Nasco con l’ascendente a 21° gradi del SAGITTARIO, niente male avere questo segno come inizio della propria esistenza . E’ come nascere sentendo che qualcuno si prende cura di te, ti protegge; una sorta di provvidenza , ( il mio Giove è in 5 casa con un bel Sole in casa 9 ). Direi che fino a qui sembra tutto OK, peccato che dopo il SAGITTARIO venga il segno del CAPRICORNO il quale occupa per intero tutta la mia prima casa, e SATURNO se ne va in seconda in Acquario. Non è finita, perché fa una quadratura con Giove, espansione e rinuncia, in lotta fra loro. Posso solo dire che, per i mie primi 29 anni ha vinto SATURNO ( un mondo di rinunce ). Essendo” saturnina” mi identifico perfettamente nel pianeta, è come se fossi nata vecchia o molto più matura e ritorno verso la giovinezza, almeno lo spero .
La mia struttura fisica è sempre stata molto esile, perciò tutti pensavano fossi più piccola rispetto l’età . Il cibo non era sicuramente per me una priorità ( anzi ). In effetti il “ mio” Saturno opposto a Venere in Vergine, è come mi avesse tolto la voglia di nutrirmi, mi stancavo persino a masticare e alla fine non riuscivo mai a finire quello che la mia mamma mi metteva nel piatto .
Il periodo dell’asilo lo ricordo vagamente, ero una bambina molto riservata e selettiva con i compagni. Stavo spesso da sola e parlavo poco con tutti, tendevo molto ad isolarmi. Già allora mi vergognavo molto di tante cose di me; questo sicuramente dovuto al rapporto che avevo con il mio papà . Lui non mi ha mai dato una carezza, un abbraccio, una buona parola; anzi, solo espressioni di disprezzo. Lui mi ha sempre fatta sentire brutta e piena di difetti. Quel “mio” SATURNO, in Acquario, in casa seconda, la dice lunga riguardo il mio clan. Tutte le figure maschili delle rispettive famiglie di origine (materna e paterna ), hanno dimostrato un grande attaccamento alle tradizioni, una cultura molto rigida, priva di piaceri ma colma di tanti doveri, una rigidità mentale indescrivibile, un grande attaccamento alle cose materiali, molta poca importanza al lato emotivo, molta freddezza dal lato umano. Per loro l’importante era salvare la faccia di fronte a qualsiasi situazione, tutto questo per dimostrare agli altri soltanto un lato della medaglia, quella della compostezza del perbenismo, dell’autorevolezza; insomma le classiche famiglie perfette. Questo era importante dimostrare.
In compenso avevo una mamma meravigliosa, bellissima, sensuale, molto particolare, originale nel suo genere, umana, sempre pronta ad aiutare tutti; meno se stessa ( Luna congiunta a Nettuno in 11 casa ). Il suo amore non me l’ha mai fatto mancare; probabilmente in quel momento poteva bastarmi . Essa riusciva a compensare anche l’amore che non arrivava da mio padre. Il mio è sempre stato un padre percepito lontano ( SOLE in 9 casa in bilancia ), lui come me è della Bilancia. Un uomo dall’aspetto sempre molto curato e direi molto pieno di se; dormiva spesso via, causa il suo lavoro. Non si è mai interessato dei miei impegni scolastici, di andare a parlare con i miei insegnanti o di qualsiasi altra cosa potesse riguardare sua figlia; come se non esistessi. La cosa più importante per lui erano i soldi, avere una bella posizione lavorativa. Il SOLE in 9 casa fa un bel sestile con Marte in Leone casa 8, per lui è sempre stato importante il raggiungimento dei suoi obbiettivi, (soprattutto economici ). Gestiva tutto lui, è sempre stato un” CAPO “; comunque un gran lavoratore. Non ho mai avuto in famiglia, problemi economici. Mio padre l’ho visto però rinunciare molto spesso ai piaceri che la vita ti offre, ( viaggi, cene al ristorante, una semplice pizza ). Il dovere è sempre prevalso su tutto ( quel mio SATURNO in seconda casa opposto a VENERE c’è veramente andato giù di brutto). Lui non ci ha fatto mai mancare nulla a livello MATERIALE ; peccato che in compenso però mi abbia fatto mancare per me, la cosa più importante, il suo AMORE . Con molta probabilità, nemmeno lui , ha mai ricevuto amore dalla sua famiglia visto che ha perso la mamma da piccolo ed ha avuto un papà molto severo. Dicono che nella vita non si può avere tutto, non so se sono proprio d’ accordo con questo pensiero.
