ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Mercurio e la comunicazione: dal mito alla coppia |
a cura di Graziella Bonsignore |
Inserito il su Eridano School - Astrologia e dintorni |
La comprensione dell’affascinante linguaggio del simbolo astrologico, porta a collegare e a capire altre materie, tra le quali la mitologia e l’astronomia, oltre che l’antropologia, la filosofia e la teologia. Attraverso la mitologia e la storia dei suoi protagonisti, noi comprendiamo meglio le origini dell’uomo, i suoi valori, i rapporti che aveva con il mondo degli Dei e con i suoi simili e come si è evoluto attraverso i tempi. Ancora oggi, nell’interpretazione psicologica del mito troviamo, risposte alle nostre problematiche e ai nostri bisogni che hanno evidenti analogie con tutte le fasi della storia dell’uomo. Il mito attraverso i millenni non ha perduto il suo valore, anche se esige sempre nuove interpretazioni, per aiutarci a trovare soluzioni per comprendere le crisi che viviamo ogni giorno. Uno dei messaggi che il mito ci rimanda, attraverso i suoi racconti e le vicende dei suoi persornaggi, è che non bisogna mai tradire i nostri valori, il contatto con le nostre pulsioni, scollegarci dalla nostra parte istintiva che rappresenta il nostro vero potere da cui poter attingere quando ci troviamo ad affrontare situazioni difficili. Attraverso l’astronomia invece osserviamo e cerchiamo di capire i fenomeni celesti che anche se lontanissimi hanno un forte impatto sulla nostra vita, il pensiero verticale sostiene che tutto è collegato, quello che succede sopra succede anche sotto è come se ci fosse una causa effetto, infatti l’astrologia spiega che tutto quello che accade nell’universo, influisce in modo sincronico sul piano terrestre. Il pensiero astrologico sostiene che l’uomo quando nasce, riceve una specie di “informazione cosmica” che dà poi una forma sia fisica che psicologica. Il tema natale rappresenta proprio una mappa di quello che accadeva a livello celeste nel preciso momento in cui siamo, attraverso la lettura dei simboli noi interpretiamo quali sono le potenzialità e in che modo verranno espresse, se l’ambiente circostante favorirà l’espressione dei potenziali, oppure li bloccherà. Nel caso in cui si creeranno blocchi, dovranno essere rielaborati, questo accade spesso nell’incontro con l’altro e attraverso le relazioni e la comunicazione, in questi passaggi della nostra vita, sarà fondamentale il contributo anche del piccolo Mercurio. In astronomia Mercurio è il più piccolo e veloce pianeta roccioso del sistema solare interno è il più vicino al Sole, ha una distanza di 28° e ha un’orbita di 88 giorni. Si tratta di un pianeta terrestre, di dimensioni inferiori rispetto alla terra; il suo aspetto è molto simile a quello della Luna per la presenza di numerosi crateri, causati dall’atmosfera insufficiente che non riesce ad attutire gli impatti delle meteore sul pianeta e a coprirne le tracce. Parlando di analogie tra astronomia, mitologia e astrologia possiamo subito evidenziare alcune similitudini: • la velocità con cui Mercurio si muove nel cielo, ci riporta a quello che rappresenta nella mitologia la sua rapidità nel muoversi da un regno ad un altro. Mentre la sua vicinanza al Sole, in astrologia, potremmo interpretarla come l’impossibilità di esprimere fino in fondo la nostra identità senza la comunicazione, la percezione e l’interagire con l’ambiente circostante. • L’altra analogia riguarda Mercurio e la Luna che hanno un aspetto in astronomia molto simile, in astrologia sono legati tutti e due al periodo dell’infanzia, la Luna alla percezione di tipo emotivo e Mercurio a quella più razionale. Nella mitologia Mercurio (Hermes), è il Dio greco figlio illegittimo di Zeus e Maja, la sua immagine è legata ad un figura giovanile molto curiosa, intraprendente, vivace, sempre pronta a giocare e a divertirsi. Nonostante Hermes fosse figlio illegittimo di Zeus, tra loro c’era un ottimo rapporto, tant’è che decise di affidare al figlio l’incarico di “Messaggero degli Dei”. Questo per le sue difficoltà di percepire, in modo dettagliato, ciò che accadeva negli altri regni dall’alto dell’Olimpo, mentre Mercurio, con le sue