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    GLI ARTICOLI DI ERIDANOSCHOOL
- Astrologia e dintorni

PSICODINAMICITÀ DEGLI ELEMENTI NELLA MAGIA DELLA TRASFORMAZIONE
     a cura di Anna Laura Pavone
 
Psicodinamicità degli elementi nella magia della trasformazione

FUOCO, ARIA,  ACQUA, TERRA: le quattro forze primordiali della materia e dell’Universo,  principi e radici della vita che, nella loro dinamicità, costituiscono corpo vitale organico differente in tutti gli esseri del cosmo rappresentando  la struttura portante e basilare di tutto lo Zodiaco!



Tali meravigliose qualità energetiche sono indissolubilmente integrate con la realtà spirituale del cosmo che si identifica nel quinto elemento, “l’ETERE”, detta anche, in sancrito, Akasha, materia dei mondi soprasensibili per costruire la vita!



Siamo anima in un corpo! Questa definizione che appare così scontata, la dimentichiamo nella sostanza dei nostri  vissuti. L’uomo è formato di sostanza spirituale prima ancora di essere organizzato come corpo materiale,  ma sappiamo che il nostro cervello ed i nostri sensi, almeno fino ad oggi, posseggono una capacità del “sentire” molto limitata e solo dentro un certo campo di frequenze; per esempio: i raggi ultravioletti sono percepiti perfettamente da molti insetti, (specie dalle api) ma essi non sono visibili all’uomo; anche gli ultrasuoni sono percepibili dai pipistrelli, cani,  gatti e da quasi tutti gli  animali ma non all’udito umano!



Dalle antichissime conoscenze fino alle ultime scoperte scientifiche dell’astrofisica, posso azzardare a dire che tutto ci riporta a concepire l’esistenza di mondi sopra sensibili, di mondi eterici e dell’esistenza dell’anima. Ogni manifestazione vitale fisica e psichica sembra, dunque, legata all’elemento Etere.



Si parte dalla stessa teoria della Relatività di Albert Einstein (E= mc2) che amo definire “il punto di svolta per arrivare a Dio!” fino alla scoperta  odierna dei “quanti” e del vuoto interatomico che ci insegnano che la materia non è “massa” solida ed indistruttibile, come è stata concepita fino a meno di un secolo fa, ma la materia è una forma di energia condensata e temporanea, di quella stessa energia che pervade l’intero Universo!  La forza vitale dei quattro Elementi  non può essere che l’Etere, essenza dei mondi spirituali presente in ogni elemento  e nei corpi  del regno vegetale, minerale ed animale.



Ogni cosa sulla Terra è emanazione d’energia in trasformazione ed è governata da ciò che sta in cielo!



La presenza dell’Etere è la base della conoscenza per le antichissime culture orientali ed occidentali; questo elemento spirituale è incarnato nell’archetipo dell’Universo, è esso stesso l’archetipo universale! Aristotele e Platone parlarono ampliamente dell’Etere come il quinto elemento.   



L’uomo “iniziato” da sempre ha riconosciuto che il piano eterico non è un mondo soprannaturale a sé stante ma esso si integra in modo sostanziale ed imprescindibile alla materia dei quattro elementi in natura, giocando ruoli magicamente miracolosi!..  



Solo grazie alle energie sottili dell’Etere che i quattro Elementi hanno preso vita, si sono organizzati ed ordinati nel cosmo e nei corpi e, nei corpi stessi, sono contenuti sempre più elementi, distinguendone due in prevalenza che a causa dei processi psichici e fisici interni e della realtà esterna si integrano e si trasformano. 



La Matrice eterica è colei che compenetra e struttura gli elementi chimici dell’Universo ma anche il “corpo fisico” dell’essere umano, riconsegnandogli Spirito ed Anima e nel momento in cui, nel corpo fisico, la Matrix eterica spegne la sua energia, gli elementi chimici ritornano al “disordine primario” che è lo stato della morte fisica.



L’uomo possiede in sé stesso tutte le forze degli elementi e tutto il suo corpo materiale è riconducibile alle forze primarie dell’Universo. Nel nostro tema natale, insiti nelle qualità dei segni zodiacali e dei pianeti, c’è scritto quanto di ogni elemento abbiamo in dotazione e questo primo riscontro di qualità elementali ci dona un temperamento; anche nelle cinque dita della mano, prima stella dell’essere umano, si riconoscono le energie elementali: il pollice con il Fuoco, l’indice con l’Aria, il medio con l’Etere o materia sottile, l’anulare con la Terra, e il mignolo con l’acqua; energie appartenenti ad ogni essere umano in un grande gioco tra grandezza del cosmo e forza dell’uomo, in una polarità tra microcosmo contenuto nell’infinito macrocosmo…



Le diverse culture del mondo, filosofiche, esoteriche e religiose sono legate a dei principi che, seppure dissimili tra loro in apparenza, sono riconducibili alle stesse verità. Il numero cinque è il numero della conoscenza, quella padronanza consapevole dello spirito e della materia; le cinque dita della mano, la completezza dei quattro elementi nella “Quintessenza”, come affermavano gli Alchimisti essenza della perfezione ottenuta dopo cinque distillazioni! Le cinque verità dell’Ayurveda (Brahma l’Assoluto, l’Atman che è l’Anima dell’essere, la quale, dopo la morte, rinasce, e, vita, dopo vita, si trasforma acquisendo esperienze. La seconda verità è Samsarah simboleggiata dallo Zodiaco e rappresenta la ciclicità del tempo riguardo all’Anima e ai suoi processi di “nascita, vita, morte e rinascita”, Tapas sono, invece, le pratiche spirituali, meditazione e preghiera dell’uomo e la Moksha è la liberazione per il raggiungimento dell’Assoluto Brahama).



 



 



 



Tutta la materia del pianeta e dello spazio è formata da particelle di energia legate tra di loro in modalità diversa tanto da formare sette stati della materia; i primi tre:  solido, liquido e gassoso sono visibili a tutti  e, ad iniziare dal solido, sono quegli stati più densi, più pesanti, legati quindi alla materia vera e propria. Gli altri quattro stati vibratori, sono definiti “sostanze” sempre più sottili e legate sempre di più all’Etere, sottomesse a leggi differenti: distinguiamo l’Etere Chimico, l’Etere Vitale, l’Etere Luce e l’Etere Liflettente.



Platone affermò che in una “terra soprasensibile”, detta anche “Terra di mezzo”, formata da stati di sostanza differenti e molto più sottili, vivevano gli Spiriti di natura, esseri puri e superiori all’umano.



La loro terra soprasensibile sarebbe stata  di forma “dodecaedra”, cioè un solido formato da dodici facce le quali possedevano qualità e significati simili ai segni zodiacali. 



Gli elementi cosmici come Il Sole, la Luna, tutti i pianeti ed ogni stella del nostro Universo, sono organi viventi, emanano grandi energie sulla Terra e in base ad una compenetrazione continua con i quattro Elementi, formano nello stesso Universo un processo alchemico naturale; tutti i processi naturali di trasformazione, dinamizzazione, sono processi alchemici. l’Alchimia che deriva dal greco “khimia”= fusione, è la scienza esoterica che più di ogni altra ha affascinato migliaia di antichi scienziati, astronomi, chimici, filosofi, in ogni parte del pianeta, ma che, a tutt’oggi, affascina anche l’uomo moderno che ricerca sé stesso. La sua nascita si perde nella notte profonda della storia e si fonda nel credere che “Ciò che sta in basso è come ciò che sta in alto”. Le sue conoscenze sono, dunque, esclusivamente naturalistiche, basate su leggi fisiche e chimiche, astronomiche ed astrologiche in quanto l’astrologia, fino a Newton è stata sempre indissolubilmente legata all’astronomia.



