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Nonostante Giove sia spesso nominato dagli astrologi come “grande benefico”, ci sono molte manifestazioni della sua energia che mi hanno dato spesso da pensare, soprattutto prima di incontrare l’astrologia umanistica. Ma anche quando il mio approccio è cambiato, è servito un transito personale di Giove sul Sole per capire qualcosa del suo potere e della natura della “fortuna” che la tradizione gli attribuisce. Se dovessi rispondere, effemeridi alla mano, cosa è successo nei giorni di quel transito, dovrei raccontare di un vero ed improvviso terremoto nell’ambito lavorativo, aggressivo e spiacevole quanto ingiusto; ma dopo un po’ di tempo, mi resi conto che quel terremoto mi aveva aperto una strada nuova, quella che mi avrebbe portato a cambiare completamente lavoro ed a diventare astrologa, seguendo la mia passione e la mia vocazione. La modalità della manifestazione di Giove mi è stata chiara solo dopo parecchio tempo: in quei giorni feci un sogno molto particolare nel quale comunicavo al mondo, davanti a delle telecamere, che avevo aperto un locale dove si potevano trovare “pane ed astrologia” perché, dicevo, il pane è il cibo per il corpo e l’astrologia è il cibo per l’anima; questo sogno mi fece da guida nei mesi e negli anni successivi, ispirandomi ed incoraggiandomi nei momenti di timore e di dubbio. Inoltre in quel momento, invece di sentirmi vittima di un capo vessatorio, cominciai a “guardare” la situazione in cui ero con uno sguardo nuovo, percependo in maniera sempre più chiara la mia “diversità” rispetto al contesto lavorativo ed alle persone che ne facevano parte, fino a maturare una scelta di cui ringrazio ancora oggi la vita. Certo, non c’era solo il transito di Giove; una difficoltà che ritrovo come astrologa riguarda un certo desiderio di isolare gli eventi materiali o psicologici per poterli capire, collegare ad una precisa energia e quindi verificare nell’eventuale ripetitività, mentre gli eventi si manifestano in situazioni personali e temporali uniche, con i transiti e le progressioni che spesso sembrano essersi dati un appuntamento magico, come ad indicare l’apertura di un passaggio nuovo…. anche se a volte sembra inizialmente un vero e proprio tunnel nell’oscurità.
Lo scopo del mio lavoro è proprio quello di riflettere su alcuni dei significati di Giove e per questo ho scelto alcuni casi non sempre facili da tradurre, che in un primo momento mi sono sembrati quasi contrastare con il simbolo gioviale, ma che poi mi sono sembrati perfetti per rappresentarlo. Ho utilizzato prevalentemente lo strumento delle direzioni secondarie, perché a mio avviso permette di “vedere all’interno del processo di maturazione”, mostrando collegamenti che non sempre i transiti di Giove rivelano con altrettanta chiarezza.
Visione oltre la realtà
Qualche tempo fa ho letto “Alla ricerca di un significato della vita” di Viktor Frankl. Il titolo del libro ed il contesto da cui era nato mi avevano indotto a cercare i dati di questo psichiatra, per osservare il suo tema e verificare l’importanza di Giove, che supponevo rilevante. Sapevo qualcosa della sua vita: di origine ebraica, fu fatto prigioniero dai nazisti quando aveva 37 anni, nel 1942, e fu rinchiuso con la famiglia in alcuni campi di concentramento fino alla liberazione, nel ’45. Quegli anni terribili lo portarono a studiare le motivazioni alla sopravvivenza nelle condizioni disumane e degradanti dei lager, fino a rendersi conto che quello che più offriva la capacità di resistere non era la forza fisica ma l’esistenza di un compito, di un ideale, di un obiettivo che in qualche modo sostenesse nel presente per agganciarsi ad un futuro diverso. Le sue osservazioni non furono vissute da scienziato passivo, si impegnò con tutte le sue forze per dare un senso all’esperienza che era costretto a vivere, incoraggiando i suoi compagni, offrendo calore e supporto, cercando di trasmettere fiducia. Cercava in ogni modo di annotare le sue riflessioni, ovviamente di nascosto, perché voleva “portare fuori” il racconto di una realtà che superava ogni immaginazione, ma nel ’44 venne trasferito ad Auschwitz ed all’ingresso gli portarono via il suo manoscritto. Lui non si diede per vinto, nel ’45 si ammalò gravemente, eppure concentrò tutti i suoi sforzi per riscrivere il libro, lavorando in segreto di notte. Dopo la liberazione, scoprì che tutti i suoi familiari erano morti durante le segregazione: la moglie giovanissima, il fratello, i genitori, eppure trovò l’energia, la volontà forse catartica per completare un lavoro che sentiva anche come missione e l’anno dopo pubblicò “Uno psicologo nei lager” e “Logoterapia e analisi esistenziale”, portando avanti la sua visione della vita e quindi anche della terapia come ricerca del proprio compito, della propria vocazione, capace di far nascere nuove energie e soprattutto di pervadere di significato ogni momento ed ogni esperienza, purché ci si prenda la responsabilità di rispondere alla propria chiamata.
