IL FORUM DI ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
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DISCUSSIONE: poetico femminile..una donna diversa |
Alda Merini nasce a Milano il 21 marzo 1931.
Della sua nascita dice: Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve vede piovere sulle erbe, sui grossi frumenti gentili e piange sempre la sera. Forse è la sua preghiera. Sì! Certo! Somiglia a Proserpina quando spunta dagli argini cupi e fumosi del Naviglio, dove risiede; però, è forse più opportuno paragonarla a una Musa: la decima, quella non contemplata dalla mitologia. Ciò perché la poetessa rifiuta ogni confronto, è Alda Merini basta! La sua poesia è illuminazione, un seme che penetra nel tessuto connettivo della nostra società, da cui nascono fiori di armoniche forme, ma con profumi e colori sconvolgenti, rivelatori dei molteplici affanni dell'esistenza. Fiori poetici che esalano erotismo e misticismo, tensioni e preghiere, irragionevole equilibrio e delicata partecipazione alle vicende spirituali della vita Una vita,la sua,davvero particolare.. forse il suo tema natale è un espolarazione interessante in un universo poetico femminile contemporaneo Non riesco a trovare la sua data di nascita..qualcuno la sa???? |
a cura di naja |
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RISPOSTE |
del 20/12/2007 02:46:06 |
Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero. Le più belle poesie si scrivono davanti a un altare vuoto, accerchiati da argenti della divina follia. Così, pazzo criminale qual sei tu detti versi all’umanità, i versi della riscossa e le bibliche profezie e sei fratello a Giona. Ma nella Terra Promessa dove germinano i pomi d’oro e l’albero della conoscenza Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto. Ma tu sì, maledici ora per ora il tuo canto perché sei sceso nel limbo, dove aspiri l’assenzio di una sopravvivenza negata. Solo un mano d'angelo intatta di sè, del suo amore per sè, potrebbe offrirmi la concavità del suo palmo perché vi riversi il mio pianto. La mano dell'uomo vivente è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri, è troppo ricolma di vita e di plasma di vita! Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi per il tranquillo pianto del proprio fratello! E dunque, soltanto una mano di angelo bianco dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa. Bambino Bambino, se trovi l'aquilone della tua fantasia legalo con l'intelligenza del cuore. Vedrai sorgere giardini incantati e tua madre diventerà una pianta che ti coprirà con le sue foglie. Fa delle tue mani due bianche colombe che portino la pace ovunque e l'ordine delle cose. Ma prima di imparare a scrivere guardati nell'acqua del sentimento. |
a cura di NAJA |
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del 20/12/2007 02:50:47 |
nellìinserire la discussione chiedevo se qualcuno sapeva l'ora di nascita e invece ho scritto data:...sorry wink::
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a cura di NAJA |
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del 20/12/2007 07:22:45 |
cara Naja,
grande donna e tristissimo destino quello di Ada Merini. Donna selvaggia, non nata nel giusto tempo e per questo ha dovuto vivere sulla sua pelle il manicomio con tutta la sua violenza ed infamia. Quando penso a lei sento il suo dolore.. l'ho incontrata anche personalmente in uno dei tanti congressi di "salute mentale" in cui la parola SALUTE era l'assoluta estranea. Mi piacerebbe proprio vedere il suo tema natale.. la sua sensibilità è straordinaria e la sua tragedia altrettanto straordinaria anche se lei ha avuto il grande coraggio di gridare al mondo che molte persone "straordinarie" come lei finivano in questi luoghi perchè diverse, perchè non accettavano certe regole.. a volte, semplicemente, perchè volevano vivere. Lei è la memoria che serve a non dimenticare che queste persone.. intendo gli psichiatri hanno fatto queste cose fino al 1980 e che, ancora oggi, appena possono, non esitano a dire che gli elettroshoc facevano bene.. e che per certe persone non vi è altro... Un bacio.. cercherò di movimentarmi per trovare la data. Bacio Lidia |
a cura di LIDIA |
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del 20/12/2007 17:41:07 |
NEL SUO CUORE PALPITAVA L'IDEA CHE LO ZODIACO...SONO LE NOSTRE IMPRONTE DIGITALI..E SOLO CON LE STELLE VIBRANO ???????????????????????????
