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    GLI ARTICOLI DI ERIDANOSCHOOL
- Astrologia e dintorni

URANO E LE ENERGIE SOTTILI
     a cura di Lidia Fassio
 
Urano e le energie sottili
La sfida che l’Era dell’Acquario sembra porre a tutti noi ha a che vedere con il futuro del nostro pianeta. Da qualche tempo sentiamo parlare di “sviluppo e futuro possibile” e, con queste parole, si intende non ciò che l’uomo potrà fare con le sue immense potenzialità tecnologiche, bensì ciò che sarà in grado di fare per la sua coscienza, al fine di passare da una visione frammentaria di sé che lo conduce inesorabilmente ad una visione polarizzata e frammentaria del mondo, ad un nuovo senso di conoscenza unitaria che dovrà necessariamente passare attraverso la riunificazione delle varie parti di sé al fine di poter passare poi ad una reintegrazione delle radici profonde che lo legano a tutto ciò che lo circonda.

Come sostiene Ervin Lazlo, filosofo fondatore del Club di Budapest, l’uomo deve uscire dai suoi condizionamenti che sono oggi troppo riduttivi e parzializzanti per giungere ad un senso di “unità interna” che potrà sviluppare le condizioni per arrivare ad una “unità esterna”. Il prof. Lazlo sostiene che l’uomo occidentale tende a sovrapporsi troppo insistentemente al “senso profondo della vita e riduce l’essere vivente ad una serie di fatti biomeccanici che non consentono di cogliere il mistero che pervade la vita nella sua interezza”.

Abbiamo tutti bisogno di trovare un modo più appropriato per far fronte alle grandi contraddizioni a cui abbiamo dato luogo negli ultimi duemila anni.

Negli ulti 30-40 anni del secondo millennio è andata crescendo in alcuni uomini la percezione di essere un anello di una grandissima catena di relazioni che comprende universo-pianeta-uomo-piante-animali per cui, tutto ciò che accade ad uno di questi elementi, finisce per influenzare in modo determinante anche gli altri elementi della catena.

Se non riusciamo ad arrivare ad una logica di “unità” non vi sarà una vera possibilità di relazione tra le parti, esattamente come accade all’interno dell’uomo quando anche una sola delle sue parti non entra in relazione con le altre; questa frammentazione produce senso di separazione sul piano personale con conseguenti malattie, ma, in modo analogo, crea divisioni sul piano delle nazioni, dei popoli, delle razze, con le difficoltà di cui oggi tutti noi siamo spettatori.

Questa è una delle tante ragioni per cui l’uomo, inevitabilmente, è chiamato a fare un grande sforzo che dovrà culminare alla fine dell’Era dell’Acquario, ovvero tra 2.165 anni circa, in un nuovo senso di “unità e cooperazione” che metta fine a tutte le divisioni oggi imperanti e, sicuramente, la nuova Era richiederà anche il passaggio da una persona con mentalità da “gregge” ad un individuo maturo e consapevole di sé al punto da poter accettare e sostenere l’individualità altrui, vedendola come una “ricchezza per tutti”.

Forse, le basi per questo lavoro sono già state poste nell’appena terminata Era dei Pesci in cui si dovrebbe essere abbozzata – almeno a livello inconscio – la potenzialità di percezione del senso di unità che ora potrebbe emergere nella coscienza superiore attraverso un tema caro al segno dell’Acquario, ovvero quello del riconoscimento delle diversità tutte coesistenti all’interno di una unità comprendente e partecipante. L’Acquario è il segno in cui culmina la triade dell’elemento ARIA , legato alla capacità dell’uomo di “essere in relazione e di scambiare”.

L’Era dei Pesci è appena terminata passando il testimone alla nuova Era dopo aver sviluppato appieno la potenzialità del “sentire empatico”, del “senso di compassione” e del “senso di gestazione” delle cose affinché si possa passare ora alla fase di sperimentazione.