Viktor Frankl è nato il 26 marzo 1905 a Vienna; purtroppo non sono riuscita a trovare l’ora di nascita, però alcune cose si possono vedere bene ugualmente. Il Sole è in Ariete, esattamente in quadratura ad Urano ed a Nettuno e quindi vertice di una croce a T che sollecita esperienze forti e trasformative, che spinge a combattere coraggiosamente buttandosi anima e corpo in quello in cui crede, a trovare una causa a cui dedicarsi, soprattutto quando ci sono degli indifesi per cui lottare. Marte è in Scorpione quadrato a Saturno, descrivendo il passaggio che doveva fare per superare la frustrazione del sentirsi bloccato, limitato, oppresso fino a trovare la capacità di perseverare, tenendo il timone della propria volontà e trasformandola in potere su di sé, sulla propria impulsività, su una rabbia che poteva diventare enorme energia a disposizione di un impegno che rendesse significativa la sua vita. Il rischio di concentrarsi sul “nemico” era fortissimo e sicuramente anche comprensibile con questa storia tragica, ancora di più trattandosi di un Ariete. Eppure qui possiamo vedere molto bene l’aspetto evolutivo di questo progetto marziale, con la battaglia rivolta all’interno verso gli aspetti più istintivi e con lo sviluppo di una vera forza interiore, capace di accompagnare il Sole nel suo viaggio eroico. Scrive Frankl: “Ho trovato il significato della mia vita nell’aiutare gli altri a trovare nella loro vita un significato (…) Nessuna situazione della vita è realmente priva di significato: questo vuol dire che gli stessi elementi che apparentemente sembrano segnati dalla negatività – come è il caso della tragica triade dell’esistenza umana: sofferenza, morte, colpa – possono essere sempre trasformati in una conquista, in una autentica prestazione, a patto che si assumano nei loro confronti un atteggiamento e un’impostazione giusti.”
Nel tema di Frankl, Giove è davvero molto bello: governa la Luna in Sagittario e si trova in Toro, in congiunzione a Venere, in trigono a Urano ed in sestile a Nettuno. Ma la cosa più importante che ho notato, guardando i transiti degli anni ’40, è che negli anni della prigionia Plutone è sempre rimasto in trigono al Sole, mentre nel corso del 1944 (non posso essere più precisa, per via della mancanza dell’ora di nascita) si è formata la Luna nuova progressa, con una fantastica congiunzione tra Sole, Luna e Giove a 13° del Toro, su Venere radicale! In un primo momento sono rimasta a guardarla senza parole, pensando che Frankl stava vivendo sicuramente il momento più difficile e doloroso della sua vita… ed a quanta attenzione è necessaria quando si tentano delle previsioni, perché il contesto collettivo non può mai essere trascurato. Ma poi mi sono resa conto che il linguaggio delle progressioni era perfetto per descrivere la nascita (luna nuova) di una visione potente e di grandissimo impatto personale e collettivo, che avrebbe preso il nome fortemente gioviale di “logoterapia”, terapia del significato. Nelle profondità della terra/Toro stava nascendo un seme destinato a diventare una creatura capace di illuminare un percorso di risalita e di trasformazione, capace di diventare strumento di guarigione per i più grandi tormenti dell’anima, di condurre fuori dalla rassegnazione, dal desiderio di farla finita, dalla furia vendicativa e distruttiva; una creatura imbevuta di senso sociale, desiderosa di essere trasmessa e diffusa attraverso la voce di Frankl stesso. Infatti dopo la pubblicazione dei due volumi che ho citato sopra, Frankl continuò a produrre una enorme quantità di opere con generosa prolificità, sotto forma di libri, articoli, conferenze attraverso cui si adoperò a trasmettere con passione il suo pensiero ottimista per tutta la vita.
