ERIDANO SCHOOL - Astrologia e dintorni |
Alessandria della Paglia |
a cura di Tom Crisci |
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Così veniva soprannominata la città di Alessandria, per i robusti e singolari tetti delle sue abitazioni costruiti con fango e paglia. La prima impressione che solitamente un visitatore ha di Alessandria è un cocktail di riserbo, diffidenza e un certo grigiore soprattutto nei giorni nebbiosi di fine autunno. Questa cappa plumbea si riflette in ogni dove, in ogni angolo della cittadina, tanto che i giocatori della squadra di calcio locale vengono soprannominati I Grigi. Credete che sia un caso? Si ha il sentore di una certa chiusura, di cerchie e clan già formati nei quali è difficile entrare. Ma se superate questo disorientamento iniziale e vi avvicinate un po’ di più agli abitanti di questa città, ascoltando la loro tipica parlata dalle “erre” tuonanti e aprendo un varco nella loro apparente freddezza, potreste improvvisamente scoprire che anche questi strani esseri, gli alessandrini, sotto la loro scorza dura e rigorosa hanno un cuore. E, se avrete saputo conquistare la loro fiducia, vi renderete conto che potrebbe essere addirittura un cuore grande e che saranno vostri fedelissimi amici, seguendovi silenziosamente anche fino all’inferno se necessario! La maggior parte degli alessandrini sono così. Poche smancerie, poche spacconate, nessun esibizionismo, ma un grande e leale senso di solidarietà e di amicizia. Da dove viene tutto questo senso dell’amicizia e solidarietà? Forse non tutti sanno che nella carta eretta per la data di fondazione di Alessandria abbiamo un bel Marte in Acquario, segno di grande umanità e simboleggiante l’aiuto reciproco, sostenuto da una fiammante congiunzione di Venere e Mercurio in Ariete, tanto per cominciare. E come si spiega questa scarsa apertura iniziale nei confronti di tutto e tutti, comune alla gran parte degli abitanti? Nel segno dell’Acquario abbiamo anche Saturno, il “Re” della diffidenza, in quadratura con il Sole della città. Il che spiega anche perché gli Alessandrini sono così concreti, abitudinari, chiusi, lavoratori e musoni. Il Sole nel segno del Toro, a causa della quadratura con Saturno, diventa poi una perfetta traduzione simbolica di questa paura di aprirsi nei confronti di persone nuove, una chiusura nel territorio che è tipica dei valori taurini. Qualcuno potrebbe giustamente chiedersi come e perché mai una carta eretta per una data vecchia più di ottocento anni dovrebbe riflettere così bene caratteristiche e comportamenti di gran parte dei cittadini alessandrini? Come succede sempre con l’astrologia, una sorta di misteriosa sinergia cosmica tra gli astri e certi momenti, disegna dei quadri perfetti i cui colori non temono il passare del tempo. La collocazione zodiacale tradizionale di Alessandria sarebbe nel segno dei Pesci e, come vedremo, non è assolutamente un’idea campata in aria. Ma la città, secondo il responso fornito da un dibattito al quale hanno contribuito i più autorevoli storici e scrittori alessandrini, ha una data di fondazione certa. E’ palese quindi che questa possa fornire interessanti spunti per lo studio astrologico delle località. Prima di arrivare alla carta eretta per la fondazione della città, vorrei esporre i motivi che mi hanno spinto alla ricerca di una data precisa. Stavo guardando distrattamente i temi di eventi di un certo rilievo (cambiamenti politici, disastri ambientali, guerre e via dicendo) confrontandoli con certe posizioni geografiche zodiacali stabilite dalla tradizione astrologica, per capire se avrebbe potuto esserci un legame concreto e tangibile. Scartabellando “virtualmente” in un mio vecchio database venne fuori un tema: “Alluvione Alessandria 6 Novembre 1994 ore 11”. A quel punto, ricordandomi di aver letto dell’affinità della città con il segno dei Pesci, esaminai subito la carta. In effetti rimasi molto sorpreso di trovare Saturno proprio nel 5° grado del segno ! Ma dopo questa constatazione si affacciò alla mia mente un’altra domanda: uno stellium così nutrito nel segno dello Scorpione, con Marte in Leone che ne quadra la maggior parte, cosa potrà mai significare? Questa domanda rimase senza risposta per molto tempo ed il tutto fu lasciato a