno in parte, quello che devi aver provato vivendo per 7 anni con la mamma così.. non deve essere stato facile, al di là di tutte le altre inevitabili problematiche, vederla regredire giorno per giorno, avvertire e "sentire" la sua umiliazione nel farsi vedere dagli altri su una sedia a rotelle e quindi rinunciare addirittura ad uscire.. penso proprio che accadrà anche a mio padre questo. E' proprio quel sentirsi umiliati, senza più dignità che li fa stare ancora peggio, secondo me, almeno finchè hanno un barlume di lucidità. E' qui che dovrò lavorarci su, poi tutto il resto.. Mi hai scritto una cosa ieri che, nonostante non ci sia molta confidenza tra mio padre e me (parlo di confidenza emotiva..) terrò bene in mente e che già domani, quando verranno a casa mia, vorrei dirgli prendendolo in disparte ed è "tu sei sempre il nostro papà, ora un po' più fragile, sì, ma se tu ci dai il tuo aiuto.. noi potremo aiutarti". Sono poche parole ma che, sino a ieri, non mi sarebbero mai uscite fuori. Ora, dopo questo piccolo sfogo ed il vostro aiuto, penso proprio che riuscirò a dirgliele (sono sicura che l'imbarazzo mi colorerà un pò il viso..). La visita non avverrà prima del 15 maggio (mi avevano detto che non ci voleva molto.. e invece ancora quasi due mesi) e appena avrò l'esito ti farò sapere. So che sono circa una trentina le malattie senili e spero tanto che almeno non abbia una delle peggiori. Ricambio gli auguri di Pasqua, estesi anche alla tua famiglia. Un forte abbraccio Miriam Auguri anche a tutti gli altri amici del forum |
a cura di MIRIAM |
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del 01/04/2008 09:09:29 |
cara Miriam,
come vanno le cose con tuo padre? Hai avuto conferme dal punto di vista diagnostico? Mi fa piacere sapere. Un abbraccio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 03/04/2008 19:50:55 |
Grazie Lidia...
mi dispiace di rispondere solo ora.. Ancora non sappiamo quale sia l'esatta diagnosi, la sapremo solo dopo la visita del 15 maggio. So solo che lo psichiatra che lo segue dal 2003 (..è un privato, nonostante la più che modesta pensione di mio padre, ma, a suo tempo, non essendo soddisfatti di come si erano "proposti" quelli dell'Asl, ne abbiamo cercato uno per conto nostro)dice che per lui non è Alzheimer, almeno da come noi raccontiamo i suoi comportamenti. I medicinali che assume per questo problema sono: Seroquel 200 mg - 1 al dì Trittico 75 mg - 1 al dì Minias 10 gg - se necessario Più o meno con alcune varianti, sempre applicate però "con mano leggera", questo è ciò che assume ormai da 5 anni. Le cose comunque sono in continuo, velocissimo peggioramento. Mia madre ora si è convinta, anche se fatica ancora ad accettarlo, che bisogna cercare una badante: sono 7 notti che mio padre praticamente non chiude occhio (dorme di giorno, in poltrona, a tratti.. e non riusciamo a farlo star sveglio più di tanto). Di notte è in perenne agitazione che lo porta ad attività afinalistiche ed al wandering con errato orientamento spazio-tempo.. delira, sragiona, ha difficoltà di equilibrio, beve sorsi d'acqua ogni mezz'ora, mangia caramelle per tutto il tempo, non riesce a stare a letto per più di 5 minuti, va in bagno anche 15/20 volte a notte (.. a volte non arriva in tempo.. e non riesce a trattenerla). Anche stanotte starò lì da loro (mi alterno con mio fratello finchè non troviamo la badante) ma non gli darò le gocce.. così almeno traballerà di meno. E' caduto ancora l'altro giorno, fuori di casa: fortunatamente non si è rotto nulla ma ha preso un brutto colpo alla mano destra. Che brutto invecchiare così... Ti ringrazio veramente tanto per l'interessamento. Ti terrò informata e spero di ritornare ad avere un po' di tempo in più per partecipare, oltrechè seguirvi e studiare... è sempre così interessante leggere qui. Ciao. Un forte abbraccio Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 12/04/2008 22:37:04 |
Per Lidia e per tutti voi
Lidia, il papa' è andato via. La morte se l'è preso stamattina presto mentre dormiva. Non credo che abbia sofferto perchè i suoi lineamenti erano come quando lo vedevo dormire. E' morto come avrebbe voluto, dignitosamente senza sofferenze e camminando ancora con le sue gambe. Era forte mio padre, era onesto e leale, credeva e ha creduto sino alla fine nei suoi ideali. E' appena andato via e già c'è vuoto, già mi manca. Scusatemi |
a cura di MIRIAM |
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del 13/04/2008 01:24:29 |
Cara Miriam