Dall’Alchimia trae le basi l’Ermetismo cristiano con il proprio “Corpus hermeticum”. La base dell’Alchimia è rappresentata dal concetto che il processo di trasformazione fisica era indivisibile dalla componente metafisica; i procedimenti alchemici della trasformazione dei metalli, influenzati dai quattro elementi, da secoli, hanno sempre avuto l’obiettivo della purificazione.



Il concetto della trasformazione del piombo in oro, possiede un enorme significato simbolico; esso rappresenta la purificazione delle parti negative dell’animo umano, della distruzione dei lati oscuri dell’uomo fino ad una sua sublimazione e divinizzazione con la scoperta che noi siamo Dio stesso nell’estrema purificazione.  



Sempre in base allo stesso concetto, ritornando per un attimo agli antichissimi studi Alchemici, dalla civiltà indiana con il proprio “veicolo mercuriale”, alla civiltà egizia con il Dio Thot, definito come Ermete Trismegisto, dalla civiltà greca, fino al Rinascimento, ognuno dei sette pianeti, allora conosciuti, venivano associati ai quattro elementi e ai metalli ed entrambi interagivano in stretta relazione vivente l’uno con l’altro!  



Il Sole, padre del cosmo, è il Fuoco e l’Oro, la Luna, Madre dell’Universo, è legata all’Acqua e all’Argento, Mercurio, è legato all’Aria ed al metallo mercurio, Venere è associata sia all’aria che all’acqua, esprime infatti il sentimento consapevole, ed è in analogia con il rame,  il ferro e il Fuoco collegati a Marte, lo stagno e nuovamente il fuoco a Giove, mentre il piombo e la Terra a Saturno.



Lo Zodiaco, fascia immaginaria simbolicamente ampia 360°, parallela all’Equatore rappresenta il ciclo della vita, la circolarità del tempo paragonabile ad “Uroboro”, il serpente simbolo dei processi alchemici, che si morde la coda nell’eterno ritorno della ciclicità del tempo, nell’essere “Uno e Tutto”, (“En to Pan”).  L’apparente Viaggio Solare simboleggia il “Viaggio collettivo”, il progetto “collettivo” del Sole, attraverso la successione dei dodici segni zodiacali,  identificando questo viaggio come un percorso evolutivo al quale è chiamata l’Umanità intera!  



Il Sole, che mi piace definire “lo spirito del mondo umano”, compie il suo viaggio apparente, sul cerchio della sfera celeste, l’Eclittica ed esso viaggia nella sacra volta celeste attraverso nuclei d’energie primordiali, attraverso magiche porte energetiche, simboleggiati dai dodici segni, che non sono le costellazioni ma che prendono soltanto il nome da esse, in 12 fasi di successione ciclica stagionale.



Ognuna di queste porte energetiche primordiali possiede un’ampiezza simbolica di 30° con fasi d’energia complementare diurna e notturna, rappresentando la diversa lunghezza delle notti e dei giorni.



I quattro elementi sono parte essenziale della ciclicità stagionale e sono le energie vibranti che formano i segni zodiacali, essi creano la vita e le qualità dei segni! Ogni elemento, infatti, si manifesta con tre modalità vibratorie: Cardinale con l’inizio della stagione, Fissa con la massima espansione e Mobile con la conclusione della stagione e il passaggio, la mediazione delle forze; la combinazione dei quattro elementi con le tre modalità vibratorie differenti formano i dodici modelli energetici. L’asse Ascendente-Discendente, che riguarda l’emisfero orientale ed occidentale e il meridiano verticale Medio Cielo-Fondo Cielo che riguarda l’emisfero diurno e notturno, dividono la fascia zodiacale in quattro sezioni o “quadranti” che, nella ciclicità stagionale e temporale, stanno a simboleggiare i quattro aspetti evolutivi dell’esistenza umana. Nella totalità dei dodici segni si formano per equivalenza o cosignificanza i dodici settori, case o campi dell’esperienza umana, ambiti delle esperienze di vita da attraversare…



C’è da rimanere estasiati e smarriti sulla struttura del nostro Universo: la “qualità” della realtà esterna, la qualità del mondo percepito non è oggettivamente qualcosa a sé stante ma non  è  altro che una proiezione di noi stessi…



La realtà esterna è come noi la percepiamo rispetto a ciò che siamo dentro. Noi percepiamo a livello sensoriale e del nostro sistema nervoso, con tutte le nostre qualità, paure, talenti, credenze antiche, false o veritiere, ma sedimentate dentro la psiche; quindi il mondo esterno è bello o brutto nella misura di come noi siamo, e nella misura con cui percepiamo noi stessi. 



Il mondo non è altro che un’appendice di noi stessi!



Mi piace ora paragonare questa visione umana del macrocosmo con “l’apparente” viaggio solare: esso, in realtà, è creato dalla Terra col suo moto di rotazione e di rivoluzione  e questi due moti sembrano fungere come “legge dello specchio” del nostro sistema solare; per cui la Terra potrebbe essere paragonata alla realtà esterna, oggettiva e soggettiva, che si palesa sempre in modo diverso, mentre il Sole col suo viaggio apparente tra i dodici segni dello Zodiaco è lo Spirito dell’uomo, paragonato al suo “sentire” e pensare, il quale nel modo in cui avverte sensazioni e sentimenti, per ciò che pensa, passando per ogni segno, crea la sua realtà che è sulla Terra!  



Insomma la Terra è “artefice” del grande viaggio apparente del Sole ed organizza nel cosmo una “legge dello specchio”!  



il Sole, al momento della nostra nascita, si trasforma nel nostro “Viaggio personale” e simboleggia “Il Viaggio dell’eroe”. Tutti noi siamo “eroi” se saremo sensibili ed attenti alla “chiamata”, se riusciremo cioè ad individuare il nostro progetto evolutivo e di crescita personale nella nostra attuale esistenza ed essere consapevoli di questo percorso scritto chiaro nel nostro Tema Natale. Dunque, il Sole nel segno  rappresenta quella parte più profonda dell’ Io, il nostro Sé, che dovrà venire alla luce con un percorso che ci riconsegnerà alla realizzazione della nostra autonomia.



Se il Sole rappresenta il nostro Sé profondo ed il nostro Io davvero autonomo, l’Ascendente è quel punto Cardinale che indica il segno più ad Est, all’Orizzonte Orientale nel momento in cui nasciamo, e simboleggia la personalità, il carattere del soggetto, quella parte che noi mostriamo al mondo esterno, quel costrutto formato dalle nostre parti vere e da quelle “mediate”; l’ascendente è evolutivamente lontano dal Sole, dal nostro vero Sé, ma è comunque molto importante per la nostra primaria espressione interiore.  Psico dinamicità per la combinazione di ogni elemento con l’altro per ottenere l’obiettivo di vita:  “la Trasformazione”!



Anche per la  filosofia e cultura Ayurvedica i cinque elementi sono rappresentazione del cosmo e sulla loro base ha creato le combinazioni psico-fisiche. Ogni patologia umana si forma da uno squilibrio degli elementi corporei e per determinare questi squilibri l’Ayurveda ha creato i Tre Dosha che rappresentano le tre strutture base di un organismo vitale che governano tutti i processi fisici e psichici dell’essere umano.





  • Fuoco con Acqua crea la struttura Pitta che regola la grande forza del Fuoco e le energie del sistema nervoso




  • la combinazione dell’Etere con l’Aria crea la struttura Vata che sta a rappresentare il respiro ed il movimento,




  • la Terra e l’Acqua crea Kapha la quale si occupa dei fluidi del corpo.