Sogno o visione?
Il potere di una visione, rispetto a quello di un sogno, sta nella sua potenzialità di trascendere l’oggettività di un presente ‘reale’ pur contenendo in sé il desiderio di entrare nel mondo reale stesso, dando vita ad una possibilità nuova. Se il sogno appartiene all’area nettuniana, spesso irraggiungibile e “fuori dalla realtà”, la visione invece è come se suggerisse il proprio destino, mostrando anche la strada per poterlo realizzare.
A volte il destino si manifesta in modo immediato e tagliente, capovolgendo in un attimo il senso di una vita intera. E’ il caso di Alessandro Zanardi, famoso pilota di Cart e Formula 1, che a 35 anni durante una gara ebbe un gravissimo incidente dove perse entrambe le gambe riuscendo a salvarsi per miracolo, dopo aver perfino ricevuto l’estrema unzione. Alex, personaggio solare e sempre amatissimo dal pubblico, ha il Sole in Bilancia congiunto a Venere in IX casa, trigoni alla Luna in II e quadrati a Giove in VII, l’ascendente Capricorno con Saturno congiunto a Chirone in II casa, entrambi opposti a Urano e Plutone in VIII. In VIII casa si trova anche un difficile Marte in Vergine isolato, che nel suo progetto da esploratore lo spinge alla ricerca del superamento del limite umano fino a corteggiare la morte, ma che è anche motore trainante nel passaggio successivo, quello alimentato dal desiderio di esplorare altre possibilità, questa volta da disabile. Il “passaggio successivo” comincia il giorno dell’incidente, il 15 settembre 2001: possiamo vedere Urano molto vicino alla Luna, quadrato a Mercurio e Nettuno, quinconce a Urano radicale, mentre Nettuno formava un quinconce perfetto a Marte radicale e Marte transitava sull’ascendente. Ma anche in questo caso vorrei mettere il focus sul tema progresso: il Sole è ormai a 4° del Sagittario ed ha appena perfezionato un trigono esatto a Giove a 4° del Leone. Da un punto di vista simbolico, è come se il Sole nella IX casa gioviale maturasse una piena possibilità di usare un’energia che nel tema natale era scollegata, come se acquisisse uno strumento nuovo, invece di perderlo. Devo riconoscere che mi dà da pensare anche il fatto della perdita delle gambe, così collegate proprio al Sagittario… tra l’altro Chirone di transito si trovava in Sagittario nella 12° casa di Alex, esattamente in quadratura ad Urano ed alla congiunzione Saturno/Chirone del tema natale.