Personalmente credo che il concetto di base consista nel permettere questo grande passaggio di coscienza dal “concepimento” avvenuto sotto forma di “fecondazione” dell’inconscio, alla vera e propria “ideazione” che produrrà l’effetto di portare alla coscienza di tutti ciò che prima si è mosso a livello profondo, perché i Pesci e Nettuno rappresentano uno stadio embrionale (inconscio collettivo) in cui le possibilità fecondano a livello subliminale creando le opportunità di poter esplodere illuminando la coscienza a livello collettivo sotto forma di “spirito dei tempi”.

Così, da qualcosa che circola prima a livello di “inconscio collettivo” che fluttua senza una precisa collocazione nello spazio-tempo, qualcosa che cresce dentro il Sé, viaggiando a livello prelogico, creando però le condizioni in cui le energie possano muoversi sotto forma di onde energetiche che riempiono gli spazi vuoti tra la materia, creando vere e proprie reti di informazioni che restano li’ in attesa che qualcuno le capti e le decodifichi in modo da poter essere poi portate, nel tempo, alla comprensione della mente razionale e logica.

Urano ha un glifo che ci ricorda la forma di un’antenna; una sorta di parabola orientata verso l’alto e pronta a catturare e a decodificare ciò che circola nell’etere sotto forma di “ onde magnetiche ”; personalmente sono convinta che ciò che l’astrologia ha sempre riconosciuto come “spirito dei tempi” o come “energia che interrompe i cicli che si sono consolidati invertendone il senso di marcia “ , rappresenti anche la potenzialità insita negli esseri umani di “catturare” le onde che viaggiano nell’etere che portano le informazioni evolutive che, sul piano simbolico astrologico, Plutone e Nettuno hanno creato e concepito: per questa ragione gli uraniani vengono considerati reazioni, avanguardie, persone anticonformiste, proprio perché sono le più inclini a “cogliere e ad orientarsi” su tutto ciò che di nuovo, circola nell’aria.

La fisica quantistica ha stabilito che la “coscienza” non è niente altro che “informazione”; nella tavola dei “Principia Cibernetica” il primo archetipo è quello del “vuoto universale” che teoricamente corrisponde alla totale assenza di informazione e di coscienza. L’energia è INFORMAZIONE ; l’informazione ha bisogno di energia per scorrere; ogni FORMA necessita di una precedente IN-FORMAZIONE.

Personalmente ritengo che la Precessione degli Equinozi possa essere spiegata a livello simbolico come la nuova informazione che giunge alla Terra, visto che essa ogni 2165anni direziona il suo punto vernale verso un nuovo gruppo di stelle; attraverso questa informazione ogni singola Era porta con sé un nuovo sviluppo di coscienza; le energie dunque correranno nell’etere (Y) ed entreranno nel mondo collettivo sotto forma di “nuova inseminazione” (X e Plutone) e di “concepimento” (Nettuno); a quel punto Urano dovrà coglierle e decodificarle per far si’ che ciò che prima emerge sotto forma di immagini interne, possa diventare qualcosa di cosciente: è così che Urano si pone come ponte tra il regno dell’inconscio di Nettuno e quello della coscienza che è racchiuso dentro i limiti di Saturno.

Saturno a sua volta è il Dio delle forme, colui che le determina e che, inevitabilmente, mette fine alle immense possibilità che permeano le idee i

uraniane, inserendole nella realtà percepibile dai cinque sensi (mercuriali per intenderci) che sono in grado di cogliere solo ciò che è visibile, udibile, toccabile, ecc. Urano è praticamente la fase di transizione tra il regno dell’immanenza e quello della trascendenza e l’Acquario, segno che lo ospita per domicilio primario, è anche quello che ospita anche Nettuno e Saturno quasi a simboleggiare la possibilità di riunire, dopo un lungo cammino dalla nascita all’individuazione, i tre grandi stati : corpo – mente – spirito.

Ad Urano, buona parte della letteratura astrologica assegna il simbolo di “risveglio, quello di “illuminazione e quello di distacco”; a questo punto sorge spontanea una domanda: “da che ci risvegliamo, cosa illuminiamo e da cosa ci distacchiamo”?