non ci siamo mai parlate ma..non so come dirlo,,ti volevo esprimere il mio "esserti solidale-vicina" in un dolore che si sa,ci si aspetta .... MA quando arriva è come se sgranassimo i nostri occhioni a guardare questa vita che ci PRIVA.. Lo so..sono solo parole..ma credimi in quel tuo dire "GIA' MI MANCA" ho sentito l'intensità di un dolore inevitabile ma che OGNUNO porta dentro nel suo cuore con sentimenti tanto enormi e che,forse solo piano piano,si riesce a trovare un posticino dove riporli con devozione senza troppo piangere.... Sii forte e ti auguro "quel posticino" di riuscire a trovarlo presto dentro di te perchè quel tuo papà forte e leale possa ancora..ogni tanto..sorriderti e regalarti le carezze che ha lasciato nel tuo cuore ....non so andare avanti ma credimi...si vive ancora nei pensieri belli che uno porta nel cuore...questa è la nostra eternità che vogliamo regalare a chi ci ama e se il tuo papà lo hai visto "sorridente" LUI sa che tu saprai tenerLo con te... Tanti baci..e scusa ma ho letto e ti ho voluto bene e condividere con te un'emozione tristissima che ci hai detto con molta dignità baci naja |
a cura di NAJA |
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del 13/04/2008 07:04:22 |
Mia cara Miriam,
vorrei essere lì per abbracciarti stretta stretta... se n'è andato come avrebbe voluto, hai detto... ho perso mio nonno, di cui ti parlavo sopra, a novembre scorso nella stessa maniera...mi manca ancora tantissimo perchè c'ero molto affezionata. Ma in questi momenti le parole servono a poco o poco più... Ti stringo fortissimo e cerca di stare vicino a tua mamma più che puoi. Con affetto, Aletta |
a cura di ALE70 |
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del 14/04/2008 13:17:04 |
Passavo di qui, ho letto. Ti lascio un abbraccio, sentito.
... non cercare di essere forte, lascia andare ... Che il dolore ti sia dolce, un bacio. Ilaria |
a cura di ILARIA |
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del 14/04/2008 14:08:09 |
Cara Miriam, se fossi vicine e ti conoscessi di persona ti direi che il tuo papà ha raggiunto un posto pieno di serenità e di gioia, privo di sofferenza e da dove veglierà su di te, proteggendoti assieme a tutti i tuoi cari, un caro abbraccio a te e mamma lilli
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a cura di LILLI |
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del 14/04/2008 14:52:18 |
"Dio ogni tanto prende anime sulla Terra per far nascere una nuova stella."
Un abbraccio o ciò che preferisci per mostrarti la mia solidarietà. Con affetto. Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 14/04/2008 15:40:00 |
Cara Miriam,
ti abbraccio forte forte. E' duro perdere qualcuno che vorremmo sempre che fosse lì con noi, immagino il vostro dolore. Sono vicina a te e alla tua famiglia, ti abbraccio stretta. Ti invito a pensarlo sereno come si era ricomposto, ora lui potrà esserti davvero vicino, potrei parlargli guardando il cielo o un fiore... Credo che alla fine abbia concluso velocemente anzichè trascinarsi in situazioni penose, anche se..è sempre una perdita troppo grande, lo immagino. E' triste dover lasciar andare....ma con i sentimenti potremo tener viva nell'amore quella persona e sentircela comunque vicina.. dirò un pensiero per la sua anima, che voli leggera nella serenità e nella luce dove più niente potrà farlo soffrire....e che sia data a noi la saggezza di accogliere anche la perdita fisica di quelli che amiamo un bacio grande a te Bruna |
a cura di BRUNA |
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del 27/05/2008 16:02:55 |
Ciao a tutte voi.
Mi sono letta e riletta, oggi, le vostre parole. Sapete, non riuscivo, emotivamente parlando, a riaccendere il computer perchè sarei sicuramente entrata qui.. ma non ero pronta.. e così ho aspettato sino ad oggi per farlo non sapendo se avrei trovato "qualcosa" di qualcuno di voi. Ancora adesso mi scendono lacrime ma sono meno dolorose fanno meno male dei primi giorni. Desidero rispondere a ognuna di voi, poche parole ma dette col cuore, davvero. Ora devo andare ma stasera o al massimo domani mi rimetto in contatto. Vi ringrazio.. non sapete quanto mi sta facendo bene avervi letto. Queste vostre parole mi rimarranno dentro assieme a tutte quelle degli amici e conoscenti che mi hanno dimostrato il loro affetto partecipando al mio dolore. Un bacio e ancora grazie. Miriam |
a cura di MIRIAM |
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del 27/05/2008 17:51:05 |
Bentornata Miriam!!!!!