Il mitico Zeus è una divinità molto interessante, spesso rappresentata con un fulmine in mano, che ricevette in dono insieme al tuono dai Ciclopi, dopo che li ebbe liberati dalla prigionia nel ventre della terra, dove li aveva incatenati il padre Urano. Uno dei suoi appellativi era proprio “lo scatenatore di tempeste”. Ed in effetti ho visto spesso momenti molto difficili, anche se non sempre così traumatici come nel caso di Frankl e di Zanardi, segnati proprio da un transito o da una progressione di Giove. Ma in queste tempeste si apre uno squarcio, una luce collega la terra con il cielo e diventa disponibile una forza nuova, una sorta di consapevolezza superiore che può cambiare la realtà. Non tanto perché arriva materialmente un assegno della lotteria (come spesso vorremmo), ma perché sentiamo che abbiamo il potere di vedere la realtà in modo nuovo e “conquistante”. A volte mi viene da pensare che “vedere è potere”, più che “volere è potere”. Siamo comunque nell’ambito energetico della triade del fuoco, Ariete, Leone, Sagittario – Marte, Sole, Giove. E lo vediamo tutte le volte che Marte o il Sole si uniscono a Giove, conquistando in qualche modo la visione dall’alto dell’Olimpo, allargando lo spazio dell’immaginazione, che si unisce al desiderio appassionato e permette di andare ben oltre la semplice riflessione della mente, diventando intuizione creativa, generatrice di significato, diretta verso qualcosa di nuovo e quindi non frenato dai dubbi che nascono dalla valutazione.
In ogni caso, il modo in cui Zanardi ha reagito all’incidente è davvero incredibilmente gioviale; la prima domanda che si pone, uscito dal coma, è: “come riuscirò a fare tutte le cose che devo fare senza gambe?”. Non si isola, mantiene un fortissimo contatto con la famiglia, con gli amici, con il suo pubblico, non si sottrae alle interviste; cerca ogni supporto dalla tecnologia; mette impegno, disciplina, insieme però a tantissimo entusiasmo con cui accompagna l’accettazione della nuova realtà come una nuova sfida. Si sente “fortunato”, sia per le possibilità economiche che gli consentono di accedere alle soluzioni più all’avanguardia, ma soprattutto perché pensa che tutto nella vita abbia un senso, e forse era arrivato ad un punto della sua vita in cui doveva comunque cambiare tutto, perché era iniziato il declino come pilota. E quindi, dice in una recente intervista, bisogna “… alzarsi un bel giorno e dire: lo voglio fare. Poi stilare una lista di priorità, che sia realistica e proporzionata alle proprie capacità. I sogni bisogna lasciarli stare. Il mio è ancora quello che mi ricrescano le gambe, ma non può essere un obiettivo…. penso che, anche davanti alle sfighe, dobbiamo essere noi a mettere in moto il motore. E a fare una prima cosa, che sia ragionata, proporzionata alle nostre capacità… Se hai ragionato bene, il risultato lo porti a casa. E la fiducia per rilanciarti. Rilancia chetirilancia, un bel giorno, chissà, arriva anche il sogno. 0 meglio, il sogno diventa un obiettivo”.
Quando leggo o ascolto Zanardi penso sempre che non c’è nessuno che usi tante parole gioviali come lui, con semplicità ed anche con un certo candore fanciullesco. E avverto tutto l’Eros di questa energia potentemente vitale e orientata a creare continuamente, a dar vita a quanto l’immaginazione offre come visione del conquistabile, immettendo significato in ogni azione. E’ un fuoco gioviale, potente ma contenuto. E’ in contatto col sogno ma sente il desiderio di acchiapparlo e trasformarlo in vita vissuta. E non è mai solo per sé, vuole incoraggiare gli altri, renderli partecipi della sua visione ottimista, aperta all’invenzione di soluzioni nuove, capace di accogliere ogni sfida come motivazione a vivere pienamente. E’ generoso di sé e permette di ricevere, non si arrende, se cade cerca di trasformare l’esperienza per metterla in un altro tentativo di rialzarsi.
Zanardi si è davvero rialzato ed ha ripreso a correre nella vita ed anche nel Campionato del Mondo Turismo, con le sue gambe artificiali, ottenendo risultati lusinghieri e distinguendosi sempre per la sua capacità di scherzare sulla sua situazione e di non mollare mai. Con allegria, ma anche con grande spirito competitivo, ha poi cominciato a partecipare a numerose gare per atleti disabili, dedicandosi al ciclismo ed alla handbike, sport in cui si è specializzato e con cui parteciperà alle prossime paralimpiadi di Londra, nonostante i suoi 46 anni. Non dimenticando mai di mettere davanti a tutto per importanza i suoi affetti, la moglie ed il figlio che gli sono sempre accanto e “le tagliatelle al ragù di sua madre”.