Nella cultura greca, occidentale, sulla base dei quattro elementi (fuoco-caldo, aria-secco, terra-freddo, acqua-umido), Ippocrate elaborò una prima, geniale, identificazione e classificazione umana di corrispondenze tra il corpo, con i suoi organi, e la psiche: la “Teoria umorale”. Essa riconduce al ciclo stagionale in analogia con le stagioni della vita dell’uomo e con lo Zodiaco.



Ippocrate identificò così quattro temperamenti psico-fisici dalle seguenti sostanze corporali:





  1. bile gialla in analogia col Fuoco e che identifica l’organo del fegato,




  2. la bile nera legata alla Terra ed identifica la milza




  3. la flegma (il muco) con l’Acqua e l’organo del cervello,




  4. il sangue in analogia con l’Aria e con il cuore.





E’ proprio un leggero eccesso di una di queste sostanze che creano il temperamento, quindi:





  1. il Temperamento COLLERICO (fuoco) con un eccesso di bile gialla forma Il tipo irascibile, magro, asciutto, intelligente e generoso;




  2. il Temperamento SANGUIGNO (Aria) che possedendo un eccesso di sangue ripone fiducia in sé tesso e negli altri, è gioviale e amante dei piaceri della vita;




  3. il MELANCONICO (Terra), con un eccesso di bile nera, non ripone fiducia in sé stesso, è triste, avaro, fisicamente deboluccio;




  4. Il FLEMMATICO (Acqua)con un eccesso di muco, è il tipo lento, pigro, tendente ad ingrassare.





 



Nel primo novecento l’allievo di Freud, Carl G. Jung, riconobbe nell’alchimia degli elementi un sapere arcaico primordiale e fondamentale da integrare con la scienza contemporanea e con i suoi studi.  Jung  trovò analogie tra alchimia e scienza, elaborando i “Tipi Psicologici” intesi come Archetipi dell’Umanità e, portando alla luce simboli inconsci della psiche collettiva. Egli introdusse due fondamentali tipologie: l’Introverso e l’Estroverso. Il primo soggetto costruisce il suo destino dalla propria soggettività, attraverso la quale percepisce la realtà esterna; mentre l’estroverso possiede un’energia interiore che è proiettata verso l’esterno, con un’apertura fiduciosa e ottimista verso il mondo, costruendo il proprio destino in maniera oggettiva, sull’oggetto del proprio interesse. Da questa divisione delle tipologie umane Jung elaborò quattro funzioni della psiche che furono associate ai quattro elementi:





  • le funzioni dell’ Intuizione in relazione all’elemento Fuoco,




  • la funzione della Sensazione in relazione alla Terra, entrambe appartenenti alla parte irrazionale




  • mentre la funzione del Pensiero relativa all’ Aria, 




  • e quella delSentimento relativa all’Acqua, appartenenti alla sfera razionale. L’essere umano, sia quello introverso che l’estroverso, sceglie in modo prevalente una delle quattro funzioni che agiscono al livello della coscienza.




  • Dal microcosmo delle funzioni psichiche Junghiane, torniamo alla realtà cosmologica dello Zodiaco: essa si palesa all’osservatore nella costituzione elementale e nella ciclicità delle quattro stagioni e quindi l’angolo formato dall’asse terrestre con l’Eclittica si interseca con l’Equatore formando due punti equinoziali: il primo è legato al 21 marzo che sta a simboleggiare il punto di partenza, la zona diurna con “l’inizio della vita”, l’Equinozio di primavera.





Il Sole attraversa il nucleo d’energia primordiale di avvio alla vita e trascina dentro di sé le caratteristiche del FUOCO Cardinale e dell’Oro per identificare il primo segno zodiacale, l’Ariete, facente parte della triade dell’elemento Fuoco.



 “Oh, Fuoco  che illumini i nostri pensieri di Luce divina,



 che chiarisci i nostri dubbi e che crei i  pensieri più belli!



 Ti ringraziamo per il calore  che ci protegge dal gelo della notte,



tu fuoco che sciogli il freddo del nostro cuore e purifichi  le nostre essenze!”



 



Il Fuoco, il Big Bang dell’inizio dell’esistenza col quale avviene la nascita dei corpi celesti, è Luce pura divina, unicità e, come tale, contiene il Principio Maschile con direzione Sud. Il suo simbolo alchemico è il triangolo isoscele con la punta rivolta verso l’alto.  



Fuoco! Elemento anticamente più venerato, risalente alla preistoria; simbolo di grande culto nelle civiltà antiche, ogni dimora antica, ricca o povera, conteneva un altare di fuoco dedicato alla Dea Estia, figlia di Crono e di Era, ella era la Dea del focolare domestico e proteggeva ogni casa dal male.



 L’elemento Fuoco è governato dall’Arcangelo Michael!



Arcangelo, nelle proprie gradazioni del rosso, è portatore di luce nell’anima e chiarezza nella mente, con la sua spada combatte ed allontana l’oscurità e le tenebre del male dal cuore degli uomini e purifica le energie negative, conduce alla chiarezza e al coraggio, liberando l’uomo dalle paure.  Il Fuoco è legato all’Etere Riflettente che, nell’Ermetismo cristiano, è associato alle funzioni della memoria e del movimento. L’Etere Riflettente è la parte più raffinata, più sottile di tutte le altre forme di Etere e crea immagini riflesse nella memoria archetipa della Natura; dunque nel Fuoco pulsano Intuizione, Immaginazione, Creatività, Azione e Movimento!



L’Etere Riflettente…. è facente parte del Corpo vitale degli esseri umani ed animali e per gli antichi alchimisti il fuoco rappresenta il grado ultimo, più evoluto, della trasformazione e della purificazione; esso forgia i metalli, dunque col esso stesso avviene la nascita dei metalli e dei corpi celesti  e con esso si forgiano le spade, le frecce e le lance, come la spada di Michael!



Il Fuoco è la compiutezza della creazione ed analogicamente i segni zodiacali di fuoco, Ariete, Leone e Sagittario, rappresentano, nell’evoluzione dell’uomo, la “triade dell’essere”.  



Fuoco d’Ariete, abitante nel primo settore, è essenzialmente Fuoco di partenza, di nascita, energia pura, l’avvio alla vita, e l’istinto, l’irruenza, il vigore nelle azioni e nella parola sono le qualità che determinano questo Fuoco Cardine, tutte forze che vanno verso l’esterno e che formano estroversione ed instabilità. L’Ariete con il suo Fuoco Cardinale crea la vita con esplosione d’entusiasmo e grande intuizione.



Per il fatto che la sua specialità è creare, questa qualità di fuoco diviene impaziente nel mantenere e gestire la sua creazione, un’impazienza che lo porta all’instabilità, non porta a termine il suo progetto, la sua creatura, lasciando che siano le qualità  di un altro fuoco oppure le qualità dell’elemento Terra a continuare e a terminare ciò che ha iniziato.



Con il segno Cardinale dell’Ariete, posizionato in casa prima, inizia il primo quadrante dello Zodiaco, equinozio di primavera, che insieme al Toro e ai Gemelli  rappresenta il quadrante della  “Creazione del sé”. L’essere quando attraversa il primo quadrante, in primo, secondo e terzo campo astrologico o delle esperienze umane, è atteso alla sua nascita, alla cura di essa con l’alimentazione e la percezione del primo ambiente, alla prima percezione della coscienza e alla sua infanzia ed adolescenza.



Ogni elemento va verso qualità e caratteristiche evolutive continue:



le qualità del Fuoco Fisso che prendono corpo e si espandono nel segno del Leone, co-significante del quinto campo.



