ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Benedetta Sinastria |
a cura di Emanuela Badiali |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
Articolo pubblicato sul sito convivioastrologico.it L’affascinante mondo dei sentimenti non smetterà mai di stupirmi. Forse passerò tutta la vita a studiare l’argomento, come uno scienziato con la cellula umana. Ho notato nuove argomentazioni ed è di queste che voglio parlarvi. Una premessa è d’obbligo. Niente e nessuno vi potrà mai dire la durata di un rapporto di coppia usando l’astrologia. Il tipo d’aiuto che possiamo avere è vedere, per esempio, che abiti ci sono nelle nostre valigie e con loro, che tipo di viaggio possiamo fare! E se, per assurdo, io ho abiti sportivi e il mio lui ha abiti da sera nelle valigie per il nostro viaggio di vita insieme, quanta dose di tolleranza e d’apertura dovremmo avere l’uno per l’altro? Tantissima, perché c’è gente che non sopporta neppure che l’altro si vesta come crede, come si sente, come vuole, come desidera o con quello che ha, in sostanza esprime un’accettazione della diversità altrui pari a… zero. Invece lo stare insieme è un periodo di crescita personale e di coppia, in cui io porto i miei problemi caratteriali ed esistenziali per riconoscerli, affrontarli ed appianarli con l’aiuto del mio compagno, e le nostre imperfezioni che ci fanno stare male possono mutarsi e risolversi se possiamo essere liberi di parlarne con chi divide con noi la vita, auspicando che ci ascolti. Vorrei riuscire ad essere vera, naturale e sincera senza, invece, dovermi difendere o fare finta d’essere diversa proponendo un progetto comune a beneficio di quest’unione, invece di dire o di sentirmi dire “io sono così, o mi prendi così o niente!”. Nella comparazione dei due temi natali, quando faccio una sinastria, se il mio Giove e la mia Venere sono congiunti al Sole del mio partner, la comprensione, il benessere reciproco, la piacevolezza congiunta alla dolcezza faranno parte del nostro mondo, ma attenzione: una sinastria non sarà mai fatta solo di aspetti ottimali. Anzi nel tempo e con l’esperienza prende sempre di più in me la convinzione che è una cosa buona che ci siano aspetti conflittuali o dinamici, come s’intende definirli. Forse con un poco di pepe il piatto riesce più saporito. E’ un assurdo? No, credo che ci siano anche altre motivazioni. Innanzitutto prima di diventare una coppia le due persone sono esseri umani e come tutti gli umani, per definizione: imperfetti. E non tutti sono disposti ad affrontare prima le proprie problematiche e lavorarci sopra, e in un secondo tempo proporsi per un rapporto. Per cui una persona nella coppia porta tutti i propri problemi, il bambino interiore con i suoi conflitti irrisolti, il nostro essere uomini o donne per come la nostra famiglia e l’educazione ci hanno concesso di essere, l’altra parte maschile o femminile che è introiettata dentro di noi e che proiettiamo sull’altro sperando che sia come noi vogliamo: alla fine in una coppia ci sono talmente tante persone che si potrebbe affittare un pulmino, e mettere d’accordo tutta questa gente… è un gran bel problema. Ecco perché anche se sembra un’eresia, sono proprio le sinastrie conflittuali che sembrano essere più solide, i partners si stampellano vicendevolmente e i loro conflitti fanno da collante, uniti nella sofferenza, nei loro problemi, incapaci di cambiamento e di risoluzione. Diverso è il caso (vedi “Introduzione alla Sinastria” di Discepolo-Maggiore) in cui si sostiene – quello che anche io ho notato – che è più attraente un partner con il Sole opposto al nostro segno natale o in quadratura al nostro Sole. Questo perché è proprio il diverso da noi a stimolarci, intrigarci, affascinarci, perché ha tutto quello che noi non abbiamo. Mentre partner del nostro stesso elemento, che si pongono in ottimo aspetto di trigono al nostro Sole sono così naturalmente simili, vicini di mentalità, quasi cugini, da darci da subito una tale comprensione, un tale affiatamento che non ci porta nessuno struggimento, nessuna palpitazione, ma che può darci un’amicizia amorosa e rasserenante, priva di conflittualità. Nello scambio di pareri a proposito di sinastria sulla Lista astrologica Zodiaco, Cristina Negro mi faceva notare che a volte una persona ha nel proprio tema un aspetto che per certi versi si rifà a quello dell’altro partner. E questo potrebbe essere un aggancio tra le persone. Anche perché se io ho Venere congiunta a Mercurio avrò nel mio modo di amare un atteggiamento giocoso, divertente, comunicativo e scherzoso e magari lo esternerò usando molto il mio telefonino, riempendo il mio partner di messaggini d’amore. Mercurio mi obbliga a comunicare in continuazione: è il mio modo di amare, che questo aspetto sottolinea, che ben si sposa se il mio partner ha Venere in Gemelli, una Venere in un segno mercuriale. Chi più di lui può capirmi e condividere queste mie manie e corrisponderle? Altra cosa importante che ho notato, è che a volte aspetti dinamici o negativi possono essere recuperati in una sorta di chiasmo asimmetrico, tipo il