Visione sociale
Dopo aver parlato di uno psicologo e di un pilota, vorrei continuare questa mia riflessione spostando l’attenzione su un personaggio politico che in questo momento storico svolge un ruolo estremamente importante per il destino della nostra Europa: Angela Merkel, attuale Cancelliera della Germania e quindi dello stato più forte dell’Unione Europea. A volte mi chiedo perché proprio lei si trovi oggi in questa posizione, con l’incarico di prendere decisioni sicuramente determinanti per la collettività europea, gestendo insieme a pochi altri una crisi economica che sta rivoluzionando la prospettiva del nostro futuro. Certo, non dobbiamo dimenticare che è a capo della Germania e non della UE… perché purtroppo non c’è ancora nessuno a capo della UE che sia dotato di qualche vero potere, e questo è uno dei nodi cruciali che manifesta chiaramente il bisogno dell’Europa di superare la frammentazione per trovare un’identità sovranazionale (altra tematica sicuramente gioviale). Trovo che sia di importanza non trascurabile il fatto che si tratti di una donna, non perché questo di per sé possa garantire qualcosa, ma perché spero, in modo forse romantico, che sappia dare un contributo alla nascita di una nuova creatura sociale, riuscendo a rappresentare una forza che sa lottare per la coesione invece che per la difesa degli interessi personali. Ma vediamo il suo tema.
Il Sole è nel segno del Cancro in VII casa, congiunto ad Urano, quinconce a Marte in I casa e quadrato a Nettuno in X ed in larga quadratura a Saturno, l’ascendente è in Sagittario. Anche se è un Cancro e possiamo vedere ben 5 pianeti in segni d’acqua, non ci troviamo certo di fronte alla tradizionale donna del segno: la Luna in Acquario ed il Sole congiunto ad Urano dirigono i suoi interessi più verso il sociale che la famiglia, mentre Marte in trigono a Plutone in VII e un forte Saturno in X descrivono una personalità attratta dalla gestione del potere; le quadrature tra VII e X suggeriscono una tensione nel dover scegliere tra la vita privata e gli impegni lavorativi, anche se la relazione di coppia è sicuramente importantissima e con dinamiche non facili. Quello che però ci interessa in questo momento è il progetto che il suo tema descrive, che a mio parere la rende potenzialmente un grande personaggio politico, dotata di un fiuto sicuro per rendersi conto dei bisogni della società in cui vive (Luna in Acquario in II casa in trigono a Nettuno) e con una visione a tratti straordinaria per capire come indirizzare l’azione collettiva (il quartetto dei pianeti in Cancro: Sole, Urano, Giove e Mercurio). Il tema dominate potrei definirlo così: creare le condizioni per la nascita di una collaborazione tra diversi popoli e culture, mettendo insieme realismo ed ideali, rigore e compassione, testa e cuore. Come sempre, il progetto nasce da una difficoltà intrinseca, sottolineata diverse volte nel tema natale. La prevalenza dell’elemento acqua ed i Luminari in aspetto a Nettuno descrivono un forte ‘sentire’, ma i tratti uraniani e Mercurio in trigono a Saturno preferiscono appoggiarsi alla ragione, soprattutto quando entra in azione l’opposizione di Plutone alla Luna sull’asse II/VIII, con tutte le inquietudini profonde che possono avere effetti paralizzanti. Di lei si dice che ha bisogno di tempo per maturare una decisione, come del resto conferma anche il suo Sole in VII; lei ascolta tutti e poi si ritira, come fa il Cancro, e macina i suoi pensieri; quando però ha scelto, porta avanti le cose nel modo promesso dal Marte in I casa.
