ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
GLI DEI CANTANO |
a cura di Cinzia Fogar |
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Piccola storia scritta su ispirazione dell’elemento FUOCO L’idea mi venne così, all’improvviso, come accade a chi è molto segnato dall’elemento fuoco. Mi ritrovai a pensare al 1985 quando un gruppo di artisti americani, capitanati da Micael Jakson, fece il famosissimo USA FOR AFRICA. In particolare pensai a WE ARE THE WORD WE ARE THE CHILDREN, dove ogni “big” cantava solo una una frase. Così mi ritrovai ad immaginare gli dei dello zodiaco, uniti in coro a cantare una canzone, ognuno con la sua frase, ispirati da ciò che essi stessi rappresentano per “gli umani”. Saranno stati i tristi episodi della cronaca recente ma, soprattutto la grande attualità di una canzone scritta nel 1967, con una storia di censura alle spalle, molto interessante e purtroppo ancora molto attuale che mi hanno guidato al computer e mi sono ritrovata a scrivere, di getto, senza troppo pensare…. Si tratta di DIO E’ MORTO. (Guccini, Nomadi-1967) La storia inizia sul palco dell’Olimpo…. Entra in scena per primo MERCURIO: Ho visto la gente della mia età andare via lungo le strade che non portano mai a niente Si aggiunge NETTUNO: cercare il sogno che conduce alla pazzia, nella ricerca di qualcosa che non trovano, nel mondo che hanno già, dentro le notti che dal vino son bagnate, dentro le stanze da pastiglie trasformate dentro le nuvole di fumo nel mondo fatto di città URANO: Essere contro od ingoiare la nostra stanca civiltà (Tutti assieme con Nettuno in primo piano) E’ un Dio che è morto, MERCURIO: Ai bordi delle strade Dio è morto SATURNO Nelle auto prese a rate, Dio è morto, nei miti dell’estate, Dio è morto. VENERE: M’han detto che questa mia generazione ormai non crede, in ciò che spesso han mascherato con la fede, Insieme a SATURNO: nei miti eterni della patria e dell’eroe NETTUNO: perché ormai è venuto il momento di negare tutto ciò che è falsità URANO: Le fedi fatte di abitudini e paura URANO e SATURNO: Una politica che è solo far carriera, VENERE: il perbenismo interessato la dignità fatta di vuoto l’ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto (Tutti assieme con NETTUNO in primo piano) E’ un Dio che è morto MARTE con PLUTONE: nei campi di sterminio Dio è morto, coi miti della razza Dio è morto, con gli odi di partito, Dio è morto GIOVE da solo: Ma penso che questa mia generazione è preparata a un mondo nuovo e a una speranza appena nata Insieme ad URANO: Ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi, GIOVE: Perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge, VENERE e LUNA: in ciò che noi crediamo Dio è risorto SOLE insieme a tutti gli altri: in ciò che noi vogliamo Dio è risorto nel mondo che faremo Dio è risorto… Finito di cantare gli Dei vanno al bar e tutti insieme cominciano a commentare il senso della canzone scritta dagli umani, che riguarda gli umani e che loro hanno cantato per divertimento: MERCURIO: Dalle informazioni raccolte sembra che questa canzone rispecchi proprio la realtà degli umani.. LUNA: poveri umani, per essere ridotti così avranno senz’altro avuto da piccoli seri problemi di attaccamento con la loro madre, VENERE: Neanche un sguardo dolce, una carezza sulla pelle, un sorriso incoraggiante, MARTE: e che dire allora della capacità di lottare? A farsi largo per affermarsi…. MERCURIO: Senza orientamento non si va da nessuna parte, tutti quei meccanismi di difesa poi.. GIOVE: È che gli manca la fiducia in se stessi, guardare avanti, andare oltre i confini.. SATURNO: Ehii, frena!, i confini servono, così come le regole, è proprio la mancanza di regole che li riduce così.. URANO: Dacci un taglio! Sei noioso! SATURNO (ghignando): Già lo feci tempo fa e tu dovresti saperlo bene… URANO: Tu più di tutti mi rendi insofferente, io le regole non le tollero ed è per questo che sono così rapido nel cogliere le opportunità mentre tu, con i tuoi pacati e misurati ragionamenti, ti ritrovi vecchio che stai ancora pensando..