Sole dell’uno quadrato alla Luna dell’altro, ma il Sole del secondo in trigono alla Luna del primo. E questo se da una parte può dare tensioni nella comprensione e nell’emotività, dall’altra è fonte di grande attrazione. Anche l’aggressività nei confronti dell’altro, se diamo Marte opposto al Sole del partner, può recuperarsi un poco se c’è un buon aspetto di Marte alla sua Luna. O un Saturno che frustra emotivamente la Luna del mio partner può poi essere un aspetto di crescita e di sostegno se lo stesso si pone anche in trigono al suo Sole. Un po’ come il bastone e la carota, anche perché moltissime persone apprezzano la persona con un carattere che controbatte se punzecchiato, invece di subire muto e passivo. Comparando i pianeti della coppia può esserci un aspetto natale, per esempio Venere trigono a Nettuno di un uomo e quindi il bisogno di trasformare in continuazione la propria storia d’amore emozionandosi, sognando, palpitando l’oggetto d’amore al punto di sublimarlo o idealizzarlo distorcendone la realtà, e proprio questo bisogno, questo modo d’essere viene ancora di più accentuato se la partner dà il proprio Nettuno quadrato alla Venere dell’uomo. Come dire che se ho una Venere natale congiunta a Plutone, magari non ammetterò di volerlo, ma se io trovassi qualcuno che con il suo comportamento mi dà un poco di filo da torcere, rimarrei addirittura più contenta. Un po’ come dire che si cerca quello di cui più si ha bisogno… che poi faccia anche soffrire questa è un’altra storia. Un’altra cosa nuova, in un certo senso, è che nelle comparazioni della coppia è sempre più facile trovare aspetti del Sole di lei con la Luna di lui, o aspetti di Marte di lei magari in trigono con la Venere di lui. Praticamente i pianeti che simboleggiano le parti maschili nel tema di una donna fanno aspetto con i pianeti che simboleggiano le parti femminili nel tema di un uomo, questo perché probabilmente sempre di più si va verso una umanità androgina e gli uomini stanno scoprendo che possono permettersi il lusso di vivere anche la loro parte femminile, possono mostrarsi dolci e sensibili, e che le donne stanno cominciando ad apprezzare queste qualità, mentre le stesse sempre di più stanno acquistando sicurezza, stanno diventando volitive, decise e propositive. Dei primi 300 uomini casalinghi che si sono uniti in un’associazione, sarebbe bello avere i dati di nascita per capire il fenomeno. Comunque sarebbe molto meglio cercare l’unione con un’altra mela completa piuttosto che andare alla ricerca di una sola… metà! E per finire, vorrei sottolineare che personalmente osservo tutti i punti in una sinastria, anche gli aspetti dei transaturniani, allo stesso modo in cui prendo in considerazione tutti i pianeti di un tema natale singolo. Osservando il Sole come pianeta che dà l’espressione della vitalità e creatività dei due partner, il loro viaggio interiore, il loro progetto in questa vita, gli eventuali sviluppi o blocchi del nucleo della personalità; la Luna come interiorità, bisogni intimi, la parte inconscia; Mercurio per l’interpretazione delle tipologie mentali e per le possibilità di dialogo e comprensione; Venere analizzandola come valori personali, gusti, desideri, capacità affettiva, possibilità di avere una vita sentimentale serena o problematica; Marte per le opportunità di affermazione e di volontà e di conseguenza la voglia di realizzare qualcosa insieme; Giove per l’ottimismo e la voglia di godere insieme delle piacevolezze della vita, le sicurezze economiche e la capacità di trarre esperienza dai fatti successi; Saturno per il senso di responsabilità, di autonomia, ma anche dei limiti e dei freni che a volte uno mette all’altro; Urano per le opportunità di cambiamento, per l’anticonformismo e l’originalità che un partner può portare nella coppia; Nettuno per la capacità di sognare, il gusto dell’avventura e le suggestioni verso l’ignoto; e infine Plutone per la forza creativa e rigenerativa d’entrambi, la volontà di potenza e le forze più segrete del Sé. Per ultimo vorrei sottolineare che analizzando i due temi natali, poiché spesso il consultante è solo una parte della coppia, io insisto molto sulle differenze caratteriali d’entrambi. La comprensione delle nostre differenze è a parer mio una delle soluzioni per l’accordo di coppia… possiamo comprendere anche qualcuno che è diverso da noi, se ci ricorderemo sempre che, più che cambiarlo, conviene interpretarlo. E poiché siamo forniti di capacità critiche mentali e abbiamo la possibilità di dialogare, possiamo farci capire. Sempre che ne abbiamo la voglia e l’intenzione. Infatti, con un consultante che ne ha consapevolezza e con una coppia che ha voglia di analizzare gli archetipi che governano l’idea che loro si sono fatti della relazione, si possono sviscerare gli eventuali problemi e i punti di forza per provare a comprendere, tollerando le reciproche diversità e cominciando a vederle non come parti di conflitto, ma come doni preziosi per la coppia. Nessuno è perfetto e noi per primi, ricordiamocelo. |
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