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    GLI ARTICOLI DI ERIDANOSCHOOL
- Astrologia e dintorni

URANO: LE TRE RIVOLUZIONI CHE CAMBIARONO IL MONDO
     a cura di Giovanni Pelosini
 
URANO: LE TRE RIVOLUZIONI CHE CAMBIARONO IL MONDO

 



 



 



The tree of liberty must be refreshed



from time to time with the blood



 of patriots and tyrants.



It is its naturalmanure.



 



L’albero della libertà deve essere innaffiato



di tanto in tanto con il sangue



dei patrioti e dei tiranni.



È il suo concime naturale.



Thomas Jefferson, Letter to W. S. Smith, 13/11/1787



 



 



 



 



Il secolo che ha visto la scoperta di Urano è stato il secolo delle rivoluzioni moderne, il secolo dei lumi che vide l’affermazione della libertà degli uomini, della loro indipendenza, della loro fredda ragione innalzata agli altari come una divinità, mentre le teste dei regnanti e degli aristocratici rotolavano giù dai patiboli, e l’ingegno cominciava a realizzare tecniche di lavoro manifatturiero sempre più efficienti.



 



In particolare nella seconda metà del XVIII secolo le coscienze degli uomini furono scosse profondamente: un mondo nuovo si stava mostrando alla storia e, all’improvviso, tutto ciò che fino a poco prima sembrava dovesse durare in eterno appariva vecchio e superato.



Nello stesso periodo, davvero in modo uraniano e accidentale, anche quella che sembrava essere la struttura immutabile del cielo, cambiò improvvisamente. Si scoprì che c’era qualcosa oltre Saturno, che il sistema solare era molto più grande e sconosciuto di quello che si pensava, che l’universo poteva serbare ancora grandi sorprese. I vecchi paradigmi astronomici cominciarono a crollare sotto l’evidenza delle osservazioni sempre più accurate e sempre più tecnologiche, e ci si mise alla ricerca di altri pianeti più lontani.



Lo scopritore di Urano fu Sir Frederick William Herschel(1738-1822), musicista e scienziato inglese di origine tedesca, che aveva una grande passione per l’astronomia e costruiva i telescopi per le proprie osservazioni. Al fine di ottenere misure accurate delle parallassi stellari, Herschelaveva progettato il monitoraggio delle stelle doppie ed era in contatto con altri scienziati della Royal Society. Nel 1781, proprio mentre cercava di scoprire nuove stelle doppie, Herschel si accorse di uno strano corpo celeste che si muoveva, seppur lentamente, fra le stelle fisse. Inizialmente pensò a una cometa, ma presto lui stesso lo riconobbe come primo pianeta transaturniano, battezzandolo Georgian Planet, in onore del sovrano Giorgio III che lo aveva nominato “astronomo del Re”.



Prima ancora che l’astronomo tedesco Johann ElertBode (1747-1826) lo chiamasse opportunamente ‘Urano’, il suo simbolo fu un cerchio sormontato da una lettera “H”, proprio in perenne ricordo del nome di Herschel.



 



On Tuesday the 13th of March, betweenten and eleven in the evening, while



 I wasexamining the small stars in the neighbourhood of H Geminorum, I



perceivedonethatappearedvisiblylargerthan the rest: beingstruck with its



uncommonmagnitude, I comparedit to H Geminorum and the small star in



 the quartile between Auriga and Gemini, and findingit so muchlargerthan



either of them, suspectedit to be a comet.



 



Martedì 13 marzo, tra le dieci e le undici di sera, mentre stavo esaminando le



piccole stelle nelle vicinanze di ΗGeminorum, ho notato qualcosa che mi è



 apparso visibilmente più grande del resto: essendo colpito dalla sua



 grandezza non comune, l’ho confrontato con H Geminorum e la piccola stella



 nel quartile tra Auriga e Gemelli, e, trovandolo così tanto più grande di una di



 esse, ho ipotizzato che fosse una cometa.(1)



 



Il 13 marzo 1781 Urano nei Gemelli sosteneva con forza le istanze di cambiamento già in atto: le grandi scoperte scientifiche si preparavano a essere applicate alla tecnologia, all’industria, all’informazione, all’organizzazione moderna del lavoro, alle future catene di montaggio. Saturno e Marte gli si opponevano dal Sagittario sfruttandone le opportunità di consolidare gli imperi coloniali. Nettuno e Plutone presidiavano gli altri segni d’Aria con istanze idealistiche di giustizia e di libertà. Le rivoluzioni uraniane erano ormai in atto.