Quando ho iniziato le elementari, in prima e in seconda avevo un’insegnante donna, era davvero speciale, giusta per una bambina come me piena di complessi e con tanta paura di esprimermi. Con GIOVE quadrato a SATURNO, la fiducia nelle mie capacità è stata sempre molto limitata, perciò piuttosto che sbagliare tacevo, ma lei sapeva come prendermi ; era dolcissima. Troppo bello per essere vero; in terza elementare arriva l’insegnante nuovo, colui che poi mi accompagnerà fino in quinta elementare, ( vecchio, molto severo, all’antica ), proprio quello che non mi ci voleva. La piccola Evania si chiude ancora di più in se stessa. Ed è proprio in questo periodo, siamo all’età di circa 7/8 anni, quando il mio corpo improvvisamente si ammala un po’ seriamente, visto che, come ho già detto, sono sempre stata una bambina fragile di salute. Il periodo coincide esattamente con la prima quadratura di Saturno al Saturno Natale. Diagnosi, calcoli renali, sono stata ricoverata in ospedale per un mese ( tanto, per una bambina di sette anni !) Il giorno che mi sono sentita male e che poi mi hanno ricoverato, ho letto nello sguardo di mia mamma una paura indescrivibile. Questo mese di ospedale è stato per me come vivere un incubo, mi facevano sei iniezioni al giorno di penicillina. In più, non vi dico lo sforzo per cercare di mangiare anche quello che non mi piaceva. C’era un infermiera che si sedeva a fianco a me per controllare quello che mangiavo, soprattutto dovevo mangiare i pomodori, che non mi piacevano. Ma ero costretta a mangiarli, mi veniva da vomitare.
Un mese piuttosto lungo, quello in ospedale; eravamo pochissimi i bambini ricoverati, forse ne ricordo un paio. Mi sono sentita sola. Sebbene all’apparenza dimostrassi meno della mia età ( con questo corpicino esile ed immaturo ) la forza interiore di superare l’ostacolo non mi è mai mancata, ( MARTE in Leone casa 8 ). Forse qui è iniziata la mia prima trasformazione, Io volevo guarire, volevo vedere ritornare nello sguardo di mia mamma meno ansia e più serenità . Mi rendevo conto che il mio male era il suo male . Passato il periodo ho recuperato velocemente le forze, avevo imparato anche a mangiare di più ( anche i tanto odiati pomodori ); per questa volta ce l’avevo fatta. E’ stato comunque bello tornare a scuola e vedere i compagni e il maestro fare festa per il mio ritorno. Ogni tanto mi dicevo: “ Dai Evania ce la puoi fare “. Sono arrivata in quinta elementare senza grossi problemi . A quell’epoca ancora si facevano gli esami di fine anno, non vi dico che tensione. Ho avuto un ‘altra piccola ricaduta a livello di salute, altra colica renale, altri dieci giorni circa di ospedale, questo un paio di mesi prima della fine della scuola . Nonostante tutto ce l’ho fatta . PROMOSSA, in prima media .
Mi sono sempre resa conta di essere una ragazzina caratterialmente, non facile ( LUNA in casa undicesima quadrata a Marte in casa ottava ). Sono sempre stata attratta dalle cose sconosciute o inspiegabili, ho sempre avuto tanta paura del buio. Prima di andare a dormire la sera guardavo sempre sotto al letto o in altri angoli della mia cameretta . Più di una volta ho avvertito qualcosa che mi toccava i piedi, mi capitava sempre quando ero a letto, ma vi posso assicurare che non stavo dormendo. Allora di colpo mi alzavo dal letto e cominciavo a guardare di nuovo sotto al letto se ci poteva essere qualcuno. Ma non vedevo niente. Non ho mai capito cosa o chi fosse. Sinceramente in quel momento non mi sono posta il problema di approfondire la cosa.