decantare nei meandri del mio computer, finché un giorno trovai ciò che non mi sarei mai aspettato di trovare. Alessandria fu fondata il 3 Maggio 1168 nei pressi di Rovereto, un antico borgo già esistente, mediante l’aiuto della Lega Lombarda e dei vicini feudi che intendevano rendersi indipendenti dagli Aleramici, signori del Monferrato ed alleati di Federico Barbarossa. Papa Alessandro III era un sostenitore dei movimenti della Lega contro il Sacro Romano Impero e proprio in suo onore la città quel giorno assunse per la prima volta il nome di Alessandria (prima di allora, l’agglomerato urbano portava il nome di Civitas Nova ). Vi sono innumerevoli siti WEB che documentano con certezza questa data, ma siccome è mia abitudine cercare di appurare la provenienza delle fonti nel modo più rigoroso possibile, mi sono recato personalmente all’Archivio di Stato cittadino e ho trovato la conferma anche nel “Cartario Alessandrino fino al 1300” di Francesco Gasparolo: nel paragrafo del 3 Maggio 1168 si parla di una importantissima riunione dei Consoli della Lega Lombarda, nel corso della quale viene definita Alessandria come “nuova città” per la prima volta in assoluto. Ecco come si presentavano gli astri quel giorno: Ho sempre pensato che le località e i luoghi zodiacali indicati dalla tradizione astrologica siano stati scelti con un certo criterio dagli astrologi antichi, anche se spesso le motivazioni e i nessi logici fra queste si perdono nella notte dei tempi. Ed è proprio il caso di Alessandria: tre pianeti in Pesci, tra cui la Luna! Tornando all’alluvione del 1994 che devastò gran parte della città, ho provato a sovrapporre la situazione planetaria dell’evento con questa carta e sono rimasto veramente sorpreso: Saturno transita sulla Luna-radix alessandrina, con un particolare raddoppio di simbologie, dal momento che sia il luminare che il segno dei Pesci sono legati chiaramente ai liquidi. Urano(= i mutamenti drastici) e Nettuno(= sempre acqua) sono in quadratura pressoché perfetta a Venere-radix in Ariete (che governa il Sole), Giove transita in opposizione al Sole-radix mentre Marte lo quadra transitando in Leone ed è in tensione anche con l’asse dei Nodi, Mercurio passeggia all’opposizione di Venere-radix, Plutone è in quadratura a Marte-radix e persino la Luna e il Sole completano questo perfetto dipinto astrale ponendosi la prima in quadratura stretta a Giove-radix e il secondo all’opposizione del Sole-radix! Riuscite ad immaginare una situazione più eloquente e catastrofica di questa? In effetti per gli alessandrini tragica lo fu veramente, soprattutto pensando alla Luna in Pesci quale simbolo di cittadinanza colpita da vicino da quel massiccio Saturno. In qualità di abitante lo ricordo molto bene: Alessandria era completamente in ginocchio. Le cantine allagate fino al centro città, un diffuso odore di gasolio, che in certe case permane ancora adesso a distanza di più di tredici anni. Mancarono per parecchio tempo gas, acqua e luce elettrica. Fu un vero disastro e questi transiti lo raccontano senza mezzi termini. L’altra cosa interessante fu che, proprio durante quegli ultimi terribili mesi del 1994, la popolazione alessandrina mostrò quella forza data dalla solidarietà comune (Marte in Acquario), quella sorprendente e rapida capacità di reazione dei cittadini agli eventi (Luna congiunta a Urano) che fin dai primi giorni, si misero di buona lena con pale e pompe idrovore senza perdere nemmeno un minuto di tempo, senza aspettare alcun aiuto da nessuno e lavorando incessantemente per settimane (Sole in Toro quadrato a Saturno). Una popolazione inaspettatamente unita e decisa davanti alle avversità. Potenza dei simboli? Probabilmente si. Ma tutte le storie sono belle, se raccontate dall’inizio. Pochi anni dopo la fondazione, Federico Barbarossa, alla guida delle truppe imperiali, sferrò un attacco alla città , dopo avere già conquistato e sottomesso Susa ed Asti, ma le sue truppe rimasero bloccate dal fossato e dalle mura che circondavano Alessandria. La città fu posta sotto un lungo assedio che cominciò il 29 ottobre 1174. La situazione planetaria per questa data non manca di spunti interessanti: La prima cosa che balza all’occhio è Saturno che transita preciso sul Mercurio di Alessandria