Sempre in ambito scientifico e tecnologico, soprattutto negli ultimi quattro decenni del ‘700 si posero le basi per lo sviluppo della civiltà dei due secoli successivi: nacque la chimica moderna e si cominciò a studiare quantitativamente la temperatura,il calore, l’elettricità e il magnetismo; il condensatore separato perfezionò la macchina a vapore; grandi progressi si fecero nelle conoscenze geologiche e biologiche, e nella ricerca matematica. La meccanica del XVIII secolo fu la protagonista del sorgere di quella che è universalmente conosciuta come “Rivoluzione industriale”. I vantaggi uraniani si evidenziarono nelle applicazioni, grazie a tecnologie, ingegno, manifatture sempre più complesse. Le contraddizioni in termini di autentico progresso umano e di reale libertà si giocarono, come sempre, nell’opportunismo e nella versatile adattabilità universalmente riconosciuti al segno dell’Acquario, sede di Urano.



Con l’intenzione dichiarata di onorare e incoraggiare le arti applicate e portare sempre più scienziati nelle botteghe degli artigiani, Diderot e D’Alembert pubblicarono dal 1751 al 1780 i trentacinque volumi illustrati della Encyclopédie, oudictionaireraisonné del sciences, desarts et desmétiers.



Grandi menti come Lagrange, Laplace, Buffon, Coulomb, Lavoisier, Black, Watt, Franklin, Cavendish, Priestley, Galvani, Volta, Spallanzani, Linneo, Lamarck, Jennerdiedero un enorme impulso ai cambiamenti epocali che hanno influenzato profondamente la cultura e la storia dell’umanità negli ultimi secoli.



Con nuovi e sempre più precisi cronometri da navigazione si poté stabilire l’ora di Greenwich e calcolare così la longitudine. Questi e i notevoli progressi nella cartografia diedero modo a James Cook e ad altri navigatori di esplorare nuove terre e fondare imperi coloniali.



Nel 1763 fu progettata la prima carrozza a vapore. Nel 1765 fu costruita una macchina filatrice con ottanta fusi azionata da un solo operaio. Il 5 giugno del 1783 i fratelli Montgolfier fecero salire un aerostato fino a quasi due chilometri di altezza. Nel 1779 fu costruito il primo ponte in ghisa, e nel 1787 il primo battello di ferro. Nel 1784 fu fatto un modello di locomotiva a vapore. Nel 1785 furono costruiti i primi battelli a vapore, successivamente perfezionati da Fulton. Nel 1786 i campi di grano sperimentarono la prima efficiente trebbiatrice.(2)



Queste numerose scoperte scientifiche e applicazioni tecnologiche iniziarono a cambiare drasticamente non solo le condizioni di vita delle popolazioni europee e il loro incremento demografico, ma anche il commercio, l’economia, il pensiero. Le tendenze conservatrici e la superstizione continuarono a sopravvivere, ma il mondo moderno nato in questo secolo uraniano inevitabilmente andò avanti. E in questo mondo c’era una crescente domanda di libertà.



Adam Smith, Hume, Malthus, Rousseau, Condillac, Fichte, Kant, Goethe, Beccaria, Voltaire furono fra le tante voci autorevoli che si levarono in quel periodo, cogliendo le nuove esigenze delle persone, finalmente coscienti del loro ruolo come esseri umani, individui e cittadini.



 



Urano da sempre ha scandito i tempi nei quali lucidamente e freddamente l’uomo ha cercato di soddisfare i propri bisogni cogliendo le opportunità di crescita e di miglioramento delle condizioni di vita. Quando le forze saturniane della conservazione lo hanno consentito, la trasformazione uraniana si è svolta fisiologicamente, seppur con rapidità; ma quando invece il vecchio mondo ha fatto resistenza, Urano ha manifestato il suo aspetto rivoluzionario in modo anche distruttivo. Il XVIII secolo, non a caso quello della sua scoperta, ha offerto al pianeta le occasioni di essere concretamente rivoluzionario e innovativo per realizzare cambiamenti epocali.



In quel secolo il sogno acquariano di libertà vide per la prima volta nella storia moderna quella che sembrava essere la concreta possibilità di realizzare il progresso sociale, la fine delle ingiustizie e delle sofferenze, della carestia, della miseria, delle malattie, mentre le scoperte scientifiche e le nuove tecnologie liberavano risorse e ricchezze e offrivano grandi opportunità.



Il cambiamento del pensiero e della società doveva uranianamente e acquarianamente avvenire, a ogni costo. Il tramonto delle vecchie ideologie sociali e religiose non poté che essere traumatico e cruento: per Urano il regno luminoso del progresso, della ragione e della libertà valeva bene il prezzo di qualche testa tagliata dalla lama affilata della ghigliottina, con il minor dolore e il minor coinvolgimento possibili.