qualità era in grado di spostarsi velocemente tra i regni. Il compito, del giovane messaggero, era quello di portare le leggi nei vari regni e riportare poi a Zeus le opinioni degli abitanti e degli dei che Zeus non poteva incontrare. Nel mito, Mercurio rappresenta la possibilità di comunicare non solo con gli altri, ma anche con Dio, mentre Zeus (Giove), con l’aiuto di Mercurio, riesce a diffondere tutta la sua conoscenza, il suo pensiero al di fuori dell’Olimpo. Quindi Mercurio, con la sua grande curiosità, attraverso i cinque sensi e muovendosi tra un regno e l’altro riesce a portare a Zeus un gran numero di dettagli ed informazioni che poi vengono rielaborati e sintetizzati. Dall’unione di queste due divinità nascono le funzioni di: comunicazione, interazione e scambio. La conoscenza di insieme di Giove si arricchisce di una serie di dettagli e della realtà che lui non può raggiungere, mentre Mercurio, utilizzando la sua curiosità e la grande voglia di apprendere, ha la possibilità di decodificare, incrementare e organizzare le sue conoscenze e le sue informazioni per renderle trasferibili. In psicologia Mercurio è collegato alla funzione che Jung chiama psicopompo, quella potenzialità che è in grado di poter scendere nell’inconscio per catturare analizzare ed interpretare contenuti grezzi, complessi e pulsioni che vengono trasformati ed elaborati, per essere poi utilizzati a livello cosciente. Nel mito, lo Psicopompo è colui che accompagna le anime nel mondo di Ade, è in grado di portare la conoscenza, non solo sul piano della realtà ordinaria, ma anche tra inconscio e coscienza e tra coscienza e super conscio. Svolge la sua funzione di mediatore per aiutare la persona a trasformare e a capire i contenuti di cui la coscienza è scarsamente consapevole, la nostra parte ombra che una volta elaborata può farci scoprire tutte le nostre potenzialità creative. In astrologia Mercurio, è “Il folletto alla corte dell’Io” insieme a Venere, Marte, Sole e Luna, rappresenta lo zoccolo fondamentale della nostra identità, questi pianeti hanno funzioni molto importanti, sono quelli che incontriamo nella prima parte della vita, dalla nascita ai tre anni. Ci permettono di affermarci, di relazionarci con gli altri e con l'ambiente che ci circonda, di decodificare ciò che c'è fuori ma anche quello che c'è dentro di noi, di creare il nostro adattamento affettivo che ci consentirà poi di creare i nostri valori personali e la nostra autostima. Mercurio lo incontriamo nella terza casa, collegata alla fase infantile che va da un anno ai due anni e mezzo, quando il bambino impara a comunicare, ad interagire e scambiare con l’ambiente esterno, qui Mercurio svolge la sua funzione comunicativa non solo rispetto all'esterno, ma anche rispetto all'interno. Mercurio è la percezione sensoriale, ed è collegato ai cinque sensi è in grado non solo di percepire, ma anche di interpretare il mondo, è il nostro modo di comprendere, la capacità di trasformare le informazioni in linguaggio, in comunicazione. E’ collegato a tutti i mezzi di trasporto, a internet e a tutti i mezzi di comunicazione, che diffondono idee e informazioni, rappresenta poi, giornalisti e scrittori. Mercurio è legato ai segni aria, quindi alla funzione razionale e a tutto quello che riguarda lo sviluppo della relazione, vista come scambio e comunicazione, partendo dal primo segno aria Gemelli, arriva alla Bilancia dove incontra Venere anteposto della relazione, qui ha inizio il riconoscimento e l’accettazione dell’altro. Fino ad arrivare all’Acquario e ad Urano, dove la relazione diventa più evoluta di tipo sociale e si collega allo scambio con gli altri alla solidarietà, considerando che gli altri sono diversi da noi, quindi l’interazione diventa collettiva, non esiste più gerarchia e non ci sono più ruoli più a meno importanti, serve il contributo di tutti. Come tutti i pianeti Mercurio esprime le sue potenzialità più elevate, attraverso l’evoluzione che compie nelle sue sedi: Gemelli,Vergine e Scorpione, attraverso i vari passaggi; dalla superficialità dell'aria, alla capacità di sintesi della terra, arriva alla profondità dell'acqua, dove esprime le potenzialità dello psicopompo