Abbiamo visto come Calligaris scoprì le linee iperestesiche e le placche. All’approfondimento e alla sperimentazione di queste straordinarie scoperte dedicò il resto della sua vita. Con una costanza e un metodo rigorosissimi realizzò, annotò e pubblicò minuziosamente migliaia e migliaia di esperimenti che, grazie anche all’aiuto dei suoi collaboratori, lo resero più che sicuro della verità scientifica di ciò che aveva scoperto. Questa sicurezza, ferma e orgogliosa, traspare dai suoi scritti e gli darà fino all’ultimo giorno la forza di opporsi ai suoi detrattori, ai quali - sempre e soltanto – chiese non di credere, ma di provare in prima persona almeno uno degli esperimenti che descriveva con generosità di dati e particolari nei suoi libri e nei suoi articoli. Infatti grazie ai suoi scritti ancor oggi gli “uomini di buona volontà” – come li chiamava lui – possono sperimentare, verificare e praticare le sue importantissime scoperte.
Vale la pena di ricordare per inciso che per ripetere gli esperimenti del Calligaris, non occorrono apparecchiature sofisticate, anzi, a volte può bastare anche un unghia.
Occorrono invece pazienza e sensibilità.
Possiamo qui dare solo alcuni esempi di ciò che Callegaris scoprì.
Sistematizzò il riflesso cutaneo – viscerale – psichico rintracciando sulle mani una mappa precisa di linee su cui poter lavorare e fare sia diagnosi che terapia.
Era la definitiva consacrazione della teoria psicosomatica, ma nessuno se ne accorse.
Cioè Calligaris dimostrò che realmente un organo è collegato riflessologicamente a un sentimento, anzi addirittura dimostrò che le diverse parti di un organo riguardano diverse sfumature di uno stesso sentimento.
Ma vediamo nel dettaglio le meraviglie di queste linee o catene come Calligaris le chiamò facendo riferimento alla loro capacità di concatenare psiche e soma
Le catene lineari del corpo e dello spirito
Calligaris aveva scoperto una trama regolare che avviluppava tutto il corpo e ad essa aveva riferito tutti i disturbi oggettivi (centrali e periferici, organici e funzionali) legati alla sensibilità.
I grandi quadrati intermedi o fondamentali e i grandi quadrati mediani fondamentali, comprendono in sé tutti i sistemi, riassumono tutte le organizzazioni, in una parola compendiano l’intero corpo.
Infatti le linee cutanee longitudinali percorrono tutto il corpo, le braccia e le dita della mano.
Ed è sulla mano, compartecipe di tutto il reticolo, che Calligaris indirizza – per comodità - la stragrande maggioranza del suo lavoro sperimentale.
Le 5 dita della mano sono percorse in senso longitudinale ed esattamente da 5 linee mediane o assiali. Fra queste 5 linee, ad esse parallele decorrono le 4 linee interdigitali.
Queste nove linee percorrono sia il palmo che il dorso della mano , ad esse va aggiunta la linea laterale del corpo che circonda la mano.
Corrispondenze psicosomatiche delle catene lineari primarie longitudinali
• La linea longitudinale LATERALE, 1, a livello emozionale è in relazione con la dissociazione mentale e sul fisico con il sistema nervoso cerebro spinale, le radici e i nervi.
• La linea longitudinale che passa per il POLLICE, 2, corrisponde all’amore e nel corpo all’intestino.
• La linea longitudinale interdigitale, 3, è in relazione all’oblio, alla metabolizzazione dei ricordi e a livello fisico allo stomaco.
• La linea longitudinale dell’INDICE, 4, è in relazione con la memoria, il ricordo e fisicamente agli organi sessuali e alla vescica urinaria.
• La linea longitudinale interdigitale, 5, è in relazione l’odio,aggressività e sul fisico al fegato.
• La line mediana del corpo, 6, che sulla mano corrisponde all’assiale del dito MEDIO, corrisponde all’associazione mentale, alla sintesi; mentre sul piano fisico è collegata ai reni ed al sistema neurovegetativo.
• La linea longitudinale interdigitale, 7, è in relazione con il dolore, la tristezza e fisicamente alla milza.