Qui il Fuoco si protende ancora vigorosamente verso l’esterno ma arde con molta più costanza, con unicità e straordinarietà riconsegnando al segno del Leone ambizione e progetti a lungo termine.



Il Leone è posto nel secondo quadrante che simboleggia “l’Espressione del sé”.



L’essere che attraversa il secondo Quadrante con il quarto, quinto e sesto campo, inizia la sua formazione attraverso l’espressione di sé stesso al mondo. Dall’infanzia alla gioventù del quinto settore avviene l’espressione più esplosiva di sé che vanno verso l’esterno, con la propria energia sessuale, con l’entusiasmo e la gioia di vivere, con la creatività, l’apprendimento culturale scolastico, e con l’obiettivo di raccogliere, nel segno del Leone, il primo sapere da tramandare, attraverso l’insegnamento, ai posteri.



I quattro elementi, strutturati di matrice eterica e di materia fisica, posseggono, in loro stessi, una struttura archetipa definita “Spiriti della natura”, denominati dalla cultura orientale, “Deva” cioè Risplendenti e da Alchimisti, Esoterici ed Ermetisti occidentali “Spiriti Elementali” o “piccoli Angeli di Natura” oppure “lavoratori invisibili”…



Essi sono presenti su un piano posto tra il mondo naturale ed il mondo soprasensibile, una specie di “Terra di mezzo” che compenetra lo stato della materia.  



Questa magica “Terra di mezzo” è stata ravvisata da centinaia di veggenti, esoterici, alchimisti, come una terra più fluida, illuminata di una soffusa, chiara luce dai colori pastello, immersa tra caratteri terrestri e caratteri sopra-sensibili.



Un’indicazione molto incisiva per tentare di comprendere il mondo degli “Spiriti Elementali”, il mondo della materia molto sottile che sarebbe più giusto definire “sostanza” o “Matrice” è l’esperimento dell’acqua e del bastone: se proviamo ad immergere un bastone in un recipiente trasparente, colmo d’acqua, osserveremo che nel punto esatto della sua immersione, il bastone sembra spezzato e questo effetto deformante è provocato dalla differente densità tra aria ed acqua. Questo esperimento fa capire che se passiamo al piano dei mondi psichici; quanto più le cose del cielo debbono manifestarsi, penetrare nella materia densa e pesante tanto più esse vengono deformate. Questo ci fa intendere che se un concetto soprasensibile deve penetrare in una mente “grossolana” troppo legata, cioè, alla materia, che non guarda più in là e che non si mette in “connessione” vedrà e sentirà sempre messaggi falsi e distorti e non potrà elevarsi e  mai ricevere i veri  messaggi che, invece, ogni giorno ci arrivano dal cielo!



Gli spiriti elementali sono essi stessi “lavoratori” nei differenti Regni della natura ed esprimono la vita degli elementi. Essi rappresentano forze vitali che utilizzano potenti correnti energetiche per proteggere i quattro elementi!



Lungi dal credere che essi siano solo il frutto ingenuo delle fiabe per bambini dei fratelli Grimm e della letteratura del diciottesimo secolo per ragazzi, gli Spiriti Elementali  sono corpi di luce, pervasi della Matrix eterica, in costante movimento senza una forma precisa ma che, per essere riconosciuti dagli uomini, possono prendere un corpo fisico, più denso ed assumere una forma ben definita.



Nelle qualità del Fuoco, sorgono gli Spiriti del Fuoco!  Essi sono denominati “Salamandre” e sono i più evoluti perché costituiti dalla parte più sottile dell’Etere Riflettente, che a sua volta è l’Etere più raffinato tra tutti gli altri. Paracelso le definì “i custodi del fuoco” abitanti nell’interno profondo della Terra!



La qualità del Fuoco diventa infine Mobile, più evoluta, duttile e riflessiva nel segno del Sagittario; in questo segno c’è il Fuoco Mobile che arde sotto la cenere e contiene il cuore dell’Etere Riflettente che crea l’immagine riflessa dalle memorie archetipe; in questo segno si pongono in evidenza le qualità dell’immaginazione, della riflessione cercando e trovando sempre il significato essenziale e veritiero delle cose.



L’Ermetismo cristiano e in particolar modo il Conte di Gabalis, un chiaroveggente francese che scrisse intorno al 1670 “Conversazioni sulle Scienze Segrete”, affermarono che le Salamandre posseggono anima mortale nonostante siano formate dalle parti più pure dell’Etere Riflettente… in compenso esse sono molto longeve e vivono circa duemila anni!  Difficilmente visibili anche agli stessi sensitivi e ai chiaroveggenti, chi le ha viste le distingue in forme piccole, simili alle fiammelle delle candele e lingue di fuoco molto alte che ardono di poderose fiamme costanti mischiate al fuoco dei Vulcani e alle loro lave incandescenti; infatti gli Ermetisti affermano che l’ habitat più naturale delle grandi Salamandre è all’interno dei Vulcani.



Le Salamandre sono responsabili, assieme agli spiriti della Terra, della fecondazione dei vegetali deponendo il giusto calore nella terra, dove i semi giacciono.



Per quello che, invece, riguarda l’essere umano, i custodi del fuoco lo aiutano nella parte psichica, nella energia dell’immaginazione e della creatività aiutano ogni essere a costruire e modellare le forme mentali, perché ogni pensiero crea una “forma pensiero”, un’immagine emozionale. Il loro lavoro è valido anche per ciò che oggi è definita  “visualizzazione creativa” la quale ci induce con la forza creativa del pensiero intuitivo a cambiare le figure e le rappresentazioni negative della nostra mente in figure sane, positive e in figure di Luce!



In un tema natale un eccesso di elemento fuoco, determinato dalla posizione dei luminari, dei pianeti con caratteristiche fuoco, e/o che stazionano in segni di fuoco, portano la persona ad “incendiare” tutto ciò che crea e le esperienze che vive nel senso che il motto della persona è “tutto e subito!”, vivendo le esperienze troppo velocemente, senza tanta riflessione, nonché l’essere si pone nella propria esistenza troppi obiettivi da portare avanti e non riesce a riconoscere i limiti della sua mente e del suo corpo fisico.



 



Compreso nel primo quadrante il Sole, col suo viaggio apparente, ora staziona nel segno del Toro. Con l’elemento Terra si caratterizzano il Toro, la Vergine e il Capricorno che costituiscono nell’evoluzione umana “la Triade del Fare”.  



Madre Terra cara!



Primo respiro tiepido d’accoglienza



Ti ringraziamo per ogni frutto che insieme a Padre Sole tu ci doni per noi tutti!



Ti preghiamo di perdonare tutti quei figli inconsapevoli di tanta tua generosità e purezza,



perdona la società moderna per le sofferenze che ti ha inflitto!”



 



La Terra è l’elemento più produttivo in assoluto perché è legato alla materia primordiale. Essa è aperta verso il cielo, è aperta all’Aria, contiene il fuoco nelle sue viscere e contiene l’acqua..



La Terra è il primo elemento materiale contrapposto al cielo, cioè all’Aria, elemento spirituale!



Terra ed Acqua sono elementi più densi e, sul piano spirituale, leggermente “inferiori” rispetto al Fuoco e all’Aria che sono elementi più sottili e che sono stati definiti “superiori”, superiorità ed inferiorità soltanto legata ad una capacità di integrare più o meno la parte spirituale.



Terra, principio femminile per eccellenza, simboleggia la “Grande Madre” che ha il compito di creare e di conservare la vita. La Madre Terra accoglie e nutre il seme, la sua direzione è il Nord. la Terra Fissa contiene qualità  legate al Toro, co-significante del secondo campo ed è Terra che nutre e protegge il seme, il bambino, il pianeta. Terra Fissa è inglobamento e nutrimento materno nella caratteristica dell’oralità, cioè nell’assunzione del cibo, allo stesso modo il Toro è legato alla bocca e al nutrimento.