L’opposizione dei pianeti acquariani Urano e Nettuno del 1738-1740 fra il Capricorno e il Cancro segnò sia il trionfo dell’assolutismo e del Vecchio Regime sia l’inizio della sua prossima inevitabile fine. Le rigidità del sistema sociale di ogni stato europeo mostrarono crepe, ma poco o niente si fece per cambiare la situazione che sembrava potesse durare in eterno.



Nel 1738 finì la Guerra di Successione polacca e nel 1740 iniziò quella di Successione austriaca: l’opposizione Urano-Nettuno vide l’Europa insanguinata da guerre decise per risolvere conflitti dinastici fra regnanti imparentati che difficilmente rischiavano di persona, mentre migliaia di uomini morivano sui campi di battaglia e molti di più soffrivano la fame e la miseria nelle campagne devastate.



La successiva congiunzione fra Urano e Nettuno avvenne nel 1820-21 fra il Sagittario e il Capricorno, segnando l’inizio dei moti rivoluzionari e indipendentisti ottocenteschi, tesi a completare ciò che le epocali rivoluzioni settecentesche avevano iniziato. 



 



Nel quasi totale immobilismo europeo che seguì alla tensione Urano-Nettuno del 1738-40 fece eccezione l’opera di Pietro Leopoldo d’Asburgo-Lorena, Granduca di Toscana (1747-1792).



Dopo l’ennesima guerra terminata nel 1763 (Guerra dei sette anni) e la terribile carestia del 1764, giunse a Firenze il nuovo sovrano, intelligente e lungimirante, che vi creò un modello di amministrazione illuminata e riformatrice. Il tentativo leopoldino di emancipazione del popolo, indirizzato verso l’autogoverno, non ha uguali nel mondo moderno. La liberalizzazione del commercio del grano, l’abolizione delle barriere doganali e delle medievali corporazioni cittadine, gli interventi volti al controllo dei beni e delle ingerenze della Chiesa furono atti che dimostrarono il sincero interesse del Granduca per il benessere dei suoi sudditi e il miglioramento economico della nazione.



Da tipico despota illuminato mirò a ottenere la “felicità pubblica” con le riforme e il consenso degli intellettuali.



Degna di ammirazione ed esempio di garantismo molto precoce fu la riforma “Leopoldina” del codice penale del 30 novembre 1786, con la quale, caso unico in Europa, si abolivano il reato di lesa maestà, la tortura e la pena di morte, in linea con le idee di Cesare Beccaria e di Voltaire.



Nel 1790 la morte senza eredi viventi del fratello Giuseppe II, Imperatore d’Austria, lo costrinse a rientrare a Vienna per salire su quel trono, lasciando incompiuta la costituzione toscana che avrebbe limitato i poteri assoluti del sovrano e diviso chiaramente i poteri dello Stato, anticipando di quasi un secolo ciò che avrebbero poi realizzato gli Stati europei a costo di sanguinosi conflitti nel XIX secolo.



Pietro Leopoldo era stato il sovrano più lungimirante della sua epoca, e avrebbe potuto gradualmente cambiare la situazione in modo fisiologico, assecondando le spinte uraniane verso il cambiamento, ma era comunque in ritardo nei riguardi della storia: nel 1789 scoppiò la Rivoluzione Francese, erede uraniana delle tensioni accumulate in secoli di oppressione e di privilegi.    



 



Il modello di vita dell’AncientRégimeaveva fatto il suo tempo, essendo ormai evidentemente insopportabili i governi dispotici, le società divise in classi sclerotizzate, la gran parte della ricchezza concentrata nelle mani di poche inerti famiglie, i privilegi del clero e dell’aristocrazia, le malattie e la povertà diffuse nelle classi più deboli.



In una piazza della Parigi post-giacobina del 1795, che contava circa 600.000 abitanti, un lavoratore gridò emblematicamente «Tutti i ricchi sono furfanti, e a Parigi ce n’è un milione da punire!».(3)



 



Solo cinque anni prima della scoperta di Urano, il 4 luglio 1776gli intraprendenti, anticonformisti e uraniani coloni americani dichiararono la loro indipendenza e, con essa si affermarono forse per sempre i diritti inalienabili dell’uomo: la vita, la libertà, la felicità, la sovranità popolare. Il diritto dei popoli alla rivoluzione e all’indipendenza è segnato da Urano, in quell’anno già in Gemelli (segno della Fraternità), trigono a Saturno in Bilancia (segno della Uguaglianza) e al segno di cui il pianeta è signore, l’Acquario (segno della Libertà).



