Ho letto negli interventi per Meljssa che ve ne intendete di sogni fuori dalla norma...

Non volevo intervenire lì ma vi è mai capitato di toccare qualcosa mentre sognate?

Io mi ricordo ancora, un momento di un sogno ,incubo, non so neppure io, dove mentre dormivo di schiena e avevo le braccia fuori, mi sono sentita afferrare il polso sinistro ed io prontamente con la mano destra ho afferrato il polso di questo uomo...
me lo ricorderò per tutta la vita...non l'ho visto perchè non ho aperto gli occhi ma ce l'ho ancora molto nitido dentro di me come era al tatto, muscoloso e virile.

Saranno più di vent'anni che l'ho fatto ma quel polso mi è rimasto nella testa! Per svegliarmi comunque mi ricordo che ho cercato di gridare e dalla mia bocca è uscito a malapena un..."ai" soffocato...che sta per aiuto!Non mi ricordo se mi sono svegliata ma la mattina ho chiesto se mia mamma avevo sentito qualcosa e lei mi ha detto che ha sentito un lamento.

E' veramente bello sognare soprattutto quando fai degli incubi e poi ti accorgi che era un sogno...
magari quando invece sogni bello...non vorresti svegliarti mai...

Un caro saluto Ale

Cara Ale,
sì, nel periodo dei miei incubi adoravo il risveglio!
Poi altre volte mi reimmergevo nel sogno invece...ero riuscita per un periodo a risognare ciò che volevo e anche a fare di mia volontà i sogni a puntate...

A proposito della tua esperienza, io non sono un'esperta di fenomeni paranormali, ma semplicemente credo che esistano varie dimensioni.

Personalmente ho avuto 2 episodi in particolare in cui sono sicura che ero sveglia (ma non è razionalmente possibile) ed ho visto degli esseri, una volta da ragazzina (ero terrorizzata dalle storie del lupo mannaro, avrò avuto 10 anni credo o meno) ho chiaramente VISTO un essere accucciato accanto al mio letto, ricordo perfettamente l'ondulazione delle vertebre e i peli della sua schiena (poteva anche essere uno scimmione)...io pensavo fosse un lupo accucciato lì....ho messo in pratica la mia strategia di vita e di scampo a volte nei sogni, quella di RESTARE IMMOBILE COSICCHè NULLA ACCADA (sicuramente una difesa picologica che ho imparato da piccola)...la convinzione che se so che c'è un mostro nella stanza buia, finchè non urlo quello non mi salta addosso.

La seconda volta era un gatto seduto sul mio addome che mi guardava con occhi molto severi, preannunciandomi un periodo (fortunatamente breve) in cui avrei sperimentato orrende crisi di panico. Io mi son alzata a cercare il gatto per casa, per me ero sveglia, e non si trattava di un sogno.

(visto che oggi adoro i miei due gatti e il loro sguardo profondo, probabilemnte potrei lavorare su quella visione...)

A parte tutto, e i tanti fenomeni possibili, qui l'idea è comunque sempre di interpretare il nostro inconscio che ci parla, di sviluppare un bel dialogo con la nostra parte ineriore.

Un abbraccio,
Bruna

Sono d'accordo con Bruna con il ricordarci sempre l'importante funzione del sogno, cioè il linguaggio del nostro inconscio.
Quando facevo quei sogni, ancora non sapevo che si potessero interpretare come linguaggio del nostro inconscio, perchè in quel periodo ero più immersa in altre frequenze e dunque la voglia che avevo di sognare era proprio perchè ...chissà cosa mai avrei scoperto nel sogno, chissà che viaggi mai avrei fatto ...non rendendomi conto del vero ed importante significato, che ora invece per fortuna so cogliere.

Ma a proposito di ciò che tu dici ti racconto questo ...
una volta sognavo in modo lucido che ero in una casa bellissima, mi ero svegliata da un letto che era quello di un ospedale ma ero in questa casa che era la mia casa... ma poi nella realtà so che mi devo svegliare, dunque cerco con la mia mano sinistra come al solito di accendere la lampada del comodino, ma invece di toccare l'interruttore della lampada tocco la gomma dei braccioli di plastica che usano i bambini al mare, infatti in quella casa c'erano tutte queste cose per il mare, allora mi rendo conto che sono ancora nel sogno, che ancora non sono tornata bene dentro, quindi faccio un bel respiro profondo, inspirando profondamente con il naso -tecnica che con il tempo ho imparato per tornare dentro perchè spesso mi sono trovata a metà strada- e poi aspetto un pò, poi con un pò di paura di non essere ancora tornata tocco di nuovo l'interrutore e questa volta si accende la luce, per fortuna!!!!

La sensazione era esattamente quella della realtà, ho anche aperto un pò gli occhi per vedere e infatti ho intravisto ancora quella camera e non la mia dove invece avrei dovuto essere, ma la sensazione del tocco di quei braccioli era veramente come se li toccassi ora.
Ciao!

Chiara Inesia

Cara Chiara Inesia,
mi chiedo quante dimensioni esistano, in effetti...
Per questo tipo di esperienze, infatti, non si può dire che si sia stati nel puro sogno e nemmeno nella realtà....
Che infinito universo c'è in noi!

A proposito di quel che dici, anche io ho iniziato a scrivere i miei sogni per il gusto di annotarli (e quindi non lasciar svanire i tanti particolari) e per poter riviverne le emozioni quando non avevo voglia di leggere altro....
Solo poi, pian piano ho cominciato a lavorarci ed interpretarli, e ricordo che un giorno mi sono chiaramente resa conto che c'era dentro (dentro? fuori? dappertutto?) qualcuno, che era sempre parte di me, ma che era anche diverso, altro, che mi stava parlando...ma di cui sentivo il legame, l'interesse, l'affetto e il coinvolgimento verso di me...la cosa mi ha così toccato che ho pianto lacrime di gioia e commozione profonda...

Un abbraccio,
Bruna

Grazie ragazze era solo una curiosità, se fosse stata una cosa recente ci avrei ragionato forse sù, ma non mi sembra il caso...

Un caro saluto Ale ::saint::

Per Bruna, ti è arrivata l'email?

Cara Ale,
veramente no.
Comunque ho dato alla mia amica materiale scaricato da Internet (c'è anche un articolo che parla del busto) con i numeri telefonici che si trovano lì, e le ho riferito quello che tu mi hai gentilmente scritto.

Un abbraccio forte forte
Bruna

Te la rimando ora.
Fammi sapere!!!

Ciao Ale