Poesia di Alda Merin Le mie impronte digitali Le mie impronte digitali prese nel manicomio hanno perseguitato le mie mani come un rantolo che salisse la vena della vita, quelle impronte digitali dannate sono state registrate nel cielo e vibrano insieme ahimè alle stelle dell'Orsa maggiore. L'anima innamorata di Alda Merini. Quando ero una bambina mi innamoravo di te, del tuo cuore furibondo che ti batteva nel cuore, era un cuore di volto e il volto del mio cuore. Eravamo belli, Gesù. Adesso coperti di sabbia cerchiamo la Palestina. Poesie di Alda Merini Ah se almeno potessi Ah se almeno potessi, suscitare l'amore come pendio sicuro al mio destino! E adagiare il respiro fitto dentro le foglie e ritogliere il senso alla natura! O se solo potessi toccar con dita tremule la luce quella gagliarda che ci sboccia in seno, corpo astrale del nostro viver solo pur rimanendo pietra, inizio, sponda tangibile agli dèi... e violare i più chiusi paradisi solo con la sostanza dell'effetto VIOLIAMO I MISTERI DI QUESTO CORPO ASTRALE..TANGIBILE AGLI DEI-PIANETI????? |
a cura di NAJA |
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del 11/01/2008 21:41:41 |
eureka!
ho trovato l'ora di nascita,le 5 del mattino..ne parla lei cosi: LA FAMIGLIA D´ORIGINE Alda Merini ci parla dei suoi primi anni di vita e ci presenta la sua famiglia di origine in Reato di Vita: "Sono nata il 21 marzo del ´31 alle cinque di un piovoso venerdì, in una casa che dava sulla Via San Vincenzo a Milano. La casa era povera, ma sontuosi i miei genitori. Mia madre, figlia di insegnanti di Lodi, non aveva voluto studiare, ma era donna di grande, naturale cultura e di gran buon senso. Mio padre, un intellettuale molto raffinato figlio di un conte di Como e di una modesta contadina di Brunate, aveva tratti nobilissimi. Taciturno e modesto, sapeva l´arte di condurre bene i suoi figli e fu il primo maestro." adesso provo a studiare ...è un poetico femminile che lancia molti interrogativi al nostro mondo... aspetto vostri aiuti...io sono scolaretta |
a cura di NAJA |
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del 12/01/2008 01:31:53 |
aggiungo alcuni spunti...traccie di parole e di vita...
per elaborare meglio il suo tn... uso questi fogli-post come "traccie di appunti "per noi... Orfeo è spesso nelle sue parole... e il suo progetto-Sole è Pesci.... ...la maddalena in cui si identica e quel Plutone così presente nel suo tn ..a lui. lei maddalena/proserpina sembra cedere il potere del suo corpo-femminile-seduzione.... interessante anche il quinconce di plutone in 5à cancro con venere 12à acquario (una sfida che ha un sapore..di antico sangue primordiale) e a intreccio un altro quinconce fra mercurio 1à acquario e nettuno 7à vergine e quella luna in 2à ariete...la più aspettata di tutto il tn( fa 8 aspetti) e congiunta a urano.... insomma...sono solo all'inizio... ma ci intuisco forti risonanze per parlare di un.. FEMMINILE.....UNA MADDALENA DALLA PRESENZA DI ORFEO "Sono nata a Milano il 21 marzo/ in un venerdì piovoso alle cinque del mattino./ Mia nonna ebbe nei miei confronti previsioni/ nefaste, essendo io particolarmente brutta./ Ma, a sedici anni, mia nonna dovette/ ricredersi. Dopo un’infanzia miracolosa, / con strane proiezioni di Maria Vergine e apparizioni simultanee di vari Santi,/ ( ne fa fede Pasolini quando parla di Santini/ Sacrileghi), divenni una grande peccatrice, / di cui una Maddalena dalla presenza di/ Orfeo. Versata negli studi, come nell’amore, /consegnai i miei talenti a parecchie persone/ e ne feci dei grandi uomini – cito Manganelli, / Schwarz, Quasimodo etc. - /Impazzita per estrema