Nel 1781, mentre Herschel osservava il cielo uraniano e scopriva il rivoluzionario pianeta, il generale inglese Charles Cornwallis(nato il 31 dicembre 1738, era egli stesso uraniano con Sole e Urano congiunti opposti a Saturno e Nettuno) si asserragliava a Yorktown, dove nello stesso anno dovette capitolare nella battaglia più decisiva della Guerra d’Indipendenza Americana.



Alla luce del nuovo pianeta i vessilli della libertà iniziarono ovunque a riscuotere successi contro il Vecchio Regime. Gli ideali di libertà cominciarono a circolare nel neonato asse atlantico: Thomas Jefferson aveva letto, in italiano, Dei delitti e delle pene che Beccaria aveva scritto nel 1764, e ne prese spunto per la Costituzione Americana; i tricolori europei si nutrirono poi anche di questa.



 



Gli stessi principi di Libertà, Fraternità e Uguaglianza unirono i rivoltosi di Parigi solo otto anni dopo: bandiere con gli stessi tre colori dei colini americani, rosso, bianco e blu, si mossero al vento uraniano che sembrava sorto all’improvviso per sostenere chi si ribellava al vecchio status quo, chi combatteva l’ovvio con l’originalità, il convenzionale con l’inatteso, la norma con la rivolta, il conformismo con i nuovi ideali.



Nel 1789 scoppiò la Rivoluzione francese, durante un settennio (1787-1794) nel quale Urano portava comburente vivificante al Fuoco del Leone (monarchia), opposto a Plutone in Acquario (ideali di libertà).



Il periodo con Urano in Leone vide la simbolica presa della Bastiglia (1789), emblema dell’assolutismo regio, gli eccessi cruenti e radicali della rivoluzione, e l’inaudita decapitazione del sovrano Luigi XVI (1793).



Il cambiamento epocale e radicale che Urano aveva segnalato con la sua stessa scoperta si concluse con eventi traumatici di grande impatto mondiale.



 



Le Françaisontfait en 1789 le plus grandeffortauquel



 se soitjamaislivréaucunpeuple,



afin de couper pour ainsi dire en deuxleurdestinée,



 et de séparer par un abime ce qu’ilsavaientété



jusque-là de ce qu’ilsvoulaientetredésormais.



 



I francesi  hanno fatto nel 1789 il più grande sforzo che



 abbia mai fatto un popolo, hanno tagliato praticamente a



 metà il loro destino, e separato con un abisso quello che



 erano stati da quello che volevano essere.(4)



 



Tre grandi rivoluzioni uraniane hanno trasformato il mondo nel XVIII secolo: quella americana, quella francese e soprattutto quella industriale. In periodi come questo di grandi trasformazioni la storia ci ha insegnato come gli interessi economici e di potere giochino un ruolo più importante degli ideali, e piuttosto sfruttino opportunisticamente questi ultimi e operino metamorfosi al fine di perpetuarsi.



La danza zodiacale degli eterni cicli planetari ci mostra anche questo. Il ciclo Urano-Nettuno con la sommatoria di istanze idealistiche e rivoluzionarie ha segnalato spesso le dinamiche delle trasformazioni epocali dei sistemi; ma questi cambiamenti sono avvenuti in modo traumatico e distruttivo solo quando alla domanda uraniana di radicale trasformazione si è opposta la forza resistente e talvolta inerte dei vecchi sistemi e dei vecchi paradigmi.



 



Oggi è evidente a molti come i paradigmi sociali e culturali dominanti siano in gran parte obsoleti: le attuali crisi globali economica, finanziaria, politica, energetica, ecologica, demografica sono aspetti di una più generale crisi morale e di sistema.



Né la fraternità geminiana, né la giustizia bilancina, né la libertà acquariana sembrano obiettivi universali ancora raggiunti.



Allo scadere del passato millennio Urano e Nettuno si sono incontrati nel segno del Capricorno, e poi hanno viaggiato a lungo attraverso l’Acquario: che lo assecondiamo o meno,un ennesimo cambiamento epocale e radicale sta già avvenendo sotto i nostri occhi. Il XXI secolo vedrà l’avvento di ulterioridrastiche trasformazioni, e alcuni di noi ne saranno protagonisti e testimoni.



 



 



 





  1. William Herschel, Account of a Comet, 1781, PhilosophicalTransactions R. Soc. Lond. 1781 vol. , pp. 492-501.




  2. Cfr. Storia del mondo moderno, vol. VIII, Cambridge University Press, Garzanti, 1969.




  3. G.E. Rudé, The Motives of PopularInsurrection in Paris during the French Revolution, in Bulletin of the Institute of HistoricalResearch, University of London, vol. XXVI, 1953, p.71.




  4. Alexis de Tocqueville, L’Ancient Régime et la Révolution, 1866, p. I.




 

 
 
 
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