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DISCUSSIONE: I FIGLI |
Volevo regalarvi un momento intenso..
pensando a una mamma che stasera piange per il suo bambino..e non trovo altre parole.. "E una donna che stringeva un bambino al seno disse: Parlaci dei Figli Ed egli rispose: Sono lo strumento perfetto del divino: l’espressione vivente forgiato dal suo unico "pensiero". E i figli sono le risposte che la vita dona ad ognuno di noi. Sono loro l’essenza del vostro sorriso. Sono sangue e carne della vostra carne ma non il vostro sangue e la vostra carne. Loro sono i figli e le figlie della fame che la vita ha di se stessa. Attaverso di voi giungono, ma non da voi. E benché vivano con voi, non vi appartengono. Affidategli tutto il vostro amore ma non i vostri pensieri: Essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farli simili a voi: La vita è una strada che sempre procede in avanti e mai si ferma sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono stati scoccati in avanti. È l’Arciere che guarda il bersaglio sul sentiero dell’infinito e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere; Poiché come ama egli il volo della freccia, così ama la fermezza dell’arco." Kahlil Gibran Il Profeta |
a cura di nunzy |
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RISPOSTE |
del 09/02/2008 09:40:06 |
Cara Nunzy,
bellissimo questo scritto di Kahil Gibran che rappresenta quello che io ho sostenuto sempre dei "figli". Spesso i genitori vedono nei figli una loro appendice che dovrebbe avere la funzione di proseguire, realizzare, continuare...quello che è rimasto irrisolto o nei sogni dei genitori stessi. Capisco che è difficile restare distaccati da certi sentimenti che si sentono nei confronti dei figli, io stessa ho un figlio e mi sono "imposta", dal momento in cui è nato, di essere una madre che " istruisce, ma non impone", che "dà affetto, ma non soffoca", che dà le regole, ma con l'indipendenza e le giuste correzioni quando c'è l'errore, ma sopratutto di non pretendere di fargli fare quello che sarebbe piaciuto a me.... Non esiste il genitore perfetto, esiste il genitore che rispetta i figli nella loro essenza, nelle loro inclinazioni, nel loro modo di vivere la vita, che aiuta i figli a capire ciò che è meglio per loro, indirizzandoli, ma non forzandoli. Negli ultimi tempi, riparlando con mio figlio di queste cose ho sostenuto che forse sono stata poco affettuosa con lui e che lo lasciato troppo indipendente, la sua risposta è stata: sei stata come una gallina che ama i suoi pulcini, li lascia liberi di scorazzare nell'aia, ma non per questo li perde di vista, anzi è sempre attenta e pronta ad intervenire quando questi sbagliano... Credo che sia stata la riconoscenza più bella che una madre possa avere da un figlio, a me è piaciuta molto ciao lilli |
a cura di LILLI |
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del 12/02/2008 00:48:51 |
Grazie lilly..e scusa la risposta tardiva..sono stata assente in questi giorni...
non ho molte parole....quando ho postato questa poesia avevo intenzione di condividere un momento particolarmente triste con voi.. non riesco ad aggiungere altro.. perdonami.. ciao nunzy appena metto a posto giusto i miei neuroni un pò in pappa..sarò più eloquente ciao ciao.... |
a cura di NUNZY |
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del 12/02/2008 11:59:32 |
Cara Nunzy,
quando si scrivono lettere, poesie, frasi, cose di qualsiasi tipo con un certo spessore, ci sono sempre dietro emozioni che ci spingono a scrivere, a cercare condivisione o una parola che ci spinga ad esprimere i sentimenti che ci sono stati in quel momento. Come ti ho già scritto questa poesia l'ho fatta "mia" da tanto tempo, avevo una fotocopia nello stipetto del lavoro e quando qualche collega parlava dei figli...gliela mostravo per far capire loro alcune cose importanti quali il rispetto della loro individualità, il non pensare che possano soddisfare le nostre aspirazioni, il saper "lasciarli andare" sulle loro gambe dopo aver insegnato loro a camminare.... Se vuoi parlare e condividere con me le emozioni che ti hanno spinta a scrivere io sono qui... quando vuoi e quando puoi... un caro abbraccio lilli |
a cura di LILLI |
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del 13/02/2008 10:29:38 |
dopo aver letto questa poesia così toccante e piena, non ho resistito e sono andato a vedere i dati del monumentale Gibran:
06-01-1883 a Bcharrè (libano) ho armeggiato un pò (perchè si vede il grafico) e se non avete Bcharrè potete mettere Beirut alle 3:35, l'asc è a 2° Sagittario e viene uguale comunque traslando l'ora. buona lettura |
a cura di ARCANGELO |
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