Relazione presentata al Congresso di Astrologia Ricerca 90
di Vico Equense Giugno 2005
“Gli esseri umani pensano sempre di essere gli unici esseri. Ciò non è vero. Ci sono molti altri mondi e molte dimensioni…molte, molte più anime….”
“Ci sono molte anime in questa dimensione. Io non sono l’unica. Dobbiamo essere pazienti. Anche questo è qualcosa che non ho mai appreso….Ci sono molte dimensioni”.
Le chiesi se fosse mai stata qui prima, se si fosse reincarnata molte volte.
“Sono stata in diversi livelli in tempi differenti.
Ciascuno è un livello di coscienza superiore.
Il livello in cui andiamo dipende da quanto ci siamo evoluti….”
“Su questo pianeta ci sono molte più persone di quante ce ne siano mai state prima, ma ci sono molte più anime che persone. Questo non è l’unico mondo: le anime esistono in molte dimensioni, e sono attratte verso questo pianeta in numero crescente poiché la Terra, una delle numeroso scuole, è una scuola molto conosciuta. C’è cosi tanto da imparare qui.
Quando parlo di altre dimensioni, intendo altri stati energetici o anche livelli differenti di coscienza, non necessariamente diversi sistemi planetari o galassie. Il paradiso può essere considerato un’altra dimensione, poiché li è indubbiamente coinvolta la trasformazione di energia oltre la coscienza tridimensionale.
Credo che l’energia dell’amore abbia proprietà che oltrepassano la sfera fisica e che essa possa esistere in tutte le varie dimensioni. L’amore è la sostanza che connette e unisce tutte le dimensioni e i vari piani oltre quello terreno.
All’interno di una dimensione, o livello, esistono molti sottolivelli. Un altro modo di esprimere questo concetto è che ci sono molti piani in cielo. Noi ci evolviamo in modo graduale attraverso questi livelli mentre continuiamo a diventare sempre più illuminati.
In un certo senso, siamo tutti alieni: nessuno di noi ha cominciato su questo pianeta; la Terra assomiglia più a una scuola secondaria, e non è lo stadio più elementare, né il più alto, ma è una scuola molto conosciuta. Quando ci diplomeremo, andremo altrove.
Ma, in ogni universo, le anime sono tutte uguali. “
TRATTO DA “MESSAGGI DAI MAESTRI” di Brian Weiss
Cosa c’entra tutto questo con l’astrologia??? Veramente c’entra moltissimo. Dopo 25 anni passati a studiare questa bellissima materia le mie convinzioni si sono rafforzate. Mi stupisco, ma in fondo non più di tanto, se leggo le stesse cose che penso, scritte anche da un’altra persona che usa metodologie diverse dalle mie.
Infatti, sono sempre più convinta che il tema natale, il nostro grafico di nascita per intenderci, è una vera e propria mappa del nostro percorso in questa vita. Ma attenzione: di questa vita, ed è proprio l’esperienza nel campo astrologico che mi ha portato in maniera graduale a convincermi che ciò che questa vita mi riserva potrebbe avere anche altri significati. Mi sono sempre chiesta perché ci sono persone a cui tutto sorride ed altri a cui sembra andare tutto male, quanto dipende da noi e dove finisce il nostro libero arbitrio. Sono consapevole che molta serenità dipende dalla capacità di poter scegliere cosa è meglio per noi, ma mi rendo conto che rimane una cosa difficile da fare perché, in parte, non solo siamo condizionati da fattori esterni, ma siamo anche molto schiavi di noi stessi e del non saperci ascoltare.
Volendo analizzare il nostro tema natale e’ come se noi scegliessimo di vivere in una particolare città, non è detto poi che percorreremo tutte le sue strade, o visiteremo tutti quei posti. E’ un potenziale che abbiamo, ma poi dipenderà da noi, dove andremo. Sono convinta che scegliamo di nascere in un determinato momento e quindi a parer mio anche quel tema natale è una nostra decisione. E se preferiamo avere un tema con un aspetto di quadratura sulla nostra Venere, sarà perché su quella quadratura dovremo lavorare. Noi non solo scegliamo le storie d’amore, ma anche i rispettivi partner con cui viverle, anche se più o meno consciamente, e sono proprio queste alternative che dovremmo sperimentare. Perché??? Perché siamo su questo pianeta per evolverci, per crescere, per imparare. Quindi è naturale che ci capiti ciò che sarà utile per fare esperienza. E non c’è verso di evitare quella determinata situazione.
Una prova?? Vi siete mai chiesti perché vi capitano tutte persone aggressive?? Può essere che solo a voi?? Oppure tutte persone limitanti che non vi concedono di vivere come vorreste?? O tutte gelosissime o invece affettivamente carenti??? Vi siete mai chiesti se tutto questo accade perché è in quella situazione in cui dobbiamo crescere?
