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DISCUSSIONE: ti tollero..ti sopporto |
CADMO
lascia che l'occhio guardi verso il cielo AGAVE ecco lo faccio.cosa vuoi che veda CADMO e' sempre quello o ti pare cambiato? AGAVE c'è sempre quel tumulto nel tuo spirito? ........ CADMO in braccio hai quella testa di chi è? AGAVE d'un leone,le cacciatrici dissero CADMO guardalo bene,la fatica è poca Già la lingua un pò ci frega e mette in ombra e con l'ombra culla quella sottile e ambigua ambivalenza fra " ti tollero...ti sopporto" come" un che" che dalla lingua ci scivola dentro al cuore sappiamo noi come mettere i giusti segnali psico-stradali perchè questa strada sia indicata con il triangolo pericolo??? Cadmo disse....spesso la fatica è poca.... |
a cura di naja |
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RISPOSTE |
del 13/02/2008 12:17:04 |
Cara Naja, apetta spettinata
scusami torno a non capire i tuoi post ....sarà mercurio retrogrado? Sarà che oggi mi sento un pò strana io? Potresti spiegare meglio ciò che intendi portare all'attenzione con questo post? Grazie mille cara amica apetta Saluti, saluti! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 13/02/2008 13:28:20 |
Ciao apetta
medico pellirossa era lo spunto per una riflessione in generale sulla "diversità"...e riflettevo che la ns lingua usa il verbo tollero in modo molto contiguo al verbo sopporto...e in questa contiguità sentivo un'analogia con un atteggiamento,spesso inconsapevole,che ci fa scivolare dalla tolleranza..alla sopportazione ,due modi d'essere psicologici assai diversi! Ti racconto: "Ieri in ascensore una signora,era appena uscita una ragazza di colore,ci guarda e dice: Certo una bella ragazza e io non sono razzista Ma hanno così uno stano odore!! tutto qui...uno spunto bacietti e anche il mio mercurio si è annidato in un neurone non proprio brillante e non c'è verso di snidarlo |
a cura di NAJAX CHIARA INESIA |
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del 13/02/2008 14:32:23 |
care apette,
la differenza di vocabolo può essere facilmente decodificabile anche in due diverse case astrologiche: nella casa sesta noi, nel bene o nel male, dobbiamo imparare a "sopportare" la diversità degli altri. Questo perchè, nella sesta casa non è ancora presente una vera "socialità" che comprende il riconoscimento degli altri.. qui è una questione di cercare di fare in modo di poter convivere con minor conseguenze possibili; Nell'11a casa invece, troviamo la "tolleranza" parola estremamente nobile che, da noi, viene spesso scambiata con l'altra.. Tollerare è qualcosa di più di accettare.. ed in effetti implica veramente quel senso di riconoscimento dell'altrui diversità smettendo quindi di catalogarla ma considerandola una vera e propria ricchezza e possibilità. Non so perchè da noi la parola tollerare ha assunto praticamente lo stesso significato di sopportare? sarà perchè noi siamo poco tolleranti? Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 13/02/2008 18:58:22 |
Cara apetta spettinata,
ora ti ho capita! Grazie per avere meglio chiarito, ne avevo bisogno. Ottima delucidazione da parte di Lidia, è tutto più facilmente spiegabile quando ricondubile a dei simboi, a degli archetipi ....ah, che meraviglia maestra astrologia! Bacetti apetta spettinata dall'apetta medico pellerossa!!!!!! P.S. Mi piace molto questa connotazione che mi hai dato ...grazie! Chiara Inesia |
a cura di CHIARA INESIA |
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del 13/02/2008 19:28:39 |