e raggiunge il mondo delle emozioni. • In Gemelli rappresenta i primi scambi che il bambino ha con l’ambiente circostante, in particolare con i fratelli, è un Mercurio legato al Puer molto vivace. Si esprime poi attraverso la voglia di apprendere in modo divertente e giocoso, è un’esplosione di idee, vuole conoscere tutto, ma in modo sempre superficiale, ama socializzare; • In Vergine c’è il primo vero incontro del bambino con il mondo esterno, con la scuola elementare e quindi la comunicazione diventa sociale. Qui Mercurio è alla ricerca del dettaglio e le sue conoscenze sono più approfondite, è in grado di cogliere ogni particolare, è molto pratico ed ipercritico. Il problema di questo Mercurio è che trattiene tutto a livello mentale e spesso, la sua mente è come se fosse ingorgata; • In Scorpione Mercurio, a contatto con l’elemento acqua, riesce a percepire informazioni che riguardano non solo il mondo razionale ma anche il mondo delle emozioni. Svolge la sua funzione mitologica di mediatore e facilitatore, crea ponti tra l’Io e la nostra ombra, i nostri istinti, i nostri complessi, per aiutarci nel nostro percorso di individuazione. Mercurio riesce a trasformare e a portare fuori tutti i contenuti grezzi e renderli utilizzabili per la nostra coscienza. Mercurio nel rapporto di coppia Le relazioni, ed in particolare quelle affettive, rappresentano un momento importante per rielaborare vecchie ferite e Mercurio può dare una valido supporto. Come abbiamo visto questo pianeta è legato alla comunicazione, non solo verbale e con il mondo che ci circonda, ma anche con il nostro mondo interno, rappresenta la possibilità di mettere in relazione le nostre parti interne che sono bloccate. Nella relazione vengono rievocate problematiche inconsce infantili, che nell’incontro con l’altro vengono riattivate, spesso sono proprio i comportamenti del partner che ci riportano a situazioni già vissute durante l’infanzia nel rapporto con i nostri genitori. La relazione può a volte darci la possibilità di rielaborare le nostre parti negate e rimetterle proprio in “comunicazione” e guarire le nostre ferite inconsce. La comunicazione nella coppia, deve avere proprio questo ruolo di scambio e condivisione, per poter essere un elemento fondante per la riuscita di un rapporto a due. I due partners devono mettere in comune le loro emozioni, i loro sentimenti, le loro problematiche e i loro progetti ed imparare ad accettare le diversità, solo così si può dare vita ad una relazione autentica. Attraverso Mercurio, possiamo capire quali sono le modalità con cui comunichiamo i nostri bisogni, se ci sono aspetti dinamici ci saranno blocchi o manipolazioni che creeranno problemi nella coppia, incomprensioni, frustrazioni, difficoltà a esprimere il nostro mondo interiore. Quindi la comunicazione, nella coppia deve diventare un dialogo, con cui passiamo all’altro le nostre sensazioni e le nostre emozioni, sia positive che negative, la parola è in grado di attivare una serie di reazioni, può unire o dividere. La parola che unisce nasce da Eros e costituisce il legame, è scaturita dalla gioia di vivere e dal voler stare insieme riesce a comunicare la nostra gioia. L’altra parola è legata al termine greco Thanatos che significa morte, nasce dalle pulsioni distruttive e genera separazione e distruzione dei legami. Comunicare non vuol dire soltanto esprimere un pensiero o un’emozione, ma è qualcosa di più grande che genera altri pensieri e altre emozioni che danno vita al dialogo, al legame che è alla base del rapporto di coppia. Quindi non si scambiano solo opinioni e conoscenza, la comunicazione non è unidirezionale, ma deve essere una partecipazione attiva ed uno scambio di sentimenti. Per riuscire a rivelare noi stessi è necessario comunicare non solo fatti accaduti, ma trasferire all’altro il nostro mondo interiore. La comunicazione è la modalità con cui l’Io entra in contatto con l’altro per svelarsi e per creare una sorta di comunione, per arrivare ad un noi e alla relazione. Per riuscire a comunicare in modo vero sono necessarie due condizioni fondamentali: autenticità e fiducia. L’autenticità è legata all’accettazione di noi stessi, dei