La Dea Demetra simboleggiava le terre fertili e verdi, era la Dea dell’agricoltura e di tutti i suoi frutti, principalmente del grano che proteggeva. La Terra essendo principio della materia è legata all’Etere Chimico, il quale assolve alle funzioni di assimilazione, digestione e di escrezione.



Terra è sinonimo di sensazioni di stabilità e di sicurezza; legata ai cinque sensi, tutta la realtà naturale del cielo e tutti i processi legati al fuoco e alla terra sono parte dell’etere chimico e devono passare attraverso la terra stessa!  



Il protettore della Terra e degli spiriti legati all’etere chimico è l’Arcangelo Uriel che infonde  la sua Luce bianca ed argento ed è preposto alla guarigione dei terreni. Questo Arcangelo  dona il senso della realtà terrena e il senso della concretezza. Uriel protegge e infonde nell’uomo la capacità di realizzare i propri obiettivi di vita, rende l’uomo padrone della vita pratica, partecipa alla conservazione della nostra salute corporea, e la sua qualità più particolare è legata agli aspetti del Karma. Questo Arcangelo ci aiuta, cioè, a comprendere il nostro viaggio karmico e a capire i nostri debiti karmici.



 



Nell’Etere Chimico….. abitano gli spiriti elementali della terra. Essi sono di diverse forme a seconda del loro compito. Nel regno minerale gli Gnomi sono i grandi lavoratori e protettori delle radici profonde nel terreno e di tutti i mondi sotterranei… Paracelso utilizza per primo la definizione di “Gnomo” nel suo trattato sugli spiriti elementali “De Nynphis” e il significato della parola è “residenti della Terra”. gli Gnomi sono spiriti di luce dai colori diversi a seconda della loro tipologia ed assumono forma di piccolissimi uomini dell’altezza di 15-20 centimetri soltanto se intendono contattare gli umani.  Bisogna dire inoltre che tutti gli Spiriti Elementali, a seconda delle loro tipologie, assumono sempre la stessa forma quando hanno l’obiettivo di farsi riconoscere dagli uomini!...



Le tipologie di gnomi sono molteplici e tutte piuttosto diverse tra loro per carattere ed habitat, per forma e colore, ma tutti sono protettori del Regno minerale. (Gnomo della foresta, Gnomo delle nevi, Gnomo del Sud e tante altre tipologie). Essi sono molto in empatia con il sottosuolo terrestre e con gli umani, infatti Paracelso affermò che sotto l’influenza dei raggi del Sole o dei raggi della Luna gli Gnomi possono rimanere prigionieri del mondo materiale per qualche tempo….



Le funzioni di questi piccoli “angeli della terra” riguardano principalmente il lavoro di vigilanti nei mondi sotterranei e nelle montagne e miniere non solo distribuendo le energie terrestri ma questi piccoli esseri detti anche “piccolo popolo” compiono una funzione di mediazione tra le radici delle piante, degli alberi e il sottosuolo minerale.



Il piccolo popolo degli Gnomi opera con i metalli, i minerali e le pietre preziose proteggendoli dall’avidità e dalla cupidigia degli uomini. Le loro modalità dell’essere e del sentire sono alquanto sensoriali e tutte le funzioni del vedere, capire, pensare, riflettere sono in un’unica funzione sensoriale molto immediata. Mi piace ricordare da una veggenza di Rudolf Steiner come il corpo di luce di uno gnomo, nella luna piena, diventava molto più luminoso del solito e, come raccontava lo stesso Steiner, “prendono addosso una specie di armatura scintillante come minuscoli cavalieri!..”



La Terra Cardinale è, invece, legata al Capricorno, co-significante del campo o casa X e nella ciclicità stagionale il 21 dicembre il Sole è nel Solstizio d’inverno. La Terra del Capricorno è, nelle sue caratteristiche, sensitiva e passiva: tutto è freddo e gelo, tutto è immobile ma il seme si sta formando e sotto la terra innevata e brulla c’è la vita. Nel solstizio invernale tutto è compiuto!



La Terra del Capricorno è caratterizzata dalla freddezza, dalla lentezza, essa è immobile ma sotto la neve c’è il seme che dorme ma che rinascerà a nuova vita. Il segno è governato dal contro-luminare Saturno, il quale caratterizza la responsabilità, il dovere che deve essere  portato avanti e quindi le prove della vita da sopportare per scalare la vetta ed arrivare al traguardo!  Azazel è il “capro espiatorio” che si compenetra a Saturno e che si addossa tutte le colpe e le responsabilità che il popolo d’Israele ha commesso nel trasgredire le leggi del loro Dio Yahweh.



La terra del Capricorno è quella delle montagne, soprattutto quelle più impervie, le alte vette; la caratteristica del Capricorno è  tendere alle grandi salite con pazienza ed ambizione, senza paura delle prove e con la caparbietà tipica del glifo del segno: Capra con coda di pesce.



È importante il parallelo mitologico con l’aspetto “capripede” di certi Gnomi, molto “terreni”, bellicosi, ostinati e nemici di tutti gli uomini avidi di ricchezze materiali! Il capripede più noto è il Dio Pan, protettore dei pastori dell’Arcadia. Le tradizioni celtiche, invece, ci raccontano che gli gnomi capripedi, danzando tra loro in modo centrifugo, attirano su di loro una grande forza tellurica che si accumula sulle rocce di granito.



Molto diverse le qualità della Terra Mobile della Vergine co-significante del sesto campo. La Terra Mobile della Vergine non è più quella ricca e fertile del Toro ma è una terra sfruttata, che ha dato i suoi frutti e  fa le provviste per i tempi più bui e più freddi. In questo modo la terra mobile avendo maturato tutti i frutti della stagione estiva, è una terra che possiede la maturità con tutte le esperienze fatte ed ora raccoglie e conserva i frutti allo stesso tempo della persona sotto il segno Vergine che lavora in modo laborioso e affidabile non pensando solo a sé stessa ma anche al benessere degli altri, proteggendo e curando tutto quello che possiede e che ama.



Il terreno prima di essere di nuovo seminato ha bisogno di un periodo di riposo e purificazione dal vecchio, allo stesso modo di come la persona del segno ha bisogno di silenzio, di riflessione e purificazione.



La riflessione porta all’analisi delle cose e alla organizzazione di sé stessi e degli altri attraverso la creazione delle regole, coordinate necessarie affinché la persona del segno Vergine possa vivere bene!



Come gli Gnomi lavorano e sono a guardia del sottosuolo e delle montagne così le Fate si occupano della superficie dei terreni, curano e proteggono l’erba, i vegetali, tutte le foglie e i fiori..



Le Fate assorbono le sembianze dei fiori e la forma dei vegetali che proteggono..  la Fata del corniolo, per esempio, è stata vista da diversi veggenti come una piccolissima e minuta ragazza, alta circa 15 centimetri con una gonna di foglie di corniolo, le sue braccia e le sue gambe sottili erano due foglie di corniolo ed il suo viso aveva la forma del fiore bianco del corniolo..



La Fata del rabarbaro sembra che abbia il viso largo e piatto completamente verde come le foglie del rabarbaro.. a difendere e curare la terra oltre agli Gnomi e alle Fate delle piante e dei fiori, ci sono le Dryadi, dal greco drys=quercia. Anch’esse sono abitanti dell’etere chimico e si identificano quali Ninfe dei boschi protettrici delle radici dei grandi alberi secolari e, in special modo, delle querce.