Inizio la prima media. Che salto dalle elementari! Non ero pronta in tutti i sensi, ero immatura, molto ingenua, psicologicamente ancora troppo fragile, non smentiva la mia LUNA congiunta a NETTUNO. La vita non ti aspetta, va avanti; peccato che ognuno di noi però, abbia i suoi tempi. Cavolo, le mie compagne erano già tutte belle formosette con tutte le loro cosine al posto giusto, io mi sentivo davvero il brutto anatroccolo. Per quanto la mia mamma mi ripetesse in continuazione: “ Vedrai Evania, chi disprezza compra “; non è che la mia autostima fosse cresciuta, continuava a rimanere quella di sempre. Certamente una frase così a 11 anni non è servita molto. Il mio modo di essere unito alla mia ingenuità mi hanno costretto ad una ancora maggiore chiusura. A questa età ho cominciato a decidere io come vestirmi, indossavo solo pantaloni e maglioni lunghi, forse perché dovevo coprire il più possibile il mio corpo, ( SATURNO opposto a VENERE ), visto che non c’era una parte di me che mi piacesse, ( questo grazie anche a mio PADRE ). Non ho mai indossato una gonna.
A gran fatica finisco il primo anno di scuola media. Non mi piaceva molto studiare, soprattutto il dover studiare argomenti che non erano di mio interesse. Ma siamo alla scuola dell’obbligo, perciò in terza media bisogna arrivare senza tante storie. Sebbene fossi una ragazzina molto timida, le amicizie non mi sono mai mancate, anzi , soprattutto le femminili ( LUNA cong. a NETTUNO in casa 11 ). La mia timidezza si mostrava di più con gli insegnanti o comunque con persone molto più vecchie. Frequentavo molto anche i gruppi della mia parrocchia. In quegli ambiti la mia timidezza si faceva un po’ da parte, diventavo molto di compagnia. L’aver ricevuto un ‘educazione molto rigida mi ha sempre portato a comportarmi con rispetto verso gli altri; peccato che non sempre in cambio ricevi la stessa moneta. Non ho niente da contestare ai miei genitori, solo che in certe situazioni mi rendo conto di essermi trattenuta un po’ troppo eccessivamente ( qui SATURNO ha fatto un gran lavoro).
Ho 13 anni, inizio terza media, mia mamma comincia a non stare bene. Soffriva spesso di dolori allo stomaco, ma è sempre stata una che dal medico ci andava poco. Prima di lei venivano gli altri ( figlie, fratelli , nonna ). E’ l’autunno del 1978, la mamma viene ricoverata per un intervento allo stomaco, io sapevo che aveva l’ ulcera; di certo non pensavo a qualcosa di grave. La mia nonna materna si trasferisce a casa nostra, ( la mia nonna era di ROMA ). Il ricovero della mamma è durato molto, non ricordo con precisione, forse un paio di mesi . Sembrava un po’ troppo per essere una semplice ulcera allo stomaco . Così cominciai ad insospettirmi di qualcosa di più grave, ma nessuno mi diceva niente, papà, zii, e nonna, facevano del loro meglio per non far trapelare nulla. La mamma torna a casa, ma come vi ho detto il mio male era il suo male e viceversa. Percepii subito che qualcosa di molto grave c’era, perché lei non era più la mia splendida mamma di sempre, era dimagrita molto e poi ogni volta che tornava dalla chemioterapia, (allora non sapevo che tipo di trattamento fosse! ), stava malissimo per due tre giorni seguenti . Io volevo starle sempre vicino, ma lei mi mandava via, stava troppo male. Chiedevo continuamente alla nonna, cosa stesse succedendo alla mia mamma, finchè un giorno mi disse che, dovevamo prepararci perché la mamma ci avrebbe lasciato, ma io non ci credevo. Non poteva lasciarmi l’unica persona che mi dava forza e coraggio, sicurezze e tanto, tanto AMORE . Non era vero, non poteva essere vero ( SATURNO è entrato nella mia ottava casa in Leone fa l’opposizione con il mio SATURNO di nascita, e una quadratura con la mia LUNA in 11 casa Natale). Sto per separarmi dall’amore più grande della mia vita, mia MAMMA, la mia dolce mamma. Lei mi ha lasciato per sempre il 10 settembre del 1979 circa un anno dopo il suo primo ricovero. Si, perché prima di morire ha subiti altri due ricoveri. L’ultimo mese di vita mi ha tenuta lontana; era troppo doloroso il distacco. La sentivo al telefono, la sua voce si faceva sempre più debole. Solo DIO sa quanto l’ho amata e quanto l’ami ancora. Per me era la mamma migliore del mondo. Sto per compiere 14 anni, ma ora niente ha più importanza. Avrei voluto morire con lei; non riesco nemmeno a descrivere il vuoto che si era venuto a creare intorno a me. Per un periodo subito dopo la sua morte, io la sentivo ancora molto vicina. Sentivo la sua voce al mattino presto che mi sussurrava all’orecchio dicendomi: Evania alzati, devi andare a scuola. Quanto avrei voluto fosse vero. Sicuramente lei era li vicino a me, non più fisicamente, ma spiritualmente. Il problema è che io l’avrei voluta in carne ed ossa.
