Il nuovo pianeta del nostro sistema solare. Simbolo nuovo per l’umanità?
Uno dei cardini della teoria di Lisa Morpurgo poggia sul fatto che l’Astrologia è un sistema in “base 12”, 12 sono i segni, 12 sono le case e, 12 dovrebbero essere i pianeti.
I suoi allievi, io sono uno di loro, da sempre hanno atteso la scoperta dei due ultimi corpi celesti (da lei identificati come X e Y); abbiamo esultato ogni volta che qualche astronomo pareva averne trovato in cielo.
E’ di tre anni fa la notizia di un pianeta molto simile a Plutone e relativamente vicino a questo; anche la sua orbita è di poco superiore – come tempo impiegato per fare un giro attorno al Sole – a quella del nostro piccolo ma potente Plutone.
A questo pianeta è stato dato il nome SEDNA.
Partirono, da parte degli astrologi le osservazioni di questo pianeta di cui già si possedevano le coordinate celeste (effemeridi) per cui lo si potè sistemare tranquillamente in tutte le carte del cielo, ipotizzandone i significati, cominciando quindi a comprenderne i simboli e le valenze e ciò che l’uomo sarà chiamato a sviluppare dentro di sé.
Infatti, i pianeti incidono e danno prova di sé anche quando l’uomo non ne conosce l’esistenza; tuttavia, come ben sottolinea la psicologia, nel momento in cui l’uomo ha “consapevolezza” di qualcosa, diventa qualcosa di “personale” proprio perché ne diviene cosciente e quindi c’è la possibilità di interiorizzare quel significato di cominciare a lavorare con il suo simbolo all’interno, rendendolo via via un contenuto della propria psiche e non solamente un qualcosa che giunge dall’esterno. I simboli dei pianeti sono quindi percepiti prima come “forze esterne” che giungono a noi sotto forma di “collettivo”, ma via via che l’uomo può contenerli nella sua coscienza, possono diventare “potenzialità interiori” e dunque si “personalizzano” perchè si interiorizzano e possono entrare dentro alle barriere dell’Io.
Personalmente ho sempre faticato a vedere Sedna come il simbolo che Lisa Morpurgo assegnava a X, proprio perché, mi sembrava troppo piccolo e troppo vicino al nostro Plutone.
E’ del Luglio 2005, invece, la scoperta di un nuovo pianeta (sembra incredibile che il nostro sistema solare riservi ancora delle novità: ormai pensavamo già di aver visto tutto ciò che c’era da vedere!); ricordo un’intervista televisiva alla nota astronoma Margherita Hack in cui lei sosteneva che era molto improbabile che ci potesse essere qualcosa di nuovo nel nostro sistema solare. Come sempre, la scienza giorno dopo giorno smentisce sé stessa; infatti ciò che è giusto: oggi è quasi sempre l’errore di domani.
Così nel luglio 2005 i giornali riportarono la scoperta di XENA, un pianeta che sta oltre Plutone, ma sempre all’interno del nostro sistema solare e che – riportò un quotidiano – poteva addirittura declassare Plutone in quanto due volte più grande di quest’ultimo.
Certo, noi astrologi siamo pronti a dare battaglia a chiunque cerchi di declassare il nostro piccolo Ade; sicuramente a livello simbolico non è certo la grandezza che conta: infatti penso che nessun astrologo al mondo si sognerebbe oggi di negare la potenza e la forza di questo simbolo nella psiche dell’umanità.
XENA dovrebbe impiegare circa 560 anni per compiere un intero giro intorno al Sole e, adesso, sarebbe nel punto più lontano (a circa 15 miliardi di km, mentre nel suo punto più vicino arriverebbe ad una distanza di 4,8 miliardi di km. Tra circa 280). E’ tre volte più distante dal Sole di Plutone
E’ un pianeta che può essere visto con un telescopio di 36 cm. Dotato di una macchina fotografica digitale CCD. Per chi volesse saperne qualcosa in più c’è anche un sito dove sono segnalate le coordinate: www.iau.org.