Ci devono essere delle ragioni, delle motivazioni, che sicuramente sono il risultato di un insieme di fattori, del mio dna e anche del mio dna zodiacale, dei rapporti con i miei genitori, della mia educazione, della scuola, della società, ma sempre di più mi convinco che c’è una buona parte del mio karma o se vogliamo essere più occidentali del percorso del mio Se e del mio Progetto totale.
In questa vita il mio Sole è il progetto della mia esistenza, il mio tema l’esperienze che mi sono scelta, da me dipende la possibilità di impegnarmi per migliorarmi e scegliere il più possibile di realizzarmi per le mie capacità. Io non ho mai creduto che il tema natale sia una condanna, ma un mezzo di lettura per l’evoluzione. Tradotto cosi il simbolismo astrologico ha un senso speciale perchè parla la lingua di un percorso consapevole verso un miglioramento, una crescita, una trasformazione che porti inevitabilmente un processo di sviluppo interiore.
Poiché ho richieste giornaliere di problematiche sentimentali mi sono chiesta perché affettivamente certi aspetti scatenano gli stessi processi e le persone il più delle volte si ritrovano continuamente in una coazione a ripetere che sembra, purtroppo, senza via di uscita.
Ormai sono troppi i casi dove ho visto Saturno in aspetto a Venere portare quel profondo senso di non essere all’altezza di permettersi amore. La persona si accontenta di un partner che non la fa felice, che la trascura, che le da’ pochissimo. Con il paradosso però che chi ha questo aspetto da tantissimo, cercando di essere il più possibile utile ed indispensabile. Ci si illude cosi di essere amati, mettendosi nella condizione di esserlo per tutto quello che si fa o si deve. Per tutto l’impegno, la volontà, il sacrificio che abbiamo messo per far funzionare bene tutto. E poiché siamo noi che mettiamo tanto, l’altro si adagia e aumenta le pretese, le necessità, i bisogni che esige gli siano soddisfatti. E anche qui ennesimo paradosso perché chi è abituato ad arrogarsi tutto, a non faticare per niente, aumentando le richieste accresce il disamore verso chi è cosi debole da scattare all’attenti ad ogni comando. Lo spiega bene “In amore vince chi fugge”, testo di due autori americani, purtroppo ormai introvabile, sul gioco del potere e dell’amore nei rapporti di coppia.
Con Saturno in aspetto a Venere la persona avverte chiaramente un senso di vuoto interno che non è stato mai riempito forse perché c’è stata una deprivazione, una rinuncia all’affetto. Venere simboleggia la pelle e forse Saturno indica che anche il primo contatto epidermico ci è stato negato. Chiaramente la sensazione che si è percepita è di non essere piaciuti un granché e se lo è stato fisicamente si ripercuoterà inevitabilmente psicologicamente. Per questo motivo rimane un disagio alla persona che non riuscirà a farsi accettare, anche perchè non si accetta da sola. Perché si può avere poco quando invece ci incarniamo per evolvere? Cosa ce ne facciamo di una vita frustrante, quando siamo nati per amare? Purtroppo sentiamo che non ce lo meritiamo, non abbiamo valore personale e la nostra autostima è bassissima.
Ci hanno addestrato come dei soldatini sin da piccoli ad ubbidire ed adeguarci alle regole della nostra famiglia rigorosa. Dobbiamo essere bravi, dobbiamo essere buoni, dobbiamo e basta. E come già detto, se non siamo noi per primi a pensare di meritare amore solo perché esistiamo, non potremo veramente convincere nessuno ad amarci. Il mondo ci risponde per come noi ci poniamo, chi non si è mai soffermato su questi concetti forse non mi può capire. Chi invece lo vive in ogni momento della sua giornata, sa perfettamente cosa intendo. Ed è ovvio che l’unico uomo che possiamo permetterci è una persona incapace, da poco o bisognosa. Noi con i nostri sacrifici e il nostro senso del dovere riceviamo in cambio un minimo riconoscimento del nostro valore personale, da parte di chi è anche peggiore di noi. Rimarrà sempre la frustrazione, la mortificazione di avere un rapporto affettivo demoralizzante.
Certo se Nettuno fa aspetti alla nostra Venere siamo noi che lo sogniamo il nostro amore e quindi lo idealizziamo.
Non è davvero l’altro che poi si rivela per quello che non è, siamo noi che ce ne siamo innamorati immaginandolo per compensare il nostro bisogno di voler vedere quello che desideravamo. Senza renderci conto che la realtà è un’altra. Venere-Nettuno è l’aspetto della fidanzata del morto in guerra diceva Lisa Morpurgo, e con queste parole spiegava benissimo tutta la tematica ricordo – sogno – idealizzazione – rimpianto – sacrificio – vittima.
