Faccio seguito a quanto ha scritto Sandra Zagatti nella pagina dell’Astrodiario per parlare un po’ con voi dell’escalation di violenza che si sta registrando in questi ultimi tempi nel nostro paese.
Forse nel “belpaese” non si vive più così bene come un tempo o come sempre si dice.. perché, noi sappiamo che bellezza e serenità dovrebbero andare di pari passo e, forse …ultimamente… abbiamo perso qualcosa.
Una parola sembra dominare sopra tutte le altre ed è: “intolleranza”. Come non pensare al fatto che l’Era dell’Acquario dovrebbe condurci lentamente a questa qualità il che ci ricorda ancora più aspramente che la stessa non è presente oggi e che, la sua mancanza, ci sta portando a passi da gigante verso una china … speriamo non troppo inclinata!
Le esasperazioni suddette possono essere riflesse nell’opposizione celeste tra i pianeti Saturno e Nettuno che si sta giocando da tempo sull’asse Leone Acquario, recuperata.. in maniera potente ma forse anche inquietante, da Plutone in Sagittario. Di certo questa configurazione non suggerisce violenza, ma sottolinea che sul piano collettivo è in atto un duro scontro tra “ideali, reale e motivazioni”, tra i sogni e quello che invece ci è realmente possibilie concretizzare nella vita e il potenziale interno per farlo e, come tutte le configurazioni tra pianeti lenti e dunque “generazionali”, spinge ad osservare la forbice che c’è tra queste cose. La configurazione poi si gioca tra due segni fissi.. quindi entrambi poco restii a cedere il che può esasperare ancora di più l’intolleranza poiché gli egoismi personali (leone) dovrebbero trovare strade compatibili con la libertà e la diversità di tutti (Acquario), ma soprattutto l’Io egoico che vede solo sé stesso, deve trovare un reale senso di “socialità” e riconoscere agli altri opportunità e diritti identici a quelli personali.
Plutone dal Sagittario è il punto su cui si va a scaricare l’opposizione e diventa “punto di Talete”; sappiamo però che quando non c’è una modalità chiara di vedere dentro di noi cosa c’è dietro alle proiezioni, il pianeta che recupera finisce per ricevere fin troppa energia che, nel caso di Plutone, può catalizzare certi contenuti personali e scaricarli dove trova un “nemico opportuno”. Le dinamiche che coglie Plutone sono inconsce e quindi non modulate dall’Io.
Questo sembra essere uno dei punti su cui gli astri stanno premendo e, come è nella logica zodiacale, ciò che viene esasperata è la tensione che c’è all’interno delle persone poiché è proprio dal piccolo “pantheon personale” che si scatenano le guerre ed è da lì che bisognerà cominciare a mettere ordine, cercando di capire da dove parte tutta quell’insoddisfazione e quel profondo senso di vacuità che spinge a proiettare sugli altri la rabbia e lo scontento come se effettivamente ne fossero responsabili.
E’ indubbio che Saturno, Nettuno e Plutone sono principi molto potenti che giocano in maniera forte sia nel collettivo che dentro di noi, spingendo da un lato l’IO a riconoscere i limiti e ad autodisciplinarsi soprattutto quando la propria libertà e spinta vitale vanno ad invadere quelle altrui; Nettuno però, da parte sua, sta erodendo le barriere del super Io obbligando a vedere che non basta capire razionalmente, ma bisogna elaborare e digerire i contenuti poiché, in caso contrario, le barriere crollano alla prima sfida. Infatti, parole come “libertà, diritti, diversità e tolleranza” che vengono utilizzate tutti i giorni come se fossero parte di noi, alla luce dei fatti degli ultimi tempi, suonano come gusci vuoti.. e, pertanto, Nettuno ci dice che qui sta la nostra grande illusione di uomini moderni e civili.