Continuavo a chiedere a DIO perché me l’avesse portata via così presto. Come sarei potuta andare avanti da sola senza di lei a quattordici anni, con una sorella di undici e un padre assente perché sempre via per lavoro. Questa è stata per me la seconda grande prova della mia vita; una ulteriore trasformazione. Di colpo non ero più una ragazzina normale di 14 anni, ma una donna la quale improvvisamente ricopre un ruolo non suo, per doveri, necessità, obblighi ( SATURNO ). Mi si imponevano delle regole ben precise in questo viaggio chiamato VITA. Mia mamma aveva molte amiche, ( luna in 11 casa ), diciamo che un po’ una, un po’ l’altra mi hanno aiutato, mi sono state vicine negli anni a venire. La vita va avanti fra mille difficoltà, non mi sto godendo la mia gioventù, mio padre molto geloso e possessivo non mi concede molta libertà, anzi mi scambia per una donna tutto fare ( spesa, pulizie di casa, fare da mangiare ), addirittura dovevo andare io a parlare con gli insegnanti di mia sorella, lui non c’era mai. Mi aveva proprio scaricato addosso grandi responsabilità. Ricordo che non passava giorno che non mi facessi il mio piantino ( quella mia Luna congiunta a Nettuno in scorpione ), mi ripetevo: ” Mamma prendimi con te, non voglio fare questa vita “. Faccio a gran fatica la scuola serale di segretaria, si perché di giorno avevo altre responsabilità. Finita la scuola (avevo 17 anni ), trovo lavoro come parrucchiera e non come impiegata, ma a me va bene pur di rendermi indipendente a livello economico . Mio padre infatti, non mi dava mai un soldo per qualche mio piccolo capriccio, aveva solo tante pretese.
Riconosco che la mia non è stata un’adolescenza-giovinezza come avrebbe dovuto essere ho rinunciato molto, soprattutto alla spensieratezza che una ragazza/o a quell’età dovrebbe avere . Ho 21 anni, ( seconda quadratura di Saturno al mio Saturno Natale ), ho bisogno di fare delle scelte a livello lavorativo, sentivo già dell’insofferenza a riguardo e delle perplessità nel fare questo passo, sinceramente avevo paura ma non potevo continuare a restare dov’ero, non stavo imparando niente, riguardo al mio lavoro ero ferma. Da tener presente che il posto dove lavoravo come parrucchiera era un piccolo negozio di campagna; ero stanca della solita routine, sentivo che stavo perdendo tempo. Mi offrono di andare a lavorare in un negozio, sempre di parrucchiera, ma con 13 dipendenti, molto all’avanguardia. Questa era per me una grossa opportunità. Se avessi dovuto guardare la fiducia nelle mie capacità mi sarei tirata indietro ma il desiderio di conquistarmi un ruolo più importante era più forte, perciò lasciai il vecchio posto di lavoro per un nuovo posto. Dopo tre mesi circa dall’ inizio in questo nuovo negozio, mi viene proposto il mio primo viaggio di lavoro (studio ) a Londra , ( Mercurio in nona casa ), ero felicissima . Nel giro di un anno mi resi conto di aver imparato molte cose nuove! di aver progredito e sopratutto di quanto tempo avevo perso rimanendo a lavorare nel piccolo negozio di campagna. Come dice SATURNO, le cose vanno per le lunghe, per tutto c’è un tempo ed anche se in modo molto più lento prima o poi si arriva. Anche in amore sono in ritardo, nel senso che non ho mai pensato ad una relazione seria come invece era per le mie amiche. Fin da giovincella, il fatto di legarmi a qualcuno, soprattutto troppo giovane, mi stava stretto, belle amicizie si tante, ma niente di serio. Mi sono innamorata per la prima volta all’età di 18 anni, è durata circa tre anni . A 21 anni oltre al lavoro ho rotto anche la mia prima vera relazione, lui era troppo possessivo, geloso, invadente ed oltretutto non fedele . Quando si è innamorati tante cose non le vedi . Sono sempre stata convinta di avere mia mamma che vegliava su di me . Anche in determinate scelte, non mi ha mai abbandonato, regalandomi una grande forza interiore e un grande coraggio nell’agire . Era come se noi due fossimo una cosa sola . Io l’AMO .