e contemporaneamente Mercurio in transito crea tensioni a Saturno e Sole-radix, facendo immediatamente pensare ad una situazione di blocco e congelamento di ogni forma di comunicazione con l’esterno (= Mercurio), mentre Marte, ponendosi all’opposizione di Saturno e in quadratura al Sole, stimola l’atteggiamento difensivo delle forze armate della città di fronte all’attacco nemico. A proposito di questo Marte c’è anche da tenere in considerazione un importante particolare: in quel periodo, il pianeta rosso compì svariate retrogradazioni e anelli di sosta nel segno del Leone, entrandovi nei primi giorni dell’ottobre 1174 e uscendo dal segno definitivamente verso la fine di maggio dell’anno successivo, restando sfavorevole per lungo tempo al Sole Alessandrino. Lo stesso avvenne durante il periodo dell’alluvione del 1994 che abbiamo appena osservato e di certo non è casuale. Marte infatti fece il suo ingresso in Leone nei primi giorni di ottobre ’94 per rimanervi (salvo una timida entrata in Vergine tra metà dicembre e gennaio) fino all’ultima settimana del maggio 1995. Questo transito di Marte in Leone è stato sempre piuttosto nefasto per la città di Alessandria, nativa del Toro. Il motivo probabilmente è che viene coinvolto giocoforza anche Saturno in Acquario ogni qualvolta c’è questo passaggio e quindi il peso del transito è maggiore, soprattutto in occasione di anelli di sosta prolungati. L’assedio del Barbarossa durò comunque fino al 12 Aprile 1175 e la versione ufficiale fu che gli alessandrini colsero di sorpresa le sue truppe, mentre erano intente a scavare un tunnel per raggiungere la città, costringendole a battere in ritirata. Ma vi è una tradizione che cita una storia del tutto diversa, la quale sembra giocare sul demone che attanagliava sia gli assediatori che gli assediati: la fame. Si narra infatti che Gagliaudo, un intraprendente anziano alessandrino al quale sono ancora oggi dedicate feste, ricorrenze e una via nel centro città, inventò un astuto stratagemma per scoraggiare gli assediatori: fece uscire dalle mura della città una mucca ben nutrita e florida, donandola agli aggressori, dimostrando così che potevano disporre di riserve di cibo talmente grandi da resistere per periodi di tempo improponibili. Questo fatto, secondo la leggenda, scoraggiò le truppe imperiali che si ritirarono. Leggenda o verità, ancora una volta i simboli astrologici lasciano senza fiato: una città nata nel segno del Toro usa una mucca e il cibo, carissimo al segno, per confondere i soldati di Federico Barbarossa! Ovviamente in tutta la città vi fu gran festa e giubilo per la fine dell’assedio e nuovamente abbiamo dei segni importanti nel cosmo: Saturno si piazza al sestile della Luna alessandrina, Sole e Mercurio transitano su Venere e Mercurio-radix e al sestile di Marte in Acquario, come ad indicare un disgelo, uno sblocco della situazione ed una vittoria(=Marte) sugli aggressori, mentre Plutone(=la capacità di ingannare il nemico) è al trigono di Marte e al sestile di Venere facendo pensare proprio ad una vittoria senza armi, dovuta più all’astuzia che alla forza. Che alla fine la storia di Gagliaudo sia vera? Difficile dirlo. Nel 1198 Alessandria divenne libero comune e mantenne questa condizione fino al 1316, anno in cui entrò a far parte del Ducato di Milano governato dalla famiglia Visconti. In quel periodo la città, che aveva da sempre avuto una posizione strategica importante sia dal punto di vista militare che commerciale, crebbe e si fortificò molto, ma fu anche coinvolta nei conflitti del Ducato di Milano e soprattutto le ostilità dei milanesi nei confronti di Carlo VI di Francia. A questo proposito vi è una data molto interessante da ricordare, sia per la storia della città che per la sua rilevanza astrologica: il 25 Luglio 1391. I due alessandrini Jacopo Dal Verme e Andreino Trotti, guidando le truppe del Visconti, sbaragliarono l’esercito francese del Conte di Armagnac liberando la città. Quel giorno era San Giacomo e in ricordo della vittoria sui francesi, venne costruita la “Chiesa di San Giacomo della Vittoria” la quale si trova nella omonima via alessandrina. Il quadro complessivo delle configurazioni planetarie che sussistono per questa data è piuttosto parlante: Nettuno