lussuria, / fui ridimensionata dal manicomio di Afori, / dove finalmente ricevetti le stigmate./ Una volta stigmatizzata fui dissanguata dagli/ editori, come si conviene agli ex-ricoverati. / Attualmente sto morendo." Queste parole si leggono in un prezioso e difficilmente reperibile libretto illustrato: Lettera ai figli di Alda Merini, (lietocollelibri, 1995). Suonano quasi come un epitaffio: tra la nascita – che è "il più grande evento nella storia di un poeta" – e la morte – "colorazione estrema della vita" – si annodano l’uno contro l’altro altri eventi. Sciogliamone qualcuno: quel 21 marzo appartiene al 1931; l’infanzia miracolosa rende ben conto della ricca immaginazione di quegli anni, in cui già si intravedevano quelle tensioni erotico – mistiche tra le quali si spiega la sua poesia. I suoi talenti ( nel doppio senso di capacità e di desiderio intellettuali e sentimentali) vengono donati a molti, ma la poetessa dà rilievo allo scrittore Giorgio Manganelli che lei amò alla fine degli anni 40. (…) Della sua grandezza si accorsero, fra i primi, l’editore Schwarz e Giacinto Spagnoletti che curarono l’uscita di alcune poesie negli anni 50; l’ultimo, per ora, riconoscimento ufficiale è il prestigioso premio Librex- Guggenheim "Eugenio Montale per la poesia" che giunge nel 93, dopo un ventennio di silenzio editoriale dovuto alla malattia che ha colpito la poetessa. Ma come dice Alda Merini: "Finiamola di dire: è stata vent’anni in manicomio; si dica: è stata vent’anni o una vita, nella purezza viva della poesia, che purtroppo è una grande lacerazione ed è già una clausura di per sé per chi la vuole cantare". una sua poesia.. si sente il respiro e la voglia delle sue...radici...il suo ALBERO ( quel tn che sarebbe bello disvelare un pò) Tu non sai: ci sono betulle che di notte levano le loro radici, e tu non crederesti mai che di notte gli alberi camminano o diventano sogni. Pensa che in un albero c'è un violino d'amore. Pensa che un albero canta e ride. Pensa che un albero sta in un crepaccio e poi diventa vita. Te l'ho già detto: i poeti non si redimono, vanno lasciati volare tra gli alberi come usignoli pronti a morire." Elogio alla Morte continua................... |
a cura di NAJA |
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del 10/08/2008 19:48:58 |
Il mio passato
Spesso ripeto sottovoce che si deve vivere di ricordi solo quando mi sono rimasti pochi giorni. Quello che e’ passato e’ come se non ci fosse mai stato. Il passato e’ un laccio che stringe la gola alla mia mente e toglie energie per affrontare il mio presente. Il passato e’ solo fumo di chi non ha vissuto. Quello che ho gia’ visto non conta piu’ niente. Il passato ed il futuro non sono realta’ ma solo effimere illusioni. Devo liberarmi del tempo e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo che questo meraviglioso istante. (..)Riottosa a ogni tipo di amore sei entrato tu a invadere il mio silenzio e non so dove tu abbia visto le mie carni per desiderarle tanto. E non so perché tu abbia avuto il mio corpo per poi andartene con il grido dell'ultima morte. Se mi avessi strappato il cuore o tolto l'unico arto che mi fa male o scollato le mie giunture non avrei sofferto tanto come quando tu un giorno insperato mi hai tolto la pelle dell'anima. Nebbia Soffice ovatta colorata di vento scendi lenta quando l'orologio segna le ore dell'alba. Con i tuoi fantasmi di nuvole perse ti diverti a disegnare sui muri avanzi di baci sfuggiti ai cuscini della notte. ALBA A passi lenti ti muovi nella notte quando i silenzi dei suoni sono ancora forti Ti distendi con pallidi raggi di sole nei giardini degli specchi