• La linea longitudinale, 8, sull’ANULARE, è in relazione con il piacere, gioia e sul piano fisico al pancreas.
• La linea longitudinale interdigitale, 9, è in relazione con la calma e il sonno e sul piano fisico con i polmoni e l’apparato respiratorio.
• La linea longitudinale, 10, sul MIGNOLO è in relazione con le emozioni e sul fisico col cuore e l’apparato circolatorio.
Accanto e parallelamente ad ogni linea primaria vi sono otto linee secondarie, quattro per parte, che individuano una più sottile specializzazione del sentimento principale ed un’area fisica più circoscritta.
Linea secondaria 1 = sentimento sessuale
Linea secondaria 2 = sentimento famigliare
Linea secondaria 3 = sentimento patrio (nazionale,territoriale)
Linea secondaria 4 = sentimento umanitario e religioso
Linea secondaria 5 = sentimento della società
Linea secondaria 6 = sentimento della natura
Linea secondaria 7 = sentimento dell’arte
Linea secondaria 8 = sentimento del lavoro
Questo insieme di primarie e secondarie costituisce una banda cutanea.
La stimolazione incrociata delle linee genera quindi sentimenti diversi e sempre più raffinati e specializzati. Ad esempio: la stimolazione della linea del piacere + quella dell’odio genera la crudeltà; la stimolazione della secondaria 8 sul pollice accende l’amore per il lavoro.
Ricordiamo che le linee iperestesiche, primarie e secondarie, possono essere stimolate con diverse modalità: meccanica, termica, elettrica o per leggera compressione.
Riportiamo ora solo un esempio degli aspetti che verranno analizzati stimolando la banda assiale del dito pollice = amore e = segmenti dell’intestino:
1. Primo segno del corpo (ripercussione di repère) sensazione istantanea di leggerissimo tocco nel labbro inferiore.
2. Preludio nello spirito: linea del pollice è la rivelatrice dell’amore psichico/animico,sentimentale e fisico. Sensazioni: dalla distensione alla benevolenza, poi l’emergere di rappresentazione mentale più soggettiva come uno stato d’animo, un ricordo, un pensiero che consentirà di comprendere l’orientamento del soggetto in rapporto al aentimento amore. Desiderio di affettuosità, baci, fino ad arrivare al desiderio sessuale.
3. Quadro fisionomico: Il volto si distende, tendenza a sporgere le labbra, le braccia come per baciare o essere baciati.
4. Sensazioni postume: Allegria amorosa e benevolenza.
5. Linea antagonista: la carica viene neutralizzata stimolando la seconda interdigitale o dell’odio:
6. Sogno rivelatore: rivela l’affettività del soggetto e le esperienze vissute; sogni d’amore.
7. rapporti con la neuropsichiatria: malattie mentali relative ai disturbi affettivi come attaccamenti morbosi e deliri erotici.
8. Rivelazione inconscia della personalità: Gli effetti della carica sono stentati con soggetto frigido; rapidi e luminosi con soggetto erotico. Si possono individuare problema nella sua sfera affettiva.
Eseguendo, invece, una stimolazione incrociata delle linee si generano sentimenti diversi e sempre più raffinati e specializzati. Ad esempio: la stimolazione della linea del piacere + quella dell’odio genera la crudeltà.
Queste – in brevissima sintesi - sono le catene lineari del corpo e dello spirito.
Esse testimoniano l’esistenza di una serie di riflessi, che Calligaris chiama cutaneo-psichici, che consistono nella comparsa, contemporaneamente al riflesso cutaneo-viscerale, di determinati sentimenti, e cosa ancor più stupefacente, davanti agli occhi chiusi del paziente appaiono immagini relative ai sentimenti o agli organi trattati con una evidenza tale – questo succede con ancora più forza con la stimolazione delle placche - che queste immagini non si possono ascrivere solo ai meccanismi del ricordo. Lo stesso meccanismo produce la comparsa di sogni pertinenti alle linee trattate.
Ognuna di queste linee, abbiamo detto, è in relazione con uno stato mentale ed è in rapporto anche con un determinato organo interno, cioè con un anello è collegata con la psiche e con l’altro è concatenata col soma.