L’altro nemmeno esiste come noi crediamo, non lo si riesce a vedere chiaramente nella nebbia del nostro sogno, è talmente sfocato che di lui possiamo fantasticare di tutto. E sicuramente possiede tutte le virtù del nostro immaginario, le possiede fino a che le vorremmo vedere noi, nonostante i fatti ci dimostrano il contrario. Malgrado ciò continueremo a pensare che quelle qualità le ha, magari nascoste, e noi con il nostro amore lo aiuteremo a tirarle fuori. “Io ti salverò” è la frase tipica detta nei confronti di qualcuno, che non ha nessuna intenzione di essere salvato e sta molto bene come sta.
Noi continuiamo ad idolatrare questo nostro principe azzurro, bello, buono, intelligente e sicuramente ricco, che ci ama come nessun altro. Romanticamente, dolcemente, infinitamente. E tutto il nostro sentimento idealizzato diventa ampiamente dilatato nel susseguirsi delle nostre emozioni, nel pulsare del nostro cuore che si intenerisce e si commuove di tale immenso amore.
Se lui si allontana, ci sembra tutto più bellissimo proprio perché non ha a che fare con la realtà, con la quotidianità, con i problemi.
Rimane tutto sognato e proprio per questo insuperabile, irrinunciabile e semplicemente perfetto perché rimane concepito con la fantasia. Nettuno è la idealizzazione e più immaginiamo il nostro amore e più aumenta lo struggimento che ci regala. Tramite il nostro sentimento forse vogliamo toccare mondi spirituali e il nostro amore trascende la materia ricambiandoci con il sogno più sublime. Nettuno è il pianeta che crea sempre o la vittima o il redentore. Incarneremo queste due figure sacrificandoci e donando noi stessi a qualcuno che potrebbe addirittura non saperlo, come un attore cinematografico, o ci imbatteremo in persone irraggiungibili o addirittura con persone che soffrono di tossicodipendenze che alimenteranno il nostro spirito di crocerossina.
Se poi è Plutone a creare l’aspetto combattiamo con qualcosa che non riusciamo a distinguere, a vedere, figuriamoci a comprendere. Però ci fa soffrire, ci divora e ci angustia come una delle peggiori malattie.
Questo malessere divorante ci fa percorrere strade complicate e contorte, spesso sembriamo indirizzarci verso persone che ci fanno soffrire e toccare il fondo dell’infelicità. O ci comportiamo convulsamente verso situazione ambigue, tradimenti, relazioni tormentate piene di lotte di potere con comportamenti a volte sadici, a volte masochisti. Oppure soffriamo di una dipendenza all’altro, dipendenza affettiva o dipendenza sessuale come se ci avessero rubato l’anima e siamo sotto una possessione che ha un che di diabolico. Sperimentiamo gli inferi scendendo negli abissi delle pulsioni più profonde, sappiamo che ci facciamo del male, soffriamo, ma non riusciamo a cambiare la situazione.
Anche perché non abbiamo la forza per ribellarci, ci sentiamo come vampirizzati dal potere immenso dell’altro che è la nostra passione, ma anche il nostro tormento. Naturalmente sperimentiamo tutte le dinamiche plutoniane, il possesso, la gelosia, il potere, il tradimento e la morte anche se solo metaforica. Non riusciremo a rinascere a nuovi sentimenti se non dopo essere definitivamente “morti” di quel modo assurdo d’amare. Abbiamo la convinzione di credere che l’amore sia figlio della sofferenza, o della paura, o che sia una dimostrazione di potenza, ma in un gioco al massacro.
C’è anche una grande teatralità con questi aspetti e spesso si giocano nel rapporto di coppia tutte le tinte forti della tragedia, ci si provoca, ci si stuzzica, e ci si misura su tutte le dimensioni del potere personale, l’importante è non rilassarsi e rimanere sempre inquieti, rivivendo la stessa umiliazione di una prima seduzione infantile che è stata ricambiata con un abbandono, con un tradimento.
Si ha paura delle proprie pulsioni molto potenti e allo stesso tempo non si riesce ad evitare situazioni drammatiche, innamoramenti fulminanti e relazioni tormentate che sfoceranno nel dolore più profondo perché si è preda di un’ossessione.
Ora il lavoro che io cerco di fare traducendo il simbolo è riuscire ad accendere anche una flebile luce, e così già mi ritengo soddisfatta. Cerco di spronare le persone a prendere coscienza sui loro comportamenti per cominciare a pensare che il cambiamento è possibile, ma che molto dipende da loro. Io non sono una psicologa-terapista e il viaggio nell’analisi non è il mio compito, e in questa sede ricerco solo spunti dettati dalla mia esperienza d’astrologa.