La Merkel è arrivata alla politica esattamente con la riunificazione della Germania avvenuta nel 1989, quando aveva già 35 anni ed una carriera nella Germania Est come ricercatore di chimica-fisica. In questo contesto non ho il tempo necessario per esaminare tutti i passaggi della sua carriera, anche se sarebbero molto interessanti ed illuminanti, quindi mi limiterò all’osservazione dei movimenti della progressione di Giove, poiché la ritengo fondamentale. L’interesse politico, che la vede immediatamente protagonista all’interno del partito di appartenenza, la CDU di Kohl, matura quando il discendente progresso incontra Giove, perché entrambi sono arrivati a 19° del Cancro. 15 anni dopo, nel 2005, è già in gara per diventare la prima donna Cancelliere, con il Sole progresso in Vergine in sestile a Giove radicale e con Giove progresso che sta proseguendo la lenta avanzata verso il Sole radicale, trovandosi ormai a 22°47’ del Cancro (il Sole si trova a 24°33’, Urano a 23°26’). Sempre nel 2005, l’ascendente progresso era arrivato a 15° di Acquario, proprio sulla Luna natale, mentre Nettuno stava transitando sullo stesso grado. Sono questi i casi in cui l’appuntamento col destino mi appare in tutta la sua evidenza! Il primo mandato della Merkel è trascorso senza grossi intoppi, direi anzi che è stato molto soddisfacente, ma nel secondo, dopo le elezioni del 2009, sono arrivate enormi difficoltà da gestire, sia interne che internazionali, con la più grande crisi economica dal dopoguerra e con una giovanissima Unione Europea che presentava il conto di una fondazione superficiale e incompiuta, per nulla unitaria. Il tutto mentre, appunto, il tema progresso ci mostrava due ‘lavori’ contemporanei:
- L’asse scendente/discendente intercettava pienamente l’opposizione radicale tra Luna e Plutone, facendo prevedere l’incontro con la paura della distruzione e dell’abbandono di tutti, con il tradimento, con la seduzione del potere;
- Giove in progressivo avvicinamento a Sole/Urano mostrava intanto la maturazione della capacità gioviale di una visione ‘dall’alto dell’Olimpo’, in grado di trascendere le difficoltà oggettive, di rassicurare le paure individuali e di offrire una soluzione capace di dare spazio alla condivisione del potere ed alla collaborazione, riconoscendo e valorizzando le specifiche capacità di ciascuna parte.
Osservando la situazione attuale, vediamo che la sfida è sempre più vibrante, anche attraverso i transiti: Saturno è da tempo su Nettuno e sul M.C. in quadratura al Sole, mentre Plutone ha cominciato ad opporsi alla congiunzione Mercurio Giove, descrivendo bene la perdita di consenso interna, le pressioni della Bundesbank ed il disastro che incombe sul destino della UE, con la possibilità che la Grecia possa uscirne innescando una dinamica implosiva della stessa Unione. Le progressioni da un lato confermano esattamente la stessa cosa (Marte a 8° del Capricorno opposto a Mercurio radicale, mentre Mercurio progresso è andato in quadratura a 8° di Bilancia), ma dall’altro offrono una via di possibile “uscita dalla tempesta” attraverso Giove sempre più vicino al Sole. Questo processo gioviale, se posso chiamarlo così, arriverà a completamento nel 2016, con il perfezionamento dell’aspetto, che avverrà magicamente con il Sole a 24° di Vergine in perfetto sestile alla combinazione Giove progresso-Sole/Urano radicali, mentre Urano di transito sarà intanto arrivato a 24° di Ariete, in esatta quadratura. Fino ad allora possiamo solo sviluppare delle ipotesi e cercare di vedere il senso di tutto questo.