Da qui deriva una legge biologica molto importante e densa di conseguenze sia teoriche che terapeutiche:
la concatenazione e l’interrelazione fra questi anelli (psiche, organo interno e pelle) è così intima ed indissolubile che lo stimolo partito da uno qualsiasi dei tre si riflette su gli altri due, generando quindi una catena.
Quindi, la stimolazione della linea cutanea si riflette sull’organo con cui è collegata (riflesso cutaneo-viscerale) e sulla sfera psichica corrispondente, suscitando uno stato amoroso, doloroso, piacevole ecc.
A sua volta una determinata rappresentazione mentale si riflette sull’organo con cui sta in relazione (riflesso psico-viscerale) ed anche sulla corrispondente linea cutanea primaria, assiale o interdigitale che diviene ipersensibile e si evidenzia ai diversi stimoli tattili, termici, elettrici ecc. (riflesso psico-cutaneo).
Esiste un’ulteriore combinazione quando un organo interno, se sofferente oppure compresso e stimolato invia due riflessi: uno alla psiche che entra in un sentimento particolare a seconda del viscere impegnato (riflesso viscerale-psichico) ed un altro alla superficie cutanea del corpo dove determina un’iperestesia in quella linea primaria.
Ad esempio la compressione del fegato produce una parestesia lungo le bande delle II° linee interdigitali, che sono quelle epatiche e dell’ira (riflesso viscerale-cutaneo) e suscita nel cervello un pensiero adirato (riflesso viscerale-psichico).
La tipologia delle ripercussioni sui diversi livelli non segue ovviamente un percorso casuale quindi, ma è governata da rigide leggi biologiche. La preesistenza di questi modelli consente di conoscere a priori l’effetto finale della stimolazione.
In altre parole possiamo sapere in anticipo che la stimolazione della linea mediana del dito indice genererà una ripercussione sull’apparato riproduttivo (riflesso viscerale), sulle strutture subcorticali superiori dell’encefalo (riflesso cerebrospinale) e tenderà ad eccitare i processi di memoria (riflesso psichico).
La scoperta sperimentale che la carica della linea del dito mignolo suscita l’emozione mentre quella della vicina interdigitale ha un effetto opposto, inducendo la calma ed il sonno, portò Calligaris a comprendere il significato dei due fenomeni antagonisti ed a pensare agli opposti ritmi della veglia e del sonno, alla legge di Sherrington sul gioco alterno dei muscoli flessori ed estensori, alla legge degli antagonismi simpatico-vagali, alla sistole e alla diastole, alle opposizioni fra ghiandole endocrine ecc.
Ed allora non ebbe più alcun dubbio nel constatare la validità di una altra grande legge naturale di fisiologia, e non solo, quella del dualismo o antagonismo.
Sperimentando notò ancora che gli effetti della carica di una determinata linea venivano neutralizzati dall’eccitazione della linea di segno contrario, l’antagonista.
I fenomeni anziché perdurare svaniscono in breve se si procede alla carica della linea di opposto valore.
Schema degli antagonismi:
Linea del pollice(2) AMORE antagonista di Seconda interdigitale(5) ODIO
Linea dell’indice(4) MEMORIA antagonista di Prima interdigitale(3) OBLIO
Linea dell’anulare(8) PIACERE antagonista di Terza interdigitale(7) DOLORE
Linea del mignolo(10) EMOZIONE antagonista di Quarta interdigitale(11) SONNO
Linea del medio (6) ASSOCIAZIONE antagonista di Laterale del corpo (1) DISSOCIAZIONE
Non vi è antagonismo solo tra due linee primarie, ma anche tra le linee secondarie.
La carica debole di una linea primaria paralizza la linea antagonista, ed invece la carica intensa della stessa linea eccita la linea antagonista.
Questi concetti sono particolarmente importanti nella pratica terapeutica quando - individuato il problema in un organo e quindi evidenziata la sua linea iperestesica - si passerà al trattamento della linea antagonista con carica leggera, e così in alcune sedute si noterà un evidente miglioramento sia a livello psichico che fisico.
Le placche
Le placche sono porzioni di cute circolari, di diametro che oscilla tra i 5 e i 15 millimetri, la cui compressione o carica, riproduce gli stessi fenomeni, vale a dire determina le stesse ripercussioni somatiche e psichiche (le cosiddette ripercussioni di repère) prodotte dalle concatenate e corrispondenti linee o bande cutanee sottostanti.