Aletta |
a cura di ALE70 |
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del 28/05/2008 15:18:12 |
Ciao Naja
quanto ho letto di te..hai una fantasia infinita, un oceano di idee, di immagini. Sì..piano piano sto trovando quel posticino dove riporre i miei sentimenti di figlia senza provare più quel dolore così acuto, che è come un pugno in pieno stomaco. E' nell'ordine naturale delle cose che i figli vedano "andar via" i loro genitori.. ma non avrei mai pensato di sentire così intensamente "quel vuoto" per tanti giorni. Un'altra cosa ho avvertito molto nettamente appena successo il tutto ed è durata per due giorni solo, per fortuna..: era come se avessi perso il braccio sinistro, come se fosse staccato, in alto, all'attaccatura della spalla.. una sensazione che andava e veniva solo nei primi due giorni ma nettamente percepibile dal mio cervello. Che strana cosa. Sei stata dolcissima con le tue parole. Grazie. Ciao Ciao Ale.. grazie anche per il bentornata. Un po' abbiamo già parlato noi due, in altri post. Certo, non ci conosciamo.. ma in tanti tuoi interventi su vari post che in tutti questi mesi ho letto, ho avvertito una tua particolare generosità verso ora l'uno.. ora l'altro di noi (seppur proveniente da un luminare in prima quale tu sei! Non ridere..) e si palesa in modo così inaspettato, spesso, che non riesco a trattenere fra me e me un "e brava Aletta". Avevi proprio ragione di dirmi di stare vicina a mia madre...credo che adesso stia peggio del primo mese.. ieri, per esempio, l'ho vista così trascurata.. lei che appena finite le sue faccende è sempre in ordine, ben pettinata e truccata leggermente.. non vorrei che fosse l'inizio di qualcosa di peggio, non l'ho mai vista così. Sai Ale, lei ha la Luna a 23° Acquario e Nettuno le è in congiunzione. So di cosa sto parlando.. perchè poco tempo fa ho avuto lo stesso transito e ricordo ancora molto bene la fatica che facevo a contenere le mie emozioni, nel bene e nel male.. oltre ad altre manifestazioni. Vedo che devo starle vicino.. mi sembra persa in certi momenti. Grazie Aletta per le tue parole. Ciao. Un baciotto Ciao Ilaria è stato così delicato il tuo modo di porti.. quasi un entrare in punta di piedi. Sai, non ho cercato di contenere il dolore a tutti i costi. In certi momenti l'ho buttato fuori e ne parlavo soprattutto con mio fratello.. e così facendo anche lui è riuscito a "buttarmelo letteralmente addosso"..piangendo più volte tra le mie braccia (lui non aveva un buon rapporto con mio padre..) e questo ci ha fatto bene, ci ha avvicinati in un modo che non conoscevamo prima. Vedessi che sensibilità ha buttato fuori in questo periodo (stessa Luna della mamma, 23° Acquario!) e va al cimitero tutti i giorni e per un uomo di 48 anni non è che sia tanto "usuale". Anche a lui cerco di stare il più vicina possibile. Grazie Ilaria. Ciao Ciao Lilli. Se davvero c'è qualcosa.. al di là di questa vita.. mio padre sono certa che è tra chi ha fatto del bene. Ha aiutato più di una volta persone in difficoltà, soprattutto nella sua prima parte di vita, ma non con lo scopo di averne un tornaconto materiale.. proprio a "fondo perduto". Questa è una delle cose più importanti, per me, che ci ha trasmesso: se aiuti uno non lo devi fare per avere qualcosa in cambio. In fondo era un idealista, seppur travestito con l'abito dell'uomo rigido, duro, concreto e pratico. Però se qualcuno lo deludeva.. non perdonava per anni e anni. Grazie di cuore Lilli Bruna, ciao è bellissima l'immagine che mi hai trasmesso. Mi ricorda le tante volte che con il naso all'insù guardavo e guardo tutt'ora le nuvole.. cercando un volto.. un animale.. mentre il vento lentamente le trasformava in qualcosa d'altro, in altre forme. Adesso ho un motivo in più per guardare nell'azzurro infinito... pieno di cumuli bianchi. Grazie Bruna. Ciao Chiara Inesia. Non so se leggerai mai qui. Comunque ti ringrazio ugualmente. Anche tu, come Bruna.. una bellissima immagine. Il cielo, le stelle.. osservarlo, per me, è sempre stato uno spettacolo che mi mozza il fiato. Mio padre era del Toro.. mi piace immaginare che lo posso "rivedere" guardando quel piccolo carro azzurro che formano le Pleiadi.. lì immaginerò che si sia aggiunta una nuova piccola stella. Ci avevo pensato sai.. e tu mi hai scritto quella frase.. Ho letto un po' sulle ultime vicende tue qui.. ma mi rendo conto che non è questo l'angolo migliore per parlare di ciò. Ciao |
a cura di MIRIAM |
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