… SOLE: state perdendo di vista il progetto iniziale della discussione, smettetela di litigare come due ragazzini MERCURIO: Che c’è di male a essere come un ragazzino? VENERE: Vi prego, fatelo per me, per il mio bisogno di armonizzare, non posso stare in mezzo ai litigi.. MARTE : se vuoi ti distraggo io, con le mie armi nascoste… così non vedi questi due litigare e dire che sono già dei “tranpersonali”…. PLUTONE: Finora sono stato zitto, in disparte a osservarvi.. Siete come gli umani, non riuscite a parlare senza litigare e sembrate tutti così candidi e innocenti, seriamente preoccupati per le sorti degli umani ma…vi siete dimenticati che siamo proprio NOI, -quando ci quadriamo o ci opponiamo insieme- che li rendiamo così? Devo essere io cara LUNA, giusto per fare un esempio, a ricordarti che un attaccamento insicuro dipende da come ti colleghi a Marte o a Saturno, per non parlare di quello che succede quando vieni con energie dissonanti da me… E tu Venere, con i tuoi valori? Cantavi convinta prima ma ti sei mai chiesta cosa combini quando quadri a Saturno per esempio, che crei quel senso di rifiuto che un umano poverino se lo deve portare dietro per sempre.. E potrei continuare all’infinito ma non voglio togliere a Giove il ruolo dell’insegnante, mi limito a ricordarvi che senza una profonda trasformazione-tramite discesa agl’inferi, NON c’è rinascita, chiedetelo a Inhanna, lei ne sa qualcosa… MERCURIO: hai ragione, giusto ieri osservavo gli umani mentre si lamentavano del clima che cambia, convinti che questo accada così per caso, ignorando di essere loro la causa prima, (FORSE dovrei impegnarmi di più con lo psicopompo)… GIOVE: Basta così, Plutone ha ragione, non a caso è quello che ne sa più di tutti, conosce perfino il nostro destino.. Ma l’imput è giusto, se gli umani, con il nostro aiuto, non scendono almeno una volta nel regno di ADE….Nettuno, concludi tu NETTUNO: Dio continua ad essere morto…. Così finisce la mia visione da fuoco, una piccola storia immaginata in un momento, velocissima come vuole appunto il fuoco…resta un’atmosfera agro-dolce dovuta al divertimento creativo ma alla tristezza della realtà.. Vorrei richiamarla la mia storia e proseguire ma non c’è niente da fare, il fuoco è rapido, sparisce in fretta. Manca però una conclusione e facendo ancora uno piccolo sforzo ecco che mi viene in mente… CONCLUSIONE GIOVE (rivolto direttamente agli umani): C’è sempre una speranza, e voi umani una soluzione c’è l’avete, dovete capire, comprendere, tradurre i messaggi che vi mandiamo, e, visto che sono buono, vi do un consiglio: sulla terra c’è un’umana molto brava che vi può aiutare in questo progetto, vive a Torino.. si chiama Lidia…. provate ad andare a scuola da lei e poi.. ne riparliamo.. Il Leone vorrebbe ancora qualcosa “in più” per chiudere bene ma io ormai ho esaurito le mie visioni e provo allora a chiedere aiuto a un grande della letteratura italiana, uno che,tra l’altro, con Dio ha avuto molto a che fare…. Alessandro Manzoni (in gentile concessione…) ..”Questa conclusione, benché trovata da una povera principiante, studentessa del primo anno, [da povera gente originale nel testo..], c'è parsa così giusta, che abbiam pensato di metterla qui, come il sugo di tutta la storia. La quale, se non v'è dispiaciuta affatto, vogliatene bene a chi l'ha scritta, e anche un pochino a chi l'ha raccomodata. Ma se in vece fossimo riusciti ad annoiarvi, credete che non s'è fatto apposta…” Note: Questa storia è dedicata agli Dei che devo imparare a onorate: Giove e Nettuno. |
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