Un saluto a tutto il forum e a Lidia.

Ho questo quesito tecnico:

quale sistema di domificazione per il calcolo delle case utilizzate e quale invece secondo voi è il più valido?

Ho notato che un tema natale può cambiare di molto, non per quanto riguarda gli aspetti tra i pianeti ma per la posizione dei pianeti nelle case.

Come si fa quindi a sapere se si sta utilizzando o no il sistema corretto???

Per il mio tema ad esempio solo con il sistema Placido mi ritrovo un Plutone in 10a, con gli altri è in 11a.
E come posizione cambia moltissimo.

Come si risale al sistema più giusto? Dev'esserci, perchè se no mi redigo il tema natale come meglio preferisco scegliendo il sistema da utilizzare...

Scusate la domanda tecnica in quest'ambito umanistico-psicologico ma ho questo dubbio.

Sereno week-end!

Bellissima domanda. Credo di aver già sentito Lidia dire che, anche se quella praticata da lei è astrologia umanistica, si deve comunque appoggiare a dei dati precisi e quindi sicuramente ci sarà una scelta da fare in merito al sistema di domificazione da preferire.
Domanda molto interessante Sonia attendo con curiosità la risposta.

Già... attendo anch'io con curiosità perchè è una questione su cui sto riflettendo in questi giorni dopo aver visto il mio tema sotto un'altra luce.

Con il sistema più utilizzato, il Placido, il mio tema ha delle caratteristiche, dei pianeti in alcune case ecc... cambiando sistema di domificazione avvengono dei cambiamenti non indifferenti, ed io come faccio a sapere se è per me più corretto un sistema piuttosto che un altro? Ecco il mio dubbio!

Tipo per le nascite europee pare sia più attendibile Koch, poi ci sarebbe il sistema case uguali e anche il campano e così via con tutti gli altri.

Anche se questa è un'astrologia umanistica, come hai detto anche tu Viola, deve comunque poggiare su dati tecnici, se no cambia il discorso di un'interpretazione di un Plutone in 11a invece che in 10a anche se si tratta di astrologia evolutiva.

Poi magari sto solo confondendo tutto!

Attendiamo!

Bella domanda.
Ognuno naturalmente usa la sua domificazione ;io personalmente uso il sistema placido ed anche restringo le orbite al massimo ;in ogni acso qualsiasi sistema di domificazione che usiamo alla fine come esposto da Jung nel suo libro "sincronocita'" alla fine il nostro guardare al tema come osservatori influenza ed influisce cio' che vediamo nel tema che abbiamo davanti a noi ;il sistema placido si basa sulla suddivisione del tempo negli altri sistemi si considera piu'lo spazio ;il sistema campano indica all'uomo dove egli si trova in una relazione terrena ,esprime le forze che disponiamo in questa vita terrena ;nel sistema campano è come se noi fossimo fermi ed immobili intenti ad osservare tutto cio' che si muove attorno a noi (spazio); il sistema regiomontano cerca di inglobare non tanto lo spazio quanto il tempo ed ilmovimento ;il campano è tutto concentrato sullo spazio in una domensione senza tempo mentre il PLacido pone in evidenza il percorso ed il tempo e quindi risponde meglio alla relativita' e dai continui cambiamenti di prospettiva ;insoma ilplacido non siamo fuori dal sistema che osserviamo ma ne siamo partecipi ;insomma se vogliamo essere distanti e distaccati ,fermi a guardare (spazio)...usiamo il Campano se vogliamo invece far parte ,inserirci attivamente e partecipi e promotori ,in risonanza transferiale (e quindi capaci di influenzare secondo la cosiddetta equazione personale )e in empatia temporale usiamo il placido .
Io credo che tutto parte dalle nostre caratteristiche caratteriali,psicologiche e quindi per esempio un capricorno che ha bisogno di distacco ,di osservare con una certa ratio mentale ,distaccata e quindi piu' razionale e altro...userebbe il Campano mentre un granchietto come me che al contrario cerca con una certa emotivita' di avvicinarsi (non restare un punto fermo - spazio) ma di coinvolgere ....emotivamente l'altro (tempo )userebbe - come faccio io - ilplacido .
Insomma ognuno di noi in base alla proprie caratteristiche usa il metodo ottimale e piu' in linea della sua propria psich'è per avvicinarsi (tempo ) o restando al sicuro fermo in un punto e guardando l'Altro piu' distaccato da certi coinvolgimenti emotivi che un tema scatena interiormente con i suoi simboli .

arabello

Grazie per la risposta Arabello, però scusami... a questo punto mi faccio il tema come meglio mi va, no?

Nel senso... io ho un Marte e una Venere congiunti in quarta e in decima ho Plutone.

Con il Placido è così.

Con gli altri sistemi, Plutone mi finisce in 11a e la congiunzione Marte-Venere in quinta assieme al mio Mercurio.

La differenza non è da poco secondo me, però non credo neanche sia giusto scegliere quello che più c'ispira, no?