nostri difetti, della nostra parte ombra, non è finzione. Non dobbiamo avere paura di mostrare chi siamo veramente, dobbiamo essere liberi ed accettare il giudizio degli altri. La persona autentica si presenta, non ha bisogno di rappresentarsi come se fosse su un palcoscenico c’è l’incontro autentico tra persone e non tra personaggi, non ci sono maschere. La fiducia, invece, è quella che noi sentiamo nei confronti degli altri, in particolare del partner con cui ci confidiamo, al quale ci affidiamo senza remore e senza la paura di essere traditi. Fidarsi vuol dire credere nella lealtà dell’altro, quello che sveleremo di noi non sarà rivelato a nessuno, il dialogo diventa confidenza. Confidarsi, con l’altro, è il modo migliore per allentare le nostre tensioni interne, poter esprimere le nostre emozioni, è una sorta di drenaggio emotivo, la possibilità di parlare con l’altro ci consente di scaricare le nostre tensioni interne, quali paura, rabbia, aggressività. La comunicazione nella coppia, segue le fasi della relazione i momenti positivi e i momenti di crisi, sicuramente nella prima fase di innamoramento sembra tutto molto facile, c’è bisogno di conoscersi, quindi parlare di se ed esprimere le proprie emozioni è molto più semplice, siamo molto più aperti verso l’ascolto dell’altro, abbiamo bisogno di creare l’intimità con l’altro, entrare nel suo mondo e renderlo partecipe del nostro mondo interno e di ciò che proviamo. Poi con il passare del tempo, quando il rapporto si consolida e si entra nel quotidiano, nella routine, la comunicazione cambia, ci si racconta quello che si è fatto durante la giornata, ma c’è poco spazio per la comunicazione affettiva, si è convinti di conoscere l’altro, di sapere perfettamente ciò che sente, ma non ci rendiamo conto che nel corso della vita si cambia. C’è un’evoluzione dal punto di vista affettivo e mentale, possono accadere situazioni in cui non si è in grado di esprimere ciò che si sente, non si trovano le parole giuste. Tutto questo, a lungo andare, porta a problemi incomprensioni incapacità di farsi capire e comprendere l’altro. L’astrologia e la lettura del tema natale, di ciascun partners, la sinastria e il tema integrato, sono utili per comprendere cosa ostacola o cosa facilita la comunicazione, analizzando gli aspetti dinamici, possiamo capire quali sono i blocchi o i filtri con cui noi interpretiamo la realtà, dagli aspetti armonici capiamo in che modo siamo facilitati nell’esprimere ciò che pensiamo e sentiamo. Nella comunicazione noi non ascoltiamo soltanto le parole dell’altro, ma percepiamo anche quello che è la comunicazione non verbale, fatta di gesti, di sguardi, di mimica facciale, siamo in grado di capire quando una persona mente, le sue parole sono in contraddizione con il tono della voce e con il suo sguardo. Abbiamo un apparato sensoriale molto potente. La comunicazione è un processo vitale e molto complesso, senza comunicare con gli altri non potremmo sopravvivere, è importante anche capire come ognuno di noi decodifica l’ambiente e interpreta la realtà, ciascuno di noi ha dei filtri e dei meccanismi di difesa, siamo diversi e quando comunichiamo tra di noi, interagiamo con i nostri filtri, spesso quello che diciamo viene interpretato in modo diverso rispetto a quello che si è detto. Quando si trasferiscono dei contenuti ad altre persone questi vengono rielaborati ed interpretati rispetto alle esperienze personali Con Saturno la percezione è molto ridotta, perché quello che veniva percepito nell’infanzia era molto doloroso, nelle quadrature tra Mercurio e Saturno, c’è un potenziale che è stato bloccato, una sorta di rigidità, la persona si sente inferiore mentalmente, ma questo non corrisponde alla realtà, è lo specchio che hanno rimandato i genitori, che ha creato un blocco che dovrà essere risolto. Negli altri aspetti dinamici, ci sono difficoltà nella comunicazione, la persona è come se non si sentisse all’altezza dell’ambiente in cui viveva, si sentiva inadeguata. C’è la sensazione che la persona abbia costruito un muro di difesa, per non lasciare entrare nessuno, le ferite infantili sono ancora aperte; si tende a vivere uno dei due archetipi, nell’inconscio