Dal mio punto di vista, la Merkel potrebbe essere la persona giusta al posto giusto, sempre che sappia “affrontare i suoi mostri”, nel senso che i transiti indicano la potenza della crisi che sta affrontando, la difficoltà a gestire dialetticamente i problemi, a rendere credibili le sue parole, l’inevitabilità di un confronto con la paura ed il senso di tradimento, forse anche con la sconfitta, ma insieme alle progressioni diventa evidente la possibilità di “fare un salto”, superando le dinamiche plutoniane dettate dalla paura di perdere consenso e potere (paure che poggiano su un vissuto di abbandono emotivo, che ha sviluppato una forza basata sull’ipercontrollo), arrivando ad accogliere e a difendere la sua visione della via da seguire. Sono convinta che questo “ascolto” della sua intuizione e della sua immaginazione la condurrebbe a trovare la chiave di accesso al cuore ed alla mente di molte persone, ottenendo quindi consenso non per se stessa ma per la sua visione di un progetto politico innovativo, basato sulla collaborazione e destinato a produrre maggior benessere per tutti. Un progetto che ha a che fare con la sua vocazione e che richiede prima di tutto che lei ci creda, che si fidi… come forse si è fidata quando ha visto crollare il muro che separava la Germania ed è iniziata la sua avventura politica, con la congiunzione Saturno/Nettuno opposta proprio al suo Mercurio congiunto a Giove.
Nel mito, Giove realizza la stabilità del suo regno quando accoglie la possibilità di dividere il potere, mentre nel regno di Urano e di Saturno c’era un potere esclusivo e dispotico perché basato sulla paura di essere sopraffatti dal potere di altri. Con Giove inizia il ‘noi’, con la visione dei vantaggi che offre la condivisione, che porterà a regnare il mondo con i fratelli Nettuno e Plutone; il mito non prevede ancora gli ideali democratici, ma in ogni caso con Giove si forma un triumvirato rispettoso dei reciproci poteri e il suo Olimpo è composto da 12 potenti dei, equamente suddivisi tra maschi e femmine. Sicuramente sarà Nettuno a portare simbolicamente avanti ideali collettivi di maggior portata, ma il passaggio per Giove è fondamentale, sia per rassicurare dall’interno e acquisire la capacità di lasciar andare la paura di essere sopraffatti, sia per imparare a comunicare agli altri la propria visione, facendola capire e ottenendo così collaborazione spontanea ed attiva. L’entusiasmo, la scintilla che Giove descrive energeticamente, permette di trasmettere attorno a sé fiducia sufficiente per lottare insieme per qualcosa che valga la pena, perché questo “riempie” la vita, ma permette anche di affrontare insieme rischi e cambiamenti in funzione di un miglioramento futuro. Spesso il dono offerto da un aspetto di Giove con Mercurio è proprio quello di un’eloquenza che sa trasmettere immagini nelle altre menti. Scrive Ingrid Riedel: “Le immagini sono simboli o combinazioni di simboli e possono essere interpretate e considerate come tali. (…) Come tutti i simboli, le immagini sono in grado di conciliare gli opposti e dunque generano un significato”.
Ho sempre creduto che fosse vero che un grande potere è per un grande compito. Forse è questa la chiave di lettura di questi bellissimi aspetti di Giove, che arrivano a disposizione quando si presentano situazioni di grande difficoltà o, ancora meglio, quando viene richiesto di andare oltre un limite. Il limite è il contesto che offre la realtà, accettare la sfida significa vedere l’esistenza di un’altra realtà possibile e cominciare a viverci dentro, tentando e ritentando, tenendo sempre unito il filo che collega la visione alla realtà possibile e la realtà alla propria visione trasformatrice.
(Agosto 2012)
Dati temi natali:
Viktor Frankl, a Vienna il 26 marzo 1905 – Fare Tema progresso del 1944
Alessandro Zanardi, nato a Bologna il 23 ottobre 1966, alle 12.10 (fonte: Grazia Bordoni) – Tema progresso dell’incidente avvenuto il 15 settembre 2001
Angela Merkel, nata ad Amburgo il 17 luglio 1954, alle 18 (fonte: Grazia Bordoni) – Tema progresso del 1989 e del 2012
Bibliografia
Viktor Frankl – “Alla ricerca di un significato della vita”
Alberto Antonini – “Cuore da corsa” – Intervista ad Alex Zanardi (pubblicata su Autosprint)
Ingrid Riedel – “L’anima dell’immagine”