Riparto verso l ‘ ultima parte, del mio primo ciclo di Saturno. Cresco con la convinzione che niente ti arriva senza fatica, tutto deve essere guadagnato con il sacrificio. Non è semplice vivere portandoti sulle spalle sempre questo peso, più passano gli anni e più questo diventa pesante . Intorno ai 22 anni conosco colui che poi diventerà mio marito, una persona molto rispettosa, gentile, educato, gran lavoratore, con dei valori. Lui ha 10 anni più di me, mi da sicurezza. Penso, è la persona giusta per me. Nato in Francia, ha vissuto li fino all’età di nove anni, ( Sole in nona casa ). Mio padre come ho già detto non mi concede molta libertà, sebbene avessi già l’età per averla, così nel giro di tre anni decidiamo di sposarci . All’epoca, parlo di 25 anni fa, l’idea di una convivenza ( per me cresciuta con un educazione molto rigida ) non si poteva minimamente prendere in considerazione . Anche la famiglia di lui è sempre stata molto tradizionalista, perciò la convivenza non l’avrebbero vista di buon occhio, ( quanti condizionamenti, troppi per i miei gusti !), ma le regole sono regole e non si discute. Mi sposo nell’ottobre del 1989.
Ho sempre abitato a Treviso, ma una volta sposata mi sono trasferita a Montebelluna, un paese a circa venti kilometri. La mia paura più grande, appena sposata è stata dell’avere o meno, la capacità di gestirmi, anzi gestire l’economia mese per mese (Saturno in casa seconda ), l’ansia che il denaro mi mancasse in prossimità di qualsiasi evenienza. Ero preoccupata di trovarmi senza soldi, di non riuscire a pagare le bollette o il mutuo per qualcosa riguardasse la casa o la macchina, quanta responsabilità . D’altronde quando abitavo con mio padre, lui ha sempre gestito tutto della famiglia. Ricordo che del mio stipendio mi lasciava metà dei soldi guadagnati e con quelli dovevo pagarmi tutto, (abbigliamento,macchina, uscite varie, ecc. ), dovevano bastarmi per tutto il mese, fino al prossimo stipendio . Il mio è sempre stato un padre, anzi un SATURNO nel vero senso della parola; oltretutto pretendeva che riuscissi anche a mettere via qualcosa, già quello che mi lasciava era una miseria, ma da brava formichina, ero riuscita a mettere da parte qualcosa, rinunciando però a molte altre cose, ( Saturno casa seconda opposto a Venere in ottava ). Per fortuna con il matrimonio riacquisto parte della libertà ( si fa per dire! ) perché comunque anche il matrimonio comporta delle responsabilità, ma io mi resi subito conto che comunque ero pronta nell’affrontare questa nuova cosa , questo nuovo inizio di vita matrimoniale, senza nessun tipo di problema . D’altronde, anche se avevo solo 25 anni, era come ne avessi avuti, 40 per certi aspetti, e 18 per altri. A livello di praticità e manualità avevo imparato molto, ma sicuramente a livello emotivo avevo delle grosse lacune, perciò nell’insieme di me, esisteva ancora molto disequilibrio, ancora tante insicurezze .