transita esattamente sul Sole di Alessandria a 19° Toro insieme a Saturno piazzato in trigono preciso a 19° Vergine, facendo pensare a un momento assai importante per la crescita e il consolidamento della città. Giove è all’esatto trigono di Mercurio, Urano in trigono a se stesso e alla Luna-radix, mentre l’asse Nodale ripropone addirittura lo stesso grado del tema della fondazione, con il Nodo Nord a 11° gradi di Ariete. Certamente vi erano anche dei transiti di tensione e di pericolo: Plutone in quadratura con Marte-radix e la triplice congiunzione di Marte, Venere e Mercurio transitava all’opposizione della Luna natale (la popolazione), ma il fatto sembra abbastanza ovvio: quale guerra non desta preoccupazione e paura? Viceversa, il 4 Agosto 1404 vi fu il classico rovescio della medaglia: il casalese Facino Cane attaccò Alessandria e dopo averla espugnata, vi si insediò. Anche in questo caso vi sono dei transiti significativi e di una precisione sorprendente: Saturno è all’esatto quadrato del Sole-radix (= perdita di potere e autorità), Marte è esattamente opposto a se stesso dando la precisa idea di un’aggressione, Plutone è in quadratura con la congiunzione Luna/Urano, Urano transitante è esattamente sul Nettuno natale, mentre Nettuno in transito è a sua volta su Plutone-radix, e riceve la quadratura di Mercurio in transito. Seguirono poi svariati periodi di cambiamenti, rilevanti sia dal punto di vista storico che astrologico, ma riportarli tutti sarebbe un’impresa improponibile. Un particolare degno di essere ricordato per la sua coerenza con i simboli astrologici è il fatto che proprio da Alessandria partì la maggior parte dei moti liberali del 1821 ispirati da Giuseppe Mazzini e la posizione di Marte e Saturno in Acquario è assai eloquente in merito. Lo stesso stemma cittadino, due grifoni con la scritta “Deprimit Elatos, Levat Alexandria Stratos” (Alessandria schiaccia i potenti e innalza gli umili) sembra indicare in modo esemplare le tendenze anarchiche, decentranti e repubblicane tipiche dell’Acquario opposto nello schema dialettico al segno del Leone (il Re, l’ Imperatore e tutte le figure potenti e rappresentanti l’autorità). Ad Alessandria non c’erano solo tetti di paglia: anche questa città ha dato i natali a nomi illustri. Si pensi a Giuseppe e Teresio Borsalino e la loro fabbrica di cappelli di fama internazionale, alla azienda di cosmetici e profumi Paglieri che nel 1923 produssero la nota acqua di colonia “Felce Azzurra”, a sportivi del calibro di Gianni Rivera, a scrittori come Umberto Eco oppure alla beata e benefattrice Teresa Michel, solo per citare alcune fra le personalità più degne di nota. La fabbrica dei cappelli Borsalino offre senza ombra di dubbio gli spunti astrologici più notevoli, anche perché si può contare su date e riferimenti precisi. Prima di avventurarci nella descrizione astrologica di quella che fu una delle più famose fabbriche di cappelli in tutto il mondo, è interessante fare un passo indietro riguardante un ordine monastico di molto tempo prima: il movimento degli Umiliati. L’ordine fu riconosciuto da Papa Alessandro III e la sua origine pare risalire al 1117 anche se le sue prime tracce nella città di Alessandria sembrano essere comparse intorno all’anno 1189. Ma non è per motivi religiosi che ho voluto citare questo movimento: gli Umiliati furono i primi a introdurre in città nuove e utilissime tecniche per la lavorazione della lana. Emerge piuttosto chiaramente il collegamento di tutto questo con la posizione di Venere (= arte) della carta della Fondazione, nel segno dell’Ariete, il quale simboleggia la tessitura e i tessuti, soprattutto la lana naturale ottenuta dalla tosatura delle pecore. La congiunzione con Mercurio è un’ulteriore indicazione a proposito dell’abilità manuale che occorre per impadronirsi di quest’arte e la conseguente possibilità di commercio dei prodotti da essa derivati. Una cosa abbastanza profetica pensando a quello che sarebbe successo 700 anni dopo. Borsalino non usava esattamente questo tipo di lana per la produzione dei cappelli, ma una particolare stoffa chiamata feltro e che può essere ottenuta, dall’ infeltrimento delle lane naturali, procurate da una vasta varietà di animali. La produzione di Borsalino si