Ci sarà qualcosa di certo per poter capire la posizione di un pianeta a prescindere dal nostro sentire??

Il Koch invece? Ho letto che per le nascite europee è molto valido.

Grazie per la tua risposta!

La questione è complessa ;ci sono tanti sistemi di domificazioni....c'è ne possiamo inventare alcuni anche noi ;il Kock ha vuto una larga diffusione tra gli angloamericani perche' dicono che permette di domificare anche a latitudini alte ;in ogni caso leggiti la mia risposta nel post "settima casa e altro" in cui piu'o meno do' una idea ...a me personalmente interesserebbe il metodo di domificazione che usavano i Re Magi.

Ciao

Con simpatia



arabello

arabello sei sempre simpatico e ironico..
su cosa si basa il sistema dei re magi?
l'intuito forse?

cara sonia la mia idea è che in astrologia non c'è niente di certo..non ha punti fermi, ti puo dire tutto e il contrario di tutto!
come dice arabello la questione è molto complessa !
a mio avviso ciò che è importante in astrologia è studiare il significato e il linguaggio dei simboli rappresentati dai pianeti... perchè ci riportano alla nostra interiorità.

Sono d'accordo con te Paola, però il punto su cui insisto, forse stupidamente, è: come faccio a interpretare per dire un Plutone in Bilancia se non so se si trova in 10a oppure in 11a? A me non sembra sia la stessa cosa e che il simbolo si possa interpretare ugualmente.

Salve a tutti, anch'io sono molto interessato al problema della domificazione in un tema natale. Io la penso come te, Sonia, non credo che sia una questione secondaria ma sostanziale e non penso che anche se si tratta di astrologia umanistica si possa prescindere dalla tecnica. Anch'io ho un problema analogo con il mio Sole quasi sulla cuspide 8ª/9ª casa e c'è una bella differenza, e cosí anche con il mio Urano tra 7ª e 8ª. Mi sembra che anche Lidia ritenga che la tecnica con cui si calcolano le case sia basilare, almeno stando al suo post nellla discussione "Padre Pio e la casa ottava" dove, a proposito della tradizione di calcolare le case in senso antiorario analogamente a quanto avviene con i segni, afferma: "so benissimo che questo è un ragionamento che fa l'ottanta per cento degli astrologi italiani e non, famosi e non.
Però si tratta di un ragionamento assolutamente sbagliato da un punto di vista tecnico ragionamento che consente di comprendere che c'è ancora una grande confusione tra i segni e le case e quindi tra ciò che succede in cielo e ciò che succede in terra.
Le case hanno una rotazione opposta a quella dei segni in quanto indicano il movimento del sole nelle 24 ore della giornata mentre, i segni, indicano il movimento dello stesso nei 30 giorni del mese..ragion per cui le prime girano in senso orario, mentre i secondi girano in senso levogiro.
Secondo questa logica, nel momento in cui il sole è a 3 gradi dalla casa ottava, in realtà è appena entrato in settima e quindi, non tornerà mai più in ottava (perchè da li' è già uscito da 12 minuti) e si appresta a percorrere la settima e ad andare verso la sesta.." Quindi se questo è il metodo esatto, il mio Sole sarebbe appena entrato in 8ª e non si troverebbe quasi sulla cuspide con la 9ª. Lo stesso varrebbe per il mio Urano, scalando di una casa. Quello che avrei voluto sapere da Lidia - gliel'ho chiesto ma sappiamo che non può rispondere a ogni domanda - è su cosa si basi questo diverso metodo di calcolo e cosa le faccia dire con tanta sicurezza che ogni altro sia "assolutamente sbagliato". Affermazione da cui si deduce che anche in astrologia umanistica la tecnica sia tutt'altro che un orpello. Per quanto mi riguarda non so decidermi se mi sia piú affine un Sole in 8ª o in 9ª, perché mi sento un po' dell'uno e un po' dell'altro. Per Urano, invece, proprio non saprei. Un bel dilemma...

caro Astro,

ma la regola della domificazine di cui parla Lidia non è "una regola diversa"
è piuttosto, l'interpretazione corretta del funzionamento dello zodiaco.

Semplicemente lei ribadisce che le case ruotano in senso opposto rispetto ai pianeti...le case in senso orario, i pianeti in senso anti-orario...lei dice che in realtà anche grandi astrologi sbagliano nella domificazione perchè non pongono
attenzione a questa regola.

Basta che fai una prova, sposti solo di 10 minuti la tua ora di nascita vedrai che il tuo sole va in piento in VIII casa ....e comprendi meglio il senso della regola di cui parla Lidia.

ciao

Lara

Grazie della risposta, Lara, a quanto pare è destino che su questo forum debba rispondermi solo tu. Ho fatto la prova spostando di 10 minuti in avanti l'ora di nascita, e infatti il Sole risulta in 8ª. Sí, questo è chiaro, però perché le case vengono numerate in senso antiorario se ruotano in senso inverso? Io continuo a sentire il mio Sole un po' "indeciso" tra le due case, comunque grazie del chiarimento.