Queste entità di luce dell’etere chimico incarnano piccolissime fanciulle robuste, piene di energia vitale che assorbono dai vegetali ed il loro viso ricorda le cortecce dei tronchi degli alberi ed il loro corpo termina con delle ramificazioni come le radici di un albero. Ogni Dryade sta a guardia di un albero e delle sue radici, figlie di Nereo, divinità marina a sua volta figlio di Gea, queste fanciulle sono anche libere di volare e danzare e non muoiono insieme all’albero che proteggono. Alle Dryadi si aggiungono altre fate della terra, le Amadryadi ma il loro destino è più triste perché sono strettamente legate alla vita degli alberi che proteggono, morendo con essi. 



 



Il simbolo alchemico del triangolo isoscele con la punta in alto ed un taglio su di essa simboleggia l’Aria  elemento di polarità maschile, attivo, la sua direzione è l’Est.  Essa è il respiro, il soffio vitale e divino insito nell’essere umano,(Prana) il primo respiro donato al primo uomo, Adamo.  Aria, elemento mobile, penetra in ogni cosa, essa è senza forma e senza confini….



“Grazie per il puro soffio che ci dona la vita!



Aria, padrona dei miei pensieri da purificare!”



 



L’Aria, legata alla funzione junghiana del pensiero e della ragione, infatti essa arriva dal mondo delle idee. Aria limpida, chiara come deve essere il pensiero e l’elaborazione della mente.



L’Aria coadiuvata da Mercurio percepisce le informazioni quale funzione cognitiva, e, con il suo suono, le comunica al mondo esterno in uno scambio continuo di relazione.



Facoltà della percezione intellettiva, mobilità del pensiero e comunicazione, sono questi i progetti principali dell’Aria fino a distaccarsi dalla realtà! L’Aria è quell’elemento raffinato e sottile, duttile, velocissimo che quando si mischia all’elemento Terra, statico, pesante, materiale, forma un incontro tra materia e spirito e forma anche il pensiero empirico, pensiero legato cioè all’esperienza.



L’Arcangelo protettore dell’Aria è Raphael, l’Arcangelo dalle energie verde smeraldo, se invocato, dona la guarigione dai problemi d’origine psichica perché infonde energia vitale, forza e potere alla mente e ai pensieri e collabora con Uriel alla guarigione del corpo. Raphael è il protettore dei viaggi e degli spostamenti in special modo aerei.



 Altre qualità dell’elemento Aria ci riconducono all’adattabilità e all’elasticità. Nel primo segno d’Aria, i Gemelli s’incarna un’Aria mobile, duttile, che, prima di ogni altra cosa, prende coscienza, percepisce sé stesso e tutte le cose del mondo esterno.



Quest’Aria mobile trasmette, comunica tutte le percezioni che capta dal mondo esterno.



L’Aria Mobile dei Gemelli fa riferimento a molteplici mitologie; il segno dei Gemelli è governato da Mercurio il quale è l’eterno fanciullo (Puer Aeternus) di Ovidio, che possiede le ali per volare ed ha difficoltà a camminare sulla terra!



Ma il mito per eccellenza che coglie nel profondo il significato del segno e della qualità dell’elemento Aria è il mito greco dei Dioscuri: Castore mortale, figlio di Tindaro ed il fratello Polluce, immortale, figlio di Giove. I Gemelli indicano la divisione della personalità, quell’Aria Mobile che percepisce ogni cosa, velocemente, abilmente ma fa grande fatica a riunire le percezioni emotive dell’immortale Polluce a quelle razionali di Castore.



Dai racconti del Conte di Gabalis si narra che il Cabalista Zedechias vissuto sotto il Regno di Pipino il Breve, dopo innumerevoli comizi, per convincere la popolazione che i quattro elementi sono abitati dagli Spiriti della Natura fece apparire un gruppo di Spiriti dell’Aria. Essi fanno parte dell’Etere Luce e sono costituiti di particelle molto più sottili dell’Etere chimico. Il racconto ci vuole far comprendere l’incredulità degli uomini e questo troppo affidarsi alla parte razionale; infatti la popolazione non si lasciò condurre dalla fede per valutare quella visione di miriadi di Silfidi ma credette che questi spiriti dell’Aria fossero dei demoni che incombessero nel cielo e che, impadronitisi dell’aria, potessero scaricare degli uragani sopra il bel grano maturo.. Così lo stesso Imperatore ed, in seguito, anche suo figlio Carlo Magno, inflissero gravi pene agli stessi spiriti in natura!! Le Silfidi, nel vedere che il popolo aveva timore di loro, per far comprendere a tutti la loro innocenza e purezza decisero di rapire un gruppo qualsiasi di uomini della locale popolazione per fargli vedere la giustizia e la magnificenza dei loro mondi….



Ovidio affermò che gli Spiriti dell’Etere di Luce sono principalmente incarnati nei quattro venti principali:





  • il Boreo, vento del Nord, (Tramontana),




  • l’Eurus, vento dell’est, (Levante),




  • lo Zeffiro,(Ponente), vento dell’Ovest




  • il Noto, vento del Sud (Ostro).





Ovidio che fu noto anche per la sua chiaroveggenza, arrivò a descrivere con gran precisione le Silfidi dei quattro venti. Questi spiriti dell’Aria e dell’etere di luce, si suddividono in due gruppi: quelle Silfidi che vivono la loro vita nelle nuvole, percependo le realtà del mondo materiale e del mondo astrale e facilitando le percezioni e la comunicazione tra i due mondi; esse si occupano dei temporali, delle tempeste e degli uragani. Questa prima specie la trovo molto in sintonia con la mobilità dell’aria dei Gemelli. Le Silfidi fluttuano nell’aria, muovendosi nella luce e nel calore dell’atmosfera... esse sono ugualmente incarnate nel suono, anzi, percepiscono ogni tipo di suono, ogni volo degli uccelli, ogni spostamento nell’aria, anzi il suono è proprio quel mezzo che canalizzano  per poter eseguire i loro compiti.



All’Aria estremamente mobile, elastica e comunicativa dei Gemelli si giunge all’Aria Cardinale del segno della Bilancia, governata da Venere.



La Bilancia, co-significante dell’asse I/VII - IO (nascita, Ariete)-TU (Bilancia, vedo l’altro e vi trovo un accordo), corrisponde al secondo punto equinoziale, quello d’autunno iniziando a percorrere la seconda fascia dei segni notturni, dall’autunno all’inverno.



L’Aria della Bilancia si stabilizza un attimo e si pone obiettivi più mirati della mobile dei Gemelli; è un’aria che soffia piano, dolcemente per riflettere e per differenziare il bene dal male, individua l’altro come motivo di accordo ed unione con sé stesso iniziando il percorso di “ritorno all’unità”.



L’Aria in Bilancia inizia quindi un percorso diverso, un percorso di osservazione per poter poi valutare e, quindi, scegliere. Per poter realizzare questi passaggi l’Aria cardinale deve poter relazionare per riuscire a trovare un accordo, una mediazione con l’altro, a livello affettivo, con il partner, ma anche nell’amicizia  e  sul lavoro.



Quando si giunge al segno dell’Acquario soffia un’Aria di qualità “fissa” e forte, essa è la massima espansione della stagione invernale, nell’undicesimo campo, con il suo governatore Urano comunica a più ampio livello, in un sociale allargato.



L’Aria di qualità Fissa dell’Acquario è molto umanizzata, essa per poter vivere ha bisogno di giustizia sociale,  di fratellanza, vuole mettere in atto obiettivi filantropici, legati alla filosofia, all’organizzazione di comunità sociali gestite con giustizia e benessere.