marini. Il tuo soffice manto velato regala una spuma di sorriso al pescatore solitario che stancamente si dirige verso casa per abbracciare la sua amata. Fosse mai scesa una carezza che attraversasse i secoli come una lama aperta. Oh strazio della mia mente che ha amato un ragazzo libero che non conosce patria. Ti avrei rinchiuso in un manicomio se le lacrime verdi del tuo sguardo non mi avessero regalato canzoni. da "La carne degli angeli" Abbi pietà di me Abbi pietà di me che sto lontana che tremo del tuo futile abbandono, tienimi come terra che pur piana dia nella pace tutto il suo perdono od anche come aperta meridiana che dia suono dell'ora e dia frastuono, abbi pietà di me miseramente poiché ti amo tanto dolcemente. da * folle folle folle di amore per te* Ti aspetto e ogni giorno mi spengo poco per volta e ho dimenticato il tuo volto. Mi chiedono se la mia disperazione sia pari alla tua assenza no, è qualcosa di più: è un gesto di morte fissa che non ti so regalare. da "Clinica dell'abbandono" I tuoi occhi Era un respiro di fiori, il tuo, una lenta rugiada che poteva essere lacrima. Così sulla Croce della tua giovinezza, sul legno crudo della società moderna tu piccola santa che vedi l'eternità della vita ci hai abbandonati, ma i tuoi occhi ci guarderanno a lungo pieni di bontà e di perdono. Filo d'erba Un soffio di vento sfiora le tue vesti trasparenti mentre distesa sul prato ti addormenti sotto lo sguardo profondo della notte. Volero' sopra i campi delle stelle pur di accarezzare i tuoi capelli. Mi faro' un sottile filo d'erba per restare accanto ai tuoi sogni. Ci sono pittori che scrivono con le rime e disegnano foreste entro cui vanno a vivere con i loro amori. Si contentano di un solo pensiero, lo vestono di rubini e credono che sia un re. I poeti non credono alle date, credono che la loro storia cominci dalla presenza. Il volo della libellula Seduto su un salotto fiammingo dove l'amore e' scritto sui merletti di un cuscino mi mancano le tue mani che sanno richiamare istanti d'infinito. Sei il bacio della vita che e' l'origine nascosta di ogni mia azione creativa. Quando ti guardo e' come ammirare una libellula che lascia la larva nei piedi di un ruscello . E' come salire sulle sue ali trasparenti come il mare e volare sopra i prati che odorano di sole. In me tutto vive intorno a te. Dopo che ti ho incontrato anche quelle paure che odoravano di cenere e di miele si sono dissolte come nuvole nel cielo dell'estate dove tutti sognano una grande spiaggia per correre felici ad inseguire due timide labbra. Il bacio Che fiore mi nasce sulla bocca appena mi guardi e temi d'essere spezzato. Allagamenti improvvisi sono i tuoi occhi ardenti ma il fiore non vuole morire rimane lì senza carne ad aspettare la morte. La donna di picche da* Clinica dell'abbandono* Spazio spazio, io voglio, tanto spazio per dolcissima muovermi ferita: voglio spazio per cantare crescere errare e saltare il fosso della divina sapienza. Spazio datemi spazio ch’io lanci un urlo inumano, quell’urlo di silenzio negli anni che ho toccato con mano. Prendi queste gambe mie che han camminato tanto fino alla scoperta del mondo, fino alla rosa dell'occidente, fino a capire che tenera rugiada è il mito dell'amore. Tu ti sfalderai dopo le pietre, diventerai quell'anima di Amleto che ha dubbi sul costato del mio Cristo. Oh lasciati baciare amore mio, che trionfi la morte che ho nel cuore, perchè l'amore è come un sacramento, è lamia etena croce di sospiri. da *l'anima innamorata* |
a cura di ARCANGELO |
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del 10/08/2008 19:57:09 |
lei è fantastica......