Nettuno mostra sempre “dove ci illudiamo” che le cose siano diverse da quelle che sono e ci chiede di allargare la consapevolezza, la compassione e la tolleranza, ma, soprattutto, ci chiede di riempire di significato e di azioni i concetti che esprimiamo perché altrimenti i fatti della vita ci riportano inequivocabilmente a prendere atto dell’inutilità del tutto e dell’assoluta immaturità e falsità dell’Io che crede troppo spesso di essere saggio e rispettoso mentre ciò non corrisponde a realtà.
Oggi, sotto gli occhi di tutti, c’è una intolleranza esasperata che , attraverso la rete di Plutone, può diventare feroce perché cova sotto la cenere ed esplode brutale nei confronti di chi, in un istante particolare, viene individuato come “il nemico da abbattere” sul quale “scagliare” la follia che è stata solo tenuta a lungo al di là della porta.
Così è accaduto ad Erba – di cui ho parlato in un precedente articolo – e così di nuovo a Riccione dove la furia che definirei “fanatica” si è abbattuta su Tamara Monti, una giovane donna, piena di vita e di amore per gli animali, uccisa perché i suoi cani abbaiavano e, infine, si è scagliata contro i poliziotti a Catania, da sempre visti come coloro che mettono limiti e blocchi utilizzando l’autorità del ruolo per tutelare l’ordine pubblico.
Sarebbe forse il caso di fare un’analisi più approfondita del perché di questa insoddisfazione e sul perché ci sia così tanto vuoto depressivo nella vita di certe persone che, ad un certo punto si esaspera e si scaglia contro chi vive di passioni autentiche, come i bambini, gli animali o lo sport, quello vero che diverte e rigenera e non certo la “guerriglia urbana” che vediamo nelle nostre città che vengono messe a ferro e fuoco ad ogni partita di calcio.
Forse Nettuno ci vuole far capire che è tempo di RIDEFINIRE una volta per tutte il valore vero delle cose, di dare delle priorità diverse che vadano dritte all’essenza e non all’apparenza; forse, se c’è un principio divino incarnato da Nettuno, questo si sta scandalizzado nel vedere che non si tollerano più bambini che piangono e neppure bambini giocare nei cortili dei condomini che sembrano diventati dormitoi vuoti e tristi.
Un tempo le città brulicavano di di bambini che giocavano in cortile; oggi i cortili sono luoghi fatti apposta per le auto e che, di conseguenza, non possono più ospitare i bambini… perché rischiano di rigarle o di ammaccarle. E nessuno si rende conto di quanto sia assurdo e tragico questo modo di pensare e quanto sia lontano dal reale non voler sentire un bambino piangere, ridere o saltare di gioia.
Forse è questo che Nettuno vuole dirci; vuole che ritorniamo a dare il giusto valore alle cose.. perché non ha alcun senso che una macchina valga più di un bambino!
Come possiamo chiedere ai ragazzi di imparare a rispettare le cose e a disciplinarsi se non riusciamo a farli sentire pieni di valore. Il valore che si da’ agli altri si impara proprio sentendosi valorizzati.
Perché sopportiamo senza colpo ferire i decibel delle auto e dei tram ma non sopportiamo un bambino che salta o il cucciolo del vicino che abbaia?
Forse abbiamo veramente perso di vista i parametri della realtà e l’opposizione di Saturno e Nettuno ci sta mettendo di fronte a questa responsabilità, esasperandola attraverso il potenziale ombra di Plutone; siamo lontanissimi dal semplice “buon senso” che dovrebbe trovarsi nel rispetto della vita che, oltre al futuro della società.. è anche il nostro futuro; siamo diventati così alienati e tecnologici da mettere le auto al primo posto nella graduatoria dei valori senza rendenderci conto che è proprio questo modo triste e vuoto di pensare e questa asetticità e distanza nei confronti della vita che spinge sempre più verso la depressione e il nulla.
Forse Nettuno e Plutone che sono rispettivamente “il senso della vita, il principio spirituale e le motivazioni vere che giungono dal Se’” vogliono che ci diamo una ridimensionata e ritorniamo a pensare a ciò che è veramente importante e lo fanno mostrandoci il limite massimo attraverso le menti che, sconvolte dal senso di impotenza e di disorganizzazione, finiscono per creare follia, morte e distruzione.
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