Certo, a noi astrologi interessa molto di più l’aspetto simbolico e la possibilità di poter attribuire a questo pianeta i significati che da sempre abbiamo ipotizzato parlando di “X”, ovvero dell’alter ego di Plutone; quel simbolo di fertilità e di fecondità, di nutrimento e di contenimento che da sempre abbiamo attribuito ad un pianeta ipotetico simbolo della GRANDE MADRE, archetipo femminile, legato alla creatività e alla potenzialità dell’utero di far crescere, di permettere lo sviluppo della vita, in ovvia analogia con la Terra, Madre di tutte le creature; simbolo di nutrimento e di protezione e di possibilità continua di rinnovamento. Forza immensa e primordiale che, con la sua perfetta interazione con il seme maschile PLUTONE, permette la possibilità di rinnovare e di rigenerare in ogni momento la vita sulla terra e ovunque.
Da un punto di vista psicologico XENA potrebbe essere legata all’archetipo del Materno, di quel femminile potente e rassicurante che vive nel dare vita, che la onora e la alimenta in tutte le sue forme e manifestazioni.
Se questo pianeta è il corrispondente di “X” Grande Principio Femminile, significa che l’umanità è pronta a farsi carico dei suoi simboli; forse la Grande Dea, negata e condannata all’oscurità per tanto tempo giunge a noi in un momento in cui se ne presenta l’assoluta necessità.
Stiamo infatti infilandoci in una sorta di buco nero a forza di sopraffazione, sfruttamento delle risorse naturali della Terra e nel continuare ad alimentare una cultura fatta di violenza e di opposizione e, mai come oggi c’è bisogno di amore, di sicurezza e di relazione ed anche di cooperazione che il modello patriarcale sembra neanche percepire; l’ingresso nell’era dell’acquario ci ha fatto pensare alla fine del modello patriarcale, però, per poter giunger ad un nuovo modello sociale, forse serve un nuovo simbolo che lasci sgorgare sul piano psicologico nuove possibilità mai viste prima di ora.
Riflettiamo, ora, sul significato che il pianeta X ha nello schema Morpurghiano: il domicilio primario è nel segno del Toro dove X affianca Venere e Giove e rappresenta il rapporto che una persona ha con le proprie risorse interne nonchè con la capacità di metterle a frutto per sostenersi e per strutturare un senso di sicurezza personale. Per questo X in Toro si manifesta come simbolo di protezione, nutrimento fisico , attaccamento e contenimento tutti simboli che si individuano grazie all’interazione con il “principio materno” durante la fase di simbiosi che avviene nei primi 6 mesi di vita che consente la formazione di quella “base sicura” che permetterà di affrontare ed onorare la vita.
E’ proprio in questo rapporto profondo e fisico con la madre che si impara che si hanno delle sostanze, prima tra tutte il “corpo” e che si ha un valore personale e un senso di appartenenza all’ambiente in cui si nasce;
Il secondo domicilio di X è nel segno della Bilancia, dove affianca per la seconda Venere (che qui però è il pianeta primario; qui X sembra fornire un grande supporto al principio femminile di “eros” e di relazione, alla capacità di unire e di mettere insieme e in comune ciò che si è e si ha, al fine di dar vita a qualcosa di nuovo; dalla sicurezza interna e dalla capacità di contenimento e di rassicurazione personali nasce la possibilità di imparare a relazionare con gli altri e con la diversità e a cercare punti di condivisione relazionando al tempo stesso con quella parte di sé che si può scoprire nella relazione; qui X è in veste di nutrimento psichico che fornisce sicurezza rispetto alla propria identità;
La sua esaltazione è nel segno del Sagittario – dove affianca Nettuno e per la seconda volta Giove – la Grande Madre sembra trasformarsi qui in SOFIA – nutrimento culturale e spirituale - quello che nutre da dentro e serve allo sviluppo di una filosofia personale e che prende spunto dai valori e principi forniti dalla cultura in cui si vive per approdare ad un senso di appartenenza molto più ampio ed universale. In Sagittario il principio di X potrebbe favorire l’unione tra la Materia e lo Spirito.
Se XENA è la grande Madre, sicuramente chiederà di essere riconosciuta e, se questo avverrà , ci aiuterà a traghettare verso una reale trasformazione epocale. Ai nostri giorni sembrerebbe essere proprio la vita la cosa più a rischio e, forse, come dice Whitmont, proprio per questo c’è nuovamente bisogno di un “controllo divino”.