Scusate se mi intrometto in questa discussione e lo faccio con un post poco astrologico e molto linguistico ma volevo solo far notare che il primo significato del verbo "tollerare" è proprio quello di "sopportare con pazienza qualcosa di spiacevole o doloroso". Non un significato positivo, quindi. Inoltre è un verbo che presuppone un rapporto di disparità, quasi gerarchico. Chi tollera, lo fa da una posizione di forza, si pone, per il suo stesso atto del "tollerare", su un gradino più alto di chi è tollerato, di chi "subisce", mi viene da dire, l'altrui "tolleranza". Io rovescerei la questione: piuttosto che chiederci perché il verbo "tollerare" abbia assunto un'accezione negativa - che però, appunto, risulta essere proprio quella più corretta - dovremmo chiederci, se le parole hanno ancora un senso, come mai abbiamo deciso di "tollerare" chi è diverso da noi per colore della pelle, religione, usi, costumi, ecc. piuttosto che "accettarlo" semplicemente. Forse perché è comunque uno sforzo di cui si farebbe a meno? È probabile. Spesso la scelta delle parole tradisce le nostre vere intenzioni e le nostre vere disposizioni verso gli altri al di là del significato più scontato. Forse dovremmo cominciare a cambiare prima di tutto il nostro modo di esprimerci. Anticamente alle parole veniva attribuito un potere che era molto più che simbolico. Presso molti popoli primitivi dare un nome a qualcuno o a qualcosa significava permetterne l'esistenza nel mondo, dare la possibilità di farne parte a pieno titolo, in ultima analisi, di "accettarlo". Oggi le parole hanno un peso minore ma chissà che, cercando di cambiarne l'uso, in certi casi, non riacquistino un po' del loro potere perduto. Ve lo lascio, se vi va, come spunto di riflessione. Saluti.
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a cura di ASTRO |
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del 14/02/2008 18:56:35 |
caro Astro,
in realtà, il sostantivo "tolleranza" è stato da sempre accomunato all'Acquario che, come sappiamo è il segno che, proprio grazie alla sua tolleranza.. - e non sopportazione - è in grado di trovare sempre punti di condivisione con chiunque e, indubbiamente, la tolleranza viene accreditata come qualcosa in più della semplice accettazione. In ogni caso possiamo anche parlare di accettazione. Un saluto Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 15/02/2008 15:37:17 |
mi inserisco in questo post perchè vorrei dire a naja che vorrei tanto intervenire alle discussioni che lei via via propone, come del resto fanno gli altri, anche se reali contributi astrologici purtroppo non penso di poterne apportare...però spesso non riesco a capire quello che intende dire. Scusami ma è che vorrei tanto anch'io comunicare con una persona così sensibile, però davvero anche dopo che ho letto più di una volta mi sfugge di cosa tu stia parlando. So che è sbagliato chiederti di cambiare il tuo personalissimo modo di scrivere, e del resto non penso che tu possa fare una 'traduzione' solo per me! ci tenevo a fartelo sapere che comunque ci sono anch'io
Un bacione da FIORE |
a cura di FIORDILILLÀ |
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del 15/02/2008 17:31:16 |
Cara Fiordilillà
grazie per le tue parole..ti assicuro che il mio intento è sincero E'che a volte sono travolta dalla mia fantasia..forse mercurio/congiunto a urano.. Ma,se mi leggi,non sono un pò migliorata? e un favore ti chiedo: quando non mi capisci,CHIEDIMI SPIEGAZIONI,sarebbe il regalo più grande,anche perchè anch'io ti leggo e mi piacerebbe scambiare fluidamente le ns sensibilità Un bacietto e grazie e ASPETTO I TUOI" MA CHE VOLEVI DIRE??? |
a cura di NAJA X FIORDILILLÀ |
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del 16/02/2008 02:01:33 |
Il fatto è, Lidia, che quell'idea di "sopportazione" che ti sembra così stridente con la parola "tolleranza" è in realtà insita nella sua stessa etimologia, e dunque la contiene in sé, letteralmente. Tollere-tolerare in latino significavano "sopportare con fatica", e il sostantivo "tolus" voleva dire "peso, onere". Quindi nel mio post mi chiedevo come mai fosse stato proprio un termine con una tale origine a venir poi designato a significare un concetto con una valenza indubbiamente più positiva - e non il contrario, cioè che "tolleranza" abbia assunto un significato negativo che invece ha sempre avuto - fin dal momento, come apprendo da te, in cui venne associato al segno dell'Acquario.
Un saluto anche a te. |
a cura di ASTRO |
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