Per risveglio si intende qualcosa che “appare all’improvviso e che ci fa aprire gli occhi”, possiamo forse considerare il risveglio “un’irruzione nella coscienza” di qualche contenuto che prima ne era estraneo e che dava l’impressione di assopimento ; questo risveglio creerà le condizioni che porteranno al cambiamento dello status esistente.

Urano rappresenta anche il concetto di “opportunità” e sua è la capacità di cogliere le informazioni che apportano bisogni nuovi, progetti nuovi che impediscano all’umanità di restare cristallizzata all’interno di forme troppo saturniane.

Urano coglie il nuovo e il diverso; personalmente sono convinta che il vero “diverso” giugna dalle potenzialità nettuniane: Nettuno è il simbolo di ciò che interviene e dissolve ogni sicurezza che sia stata creata sull’uniformità e su una struttura rigida e, nel caso, dissolve sia forme che strutture insinuandosi lentamente e minando nel profondo, portando all’esterno un senso di insoddisfazione e di vuoto che sembra non trovare cause apparenti.

Urano raccoglie questo lavoro che ha fatto Nettuno nella parte piu’ inconscia di noi e interviene simbolicamente portando il processo alla mente superiore: a volte resta ancora incomprensibile e questo accade quando si manifesta in modo £esterno o estraneo a sé” e Urano si annuncia come qualcosa di ineluttabile e di drastico che interviene da “fuori di noi”, almeno fino a che la nostra mente non sarà in grado di contattare questa particolare energia superiore.

Ogni astrologo sa quanto sia difficile far comprendere ad un consultante che quello che sta accadendo apparentemente al di fuori di lui con un transito di Urano in realtà ha a che fare con un preciso bisogno personale che simbolicamente fa coincidere un fatto esterno con un accadimento interno: spesso è più facile pensare che siano le condizioni esterne a portare una serie di cambiamenti che sarebbero inaccettabili alla coscienza poiché coinvolgerebbero un livello molto elevato di responsabilità.

In realtà, Urano agisce sempre a livello di progettazione, il punto però è che la stessa avviene al di fuori dei processi della mente inferiore e, quando appare il processo finito, tutto sembra improvviso e drastico…. in realtà, c’è stato prima un lungo processo a livello subliminale.

Possiamo dunque arrivare a dire che è in questo modo che lo SPIRITO DEI TEMPI si manifesta a tutta l’umanità in modo impersonale, mentre per alcuni si manifesta in modo interno e personale andando ad attivare il bisogno di liberarsi da condizionamenti, aprendosi a nuove opportunità che sono più che altro modi per sperimentare le proprie capacità rimettendosi in gioco, evitando di percorrere le stesse strade conosciute e battute, creando dunque nuove connessioni, anche a livello neuronale.

Quando il processo intero diventa visibile, sono già intervenuti grandi cambiamenti e trasformazioni interiori, movimenti che hanno caratterizzato il Sé superiore che è andato a lavorare sull’essenza, dando il via ad un processo alchemico che ha eliminato ciò che non serviva più del vecchio modo di essere fecondando e permettendo a Nettuno di concepire attivando le necessarie metamorfosi inconsce finalizzando l’intera operazione ad un nuovo passaggio evolutivo collettivo e personale.

Affinché il salto evolutivo avvenga occorre che qualcosa diventi cosciente, irrompa dunque nella coscienza, spesso sotto forma di FLASH INTUITIVO che altro non sarà che la possibilità di creare un collegamento, una nuova rete di circuiti che permettano al materiale che è pronto nella mente superiore a entrare nella mente razionale, in modo da essere compreso e attuato a livello di nuovi progetti, nuovi ideali e nuove forme.

Quando questi passaggi avvengono sarà molto importante lo stato di coscienza su cui queste informazioni andranno ad agire: se si tratta di una persona già molto libera da condizionamenti, i cambiamenti che si renderanno necessari verranno percepiti come bisogni interni di percorrere nuove vie che possano portare ad una nuova sperimentazione e a nuova consapevolezza: se invece si è ancora troppo legati al mondo delle sicurezze collettive, c’è ancora troppo condizionamento ed è quindi probabile che vi sia un rifiuto inconscio a percepire questi bisogni, per cui, l’energia implicita nel simbolo di urano, dovrà agire apparentemente attraverso il mondo esterno (ovvero, attraverso le proiezioni della persona).