c’è qualcosa di irrisolto, che riporta all’infanzia quando non si è potuta vivere la parte giocosa, spensierata, perché costretti a seguire le regole e le imposizioni di un padre troppo rigido. Quindi dentro è rimasto un conflitto, c’è ancora quel bambino che vuole esprimere tutta la sua parte infantile e spensierata (Mercurio), mentre l’altra parte legata a Saturno viene proiettata fuori, in questa situazione è facile proiettare Saturno sul partner, che sarà così costretto a vivere questa parte riportando la persona a rivivere la stessa situazione che aveva vissuto durante l’infanzia. La relazione all’inizio sembrerà molto rassicurante, il partner sarà visto come una persona su cui si può contare, una persona affidabile, poi quando cade la proiezione si inizia a vedere il lato ombra di Saturno, con tutte le sue limitazioni, regole e con la sua pesantezza. Attraverso il meccanismo della “proiezione” noi riusciamo a riappropriarci di parti di noi non vissute, che attraverso la relazione si riattivano, aiutandoci a rielaborare il nostro non vissuto e a vivere l’aspetto al contrario Con Nettuno Mercurio, la percezione è potenziata Nettuno riesce a cogliere contenuti più mistici e spirituali, spesso accade che chi ha questi aspetti vive una realtà che non esiste, c’è molta facilità ad estraniarsi dall’ambiente circostante, e queste persone sembrano inaffidabili, cambiano idea molto facilmente perché la loro mente è in continua fluttuazione, hanno una vera è propria difficoltà nel fermare la loro mente, e comunicare in modo chiaro ciò che pensano. Forse per loro è più facile ascoltare che non comunicare perché sono molto empatici e riescono a comprendere meglio le difficoltà degli altri. Quando Mercurio è in aspetto con Plutone, la percezione è stata falsata, non si sono viste una serie di cose, quindi diventa difficile comunicare con l’altro, farsi conoscere, spesso le difficoltà di coppia aumentano. La comunicazione diventa manipolazione, si cerca di portare l’altro verso la propria verità, c’è un sottile ricatto affettivo. Bisogna imparare a fidarsi delle proprie sensazioni, e dare valore a se stessi solo così si riuscirà a comunicare all’altro le proprie difficoltà Negli aspetti dinamici Marte Mercurio, la comunicazione diventa irruenta, è un modo per affermarsi, c’è la tendenza a sopraffare l’altro e la mente è sempre in ebollizione, in coppia sicuramente non è facile gestire questi aspetti, si cerca di combattere per imporre il proprio modo di pensare, si è sempre convinti di avere ragione. Chi ha questi aspetti ha avuto rapporti conflittuali con i fratelli proprio perche la propria affermazione è una vera e propria battaglia. Giove e Mercurio invece rappresentano due opposti e tendono ad escludersi, se prevale Mercurio, la persona ha un buon grado di comprensione di tipo razionale, può facilmente comprendere l’altro, però avrà difficoltà nel trasferire contenuti emotivi; se prevale Giove, la persona tende a parlare troppo di sè, veste i panni del docente della situazione, è sempre pronta a dare consigli, c’è molto bisogno di esprimere se stessi, c’è sempre la necessità di convincere gli altri. Nelle quadrature e nelle opposizioni, la comunicazione è più controllata, non ci si sente tranquilli di esprimere fino in fondo le proprie emozioni, c’è poca autostima. La comunicazione nella coppia, è uno degli ingredienti fondamentali per diventare una “coppia olimpica”, oltre a questo è importante anche avere un progetto comune, da portare avanti insieme ognuno con il proprio contributo e con la propria diversità. Per essere veramente in relazione bisogna integrare gli aspetti conflittuali delle due personalità, imparare a vivere i momenti di condivisione e momenti di separazione e autonomia personale. Per raggiungere la vera comprensione dell’altro e la propria liberta interna è necesssario affrontare e conoscere quali sono le dinamiche che si innescano nella coppia. Come dice Lidia: “Vivere in due è fantastico quando si conoscono le principali dinamiche”. |
----------------------------------------------------------------------------------------------------------- |
Tutti i diritti riservati - Copyright - Eridanoschool |