Il discorso sulle placche è lungo, complesso e molto articolato. In sintesi, basti sapere che le placche sono dei sintonizzatori tra noi e l’oceano di onde nel quale siamo immersi. Tutto emana onde, vibrazioni, e noi attraverso la cute possiamo metterci in contatto con tutto.
La nuova, importantissima scoperta del fenomeno visivo associato alla stimolazione delle linee e delle placche ci permette così di investigare al di là dei confini del mondo sensibile ossia nella “meta - fisica” così come intesa da Aristotele, cioè “al di là della fisica”, nell’infinitamente piccolo e infinitamente grande, sempre però partendo dal corpo, rimanendo radicati nella materia.
Calligaris esplora così, forte di questo potente strumento, molte discipline di cui apre una nuova e più profonda, possiamo dire “occulta” comprensione: pensiamo ai libri dedicati al cancro e alle malattie mentali, ma anche all’affascinante e misterioso campo della ricerca psichica, con la sua moltitudine di affascinanti ed incredibili fenomeni paranormali – allora molto in voga tra gli scienziati positivisti - a cui dedica parecchi studi ed esperimenti prima, e libri poi. Tutto il suo lavoro è la dimostrazione che lo spiritismo, tanto in voga alla sua epoca, non esiste è che tutto può essere chiarito scientificamente, anche se attraverso una scienza innovativa.
In questi anni edita, il più delle volte a sue spese, ben 16 volumi, e tra le sue carte - molte andate disperse o requisite alla fine della guerra – rimangono le bozze di almeno due nuovi libri.
Elenchiamo, visto che non possiamo qui trattare tutto, almeno i titoli dei principali volumi scritti da Calligaris così da poter rendersi conto dei suoi interessi:
• Un medico e la guerra, Editrice Taddei, Ferrara, 1922
• Le catene lineari del corpo e dello spirito, Tipografia Doretti, Udine, 1928
• Le catene lineari secondarie del corpo e dello spirito, Editrice Pozzi, Roma, 1930
• La fabbrica dei sentimenti sul corpo dell’uomo, tre volumi, Editrice Pozzi, Roma, 1932
• Le meraviglie dell’autoscopia, Editrice Pozzi, Roma, 1933
• Le meraviglie dell’eteroscopia, Editrice Pozzi, Roma, 1934
• Telepatia e radio-onde cerebrali, Hoepli, Milano, 1934
• Telepatia e telediagnosi, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1935
• Le immagine del vivi e dei morti richiamati dalle loro opere, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1935
• L’universo rappresentato sul corpo dell’uomo, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1937
• Il cancro, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1937
• Malattie infettive, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1938
• Le meraviglie del corpo umano, Istituto Edizioni Accademiche, Udine, 1938
• Le meraviglie della Metapsichica, Fratelli Bocca, Milano, 1940
• Nuove ricerche sul cancro, Fratelli Bocca, Milano, 1940
• Malattie mentali, Fratelli Bocca, Milano, 1940
• Deliquenza malattia mentale, Editrice Vannini, Brescia, 1942
• La luna, Editrice Vannini, Brescia, 1942
• Le meraviglie della Metafisiologia, Editrice Vannini, Brescia, 1944
Riportiamo ora un esempio di placca riprodotto da un suo libro solo per far capire il metodo di Calligaris.
La placca della lettura del pensiero
Questa placca, del diametro di circa 1 cm, si trova nel lato esterno del piede destro, a cavallo della linea laterale del corpo, con uno spostamento in avanti di 1 mm, in un piano che passa 2 cm sotto la linea bimalleolare.
Ricerca
La placca si sensibilizza nell’esaminato che si trova di fronte ad un individuo che pensa, in linea retta, ad una distanza massima di 10 metri. La trasmissione può avvenire anche a grandi distanze, attivando le placche di collegamento degli indici.
Ripercussioni di repère
1°) Formicolio nella faccia esterna della coscia sinistra.
2°) Dolori nella metà sinistra del cuore.
3°) Tremore dietro la spalla sinistra.
Effetti della carica
Durante la carica l’esaminato vede spuntare nel suo spirito i pensieri dell’individuo che gli sta di fronte.