Il secondo gruppo delle Silfidi operano più strettamente con l’essere umano ma solo se questi si pone in contatto con i loro mondi! Tutti e due i gruppi di Silfidi si palesano ai veggenti con sembianze piuttosto umane e colori pastello e provano una grande gioia ammirando il sorgere e il tramontare del Sole. Ma il secondo gruppo di Silfidi prova grande gioia nel modellare creativamente le nuvole. Esse captano i pensieri degli uomini, soprattutto di quelli che hanno un atteggiamento reverenziale nei confronti della natura, di quelli che meditano e pregano. Esse scolpiscono le nuvole a seconda delle immagini mentali che ricevono dagli uomini.



L’Ermetista Charles Payer, ad un certo punto dei suoi studi, iniziò a frequentare una scuola di esoterismo in Francia, nella quale si apprendeva come mettersi in contatto e  lavorare in modo consapevole, cosciente con gli Spiriti Elementali. Nel contemplare il cielo e le sue nuvole un esercizio molto bello che apprese fu quello di fissare una nuvola informe ed imporre la propria volontà che questa si trasformasse in una forma desiderata. Se l’esercizio verrà fatto con volontà, amore e rispetto, si osserverà facilmente che la nuvola prende presto la forma desiderata…



Tra gli Spiriti d’Aria esistono gli Elfi, molto conosciuti dai bambini perché descritti in innumerevoli fiabe!



Gli Elfi sono Spiriti che ai chiaroveggenti sono apparsi alti circa sessanta-novanta centimetri, parecchio più alti degli Gnomi! Essi sono Spiriti molto particolari perché, a prima vista, non sembrano assolvere ai loro compiti nell’elemento Aria; infatti essi preferiscono la compagnia delle Fate e quindi stazionano sulla superfice della Terra per adempiere alla funzione nel mondo vegetale.



Il loro compito è quello di integrare le funzioni dell’aria con quelle delle piante e, nello specifico, di favorire il processo di fotosintesi clorofilliana. Gli Elfi quindi collaborano con le Fate a questi processi ma sono più intelligenti delle Fate. Tutti gli Spiriti dell’Etere Luce sono comunque portatori di amore, sono messaggeri dell’amore cosmico sulla Terra!



“Oh, mio Dio!



ringrazio per l’Acqua pura e cristallina che ci disseta,



Acqua, principio primordiale di fresca rigenerazione,



che disseta e nutre la Terra e che benedice il mondo!



rendo grazie  agli oceani,  ai mari,



archetipi del nostro inconscio,



del nostro essere e sentire la Madre.”



 



Direzione Ovest, l’Acqua è un Elemento introverso, è femminile, soggettiva, passiva; essa è il liquido amniotico che nutre il feto. L’essere Acqua converge le energie verso sé stessa assorbendo tutta la realtà, tutte le vibrazioni e le sfumature che arrivano dall’esterno e  le interiorizza in un moto di forti emozioni e sentimenti, arricchendo ogni giorno il proprio mondo interiore. Infatti l’Acqua ci ricorda che noi non siamo separati gli uni dagli altri in quanto le emozioni di una persona possono essere anche di un’altra, in un ondeggiare interiore ricettivo del cuore e della mente contagioso, che passa inesorabilmente dagli uni agli altri… per questo l’acqua è in continua trasformazione e come affermò C. G. Jung, questo Elemento vive di un sentire consapevole e crea il sentimento consapevole perché la funzione del sentimento è una funzione razionale che psichicamente vive con il lato destro del cervello. Il suo simbolo è il triangolo isoscele con la punta in basso, simbolo della totale ricettività.



L’Arcangelo protettore dell’Acqua è Gabriel; le sue energie si trasmutano dal bianco puro al color acquamarina. Nell’antico Egitto il suo nome, “Ga” indicava desiderio e sentimento mentre “Vir” significava acqua. Egli governa infatti l’acqua e tutti i liquidi compresi quelli del corpo umano.



L’Arcangelo Gabriel rappresentava nel giudaismo l’Angelo del Giudizio e nel mondo cristiano la “Misericordia di Dio” ma da sempre, anche nel Corano, lo si ravvisa  come “Messaggero della parola divina”. I suoi compiti riguardano il presiedere il mondo astrale e la protezione nel mondo astrale, Egli è portatore di cambiamenti interiori, dona all’uomo la dolcezza del cuore, la compassione, la comprensione e la mediazione.



Gabriel è definito “l’Eroe di Dio” perché nei suoi messaggi ci sono sempre grandi “Rivelazioni”… Egli si manifesta soprattutto in sogno per annunciare le nuove incarnazioni per le nascite di bambini molto speciali… infatti dal libro della Genesi l’Arcangelo Gabriel annunciò a Sara, ormai quasi  novantenne  e ad Abramo che avrebbe partorito un figlio che sarebbe stato il capo di un popolo eletto. Per incredulità Sara reagì ridendo all’annuncio dell’Angelo e Gabriel la rese muta fino al giorno del parto…



L’Acqua forma con il Granchio, lo Scorpione ed i Pesci la “Triade del Sentire” ma L’Acqua del segno Cardinale del Granchio, nel IV campo, simboleggia un’acqua dolce, essa è Acqua Madre di Sorgente, quella dei laghi, dei fiumi, è quell’acqua più intrisa di soggettività estrema e la persona del segno del Granchio è barricata nella difensiva dei sentimenti, delle emozioni fortissime, del suo nido interiore e della sua casa… L’Acqua cancerina è quella del feto che nutre, disseta e protegge il figlio, ed in analogia con il fatto che essa  è in rapporto con le parti più delicate del corpo umano, il petto e il ventre, “l’essere Granchio” sta sempre sulla difensiva dei suoi sentimenti, proteggendo i suoi affetti più cari, la famiglia!



L’invisibile mondo degli spiriti delle acque, abitanti l’Etere Vitale è molto complesso e ricco; infatti le acque sono abitate da centinaia spiriti d’Acqua. Essi sono denominate Ondine e Dora Von Gelder nel suo splendido libro “Nel Regno delle Fate”, fa di loro una classificazione ben chiara: le Ondine che fluttuano negli oceani e nei mari, quelle delicatissime che nuotano ed abitano ruscelli, cascate, fiumi e laghi, ma anche le grandi ed antiche fontane possono essere abitate da qualche Spirito dell’acqua, le cosiddette Nayadi, le quali sono Spiriti d’acqua corrente che però a volte possono essere viste anche nei fiumi.  Le Ondine che abitano i ruscelli, i fiumi e i laghi sono di piccolo e graziosissimo aspetto; Paracelso affermò che posseggono sembianze umane che cambiano spessissimo ed appaiono vestite come umani bambini… Le Ondine degli oceani e dei mari si suddividono, a loro volta, in Spiriti di superficie delle acque, Spiriti di media profondità e di grandi profondità. Le Ondine di superficie, vivono anche sulle rive ed il loro corpo è di forma piccola e sferica. Esse amano giocare tra le onde e posseggono grandi occhi gioiosi; sono abituate alla presenza degli esseri umani con i quali sembrano essere in empatia!



La Von Gelder dispensa consigli saggi se si vuole avere un contatto con loro: sarà dunque necessaria una persona rispettosa dello Spirito e molto sensibile che semplicemente farà un bagno all’Aurora o al Tramonto, cioè nei momenti più tranquilli e quando la spiaggia è quasi deserta. Se si ringrazia per la meravigliosa essenza delle acque azzurre e profumate di salsedine per le loro potenzialità, lasciandosi cullare dall’ondeggiare del mare.. con un certo allenamento si sentirà, dopo un po’ di volte, delle presenze ed il bagnante uscirà dall’acqua completamente rigenerato, vivificato!