basava anche sulla lana ottenuta dal pelame di coniglio. La fabbrica fece passi da gigante: intorno al 1900 arrivò a produrre 750.000 cappelli all’anno e, verso l’inizio della prima guerra mondiale, la cifra triplicò arrivando a fabbricare e vendere oltre 2.000.000 di cappelli in tutto il mondo, facendo diventare l’azienda una delle principali protagoniste nell’impennata del trend economico della città nonché fonte di lavoro per moltissime persone. E’ possibile risalire alla data di inaugurazione dell’azienda e della produzione del primo cappello Borsalino in assoluto: si tratta del 4 Aprile 1857. Il cielo quel giorno si presentava così: Uno spettacolare Urano avanzava sul Sole di Alessandria, sostenuto dal sestile di Nettuno perfettamente su Giove-radix a 21° Pesci, a simboleggiare la ventata di novità tecnologiche e genialità artistica che avvolgeva la città in quel periodo, Saturno è in trigono alla Luna. Nello stesso tempo troviamo una massiccia presenza di pianeti nel segno dell’Ariete con il Sole in prossimità del Nodo Lunare nord e Giove (= il denaro) che transita proprio su quella Venere (= arte) legata alla lana e alle stoffe. Ma i simboli vanno ben oltre: riuscireste in effetti a trovare un segno migliore dell’Ariete (= il capo) per definire la parte anatomica umana che indossa un cappello? Non fu solo l’alluvione del 1994 a rispecchiarsi così fedelmente nelle configurazioni celesti: il 21 Agosto 2000 alle ore 19.15 una scossa di terremoto secca e violenta gettò nel panico tutta la provincia di Alessandria e venne avvertita anche a molti chilometri di distanza nel Nord Italia. La situazione degli astri in transito, come nelle analisi precedenti, offre molti e validissimi spunti: E’ subito evidente una secca quadratura di Urano al Sole-radix della città e il pianeta è sempre stato simbolo di eventi improvvisi e legati ai rapidi mutamenti come le scosse di terremoto. Ma è altrettanto interessante Marte (= la violenza della scossa) che, per l’ennesima volta, transita nel segno del Leone, in opposizione netta a Saturno-radix e quasi in orbita di quadratura con il Sole. Marte era in questa posizione in molti momenti critici della città, alluvione compreso. Anche Saturno stava per iniziare a quadrare la Luna-radix, Giove e Plutone quadravano Urano, il Nodo a 24° Cancro era in quadratura a Venere/Mercurio-radix ed anche Sole e Mercurio non erano certo in favore, piazzandosi all’opposizione di Marte-radix. Fortunatamente, per quello che riesco a ricordare, non vi furono vittime e i danni non risultarono eccessivi come nell’alluvione. E il cielo attuale come si presenta per Alessandria? In effetti c’è stato un evento piuttosto recente e significativo che conferma l’elevata attendibilità di questo tema. Il 17 Dicembre del 2007 alle ore 10 è stata inaugurata la nuova strada tangenziale che unisce il rione Orti al rione Cristo e alla frazioni di S.Michele e Astuti. Questo nuovo tratto stradale è un indubbio beneficio per la cittadina in quanto permette di raggiungere due quartieri situati in luoghi diametralmente opposti in un tempo notevolmente minore evitando il traffico urbano. E la carta della fondazione di Alessandria canta ancora una volta: Non è coinvolto un pianeta solo. C’è niente meno che un poderoso stellium in Sagittario, composto da Sole e Mercurio in trigono con Venere, ma soprattutto Giove e Plutone all’esatto trigono di Mercurio-radix. Per quello che riguarda Mercurio, è fin troppo chiara la sua simbologia di vie di comunicazione di ogni tipo e trattandosi di Giove in transito, non potrebbe esserci modo migliore per indicare uno sviluppo positivo (= Giove) della rete stradale. Pensando a Venere, viene in mente che la città possa finalmente godere dei benefici e degli agi di una strada ampia, comoda e veloce da percorrere. Il fatto che questo tratto nuovo di tangenziale da tempo atteso, sia stato accolto con molto entusiasmo dai cittadini di Alessandria, lo si arguisce dal trigono stretto di Marte alla Luna(= il popolo). Una piccola vittoria, insomma! Ma la vittoria più grande è quella dell’Astrologia e i suoi simboli: a distanza di oltre 800 anni, la carta della Fondazione di Alessandria sembra essere più viva che mai! |
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