rispolvero miei appunti e.... vedi in ultimo mio post..scrivevo continua....e continua sia.. pensa che era un idea per un lavoro mio da portare al congresso..... sono contentissima che ne parliamo insieme io te e spero tanti altri..... |
a cura di NAJA X ARCHY E |
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del 10/08/2008 20:06:43 |
Ora aforismi, frasi e pensieri:
I poeti lavorano di notte quando il tempo non urge su di loro, quando tace il rumore della folla e termina il linciaggio delle ore. I poeti lavorano nel buio come falchi notturni od usignoli dal dolcissimo canto. e temono di offendere Iddio. Ma i poeti, nel loro silenzio, fanno ben più rumore di una dorata cupola di stelle. Dormivo, e sognavo che non ero al mondo Tra vita e poesia ci sono passaggi segreti. Ma io non ve li posso mostrare, questi passaggi, sono solo un povero poeta Sono satura di dolore. Per superare il dolore bisogna allargare la mano e prenderlo a mani aperte Elogio alla Morte Se la morte fosse un vivere quieto, un bel lasciarsi andare, un'acqua purissima e delicata o deliberazione di un ventre, io mi sarei già uccisa. Ma poichè la morte è muraglia, dolore, ostinazione violenta, io magicamente resisto. Che tu mi copra di insulti, di pedate, di baci, di abbandoni, che tu mi lasci e poi ritorni senza un perchè o senza variare di senso nel largo delle mie ginocchia, a me non importa perchè tu mi fai vivere, perchè mi ripari da quel gorgo di inaudita dolcezza, da quel miele tumefatto e impreciso che è la morte di ogni poeta. Ci fu spazio nella mia Carne per Te Ci fu spazio nella mia carne per te, per te solamente che volevi l'amplesso dei miei giorni un lungo peregrinare segreto d'amore in amore di tempio in tempio. Una rosa mi tremava sul ciglio delle dita come se fosse carta di un veliero e finalmente mi rompesti le acque squisite della vita. Questa corda di vento che cammina adagio, copra inutili stanchezze, questo sbarrare la mia porta, invano, vuol dire che mi attardo dove canta il vento che mi oscura la ragione Certe volte Dio uccide gli amanti perché ha paura che qualcuno possa amare più di lui Io ero un uccello dal bianco ventre gentile, qualcuno mi ha tagliato la gola per riderci sopra non so. Io ero un albatro grande e volteggiavo sui mari. Qualcuno ha fermato il mio viaggio senza nessuna carità di suono. Ma anche distesa per terra io canto ora per te le mie canzoni d'amore. Chi ha paura della morte si offenda. La morte è una riviera musicale, il seno curvo della donna amata. Non c'è spazio tra l'uomo e la sua morte. Soltanto il batticuore di un nemico che ride al suo passaggio. Solo una mano d'angelo Solo un mano d'angelo intatta di sè, del suo amore per sè, potrebbe offrirmi la concavità del suo palmo perché vi riversi il mio pianto. La mano dell'uomo vivente è troppo impigliata nei fili dell'oggi e dell'ieri, è troppo ricolma di vita e di plasma di vita! Non potrà mai la mano dell'uomo mondarsi per il tranquillo pianto del proprio fratello! E dunque, soltanto una mano di angelo bianco dalle lontane radici nutrite d'eterno e d'immenso potrebbe filtrare serena le confessioni dell'uomo senza vibrarne sul fondo in un cenno di viva ripulsa. Quando un amore ti stringe e ha occhi di fuoco è ora di morire Confondere la merda con la cioccolata è un privilegio delle persone estremamente colte Il mio letto è una zattera che corre verso il divino Quando ho mangiato bene mi informo sul destino degli altri La poesia è la peggiore disgrazia che può capitare ad un uomo C'è chi si masturba per non perdere l'orientamento Se le donne sono frivole è perché sono intelligenti a oltranza Quando la sessualità comincia a ribollire uno vorrebbe andare in Cornovaglia Più mi lasciano sola più splendo L'uomo è sempre più vicino all'amore che alla fortuna Ogni ragnatela ha un ragno in colpa Attualmente non mi conosco Nei momenti peggiori mi chiamo Cita Hayworth Gli uomini mi piacciono finché non mi spingono al pianto Prima di parlare con gli altri addormenta la tua belva segreta Non ho rughe ma molti metalli spenti La mia casa non è un punto fermo ma un rifugio che traballa Chi si colloca al centro del mondo cade sulla propria frontiera Niente è più necessario di ciò che non serve Se una mano è leggera non vuol dire che sia estranea al delitto Chi si nasconde nella tenerezza non conosce il fuoco della passione Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri Chi muore in silenzio si vendica delle curiosità altrui Le donne abitano nei seni come Dio nella parola sacra Sono i miserabili che fanno grandi gli eroi La preparazione alla morte dura una vita intera Regola dell'amore è soltanto l'arte Ogni volta che ho creduto allo stress mi sono sentita rinascere Sono una piccola APE furibonda I miti in cui andrò a cadere sono stelle veloci d'altri tempi I poeti sanno quando devono smettere di scrivere Il dolore non è altro che la sorpresa di non conoscerci Nessuno mi pettina bene come il vento Abbiamo spesso pietà di noi, mai un vero rancore Ci sono notti che non accadono mai |
a cura di ARCANGELO |
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