Siamo a gennaio del 1991, è passato circa un anno e qualche mese dal giorno del mio matrimonio; tra alti e bassi le cose procedevano bene, almeno così sembrava. Mi sveglio, una mattina come tante, quando improvvisamente mi prende un attacco di panico. In quel momento non sapevo di cosa si trattasse, so solamente che ho cominciato a tremare tutta, avevo la tachicardia, non riuscivo più a respirare, era come se qualcuno mi avesse messo le mani attorno al collo impedendomi di respirare; una sensazione tremenda. La paura di morire è talmente grande che aumenta l’insieme dei sintomi. Cosa mi stava succedendo? Non ero più io ma è come se qualcosa si fosse impossessato di me, non mi riconoscevo più, ho cominciato a perdere interesse per qualsiasi cosa, per la vita stessa, sebbene la morte mi facesse comunque una gran paura. Non volevo più lavorare, non volevo più frequentare le mie amicizie, non mangiavo più, ero diventata anoressica, sebbene io non mi vedessi magra, non dormivo più per la paura che avevo di non svegliarmi più, ero completamente un'altra persona. Cosa voleva la vita da me in quel momento, proprio sul più bello che mi sembrava stessi ricominciando finalmente a vivere?
Noto nel mio tema Natale che, parte dei miei pianeti personali e non, stanno transitando nella mia prima casa, Saturno compreso. La mia identità sta subendo un grande sconvolgimento, soprattutto a livello psicologico, forza, struttura vengono messi alla prova, c’è la necessità di trovare un equilibrio psico-fisico e di una ulteriore maturazione. I molti fantasmi lasciati in disparte, oramai da troppo tempo, hanno bisogno di essere nuovamente affrontati e possibilmente sconfitti: Non sarà facile ma il mio Marte in casa ottava non si arrende di fronte a niente.
Io devo assolutamente guarire da questa depressione, chiedo aiuto a mia madre perché so che nei momenti difficili mi ha sempre aiutato. Lei mi appariva spesso in sogno e così facendo capivo che lei in qualche modo mi stava sempre vicino, ma il lavoro più grande spettava a me. Mi accorsi che da sola non potevo farcela . Un’ amica mi fece conoscere uno psichiatra molto bravo, un luminare di Venezia. Sono arrivata da lui circa un mese dopo l’inizio della depressione perché pensavo, anzi speravo, la cosa non fosse poi così grave, ma un insieme di cose mi fecero capire che era necessario l’intervento di un medico, visto che il mio peso aveva toccato i 38 kg. Lui mi fu subito di grande aiuto.
Capii, nel corso dei vari colloqui, che stavano emergendo problematiche di me non risolte, ( paure, insicurezze, condizionamenti, frustrazioni, debolezze ). Naturalmente tutte cose che tutti ci portiamo dietro dal passato, che pensiamo di aver superato, ma che poi nel corso della vita ciclicamente ti si ripresentano. Quando ti si presenta una situazione del genere, nessuno riesce in realtà a capire cosa si provi . Tutti non fecero altro che ripetermi: Come mai Evania ti senti così, in fin dei conti non ti manca niente! La verità è che per capire, bisogna provare . Succede che ti senti sola, abbandonata da tutti e qui scopri le vere amicizie !!! (Davvero pochissime )
Passa circa un anno, piano piano comincio a riprendermi . La mia persona ritrova una nuova identità, sempre un po’ più forte rispetto al passato. La strada è lunga ma ce la posso fare. Devo imparare ad avere più fiducia nel mio sentire ( Giove in 5 casa in toro opposto alla luna in 11 casa in Scorpione ), devo in qualche modo appropriarmi, anche se lentamente, delle mie percezioni . Devo prendere coscienza di quello che la mia natura vuole da me stessa, delle mie fragilità. Devo farcela da sola, perché è questo che io ho imparato da quando mia mamma mi ha lasciato. Supererò anche questa cosa, ci vorrà tempo ma la supererò . Questa depressione mi ha destabilizzato molto a tutti i livelli ma, anche se in modo pesante, mi ha restituito una nuova autonomia e indipendenza, cose che fin dalla nascita hanno fatto parte di me, ma erano state sempre molto nascoste. Saturno si sta ricongiungendo al mio Saturno Natale, si chiude così questo mio primo ciclo. Sicuramente i miei primi 28 anni non sono stati facili. Oggigiorno ripensandoci mi domando da dove mi sia arrivata tutta questa forza e determinazione nell’aver affrontato certi passaggi della mia vita. La mia quarta casa poggia nel segno dell’ariete, mi viene da pensare che, sebbene mio padre abbia avuto molti difetti, mi ha comunque donato un qualcosa di molto positivo, la forza e il coraggio di non arrendermi mai davanti a qualsiasi situazione ( MARTE in LEONE ottava casa ).