Del resto, così è stato per tutti i pianeti: noi siamo coscienti dei contenuti di Saturno, i pianeti che sono stati scoperti successivamente sono stati solo in minima parte interiorizzati: la maggior parte di ciò che simboleggiano e riflettono Urano, Nettuno e Plutone sono ancora molto indifferenziati e, pertanto, vengono letti come “esterni a noi”, come appartenenti al “destino”.

Le stesse informazioni che si trovano sui testi di astrologia ci fanno pensare alla non interiorizzazione: il fatto che si scriva che Nettuno “confonde e illude” e che Plutone “nasconda e tradisca”, appare veramente sotto forma di proiezione, in quanto, dovremmo cominciare a percepire i pianeti come “simboli di parti di noi” e quindi, dovremmo cominciare a dire che Nettuno ci mostra dove siamo inclini a confondere la realtà con la fantasia, ci mostra dove siamo sensibili ad illuderci, ci mostra dunque i nostri meccanismi di difesa rispetto a certi nostri contenuti; così come Plutone ci mostra dove noi manipoliamo la realtà, dove nascondiamo delle parti di noi, dove abbiamo dovuto difenderci tradendo delle parti vere di noi che, durante i transiti dovranno ri-emergere.

Se Urano ha il compito di illuminare, possiamo ipotizzare che si tratti della coscienza che illumina parti di inconscio, se ci deve risvegliare, vuol dire che siamo in uno stato di trance e, in ultimo, se ci deve distaccare, di certo non sarà dai sentimenti, ma da ciò che vincola, da ciò che condiziona, ma anche e soprattutto, dai rancori, dai nostri attaccamenti e, soprattutto dai pensieri negativi e dalle emozioni negative che impediscono di essere veri e di ritornare a sentirci un’unità con ciò che ci circonda. Questi passaggi potrebbero annunciare la nuova Era anche sotto un altro profilo: il segno dell’Acquario con la massima enfatizzazione del pianeta Urano potrebbe rappresentare la possibilità a livello collettivo di sviluppare un senso di sincronicità e di telepatia : per sincronicità intendo esattamente ciò che intendevano Pauli e Jung ovvero la “coincidenza di due o più eventi casualmente non correlati anche se legati tra loro dallo stesso significato o simbolo” sostenendo che il “significato” che il fatto ha per colui che lo sperimenta è il cuore stesso della sincronicità che agisce come uno specchio di processi interiori creando un grande parallelismo tra eventi interni ed eventi esterni ed una similitudine delle informazioni e delle coscienze; per telepatia intendo il senso vero della parola che non significa ciò che comunemente si intende “trasmissione del pensiero” ma bensì ciò che indica la parola ovvero “percezione a distanza dei sentimenti e delle emozioni” dal greco “tele= da lontano e pathos = emozione”.

Proprio da queste due possibilità Urano potrebbe rappresentare la possibilità di vivere in totale libertà partecipando però a tutto ciò che accade attorno, dando un significato personale a ciò che accade nel collettivo.

L’Era dell’acquario rappresenterà dunque la possibilità per tutti di cogliere queste energie nuove, di sperimentare queste potenzialità della nostra psiche per portarci ad una graduale liberazione da tutti i condizionamenti che ci portiamo dietro e che crano un vero e proprio velo di Maya che ci mantiene all’interno di una falsa percezione di realtà.

Urano e l’Acquario rappresentano nella filosofia astrologica la tappa del raggiungimento dell’individuazione che, nella psicologia Junghiana, altro non è che la possibilità di riunire sotto la padronanza dell’Io tutte le parti conosciute e non.

Questo ci permetterà di non sentirci piu’ separati ma di percepire cosa ci unisce al di là di ciò che ci divide, come dice Don Juan a Carlo Castaneda: 2 l’uomo di coscienza è quello che diventa consapevole di essere separato dal senso della vita e decide di seguire la strada che ha un cuore”.