Ho analizzato questi aspetti nei temi in particolare non perché una
Venere-Giove non crei anch’essa dei problemi d’insoddisfazione, di mancato riempimento dei propri desideri o una Venere-Urano non porti delle complicazioni in una coppia classica, ordinaria, abitudinaria; ma con posizioni di Saturno, Nettuno e Plutone a Venere ho visto sofferenze veramente profonde nelle persone, e una maggiore difficoltà nell'eventuale cambiamento che rasserenerebbe l'anima.
Astrologicamente ci sono aspetti che si ripetono nelle famiglie e che si passano da madre o padre al figlio. Nella mia famiglia c’è una Luna opposta ad Urano che ha viaggiato da mia madre a me, e io l’ho passata a mio figlio. V’invito a ricercare e fare la prova nelle vostre famiglie. E’ abbastanza naturale che se passo i cromosomi passo anche il mio bagaglio genetico zodiacale e chissà anche un certo karma familiare irrisolto.
Proprio a causa di queste grandi difficoltà e blocchi mi sono chiesta se la soluzione potesse essere ricercata addirittura in altre vite, il cui procedere ha segnato profondamente quell'anima riportandola a ricercare in altre possibilità lo sganciamento di quel conflitto.
Credo che ci possono essere stati degli eventi cosi forti che ci possono aver condizionato e che non ci fanno vivere come noi vorremmo. Un nesso karmico di comportamenti antichi e per cambiare adesso abbiamo veramente bisogno di risvegliare la coscienza.
Ci saranno cose che il nostro spirito ha appreso e ormai siamo il prodotto delle storie affettive che si sono avvicendate e probabilmente gli attuali problemi discendono dalle nostre azioni passate. L’esperienza della ricerca nelle vite precedenti è stata da me fatta come paziente, ma anche per avere un riscontro del mio ambito lavorativo.
Tutto questo mio ricercare è dettato dalla voglia di capire il senso delle nostre vite, ma anche il miglior modo per trascorrerle.
Se abbiamo la quotidiana sensazione di percorrere un viaggio con un senso e uno scopo, acquistiamo una grande serenità, una gioia di vivere che ci fa stare in armonia. Non è che non avremo più problemi, ma cambia il modo di affrontarli, e si distingue meglio quali sono i veri e quali i falsi. Cambiano le priorità e si da’ più spazio all’anima e alla nostra evoluzione.
Le cose materiali diventano meno importanti, e cosi le carriere, gli egoismi. Si è più aperti nei confronti degli altri perché si considerano più fraternamente. Si è più tolleranti sulle diversità, non si da’ importanza al colore della pelle, c’è più apertura per la religione altrui perché si capisce che siamo tutti uguali nelle nostre differenze: anime che stanno facendo esperienza.
Non fare all’altro quello che non vorresti fosse fatto a te diventa un insegnamento pieno di senso se capiamo che siamo tutti collegati e che quello che succede nel macrocosmo analogicamente è riflesso anche nelle più piccole particelle dell’universo e il movimento dei pianeti vibrano all’interno di noi obbligandoci a rispondere a quello che l’universo propone.
Sappiamo anche che non finisce con questa vita, che le persone che amiamo le reincontreremo, come le abbiamo già incontrate in questa. Sapete, quell’indefinibile sensazione di avere già conosciuto quella persona di cui c’innamoriamo?
Forse cambiamo corpo, sesso, ma continuiamo il percorso già cominciato in altre vite, a volte riprendendo discorsi già iniziati con altre anime e ad ogni reincarnazione abbiamo nuove possibilità di evolverci con l’amore che è una possibilità di andare verso la consapevolezza e l’astrologia è un mezzo di traduzione di questo percorso. Come dice Osho “l’amore è una scala: comincia con una persona e finisce con la totalità. L’amore è inizio, Dio è la fine”
Bibliografia
Thorwald Dethlefsen L’esperienza della rinascita
Thorwald Dethlefsen Il destino come scelta
Thorwald Dethlefsen Vita dopo vita
Brian Weiss Oltre le porte del tempo
Brian Weiss Messaggi dai maestri
Brian Weiss Molte vite, un sol amore
Angelo Bona L’amore oltre la vita
Badiali, Garbarino, Chiminazzo L’amore e la sessualità nell’astrologia moderna
Osho Con te e senza di te
Esperienze di ipnosi con la Dott.ssa Letizia Girolami della SIIR
Societa’ italiana Ipnosi Regressiva