Oltretutto ci sono tre regole molto importanti da rispettare verso la nostra famiglia:
- “Perdonare”; tutti nella vita sbagliamo, ma il saper perdonare non è da tutti, impariamo a farlo, soprattutto verso i nostri genitori
- < > questo verbo diventa fondamentale verso nostro padre e nostra madre. Insieme ci hanno dato la possibilità di venire al mondo. Malgrado tutte le incomprensioni ci possono essere tra genitori e figli, impariamo quindi a ringraziare.
- “Andare oltre”; sicuramente in certe situazioni non è facile; dopotutto i nostri genitori sono la nostra “Vera famiglia”. Sforziamoci di superare le incomprensioni che si possono creare.
SATURNO
Questo pianeta governa due segni, il Capricorno e l’Acquario.( Terra e aria sono i due elementi che accompagna meglio Saturno). Governatore del segno del Capricorno, lo troviamo in decima casa,(casa cardinale), dove si chiarisce che il ruolo per ognuno di noi diventa importante. Saturno scandisce i tempi, vuole ottenere un risultato, è rigoroso, ci impone delle regole da rispettare. Saturno è il nostro maestro interiore, lui sa cosa vuole e dove vuole arrivare, è determinato e intransigente; concorre a determinare il profitto sociale e famigliare. Nella casa dove risiede Saturno, abbiamo più condizionamenti, più fragilità, forza interiore e responsabilità. La natura di Saturno è ambiziosa, egli ci aiuta a migliorare, a resistere nelle difficoltà, a proseguire nel cammino intrapreso a riflettere. Senza Saturno, l’esistenza non avrebbe significato. Egli è conservatore, rappresenta la capacità organizzativa, la maturazione, e soprattutto il nostro lavoro, (pratico ma anche spirituale). Saturno sovrintende allo scheletro, il quale porta il peso di tutto il corpo, quindi si può interpretare come colui che può sopportare qualsiasi peso della nostra vita. Saturno è il guardiano della soglia, colui che difende la nostra coscienza, da ciò che è sconosciuto,(inconscio). Dal punto di vista psicologico, difende la nostra identità . Saturno si situa al confine tra i due mondi (coscienza e inconscio) e aiuta l’IO a rafforzarsi ed a procurarsi gli strumenti necessari per affrontare quella parte sconosciuta che ci impaurisce ma che abbiamo assoluta necessità di conoscere ed integrare. Quest’archetipo che ti da la possibilità di ristrutturare, consolidare, per poter costruire poi un qualcosa di solido. L’importanza delle fondamenta. Le motivazioni e i desideri sono molto importanti nella vita . L’indipendenza la paghiamo sempre a caro prezzo, ma anche la dipendenza. Tra i 28/29 anni, avviene la prima vera crisi esistenziale, dove tutti dovremo avere un passaggio di grande maturazione (chi più, chi meno), età dove si dovrebbe raggiungere un’autonomia a tutti i livelli (studio, lavoro, economica)il transito di Saturno mi dice se devo aumentare le mie aspettative, oppure limitarle.
I miti hanno un ruolo molto importante nelle società antiche, perché sono direttamente collegati alla loro storia e alla loro religione. I miti ci spiegano in realtà i fenomeni naturali che influenzano la nostra vita. Noi siamo chiamati a comprendere e ad interpretare il loro ruolo nelle società che li crearono, e nel mio caso Saturno. Le narrazioni, che riguardano le azioni degli DEI e degli EROI, probabilmente, rispecchiano le ambizioni e i sogni degli uomini. Saturno, questo grande, vecchio, saggio, alla fine non è poi così tanto male come molti lo descrivono.
La caparbietà, la perseveranza non è da tutti, ma c’è anche un detto che dice: “Chi la dura, la vince”.
Grazie a tutte quelle persone che mi sono state vicine, mi hanno sostenuto in questo mio faticoso primo ciclo di SATURNO.