L’io infatti, è un prodotto della frammentazione della mente: ci sono varie divisioni: tra la natura e l’uomo, tra l’uomo e gli altri esseri umani, e tra l’essere umano e sé stesso: l?io per formarsi, taglia fuori tante parti di sé stesso e, per portare a termine il processo di individuazione, dovrà prima ricongiungere tutte le parti e, infine, ricongiungersi al Sé che è il senso di unità della psiche.

Le malattie cardiovascolari sono sicuramente un flagello dell’uomo occidentale: ebbene, esse sono potenzialmente rappresentate dalle opposizioni Sole Urano e dalle opposizioni tra il Leone e l’Acquario ed io penso che forse, questo tipo di problema, potrebbe rappresentare psicosomaticamente la lacerazione che l’uomo occidentale vive tra il mondo della ragione e quello dei sentimenti, lacerazione che quando raggiunge un livello troppo elevato, si manifesta con una “rottura” reale all’interno del sistema. Come se il Cuore, simbolicamente rappresentato dal Sole e dalla funzione nel segno del Leone avesse deciso di dar battaglia perché vuole ritornare ad essere “sentito”, trovando una strada per raggiungere il mondo del pensiero, esattamente come dal punto di vista psicologico l’Io deve trovare una strada per essere il centro della coscienza a cui tutto deve collegarsi perchè, in caso contrario, ci sono forti difficoltà per la personalità.

Se il Sole rappresenta il CENTRO e L’essere, quel senso da cui tutto origina e a cui tutto deve ritornare, perché mai nella nostra società il SOLE – CUORE – CENTRO – IO è malato?

Forse, le opposizioni Sole Urano possono essere lette come “separazione dal centro”, ma separazione malata, un senso di solitudine che investe tutto il nostro essere.

Possiamo anche ipotizzare che con questa opposizione ci sia un “distacco” non corretto, un distacco dai sentimenti della vita, ed è allora che il nostro cuore, che è anche il centro energetico, non viene nutrito dall’energia universale che giunge dall’esterno, e, senza questa, non possiamo sopravvivere.

Ad un convegno di cardiopatia è stato detto che per avere coronarie aperte e pulite non bisogna solo liberare i vari canali che sono ostruiti dalla placca, ma anche e soprattutto dalla rabbia, dall’ostilità e dalla distanza emotiva che crea un vero e proprio senso di isolamento che risulta distruttivo.

Sono stata colpita da alcune persone che ho avuto modo di conoscere che sono passate attraverso un’esperienza di pre-morte; parlando con loro mi hanno riferito un profondo senso di “collegamento”, la percezione di essere nuovamente uniti ad una “fonte di vita universale” che comprendeva tutto ciò che li circondava e la netta percezione di avere tagliato fuori definitivamente la paura che attanaglia l’anima di ogni uomo.

Queste sensazioni mi hanno fatto riflettere molto anche perché per motivi diversi le 3 persone avevano avuto questo tipo di esperienza attraverso un transito di Urano e, in qualche modo, erano ritornati alla situazione precedente, anche se in maniera profondamente cambiata.

Mi sono documentata e ho studiato la letteratura esistente in questo campo e, le percezioni riferitemi da queste persone, sono identiche a quelle fatte da centinaia di persone al mondo: c’è una percezione di “amore” che viene vissuta come un “senso di connessione : di GRANDE CONNESSIONE”.

La forma di Urano che è quella di un’antenna potrebbe allora rappresentare l’informazione che viene trasmessa tramite la comunicazione. Se noi pensiamo al primo segno d’aria i Gemelli come al segno che permette il “contatto” che avviene attraverso il trasferimento di informazioni; segno in cui si nominano le cose, si distinguono le une dalle altre e si riconoscono come diverse tra loro = si discriminano; il secondo, la Bilancia, come ad un segno in cui si cominciano a trovare punti di condivisione tra persone all’interno di una relazione abbastanza ristretta (coppia – società – associazione), significa che ci devono essere passaggi importanti prima che l’Io prenda in considerazione il fatto che deve ritornare a comunicare e a scambiare con gli altri, per cui il primo riconoscimento di “un altro come pari a sé”, avviene perché c’è un interesse: un amore, o uno scopo lavorativo .