Quando si giunge al segno dello Scorpione, nell’ottavo campo d’esperienze, esso è bagnato da un’Acqua, che risiede nel mistero delle ombre; essa è fissa, introversa, ; in quest’acqua, governata da Plutone, mitologicamente incarnato nel Dio degli Inferi, sono racchiuse qualità energetiche potentissime, tutte le emozioni umane meno luminose, più profonde ed inconsapevoli che vengono alla luce e che l’essere, molto spesso, non riesce a controllare.



L’Acqua di qualità Fissa del segno dello Scorpione è l’acqua delle paludi, il concime, il liquido seminale della fecondazione, essa attraversa le zone del sottosuolo, se ne nutre, percepisce una realtà oscura che si macera e si decompone, divenendo acqua putrida. Quest’acqua ritorna poi alla luce: infatti la Terra ha bisogno di essere nuovamente nutrita per rinascere, nella putrefazione e nella morte delle cose naturali si forma il concime affinché la Terra e la natura rinascano a nuova vita. L’acqua dello Scorpione percepisce sentimenti profondi, nascosti, i misteri dell’inconscio, le profondità dell’anima, non solo a livello personale ma anche ad ampio livello sociale, e dopo aver conosciuto il vortice profondo dell’oscurità e della morte possiede in sé stessa tutte le potenzialità per rinascere alla vita, non solo per sé stessa ma anche per la società; diviene così un’acqua in via di completa trasformazione.



Le Ondine delle grandi profondità non sono belle ed affascinanti come le Sirene e le Nereidi, anzi, il loro aspetto è duro e rozzo e posseggono pelle blu scura e grosse scaglie su tutto il corpo metà umano e metà pesce. Non amano avere contatti con gli esseri umani e pochissimo si conosce di loro.



L’Acqua dei Mari e degli Oceani governata da Nettuno si ricollega all’Acqua Mobile del segno dei Pesci in analogia con il dodicesimo campo d’esperienza. Essa è un’acqua nella quale i pesci nuotano in direzione opposta; ciò vuol dire che l’acqua Mobile dei Pesci è all’apparenza mutevole quanto il segno il quale si lascia trasportare ed influenzare faticando a trovare una precisa e chiara direzione. Nell’acqua Mobile Nettuniana del segno dei Pesci vivono tutte le funzioni dell’inconscio e come Nettuno è imprendibile, indefinibile alla coscienza, apparentemente questa acqua è composta di contraddizioni, di indecisioni,  ma nel suo profondo contiene tutta la conoscenza del mondo tanto da ricongiungere l’umano al suo senso unitario, superando le illusioni della mente, la ragione e le passioni; per realizzare tutto questo l’acqua mobile nettuniana è pronta al sacrificio.   Le Ondine che cavalcano i mari e gli oceani alle medie profondità posseggono un aspetto molto umano: dal metro e mezzo ai due metri di altezza, capigliatura simile alle alghe, occhi blu profondo, scaglie che ricoprono il loro corpo meno della metà umano e con coda di pesce… A questo tipo di Ondine appartengono le Sirene di cui sono pieni poemi e racconti storico – mitologici.



In qualche notte di luna crescente e di luna piena gli Spiriti dell’acqua tornano in superficie emettendo suoni armoniosi, dolcissimi, altre vengono in superficie quando il mare è in tempesta, divertendosi a giocare con le altissime onde ed emettendo suoni fragorosi, altre ancora rimangono in semi superficie ma non risalgono mai alla luce…



L’uomo, nel corso della storia millenaria, ad ognuno di loro ha dato un nome, tenendo anche conto delle località e dei loro habitat naturali…. Nuotano, così, anche le Nereidi e diversi marinai nel corso della storia, avevano dimestichezza con questi Spiriti del mare che quasi sempre predicevano e preservavano loro da tempeste e sciagure.



 



Nel vissuto incosciente della nostra epoca, la natura è stata sfruttata ad uso e consumo dell’uomo e sono stati posti in primo piano il materialismo, il denaro e la produttività; una produttività sempre più massificata e legata ai consumi veloci e finalizzata esclusivamente al guadagno. Questi aspetti della nostra società, come già prediceva Rudolf Steiner, hanno generato un progressivo oscuramento della parte spirituale dell’uomo facendo attecchire e crescere, pian piano, dentro di lui, i semi dell’arroganza con enfatizzazione dell’ego, raggiungendo, sempre più,  forme di egoismo ed egocentrismo sfrenati e ridicoli.



Come osservava René Guénon: “l’individualismo è la negazione di qualsiasi principio superiore all’individualità, con conseguente riduzione di civiltà; stessa attitudine dell’epoca denominata Umanesimo e l’individualismo caratterizza il punto di vista profano”….



Negli ultimi vent’anni del ventesimo secolo l’uomo ha lentamente compreso che queste modalità di esistenza, che, stupidamente, si credevano destinate all’estremo progresso umano, sono in realtà portatrici di distruzione e morte comprendendo anche che le risorse naturali, se non protette e ben gestite, non sono illimitate! Se noi non vogliamo soccombere al nostro essere “sciagurati”, se non vogliamo provocare cataclismi irreversibili a livello naturalistico e psichico, dobbiamo fare retromarcia immediata, ed apprendere il rispetto profondo per la Natura che dovrebbe essere qualcosa di basilare e sacro per poter vivere partecipi e in maniera consapevole col pianeta Terra e con l’Universo…



Il popolo dei Celti, vissuti nell’arco temporale di circa diecimila anni fino a 3.000 anni A.C., hanno moltissimo da insegnarci perché essi vivevano la Natura come un riflesso di loro stessi e adottavano nei confronti di essa un comportamento di misticismo, ponendo attenzione ai messaggi che arrivavano da tutti gli aspetti viventi naturalistici sulla Terra e nell’Universo.



Nel tornare a noi, si può dire che dal 1975 circa, siamo gradatamente entrati nell’età dell’Acquario con la scoperta dell’unificazione della Fisica, con la certezza “scientifica” che l’Universo possiede in sé memorie cumulative, l’essere umano inizia a sviluppare un vero piano di coscienza con la riunificazione tra mondo fisico e mondo spirituale, trovando ogni volta una correlazione tra spiritualità e materia e ritornando, all’Uno!



Dal 2000 stiamo mettendo fine al vecchio mondo per entrare definitivamente nella Nuova Era; come, ormai, abbiamo consapevolizzato, questa era la tanto discussa “fine del mondo” che sarebbe dovuta avvenire nell’anno Duemila!!



 



Lo Zodiaco è la manifestazione più intelligente e sensibile dell’intero mondo e la mia esistenza iniziò davvero a gioire nel momento della sua graduale conoscenza! Questa sensazione la condivido con centinaia di persone e questa consapevolezza mi ha fatto nascere nel cuore una grossa speranza imperniata di Amore.



L’Astronomia e L’Astrologia rappresentano Scienza e Spirito che devono essere ricondotte ad un unico sistema che dimostra “la Vita”!



l’Astronomia è l’osservazione e lo studio dei corpi celesti soltanto nelle loro proprietà fisiche e chimiche, mentre l’Astrologia è lo studio dei corpi celesti proiettati sulla fascia zodiacale e si interessa delle modalità con cui i pianeti influenzano energeticamente la vita della Terra (Pianeta naturale e uomo); ciò ci fa comprendere profondamente che scienza e spiritualità sono legate indissolubilmente, allo stesso modo di come  Corpo fisico, Anima e Spirito sono legati nell’essere umano per generare la vita!  



 



 



 


 

 
 
 
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