Ciao Bruna ,
io ho una domanda un po'particolare da farti ,una considerazione personale.
Ho notato che spesso faccio fatica ad addormentarmi .
Poi non appena comincio a rilassarmi ,quando comincia lo stato iniziale di dormiveglia ,cominciano ad uscire fuori certe rappresentazioni interiori ,certe figure sfocate che sembrano l'inizio del sognare ;è come se il dormire sia collegato alla necessita' di sognare e non il contrario .
A volte penso che dormiamo per sognare ;che al contrario di quello che si pensa noi abbiamo questa necessita' di dormire per sognare.
E' solo una mia sensazione curiosa,una considerazione personale .


Arabello

Caro Arabello,
sono convinta che dormire ci serva per sognare.
Che riposare significhi non solo staccare i contatti ma rigenerarsi interiormente a una fonte intima e profonda.
Freud diceva che il sogno serviva a soddisfare bisogni precisi non altrimenti appagabili.
Jung ovviamente apre squarci molto più ampi. Un autore che ho a casa, certo Martino, (ti ritrovo la citazione precisa appena riesco), ma certo non sarà l'unico, dice che è stato sperimentato che impedendo alle persone di sognare (impedendo cioè quelle fasi del sonno in cui si sogna) ne derivano disturbi più o meno gravi.
Lui sostiene che il sogno serve, anche quando non lo ricordiamo, affinchè alcune parti del cervelo comunichino con altre, e se non ricordiamo è perchè non ci serve ricordare. E' un'ipotesi interessante, ma sinceramente ti dirò, a me l'amore per questo mondo è venuto perchè la mia vita da sveglia mi incastrava parecchio e invece qua sembrava esserci un fervere di attività che allargavano le mie possibilità, nonostante io abbia riempito quadernoni con sogni piuttosto pesanti, tuttavia vi scorgevo avventure e dipanarsi di vicende e potenzialità che mi arricchivano, oltre a tenermi grande compagnia.
A volte per certi sogni era tale l'intensità di certi stati che mi sono convinta che lì tocchiamo dimensioni di purezza assoluta, come verità più vere, e mi sovviene che forse il sogno (sbiadito) in realtà è la realtà che crediamo vera. Insomma, è un mondo che nutre dal profondo.
Ma del resto non possiamo e non dobbiamo sfuggire (e io proprio non intendo farlo) la dmensione umana e carnale, perchè è attraverso quella che si può raggiungere e integrare l'altra...
Quindi...sono d'accordo con la tua sensazione.
Un abbraccio
Bruna

Ti ringrazio delle tue delucidazioni ;pensavo che questa percezione era solo la mia.

un bacio

:-)

Arabello

caro Arabello,
Jung sosteneva che il sogno è il più delle volte compensatorio di ciò che accade negli stati di veglia, ragion per cui il sogno è una via alla "sanità della psiche"; se non ci fosse il sogno.. forse saremmo più piccoli, forse più poveri ma sicuramente meno sani.
Mi sono trovata in alcuni periodi della mia vita (con il transito di Plutone) a non ricordare i sogni e a vivere come se fossi stata deprivata di una delle fonti incredibili di comprensione che ho sempre sperimentato. La vita sembrava più triste.. perchè il mondo dei sogni è anche espressione di noi stessi ed è come se ogni notte noi sperimentassimo la regìa.

Anche io sono sicura che il sonno sia la via per il sognare..

Un saluto Lidia

Non ho mai approfondito questo aspetto dei sogni anche se conosco Jung )-
Sara' dovuto al fatto che noi cancerini sogniamo troppo anche di giorno !!
:-)

Un bacio a te

Arabello