Il terzo segno, l’Acquario, è quello in cui si scambia a livello di idee, di ideali, di grande comunicazione, è il segno in cui tutte le diversità devono essere riconosciute ed accettate, soprattutto all’interno, in modo da non dover piu’ proiettare e trovare nemici esterni, altrimenti non ci può essere “cooperazione” e “comunione” a livello piu’ grande e diventa impercorribile la via dell’accettazione delle differenze altrui.

Per questo, a mio avviso, Urano ha a che fare con la grande connessione, con quel “ritornare ad essere uniti dentro” per poterlo diventare poi, in un secondo tempo, fuori. Forse il concetto di “amore universale” che si è sempre assegnato all’acquario, la fratellanza e l’amicizia, per Urano potrebbe somigliare molto al “senso sociale”, qualcosa che oggi viene considerato dalla stessa medicina come “fondamentale per la nostra salute”.

“L’isolamento” sembra essere una causa molto importante di malattia; sembra influire sul metabolismo dei grassi e sul colesterolo favorendo le malattie cardiache; si fa pian piano strada anche l’idea che le donne soffrono molto meno di disturbi cardiaci in quanto sono molto piu’ abituate degli uomini a relazionarsi e a darsi sostegno, a fare gruppi, a creare e coltivare amicizie con cui condividere i loro problemi, in una parola, le donne “partecipano, scambiano, interagiscono, condividono” e tutto questo sembrerebbe LIBERARE da grandi costrizioni interne oltre che creare presupposti per la crescita evolutiva.

Gli uomini condividono molto meno le loro emozioni, hanno una cultura piu’ competitiva, usufruiscono poco del sostegno sociale e soffrono molto piu’ delle donne di disturbi cardiovascolari: sono molto piu’ isolati di quanto sembrano.

Amicizia e senso comune che sono parole chiavi per Urano sembrano dirci che far parte di un gruppo è estremamente positivo per la nostra salute psicofisica.

Il punto è che per vivere e scambiare a livello di gruppo occorre essere aperti, disponibili, bisogna liberarsi da ogni paura, bisogna lasciar andare le cose, e soprattutto bisogna condividere, scambiare con gli altri ; forse sono proprio questi problemi ad intoppare la nostra circolazione sanguigna (in psicosomatica il sangue simboleggia le nostre emozioni).

Le scoperte di Candace Pert sui neuropeptidi ci hanno fatto comprendere che i tre grandi sistemi, Nervoso – Endocrino ed Immunitario non sono separati, così come non sono separate la mente ed il corpo giacchè ogni cellula è impregnata di pensieri: praticamente è come se si fosse stabilito scientificamente ciò che da sempre le religioni e le discipline spirituali hanno compreso e predicato: nulla è separato, tutto è costantemente informato su tutto, ragion per cui, tutte le nostre cellule sono organi coscienti che comunicano tra loro con questo sofisticatissimo sistema che in grado di influenzare emozioni e scelte.

La grande connessione mente – corpo ci ricorda che tutto quello che accade ad un sistema tocca inevitabilmente anche l’altro: per cui, quando siamo sotto stress i neuropeptidi comunicano un alto grado di disagio che sarà immediatamente captato dal sistema immunitario che potrà così influenzare il tipo di risposta a livello difensivo, favorendo difficoltà e blocchi: quando invece sperimentiamo emozioni positive come partecipazione, gratificazione e gioia, il funzionamento del sistema immunitario migliora favorendo ancora maggiori aperture verso il mondo.

Amicizia ed essere in contatto aumentano il livello dei nostri linfociti il che sembra volerci dire che, nell’Era dell’Acquario, quello che dobbiamo superare sono le divisioni che nascono dalle diversità che ancora, troppo spesso, vengono viste come “negative” anziché come qualcosa che può arricchire tutti noi attraverso lo scambio.

Un’ altra cosa che è stata appurata è che chi è impegnato socialmente soffre molto meno di stressi di chi non ha alcun tipo di impegno.