Osservazioni
1) L’esperimento è più facile se il trasmittente richiama un solo sentimento o un solo pensiero.
2) La carica paralizzante della placca blocca il pensiero del trasmittente.
3) Vi sono altre placche per la trasmissione a più grandi distanze o a distanze prefisse.
4) Se il trasmittente richiama un sentimento generale o secondario, nel percipiente che carica la placca si accendono più facilmente del consueto, nelle bande longitudinali concatenate, le linee consonanti o percipienti.
Gli ultimi anni
Nel campo che lui stesso definì "Le catene lineari del corpo e dello spirito" i risultati erano così strabilianti che non vennero accettati da nessuno e fecero persino dubitare delle sue facoltà mentali, benché come neurologo si fosse conquistato una fama riconosciuta da tutti.
In un primo tempo il mondo scientifico stette ad osservare poi, man mano che la sperimentazione andava complicandosi - autoscopie (possibilità di vedere dentro il proprio corpo), eteroscopie (capacità di vedere dentro il corpo di altri), visione del futuro, del passato, telepatia, descrizione degli abitanti della luna e di marte, ecc. - reagì con una tremenda stroncatura, pubblicata sulla autorevole "Rivista Italiana di Psicologia", fu posto l'"aut-aut"; le sue ricerche furono definite "delirio scientifico". Calligaris fu accusato di screditare all'estero l'ambiente accademico italiano e l'invito ad interrompere quelle esperienze fu ultimativo.
Il suo rifiuto provocò la totale emarginazione di Calligaris dall'ambiente accademico e gli fece perdere la libera docenza.
Da allora, le sue pubblicazioni riguardarono il circuito editoriale della cultura alternativa di genere esoterico e non più quello scientifico.
Neppure i cultori dello spiritismo e della metapsichica, che inseguivano in ogni dove medium ed apparizioni, casi di telepatia, psicocinesi, ecc., per spiegarne i fenomeni “in maniera scientifica” vollero dargli ascolto: quello che Calligaris ha scoperto – cioè la base fisiologica di ogni fenomeno paranormale, che così diventa sperimentabile e riproducibile – non è di loro interesse, in quanto nega l’esistenza degli spiriti.
Il totale disinteresse per il suo lavoro, della cui importanza aveva piena consapevolezza lo ferì profondamente e per il meccanismo che aveva descritto già nella sua tesi “Il pensiero che guarisce” e che aveva studiato tutta la vita attraverso la scoperta del riflesso cutaneo – viscerale – psichico, si ammalò gravemente di diabete.
Infatti come lui stesso aveva scoperto, il pancreas è legato al sentimento del piacere e della gioia in generale e una porzione del pancreas è deputata proprio al piacere del lavoro.
Pare che il suo ultimo libro, un’autobiografia inedita, si intitolasse “La mia Battaglia” e ben testimonierebbe di ciò che è stata la sua vita e il suo carattere, infatti da quel poco che si sa di lui, ma soprattutto dalla lettura delle sue opere si può tratteggiare una personalità schiva, molto concentrata su un mondo interiore vasto e profondo e su un’idea come solo i grandi ricercatori sanno fare, determinato e metodico fino allo spasimo nella ricerca della verità e della sua dimostrazione, incapace di qualsiasi compromesso, ma nello stesso tempo capace di grande umanità e umiltà.
La sua scomparsa, la mattina di venerdì 31 marzo del 1944 nella sua casa di Magredis non fu mai seguita dalla meritata riabilitazione.
Il Calligaris lasciò la sua Biblioteca alla città di Udine: il Commissario prefettizio accolse il lascito di “Opere e riviste di medicina e neurologia” a nome della Biblioteca civica in data 28 luglio 1944, ma tuttora le opere non sono consultabili.
D’altra parte ancor oggi a Udine pochi conoscono l’opera e l’esistenza del loro più importante concittadino.
Pochissimi, proprio pochi, studiosi conoscono qualcosa degli studi del Calligaris e l’opinione di questi di solito è quella di Aldous Huxley :
“Dr. Calligaris (ideas) are more than I can digest!”
(Le idee del dott. Calligaris rappresentano più di quanto io possa digerire!) .