Per concludere, potremmo affermare che Urano sembra dirci che la mente e i neuroni sono qualcosa di molto complesso e che, ogni volta che vengono stimolati elaborano nuove informazioni che creano nuove vie di accesso; Urano pertanto potrebbe essere “la porta sull’universo” addetta alla captazione delle informazioni che dovranno poi essere portate ad un livello comprensibile da tutti.

Queto potrebbe spiegare il perché della continua voglia di nuovo degli uraniani e della loro facilità di rompere con il vecchio e il troppo conosciuto soprattutto quando si tratta di schemi mentali già sperimentati: però tutto queto avviene anche a livello psichico: chi ha un Urano molto forte nel tema è soggetto a continui flash ed anche a continue insofferenze verso ciò che è noto e, al tempo stesso, è come se fosse in caccia di nuove informazioni che arrivano attraverso flash intuitivi, esattamente come accade quando accendiamo il televisore o quando cambiamo canale: non facciamo altro che sintonizzarci su onde di energia che sono sempre presenti ma lo sono in forma “codificata” e, per essere colte devono essere “decodificate”. Urano potrebbe essere lo SKY UNIVERSAL DECODER che riesce a sintonizzarsi sulle onde di energia che circolano nell’etere e su quelle che emettono i cervelli; le legge, esattamente come una chiaroveggente riesce a leggere segnali che altri non percepiscono poiché mancano del giusto decoder. Urano è un tipo di antenna percettiva che non è legata ai nostri 5 sensi ma che deve trovare poi un modo per trasferire, trasmettere alla mente razionale la sua elaborazione.

Forse, è proprio in questo modo che noi abbiamo la possibilità di cogliere ciò che l’universo ha in serbo per noi : Urano ha la possibilità di captare e informazioni dell’etere per trasferirle all’interno dei campi magnetici terrestri al fine di poterci far giungere ciò che di nuovo e di evolutivo si muove a livello celeste.

Urano è dunque quella parte di noi che cerca di smuoverci dalle nostre ostinazioni, dai nostri usuali schemi di riferimento: esattamente quello che Milton Erickson chiama “risveglio dall’ipnosi”. Urano sembra dirci che i sistemi di riferimento ci devono servire mentre stiamo cambiando le cose, ma dopo un po’, questi sistemi finiscono per imprigionarci e per non permetterci di provare e di sperimentare “altre opportunità”.

Urano potrebbe anche essere legata alla parte di AURA chiamata “corpo mentale”, ovvero corpo energetico che rende capaci di comunicare con gli altri che esprime l’intuizione, il luogo simbolico dove si “formano i nostri pensieri”. Chi sa leggere l’aura riferisce che attraverso questo corpo sottile si possono leggere tutte le “costruzioni o idee” che emettiamo e vedere anche in quale situazione esse si trovano.

Forse, in quest’epoca dove tanto si parla di guarigione e di spiritualità (due simboli che riguardano Nettuno), possiamo ipotizzare che la via di accesso a Nettuno sia proprio Urano: forse la guarigione vera non può arrivare senza l’ausilio di Urano che spinge a trovare la nostra autenticità liberandoci via via dei condizionamenti a tutti i livelli che Saturno ha creato.

Urano ci permette di essere noi stessi superando tutti gli stati mentali di separazione, dai sentimenti negativi ai sensi di colpa; è la possibilità di guarire da queste falsità interrompendo la catena che si è tramandata di padre in figlio e di generazione in generazione nella filosofia giudaico-cristiana .

LIBERARSI vuole dire guarire e guarire vuol dire liberarsi e non aggrapparsi a qualcosa o a qualcuno; per questo Urano taglia con tutti i rapporti di aggrappamento, di dipendenza o di condizionamento.

GURARIRE vuol dire diventare se’ stessi togliendosi tutte le maschere indossati per compiacere gli altri e la società esterna.

La cultura che Urano porta con sé nel terzo millennio potrebbe essere quella di usare la grande comunicazione per trovare nuovi modelli di sintonizzazione che possano creare progetti evolutivi che vengano poi messi in pratica a livello generale.
 

 
 
 
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